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La perfezione del tiro
Mathias Enard descrive con empatia la psiche complessa e malata del protagonista. Il realismo e la poesia paradossale del suo stile riflettono la crudeltà di un mondo abbandonato al male, senza alcuna gioia se non l’eccellenza nell’arte spietata d’imporre la forza.rnrnDopo i due affascinanti romanzi-viaggio – Bussola e L’alcol e la nostalgia – nei quali il premio Goncourt Mathias Enard trasportava i lettori in due universi complessi e ammalianti come l’Oriente e la Russia, l’autore francese racconta in questo romanzo la psiche contorta e crudele di un cecchino in una delle tante guerre mediorientali. Il segreto di questo giovane assassino sta nella concentrazione, nella pazienza, nella calma, nel controllo della respirazione. Basta un solo tiro andato a segno per dargli la gioia di un lavoro ben fatto. Solo allora lui scende dal tetto del palazzo dove si era nascosto per uccidere e ritorna a casa a trovare la madre che la guerra civile ha condotto alla follia. Poi però arriva Myrna che lui ha assunto per badare alla madre malata. Myrna è una bella quindicenne la cui sessualità nascente turba il protagonista. La loro convivenza, in cui si limitano a un paradossale amore platonico tra adolescenti, va avanti tra i ritorni del guerriero dalle sue cacce all’uomo (e anche a donne e bambini), le passeggiate in cui si tengono per mano e arrossiscono a ogni turbamento, la paura che però cresce giorno dopo giorno nella ragazza. Mathias Enard descrive con empatia la psiche complessa e malata del protagonista. Il realismo e la poesia paradossale del suo stile riflettono la crudeltà di un mondo abbandonato al male, senza alcuna gioia se non l’eccellenza nell’arte spietata d’imporre la forza. -
L' ordine del giorno
Finalista sezione narrativa straniera Premio Gregor von Rezzori 2019La Germania nazista ha la sua leggenda. Vi vediamo un esercito rapido, moderno, il cui trionfo sembra inesorabile. Ma se alla base dei suoi primi successi trovassimo invece mercanteggiamenti e volgari combinazioni di interessi?rnVincitore del Premio Goncourt 2017rnrn«L’ordine del giorno è un libro di una potenza sconcertante nella sua semplicità» - Le Mondernrn«Con L’ordine del giorno, che racconta l’annessione dell’Austria da parte di Hitler, Il Premio Goncourt ha scelto un candidato inaspettato ma eccellente» - L’OBSrnrn«Vuillard, per riprodurre sulla pagina il lungo istante prima della catastrofe nazista, aggira le convenzioni del romanzo storico. È impressionante: con tocchi rapidissimi, frasi secche, stilettate, ricostruisce non tanto un'epoca – i cupi anni Trenta in Europa – ma la voragine suicida che in essa si scava.» – Paolo Di Paolo, Robinsonrnrn«Erano in ventiquattro accanto agli alberi morti della riva, ventiquattro soprabiti neri, marroni o cognac, ventiquattro paia di spalle imbottite di lana, ventiquattro completi a tre pezzi, e lo stesso numero di pantaloni con le pinces e l’orlo alto. Le ombre penetrarono nel grande atrio del palazzo del presidente dell’Assemblea; ma presto non ci sarà più un’Assemblea, non ci sarà più un presidente, e tra qualche anno non ci sarà più nemmeno un parlamento, solo un ammasso di macerie fumanti»rnrnLa Germania nazista ha la sua leggenda. Vi vediamo un esercito rapido, moderno, il cui trionfo sembra inesorabile. Ma se alla base dei suoi primi successi trovassimo invece mercanteggiamenti e volgari combinazioni di interessi? E se le gloriose immagini della Wehrmacht che entra trionfalmente in Austria mascherassero un immenso ingorgo di panzer, semplicemente in panne? Una dimostrazione magistrale e agrodolce del dietro le quinte dell’Anschluss presentata dall’autore di Tristesse de la terre e 14 juillet. -
La cacciatrice
