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Sull'amore e la solitudine
Jiddu?Krishnamurti (1895-1986) è stato uno degli uomini più profondi e illuminati, che ha ispirato migliaia di persone in ogni parte del mondo.?Purtuttavia è sempre vissuto rifiutando l'etichetta di guru, per incoraggiare la ricerca della libertà e della comprensione interiore.?Si incontrava con la gente non per insegnare, ma per capire, per esplorare insieme il significato dell'esistenza dell'uomo e del mondo. Ciò su cui più insisteva era che la verità è una ""terra senza sentieri"""" e non la si può raggiungere attraverso un sistema istituzionalizzato, sia questo una religione, una filosofia o un partito politico.?Le sue parole aiutavano a esplorare le questioni più cruciali: la morte, la malattia, la libertà, l'amore, la meditazione, la paura, dio, la natura. Restano di lui, oltre a molti libri pubblicati in vita, pagine e pagine di trascrizioni di discorsi tenuti in Europa, India e America, oltre che diari, lettere e altro ancora.?È?per lo più da questo materiale inedito che è stata tratta questa collana di volumi monografici intitolata """"Krishnamurti su""""; ogni testo è dedicato a un tema particolarmente caratteristico del suo insegnamento e rilevante nella vita quotidiana."" -
Alla scoperta di sé. La psicologia junghiana e la tecnica watchword
La tecnica watchword è un test di libera associazione delle parole basato sulla teoria dei tipi psicologici di Jung, e offre la possibilità di scoprire qual è il proprio tipo psicologico e di conoscere meglio la struttura e le dinamiche della personalità. -
Riflessioni quotidiane sul vivere e sul morire
Sogyal Rinpoche è oggi uno dei più popolari interpreti del buddhismo tibetano. Propone con questo libro una serie di riflessioni e brevi racconti che vogliono fornire lo spunto per avvicinarsi alla grande ""sapienza della morte"""" tibetana."" -
Domare la tigre. Insegnamenti tibetani per migliorare la vita quotidiana
Negli ultimi trent'anni Akong Tulku Rinpoche ha insegnato in Europa, America e Africa, constatando con i propri occhi le difficoltà che gli occidentali devono quotidianamente affrontare. Le pressioni, le tensioni e la frenesia della vita moderna non sono certo condizioni ideali per il rilassamento e la meditazione: ecco allora gli insegnamenti di questo libro, nati dal desiderio compassionevole di aiutare le persone nella vita di tutti i giorni; ecco allora esposta limpidamente, fra tanti complessi libri e messaggi spirituali, una via semplice e lineare per conseguire quel tipo di felicità per se stessi che porta in aggiunta la felicità per gli altri. Nella prima parte del libro Akong Tulku enuncia i principi più comprensibili e naturali della concezione buddhista così come possono applicarsi nella nostra vita quotidiana. La seconda parte del libro delinea una sequenza di tecniche di rilassamento ed esercizi di meditazione che, se praticati in modo coerente, formeranno la base per un tipo di conoscenza di sé, di terapia mentale e cura di sé che ci accompagneranno vantaggiosamente per tutta la nostra vita. Il programma pratico è stato sperimentato e perfezionato dapprima nei seminari terapeutici del centro Samyé Ling in Scozia - il più antico centro buddhista tibetano occidentale - e ha poi confermato il suo successo tanto in Europa così come in Nord America e Africa. -
Carattere e nevrosi. L'enneagramma dei tipi psicologici
Da pochi anni, prima tra gli psicologi, poi anche tra un pubblico più ampio, l'enneagramma, un modello geometrico antichissimo, viene utilizzato come rappresentazione grafica di nove tipi di personalità e dei rapporti tra loro. Questo è il libro del pioniere di tale approccio, che unisce moderna ricerca scientifica e saperi tradizionali. -
Il cuore dello yoga. Lo sviluppo di una pratica personale
