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Venezia e il prete col violino. Vita di Antonio Vivaldi
Conosciuto ai più come il compositore delle ''Quattro Stagioni'' e celebrato ovunque come esecutore inarrivabile, Antonio Vivaldi fu anche impresario teatrale e protagonista di primo piano di un mondo operistico nel quale il successo si misura con gli incassi e con ogni spregiudicatezza. In questa avvincente biografia - ampliata e aggiornata con un ricco inserto fotografico - vengono ripercorse vita, carriera e alterne fortune del “Prete Rosso”, manager indiscusso dello spettacolo e figura chiave di un ambiente artistico in cui i testi si manipolano a uso e consumo dei potenti e dell'audience. Il teatro è la roccaforte del piacere: da quello musicale (a Venezia si esibiscono i più grandi talenti d'Europa), a quello della bella vita (i palchi e le stanze annesse sono luoghi per il gioco d'azzardo e l'amore mercenario); le opere liriche durano quattro o cinque ore e le arie di successo fanno da sottofondo a incontri clandestini e intricate relazioni. Sullo sfondo, la quotidianità della vita lagunare e gli incontri con i potenti del tempo: da papa Benedetto XIII a Ferdinando di Baviera, da Federico Cristiano di Sassonia a Carlo VI. -
Estetica italiana contemporanea. Trentadue autori che hanno fatto la storia degli ultimi cinquant'anni
Si sa che l'Italia è un paese estetico. Meno noto è che essa ha prodotto nel corso degli ultimi cinquant'anni un cospicuo numero di pensatori di alto livello che hanno portato un contributo originale e innovativo aprendo orizzonti inediti su che cosa è il bello e che cosa è l'arte. Tra questi i più noti sono Gillo Dorfles, Luigi Pareyson, Umberto Eco, Italo Calvino, Gianni Vattimo, Massimo Cacciari, Giorgio Agamben, Guido Ceronetti. Ma non dovrebbero essere ignorati anche molti altri poco conosciuti come i filosofi Andrea Emo e Gianni Carchia, la femminista Carla Lonzi, e lo stilista Quirino Conti. Essi hanno ripensato in modo nuovo alcune categorie estetiche (armonia, ironia, sublime, tragico, arguzia, acutezza) che appartengono al patrimonio culturale plurisecolare della cultura italiana. Si sono confrontati con la realtà politica, sociale, antropologica del loro paese e hanno trovato nell'ambito dell'estetica soluzioni che suggeriscono stili di vita e modi di sentire capaci di aprire spazi di libertà e di autenticità. -
L' ultima spiaggia (The beach)
Richard è un ragazzo inglese che ama i viaggi, i videogame e i film sulla guerra del Vietnam. Quando arriva a Bangkok prende una stanza in una squallida pensione di Kao San Road, una tappa obbligata per chi arriva o chi parte, un luogo di confine in cui si mescolano odori, lingue e musiche. Durante la notte viene svegliato all'improvviso dalle parole di un uomo: è proprio da lui che sente parlare per la prima volta della ''spiaggia''. Il giorno dopo troverà una mappa in cui sono accuratamente disegnate un gruppo di isole su cui è riportata una X e sotto il segno una sola parola, Spiaggia. Circolano strane voci su questo paradiso tropicale. Il desiderio di avventura e di scoprire quali segreti nasconde quell'isola incontaminata diventa irresistibile. Richard parte alla ricerca della spiaggia in compagnia di due amici. L'isola è di fronte a lui, carica di interrogativi: è veramente il luogo che aveva tanto desiderato? -
Tre storie. La mia guerra. Erica e i suoi fratelli. La garibaldina
"Erica e i suoi fratelli"""", iniziato da Vittorini tra il gennaio e il luglio 1936, fu abbandonato dallo scrittore allo scoppio della Guerra civile spagnola (""""Quell'evento mi rese d'un tratto indifferente alla storia su cui avevo lavorato per sei mesi di fila""""). Uscito solo in parte in rivista nel 1939, perduto durante la Seconda Guerra Mondiale e ritrovato nel 1953 dal figlio, finalmente fu pubblicato nel 1956 per Bompiani. Metà romanzo di denuncia sociale metà favola, forte di una prosa elegantissima, è un libro crudo di emozioni e pensieri sull'eterno tema della tensione tra mondo dei bambini e mondo degli adulti. Il volume contiene anche il racconto lungo """"La garibaldina"""", sorta di vagabondaggio siciliano uscito in rivista tra il 1949 e il 1950, e """"La mia guerra"""" pubblicato nel 1931, in """"Piccola Borghesia""""." -
