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Psicologia dell'umorismo
Quali sono gli elementi costitutivi dell'umorismo? Che funzione ha all'interno della società? Uomini e donne ridono per le stesse cose? Il senso dell'humour, in una coppia, aiuta a mantenere salda l'unione? Ridere serve a combattere stress e malattie? Nel rispondere a queste domande, il libro propone una rassegna aggiornata su meccanismi, teorie e funzioni dell'umorismo, per orientare il lettore in questo affascinante settore di studio della psicologia contemporanea. -
Il gioco dei bambini
Come si può distinguere il gioco dal non gioco nell'infanzia? A che età si inizia a giocare? E che differenze ci sono con il comportamento esploratorio? Tali questioni rappresentano il filo conduttore del volume che analizza anche il rapporto tra gioco e funzioni cognitive, sociali e affettive, e la natura individuale o sociale dei comportamenti ludici. -
Il montaggio televisivo
Quali sono i meccanismi che regolano il montaggio dei prodotti televisivi? Che cos'ha quest'ultimo in comune con il montaggio cinematografico e quali sono, invece, le sue specificità? L'evolversi delle tecniche e dei linguaggi influenza tali specificità? Il testo, nel rispondere a queste domande, offre una panoramica delle problematiche legate al montaggio televisivo, affrontando i temi della digitalizzazione, della convergenza delle piattaforme e del multichannel, e sottolineando il ruolo sempre più centrale dell'editing nei processi di produzione televisiva. -
Lingue, corpo, pensiero: le ricerche contemporanee
Qual è il rapporto tra lingue, linguaggio e pensiero? Si può parlare del linguaggio in astratto, senza considerare le differenze tra le lingue che parliamo? Si può parlare del pensiero in generale, senza parlare della diversità dei corpi e dei contesti in cui viviamo? In che modo il tipo di corpo che possediamo influenza il nostro modo di pensare, di conoscere, di parlare? Il nostro corpo è un'entità soltanto biologica o anche sociale? In che misura le lingue che parliamo influenzano il nostro modo di pensare? La tesi di questo libro è che non si possono studiare la mente e il linguaggio umani se non li si radica nell'esperienza corporea. Questo significa, però, che poiché questa esperienza non si dà se non in una situazione, in una cultura, entro una specifica forma di vita, non esiste qualcosa come la cognizione umana, o il linguaggio umano. Di qui l'enfasi che il libro pone, ed è la sua caratteristica più originale, sulla differenza tra linguaggio e lingue. -
La religione dell'uomo moderno. Politica e verità nei «Quaderni del carcere» di Antonio Gramsci
Ripensamento delle aporie politiche del marxismo sullo sfondo della crisi europea postbellica, i ""Quaderni del carcere"""" tracciano con coerenza estrema i lineamenti di un """"ritorno a Marx"""" che non è la costruzione di un'ennesima ortodossia, ma la riattivazione di testi, ai quali il """"marxismo"""" aveva sottratto il mordente polemico cancellandone lo statuto di interventi strategici. La proposta di Gramsci sta nel far reagire i testi di Marx con le grandi proposte filosofiche e politiche del Novecento; consiste insomma nel riformulare il marxismo nei termini di una lotta attuale per l'egemonia, i cui protagonisti non sono astratti sistemi di pensiero """"vero"""", né macchine impersonali capaci solo di produrre """"potere"""", ma complesse articolazioni in cui le varie filosofie fanno corpo con apparati di produzione del consenso e con dispositivi di costituzione della verità. La questione della filosofia in quanto concezione della vita e dell'organizzazione di una civiltà, in tutti i suoi aspetti - riacquista così con i """"Quaderni"""" una forza critica e di rottura che ancora oggi si stenta a riconoscere. E, con essa, viene investito di luce del tutto nuova il suo indispensabile pendant: """"una """"religione laica"""", una filosofia che sia diventata appunto """"cultura"""", cioè abbia generato un'etica, un modo di vivere, una condotta civile e individuale""""."" -
Manzoni, Nievo e altro Ottocento. Pagine di storia letteraria
