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Mostrati 2001-2020 di 10000 Articoli:
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La rivoluzione culturale di Lucrezio. Filosofia e scienza nell'antica roma
La diffusione dell'epicureismo nel mondo antico trova in Lucrezio uno degli interpreti più originali. La filosofia presentata nel ""De rerum natura"""", scompaginando l'ordine costituito, mette la conoscenza della natura a fondamento della felicità dell'uomo e della liberazione dalle sue paure: solo attraverso un'indagine spregiudicata dei fenomeni naturali e delle cause recondite del loro manifestarsi diviene possibile assegnare all'uomo un'etica capace di renderlo libero nelle sue azioni e, contemporaneamente, di farlo vivere in sintonia con le leggi dell'universo. La scienza della natura viene dunque posta a base dell'etica, della cultura e addirittura della politica. Da allora, mai alla scienza è stato tributato un più alto valore culturale."" -
Politica, società e cultura di una Cina in ascesa. L'amministrazione di Xi Jinping al suo primo mandato
Nel rivolgersi sia al grande pubblico, sia a specialisti del settore, questo primo volume della collana ""Cina Report"""" mira a fornire una corretta lettura della complessità della Cina d'oggi e, basandosi su fonti in lingua cinese, a effettuare una valutazione preliminare dei principali aspetti dell'amministrazione Xi Jinping, ponendoli in una prospettiva diacronica e in relazione con possibili sviluppi futuri. Nei saggi qui raccolti, a firma di vari autori, il filo dell'analisi si snoda tra temi diversi, prevalentemente in ambito interno e internazionale: dalle misure politiche e dalle riforme economiche e sociali varate negli ultimi tre anni al controllo ideologico sulla stampa e sugli intellettuali, nonché su internet e sul web mobile; dalle delicate controversie nel Mar cinese orientale e meridionale alla percezione nei media della crisi siriana, allo storico incontro tra Xi e Ma Ying-jeou. Inoltre altri studi presenti prendono in esame particolari fenomeni di natura culturale, letteraria, economica e sociale: dall'ascesa della Cina nella narrazione di Zhang Weiwei alla poesia degli operai migranti; dalle turbolenze dei mercati finanziari alla """"ricerca delle radici"""" da parte dei cinesi d'oltremare, alle migrazioni per matrimonio tra le due Cine."" -
I manifesti nella grande guerra. Tecniche persuasive alle origini della comunicazione contemporanea. Ediz. illustrata
Come persuadere i cittadini ad arruolarsi? Come convincerli a combattere una guerra che per molti è lontana, in chilometri e in interesse? Le tecniche che incentivano il reclutamento e il sostegno finanziario sono state ereditate dalla persuasione contemporanea, sia politica sia commerciale, per edificare la fabbrica del consenso. I propagandisti manipolano i cittadini orientandone il pensiero e l'azione secondo la volontà del potere, e pertanto sono i precursori degli spin doctors e dei professionisti del marketing e della pubblicità. I loro manifesti attirano l'attenzione con immagini di bambini e di belle donne, coinvolgono alimentando bisogni interiori di benessere e prestigio sociale, motivano mostrando testimonial in situazioni di divertimento e di avventura, ispirano un modo di pensare al nemico e alla guerra stessa che rende ""il mondo più sicuro per la democrazia"""". Nel linguaggio di questa strategia ritroviamo lo storytelling, lo humour, la satira, la paura come pure la lingua dei gesti, di cui si riconosce l'importanza per la persuasività e completezza del messaggio. I propagandisti erano dei persuasori occulti che conoscevano le caratteristiche della mente umana? Non lo sappiamo con certezza, ma i loro manifesti hanno un'intima e coerente motivazione che il libro intende dimostrare."" -
La sinistra credibile. Antonio Giolitti tra socialismo, riformismo ed europeismo (1964-2010)
Antonio Giolitti è stato uno dei più influenti esponenti della battaglia per il rinnovamento della sinistra italiana ed europea. Basandosi sullo studio di fonti archivistiche inedite e a stampa, il volume ricostruisce la sua vicenda politica dal 1964 alla morte nel 2010, analizzandone l'esperienza nei governi di centro-sinistra degli anni Settanta e l'attività come Commissario europeo dal 1977 al 1984. Si sofferma inoltre sulla sua militanza nel PSI dagli anni Sessanta alla metà degli anni Ottanta, con particolare attenzione ai suoi rapporti con Craxi, sino alla rottura e al riavvicinamento verso il PCI culminato nella candidatura come indipendente alle elezioni politiche del 1987 e sul successivo impegno dopo il 1989 nel costruire un nuovo partito della sinistra credibile e riformista, prima nel PDS e poi nei DS. La figura di Giolitti che emerge dal libro è rappresentativa della sinistra italiana nella seconda metà del Novecento, in particolare sul versante dei rapporti con il socialismo europeo e delle sfide aperte dalla mondializzazione dell'economia e dal governo di società sempre più complesse. -