La cacciatrice vi sedurrà, vi spaventerà, vi commuoverà. Una grande storia dal ritmo incalzante, ambientata nelle terre più sperdute dell’Alaska, su cosa significhi essere selvaggi, con un’indimenticabile protagonista.rnrn«La cacciatrice è allo stesso tempo una storia d'amore fuori dal comune e un romanzo horror da brividi: pensate alle sorelle Brontë e a Stephen King» - John IrvingrnrnrnTracy Petrikoff ha una dote innata per la caccia. La ragazza ha dovuto lasciare la scuola per il suo temperamento indomito e trascorre i suoi giorni seguendo le tracce degli animali selvatici e guidando i suoi cani da slitta nei boschi sterminati che circondano la casa di famiglia.rnrnPur sentendosi perfettamente a suo agio in quelle lande lontane da tutto e da tutti, Tracy continua a seguire le regole di sua madre, da poco scomparsa: “Mai Perdere di Vista La Casa”, “Mai Tornare a Casa con le Mani Sporche” e soprattutto “Mai Ferire Un Essere Umano”. Queste precauzioni, però, non bastano a proteggere Tracy quando un giorno qualcuno la attacca nei boschi, sconvolgendola. L’indomani un uomo dall’aria spaventosamente familiare uscirà dalla foresta gravemente ferito da un brutto taglio – una ferita che avrebbe potuto provocare il coltello che Tracy porta sempre con sé. È quest’uomo ad averla attaccata? Ed è stata lei a ridurlo così? Con la memoria ancora confusa, non può esserne certa.rnrnAiutare il padre a superare la morte della madre e prepararsi all’incombente gara di slitta, l’Iditarod, non le lasciano il tempo per ripensare all’accaduto, fino a quando uno straniero alla ricerca di lavoro, Jesse Goodwin, bussa alla loro porta. I misteri si infittiscono e si intrecciano: il desiderio fortissimo di Tracy di cacciare e la sua misteriosa connessione con le prede, lo strano modo in cui Jesse si sta facendo strada nella famiglia senza chiarire le sue intenzioni, il volto minaccioso di uno sconosciuto in mezzo alla folla, le impronte di stivale trovate al limitare della foresta…rnrnTracy lo sente: la sua famiglia è in pericolo. Scoprire la verità basterà a proteggerla o la minaccia è più vicina di quanto Tracy non sospetti? -
L'ultima volta che siamo stati bambini
Per ribellarsi alle leggi della guerra bisogna essere folli. O bambini. Un romanzo emozionante fino all'ultima pagina, personaggi dalla vitalità contagiosa che vivranno a lungo nel cuore dei lettori di tutte le età.rnrnCosimo, Italo e Vanda sono bambini di appena dieci anni con i sogni, la voglia di scoprire il mondo e la spensieratezza dell’infanzia intrappolate dalla Seconda guerra mondiale. Mentre l’intera nazione vacilla, i tre, di fronte alla scomparsa di un amico, non hanno dubbi: devono partire per una missione di soccorso. La loro fuga darà il via a una seconda, disperata missione di soccorso, quella di una suora e di un militare in convalescenza che subito si mettono sulle loro tracce. La speranza di raggiungere i piccoli fuggiaschi in poche ore si dimostra fin dall’inizio un imperdonabile errore di calcolo. Equipaggiati con l’incoscienza che è patrimonio di ogni bambino, un’amicizia che diventa più forte di giorno in giorno e una misteriosa mappa, Cosimo, Italo e Vanda portano avanti con caparbietà la loro missione, tra avventure spericolate e voglia di libertà pagata a caro prezzo. -
Animal tropical
Pedro Juan, il picaresco e scandaloso protagonista di ""Trilogia sporca dell'Avana"""", è invitato in Svezia. L'inverno scandinavo lo intriga ma lo uccide lentamente. La civiltà degli svedesi lo affascina ma soffoca la sua sensualità. Lui è un """"animal tropical"""" e cerca di spiegarlo ad Anjuta, la sua ospite, trascinandola in una sarabanda erotica, in un laboratorio sessuale degli esperimenti più estremi e stravaganti. È un confronto tra due mondi, due concezioni della vita e del sesso. Anjuta è felice di """"liberarsi"""" sessualmente, ma vuole capire """"che cosa c'è dietro"""", mentre Pedro Juan vuole tornare alla sua jinetera cubana e a una vita sensuale libera, """"animale"""", senza domande."" -
