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L' albero dello yoga
Yoga significa 'unione', significa unire mente e corpo in un tutt'uno, mantenere le forze spirituali in equilibrio con quelle del corpo. Da questo equilibrio derivano all'uomo saggezza e armonia, che si traducono in benessere fisico e spirituale. Espressione elevatissima della civiltà indiana, ma ormai ben noto anche all'Occidente, lo yoga si basa su una rigorosa pratica di esercizi fisici che assicurano il controllo totale di tutte le funzioni vitali (soprattutto della respirazione) e di tutte le percezioni del corpo. Una volta ottenuto tale controllo, il praticante perviene a uno stadio in cui consegue il dominio delle forze spirituali, giungendo così alla pace interiore, alla conoscenza suprema e alla fusione del proprio essere con il tutto. In questa tecnica prettamente orientale troviamo dunque la più perfetta esemplificazione del classico principio occidentale mens sana in corpore sano. Irrobustendo il corpo e conferendo allo spirito serenità e tranquillità, infatti, lo yoga previene sia le malattie fisiche sia quelle mentali, portando il praticante a una condizione di assoluto equilibrio psicofisico. Questo libro, opera di uno dei più validi maestri contemporanei, introduce al mondo dello yoga spiegandone tutti gli aspetti religiosi e filosofici e illustrandone la profonda spiritualità, rammentando però sempre che questa spiritualità affonda le sue radici nella pratica. -
Il sapore della libertà
Entrando nel Wat Pah Pong, il monastero creato da Achaan Chah, ci sentiamo trasportati ai primi anni del buddhismo, quando l'insegnamento di Gotama costituiva ancora un vivo esempio per i molti asceti che si sforzavano di seguirne le orme. La semplicità di vita, la stretta disciplina, la povertà e, soprattutto, il lavoro manuale che si intreccia con lo studio della meditazione, lo rendono un rifugio ideale per coltivare la comprensione e la virtù. Questa raccolta di discorsi, tenuti dal maestro Achaan Chah in Thailandia e in Inghilterra nell'arco di oltre dieci anni, non intende fornire una guida sistematica alla meditazione, né vuol essere un trattato da studiare per arricchire il nostro bagaglio di 'conoscenze' spirituali, ma piuttosto vuol delineare un quadro completo dell'insegnamento di questo grande maestro contemporaneo. Le parole di Achaan Chah emergono spontaneamente dalla sua esperienza diretta della Via e hanno una capacità quasi miracolosa di adattarsi alle esigenze spirituali di ciascuno, che sia lettore o ascoltatore, per esporre il Dharma in modo semplice e chiaro. Di qui forse il fascino esercitato dal suo messaggio sui praticanti occidentali, che ormai da molti anni si sono stabiliti in Thailandia per studiare meditazione sotto la sua guida. -
A se stesso. L'ultimo diario
Nella sua camera da letto a Pine Cottage, Krishnamurti detta a un registratore il suo ultimo diario. Ha ormai ottantasette anni, e il tremito delle mani gli rende troppo faticoso scrivere. Per questo decide di esaudire le preghiere di quanti avevano accolto con gioia il Taccuino e il Diario, affidando a un registratore pensieri, ricordi e riflessioni sull'uomo e la sua sorte nel mondo. È uno dei pochi libri in cui Krishnamurti non si rivolge direttamente a un interlocutore, non risponde alle richieste, le domande, i bisogni e i dubbi di un'altra persona, ma parla con se stesso lasciando scorrere liberamente i suoi pensieri. Da queste pagine toccanti emerge intatta tutta l'essenza, la forza del suo insegnamento. Il lettore ha quasi l'impressione di entrare nella coscienza del Maestro, di contemplare con lui quei magici momenti in cui il sole si leva sulle colline dando inizio a un giorno nuovo, splendido, meravigliosamente unico. Il giorno in cui, forse, l'uomo può capire l'intimo significato della vita, del tempo, della libertà, di se stesso, della sua morte. Stranamente l'ultimo brano, forse il più bello, parla proprio della morte. E Krishnamurti, che due anni dopo moriva in quella stessa camera, ci insegna ancora una volta a vivere (e morire) come una foglia appassita, con dignità, semplicità e con un sorriso. -