Con questa nuova serie di saggi Balduino ritorna a uno dei secoli l'Ottocento - sul quale ha indagato con maggiore assiduità. Lo fa ponendo al centro della sua attenzione due tra i nostri romanzieri più grandi: Manzoni e Nievo appunto, considerandone non solo i valori letterari, ma anche le non meno importanti implicazioni storiche ed etico-ideologiche; non per questo trascura però questioni di carattere generale, come possono essere aspetti fra i più significativi del dibattito romantico, oppure la vastissima narrativa incentrata sul sempiterno rapporto-conflitto tra padri e figli. Strumenti dell'analisi possono così essere da un lato la lente di ingrandimento (se non addirittura il microscopio), dall'altro, per i percorsi di lunga durata, la veduta aerea. Ne deriva sia la perentoria conferma di quanto necessaria resti la considerazione dei testi nella loro propria storia, e sia la dimostrazione di quanto, nelle opere che più contano, siano anche essenziali messaggi relativi ai rapporti fra letteratura e vita. -
Costituenti ombra. Altri luoghi e altre figure della politica italiana (1943-1948)
Trentotto saggi dedicati ad altrettanti ""costituenti ombra"""": persone, città, riviste, editori, giornali, università, istituzioni, partiti che animarono il panorama culturale italiano negli anni della Costituente e che con essa dialogarono e si confrontarono. Un variegato mosaico di """"figure"""" e """"luoghi"""" che furono tra i protagonisti della rinascita della vita culturale, attraverso iniziative e proposte di trasformazione istituzionale e sociale ispirate al rinnovamento radicale e alla prosecuzione dello spirito della Resistenza. Tenute ai margini dei lavori costituenti dai grandi partiti di massa e trascurate nella riflessione storiografica, queste visioni minoritarie e alternative avrebbero continuato ad influire """"nell'ombra"""" sulla cultura politica repubblicana, rappresentando altrettante direttrici di lotta e di interpretazione costituzionale."" -
Il fantastico in «Robinson Crusoe». Daniel Defoe e la ragione trasfiguratrice
Daniel Defoe, rappresentante di una stagione del pensiero etico-politico moderno, è uomo di svolta tra l'aspetto del razionalismo illuministico del suo tempo e l'aspetto, solo in apparenza in contraddizione col primo, del mistero con cui l'uomo deve confrontarsi tipico della mentalità protestante. In Defoe, l'interpretazione diretta delle verità religiose, quali appaiono alla coscienza, include sia la fede nel divino, in un Dio di Ragione che illumina le coscienze e ispira il bene, sia l'eredità popolare delle superstizioni, delle stregonerie, della diabolicità del male. Tutta questa tensione è in sintonia col suo spirito di osservatore partecipe di un mondo mercantile aperto all'avventura e al rischio dell'esplorazione, che si misura con l'insicurezza costitutiva del cosmo e delle sue forze oscure, misteriose e non governabili, per quanto disponga di un faro di orientamento e di giudizio quale lo spunto religioso e filosofeggiante dell'Illuminismo. ""Robinson Crusoe"""" è un grande esperimento di questa architettura di credenze e di presupposti, che si rivelano in tutta la loro dialettica tra avventura e naufragio, tra ragione e oscurità, tra mistero e riscatto, tra etica e istinto."" -
Gaetano Boschi. Sviluppi della neuropsichiatria di guerra (1915-18)
La Prima guerra mondiale è stata un grande conflitto moderno, caratterizzata dallo scontro epocale tra la limitatezza dell'individualità umana e il prodotto dei massimi progressi tecnologici e scientifici applicati in campo militare. Ne scaturì un conflitto drammatico, destinato a lasciare una traccia indelebile sui diversi milioni di soldati che vissero l'esperienza della trincea. L'impatto mentale della guerra risultò evidente dall'ampia casistica delle malattie mentali conseguenti, la cui identificazione e cura produssero sviluppi anche in campo medico. Gaetano Boschi, neurologo, docente universitario e vicedirettore del Manicomio provinciale di Ferrara, fondò nella città emiliana il primo ospedale militare per malati di nevrosi di guerra, e fu quindi un osservatore privilegiato degli sviluppi della neuropsichiatria applicata. Ideatore delle riunioni medico-militari all'Accademia delle Scienze della città estense, fu l'animatore di una fase nuova per gli studi della medicina bellica italiana. Le doti affinate nel corso del conflitto, abbinate ad una crescente e indiscutibile fama internazionale, spinsero il governo italiano a nominarlo rappresentante nazionale alla conferenza interalleata per lo studio della rieducazione professionale e delle questioni che interessano gli invalidi di guerra (Parigi, maggio 1917). -