Sri Tirumalai Krishnamacharya, morto ultracentenario, è stato uno dei più grandi yogi dell'epoca moderna. Personaggi del calibro di B. K. S. Iyengar, Indra Devi, Pattabhi Jois, vale a dire i protagonisti della diffusione dello yoga nel mondo occidentale, sono stati suoi discepoli e a lui si sono ispirati nel loro insegnamento. Uno dei figli di Krishnamacharya, T. K. V. Desikachar, che ha vissuto e studiato con lui per quasi tutta la vita, ha raccolto la sua eredità, imperniando il proprio metodo sul principio fondamentale insegnato dal padre: per ottenere i risultati migliori, la pratica deve adattarsi di continuo ai mutevoli bisogni del discepolo. È questo il viniyoga, lo yoga che si adatta ai bisogni individuali; e quindi che si adatta, per definizione, anche alle necessità del praticante occidentale. Nel Cuore dello yoga T. K. V. Desikachar propone al lettore un programma graduale a ogni livello, fisico, mentale e spirituale. Spiega posizioni e controposizioni, respirazione, meditazione, filosofia, e mostra come il discepolo possa sviluppare una pratica adatta al suo attuale stato di salute, età, professione e stile di vita. La terza parte del volume presenta il testo completo degli Yoga Sutra di Patañjali, con la traduzione e il commento di Desikachar, che si ispira in larga misura alla lettura che ne faceva il padre. -
Meditazione
Il Dalai Lama, il capo supremo del Buddhismo tibetano, è venerato quale incarnazione del bodhisattva Avalokitesvara.?L'autore di questo libro, Sua Santità Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, può essere considerato la massima autorità vivente nel campo del Buddhismo tibetano e, tenuto conto che il Tibet è l'unico luogo in cui la tradizione buddhista si sia conservata viva e relativamente incontaminata, si può dire che è la massima autorità del Buddhismo contemporaneo in generale. Il libro è stato scritto espressamente per il mondo occidentale e per essere letto in Occidente; è diviso in due parti: la prima, ""Il Buddhismo del Tibet"""", è un trattato breve ma estremamente concentrato ed essenziale sui principi e sulle pratiche meditative fondamentali del Buddhismo tibetano, sul rapporto di questo con l'Hinayana e sul significato e sulle aspirazioni del Mahayana. La seconda parte, """"La chiave per la Via di Mezzo"""", è un trattato di estrema chiarezza e profondità sulla teoria del vuoto, sulla meditazione e sul raggiungimento dell'illuminazione. È un testo insolito sia per la sinteticità di espressione che per la chiarezza; tratta sia l'aspetto dottrinale che quello pratico meditativo del Buddhismo e, cosa assai importante, è ispirato direttamente dalla viva tradizione orale del Tibet."" -
L' autismo e la lettura della mente
Che tutti noi di continuo attribuiamo a noi stessi e ai nostri simili degli stati mentali è una cosa così naturale e normale che è rimasta invisibile alla scienza psicologica per decine d'anni. Ogni individuo sano possiede la capacità di interpretare il comportamento altrui in termini di stati mentali, cioè possiede una teoria della mente, perché, per i nostri progenitori del Pleistocene, saper indovinare prima e meglio le intenzioni di altri esseri umani, ma anche di altri predatori, costituiva un vantaggio considerevole nella lotta per la sopravvivenza. Come dice Baron-Cohen, ai nostri antenati era molto utile saper 'leggere la mente' dei loro simili. Questa capacità, collegata strettamente col cosiddetto linguaggio degli occhi, sarebbe dunque uno dei motivi del successo evolutivo della specie umana, e secondo l'autore verrebbe appresa rapidamente dal bambino normale. Qualcosa però può andare storto nel bambino autistico, che soffre di una sorta di 'cecità mentale'; e i risultati sono tragici, perché per esseri che si sono evoluti per vivere in stretto intreccio con le menti dei loro simili, essere ciechi all'esistenza della mente altrui è una perdita catastrofica. Con un taglio discorsivo e aderente alla realtà viva, l'autore indaga come sia possibile che il linguaggio degli occhi, porti due menti distinte a comprendere le loro interazioni reciproche. -
Il pane e lo zen. Ricette per cucinare la propria vita
Niente di meglio di questo libro per sfatare il logoro cliché che vuole l'adepto buddhista alieno dal mondo, dai coinvolgimenti terreni, incapace di gustare il sapore della vita. Glassman e Fields ci raccontano la bellissima storia di un'iniziativa unica nel suo genere: un panificio organizzato secondo i principi dello zen, che prospera e lievita trasformandosi in un'impresa di successo: la Fondazione Greyston. Ispirandosi agli insegnamenti di Dogen, fondatore nel XIII secolo della tradizione giapponese del soto zen nonché autore del famoso Tenzo Kyokun, o Istruzioni per il cuoco zen, Glassman ci presenta le sue esperienze di abate-imprenditore del ventesimo secolo, offrendoci, piatto dopo piatto, il banchetto di tutta una vita dedita non solo alla pratica buddhista ma spesa anche e soprattutto per migliorare l'esistenza dei senzatetto e degli emarginati. Nella Fondazione Greyston, invece, lo spirito zen mescola i due ingredienti dell'azienda produttiva e dell'impresa senza scopo di lucro, dando vita a un superpanificio che impiega e qualifica i disoccupati e fornisce una casa e agevolazioni varie ai senzatetto. Questo libro offre al nostro palato un buddhismo dal gusto nuovo, che applica i principi zen tanto nella comunità come al mercato, amalgamando con successo imprenditoria e non attaccamento e dosando sapientemente pratica spirituale e impegno sociale. -