A scuola di dissenso. Storie di resistenza al confino di polizia (1926-1943)
Quando il fascismo si voleva liberare di persone sospette, ma sulle quali non esistevano accuse formali, applicava la legge del confino. Tra il 1926 e il 1943 furono circa 15.000 gli italiani condannati al confino di polizia, tra loro diverse migliaia di antifascisti. I più pericolosi venivano relegati nelle isole. Costretti all'immobilità dal regime, gli antifascisti cercavano strumenti per restare fermi ma non inerti. Nelle colonie di confino si istituirono mense e biblioteche, scuole e cooperative: si studiava, si leggeva, si discuteva, si elaboravano documenti, come nel più animato dei congressi politici. Mentre nel resto del paese gli spazi di libertà si restringevano fino a scomparire, nelle isole di confino si andava a chiedere consiglio, si portavano notizie e informazioni, che venivano studiate, vagliate, confrontate e integrate le une con le altre, vanificando così l'essenza stessa della punizione che il regime aveva voluto dare. Per una generazione intera di antifascisti, il confino rappresentò una tappa cruciale nella costruzione di sé. Il loro agire sarà anche, almeno simbolicamente, premessa per l'edificazione della Repubblica. -
Gente di bordo. La vita quotidiana dei marittimi genovesi nel XVIII secolo
Come viveva un marinaio del XVIII secolo? Quali erano i suoi problemi quotidiani a bordo delle navi e a terra? Come faceva carriera? Come poteva diventare padrone o capitano? Quali erano i contrasti che sorgevano fra la gente di mare? A quale autorità ci si poteva rivolgere per dirimere le liti? Il volume prova a risponde a queste domande, prendendo i marittimi liguri come caso paradigmatico di un mondo del lavoro duro, ma affascinante al tempo stesso, alla luce delle fonti giudiziarie prodotte dall'istituzione della Repubblica di Genova preposta alla tutela e al controllo della gente di mare: il Magistrato dei Conservatori del Mare. Attraverso una visione storiografica ""dal basso"""", che si avvale di un'ampia documentazione rilasciata da analoghe istituzioni presenti nei più importanti porti del Mediterraneo (Marsiglia, Livorno, Napoli, Venezia, Palermo, Malta ecc.), nel testo si dà voce a quella moltitudine di """"ignoti marinai"""" che con il loro lavoro hanno consentito il rapido sviluppo del capitalismo moderno. Ecco quindi che nel libro si susseguono frammenti di storie individuali, di conflitti, di guadagni e di sventure che potevano capitare nella vita lavorativa di un marittimo del XVIII secolo."" -
La Chiesa del re. Monarchia e papato nella Sicilia spagnola (secc. XVI-XVII)
La storiografìa siciliana cade spesso in una tentazione ""siculo-centrica"""", viziata dalla rivendicazione dell'unicità dell'esperienza storica dell'isola, dallo spettro delle famigerate """"dominazioni straniere"""", nonché dall'ambivalente giudizio sulla sua classe dirigente e le sue istituzioni, ora baluardo delle libertates del Regnum Siciliae contro sovrani dispotici o in frangenti di anarchia politica, ora ostacolo a tutti i tentativi di modernizzazione. Il volume propone invece un'analisi di più ampio respiro storico e storiografico attraverso la ricostruzione della complessa articolazione della Chiesa siciliana nei primi due secoli dell'età moderna, quando essa è stata all'origine di continue controversie, caratterizzate dalla pluralità tanto degli attori coinvolti quanto dei livelli di conflitto: a livello locale, tra le giurisdizioni ecclesiastiche (e tra queste ultime e quelle secolari); a livello centro-periferia, tra le istituzioni del Regno di Sicilia e la corte di Madrid; a livello centrale, tra il sovrano e il Consiglio d'Italia; a livello internazionale, tra il governo spagnolo e la Santa Sede. Insomma né """"misero"""" né """"splendido isolamento""""."" -
Poesia sonora. La musicalità dei testi letterari italiani
