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Guardare e leggere. La comunicazione visiva dalla pittura alla tipografia
La vista ci serve per guardare, ma anche per leggere. Per questo la comunicazione visiva si basa da sempre sul modo in cui viene variamente articolato il rapporto tra ciò che va guardato e ciò che va letto. Il libro indaga in modo sistematico e originale questo rapporto, già presente in pittura e in fotografia e, in modo sempre più complesso, in altre forme di comunicazione visiva quali il manifesto e le insegne, il fumetto, l'illustrazione. Sia le forme di parascrittura delle segnaletiche e dei marchi, sia la scrittura vera e propria non si risolvono in un puro leggere: il guardare è determinante nelle calligrafie espressive, mentre può, al contrario, persino esercitare una funzione di ostacolo alla lettura nei blocchi tipografici di testo. Il campo di questo volume, dedicato a studenti e professionisti, è dunque la comunicazione visiva nel suo complesso, nelle sue molteplici relazioni con la comunicazione d'impresa, con le arti visive e quelle letterarie, e persino con la musica. -
Psicologia della testimonianza
Possiamo davvero sapere se un testimone dice la verità? E quali sono le condizioni in cui possiamo credere a quello che dice? Perché un testimone viene creduto e un altro no, nonostante dicano la stessa cosa? Quale ruolo deve avere il perito, esperto in psicologia, nell'ambito di un'indagine o di un processo? La ricerca in psicologia della testimonianza - un settore d'indagine oggi assai avanzato e che utilizza metodologie rigorose e sofisticate - può aiutare a rispondere a questi interrogativi. -
La comunicazione politica
Quali sono i meccanismi e le dinamiche che governano la comunicazione politica contemporanea? Che rapporto c'è tra quest'ultima e la comunicazione elettorale? Si tratta solo di una tecnica di propaganda per costruire il consenso? Il libro affronta in maniera chiara e semplice i temi più importanti della comunicazione politica: dalla sua definizione agli elementi che la compongono, dall'analisi del media management al ruolo degli spin doctor, fino al marketing elettorale e alle nuove forme di comunicazione politica nel web 2.0. -
Le imprese sociali
Che cosa sono le imprese sociali? Quali sono le ragioni della loro grande diffusione a livello nazionale e internazionale? Perché nascono e si sviluppano forme di impresa che perseguono fini diversi dal profitto? Il testo descrive in modo semplice e lineare un fenomeno che sta suscitando un crescente interesse a livello politico e culturale e che permette di pensare concretamente la crescita economica e il benessere collettivo e individuale secondo un nuovo modello di sviluppo, più attinente alle sfide del mondo contemporaneo. -
L'intervista nei contesti socio-educativi: una guida pratica
Come si conduce un'intervista? Che cosa dire durante la prima telefonata? Come trasformare un discorso orale in un dato significativo? Come procedere all'analisi del testo raccolto? Il libro risponde alle esigenze formative di numerosi studenti dei corsi di laurea di base e magistrale, di operatori sociali, insegnanti, educatori e dottorandi di varie discipline che, sempre più frequentemente, vengono coinvolti in progetti di ricerca che richiedono capacità di utilizzo dell'intervista. -
La ricerca sul campo in antropologia. Oggetti e metodi
La ricerca sul campo costituisce la fonte inesauribile del sapere antropologico. È un'esperienza vissuta dell'alterità culturale dalla quale l'etnografo trae stimoli e informazioni della più varia natura: storie, miti, genealogie, sistemi terminologici, classificazioni, osservazioni di comportamenti e di azioni quotidiane o rituali, immagini, suoni, musiche, linguaggi del corpo, parole, documenti scritti, ma anche emozioni, sensazioni, idee... Tante e diversificate sono infatti le espressioni della vita culturale, ciascuna delle quali pone al ricercatore problemi ben precisi da affrontare con strumenti idonei di raccolta e di analisi. Specialisti di diversi ambiti di ricerca presentano una panoramica degli oggetti e dei metodi della ""raccolta"""" etnografica, interrogandosi al tempo stesso sulle molteplici possibilità del """"fare antropologia"""" nelle società contemporanee."" -
La salute nel mondo. Geografia medica e qualità della vita