Indossare il corpo visionario
"Noi siamo la danza dell'esistenza e della non esistenza: se non lo capiamo, il tantra è impossibile. Ma, non importa se lo capiamo o no, il tantra attua continuamente se stesso: il tantra è ciò che accade"""". Il linguaggio scelto da Ngakpa Chögyam per rendere accessibile agli occidentali la tradizione tantrica tibetana non è inutilmente poetico e assurdo. Perché il tantra possa davvero mettere radici in Occidente, dovrà abbandonare il linguaggio tradizionale di esposizione e inventare una nuova lingua che parli direttamente alla nostra intrinseca natura illuminata. Ngakpa Chögyam non invita i lettori a rifiutare la cultura occidentale e la sua ricca eredità spirituale e artistica per diventare orientali fasulli; al contrario, li esorta a usare tutte le loro nevrosi e insoddisfazioni come materiale grezzo per la pratica. L'ampia gamma di dubbi presentati e le risposte di Rinpoche delineano un quadro completo dell'antica tradizione ngakphang: la figura del lama, i potenziamenti, il metodo dello shine, la pratica dei mantra e della visualizzazione di se stessi come esseri di saggezza, e così via. Non ultimo pregio del volume sono le bellissime illustrazioni di Ngakpa Pema Rig'dzin Zangmo, un'artista discepola di Ngakpa Chögyam esperta nella raffigurazione di thangka e delle immagini di consapevolezza tantriche." -
La postura di meditazione. Manuale pratico per i meditanti di tutte le tradizioni
Le tecniche di meditazione sono varie e numerose. Ciò che le accomuna tutte, però, è l'aspetto fisico, la postura appunto, cui questo libro è dedicato. L'autore analizza i tre elementi fondamentali della postura meditativa: allineamento, rilassamento ed elasticità, tutti e tre di uguale importanza e interdipendenti, che fondendosi armoniosamente l'uno con l'altro generano un potente effetto catalitico in cui vengono attivate le energie guaritrici del corpo. La postura nel suo insieme può essere vista come una mudra di trasformazione, un gesto o un atteggiamento del corpo che coinvolge tutto l'essere: un gesto totale in cui corpo e mente si integrano e svanisce la divisione artificiale tra mondo interno e mondo esterno. La prima parte del libro tratta della meccanica della postura nella sua applicazione specifica alla pratica formale seduta, la seconda parte esamina come questi stessi principi si applichino a quella che potremmo chiamare la pratica informale, la vita quotidiana. Alla fine di ogni capitolo una sezione di esercizi serve da guida per approfondire l'aspetto della postura cui è dedicato il capitolo. La forma personale della pratica dell'autore risente dell'approccio tradizionale buddhista, cui viene fatto talvolta riferimento nel testo, ma i principi che sottendono la postura di meditazione sono universali nella loro applicazione. -
Conoscersi è guarire. Le sei lezioni pratiche del metodo Feldenkrais
In questo libro sono riportate sei lezioni, corredate da disegni, che illustrano come mettere in pratica il metodo Feldenkrais. L'obiettivo di questo metodo non è solo la riabilitazione fisica ma un miglioramento complessivo del nostro atteggiamento corporeo, in modo da rimettere in azione i processi sopiti con cui abbiamo imparato a muoverci, interagire con la realtà e parlare. -
La terapia cognitiva per i deliri, le voci e la paranoia