Metafisica
La Metafisica è l'opera più famosa di Aristotele. Si tratta degli appunti che Aristotele preparava per le sue lezioni all'interno del Peripato. Lo Stagirita pone qui i problemi fondamentali sull'essere e sul perché del divenire ricercandone le cause e i principi primi. La traduzione, fedele al testo greco, propone una terminologia moderna e una scansione ben articolata dei vari paragrafi, grazie anche alla novità delle intitolazioni. Le note al testo di Giovanni Reale, brevi ed essenziali, chiaririscono i passi più difficili. Preziosi gli apparati finali: sono raccolti in sintesi i contenuti per libro e per capitolo della Metafisica. Il volume è inoltre arricchito da una appendice bibliografica a cura di Roberto Radice. Testo greco a fronte. -
Fenomenologia dello spirito
La Fenomenologia espone ""il sapere nel suo divenire"""", cioè le varie tappe dell'autodispiegamento dialettico dello Spirito nella Storia. Essa comprende le diverse figure dello Spirito come stazioni del cammino mediante il quale lo Spirito diviene Sapere puro ovvero Spirito assoluto. In ogni suddivisione fondamentale di questa scienza vengono considerate: la coscienza, l'autocoscienza, la ragione osservativa e attiva, lo Spirito nelle sue varie forme (etico, colto, morale, religioso), per giungere allo Spirito assoluto o Sapere puro. L'introduzione di Cicero mette in evidenza le difficoltà, il significato e i contenuti dell'opera. Il glossario, la bibliografia e gli indici analitici completano l'opera. Testo tedesco a fronte."" -
Tutti gli scritti
Gli scritti di Platone sono un grande libro di meditazione, una Bibbia spirituale laica amata e letta in ogni tempo. Il lettore di oggi, in particolare, trova nei dialoghi di Platone, nel suo parlare per immagini, nella sua capacità di comunicare non solo per concetti, ma attraverso il simbolo, il mito, la metafora, una coinvolgente consonanza. Perciò è sempre forte, anche oggi, l'esigenza di ritradurre gli scritti di Platone con la maggiore chiarezza possibile, in un linguaggio moderno. Ogni particolare di questa edizione mira ad aiutare la lettura in maniera cospicua: l'''Introduzione generale'', che fornisce un quadro dei punti essenziali del pensiero platonico; la ''Presentazione'' di ogni dialogo, che ne offre la scansione interpretativa; i ''titoli'' all'interno del dialogo, che ne evidenziano la struttura logica, le tematiche e le argomentazioni; le ''note'', che forniscono notizie sui personaggi, luoghi ed eventi, ma anche indicazioni per la lettura trasversale; l'''iconografia'', che offre all'immaginario del lettore una galleria di ritratti di Platone, della sua figura fisica e spirituale. La stessa riunione dei dialoghi in un solo volume obbedisce a un'esigenza di lettura, poiché solo così può essere fatta quella lettura trasversale, da dialogo a dialogo oltre che dagli scritti alle Dottrine non scritte, che consente di conoscere Platone. L'équipe di studiosi che ha portato a termine l'impresa dopo una lunga preparazione, lavorando con piena identità di vedute e uniformità di metodi, è stata guidata da Giovanni Reale e composta da Roberto Radice, Claudio Mazzarelli, Maria Luisa Gatti, Maria Teresa Liminta e Maurizio Migliori. -
Enneadi. Testo greco a fronte
