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Gli ultimi discorsi: Saanen 1985
Questo libro raccoglie gli ultimi discorsi di Krishnamurti a Saanen, dove ogni estate, per venticinque anni, si erano svolti gli incontri internazionali a lui dedicati. Krishnamurti ribadisce ancora una volta di non essere o voler essere né un guru né un leader, ma che lui e i suoi ascoltatori sono qui, insieme, come amici, che discutono della condizione umana; insieme vogliono capire perché l'uomo, nonostante il suo incredibile progresso tecnologico, sia rimasto interiormente un barbaro; insieme esplorano questioni vitali come il conflitto, il disordine, il senso di colpa, il desiderio, la paura, l'arte di vivere, la bellezza, il pensiero, la meditazione, l'amore e la morte. Nei programmi di Krishnamurti questo incontro doveva essere l'ultimo. Sentiva che, a novant'anni, avrebbe dovuto mettere fine al suo viaggiare. È morto il 17 febbraio 1986. Per coloro che sono stati a Saanen e per tutti coloro che leggono i suoi libri ma che non ci sono mai stati, questo volume, illustrato con le bellissime fotografie di Mark Edwards che così bene colgono lo spirito degli incontri, resterà come il testamento spirituale di un grande maestro religioso. -
Biosintesi. L'integrazione terapeutica di azione, sentimento e pensiero
La biosintesi, o 'integrazione della vita', è un approccio terapeutico basato sugli studi più recenti della vita nel grembo materno. Il concetto centrale della biosintesi è che vi sono tre correnti energetiche, o flussi vitali fondamentali, che scorrono nel corpo associati agli strati cellulari dell'ectoderma, dell'endoderma e del mesoderma. Tali correnti si esprimono come un flusso di movimento attraverso i canali muscolari, come un flusso di percezione, pensieri e immagini attraverso il sistema neurosensoriale, e come un flusso di vita emotiva al centro del corpo attraverso gli organi del tronco. Una tensione prima della nascita o nel corso dell'infanzia e della vita successiva impedisce l'integrazione di queste tre correnti e determina un blocco dell'emozione, una malattia. La biosintesi compie la reintegrazione terapeutica di azione, emozione e pensiero tramite il rilasciamento del respiro e il centraggio emotivo, la ritonificazione dei muscoli e il grounding della posizione fisica, e il porsi di fronte all'esperienza con il contatto visivo e la comunicazione verbale. A tale scopo impiega la terapia bioenergetica, in cui i pazienti sono incoraggiati a provare rabbia, dolore, ansia e desideri nascosti: solo quando il corpo ha dato spazio agli impulsi bloccati è in grado di cominciare a recuperare una vera capacità di gioia e di funzionamento vitale ritmico e piacevole. -
Sistemi che osservano
Heinz von Foerster è uno degli ultimi figli della Grande Vienna, dove è nato nel 1911 e ha studiato, a cavallo tra le due guerre mondiali. I suoi temi fondamentali (il problema della percezione, della conoscenza degli oggetti, della natura del linguaggio) sono quelli di filosofi come Wittgenstein (che era suo zio), o Carnap e il Circolo di Vienna (che egli frequentava da giovane studente di fisica), o anche di artisti come Musil, Schönberg o Hofmannsthal. Questo bagaglio di antica cultura von Foerster lo ha portato dentro il calderone di una nuova cultura scientifica e filosofica emergente, quella americana del dopoguerra. Appena giunto negli Stati Uniti von Foerster prende parte al seminario che segna una delle avventure intellettuali più feconde della seconda metà del secolo: le celebri Macy Conferences, un gruppo di lavoro interdisciplinare che si tenne annualmente, per cinque anni, a New York, i cui membri si chiamavano Norbert Wiener, Johann von Neumann, Gregory Bateson, Margaret Mead, Warren McCulloch, Claude Shannon. Da questa concentrazione di cervelli sono uscite le idee più ricche e produttive per la cibernetica, l'informatica, la biologia, la neuropsicologia, la psicologia, ecc. Questo libro raccoglie i testi di von Foerster in cui sono esposte le idee epistemologiche che hanno avuto il maggior impatto sulla psicoterapia moderna. -
Conversazioni con Milton Erickson. Vol. 2: Cambiare le coppie.