Da tempo la terapia cognitiva è stata riconosciuta come approccio efficace ai disturbi dell'ansia e della depressione, ma solo di recente alcuni esperti terapeuti cognitivi hanno cominciato ad affrontare altri disturbi più gravi, come i deliri, le voci e la paranoia, ossia quelli che gli psichiatri tradizionali (ma non gli autori del presente libro) classificherebbero come classici sintomi di schizofrenia. La strategia scelta dai terapeuti cognitivi è radicalmente diversa rispetto alle strategie tradizionali, perché cerca di curare i singoli sintomi più che intervenire ipotizzando una discutibile entità nosologica come la schizofrenia, basata su una presunta discontinuità tra pensiero normale e pensiero patologico. La ricerca più recente su questi argomenti indica fortemente che questo genere di sintomi non deriva da processi psicologici radicalmente diversi da quelli normali. L'ipotesi centrale attorno a cui si aggrega la concezione degli autori è piuttosto un punto di vista che è andato sempre più affermandosi anche nell'ambito di approcci e concettualizzazioni della terapia molto diversi da quello cognitivo, come ad esempio nella psicologia del sé. -
La tecnica Alexander
Alexander, assieme a Feldenkrais, Ida Rolf, Gerda Boysen, e alcuni altri grandi nomi del Novecento (compresi, per certi aspetti, Freud, Ferenczi, Groddeck e soprattutto Reich), è stato un geniale inventore di teorie e tecniche di intervento sui meccanismi corporei allo scopo di influire e modificare, talora molto profondamente, l’individuo operando su quella zona di confine somatopsichica (muscolare, posturale, eccetera) in cui si esprimono le emozioni umane. La tecnica nacque quando Frederick Matthias Alexander, che fino a quel momento era un attore afflitto da frequenti abbassamenti di voce, seppe studiarsi davanti allo specchio, anzi, davanti a tre specchi, e scoprire il rapporto tra i meccanismi vocali e l’insieme del corpo. Gli studi che poi Alexander sviluppò tra le due guerre lo portarono a comprendere l’importanza della relazione dinamica fra testa, collo e torso, per tutto il nostro comportamento. Il lungo lavoro di analisi e osservazione si concretizzò infine in un metodo pratico innanzitutto per prendere coscienza del nostro portamento e del modo in cui ci muoviamo, e poi per correggere i difetti che le abitudini e l’errata educazione fisica hanno causato, e i cui influssi negativi si manifestano in fenomeni apparentemente molto distanti, che si collocano sul piano emotivo e comportamentale. -
Veleno per il cuore. Commento zen al Sutra del cuore
Un libro sulle persone sofferenti, così come sono nella realtà: confuse, arrabbiate, spaventate e spesso senza più risorse. L’approccio terapeutico degli autori si basa sulle idee di Winnicott, opportunamente raccordate con i più recenti sviluppi della psicoanalisi. Degna di nota è la loro capacità di trovare quell’equilibrio tra psicoterapia individuale e intervento ambientale, tanto rischioso quanto prezioso per l’operatore sociale, di cui hanno bisogno i pazienti più scoraggiati e più deboli. Una giovane madre sospettata di maltrattamenti al proprio bambino, un adolescente dal comportamento gravemente disturbato cui si prospetta l’espulsione dalla scuola, un senzatetto depresso e illetterato che teme la valutazione psichiatrica. È questo il genere di clienti i cui problemi l’operatore sociale deve solitamente affrontare, clienti considerati spesso come troppo critici, deprivati e sopraffatti dalle esigenze concrete per poter usufruire e beneficiare di un approccio profondo ai loro problemi. -
Libertà totale
Quando Krishnamurti parla di 'libertà' questo concetto comune diventa qualcosa di più profondo, che agisce interiormente sul lettore (o sull'ascoltatore), che ha la capacità di cambiarlo dal di dentro. 'Libertà' diventa un concetto vivo e totalizzante, intrecciato con una fitta rete di altri concetti altrettanto vivi e trasformativi: l'attenzione come decentramento dall'io, l'identità tra osservatore e osservato, la verità come trasformazione, e così via. In questo volume sono stati raccolti alcuni tra i suoi testi più significativi, con l'intento di presentare una mappa di questo tessuto concettuale vivo, pulsante e attivo, che tocca l'anima dei nostri problemi e misteriosamente cambia il nostro modo di percepirli. La prima parte raccoglie discorsi tenuti negli anni immediatamente successivi alla sua uscita dalla Società Teosofica. La seconda è tratta da dialoghi con singoli discepoli, da un discorso sull'educazione e da scritti più personali, come il Diario e A se stesso. La terza raccoglie dialoghi avvenuti durante incontri pubblici. L'ultima parte presenta la descrizione di Krishnamurti stesso del cuore del proprio insegnamento, seguita da estratti degli ultimi discorsi che approfondiscono il tema riallacciandosi all'iniziale definizione della verità come una terra senza sentieri che è totale libertà, amore e intelligenza. -
Sul vivere e sul morire