Le ''Enneadi'' contengono tutti gli scritti di Plotino, ossia cinquantaquattro trattati, scritti fra il 254 e il 269, sistemati dal discepolo Porfirio in sei gruppi di nove trattati, donde il nome ''Enneadi'' (dal greco ''ennea'', che vuol dire appunto nove). Molte pagine delle ''Enneadi'' si collocano allo stesso livello delle più belle pagine di Platone e di Aristotele, e la storia dei loro influssi non è seconda a quella delle opere degli altri due grandi pensatori greci. Quando i Greci si sono interrogati sul senso dell'uomo nel suo più alto significato e valore, hanno risposto in maniera concorde che esso consiste nel ''contemplare''. Il ricercare la verità e il saper guardarla nel suo intero, traendo tutte le conseguenze che ne derivano, è la cifra emblematica del grande pensiero dei Greci. In Plotino la ''contemplazione'' assurge a forza creatrice di tutta quanta la realtà. E proprio in questo consiste il messaggio più sconvolgente di Plotino all'uomo contemporaneo: l'uomo di oggi crede che la prassi possa mutare ogni cosa e salvarlo; Plotino spiega invece che la prassi è solo l'orma scomposta della contemplazione che svanisce. Il vero e costruttivo ''fare'' suppone sempre strutturalmente un contemplare, che lo sorregge e lo motiva. Nella prassi l'uomo si svuota di sé; nella contemplazione, invece, si riempie dell'Assoluto. Inoltre, l'uomo di oggi non conosce le ansie del ''permanere nell'essere'' e del ''ritornare'': cerca di respingere in vari modi autorità e tradizioni culturali, né accetta sostegni metafisici in cui trovare la quiete dello spirito. Il suo paradigma emblematico è la velocità del correre, il fuggire da sé, l'andare oltre, e il rifiuto di tornare e di fermarsi. Ma per l'uomo di oggi che con Brecht dice: ''Non lasciatevi sedurre: non esiste ritorno'', Plotino costituisce come l'anamnesi metafisica del contrario: ''Non lasciatevi sedurre: il ritorno è il destinoirreversibile dell'uomo''. Recenti studi sulla storia della scienza hanno messo in rilievo il ruolo determinante delle ''Enneadi'' e del Neoplatonismo nell'affermarsi e nel diffondersi della rivoluzione scientifica e in particolare di quella copernicana. La grande rinascita che il Neoplatonismo ha avuto nell'età umanistico-rinascimentale ha contribuito alla dissoluzione di concezioni aristoteliche che facevano da supporto al paradigma tolemaico, spianando così la via alla diffusione di quello eliocentrico alternativo. -
Etica nicomachea
L'""Etica nicomachea"""" pone, in modo organico, i problemi fondamentali della riflessione morale di ogni tempo: il bene in generale e il bene per l'uomo, la felicità, la libertà, la virtù, la legge morale, il dovere, il fine ultimo. Aristotele riprende alcuni concetti tipicamente ellenici e li colloca in una visione di grande equilibrio: alla felicità dell'uomo, cioè alla sua piena e totale realizzazione, contribuiscono in vario modo anche i beni esteriori e quelli del corpo. Ma la vera felicità consiste nel possesso della virtù, e raggiunge il suo culmine nella contemplazione, cioè nell'attività pura del pensiero che ha per oggetto il divino, l'eterno."" -
Apologia di Socrate. Testo greco a fronte
Due sono le opere di Platone più lette: il ''Fedone'' e l'''Apologia di Socrate''. In entrambe l'eroe protagonista di eccezionale statura è Socrate. L'evento cui si riferisce l'''Apologia'' - uno dei dialoghi della giovinezza - è la difesa che Socrate pronuncia dinanzi ai giudici, durante il processo nel 399 a.C., sotto l'accusa di Mileto. Il filosofo Socrate, a seguito di una congiura politica, è accusato di corrompere i giovani e di empietà. Per questo è condannato a morte. Ma agli accusatori Socrate rivolge un ultimo e definitivo messaggio: se credete, col condannare a morte uomini, di impedire a qualcuno di rimproverarvi perché non vivete in modo retto, voi non pensate bene; a un uomo buono, infatti, non può capitare nessun male, né in vita né in morte. Il Bene è la vera dimensione dell'Assoluto. Quest'edizione - curata da Giovanni Reale, uno dei maggiori esperti di Platone a livello italiano e internazionale - si distingue per la terminologia moderna adottata e per l'originale