Assistiamo oggi nel mondo della psicoterapia a tutto un fervore di studi e riesumazioni attorno alla figura di Milton H. Erickson. Tutti coloro che lo hanno conosciuto sentono di aver da lui ricevuto un qualche lascito spirituale o di essere stati insigniti di un messaggio unico. Alla sua morte, però, Erickson non ha scelto né nominato alcun 'erede'; infatti ciò che ha lasciato dietro di sé non è un corpus teorico definito, quanto piuttosto uno stile terapeutico creativo e in apparenza miracoloso. L'eredità di Erickson è dunque aperta a tutti, e tutti coloro che furono suoi amici, colleghi e discepoli ne sono stati in qualche modo arricchiti. Tra questi 'eredi' alcuni si sono dedicati con devozione e affetto a raccogliere gli inediti che Erickson ha lasciato dietro di sé. E questi inediti non sono solo articoli o progetti di saggi e libri, sono anche e soprattutto registrazioni di sue lezioni, seminari, induzioni di trance e conversazioni di soggetto terapeutico. Le conversazioni qui raccolte sono quelle che Erickson ebbe con Haley, Weakland e Bateson in occasione del Progetto Bateson sulla comunicazione. Sono dialoghi e scambi esemplari per chiarezza e immediatezza, dai quali la figura carismatica e taumaturgica di Erickson emerge a tutto tondo, insieme alla sua umanità, il suo senso dell'umorismo e la sua stupefacente capacità intuitiva. -
La via senza testa. Lo zen e la riscoperta dell'ovvio
"Dimenticai il mio nome, la mia esistenza oggettiva, tutto quel che potremmo definire io o mio... Più leggero dell'aria, più trasparente del vetro, totalmente libero dall'io, non ero in nessun luogo"""". Così l'autore descrive la prima esperienza di assenza della testa o non sé che doveva trasformare totalmente la sua vita e svilupparsi in una nuova via spirituale. Partendo da un'immagine particolarmente efficace, 'non ho la testa', Harding spinge il lettore ad abbandonare la concezione abituale del mondo e di se stesso, e ad affidarsi unicamente alle percezioni dei sensi, dopo aver purificato il proprio universo contaminato dagli strati accumulati di nomi, ricordi e associazioni, interpretazioni e manipolazioni. """"La via senza testa"""", a differenza delle vie che uniscono la spiritualità orientale alla psicoterapia occidentale, non si interessa di osservare deliberatamente i processi mentali, di sondaggi psicologici in quanto tali, di una meditazione tesa a riportare in superficie contenuti mentali rimossi, e neppure di calmare la mente. Come lo zen, non si interessa dei molti aspetti e strati della mente, ma solo di arrivare alla sua essenza." -
Donne curano donne
Il libro tratta di tutti gli aspetti dello sviluppo femminile, ma l'interesse principale delle autrici è per il rapporto della figlia pre-edipica con la madre, rapporto che a loro parere ""plasma il futuro dell'immagine di sé della figlia, della sua sessualità e del suo complesso edipico"""". Partendo da questa base, le autrici esplorano le implicazioni transferenziali e controtransferenziali nei casi di donne curate da donne. Discutono inoltre le fantasie che tipicamente si sviluppano nella donna e il ruolo dell'angoscia di castrazione nel rapporto madre-figlia."" -
Scrivere zen. Manuale di scrittura creativa
Con intelligenza, umorismo e affettuoso senso pratico, Natalie Goldberg esorta tutti coloro che non scrivono, e anche quelli che già lo fanno, a prendere in mano la matita o il pennarello, la biro o la stilografica, la macchina da scrivere o, perché no, il 'personal', e a scrivere. Non per creare opere immortali, né per diventare autori famosi, e neppure per imparare a 'scrivere bene', ma neanche, del resto, per 'esprimere se stessi', né tantomeno per 'trovare se stessi', o per trasmettere la propria visione del mondo ai posteri. Perché allora? Per scrivere, risponde l'autrice. Il fine della scrittura è la scrittura, come il fine della meditazione è (o dovrebbe essere) solo la meditazione, come il fine di fare zazen può esser solo quello di fare zazen. Tuttavia, analogamente alla meditazione, anche per la scrittura il fatto che non vi sia alcun fine esterno non vuol dire che non esistano leggi, norme, percorsi, tecniche, procedimenti i più svariati per mettere in atto lo scrivere, o che non siano necessari maestri per praticare. Questo libro è appunto dedicato alla pratica della scrittura, è inteso a promuoverla, facilitarla, coltivarla, coccolarla, proteggerla, amarla, soffrirla, diffonderla, riconoscerne la complicata geografia, disegnarne una mappa come di un processo interiore articolato, ricco, complesso e personale quanto altri mai. -