La doppia madre
Può un bambino avere due madri, anzi tre? Che succede se lo stesso bambino è il testimone chiave di una rapina finita in tragedia? rnrn«Bussi moltiplica le false piste, confonde i fili della sua trama, gioca con l’illusione e le false apparenze. È il maestro del romanzo trompe l’oeil» - EllernrnrnL’azione dell’inconsueto thriller si svolge a Le Havre, importante porto commerciale francese sulla costa della Manica: moli immensi, piramidi di container, dighe, bacini di compensazione, piroscafi, gru, e in mezzo a tutto questo le difficili condizioni di vita dei portuali, sempre più sostituiti da macchine, la disoccupazione, lo spettro della fame. È in questo contesto che, spinti dalla speranza di una vita migliore, quattro amici d’infanzia si mettono nelle mani di un balordo di professione per compiere la rapina del secolo. rnA occuparsi del caso è Marianne Augresse, quarantenne funzionaria di polizia con una passione sfegatata per i bambini, coadiuvata dallo psicologo per l’infanzia Vasil Dragonman. La sua inchiesta è una lotta contro il tempo per acciuffare il cervello della banda, che nella sua fuga si lascia dietro una scia di cadaveri, e recuperare la refurtiva. Ma chi è lo spietato killer? E dov’è finito il malloppo? L’unico a saperlo è il piccolo Malone, un bambino di tre anni che dialoga col suo peluche. -
Scambiare i lupi per cani
Il ritorno di uno dei migliori noiristi francesi dei nostri giorni. Un autore fondamentale, da scoprire.rnrnHervé Le Corre fa rivivere nelle sue pagine le atmosfere del cinema di Jean-Pierre Melville, la malinconia del grande cantautorato francese, l'oscurità più profonda dei classici del polar.rnrnrn«Un romanzo terribile, un'oscurità impressionante» - Le Corrier de l'OuestrnrnDopo cinque anni di prigione, scontati per aver compiuto una rapina insieme al fratello, Franck esce pensando che troverà ad accoglierlo proprio il fratello, Fabien, grato perché Franck ha tenuto la bocca chiusa risparmiandogli così il carcere. Invece ad aspettarlo c’è Jessica, una giovane decisamente sexy che gli dice di essere la ragazza di Fabien, lo fa salire in macchina e lo porta a casa sua spiegandogli che Fabien è in Spagna per certi affari e che fino al suo ritorno potrà stare da lei. Jessica abita in campagna con i genitori e la figlia, ma non è un quadretto idilliaco. Quella in cui Franck approda è una casa tetra circondata da campi riarsi che la separano da una minacciosa foresta. I genitori, che lui chiama i Vecchi, sono due individui scorbutici e alcolizzati. La figlia Rachel è una bambina di otto anni che non parla, non mangia e sembra soffrire per un terribile segreto che si porta dentro. E c’è un cane, un grosso e feroce mastino che abita con loro, ma che tutti sembrano temere. Il tempo passa. Il fratello non torna. Jessica si rivela una donna strana, irresistibile seduttrice in certi momenti, chiusa e ostile in altri, sempre eccessiva. Franck ne è affascinato e disgustato insieme, e la segue nei suoi folli giri notturni finché non si ritrova una pistola puntata alla testa. È l’inizio di un crescendo inarrestabile di ritorsioni, vendette incrociate e sgarri da punire in una guerra fra bande a cui Franck crede di partecipare, salvo poi rendersi conto di essere una pedina da sacrificare in un gioco molto più grande di lui. Nel caldo torrido dell’estate si mischiano amore e violenza, dolcezza e sangue, rivelazioni e misteri, fino a un finale imprevedibile che forse solo la bambina conosceva dall’inizio. -
Il minotauro