scansione delle parti del dialogo. Le ''note al testo'' rispondono all'esigenza di chiarire i passi più difficili. Le ''parole chiave'' rappresentano un valido aiuto per entrare nel nucleo filosofico del dialogo. La ''bibliografia'' raccoglie gli studi più importanti sull'''Apologia'' degli ultimi cinquant'anni. Inoltre il lettore ha a disposizione una ''iconografia socratica''. Il testo greco a fronte riproduce esattamente l'edizione critica oggi di riferimento (J. Burnet, ''Platonis Opera'', ''Scriptorum Classicorum Bibliotheca Oxoniensis''), conservandone la struttura di riga e la numerazione. -
Timeo. Testo greco a fronte
Il ''Timeo'', l'opera più influente, almeno fino all'epoca del Rinascimento, nella storia del pensiero filosofico e teologico dell'Occidente, rappresenta la sintesi più densa del pensiero cosmologico greco. Personaggi diretti del ''Timeo'' - uno degli ultimi dialoghi scritti da Platone - sono Socrate, Crizia (uno dei trenta Tiranni), Ermocrate (famoso generale siracusano) e il pitagorico Timeo che espone i temi fondamentali del dialogo. Al prologo costituito dai discorsi di Socrate e di Crizia, segue il ''Grande discorso cosmologico'' diviso in quattro parti che può essere considerato un vero e proprio trattato di scuola di alta maestria didattica. Il Demiurgo, l'artefice divino, attraverso la mediazione operata tra il mondo intelligibile e il Principio della materia, produce tutte le cose. Da questa mirabile opera scaturiscono la bellezza e l'unità del cosmo, la generazione e la struttura dell'anima, il tempo, i pianeti e le stelle, gli animali e l'uomo. Quest'edizione è stata curata da Giovanni Reale, uno dei maggiori esperti di Platone a livello italiano e internazionale. La sua traduzione si distingue per la terminologia moderna adottata e per la novità delle intitolazioni dei vari paragrafi che scandiscono le parti del dialogo. L'''introduzione'' è una guida sintetica ma precisa al dialogo. Le ''note al testo'' rispondono all'esigenza di chiarire i passi più controversi e difficili. Le ''parole chiave'' rappresentano un valido aiuto per entrare nel nucleo filosofico del dialogo. La ''bibliografia'' raccoglie gli studi sul ''Timeo'' degli ultimi cinquant'anni. Il lettore, in una appendice iconografica, ha a disposizione le figure geometriche di cui parla il dialogo con alcuni disegni di Leonardo da Vinci. Il testo greco a fronte riproduce esattamente l'edizione critica oggi di riferimento (J. Burnet, ''Platonis Opera'', ''Scriptorum Classicorum Bibliotheca Oxonensis''), conservandone la struttura di riga e la numerazione. -
Critica della ragion pratica. Testo tedesco a fronte
La ''Critica della ragion pratica'', composta nel 1788, tratta della ragione nel suo uso pratico. La ragione, a parere di Kant, determina la volontà ad agire secondo princìpi empirici, cioè pratico-formali, che garantiscano validità universale alla nostra volontà. Di qui la distinzione tra ''massime'' e ''leggi''; e di qui il famoso criterio secondo cui occorre sempre domandarsi se la propria massima possa valere allo stesso modo che una legge di natura. La ''rivoluzione copernicana'' operata da Kant investe, così, anche il campo della morale: distrugge infatti la metafisica dogmatica e procede a una critica della ragione che determina le condizioni di possibilità e i limiti di validità delle capacità conoscitive dell'uomo nell'ambito della morale. Quest'edizione è curata da Vittorio Mathieu, massimo esperto del pensiero kantiano. L'''introduzione'' delinea la situazione storica da cui è nata l'opera, e i temi affrontati da Kant. Le note al testo rispondono all'esigenza di chiarire i passi più controversi e difficili. La ''bibliografia'' comprende, oltre alle maggiori edizioni e studi sul tema, anche una storiografia kantiana specifica sul problema etico-religioso che abbraccia più di tre secoli. Il testo tedesco a fronte riproduce fedelmente l'edizione critica oggi di riferimento (K. Vorländer, ''Kritik der praktischen Vernunft'' ''Philosophischen Bibliothek''), aggiornata all'ultima edizione. -