Lo sviluppo transpersonale
L'armonizzazione della personalità e l'integrazione nel mondo esterno, che costituiscono la meta della psicosintesi personale, rappresentano un traguardo psico-esistenziale importante; ma vi è una vasta, e forse crescente, percentuale di uomini che, consciamente o inconsciamente, aspirano ad andare oltre, a entrare in contatto con un'interna dimensione superiore. L'esperienza di tale dimensione non svaluta né scavalca la vita della personalità, ma la trascende; attingendo a una Realtà più ampia, pervade la personalità di nuove energie e illumina il quotidiano impegno nel mondo di nuovi significati. Lo sviluppo che, attraverso graduali e non facili assestamenti, porta a tali conquiste, è qui definito transpersonale, in linea con i nuovi orientamenti della psicologia. Il libro, frutto di una raccolta di scritti di Roberto Assagioli, esce, tredici anni dopo la sua morte, in occasione del centenario della nascita del suo autore. Porta alla luce tesori di saggezza e, naturale ampliamento della prassi psicologica elaborata nei precedenti volumi di Assagioli, delinea le tappe e indica i metodi della psicosintesi transpersonale. -
Conversazioni con Milton Erickson. Vol. 3: Cambiare i bambini e le famiglie.
Assistiamo oggi nel mondo della psicoterapia a tutto un fervore di studi e riesumazioni attorno alla figura di Milton H. Erickson. Tutti coloro che lo hanno conosciuto sentono di aver da lui ricevuto un qualche lascito spirituale o di essere stati insigniti di un messaggio unico. Alla sua morte, però, Erickson non ha scelto né nominato alcun 'erede'; infatti ciò che ha lasciato dietro di sé non è un corpus teorico definito, quanto piuttosto uno stile terapeutico creativo e in apparenza miracoloso. L'eredità di Erickson è dunque aperta a tutti, e tutti coloro che furono suoi amici, colleghi e discepoli ne sono stati in qualche modo arricchiti. Tra questi 'eredi' alcuni si sono dedicati con devozione e affetto a raccogliere gli inediti che Erickson ha lasciato dietro di sé. E questi inediti non sono solo articoli o progetti di saggi e libri, sono anche e soprattutto registrazioni di sue lezioni, seminari, induzioni di trance e conversazioni di soggetto terapeutico. Le conversazioni qui raccolte sono quelle che Erickson ebbe con Haley, Weakland e Bateson in occasione del Progetto Bateson sulla comunicazione. Sono dialoghi e scambi esemplari per chiarezza e immediatezza, dai quali la figura carismatica e taumaturgica di Erickson emerge a tutto tondo, insieme alla sua umanità, il suo senso dell'umorismo e la sua stupefacente capacità intuitiva. -
Lealtà invisibili. La reciprocità nella terapia familiare intergenerazionale
Quello della lealtà è un meccanismo dal quale nessun terapeuta può permettersi di prescindere nel trattare una famiglia. Si tratta infatti di un concetto chiave per la comprensione al livello sia sistemico (sociale) sia individuale (psicologico) dell'unità famigliare. La lealtà nasce da un atteggiamento di aderenza del singolo al sistema, di cui egli interiorizza le ingiunzioni esplicite e inespresse e verso il quale manifesta totale obbedienza. A sua volta il sistema, per la sua esistenza, dipende dai suoi membri e da essi pertanto si attende lealtà di pensiero, emozioni e motivazioni. Questa lealtà si esprime in mille modi in tutto il funzionamento della famiglia, dettandone le modalità e condizionando modi di essere sia positivi sia patologici. Costruito sulla base di un continuo riferimento al concetto di lealtà - in tutte le sue forme transgenerazionali e intergenerazionali - questo libro, sintesi di molti anni di pratica clinica e di sforzi di chiarificazione concettuale, intende fornire una base teorica coerente per la comprensione delle forze strutturanti più profonde dei rapporti umani, individuando nel concetto di lealtà la chiave di interpretazione dell'invisibile meccanismo omeostatico alla base del funzionamento del sistema famigliare. -