L' amore non basta. Come risolvere i problemi del rapporto di coppia con la terapia cognitiva
Ogni coppia vedrà rispecchiati in queste pagine i propri problemi coniugali; i malintesi, le incomprensioni, il contrasto di interessi e scopi che sorgono inevitabilmente quando il partner, da uomo o donna idealizzato e 'perfetto', ridiventa, dopo il matrimonio o la convivenza, un comune mortale non privo di difetti. Con acutezza e sensibilità, Beck spinge i lettori a riflettere sul proprio rapporto di coppia, aiutandoli con consigli e semplici esercizi pratici a risolvere definitivamente le crisi o a rendere l'unione ancora più gratificante. -
Colpa e depressione
Pensatore originale e dotato di grandi capacità creative, León Grinberg è considerato uno dei massimi esponenti del pensiero psicoanalitico argentino. Fra i suoi maggiori meriti rientra quello di essere riuscito a integrare felicemente i concetti principali di Freud con gli apporti più validi della scuola di M. Klein e di W. Bion. Seguendo il metodo di ricerca tipico freudiano, il suo interesse si rivolge sia ai problemi più strettamente clinici e didattici, sia ai campi fondamentali del pensiero umano, quali la filosofia, l'etica, la religione, la creazione artistica. ""Colpa e depressione"""", divenuto ormai un classico della psicoanalisi moderna, è frutto di una lunga elaborazione dei temi della colpa e del lutto. In questo saggio l'autore espone magistralmente una delle sue maggiori intuizioni teoriche: la distinzione tra la colpa persecutoria, che ha contenuto paranoide ed è causa di sviluppi patologici, e la colpa depressiva, che promuove al contrario la crescita individuale. Sono precisazioni che ci rendono comprensibili le diverse matrici del tormentoso processo del lutto. Altro concetto originale dell'autore è la differenziazione fra due tipi di lutto, il lutto per l'oggetto e il lutto per la perdita di parti del Sé. Mentre la differenziazione della colpa risale alla concezione kleiniana dell'angoscia (paranoide e depressiva), la differenziazione del lutto si riallaccia agli studi di Freud sul narcisismo e permette di chiarire molti dei dubbi e degli interrogativi rimasti aperti su questo tema fondamentale."" -
Il tao della meditazione. La via dell'illuminazione
L'arte cinese del tai-chi chuan risale a migliaia di anni fa. I suoi movimenti lenti e aggraziati, che le hanno meritato il nome di 'meditazione in movimento', non richiedono forza muscolare ma una grande consapevolezza interiore, frutto del controllo di mente e corpo. Dopo il volume precedente, Il Tao del Tai-Chi Chuan, che ne spiega egregiamente le origini taoiste e la pratica, Jou Tsung Hwa, famosissimo maestro di questa disciplina, espone qui i principi filosofici e le tecniche meditative usate dai seguaci per raggiungere l'illuminazione. Dopo aver discusso i concetti di spazio e tempo, dimostrando la relatività della nostra concezione del mondo e di noi stessi, l'autore descrive dettagliatamente i dodici esercizi di respirazione usati dai monaci taoisti per condurre e far circolare il chi in ogni regione del corpo. Il controllo del chi, l'energia che permea tutto l'universo pervadendo armoniosamente ogni cosa, si rivela indispensabile sia per gli studenti di arti marziali, sia per la salute e la longevità del corpo, sia per la propria evoluzione spirituale. Infine Jou Tsung Hwa spiega come trasformare l'energia sessuale nell'energia psichica che, opportunamente usata e accumulata, porterà il praticante all'esperienza sublime del compimento. -
L'interpretazione della carta natale. Linee guida per comprenderne gli elementi essenziali
Un metodo graduale, molto semplice e chiaro, grazie al quale tutti potranno comprendere il significato essenziale di qualsiasi carta natale, amplificarlo e renderlo accessibile e utilizzabile per se stessi e per gli altri. L'autore insegna a 'pensare astrologicamente', così da entrare direttamente nello spirito dell'astrologia e non perdere di vista nessun elemento significativo. -