Regole per la guida dell'intelligenza. Testo latino a fronte
Il giovane Cartesio che esce dal collegio di La Flèche si è formato un'opinione negativa del modello culturale che vi ha ricevuto: le dispute si susseguono infinite senza speranza né di soluzione, né di accordo; la filosofia suscita interrogativi a cui è incapace di rispondere; le scienze sono lontane dai problemi pratici. Nel mare in tempesta della conoscenza l'unica oasi di certezza è costituita dalle discipline matematiche. In queste Cartesio scorge un modello che va isolato, raffinato e proposto come metodo da seguire in ogni campo del conoscere: questo è il programma che ispira le ''Regole per la guida dell'intelligenza''. Questo testo cartesiano intende porre fine all'epoca della conoscenza incerta e oppressa da un inutile armamentario sillogistico e sostituirla con un'architettura del sapere chiara, sicura, fondata su regole semplici e universali che garantiscano risultati certi. L'intelligenza umana dall'epoca cartesiana ad oggi si farà guidare dal progetto formulato nelle ''Regole per la guida dell'intelligenza''. Il modello che esse esprimono risulterà vincente nelle scienze, che sono ancora oggi ispirate a esso e che a esso debbono i loro straordinari successi; si imporrà in filosofia come esigenza di chiarezza, certezza e fondazione sicura, aprendo l'era dei sistemi e del pensare rigoroso. Questa edizione è curata da Lucia Urbani Ulivi, competente studiosa di filosofia moderna e contemporanea. Il ricco saggio introduttivo costituisce un valido aiuto alla lettura del testo, ripercorrendo l'itinerario storico e filosofico di Cartesio. Le note al testo, le parole chiave e la bibliografia forniscono gli strumenti per cogliere e approfondire le varie problematiche dello scritto cartesiano. Il testo latino a fronte è l'esatta riproduzione dell'edizione di riferimento curata da Charles Adam e Paul Tannery. In appendice la traduzione francese che i logici di Port-Royal fecero di una parte delle ''Regole'' completa il prezioso volume. -
Unità dell'intelletto. Testo latino a fronte
Il Trattato sull’unità dell’intelletto, che in alcuni manoscritti recanel titolo l’aggiunta contra Averroistas (Parisienses), è rivoltoprincipalmente alla confutazione dell’interpretazione della psicologiadi Aristotele data da alcuni “avversari”, che risultano essere discepolilatini di Averroè. Verso la fine del trattato Tommaso si lamentadi un maestro che, pur dichiarandosi cristiano, sostiene posizioniinconciliabili con la dottrina rivelata: si tratta di Sigieri di Brabante,presentato come un sostenitore della tesi dell’unicità dell’intellettopossibile per tutta la specie umana. Il trattato comprende cinquecapitoli, raggruppabili in due parti: nella prima parte Tommasodimostra, sulla base dei testi di Aristotele e di argomenti razionali,che l’intelletto possibile non è una sostanza separata nell’esseredall’uomo; nella seconda parte si adducono argomenti control’unicità dell’intelletto per tutti gli uomini. Tommaso riferisce anchel’interpretazione peculiare di Sigieri circa l’unione dell’intelletto come“motore” del corpo, e la respinge perché non offre una spiegazionesoddisfacente del carattere personale del pensare del singolouomo. La soluzione proposta consiste nel rivendicare l’individualitàdell’anima intellettiva, la quale è forma sostanziale del corpo ed èinsieme sussistente, dotata cioè di autonomia nell’essere rispetto alcomposto. La tesi, speculativamente ardita, comporta la convinzioneche l’essere forma non implica la dipendenza dell’anima dall’esseredel composto come accade alle altre forme, per cui l’anima puòavere una facoltà e un’operazione cui la materia è estranea. In questomodo Tommaso salvaguarda l’immortalità dei singoli uomini, la cuianima sopravvive alla corruzione del corpo. Questa edizione è curatada Alessandro Ghisalberti, già ordinario di Storia della filosofiamedievale alla Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.Il testo a fronte riproduce l’edizione critica di Keeler (1936), accoltacon minime varianti dalla edizione Marietti (1954) e dalla edizioneLeonina (1976). -
