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Yin e Yang. L'armonia taoista degli opposti
Il taoismo è la filosofia dell'arte di vivere, del ritmo della vita e della semplicità di spirito. Il profondo interesse che il taoismo ha sempre riservato alla Natura in quanto espressione dell'inesprimibile Uno trova riscontro nell'elaborata teoria dei due principi yin e yang, in quanto poli di attrazione e di manifestazione del cosmo nel suo insieme. Yin è il principio femminile, l'intuizione, la profondità, l'ombra, l'immobilità, mentre yang è il principio maschile, la ragione, l'altezza, la luce, la mobilità. L'intero sistema delle cose è contrassegnato dal dualismo e il medesimo dualismo è alla base della Natura e della condizione umana. J. C. Cooper fornisce un'attenta e interessante analisi della metafisica taoista muovendo proprio dall'esame del simbolismo e del significato concettuale della coppia di opposti yin e yang. -
La chiave della teosofia
La Chiave della Teosofia è proprio quello che il suo titolo dice: una 'chiave' per accedere alla Théos-Sophia o 'Sapienza di Dio'. Tale scoperta, però, ha un carattere del tutto individuale e richiede una volontà di ricerca e di indagine che coinvolgono l'intelligenza e l'intuizione: lo 'Spirito' è universale e ogni uomo, pertanto, non ha uno Spirito, ma è spirito. Così lo studioso (non il ricercatore di erudizione, naturalmente, ma quello che lo è come lo erano i neoplatonici) vedrà che la sua ricerca lo conduce alla conquista della religione individuale (non all'individualismo), cioè alla conquista di sé, in quanto (e questa è la 'chiave' di tutto) è soltanto dal di dentro, dall'uomo interiore - il 'Theos' - che possono essere date le risposte vitali. La teosofia della Chiave insegna a sostituire l'idea del Dio antropomorfico (una proiezione dell'uomo) con quella della Causa Incausata che non si contrappone a nulla. Questo 'Dio' non nasce né muore; tutte le cose vanno e vengono, tra le due sponde del tempo e dell'eternità. Noi, tutte le creature, siamo questa realtà Unica, a tutti i piani o livelli del divenire; e dentro l'uomo sono sopite infinite energie che è possibile suscitare: ma per farlo, occorre imparare e conoscere chi siamo e che rapporti abbiamo con l'Universo in cui viviamo e con gli altri. -
La pratica della concentrazione
Questa nuova opera del Maestro zen Taisen Deshimaru tratta dei rapporti fra lo zen e la vita quotidiana, vale a dire del comportamento umano, alla luce dei dati che solo una pratica assidua dello zazen può fornire. Questi dati sono trasmessi tradizionalmente da maestro a discepolo nel susseguirsi delle generazioni, sono confermati dall'osservazione e perfezionati nel tempo. I problemi di volta in volta affrontati nell'opera riguardano: l'atteggiamento dello spirito durante lo zazen; l'analisi degli atteggiamenti durante la vita di ogni giorno; l'analisi delle esperienze sensoriali, dei metodi di osservazione e guarigione dalle diverse forme di illusioni psichiche e di malattie fisiche; infine, lo studio dettagliato della nozione di karma introduce a una visione approfondita della cultura e della società, conducendo inoltre a profonde domande sul destino umano. Nel suo insieme l'opera costituisce un commento all'idea del Maestro Dogen secondo il quale aver assunto una forma umana costituisce per noi un'occasione unica, e dunque è importantissimo che tale opportunità non vada sprecata. La Via è davanti a noi, sotto i nostri piedi; sta a noi realizzarla! Questa saggezza millenaria ci offre un'autentica morale per i nostri tempi, e sarà il lettore stesso a intenderne l'enorme importanza e le conseguenze per la propria esistenza. -
La mia voce ti accompagnerà. I racconti didattici