Tai chi chuan e meditazione
In Occidente il T’ai Chi Ch’uan è noto soprattutto come arte marziale, pur essendo concepito come una disciplina da affiancare alla meditazione per conseguire sia l’armonia con la natura, sia la salute e la longevità. Nato in seno al Taoismo, il T’ai Chi Ch’uan ne rispecchia ancora oggi la visione della vita e i principi fondamentali: la ricerca dell’armonia degli opposti, l’equilibrio tra le forze positive e negative (yang e yin), e il contatto con l’energia alla base dell’universo, o ch’i. Pertanto non è solo un’arte marziale di autodifesa, quanto una disciplina spirituale, una ‘meditazione in movimento’, che coinvolge l’individuo a tutti i livelli e richiede lunghi anni di pratica. Questo libro è un’introduzione alla pratica del T’ai Chi Ch’uan e della meditazione. Per comprendere, oltre che praticare le tecniche, è infatti necessario inserirle nel contesto culturale che le ha viste nascere. È impossibile addentrarsi nei segreti del T’ai Chi Ch’uan senza conoscere la concezione cinese del corpo, basata sui dodici meridiani e sulla circolazione del ch’i, o senza prendere in esame gli esagrammi dell’I King o i grandi filosofi classici. L’autore, una delle massime autorità di questa disciplina, ne descrive i movimenti basilari e come combinarli con la meditazione, permettendo così al lettore di bilanciare gli aspetti fisici e spirituali. -
L' ansia e le fobie. Una prospettiva cognitiva
Pochi dei nostri processi psicologici sono coscienti; per la maggior parte sono involontari, e l'operato di tali processi è più che mai evidente nei disturbi da ansia e nelle fobie che ci appaiono tanto irragionevoli. I sintomi dell'ansia, dicono gli autori, sono una manifestazione di meccanismi di sopravvivenza guidati dai processi cognitivi. L'elaborazione dell'informazione sensoriale, che aveva per l'individuo una funzione adattiva e autoprotettiva in circostanze di pericolo, può frustrare i suoi stessi scopi classificando come pericolosi eventi in realtà innocui. In sostanza, si può dire che la genesi di gran parte delle ansie vada rinvenuta nel funzionamento di un sistema, inteso in origine per proteggere l'individuo, che è alla fine diretto in modo da operare contro l'individuo stesso. Nella prima parte del volume Beck offre un quadro ampio e dettagliato di questi disturbi, presentando un modello esplicativo in termini della persistenza di strategie arcaiche messe in atto per fronteggiare minacce fisiche e psicosociali. Nella seconda parte Emery presenta un programma per la cura dei disturbi da ansia e delle fobie basato sul modello teorico sviluppato nella prima parte. In tutto il testo gli autori fanno ricorso ad abbondante materiale clinico per illustrare il processo terapeutico. -
Il cuore della saggezza. Esercizi di meditazione
“Il cuore della saggezza” è il frutto della lunga e approfondita collaborazione di due maestri di meditazione vipassana. Gli insegnamenti da loro esposti, pur profondamente radicati nella tradizione buddhista, sono espressi in quest’opera in un linguaggio semplice e immediatamente comunicativo, attento sia a identificare le forme concrete del dolore umano sia a porre in rilievo gli aspetti più consolatori della dottrina del Buddha.L’acquisizione di una viva consapevolezza, secondo quanto indicato dagli autori, ci permette di scorgere la natura mutevole e insostanziale di tutti i fenomeni e, infine, del nostro stesso ‘sé’. Ciò, a sua volta, ci porta a comprendere le cause del dolore sia in noi stessi sia nel nostro prossimo e, conseguentemente, alla capacità di sviluppare la compassione e un'autentica libertà. In sostanza, questo libro si presenta come un aggiornato sommario di insegnamenti di carattere pratico, che hanno conservato la loro purezza essenziale in un arco di tempo di duemilacinquecento anni, pur attraverso la traduzione in molte lingue e la trasposizione in molte culture diverse. La grande forza ispiratrice di questo testo, infine, è ulteriormente accresciuta dal fatto che ogni capitolo è corredato di una specifica appendice di carattere pratico-meditativo, contenente l’indicazione di una serie di esercizi per l’applicazione dei diversi insegnamenti esposti. -