Comprendere la psicosintesi. Guida alla lettura dei termini psicosintetici
La psicosintesi è una concezione bio-psico-spirituale dell'uomo ideata, sviluppata e praticata dallo psichiatra Roberto Assagioli. I suoi campi di applicazione sono l'autoformazione, l'educazione del bambino e dell'adolescente, i rapporti interpersonali e sociali e la terapia. Alla formulazione e allo sviluppo della psicosintesi Assagioli ha dedicato l'impegno di una lunga vita, limando e perfezionando i propri scritti per affidare una formapensiero ricca e articolata a un linguaggio chiaro, funzionale e preciso. Perciò, nella proposta psicosintetica, forma e contenuto interagiscono e l'ampiezza di visione si sposa alla specificità didattica. In questo senso, usare il termine giusto per il concetto giusto non è pedanteria, è felicità di espressione, e la parola è un simbolo attraverso cui la realtà non solo si manifesta, ma si crea. Comprendere la psicosintesi significa anche comprendere il fenomeno umano nella sua ricchezza e complessità bio-psichica; pertanto questa guida alla lettura dei termini psicosintetici si rivolge non solo a chi segue la psicosintesi o voglia avvicinarsi a essa, ma anche al lettore interessato a conoscere la poliedricità del mondo interno dell'uomo. -
Il cuore dell'albero della Bodhi
Come l’albero della bodhi sotto il quale il Buddha Siddharta raggiunse l’illuminazione è cavo, così il buddhismo si accentra sulla dottrina della vacuità, del vivere con una mente vuota, priva delle sensazioni di ‘io’ e ‘mio’. La dottrina della vacuità costituisce l’aspetto fondamentale del pensiero di Buddhadasa, uno dei maestri più significativi e discussi del buddhismo thailandese contemporaneo. Contrario da una parte all’ortodossia e al rigido dogmatismo scolastico, e dall’altra al buddhismo popolare inquinato dalle superstizioni, Buddhadasa ha dedicato tutta la vita allo studio dei sutta pali per risalire agli insegnamenti veramente capaci di liberare tutti gli esseri dalla sofferenza. Senza cadere nel rigido settarismo delle posizioni mahayana e hinayana, si è sempre sforzato di rimanere fedele al buddhismo originario. I tre discorsi che compongono questo libro si accentrano sull’insegnamento e la pratica della sunnata, considerata la chiave per interpretare e mettere in pratica tutti gli altri concetti e metodi tradizionali. Risalendo ai molti passi del Canone pali in cui il Buddha stesso espone la dottrina della vacuità, e correggendo le credenze popolari sul kamma, la rinascita e l’accumulo dei meriti, Buddhadasa delinea un Dhamma essenziale, semplice e accessibile ai monaci e ai laici contemporanei. -
Soltanto amore
Daya Mata, discepola ed erede spirituale di Paramahansa Yogananda, è stata a lungo presidente della Self Realization Fellowship, la comunità religiosa da lui fondata a Los Angeles. In Soltanto amore Daya Mata profonde generosamente il suo patrimonio di saggezza spirituale riguardo a temi come la vita familiare, gli aspetti spirituali nell'educazione dei figli, il ruolo della meditazione, il fondamento dell'unità mondiale, la salute, la guarigione, e insegna ad affrontare e superare i problemi che ognuno deve incontrare nel corso della propria esistenza. La sua non è una complicata filosofia basata sul ragionamento, sullo studio o la speculazione intellettuale, è bensì un viaggio dell'anima. Interpretando i principi di Yogananda, Sri Daya Mata mostra che la ricerca spirituale è già di per sé un'esperienza di gioia. -
Vedere. Dal samsara al nirvana