Jiddu Krishnamurti (1895-1986) è stato uno degli uomini più profondi e illuminati, che ha ispirato migliaia di persone in ogni parte del mondo. Purtuttavia è sempre vissuto rifiutando l'etichetta di guru, per incoraggiare la ricerca della libertà e della comprensione interiore. Si incontrava con la gente non per insegnare, ma per capire, per esplorare insieme il significato dell'esistenza dell'uomo e del mondo. Ciò su cui più insisteva era che la verità è una ""terra senza sentieri"""" e non la si può raggiungere attraverso un sistema istituzionalizzato, sia questo una religione, una filosofia o un partito politico. Le sue parole aiutavano a esplorare le questioni più cruciali: la morte, la malattia, la libertà, l'amore, la meditazione, la paura, dio, la natura. Restano di lui, oltre a molti libri pubblicati in vita, pagine e pagine di trascrizioni di discorsi tenuti in Europa, India e America, oltre che diari, lettere e altro ancora. È per lo più da questo materiale inedito che è stata tratta questa collana di volumi monografici intitolata """"Krishnamurti su""""; ogni testo è dedicato a un tema particolarmente caratteristico del suo insegnamento e rilevante nella vita quotidiana."" -
Sulla paura
Jiddu Krishnamurti (1895-1986) è stato uno degli uomini più profondi e illuminati, che ha ispirato migliaia di persone in ogni parte del mondo. Purtuttavia è sempre vissuto rifiutando l'etichetta di guru, per incoraggiare la ricerca della libertà e della comprensione interiore. Si incontrava con la gente non per insegnare, ma per capire, per esplorare insieme il significato dell'esistenza dell'uomo e del mondo. Ciò su cui più insisteva era che la verità è una ""terra senza sentieri"""" e non la si può raggiungere attraverso un sistema istituzionalizzato, sia questo una religione, una filosofia o un partito politico. Le sue parole aiutavano a esplorare le questioni più cruciali: la morte, la malattia, la libertà, l'amore, la meditazione, la paura, dio, la natura. Restano di lui, oltre a molti libri pubblicati in vita, pagine e pagine di trascrizioni di discorsi tenuti in Europa, India e America, oltre che diari, lettere e altro ancora. È per lo più da questo materiale inedito che è stata tratta questa collana di volumi monografici intitolata """"Krishnamurti su""""; ogni testo è dedicato a un tema particolarmente caratteristico del suo insegnamento e rilevante nella vita quotidiana."" -
Il signore della danza. Autobiografia di un lama tibetano
Nel 1950 la Cina occupa la prima città tibetana e inizia la costruzione di strade che renderanno veloce l'avanzata delle truppe fino a Lhasa. I tibetani, divisi da lotte interne, si lasciano ingannare dall'apparente cortesia dei cinesi e non reagiscono immediatamente al pericolo. Sono i soliti khampa, dicono, banditi che non sanno negoziare, a creare i disordini politici. Poi il protettorato cinese lascia cadere la maschera e i tibetani si danno alla fuga, cercando riparo in India e in Nepal. Ecco in breve gli eventi politici su cui si intesse la trama dell'autobiografia di Chagdud Tulku, uno dei massimi esponenti dello dzogchen, nato nel Kham (Tibet orientale) nel 1930 e costretto all'esilio nel 1959. Una storia straordinaria, che presenta molte chiavi di lettura: è un avvincente libro d'avventura, ricco di episodi divertenti e di colpi di scena; è una testimonianza diretta dell'agonia di una civiltà rimasta fino ad allora congelata in una teocrazia fuori dal tempo, un mondo sciamanico in cui ogni scelta umana era subordinata a predizioni, esperienze visionarie e incantesimi. Ancora, è un viaggio interiore, spirituale; un insegnamento su come raggiungere la prospettiva della verità assoluta nel bel mezzo dell'incertezza della vita. -
Giove. La chiave astrologica dell'evoluzione, della prosperità e delle potenzialità
La posizione di Giove nella carta del cielo indica quale area della vita ci consente di progredire più velocemente e di migliorare noi stessi nel modo più significativo. Oltre a un'ampia introduzione generale sul simbolismo del pianeta, tradizionalmente associato all'entusiasmo e alla magnanimità, all'idealismo e all'esigenza interiore di esplorare nuovi orizzonti, questo libro fornisce dettagliate linee guida per interpretare la collocazione di Giove nei segni e nelle case. Analizza anche gli aspetti e i transiti ed è corredato di numerosi grafici esemplificativi di personaggi caratterizzati da un particolare influsso gioviano.