Seminari, dimostrazioni, conferenze. Vol. 3: La comunicazione mente-corpo in ipnosi
Oltre ai libri e agli articoli pubblicati nelle varie riviste specializzate, Erickson ha lasciato una sterminata mole di scritti e registrazioni di seminari, lezioni, induzioni di trance, dimostrazioni, ecc. Un materiale enorme, eterogeneo, non sistematico, in parte scritto e in parte registrato e quasi mai in stesura definitiva. Questo materiale è stato raccolto, catalogato, selezionato, rivisto criticamente, corredato di note e infine trascritto. Le trascrizioni qui presentate si differenziano dagli scritti già pubblicati in quanto, nascendo da situazioni estemporanee, non accademiche, mostrano un Erickson meno formale ma sicuramente più affascinante e rivelatore. Prive del tono accademico inscindibile dalle presentazioni a carattere ufficiale, assumono una vivacità sorprendente, non premeditata, che comunica in modo unico l’umanità e il calore dei suoi insegnamenti. -
Ragione ed emozione in psicoterapia
“Ragione ed emozione in psicoterapia” è il testo della Terapia Razionale-Emotiva o RET, una teoria e una prassi psicoterapeutica elaborate da Albert Ellis negli anni ’50. Questo metodo, oggi all’avanguardia della nuova prospettiva cognitivo-comportamentale, differisce profondamente dall’approccio psicoanalitico freudiano, e in genere dai metodi di terapia non direttiva e passiva. Al contrario, ci presenta una vigorosa tecnica attivo-direttiva e provocatoria per combattere i disturbi psicologici. Secondo Ellis, la maggior parte dei disturbi emotivi deriva da idee irrazionali su noi stessi, gli altri e il mondo in cui viviamo, da quegli atteggiamenti e convinzioni irrazionali che la famiglia stessa e le altre istituzioni sociali ci incoraggiano ad accettare fin dalla prima infanzia. Tali convinzioni assurde sono poi perpetuate tramite un processo continuo di autopropaganda o interiorizzazione, un processo che inesorabilmente facilita l’insorgenza e soprattutto il mantenimento di molti disturbi emotivi. Aiutando il paziente a riconoscere e sradicare questi falsi ‘valori’, il terapeuta gli permette di divenire un individuo più razionale e logico, più efficiente e felice. -
La relazione interpersonale. Guida astrologica a vivere con gli altri su un piccolo pianeta
Una delle arti più difficili da apprendere è quella sottile di coesistere con gli altri, sia nella rete dei rapporti quotidiani, sia nel campo delle complesse relazioni nel mondo del lavoro, sia infine sul delicato terreno del rapporto amoroso. Lo studio astrologico può insegnarci quest’arte; infatti l’astrologia è l’unica scienza che oggi abbia ancora l’ambizione e i mezzi per abbracciare l’essere umano in tutta la complessa gamma delle sue manifestazioni. Quando poi la visione astrologica si giova del fecondo apporto del pensiero psicologico junghiano il panorama si estende e si approfondisce ulteriormente e il quadro delle relazioni umane si delinea con grande nitidezza e ricchezza di dettaglio. Le intuizioni offerte dall’autrice sono nuove e interessanti, precisi e affidabili i suoi suggerimenti pratici, illuminanti le sue osservazioni sulla natura sia conscia sia inconscia del nostro rapporto con noi stessi e con gli altri. -
Il metodo Bates per vedere bene senza occhiali
Questo libro, che gode da anni di un'enorme fama, è l'unico testo scritto da Bates stesso per esporre il suo celebre sistema di esercizi. Il metodo sviluppato da Bates è semplice: agendo sui muscoli dell’occhio, che sono i veri responsabili degli scompensi visivi, si può far loro riacquistare scioltezza e agilità, innanzitutto con il rilassamento e poi con facili esercizi che possono essere eseguiti da chiunque. Sperimentato su persone di ogni età e con ogni tipo di problema (miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia, strabismo, cateratta, e altri ancora), questo metodo ha dato sempre risultati eccellenti in tempi brevi. Chiunque soffra di problemi agli occhi ne trarrà un grandissimo giovamento e potrà riottenere una vista migliore senza dover più ricorrere agli occhiali. -
Esperienze delle vette. Creatività estasi illuminazione: le nuove frontiere della psicologia transpersonale