Simposio. Testo greco a fronte
Il ""Simposio"""" è il dialogo in cui Platone sviluppa il grande tema dell'Eros, e fu composto probabilmente fra gli anni ottanta e gli anni settanta del IV secolo a.C. I personaggi presenti al convito, tenuto a casa del poeta Agatone, sono scelti da Platone secondo un progetto preciso: ognuno di loro è una maschera che rappresenta una corrente di pensiero sul tema dell'amore; dal gran provocatore di discorsi al retore politico; dal medico colto alle muse della commedia e della tragedia; dall'incarnazione del filosofo alla sacerdotessa indovina. Platone vuole dimostrare come la vera natura dell'Eros può essere colta solo attraverso la filosofia e che l'eros è un demone intermediario tra l'intelligibile e il sensibile: è mancanza, tensione perenne verso l'assoluto. L'edizione è curata da Giovanni Reale, uno dei maggiori esperti di Platone a livello italiano e internazionale. La sua traduzione si distingue per la terminologia moderna e per la novità delle intitolazioni dei vari paragrafi che scandiscono le parti del dialogo. Le note al testo chiariscono i passi più controversi e difficili partendo sempre dal testo greco; le parole chiave sono uno strumento indispensabile per entrare in profondità nel nucleo filosofico del dialogo; la bibliografia raccoglie gli studi più importanti sul Simposio degli ultimi cinquant'anni. Il testo greco a fronte riproduce l'edizione critica di J. Burnet conservandone struttura di riga e numerazione."" -
Tutti i frammenti degli stoici antichi
Questa edizione dei frammenti degli stoici antichi di Hans von Arnim è un'organica raccolta di testi inerenti al pensiero dei primi stoici e, in particolare, dei fondatori della Scuola: Zenone, Cleante e Crisippo (IV-III sec. a. C.) e dei loro immediati successori. Nell'opera si trova delineato il sistema di pensiero stoico a partire dai frammenti di logica, per finire con quelli di etica, passando per le osservazioni sulla fisica. -
Fedro. Testo greco a fronte
Il ""Fedro"""" appartiene, secondo gli ultimi studi, ai dialoghi della tarda maturità. Due sono i temi affrontati: quale sia il modo adeguato di scrivere e quale sia la natura dell'Eros e della Bellezza, l'unica idea intelleggibile che può essere colta nel sensibile. Il solo personaggio diretto del dialogo, oltre a Socrate, è Fedro. Lisia, considerato una sorta di principe dell'oratoria antica, è un personaggio che non agisce direttamente come """"dramatis persona"""", ma opera con il suo scritto che Fedro legge, e su cui si impernia la discussione del dialogo. Questa edizione è stata curata da Giovanni Reale, uno dei maggiori esperti di Platone a livello italiano e internazionale. La sua traduzione si distingue, oltre che per la terminologia moderna adottata, anche per la novità delle intitolazioni ben articolate dei vari paragrafi che scandiscono le parti del dialogo. L""""'introduzione"""" in realtà è una guida sintetica ma precisa al dialogo. Le """"note al testo"""", brevi ed essenziali, rispondono all'esigenza di chiarire i passi più controversi e difficili partendo sempre dal testo greco. Le """"parole-chiave"""" rappresentano un valido aiuto per entrare, in profondità ma con immediatezza, nel nucleo filosofico del dialogo. La """"bibliografia"""" raccoglie gli studi più importanti sul """"Fedro"""" degli ultimi cinquant'anni. Il testo greco a fronte riproduce esattamente l'edizione critica oggi di riferimento (J. Burnet, """"Platonis Opera"""", """"Scriptorum Classicorum Bibliotheca Oxoniensis""""), conservandone la struttura di riga e la numerazione."" -