Le vicende della storia della letteratura italiana si sono intrecciate in modo fecondo e anche conflittuale con quelle della storia della musica. I musicisti spesso cercano di interrogare le ragioni del testo letterario, partendo dalla specificità delle loro competenze e soprattutto mettendo in campo la sensibilità che è loro propria, attenti a porre al centro i valori fonici e formali. Questa peculiare modalità di mettersi in relazione con il testo, soprattutto poetico, è la condizione ideale per percepirne le caratteristiche che lo rendono opera d'arte oltre il pur notevole spessore del messaggio che trasmette e, di più, per considerare suono, ritmo, timbro costituenti essenziali di quest'ultimo. Il libro fornisce ai musicisti - ma anche a tutti coloro che desiderano scegliere un angolo visuale non convenzionale per ripercorrere il nostro immenso patrimonio letterario - uno strumento completo e adatto alle loro esigenze, che li ponga a loro agio nella lettura e nell'analisi attraverso strumenti tecnici idonei a svelarne meccanismi e segreti. -
Geografie letterarie senza frontiere
L'esperienza della ""delocalizzazione"""" trova nella scrittura un fecondo luogo di espressione delle istanze più variegate del complesso problema dell'""""incontro con l'altro"""", che è d'obbligo oggi indagare nella prospettiva di trovare una dimensione """"terza"""", intersoggettiva, in cui si ingenera la necessità - non sempre soddisfatta - della rinuncia alla esclusiva proiezione del sé. La letteratura dell'erranza è, allora, il luogo privilegiato per la rielaborazione e la ricostruzione, a partire proprio dalla distanza, di quella memoria storica che, se letta in chiave di discorso plurale, è capace di restituire. Consapevoli dell'ampiezza e dell'estrema varietà dei temi e dei problemi storico-critici propri alle scritture dell'erranza, gli autori offrono, in questo volume, alcune esemplificazioni delle oltre prospettive a partire dalle quali il rapporto tra storia, geografia, tropologia e letteratura può dischiudere nuovi percorsi critici."" -
Digital humanities, una prospettiva didattica
Quali sono gli elementi che definiscono la cultura, l'alfabetizzazione, la partecipazione nell'era dell'accesso aperto alle risorse informative? Quanto a lungo la scuola sopravviverà nella forma in cui la conosciamo? I musei, le università, le biblioteche rappresentano ancora i contesti nei quali si nutrirà e si comunicherà la conoscenza nel prossimo futuro? Come sta cambiando il ruolo dell'educatore, del curatore museale, dello studente? La prospettiva dalla quale sono osservati i cambiamenti è quella delle Digital humanities: l'ibridazione con il digitale delle discipline umanistiche diventa la chiave di lettura dei processi di produzione e di fruizione culturale, alla luce dei nuovi strumenti, dei metodi e degli ambienti tecnologici che popolano i contesti di apprendimento nell'era digitale. Prefazione di Pierpaolo Limone. -
San Luigi dei Francesi. Storia, spiritualità, memoria nelle arti e in letteratura
La personalità poliedrica di Luigi IX di Francia - re e poi santo nel 1297, poco dopo la morte - viene indagata nei dieci saggi che compongono il volume. Dalla sua partecipazione alle crociate all'atteggiamento verso gli ebrei, dai rapporti con i francescani al destino delle sue spoglie contese emerge il ruolo assunto nella storia di Francia e dell'Europa. Dell'apporto dato alla vita temporale e spirituale del suo tempo sono testimonianza l'iconografia nell'arte italiana dal Medioevo all'Ottocento e la diffusione del suo culto in Sicilia tra il XVI e il xix secolo così come, nella letteratura francese, la cronaca a carattere biografico del contemporaneo Joinville e i componimenti dedicatigli da Claudel. -
Proprietari a tutti i costi. La disuguaglianza abitativa in Italia
Le condizioni abitative del nostro paese si caratterizzano per l'alta percentuale di case in proprietà, il cui numero è andato via via crescendo a partire dal secondo dopoguerra. L'acquisto della casa è generalmente considerato un obiettivo auspicabile, tuttavia esistono dei costi, individuali e sociali, che minano la bontà di tale modello. La proprietà della casa, infatti, pur rappresentando una condizione di vantaggio rispetto all'affitto non è di fatto sufficiente a garantire un certo livello di benessere, a meno di essere accompagnata da una buona posizione nella stratificazione sociale; anzi, la proprietà stessa può rappresentare un vincolo, specialmente in alcuni periodi della vita degli individui. Il volume analizza approfonditamente le disuguaglianze abitative in relazione a tre ambiti: il disagio abitativo, considerato come indicatore multidimensionale di vari aspetti dell'abitare; i costi abitativi e le soglie di affordability in relazione alla povertà; la prima destinazione abitativa dei giovani. Esso si interroga inoltre sul ruolo che le politiche pubbliche hanno avuto nel contribuire alla cultura della proprietà della casa e sulle implicazioni che quest'ultima ha avuto in relazione alle disuguaglianze. -