Una spy-story d'autore, pubblicata in Israele nel 198, e salutata l'anno successivo da Graham Greene come il miglior romanzo tradotto dell'anno.rnrn«Un inno segreto alla potenza della scrittura che sa essere più forte di ogni voce, di ogni presenza» – Erri De Luca, Corriere della Serarnrn«Un autore straordinario» – Corrado Augias, la Repubblicarnrn«Oltre a essere un thriller è una bellissima storia d'amore, piena di invenzioni e molto ben strutturata» – Grazia Cherchi, l'UnitàrnrnUna storia affascinante e originale, in cui un agente segreto israeliano s'innamora di una ragazza dalla bellezza mediterranea e misteriosa, e usa tutte le tecniche e i trucchi del suo mestiere per seguire, controllare, determinare la vita di lei senza mai rivelarsi. Una relazione morbosa, in cui lui attraverso pedinamenti, informazioni rubate, finanche un omicidio, costruisce negli anni un invadente controllo sulla ragazza. Lei, pur non avendolo mai visto e pur irritata dalle crudeli e bizzarre richieste dell'uomo, lo ama. Anche perché le lettere che lui ossessivamente e regolarmente le fa recapitare rivelano una personalità struggente e appassionata. -
La parete
Nel 2012 da questo romanzo è stato tratto un film, vincitore di molti premi, tra i quali il premio della giuria ecumenica al Festival Internazionale del Cinema di Berlino.rnrn«Che bella storia, per una metafora su quella solitudine ormai divenuta un fenomeno sociale (...), una metafora alta che non ottunde la suspense romanzesca; lo stile è affascinante» - Lietta Tornabuoni - Tuttolibri/La StamparnrnUna donna, una Robinson Crusoe dei nostri giorni, durante una gita in montagna rimane separata dal resto del mondo da una parete sorta misteriosamente e deve organizzarsi per sopravvivere, maturando un nuovo rapporto con la natura, gli animali, se stessa e il proprio passato. Pubblicato per la prima volta nel 1963, La parete si è imposto negli ultimi decenni come libro-culto tra i lettori di tutto il mondo, parallelamente alla crescita di una nuova coscienza ambientalista e femminile. -
Odette Toulemonde
Odette Toulemonde, oltre a essere uno dei racconti di questa raccolta, è anche un film realizzato dallo stesso Schmitt.rnrnOtto incantevoli favole contemporanee nello stile dell’autore di Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano: lievi, profonde, divertenti, malinconiche. Il tema è la felicità: un paradossale miraggio a portata di mano che spesso non vogliamo o non possiamo raggiungere. Eppure è lì, presente anche in una giornata di pioggia, come nel racconto in cui Hélène, perfezionista sempre insoddisfatta, incontra Antoine, che vede ovunque bellezza ed equilibrio. Le ci vorranno molti anni per capire che aveva ragione lui: il tempo di un amore prima distratto, poi stupito, dopo ancora tragico e infine convinto e benefico.rnrnOtto racconti, otto donne, otto storie d’amore. Dalla commessa alla spietata miliardaria, dalla trentenne delusa a una misteriosa principessa scalza, passando per mariti ambigui e amanti vigliacchi, è una galleria di personaggi indimenticabili che Eric-Emmanuel Schmitt racconta con tenerezza nella loro ricerca della felicità. -
La morte di re Tsongor
Dal vincitore del premio Goncourt Laurent Gaudé, un romanzo dalla potenza arcaica del mito e della tragedia.rnrnÈ finalmente arrivato il giorno che tutti a Massaba aspettano da settimane, quello in cui il principe delle terre del sole sposerà Samilia, unica figlia di re Tsongor, il più grande, il più potente di tutti i re. Ma anziché il corteo degli ambasciatori incaricati di presentare al re i doni di nozze, un uomo solo si presenta, Sango Kerim, e in virtù di un’antica promessa reclama per sé la mano di Samilia. Quella stessa notte, per non dover scegliere fra i due pretendenti, Tsongor si uccide. Con la sua morte ha inizio una vicenda di battaglie e di furore, una guerra fratricida che sembra destinata a non aver mai fine. Lo stesso re Tsongor vi assisterà, sgomento, dal suo palazzo funebre, attraverso gli occhi del fedele Katabolonga: perché solo quando Massaba sarà stata rasa al suolo e il più giovane dei figli di Tsongor sarà riuscito a costruire sette tombe alla memoria del padre, il re potrà trovare nell’ultima, la più segreta, una degna sepoltura – e solo allora potrà entrare nel regno delle ombre. Simile a una di quelle leggende che i vecchi raccontano la sera accanto al fuoco, e al pari di esse dotata di un ritmo al tempo stesso incalzante e incantatorio, questa narrazione trasporta il lettore in una terra ancestrale (forse l’Africa, per quanto non venga mai esplicitamente detto) dove assisterà a una guerra che è tutte le guerre – quasi incarnasse l’idea di «conflitto permanente» teorizzata da Girard – e ha dunque la potenza arcaica del mito e della tragedia. -