Grazie alla profonda conoscenza della meditazione, acquisita sia con la pratica diretta sotto la guida di maestri orientali, sia come insegnante e maestra di meditazione in America e in Europa, l'autrice, mistica buddhista, è tra le persone più qualificate per identificare i problemi dell'uomo occidentale e indirizzarlo lungo una ricerca spirituale che lo porti alla realizzazione delle sue potenzialità. Secondo Christina Feldman, solo vedendo il nostro vero potenziale di esseri liberi, già illuminati, potremo trascendere i condizionamenti, i limiti autoimposti, la sofferenza legata all'incapacità di accettare noi stessi e il nostro mondo. Perché il desiderio di cambiare, perfezionarsi, illuminarsi, che anima tanti praticanti, non è forse solo un'ennesima conferma dell'attaccamento al proprio sé, identificato come il possessore di determinati contenuti mentali, di qualità negative da eliminare, di qualità positive da conservare e sviluppare? Solo con l'osservazione profonda della propria mente ci si rivelerà il vero scopo della meditazione, che non si propone né il raggiungimento di particolari esperienze 'spirituali' e gratificanti né il perfezionamento di determinati metodi, ma solo a dissolvere tutte le false credenze e tutti gli attaccamenti, permettendoci finalmente di vivere, con compassione e saggezza, nel mondo reale. -
Io e mio. Gli insegnamenti di un maestro buddhista tailandese
Nato a Chaiya il 21 maggio 1906 in una famiglia di mercanti, Buddhadasa prese gli ordini monastici a vent'anni e si distinse presto per le capacità intellettuali, l'interesse per la meditazione e l'abilità di insegnante. Dopo gli anni di studio a Bangkok, preferì allontanarsi dai centri di potere monastico e politico e, rifiutando lo spirito rigido e gerarchico della religione di stato thailandese, scelse di vivere e insegnare in un monastero nella foresta presso il villaggio natale. Il centro di meditazione di Suan Mokh incarna la sua concezione della comunità ideale: una comunità basata sulle virtù tradizionali buddhiste della benevolenza e del non attaccamento, in cui sia possibile vivere in armonia con gli altri e la natura, mossi da rispetto reciproco e mirando solo al bene comune. Questo è il primo libro a presentare un quadro complessivo della vastissima produzione di Buddhadasa. I saggi, che coprono grosso modo un periodo di trent'anni, non seguono un ordine cronologico ma vogliono rendere lo sviluppo del pensiero dell'autore, dall'approfondimento, negli anni '50, dei concetti buddhisti fondamentali, al confronto con altre religioni, soprattutto il cristianesimo e il buddhismo zen, negli anni '60, e infine all'interesse per i temi politici e sociali negli anni '70, segnati in Thailandia da profondi conflitti e colpi di stato. -
Le dee dentro la donna. Una nuova psicologia al femminile
I modelli archetipici delle antiche divinità mitologiche sono tuttora validi per comprendere noi stessi e guidare il nostro comportamento. Imparando a entrare in contatto con le energie psichiche che la influenzano dall'interno, la donna troverà reali alternative che la riscatteranno dalle implacabili dicotomie maschile/femminile, madre/amante, donna di successo/casalinga, ecc., che da sempre la tengono prigioniera. Questo libro insegna a ogni donna a identificarsi con la dea o le dee che governano la sua personalità, a decidere quale dea coltivare e quale tenere a freno, e a sfruttare il potere di questi eterni archetipi per diventare la perfetta 'eroina' della propria storia personale. -
Zen quotidiano. Amore e lavoro
Nato in un contesto monastico e in una cultura ben diversa da quella occidentale, lo zen, con le tonache nere e le teste rasate dei suoi seguaci e l'atmosfera esotica dei suoi rituali tradizionali, può ben sembrare una fuga dai problemi della vita reale, una ricerca di esperienze 'speciali' e straordinarie che ha poco a che fare con la realtà del xx secolo. Ma lo zen, come appare chiaramente dall'insegnamento di Joko Beck, sta proprio nel calarsi fino in fondo nella vita ordinaria, quotidiana, fatta di rapporti sociali e affettivi, di pannolini da cambiare, di avanzamenti nella carriera, di ipoteche sulla casa: di tutte quelle cose insomma che riteniamo troppo banali e per nulla spirituali e illuminanti. I dialoghi qui raccolti, trascrizioni di discorsi non formali tenuti in occasione dei ritiri intensivi di meditazione, mettono in luce il vero obiettivo della pratica: imparare a vivere ogni momento così com'è, a esperirlo fisicamente, visceralmente, senza filtrarlo attraverso i preconcetti e i cliché della mente, perché solo allora, svanito l'io, ci appare la meraviglia della vita quotidiana in tutta la sua splendida semplicità. È tutto qui, è questa l'illuminazione? Sì, se ricordiamo l'antico principio ch'an del wu-shih, 'nulla di speciale', e se crediamo in una pratica non dualista che investa la totalità della vita. -