Milton H. Erickson, il maggior esperto di ipnosi dei nostri tempi, non risolveva mai un problema nella maniera tradizionale, e chiunque conosca appena il suo modo di far terapia sa bene a quale e a quanta varietà di tecniche sorprendenti e nuove ricorresse nella sua pratica e quale influsso i suoi metodi rivoluzionari abbiano avuto sugli sviluppi più recenti della psicoterapia. Elemento inscindibile dalla pratica terapeutica di Erickson era il suo impiego dei racconti didattici: storie singolari, a volte bizzarre, episodi realmente accaduti o anche fantasie apparentemente prive di senso, che potevano lasciare interdetto l'ascoltatore: erano strumenti raffinatissimi, intesi per aprire la mente dell'interlocutore a intuizioni nuove e insospettate che quasi sempre conducevano a un sorprendente esito terapeutico. Di questo volume Erickson aveva in origine accettato di essere il co-autore, ma non è vissuto abbastanza per seguirlo oltre la fase di progetto. È toccato pertanto a Rosen il compito di scegliere e raccogliere oltre un centinaio dei racconti didattici di Erickson, molti dei quali mai prima trascritti. Riprodotti testualmente, suddivisi per argomenti in diversi capitoli e accompagnati dall'interpretazione e dal commento di Rosen, sembrano tuttavia uscire dalla viva voce di Erickson, ultima testimonianza della sua straordinaria arte della persuasione. -
Psicologia delle visioni del mondo
"Uno dei compiti della filosofia è stato lo sviluppo di una visione del mondo che fosse conoscenza scientifica e, insieme, dottrina di vita. La conoscenza razionale doveva essere il punto d'appoggio. Il nostro libro segue un'altra strada. In esso noi tentiamo soltanto di comprendere quali siano le posizioni ultime che l'anima occupa, quali le forze che la muovono. La visione del mondo effettiva resta una cosa di pertinenza della vita. Noi non diamo notizia di ciò che nella vita conta. Il nostro compito è soltanto questo: offrire delle spiegazioni e delle possibilità quali mezzi di autoriflessione. Chi desidera una risposta diretta alla domanda come debba vivere, la cercherebbe invano in questo libro. Resta qui chiuso e inaccessibile l'essenziale; esso risiede nelle concrete decisioni del destino personale. Il libro ha un significato esclusivamente per coloro che cominciano a meravigliarsi, a riflettere su se stessi, a scorgere gli aspetti problematici del mondo dell'esistenza, e, inoltre, esclusivamente per coloro che fanno esperienza della vita come di una responsabilità personale, irrazionale, una responsabilità che non può essere tolta di mezzo da nessuna cosa al mondo. Esso fa appello alla libera spiritualità e attività della vita offrendo mezzi per orientarsi, ma non cerca di creare e insegnare vita""""." -
Ipnosi e trasformazione. La programmazione neurolinguistica e la struttura dell'ipnosi
Ipnosi è una parola che suscita sempre reazioni forti, sia positive che negative. Alcuni pensano che sia una impostura, o che sia buona solo a far agire una persona come se fosse un pollo; altri pensano che guarisca ogni male, dalla forfora ai piedi piatti; secondo altri ancora, è talmente pericolosa che andrebbe semplicemente bandita. Le esperienze di trance esistono da secoli, in forme diverse, circondate di solito da un alone mistico di magia e di mistero. Ciò che ha di veramente eccezionale questo libro è che volge la 'magia' dell'ipnosi in procedure specifiche e di facile comprensione, utilizzabili sia nella pratica dell''ipnosi', sia anche nella comunicazione quotidiana. Questo libro è appunto inteso a mettere il lettore in condizione di accrescere continuamente le sue capacità e le sue possibilità di scelta, a insegnargli a fare meglio ciò che già sa fare passabilmente. La maggior parte dei procedimenti spiegati da Bandler e Grinder nel loro volume sono il frutto di un'osservazione sistematica e attenta del lavoro di Milton Erickson, ma si collegano e si integrano perfettamente con gli altri metodi di comunicazione terapeutica che gli autori hanno riunito sotto il nome di 'Programmazione neurolinguistica'. -
Il cambiamento di vita nella terapia ridecisionale