Negli occhi delle bestie. Visioni e movenze animali nel teatro della scrittura
Il libro racconta e analizza alcune occasioni di presenza dell'animalità nella scrittura letteraria, guardata come un teatro attraversato da movenze e schemi gestuali, da riflessioni e formule di pathos ben riconoscibili e a volte comparabili con quelle della pratica teatrale e della tradizione iconografica. Al centro vi sono le figure animali - le percezioni e concezioni umane di quei viventi chiamati animali - che il linguaggio ripete e la scrittura custodisce nelle sue strutture retoriche. Campo d'indagine è soprattutto il primo Novecento, in rapporto con eventuali modelli antichi. Non un elenco di occorrenze e varianti per un impossibile ""bestiario dei bestiari"""", ma il tentativo di cogliere nella scrittura l'immanenza di un'animalità aldilà dell'animale e di riconoscere nel tema della bestia uno straordinario operatore di costruzione e decostruzione letteraria. Le piste lungo le quali si è cercato la bestia - la sua espressione, le sue tracce - nella scrittura letteraria e scenica vanno dalle modalità metamorfiche (come il movimento della testa, la trasformazione degli arti) alle tematiche dello sguardo e della """"distrazione"""" come dispositivi di apparizione/accoglimento animale; dagli esempi di ribaltamento di posizioni tra esseri viventi umani e non-umani fino all'immagine del cavallo come figura metapoetica."" -
Dover decidere. Diritto, incertezza e ragionamento
Secondo il modello illuminista del sillogismo, il ragionamento giudiziale dovrebbe essere chiaro, certo, deduttivo. Ma se guardiamo a quanto realmente accade ci rendiamo conto che è spesso confuso, incerto, abduttivo. È possibile colmare questo iato? Come può essere ridotta la distanza fra quello che il giudizio dovrebbe essere e quello che di fatto è? Questo libro vorrebbe essere un contributo in tale direzione, mostrando come il ragionamento e l'interpretazione giudiziale siano incerti, ma rivendicando allo stesso tempo la possibilità che essi siano corretti o quantomeno accettabili, fornendo dei criteri a tale scopo. -
Modelli e strumenti di insegnamento. Approcci per migliorare l'esperienza didattica
Questo volume è un ""manuale di ricette"""" per l'insegnamento che si articola attraverso un percorso che ogni docente può compiere per aggiornarsi nel riconoscimento delle diverse figure di insegnante rappresentate nei modelli della formazione tradizionali, attuali e sperimentali. Per il docente alle prime armi il libro è una utile guida per avere un quadro generale su che cosa significa oggi insegnare da un punto di vista teorico, metodologico e applicativo, senza dimenticare la tradizione e prendendo spunto anche dai trend di ricerca più recenti. Per il docente che ha già una propria esperienza il volume rappresenta un modo per confrontarsi con i modelli dell'insegnamento preesistenti attraverso un percorso individuale di riflessione che stimoli a consolidare oppure a modificare le proprie modalità didattiche. Il percorso proposto promuove un'acquisizione sempre più consapevole della propria identità professionale nel concreto da parte del docente e pertanto si divide, per ogni figura di insegnante, in modello teorico e ricetta applicativa. Destinatari del volume sono gli insegnanti di scuola di ogni ordine e grado, i formatori, gli educatori e gli studenti universitari. Lo stile volutamente semplice e immediato rende queste pagine leggibili anche da un pubblico semplicemente interessato all'argomento."" -
Metodo per progettare il curricolo e valutare l'apprendimento. Dieci anni di esperienze
Con la riforma della scuola secondaria di secondo grado, il processo di trasformazione dell'ordinamento scolastico, iniziato nel 1997, giunge a conclusione. A dieci anni dall'entrata in vigore del regime di autonomia delle istituzioni scolastiche e dalla fondazione dell'agenzia di consulenza scolastica e formazione ARISTEIAONLINE, gli autori illustrano il modello di costruzione del curricolo e di valutazione dei risultati di apprendimento, che hanno collaudato nel decennio con più di 130 istituti scolastici di ogni ordine e grado, con interventi, anche di lunga durata, di formazione di insegnanti e dirigenti scolastici. -
Immigrati: servizi uguali o diversi?