Fratelli di latte
Un'avvincente storia di emancipazione femminile a cavallo fra due continenti. Una delle voci più forti della nuova America.rnrnÈ il 1893 quando l’infanta Eulalia di Borbone e il libraio Tomás Aragón si conoscono nella piccola libreria di Tomás nel cuore della cittadina spagnola di Burgos. Ma sarebbe più corretto dire che si ritrovano: hanno infatti trascorso insieme i primi due anni di vita al Palazzo Reale, dove la madre del ragazzo, Amalia, è stata la balia dell’Infanta, il che fa di lui il fratello di latte della principessa. La donna non ha mai smesso di voler bene alla sua «Lala» e, ormai vedova, rivela un tremendo segreto: mentre lavorava a palazzo, il marito ha avuto un figlio da Gisela, levatrice e sua migliore amica. Il bambino non è sopravvissuto e Gisela è tornata nella sua amata Cuba, lasciando l’amante in compagnia di una disperazione che non lo abbandonerà mai. Quel giorno del 1893 Eulalia affida al fratello di latte il suo gesto forse più audace e clamoroso: un manoscritto in inglese in cui, attraverso i ricordi, descrive senza peli sulla lingua né clemenza alcuna la vera vita di corte. Vuole che Tomás le trovi un editore lì a Burgos e, quando questi non ci riesce, gli propone di accompagnarla nell’imminente viaggio di rappresentanza verso gli Stati Uniti.rnrnÈ un romanzo storico che trasporta il lettore dallo sfarzo della vita di corte spagnola, fino alla rivolta coloniale cubana e alla ricerca della libertà d’espressione negli Stati Uniti. Eulalia è una donna che brama la propria emancipazione, pronta a trovare il suo riscatto nel manoscritto e in un incontro con il passato. -
Ragazzi di zinco
Dopo averci fatto ascoltare in Preghiera per Černobyl’ le voci delle vittime del disastro nucleare, Svetlana Aleksievič fa parlare qui i protagonisti di un’altra grande tragedia della storia sovietica: la guerra in Afghanistan tra il 1979 e il 1989. rnrnrn«Quello che potrebbe risultare un mero catalogo di orrori assume al contrario la commovente potenza evocativa del coro di una tragedia greca. Dove ogni singola voce, con il suo specifico carico di dolore, contribuisce alla ricostruzione di una storia collettiva ancora terribilmente palpitante» - rn—Franco Marcoaldi, La RepubblicarnrnUn milione di ragazzi e ragazze partiti per sostenere la “grande causa internazionalista e patriottica”; almeno quattordicimila di loro rimpatriati chiusi nelle casse di zinco e sepolti di nascosto, nottetempo; cinquantamila feriti; mezzo milione di vittime afgane; torture, droga, atrocità, malattie, vergogna, disperazione... Gli afgancy, i ragazzi che la guerra ha trasformato in assassini, raccontano ciò che si è voluto nascondere. Accanto a loro, un’altra guerra. Quella delle infermiere e delle impiegate che partirono per avventura e patriottismo. E soprattutto le madri. Dolenti, impietose, stanche, coraggiose. -
Gli scomparsi di Chiardiluna. L'Attraversaspecchi. Vol. 2