Dall'evoluzione della medicina alle finalità e agli strumenti della geografia medica, dai fattori ambientali che concorrono all'insorgere di certe malattie alle diete e agli squilibri alimentari, dagli indicatori di sottosviluppo ai fattori di rischio in Italia: sono queste le principali tematiche affrontate nel volume, che coniuga gli aspetti concettuali e metodologici con quelli analitico-quantitativi. -
Manuale di tecnologia litica preistorica. Concetti, metodi e tecniche
Basato sulle nuove tendenze metodologiche e critiche della materia, il manuale si rivolge a tutti coloro che per motivi professionali o amatoriali si avvicinano alla disciplina. Con un linguaggio semplice e tecnico al tempo stesso, si procede dalla descrizione dei temi preliminari ad approfondimenti mirati, che forniscono al lettore tutte le competenze necessarie affinché sia in grado di addentrarsi ulteriormente nei contenuti dell'argomento. Il volume si articola in più capitoli, che riguardano la storia della disciplina, gli aspetti concettuali e metodologici, lo studio delle materie prime, i principi, le tecniche e i metodi della scheggiatura, i prodotti e il loro riconoscimento, fino all'illustrazione di alcune procedure particolari di lavorazione. Due appendici, la prima dedicata allo studio funzionale, la seconda alle pietre focaie, precedono una ricca lista bibliografica. A corredo del testo un utile glossario tecnico. -
Architettura e città nell'Ottocento. Percorsi e protagonisti di una storia europea
L'Ottocento è per l'Europa un secolo di radicali e complessi mutamenti per l'instabilità degli assetti politici, economici e sociali, per le trasformazioni urbane e territoriali, le innovazioni tecniche, la modificazione di ruolo e significato dell'architettura in una moderna società industriale. Cambiamenti decisivi che hanno lasciato un'importante eredità al Novecento. Il volume, sintetico ma completo, propone un'interpretazione del secolo attraverso due tracce narrative: ""Temi e problemi"""", che si articola in una serie di quadri critico-conoscitivi concepiti per offrire un'immagine d'insieme dello spirito dell'epoca; """"Città e architetture"""", che esamina la produzione architettonica e gli interventi urbani delle singole nazioni secondo una rigorosa scansione analitico-cronologica degli avvenimenti."" -
Sociologia dell'architettura
Il volume introduce a una disciplina che, in Italia, non ha ancora trovato una formalizzazione e una sistematizzazione unitaria, la sociologia dell'architettura. Dunque, una rassegna delle dimensioni nelle quali si articola il rapporto tra la prospettiva sociologica e la teoria e la pratica architettonica. Questa ""mappatura"""", mutuata dal classico approccio della sociologia dei processi culturali, divide il campo di studi e ricerche nella consolidata tripartizione tra produzione architettonica (il fare architettonico come professione), prodotto architettonico (l'edificio come oggetto su cui si è concentrata l'analisi delle scienze sociali) e fruizione architettonica (l'attività degli utenti degli spazi realizzati dagli architetti), con una parte finale dedicata a una nuova dimensione della disciplina: la mediatizzazione dell'architettura."" -
Il diritto di asilo
Dopo una breve ricostruzione storica, il testo analizza la fattispecie dell'asilo dal punto divista del diritto internazionale ed europeo, soffermandosi sulla comparazione nel tentativo di evidenziare l'esistenza di un ""modello di asilo"""" ed esaminando a tale scopo gli ordinamenti di alcuni Paesi europei. L'indagine dimostra, da un lato, la progressiva affermazione dell'asilo come strumento di protezione fondamentale dei diritti della persona ma, dall'altro, rivela il suo odierno declino in quanto ostaggio delle politiche in materia di controllo dei flussi di immigrazione e di sicurezza. Oggi l'asilo appare, infatti, quasi ovunque snaturato, ridimensionato o ricondotto nell'ambito delle procedure per la concessione dello status di rifugiato. In tal modo il diritto di asilo viene a perdere la sua ratio e la sua unicità, lasciando senza tutela molti perseguitati che non hanno la possibilità di esercitare i diritti di libertà nei propri Paesi."" -
L' ultima eresia. La chiesa cattolica e il comunismo in Europa da Lenin a Giovanni Paolo II