Sebbene con l'evolversi del fenomeno migratorio l'opzione di servizi di welfare rivolti indistintamente a tutta la popolazione sia prevalsa su quella di servizi dedicati agli immigrati, ce da chiedersi se sia davvero la soluzione migliore. Il volume cerca di rispondere a questo interrogativo attraverso un'indagine comparata che analizza alcuni servizi per l'inserimento lavorativo, abitativo e scolastico nelle province di Torino e Cuneo. Non abbiamo trovato una risposta, ma interessanti dati empirici. A determinare il grado di orientamento dei servizi nei confronti degli immigrati pare essere una vasta gamma di fattori endogeni ed esogeni. La valutazione dei risultati in termini di integrazione suggerirebbe di orientare la popolazione immigrata verso i servizi generali, predisponendo però al loro interno dispositivi a essa dedicati. Tuttavia, anche la semplice presenza di azioni riservate agli immigrati tende a generare rimostranze tra gli autoctoni alzando il livello di conflitto. Resta quindi il dubbio su quale sia la soluzione ottimale. Quel che è certo è invece la difficoltà dei servizi a massimizzare contemporaneamente il benessere degli immigrati e dei nazionali, l'interazione non conflittuale tra stranieri e autoctoni, l'efficacia e l'efficienza rispetto al sistema di welfare in cui sono inseriti. -
Sviluppo regionale e marginalità. Aspetti finanziari di realtà economiche in divenire
L'economia dei flussi di cassa è il Leitmotiv di questi anni, e il denaro condiziona i comportamenti individuali e collettivi. Economie tradizionalmente solide entrano in crisi se non riscuotono la fiducia dei mercati, e le famiglie, come le imprese, difficilmente riescono a programmare il proprio futuro senza le risorse finanziarie occorrenti per le proprie attività. Nel complesso periodo che stiamo vivendo, è opinione diffusa che l'uscita dalla crisi economica derivi da cambiamenti epocali nell'organizzazione dei sistemi produttivi e finanziari nonché negli stili di vita, rivisitando il significato stesso di sviluppo economico. In tale contesto la marginalità finanziaria, intesa come vantaggio derivante da soggetti, attività e realtà economiche apparentemente trascurabili, diviene elemento positivo per lo sviluppo, non contrapposto alla globalizzazione, semmai ancora più interconnesso all'economia reale. Il volume presenta alcuni case studies con riferimento a tre diverse unità di analisi: il singolo individuo nell'ambito della microfinanza; la piccola e media impresa italiana e il suo specifico merito creditizio; i sistemi economici nel loro complesso, con particolare riferimento all'Unione Europea. Il filo conduttore è quel rapporto tra marginalità e sviluppo per il quale le attività finanziarie non devono mai trascurare né il loro legame con le attività reali, né un complessivo progetto di benessere ancorato alle dimensioni territoriali delle realtà economiche. -
Formazione e società complessa. Il ruolo della scuola
Riflettendo sul significato di alcune categorie fondanti del discorso pedagogico - quali la formazione e la persona - l'autrice si sofferma, in particolare, sul ruolo e sulle finalità della scuola, intesa come organizzazione formalmente finalizzata a preparare il soggetto alla vita futura, a renderlo capace di governare la sua esistenza secondo sentieri di autenticità, nel rispetto dell'alterità e delle regole condivise. Strumento principe dell'emancipazione e dell'uguaglianza sociale, volano di una cittadinanza democratica intesa come sforzo continuo di vivere secondo saggezza, solidarietà e ricerca del bene individuale e collettivo, la scuola è descritta, all'interno di questa analisi, come il terreno privilegiato dove continuare a coltivare l'umanità entro orizzonti etici condivisi vivificando, attraverso la cura educativa, i valori che rappresentano le fondamenta di uno spirito di convivenza civile capace di resistere alle minacce del tempo e delle mode in difesa dell'essere umano e della sua unicità. -
Cinema e religioni