Le immortali dell'antica Cina. Taoismo e alchimia femminile
L'alchimia interiore praticata dai taoisti cinesi mirava all'ottenimento dell'immortalità partendo da specifiche pratiche psicofisiologiche. Sebbene siano molto numerose le opere alchemiche destinate all'uomo e alla pratica maschile, la letteratura femminile è quasi inesistente; eppure la donna è presente nel Taoismo sin dai primordi, anzi, negli scritti alchemici si afferma che ella, prima e meglio dell'uomo, poteva riuscire nella Grande Opera, grazie al suo immenso privilegio di poter essere madre. Il Taoismo (rispetto a Buddhismo e Confucianesimo) accordava una grande importanza alla donna e alla femminilità, ma il fatto che l'ideale femminile venga esaltato non comporta necessariamente che lo status della donna sia elevato, anzi, spesso, a un'esaltazione dell'immagine femminile corrisponde un periodo di oppressione sociale della donna. Questa ambiguità è sempre presente negli scritti sull'alchimia femminile. Questi scritti non trattano unicamente di tecniche di alchimia interiore riservate alle donne (la decapitazione del drago rosso, la respirazione embrionale, ecc.), ma espongono anche concetti relativi all'etica femminile, alla vita della donna nella società o nella comunità religiosa, in particolare le regole da osservare; vi si ritrova una certa continuità dell'immagine e del ruolo della donna nel Taoismo fin dai suoi inizi. -
Guida per l'esperto alle submodalità
La PNL (programmazione neurolinguistica) insegna a riconoscere e utilizzare rapidamente ed efficacemente le risorse del cervello umano, avvalendosi di tecniche terapeutiche ad applicazione specifica. In particolare, le tecniche della PNL agiscono sulle modalità principali secondo le quali opera il cervello, cioè i sistemi rappresentativi visivo, auditivo, cenestesico, olfattivo e gustativo, che corrispondono ai cinque sensi. In ciascuna delle modalità principali, gli autori hanno individuato alcune submodalità, agendo sulle quali è possibile produrre sostanziali cambiamenti nel modo in cui l'esperienza è vissuta soggettivamente. Le submodalità, i modi in cui il cervello ordina e codifica l'esperienza, sono gli elementi più semplici all'interno di ogni modalità. Per scoprire come funzionano le submodalità bisogna anzitutto imparare che esistono. Questo libro insegna appunto a individuare prima le varie submodalità, poi a sperimentarle e infine a operare su di esse per ottenere cambiamenti submodali. Gli autori presentano una serie di esercizi grazie ai quali è possibile apprendere strategie specifiche con cui ottenere i risultati più vari, dal cambiamento delle vecchie abitudini sgradevoli e limitanti fino all'eliminazione delle fobie. Basta pochissima pratica per imparare ad agire sulle submodalità, per sfruttare appieno tutto il loro potenziale di cambiamento. -
La consapevolezza del respiro. Un manuale per il principiante serio