Il volume muove da un'idea che è quasi una provocazione: il comunismo come ultima eresia del cristianesimo. Basandosi su una documentazione in gran parte inedita, Chenaux ricostruisce la storia dei rapporti, a dir poco tormentati e conflittuali, tra la Chiesa cattolica e il comunismo in Europa, dalla rivoluzione d'Ottobre alla caduta del Muro di Berlino. Cronologicamente il volume rispecchia i tre grandi periodi in cui può suddividersi la storia politica e religiosa dell'Europa del XX secolo: la ""guerra civile europea"""", durante la quale la Chiesa si trova di fronte all'impossibile dilemma di dover scegliere tra comunismo e nazismo; la guerra fredda, durante la quale, nella sua battaglia contro il totalitarismo sovietico, la Chiesa di Pio XII è identificata, suo malgrado, con l'Occidente; gli anni del disgelo e della distensione, quando la Chiesa sceglie la via del dialogo con i paesi dell'Est, per contribuire, infine, al crollo del sistema."" -
Paolo Conte. Un rebus di musica e parole
Che rapporto c'è fra testo e musica nelle canzoni di Paolo Conte? È questo l'interrogativo che percorre tutto il libro. Nonostante la centralità della musica, le parole sono importantissime: vengono accostate sapientemente fra di loro e dietro ognuna si nasconde un mondo sonoro, ricco di allusività. L'esigenza di studiare congiuntamente lingua e musica induce gli autori, un linguista e un musicologo, a interrogarsi a vicenda su che cosa determini, nei rispettivi contesti, quest'interazione profonda. Il risultato è l'analisi di sei canzoni, scelte per coprire gli oltre trent'anni di attività di Paolo Conte. Lo svolgimento è cronologico, ma la scelta dei brani e la loro concatenazione offrono anche uno spaccato sui temi forti del canzoniere. -
Dopo la Shoah. Un nuovo inizio per il pensiero
La Shoah ha fatto emergere gli interrogativi più radicali sull'uomo e su Dio. Ci si è chiesti se e come fosse ancora possibile pensare e invocare Dio dopo l'orrore dei campi di sterminio e, in modo ancora più urgente, cosa pensare dell'uomo e della sua umanità dopo la sistematica politica di distruzione inflitta a un intero popolo dalla nazione europea culturalmente più evoluta, dopo che l'assurdo e l'impensabile era accaduto. Eppure, proprio nel momento più buio di quella vicenda, quando tutto sembrava essere giunto a consumazione, alcuni uomini e donne, spesso vittime di quel disegno di morte, hanno dato una risposta forte alle domande che interrogano sull'uomo e su Dio, attingendo un ""nuovo senso delle cose"""", come scrive uno di quei testimoni, """"dai pozzi più profondi della nostra miseria e disperazione"""". Quelle risposte, maturate nell'inferno della Shoah, vengono riprese ed elaborate dagli autori di questo libro come un prezioso contributo alla fondazione di un """"nuovo pensiero"""" che renda impossibile il ripetersi di Auschwitz."" -
Letterature nascoste. Storia della scrittura e degli autori in lingua minoritaria in Italia
Esiste in Italia un mondo letterario sconosciuto al grande pubblico e poco frequentato anche dai critici: i versi e le prose nelle lingue minoritarie storicamente presenti nella penisola. Per la prima volta, questo volume ne propone un quadro d'insieme, illustrando le maggiori storie letterarie prodotte nell'Italia plurilingue (sarda, slovena, friulana, ladina, occitana, arbëreshe), con particolare attenzione ai percorsi della narrativa. Il libro è corredato dalle interviste, fra gli altri, a Boris Pahor, Flavio Soriga e Carmine Abate. Prefazione di Tullio De Mauro. -
Da Roma a Taprobane. Dai Collectanea rerum memorabilium. Testo latino a fronte
Evocazione favolosa di terre vicine e lontane, i ""Collectanea rerum memorabilium"""" di Solino - un letterato della tarda età imperiale romana (III sec.d.C.) - costituiscono una sorta di caleidoscopio che mescola dati naturalistici e curiosità, mostri e meraviglie, allineando sullo stesso piano di credibilità quanto percepito dai sensi e quanto narrato dalla tradizione. Sarà proprio questa dimensione bizzarra e affabulatrice a fare la fortuna del testo, che viene tradotto per la prima volta in italiano dal Rinascimento, fino al Flaubert della """"Tentazione di sant'Antonio""""."" -
Storia della corteccia cerebrale. Ventitré secoli di storia