Dopo Fidanzati dell'inverno, il secondo volume della saga dell'Attraversaspecchi trascina il lettore in una girandola di emozioni lasciandolo, alla fine, con una voglia matta di leggere il terzo volume.rnrnSulla gelida arca del Polo, dove Ofelia è stata sbattuta dalle Decane perché sposi suo malgrado il nobile Thorn, il caldo è soffocante. Ma è soltanto una delle illusioni provocate dalla casta dominante dell'arca, i Miraggi, in grado di produrre giungle sospese in aria, mari sconfinati all'interno di palazzi e vestiti di farfalle svolazzanti. A Città-cielo, capitale del Polo, Ofelia viene presentata al sire Faruk, il gigantesco spirito di famiglia bianco come la neve e completamente privo di memoria, che spera nelle doti di lettrice di Ofelia per svelare i misteri contenuti nel Libro, un documento enigmatico che nei secoli ha causato la pazzia o la morte degli incauti che si sono cimentati a decifrarlo. Per Ofelia è l'inizio di una serie di avventure e disavventure in cui, con il solo aiuto di una guardia del corpo invisibile, dovrà difendersi dagli attacchi a tradimento dei decaduti e dalle trappole mortali dei Miraggi. È la prima a stupirsi quando si rende conto che sta rischiando la pelle e investendo tutte le sue energie nell'indagine solo per amore di Thorn, l'uomo che credeva di odiare più di chiunque al mondo. Sennonché Thorn è scomparso... -
La bambina sulla banchisa
Un libro che è molto più di una testimonianza: è una lettura sconvolgente che vi stupirà per la qualità della scrittura oltre che per la drammaticità del racconto.rnrn«Uno stile sincero e poetico, e un'altissima qualità narrativa» – Leïla Slimani, Le Monde des livresrnrn«Non sente le meduse insinuarsi dentro di lei quel giorno, non sente i loro lunghi tentacoli trasparenti penetrarla, non sa che i loro filamenti la trascineranno pian piano in una storia che non è la sua, che non la riguarda. Non sa che la porteranno fuori strada, l’attireranno verso abissi deserti e inospitali, che ostacoleranno anche il più piccolo dei suoi passi, che la faranno dubitare del suo stesso corpo, che anno dopo anno faranno restringere il mondo che la circonda a una piccola bolla d’aria senza via d’uscita. Non sa che ormai è in guerra e che l’esercito nemico vive dentro di lei. Nessuno la avverte, nessuno le spiega, il mondo si è zittito». Quando la trovano muta e in preda a un pianto inspiegabile, i genitori portano Adélaïde in commissariato e sporgono denuncia contro ignoti per molestie sessuali. Passano gli anni e lei cresce senza lasciar trasparire nulla, con il sorriso stampato in volto. Trascorre così infiniti giorni di sofferenza e solitudine, a combattere contro le meduse. Ventitré anni dopo squilla il telefono: è la Squadra protezione minori, hanno arrestato un sospetto. E improvvisamente tutto si mette in moto. -
Rondò
Un romanzo magistrale che tramuta una storia d'amore e di resistenza in un prodigio d'immaginazione.rnrn«Penso che sia Brandys, piuttosto che l'ormai notissimo Kundera, il più importante fra gli scrittori dell'Est europeo emigrati in Occidente. [...] ""Rondò"""" è un libro ricchissimo e a mio giudizio bellissimo» – Geno Pampalonirnrn«Questo bellissimo """"Rondò"""" che non sarà azzardato indicare come il suo capolavoro» – Giovanni Giudicirnrn«I signori di Stoccolma dovrebbero dargli il Nobel» – Grazia CherchirnrnLa storia del giovane Tom, «normale come Buster Keaton», che s'innamora di un'attrice di teatro nella Varsavia degli anni Trenta. Lei, Tola, ama invece un altro. La vicenda è ambientata nel mondo del teatro, tra spettacoli, prove, terrazze di caffè. Per amore di Tola, Tom inventa durante la guerra un gruppo di resistenza antinazista, """"Rondò"""", e affida alla ragazza operazioni """"pericolose"""" e finte per soddisfarne il desiderio d'azione senza mettere a repentaglio la sua vita. Ma il precipitare degli eventi mette a dura prova chi, come Tom, vuole giocare con il destino. Realtà e finzione si rincorrono, si scontrano, si trasformano a vicenda."" -
L' amico estraneo