Il respiro è vitale, naturale, calmante, rivelatore. Fedele compagno, ci segue in ogni luogo e momento, alimentando la vita e influenzando profondamente sia il corpo sia la mente. Una buona respirazione, lunga, profonda, tranquilla, non è fonte solo di sviluppo spirituale. Come gli asana delle pratiche yoga, la consapevolezza del respiro è la tecnica fondamentale per l’ottenimento di vari obiettivi, primo tra tutti una vita più armoniosa e serena. Infatti, più presenti a quel che ci circonda e alle nostre reazioni, potremo vivere con più saggezza nel momento immediato. Questa pratica, esposta dal Buddha nel celeberrimo Anapanasati Sutta (“Discorso sulla consapevolezza del respiro”), qui tradotto, nel corso dei secoli è divenuta oggetto di moltissimi commentari. Nella sua esposizione, un vero e proprio ‘corso di meditazione’ indirizzato agli ospiti occidentali del suo monastero, il maestro Buddhadasa mira a fornire le istruzioni semplici, graduali ed esaurienti indispensabili a ogni principiante serio. Evitando le eccessive complessità, e senza perdere di vista il quadro d’insieme dell’insegnamento buddhista, il Sentiero e lo Scopo, il maestro spiega punto per punto cosa si deve fare per iniziare o sviluppare la propria pratica meditativa. -
Il dhamma della foresta. Vita col maestro Chah
Cosa significa per un occidentale cresciuto negli ideali della libertà e dell'individualismo lasciarsi tutto dietro le spalle e 'sedersi ai piedi del maestro' tra zanzare, serpenti e un caldo insopportabile? Per di più, non un maestro qualunque, paterno, amorevole e soprattutto felice delle profonde aspirazioni 'spirituali' dei suoi discepoli, ma un uomo come Achaan Chah, che passa senza alcun motivo apparente dalle lodi alle critiche più spietate, condendo il tutto con un terribile e sferzante umorismo? In questo ritratto vivo e appassionato del suo maestro, Paul Breiter ci offre anche un vero e proprio affresco della realtà del mondo religioso orientale, ormai da tempo assediato dall'inarrestabile progresso dell'occidentalizzazione. -
Metafore terapeutiche. Modelli e strategie per il cambiamento
Utilizzata già da Socrate, dal Cristo e dal Buddha, la metafora è da sempre un efficiente espediente didattico e un valido meccanismo di cambiamento. Consapevolmente o no, i terapeuti usano le metafore, sotto forma di fiabe, parabole o aneddoti, per aiutare i loro clienti a effettuare i cambiamenti desiderati. Questo libro è uno dei più riusciti tentativi di rendere esplicito l'uso della metafora a beneficio dei professionisti in campo psicoterapeutico. Ognuna delle parti in cui è suddiviso offre al lettore qualche strumento specifico. La prima parte definisce e introduce la metafora; la seconda presenta il modello di base per costruire e dare efficacia al racconto; la terza, quarta e quinta parte spiegano rispettivamente le categorie della Satir, i sistemi rappresentazionali e le submodalità; la sesta prende in esame i modi di utilizzare le metafore. Come consiglia l'autore, il libro va usato come un manuale di esercizi. Andrebbe letto integralmente una prima volta, e se ne dovrebbero rileggere poi separatamente le varie parti. In sostanza, un libro che mette in grado di usare i modelli della comunicazione umana per costruire efficaci strumenti di cambiamento in ogni settore della vita, accrescere la conoscenza e l'efficacia della comunicazione terapeutica, diventare abili e creativi nell'impiego della metafora come strumento didattico e di modificazione del comportamento. -
Il miracolo della presenza mentale. Un manuale di meditazione
Scelto da IBS per la Libreria ideale perché ci insegna l'arte del saper vivere con serenità e consapevolezza.rnrnQuesto libro, già tradotto in 35 lingue, è forse l'opera più nota e apprezzata del monaco e poeta vietnamita Thich Nhat Hanh. Con un linguaggio facilmente accessibile al lettore occidentale, l'autore propone una serie di esercizi che introducono gradualmente alla pratica dell'attenzione meditativa e insegnano a fare delle attività più comuni della vita quotidiana, come lavare i piatti o ascoltare musica, altrettante occasioni di crescita spirituale. I temi e gli oggetti di contemplazione sono quelli 'classici' del Satipatthana Sutta, il testo base sulla presenza mentale della tradizione theravada (primo fra tutti il respiro) e cari al Buddhismo mahayana (l'interdipendenza di tutti gli esseri, la compassione): lo spirito e le modalità con cui vengono presentati sono particolarmente vicini alla sensibilità e alle esigenze del praticante laico.