La nostra corteccia cerebrale è una lamina di sostanza grigia costituita in prevalenza da cellule che riveste la superficie esterna del cervello. È caratterizzata da numerose ripiegature, le circonvoluzioni, che formano un vero e proprio dedalo di solchi e rilievi che conferiscono a questo viscere quell'aspetto singolare che gli antichi anatomisti paragonarono ad un pacco d'intestini o ad un piatto di maccheroni. La corteccia cerebrale è la parte più ""nobile"""" del nostro cervello; è la sede dove si svolgono quei processi psichici che i fisiologi moderni definiscono """"funzioni integrative superiori"""". Le sue reali funzioni, tuttavia, non furono comprese dagli antichi scienziati fino alle soglie dell'epoca moderna. Il volume racconta la storia delle loro idee, una storia che copre un arco di tempo di circa ventitré secoli. L'inizio risale a Erasistrato di Ceo, un medico ed anatomista attivo all'inizio del periodo ellenistico, la fine è segnata da due fondamentali scoperte avvenute nella seconda metà del XIX secolo, quella di Paul Braca, eclettico medico francese, chirurgo, neurologo ed antropologo, e quella di due giovani fisiologi tedeschi, Gustav Theodor Fritsch e Eduard Hitzig. Questi scienziati dimostrarono per la prima volta che la corteccia cerebrale governa funzioni di ordine superiore come il linguaggio articolato ed il movimento volontario. Fu l'inizio della storia moderna di questa importante struttura cerebrale."" -
Ontologia e storia. La filosofia di Michel Foucault
Il volume è una ricognizione approfondita della fase del pensiero di Michel Foucault che va sotto il nome di ""archeologia"""". L'archeologia si occupa essenzialmente del legame che si stabilisce tra il sapere e il potere nella modernità; in particolare, sfata l'idea che la nascita della scienza sperimentale sia una forma di sapere neutrale e dimostra, al contrario, che il discorso scientifico è integralmente condizionato da esigenze legate all'esercizio del potere. Questo quadro analitico, condotto facendo costante riferimento all'ambiente storico-culturale in cui fiorisce la ricerca di Foucault (lo strutturalismo francese) e ad alcune figure capitali della filosofia moderna (Cartesio, Kant, Husserl, Heidegger), ruota intorno a una tesi innovativa: la riflessione foucaultiana degli anni Sessanta è un tentativo stratificato di nodi concettuali concepito per salvaguardare la filosofia nella sua propria storia in opposizione all'idea che il nostro tempo sia l'epoca della fine della filosofia. Per questo obiettivo Foucault allestisce un'ontologia della storicità fondata sull'impiego paradossale dell'a priori declinato in un senso temporale e una complessa indagine linguistica del discorso positivo che lo considera in quanto tale una pratica."" -
Leonardo da Vinci e la corte di Francesco I di Francia. Fama, ecfrasi, stile
Cosa significava agli occhi dei contemporanei il sorriso della Gioconda! Quali furono le prime reazioni dei letterati, nel corso dei decenni iniziali del XVI secolo, di fronte ai capolavori pittorici di Leonardo rimasti, dopo la morte del maestro, nelle mani del re Francesco I? Quale risonanza poterono avere, tra Italia e Francia, soprattutto nella corte di Fontainebleau, le riflessioni teoriche sul ""paragone"""" tra la pittura e la scultura, e tra la pittura e la poesia, che Leonardo aveva formulato nei propri manoscritti? I capitoli di questo libro accompagnano il lettore, sul filo dell'esegesi testuale, nell'esplorazione di contesti di fruizione e di cultura umanistica in un'epoca in cui i modi di vedere, di comunicare, di reagire davanti alle opere d'arte del presente e dell'antichità classica si rivelano completamente diversi da quelli a cui la nostra civiltà, multimediale e globalizzata, ci sta abituando."" -
La forza sociale della memoria. Esperienze, culture, confini
La memoria è un campo di ricerca smisurato. Il percorso che si svolge in questo volume propone di sondare gli infiniti recessi di una dimensione problematica. Sorta a partire da un intenso confronto tra discipline e dipartimenti diversi, questa raccolta di studi non è semplicemente un lavoro a più voci, è una specie di viaggio compiuto insieme, trattenendo talvolta il respiro nei momenti in cui l'aria si faceva rarefatta, per via di inevitabili passaggi nella speculazione più ardita, o - più spesso - per via dell'atmosfera irrespirabile che caratterizza alcuni momenti chiave della nostra storia. Ci sono traumi che fondano il comportamento sociale, che lo attraversano come una corrente carsica, in attesa di cristallizzarsi in riti, forme d'arte, stili di consumo, o magari in ossessioni violente. La memoria è una ""forza"""" che spinge gli attori ad agire, più che a pensare. Perciò in questo libro si tratta sì di culture, ovvero modalità comuni di vita sociale, ma anche di confini e di esperienze, là dove il fatto sociale condiviso da un gruppo si confronta con quello di altri. Mai innocente, mai definitiva, la memoria si presta ad un approccio complesso e dinamico, di cui queste pagine offrono una possibile traccia.""