Uno dei capolavori della Germania dell’est. Ha conservato tutta la sua bruciante attualità pur attraversando trasformazioni storiche colossali.rnrn«Nell’Amico estraneo per scuotere il lettore ho utilizzato un “sottotesto” che è, come in Čechov, un continuum. Quando la protagonista dice “sto bene” si legge “sono infelice, disperata, sto male”. Non sono nichilista, il nichilismo deprime, non attivizza e questo libro non deprime, ha un enorme effetto morale, perché con la sua rabbia, la sua sincerità, dà forza» - Christoph HeinrnrnA Berlino Est una donna vive apparentemente libera e felice. In realtà è rosa da un male molto “moderno”: l’insensibilità, cui si è condannata per evitare coinvolgimenti emotivi, per proteggersi da affetti e passioni che – lo sappiamo – non sono mai disgiunti da dispiaceri e sofferenze. -
Vita su un pianeta nervoso
E se il mondo in cui viviamo fosse congegnato per renderci infelici? rnE se invece potessimo fare qualcosa al riguardo?rnrn«Assumere Vita su un pianeta nervoso due volte al giorno, prima o dopo i pasti. Un libro pieno zeppo di saggezza, intuizione, amore e umorismo» - rnStephen Fryrnrn«Un libro caloroso, generoso e profondo sulle difficoltà del genere umano oggi. Haig è uno dei più importanti scrittori del nostro tempo» - rnDolly AldertonrnrnIl mondo ci sta confondendo la mente. Aumentano ondate di stress e ansia. Un pianeta frenetico e nervoso sta creando vite frenetiche e nervose. Siamo più connessi, ma ci sentiamo sempre più soli. E siamo spinti ad aver paura di tutto, dalla politica mondiale al nostro indice di massa corporea.rnrnCome possiamo rimanere lucidi su un pianeta che ci rende pazzi? Come restare umani in un mondo tecnologico? Come sentirsi felici se ci spingono a essere ansiosi?rnrnDopo anni di attacchi di panico e ansia, queste domande diventano questione di vita o di morte per Matt Haig. Che inizia a cercare il legame tra ciò che sente e il mondo intorno a lui. Vita su un pianeta nervoso è uno sguardo personale e vivace su come sentirsi felici, umani e integri nel ventunesimo secolo. -
Terra violata
Nel 2015, a soli 25 anni, l'autore senegalese Mohamed Mbougar Sarr ha vinto con questo romanzo il Premio Ahmadou Kourouma al Salone del Libro di Ginevra e il Gran premio del romanzo meticcio all'isola della Réunion.rnrnIl Sumal è un paese felice, almeno fino a quando gli uomini della Fratellanza, feroci integralisti islamici, non occupano il nord dello stato. Per la maggior parte della popolazione, non integralista, comincia un incubo fatto di violenza, barbarie, giustizia sommaria e rigido moralismo in osservanza alle norme della sharia. In queste difficili condizioni un ristretto gruppo di intellettuali decide di fare opera di resistenza attraverso un giornale di opposizione che scatena il furore di Abdel Karim, crudele capo della polizia islamica. Ne consegue un'immediata e spietata repressione che fa sorgere dubbi morali al dottor Malamine, al professor Déthié, alla bella informatica Madjigueen Ngoné e agli altri autori del giornale clandestino: qual è l'effettiva utilità della loro azione, se deve portare all'arresto e alla tortura di chiunque legga o detenga una copia del foglio ribelle? Nel frattempo si scatena la caccia ai misteriosi giornalisti condotta da Abdel Karim con una micidiale alternanza di brutalità spiccia e astuzie psicologiche. Ma non c'è clima di terrore in grado di impedire la nascita dell'amore, che a un certo punto sboccia potente tra due membri del gruppo segreto. Amore e morte si mischiano e si sovrappongono nella vita degli avventurosi protagonisti. -
Corpo a corpo
L'anatomia violenta della maternità raccontata senza veli e senza pudore.rnrnUna quarantenne vuole cacciare sotto il tappeto la propria solitudine esistenziale diventando madre. Il figlio, progettato con la funzione di “pillola per la felicità”, si rivela in realtà medicina amara, talvolta amarissima. Un'intimità inquietante con la baby-sitter del Terzo Mondo metterà a dura prova la tolleranza nei confronti dell'Altro. Corpo a corpo si legge come un romanzo ma non lo è, può assomigliare a un memoir ma non lo è, sembra autobiografico ma non lo è, pare rivolto a un pubblico femminile ma non è (del tutto) vero, anzi...