"Che cosa vuoi cambiare in te stesso?"""". Ecco la domanda pragmatica con la quale Mary e Bob Goulding subito coinvolgono i loro clienti in un affascinante miscuglio di Gestalt, analisi transazionale, desensibilizzazione, lavoro con la fantasia e altre tecniche, per creare un tipo di terapia nella quale i clienti scoprono il proprio potere di cambiare la propria vita. Per più di dieci anni, psicoterapeuti, psichiatri, psicologi, assistenti sociali e counselors sono convenuti da tutto il mondo al Western Institute for Group and Family Therapy fondato dai Goulding. Lì Mary e Bob insegnano i principi e le tecniche della terapia ridecisionale, con la quale le singole persone, nell'ambito di una terapia di gruppo intensiva, imparano a prendersi la responsabilità dei propri sentimenti e delle proprie azioni, a risolvere antichi problemi, a superare le impasse, e a 'ridecidere' di cambiare. Mary e Robert Goulding ci hanno dato uno strumento efficacissimo per operare cambiamenti: un metodo di terapia che mette in grado l'individuo di entrare in contatto con le proprie risorse interiori e di sfruttarle per cambiare nel modo desiderato, attraverso decisioni nuove e liberatorie." -
Il distacco dalla famiglia. La crisi del giovane e la terapia della famiglia
Il distacco dalla famiglia è un delicato periodo di transizione nella vita di tutti. Sono molti i problemi che possono presentarsi: se sono gravi, ostacoleranno la transizione, non permettendo al figlio di partecipare in pieno alla vita normale adulta e impedendo ai genitori di raggiungere lo stadio successivo della vita familiare, in cui sono loro a distaccarsi dai figli. Ospedali psichiatrici, prigioni, centri di riabilitazione per tossicomani, sono pieni di giovani che non sono mai riusciti completamente ad andarsene di casa. Vivono vite marginali, fallimentari, ancora uniti alle loro famiglie, se non altro attraverso il rifiuto. Questo libro pratico, realistico, scritto da una delle maggiori autorità nel campo, è il primo a trattare in modo così diretto i problemi relativi a un momento tanto cruciale nella vita dei giovani (e delle famiglie) e a offrire un aiuto specifico per affrontarli. Haley affronta e discute un ampio panorama dei problemi e modelli di comportamento: dai problemi familiari di ogni giorno, dai piccoli litigi, all'apatia, alla tossicodipendenza, al comportamento violento, alla delinquenza, all'istituzionalizzazione, alle fughe, ai nuovi culti religiosi che spesso fungono da sostituti della famiglia. In tutto il libro Haley si riferisce costantemente a tecniche pratiche, verificate, che il terapeuta può utilizzare, insistendo sull'importanza di ottenere l'aiuto attivo della famiglia, invece che delle istituzioni esterne, per affrontare i problemi. -
L'enigma Gurdjieff
Gurdjieff fu un uomo singolare e multiforme, che mostrava se stesso sotto modi diversi agli uni e agli altri, così da apparire a volte spietato e altre volte compassionevole. Proprio come ‘nascondeva’ se stesso, Gurdjieff ‘nascondeva’ anche le fonti dei suoi insegnamenti e dei suoi metodi. Bennett, che per molti anni lavorò insieme a Gurdjieff e che in seguito divenne uno dei principali continuatori della sua opera, riunisce in questo libro i frammenti sparsi per ricostruire il rompicapo della vita di Gurdjieff e tentare di sciogliere i numerosi interrogativi che tuttora circondano la sua persona. Il libro comincia con un’affascinante descrizione della vita di Gurdjieff a Kars e delle influenze cui deve essere stato esposto nella fanciullezza e nella gioventù. Bennett ricostruisce poi i primi viaggi di Gurdjieff alla ricerca della verità, discute la fonte delle sue idee e spiega le ragioni dei suoi enigmatici metodi e insegnamenti. -
Change: le tattiche del cambiamento. La psicoterapia in tempi brevi
Una presentazione di collaudate strategie per il trattamento di molti problemi clinici, dall'ansia alla depressione, dalle difficoltà coniugali ai conflitti familiari, dalle malattie psicosomatiche alla dipendenza da droghe e alcol. Gli autori, pionieri nel campo della terapia strategica, prendendo le mosse dal loro precedente libro (Change, Astrolabio 1974) e attingendo all'opera di altri illustri terapeuti, quali Milton Erickson e Jay Haley, presentano una varietà di tecniche efficaci con ogni tipo di cliente: individui e famiglie, clienti che provenivano dalle più svariate situazioni socio-economiche o che non avevano tratto giovamento dalla psicoterapia tradizionale. Gli autori espongono la loro concezione dei problemi umani e passano poi a discutere tutti gli elementi di base del trattamento: mantenimento del controllo, preparazione del terreno per il trattamento, modo di condurre il primo colloquio, valutazione della posizione o del punto di vista del paziente, programmazione della strategia di trattamento globale, uso di interventi specifici e conclusione del trattamento. I casi clinici, accompagnati da commenti che spiegano le ragioni delle azioni del terapeuta, illustrano tecniche efficaci e chiariscono ulteriormente l'approccio. -