Filebo. Testo greco a fronte
Il Filebo rappresenta l’ultima e la maggior opera etica di Platone.Tuttavia, rientra a pieno diritto anche nel novero dei dialoghi dialettici.Tre sono i temi che si intrecciano lungo il dialogo tra Protarco e Socrate:le domanda su quale sia la “vita buona” per l’uomo; la questioneteoretica centrale del Bene e della sua natura; e, infine, il temadella vita divina e l’uomo. Ma il vero argomento trattato dal Fileboè il “piacere”. Attraverso una lunga e dettagliata analisi dei vari tipidi piaceri, a partire dalla prima e fondamentale distinzione trapiaceri corporei e piaceri spirituali, Platone giunge da una partea condannare la concezione edonista della vita che identificasenza mezzi termini il piacere sensibile con il Bene arrivandoa conclusioni assurde; dall’altra, però, non respinge tutti i piaceriin blocco. L’uomo, infatti, non è un sasso: è necessario, perciò,condurre una vita temperante che consenta di dedicarsi a quelleconoscenze che garantiscono maggiori e più elevati piaceri,tanto più che non vi può essere conoscenza senza godimentodel conoscere. Tutto è misto: ma i misti buoni sono soltantoquelli “misurati”. Quest’edizione è curata da Maurizio Migliori,autore di una delle più cospicue monografie su questo dialogo(L’uomo fra piacere, intelligenza e bene, Vita e pensiero, Milano1993) ed esperto internazionale dei dialoghi dialettici di Platone.La sua introduzione è una guida sintetica e precisa al dialogo.Le note al testo sono brevi ed essenziali e rispondono all’esigenzadi chiarire i passi e i concetti più controversi e difficili. Le parole-chiavepermettono di entrare in profondità ma con immediatezza nel nucleodello scritto. La bibliografia raccoglie gli studi più importantisul Filebo degli ultimi cinquant’anni. Il testo greco a fronte è quellodell’edizione critica oggi di riferimento (J. Burnet, Platonis Opera,“Scriptorum Classicorum Bibliotheca Oxoniensis”), di cui conservastruttura di riga e numerazione. -
Poetica
La Poetica di Aristotele è dedicata quasi interamente alla definizione e all'esame particolareggiato di quella forma dell'arte che è la tragedia. Il saggio introduttivo dell'autore, ricolloca il testo nell'orizzonte del corpus di Aristotele ricostruendone il testo filosofico per troppo tempo accantonato. Le note al testo sono brevi e chiariscono i temini e i concetti più controversi e difficili. Il testo greco a fronte è quello dell'edizione di riferimento a cura di R. Kassel: Aristotelis de arte poetica liber, Oxford, con alcune variazioni. -
Pensieri. Testo francese a fronte
I ''Pensieri'' sono un insieme di riflessioni filosofiche e religiose, stese sotto forma di appunti, di brevi annotazioni, di battute polemiche e, qualche volta, anche di più ampie trattazioni, che Pascal scrisse a partire del 1658. Non sono solo un grandioso affresco apologetico del cristianesimo. Essi contengono riflessioni acute, spesso impietose, sempre realisticamente aderenti, sull'uomo come è di fatto, nella sua realtà concreta. Quest'edizione è stata curata da Adriano Bausola, per molti anni docente di Filosofia teoretica all'Università Cattolica di Milano. L'''introduzione'' delinea il quadro culturale in cui nacquero i ''Pensieri'' e il cammino fatto da Pascal fino alla loro composizione. Le ''note al testo'' sono esplicative e non interpretative, tese a chiarire i passi più controversi e difficili. Le ''parole-chiave'' rappresentano un valido e innovativo aiuto per entrare, in profondità ma con immediatezza, nel nucleo filosofico dell'opera. Infine la ''bibliografia'' indica le maggiori edizioni e gli studi più recenti dei ''Pensieri''. Il testo francese a fronte riproduce fedelmente l'edizione critica oggi di riferimento (J. Chevalier, ''Oeuvres complètes'', ''Bibliothèque de la Pléiade''), fondata sul manoscritto originale.