Oltre l'Expo 2015. Tra dimensione ordinaria e straordinaria delle politiche urbane
A un decennio dalla candidatura di Milano a sede per l'Expo 2015 e a un anno dalla conclusione dell'evento, il libro propone una cronaca e un primo bilancio dell'esperienza. Esso nasce dall'intenzione di esercitare un monitoraggio in corso d'opera del processo, con l'ambizione di contribuire a una riflessione più ampia sull'impatto dei grandi eventi nelle trasformazioni urbane e sulle pratiche straordinarie di intervento pubblico nel nostro paese. Il periodo in cui si è deciso, preparato e realizzato l'Expo 2015 ha visto grandi mutamenti strutturali e oggi risulta quanto mai interessante - in una fase di impegnative riforme dell'amministrazione dello Stato - cogliere i nodi critici della ""straordinarietà"""" per rivalutare una prospettiva di """"normalizzazione"""", non generica e non banale, di costruzione dell'agenda urbana. Su questa tesi di fondo vengono interrogati alcuni dei principali protagonisti del processo, il cui ascolto allontana dalle facili retoriche che accompagnano da sempre i grandi eventi e che ne oscurano spesso i profili più rilevanti."" -
Il public-private partnership. L'evoluzione Stato-mercato in opere pubbliche e infrastrutture
Il volume illustra il concetto e l'applicazione del partenariato pubblico-privato (ppp) per le opere pubbliche e per le infrastrutture. Si può così leggere come l'evoluzione Stato-mercato abbia permeato l'Italia negli ultimi venti-trent'anni nell'ideazione, costruzione, gestione e funzionamento di questo settore, e prefigurare anche lo scenario futuro. Il testo introduce il concetto di montaggio (assembly) del ppp, cioè la creazione di un'equivalente impresa pubblica e privata strategica per il paese. Il futuro dell'Italia dipenderà anche dalla capacità di creare una struttura di ppp in grado di guidare lo sviluppo, con una revisione di discipline, professioni, saperi e conoscenze accademiche con nuovi profili, strumenti e competenze. Infine, il libro prende in esame sul ppp i fondamenti del D.Lgs. 50 del 2016 (cdcp) e il decreto correttivo del 19 aprile 2017 e ne analizza le applicazioni. -
Formazione professionale e politiche attive del lavoro. Misure, carriere, esiti in Italia
Il volume presenta i risultati dei recenti progetti della Fondazione Giuseppe Di Vittorio della CGIL sulla valutazione delle policy regionali di formazione professionale e delle politiche attive del lavoro. Attraverso l'analisi del patrimonio informativo delle amministrazioni regionali, sono state ricostruite le carriere formative e professionali di tanti italiani che hanno potuto accedere ai percorsi formativi e di inserimento-reinserimento occupazionale, finanziati con il Fondo sociale europeo e non solo. Al centro del libro il valore strategico della valutazione delle politiche pubbliche come fattore decisivo per orientare programmazione e interventi, in un paese dove, a fronte di bisogni e aspettative pressanti di ampie parti della popolazione, non vengono completamente utilizzati i finanziamenti che l'Europa mette a disposizione. Una particolare attenzione è stata dedicata ai percorsi di transizione scuola-formazione-lavoro dei giovani e, tra loro, del target più esposto - i cosiddetti neet, giovani senza lavoro e fuori dalla scuola. -
Pezzi da museo. Perché alcuni oggetti durano per sempre
Le cose che diventano pezzi da museo possono essere di gran valore o solo di uso comune, ma sono state tutte scelte per aiutarci a ricordare chi siamo. Per questo debbono subire una trasformazione radicale, smettendo di essere utilizzabili per diventare capaci di sfidare il tempo, non solo con i loro significati ma anche con la loro presenza fisica. Nella vicenda dei pezzi da museo si alternano cura e distruzione, raccolta e dispersione, fama e oblio. Di loro si sono occupati scrittori e poeti, artisti e scienziati, filosofi e politici. Queste tracce materiali della nostra identità culturale servono a raccontare una storia diversa da quella basata solo sui documenti scritti. Il nostro rapporto con loro, però, non è solo intellettuale, ma ha anche un risvolto misterioso: l'aura, che è una percezione più profonda e carica di risonanze. Così, fra tutti gli oggetti del mondo, i pezzi da museo sono quelli ai quali spetta il destino di significare di più e più a lungo per le persone. -