La psicologia transpersonale studia le esperienze e le facoltà superiori della psiche umana: ispirazione creativa, espansione della coscienza, intuizione, estasi, illuminazione. Qui viene presentata un'ampia rassegna di questi fenomeni, con una documentazione estesa e approfondita delle loro varie forme nella vita dei più grandi artisti, scienziati, saggi, filosofi, educatori, mistici, uomini e donne d'azione, pionieri, leader politici, attori e atleti di varie epoche e culture. Ma le esperienze transpersonali non sono il monopolio di pochi individui d'eccezione. Sono, invece, l'espressione più vera del nostro essere, e rappresentano possibilità concrete nella vita di ognuno di noi. Questo libro descrive come evocare tali esperienze. Illustra quali atteggiamenti le facilitano ed esamina il loro valore e significato nell'ambito dell'esistenza e dell'evoluzione umana. L'ipotesi principale coincide con gli insegnamenti di Roberto Assagioli, fondatore della psicosintesi: esiste in noi un Sé da cui hanno origine le esperienze transpersonali, un Centro superiore di identità in ogni individuo, e ci sono delle vie al Sé - la via della bellezza, della scienza, dell'azione, della danza, eccetera. Ognuno di noi può percorrere una o varie di queste vie: cammini fitti di scoperte e di superamenti, che risvegliano le facoltà latenti della psiche. -
Tecniche di meditazione tibetana. Un viaggio nell'immensità
La tradizione Nyingma del buddhismo tibetano vanta origini antichissime unite a un solo requisito: la disponibilità a esplorare se stessi fino a conoscere la propria mente. Infatti la vera meditazione non sta in visioni beatifiche, stati esaltati, illuminazioni accecanti, ma nell'umile, anonimo e soprattutto noioso lavoro su se stessi, nel sedere con noi stessi per realizzare la nostra vera natura. Ngakpa Chögyam è uno dei maestri più idonei per presentare agli occidentali queste affascinanti ma spesso oscure tradizioni spirituali. Se le barriere culturali e linguistiche hanno dato origine a un'infinità di fraintendimenti sul significato stesso di pratica e meditazione, la sua conoscenza diretta della materia, acquisita dopo lunghi ritiri solitari tra i monti del Tibet, rende il suo contributo veramente unico. Questo manuale presenta tecniche di meditazione finora insegnate soltanto nella solitudine degli eremitaggi montani, disposte in una serie progressiva di esercizi indicati sia per i principianti sia per i praticanti avanzati. Il linguaggio libero da complessità accademiche e ricco di umorismo e di aneddoti testimonia la volontà dell'autore di non convertire nessuno alla 'sua' scuola, ma di aiutarci a vivere la vita in modo più pieno, a realizzare l'immenso e gioioso potenziale del nostro essere. -
I maestri della foresta. La pratica della meditazione di visione profonda
Nelle foreste della Thailandia, della Birmania e del Laos, la Via del Buddha è ancora praticata con la semplicità e l'austerità originarie. Molti monaci hanno preferito ai templi di città, dediti allo studio dei testi sacri, i sentieri silenziosi della foresta e le umili abitazioni dove nulla disturba la meditazione. In questi spazi ancora vergini regna lo spirito della pratica, e i monaci hanno la possibilità di seguire i 'Mezzi di purificazione' raccomandati dal Buddha, i dhudanga da cui prende nome la loro tradizione. Si tratta di tredici regole che facilitano l'acquisizione di molte virtù: distacco, moderazione, frugalità, contentarsi di poco, energia. La fama di questi praticanti ha raccolto ben presto intorno a loro un folto numero di devoti laici e monaci, e così sono nati veri e propri monasteri e centri di meditazione. Achaan Chah è uno dei maestri più noti di questa tradizione e, grazie alla fondazione di un monastero in Inghilterra guidato da un suo discepolo occidentale, molti praticanti hanno trovato nella sua saggezza un valido aiuto. Ha il fascino di un uomo che ha dedicato tutta la vita a un solo supremo scopo: conoscere se stesso, interrogarsi incessantemente nonostante le incertezze, le sofferenze, i dubbi. Il suo insegnamento ha un carattere immediato e universale, una chiarezza e una gioia che rivelano una profonda pace mentale.