Karma e rinascita
Il Karma, la legge della causa e dell'effetto, il prezzo da pagare alla natura per averne turbato l'armonia, assieme alla Rinascita, dalla quale è inseparabile, è considerato il fondamento della più antica dottrina del mondo. La comprensione del Karma è uno dei fondamenti su cui gli uomini di buona volontà potranno costruire un mondo più ragionevole. Il Karma, infatti, non è un equilibrio meccanico di azione e reazione, di ricompensa e punizione, ma una legge viva e intelligente che può essere compresa solo in relazione al Principio Ultimo, comunque lo si voglia chiamare. L'uomo e il Karma sono visti come aspetti differenti della medesima realtà, in cui l'uomo è l'amministratore di quella Legge che egli stesso in un certo senso è. La vita è un pellegrinaggio di lento divenire, una 'Via di Mezzo' che si snoda di nascita in nascita, fatta di continuo imparare attraverso l'esperienza, finché il 'Dio interiore', il raggio della realtà comune a tutte le forme di vita, prenderà ancora una volta il sopravvento. -
La psicoterapia ericksoniana. Phoenix
Mentre sul lavoro di Erickson come ipnotista sono stati pubblicati numerosi libri e articoli descrittivi e valutativi, relativamente poca attenzione è stata prestata a quell’enorme parte della sua opera di terapeuta in cui egli faceva poco o nessun uso di tecniche specificamente ipnotiche. In questo volume gli autori si soffermano su quegli esempi del lavoro clinico di Erickson che non si affidano all’utilizzazione degli stati formali di trance. Studiando le trascrizioni letterali delle descrizioni che Erickson stesso ha fatto del proprio lavoro, le linee così caratteristiche del suo approccio vengono non solo individuate a uso del lettore, ma anche descritte come sequenze di comportamenti interni ed esterni riproducibili da chiunque. In questo modo gli autori giungono a individuare i lineamenti di una vera e propria psicoterapia ericksoniana, a ricostruirne le procedure e le tecniche di conduzione della cura, e quindi a renderle disponibili anche a chi non ha avuto la fortuna di poter apprendere direttamente da Erickson la sua magica e multiforme arte terapeutica. -
Opere. Vol. 4: Ipnoterapia innovatrice.
Milton H. Erickson non è stato soltanto un grandissimo ipnotista e ipnoterapeuta, è stato anche e soprattutto colui che ha dato all'ipnosi uno status ufficiale di vera e propria scienza. Le sue intuizioni, i suoi esperimenti, le sue applicazioni terapeutiche, oltre a essere stati determinanti per lo sviluppo dell'ipnosi come metodo scientifico, hanno avuto ripercussioni profondissime in molteplici campi; le sue idee e la sua pratica, infatti, costituiscono la fonte più o meno diretta di gran parte delle tecniche terapeutiche praticate nella terapia relazionale; e questo non è un caso, giacché all'epoca della teorizzazione di Bateson, Jackson, Haley e Weakland, Erickson era già maestro nell'induzione di doppi legami e nell'uso dei paradossi della comunicazione (Haley e Weakland sono stati suoi allievi diretti). Questa raccolta degli scritti di Erickson è di particolare interesse in quanto contiene tutti i suoi contributi originali in un arco di più di cinquant'anni di esplorazioni sperimentali e terapeutiche. È una miniera di dati inestimabili che i ricercatori e i clinici potranno utilizzare con profitto sia nella ricerca sperimentale sia nella psicoterapia. -
La personalità. Misura e teoria