Il volume indaga il cinema come luogo di espressione dei discorsi religiosi dei nostri tempi: obiettivo complesso e affascinante che richiede la moltiplicazione dei punti di vista, delle prospettive, delle interpretazioni del religioso, del sacro, dei miti. Specialisti di cinema si confrontano, in modo inedito, con ricercatori di storia delle religioni, antropologi, studiosi di letteratura cristiana antica, medievisti. Si intende così contribuire al rafforzamento di un filone di indagine, ancora parzialmente inedito nel nostro paese, che sappia guardare con attenzione al singolare rapporto attuale tra la dimensione religiosa e i mezzi di comunicazione di massa. -
La via portoghese al corporativismo
Il corporativismo in Portogallo fu l'elemento fondamentale dell'ideologia dell'Estado Novo (1933-74). Asse portante della Costituzione, questo rappresentò una potente arma di propaganda del governo salazarista, che raffigurandolo, nella teoria, come frutto del decennale dibattito cattolico e laico-democratico, sviluppatosi tra la fine del XIX secolo e gli anni venti del successivo, nella pratica, lo modellò secondo l'esempio del corporativismo dell'Italia fascista. Questa ricerca parte, dunque, dal pensiero cattolico sulla materia corporativa di fine Ottocento, per giungere ai primi dieci anni (1933-1943) del governo guidato da Antonio Oliveira Salazar, esplicando il processo evolutivo di un fenomeno che in varie forme sorse in tutta Europa tra le due guerre e che in Portogallo si sviluppò in modo piuttosto originale. -
Tristrant. Testo tedesco a fronte. Ediz. critica
Le vicende di Tristano e Isotta, dell'eroico nipote di re Marco di Cornovaglia e della bella principessa irlandese, hanno goduto di una popolarità pari a quella dei cavalieri di re Artù e di Lancillotto e Ginevra, diffondendosi in tutta Europa. Quella di Eilhart von Oberg ne è la prima versione medievale tedesca. Datata al 1170-1190 circa, è di sicuro valore filologico poiché è l'unica versione della vicenda tristaniana ad esserci giunta integra in due manoscritti del XV secolo e ad essere con ogni probabilità la sola a rifarsi al testo originale, perduto, noto come Estoire. La vivacità della narrazione, la bellezza dei dialoghi, l'attenzione alla psicologia dei personaggi e l'abilità dimostrata dall'autore nella commedia dell'intreccio e dell'equivoco entusiasmano il lettore. Caratterizzato da un linguaggio stringato e conciso e da un stile rapido e incalzante, il poema di Eilhart è stato a lungo messo in ombra dall'opera, di tutt'altro spessore, del più tardo Gottfried von Straßburg. Attento ai particolari e curato nei dettagli, Eilhart muove i protagonisti del suo romanzo di Tristano sullo sfondo di un grande affresco, mettendo potentemente in luce la dimensione guerriera della società nella quale il poema è stato composto, e offrendo al lettore uno spaccato di ambiente medievale e una caratterizzazione dei personaggi capaci di appassionare, ma anche di far riflettere. -
Cultura pedagogica e qualità dell'istruzione. Il senso dell'educazionescolastica nella società del XXI secolo
Partendo da una analisi storica che ripercorre le trasformazioni del nostro sistema scolastico in relazione ai cambiamenti politici, economici e sociali susseguitisi in Italia nel corso degli ultimi cento anni, il volume analizza il rapporto tra l'educazione scolastica e le sfide della contemporaneità, volgendo particolare attenzione alla formazione della persona che, ancor più nel tempo del consumismo e della globalizzazione, deve divenire misura di tutte le cose. L'analisi delle emergenze e delle opportunità che scaturiscono dalla società complessa, la rilettura critica delle variabili, delle contraddizioni, dei pericoli a cui è oggi esposta la formazione si collocano, all'interno di questa analisi, come propedeutici passaggi progettuali nella costruzione di percorsi educativi che diano risposte di senso alle questioni che lacerano l'esistente. A tal fine, l'autrice affronta i temi del pluralismo culturalee della progettualità educativa, auspicando, attraverso l'educazione scolastica, l'avvento di una società nuova che, superando l'individualismo ed il disinteresse, possa risolversi in un rinnovato spirito di umanità.