La terza Italia. Reinventare la nazione alla fine del Novecento
Negli anni Settanta del Novecento si scopre l'esistenza di un'altra Italia, quella del Centro/Nord-Est, che cresce grazie all'imprenditorialità delle famiglie, al dinamismo delle piccole industrie, alla coesione delle comunità locali. Cambia allora il modo di pensare alla nazione. Comincia un gigantesco sforzo di ridefinizione della geografia economica, sociale e culturale del paese, che s'intreccia alle strategie dei partiti politici, impegnati a immaginare un originale ""modello italiano"""" di sviluppo. Questa rappresentazione trova credito anche all'estero, dove la Terza Italia diviene uno degli esempi più citati per dimostrare l'avvento di un'era del postfordismo. Si consolida così il ritratto di un'Italia civile ed equilibrata, incontaminata dalle degradazioni industriali e dagli atavismi agricoli, che ambisce non solo a rappresentare la parte più sana della nazione, ma anche una soluzione ai mali del capitalismo e del collettivismo."" -
L' invenzione della Sicilia. Letteratura, mafia, modernità
La letteratura moderna ha documentato assai efficacemente il lungo e conflittuale processo di assimilazione della Sicilia alla nazione italiana: un'integrazione culturale e sociale, prima ancora che politica, disarmonica e per molti aspetti ancora incompiuta. Ma la letteratura, specie la narrativa di autori siciliani, è stata interpretata, sovente in maniera forzosa e ideologicamente tendenziosa, come repertorio di una presunta identità siciliana immutabile, di un'ontologia metastorica per la quale perfino la mafia sarebbe uri carattere antropologico piuttosto che un fenomeno criminale. Il libro rivisita alcuni momenti della fondazione letteraria dell'ambigua nozione di identità siciliana moderna: dalla breve stagione dell'illuminismo isolano alla comparsa della tematica mafiosa nella narrativa del secondo Ottocento, fino alle riscritture romanzesche dell'impresa risorgimentale. Una rilettura suffragata dall'idea che sia giunto il tempo di rivedere criticamente alcuni dispositivi discorsivi che riguardano la cosiddetta ""letteratura siciliana"""", nonché da una fedeltà irrinunciabile, per quanto problematica, al magistero di Leonardo Sciascia."" -
Il negazionismo. Un fenomeno contemporaneo
La negazione della Shoah è un atteggiamento da tempo trasversale sia sotto l'aspetto geografico, dall'Europa agli usa, sia sotto quello delle culture politiche, estendendosi dall'estrema destra ai circoli dell'integralismo islamico ai siti internet. Il volume, che raccoglie gli atti di un seminario organizzato nell'autunno 2014 dalla Casa della memoria di Brescia, ripercorre la storia di questo fenomeno, dando conto, al tempo stesso, delle varie voci in cui esso si articola. Casa della memoria è nata nel 2000 per iniziativa congiunta del Comune di Brescia, della Provincia di Brescia e dell'Associazione familiari Caduti strage di Piazza Loggia. Si tratta di un centro di iniziative e di documentazione sulla strage e sulla strategia della tensione. Cura annualmente la pubblicazione delle principali attività svolte dall'associazione. -
La drammaturgia italiana contemporanea. Da Pirandello al futuro
Il presente volume attraversa un secolo di storia della nostra drammaturgia, riservando un'attenzione omogenea ai classici conclamati così come agli autori viventi della straordinaria fioritura degli ultimi anni. Il teatro italiano contemporaneo è il luogo di uno scontro, neanche tanto sotterraneo, fra la tradizione attoriale italiana e l'ultimo tentativo di un'autorialità letteraria di imporsi alla scena, di imporvi i propri fantasmi. Le ragioni di questo testo risiedono, allora, nella necessità di ricostruire una genealogia drammaturgica complessiva che tenga conto della specificità italiana, tra protagonismo attoriale e policentrismo dei linguaggi della scena, con particolare riguardo per il paradosso pirandelliano e dusiano di un'idiosincrasia prolifica per il teatro e, ancora, per la ""funzione Eduardo"""", capace di alimentare, grazie alla mediazione di straordinari attori-artisti, molta della nouvelle vague attuale.""