Scritto nella tradizione della British School of Psychology di Stearman, Burt, Eysenck e Cattell, questo libro di un ben noto autore si presenta come un eccezionale tentativo di accostare la quantificazione e la teoria psicologica ai fini dello studio della personalità. In un'utilissima rassegna vengono esposti i problemi connessi con la costruzione di test psicologici, i vari metodi di misurazione della personalità e i test di personalità; sono poi descritti e discussi i test proiettivi e obiettivi e le misure della dinamica della personalità. Al lettore viene in sostanza offerta dapprima una discussione dei differenti metodi di misurazione della personalità e delle varie scoperte che sono state compiute nel campo. I risultati sono poi esaminati alla luce delle teorie psicologiche della personalità, e qui l'autore sottolinea la necessità di una teoria che tenga conto delle variabili più importanti. L'obiettivo primario è però evidenziare, oltre alle varie tecniche di misurazione vere e proprie, le conclusioni generali che derivano dalle misurazioni. Ed è questo che conferisce al libro un particolare valore per la teoria psicologica della personalità e che lo pone decisamente al di sopra dei comuni testi di psicometria. -
Principi di terapia cognitiva. Un approccio nuovo alla cura dei disturbi affettivi
La concezione cognitivista si presenta, a colpo d'occhio, come un ritorno al senso comune e alle verità che la stragrande maggioranza delle persone condivide normalmente. Un ritorno non vuol dire, però, una riduzione pura e semplice; vuol dire, invece, ritrovare una coerenza tra senso comune e teoria clinica, un legame di continuità tra di essi che non cancelli valutazioni comuni, dell''uomo della strada'. Ma soprattutto non si deve trascurare che, nel senso comune, la cosa da fare è spiegare gli errori, dimostrare che un ragionamento non regge, far sperimentare che la realtà è diversa. L'aspetto più sorprendente di questo libro è proprio come Beck riesca a elaborare una teoria e una pratica clinica estremamente agili, precise ed efficaci, trasferendo quelle verità e quell'atteggiamento 'terapeutico' dell'uomo comune in una semplice assunzione: che i disturbi psicopatologici sono primariamente disturbi della sfera cognitiva, cioè delle funzioni del ragionamento, della valutazione e dell'apprendimento. Ciò non vuol dire, è chiaro, che per fare psicoterapia basta un po' di senso comune. La terapia cognitiva nasce quando, come fa Beck, si traggano tutte le conseguenze, spesso complesse, da quella assunzione, elaborando modi nuovi e tecniche fantasiose, o adottando in una nuova prospettiva metodologie provenienti da altri approcci. -
La terapia provocativa
Paradossalmente, la Terapia Provocativa può essere definita un venire incontro ai bisogni inconfessati del paziente, assecondandone il masochismo o meglio spingendolo fino alle sue estreme conseguenze. Il terapeuta ridefinisce, accentuando ed esasperando in modo selettivo, ciò che il cliente esprime con le parole, le reazioni o il comportamento, e lo incalza, ributtandogli addosso i suoi stessi timori. Tutto ciò avviene ovviamente nel modo più diretto, immediato, spesso addirittura cinico e brutale. Il terapeuta, con il suo comportamento, mette in evidenza che il cliente ha molti modi diversi di concettualizzare (e quindi sentire e agire) i suoi problemi; e questo dà ben presto al cliente molti modi nuovi di vedere il problema stesso. L'obiettivo non è tanto di far avere un insight al cliente, quanto piuttosto di farlo desistere dall'inutile ricerca dell'irraggiungibile, concentrandosi invece sulle possibilità reali. Il terapeuta cerca di provocare il cliente ad affermare il proprio valore di fronte a se stesso e agli altri, e a imporsi col proprio comportamento sul lavoro e nei rapporti sociali; infine, provocando il cliente, cerca di controcondizionare le sue idee autodistruttive. Con la riduzione all'assurdo dei suoi schemi non adattivi, autodistruttivi, il cliente viene provocato a situare le sue affermazioni in una prospettiva sociale e psicologica più adeguata. -
I modelli della tecnica ipnotica di Milton H. Erickson
Come dice lo stesso Erickson nella sua prefazione, ""questo libro non costituisce certo una descrizione completa delle mie metodologie, tuttavia spiega il mio modo di lavorare molto meglio di quanto io stesso non riuscirei a fare"""". In questo volume Bandler e Grinder intendono presentare al lettore, in maniera facilmente accessibile e graduale, alcuni degli schemi tipici del comportamento tenuto da Erickson quando opera con l'ipnosi, un modello esplicito che gli dia modo di servirsi di queste capacità nel suo stesso lavoro. L'opera comprende tre fasi o livelli di modellamento. La Parte I contiene alcuni articoli di Erickson, esempi stimolanti del suo lavoro personale, con un commento parallelo in cui si individuano gli schemi del suo comportamento. Nella Parte II questi schemi vengono ripartiti nei loro raggruppamenti naturali, allo scopo di dare al lettore un criterio generale sia per comprendere l'opera di Erickson, sia per organizzare la sua esperienza personale dell'ipnosi. La Parte III è un'esposizione esplicita, effettuata per gradi, degli schemi individuati nella I e nella II Parte, e si propone di fare acquisire al lettore la capacità di costruire ciascuno schema attraverso la comprensione delle sue caratteristiche formali, nella convinzione che egli potrà avvantaggiarsi, a beneficio del proprio lavoro personale, degli schemi di comportamento di Erickson."" -
L' esperienza dell'ipnosi. Approcci terapeutici agli stati alterati
Continua con questo terzo volume l'approccio aperto con le due precedenti opere, ""Tecniche di suggestione ipnotica e Ipnoterapia"""", nelle quali assistiamo all'addestramento di Ernest Rossi all'ipnosi clinica sotto la guida di Milton Erickson. Nel primo capitolo è presentata una fondamentale conferenza nella quale Erickson riassume il passaggio dal vecchio approccio autoritario in ipnosi ai nuovi approcci permissivi, di cui è stato il pioniere. Il secondo e il terzo capitolo sono dedicati ai fenomeni della catalessi e dei segnali ideomotori, due degli approcci fondamentali di Erickson all'induzione di trance e all'ipnoterapia. Il tema principale è sapere come indurre una trance terapeutica e come evocare la gamma di esperienze vissute e di reazioni involontarie del paziente utilizzate in ipnoterapia. Il quarto capitolo, dedicato all'apprendimento esperienziale in ipnosi, presenta un resoconto di una delle attività preferite da Erickson negli ultimi anni: l'addestramento di medici all'impiego dell'ipnosi clinica tramite la possibilità di vivere essi stessi questa esperienza. Il saggio di Ernest Rossi riportato nell'appendice, infine, analizza il rapporto fra gli stati di coscienza alterati, la comune trance di ogni giorno e i ritmi psicofisiologici ultradiani."" -
I modelli teorici del servizio sociale
Il dibattito sulla teoria del servizio sociale è molto vivo oggi in tutti i paesi. Questo volume riporta i principali schemi di riferimento teorici del servizio sociale elaborati in quei paesi dove tale teorizzazione ha una lunga tradizione. Un volume indispensabile per avviare e approfondire anche in Italia il dibattito sulle basi teoriche del servizio sociale. -
Il terapeuta e la sua vittima. L'uso dell'ordalia per cambiare il comportamento
L'ordalia non l'ha inventata Haley, e nemmeno Erickson; forme più o meno esplicite di ordalia si possono infatti rintracciare in molte tecniche terapeutiche. Haley è stato però il primo a definire l'ordalia terapeutica, a individuarne il funzionamento. L'ordalia terapeutica si basa in sostanza su un patto al quale il cliente si impegna in un comportamento per lui gravoso e insostenibile da portare avanti solo finché non verrà eliminato il sintomo. Il principale requisito dell'ordalia dovrà dunque essere di provocare un fastidio uguale se non maggiore di quello causato dal sintomo, proprio come una punizione deve essere commisurata al reato (per esempio può consistere nel doversi alzare nel cuore della notte per dar la cera ai pavimenti); deve essere però anche qualcosa che la persona può fare e a cui non può legittimamente opporsi; infine, non deve essere nociva per nessuno.I tipi di ordalie che Haley presenta sono numerosissimi e diversi tra loro: possono essere semplici ingiunzioni, ordalie doppie; paradossali, come quando a una persona che lamenta due sintomi viene detto di mettere in atto uno di essi ogni volta che l'altro si presenta, ecc. Oltre a descrivere l'impiego di svariati tipi di ordalia, Haley delinea le fasi di questo tipo di intervento ed espone dettagliatamente alcune specifiche tecniche da lui impiegate con clienti diversi.