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Teatro. Ediz. critica
Ciò che distingue la ""Mandragola"""" dalla """"Clizia"""" è l'esito opposto cui conducono presupposti affini: due intrecci amorosi, uno dominato da ritmo incalzante e avvincenti rapporti di forza emblematici dell'intensa attività diplomatica; l'altro, svolto con cadenza molto più pacata, rappresentazione di una tetra esistenza borghese e della propria sconfitta politica, teatralizzata post res perditas nella disfatta erotica di un settantenne. Questa edizione evidenzia come, pur assoggettati alle regole classiche del comico e alla propria essenza fondamentalmente teatrale, i personaggi di entrambe le commedie si approprino di esempi e postulati ricorrenti nell'opera omnia e di espressioni rintracciabili nei verbali di consulte, nella fraseologia dei testi di legazioni, nella prosa epistolare o ancora nei modelli letterari cari a Machiavelli."" -
Cronica
Racconto intenso e parziale della storia di Firenze dal 1280 al 1312 (dalla pace del cardinal Latino alla battaglia di Campaldino, dagli Ordinamenti di Giustizia alla lotta tra Bianchi e Neri, dalla morte di Corso Donati alla ""discesa"""" di Enrico VII), la Cronica di Dino Compagni è testimonianza diretta e insostituibile delle passioni e degli ideali di un """"popolano"""" fiorentino dell'età di Dante, memorabile per potenza evocativa e capacità di dipingere con pochi tratti il carattere dei personaggi. Il commento, storico e stilistico, cerca di chiarire al lettore moderno il contesto ideologico e letterario di un'opera intrisa di umanità, linguisticamente originale e retoricamente elaborata, fin dall'Ottocento considerata tra le più rappresentative della civiltà comunale italiana. Introduzione e commento di Davide Cappi."" -
Ricordi
Francesco Guicciardini inventa con i ""Ricordi"""" un genere nuovo: il libro di aforismi. Espressione di un'intelligenza acuta, di una smaliziata esperienza degli uomini e delle cose, i 221 """"ricordi"""" guicciardiniani affrontano, sintetizzandoli in poche righe, gli argomenti più vari: questioni di storia e di politica si alternano con riflessioni talora amare, talora vivacemente ironiche, sui comportamenti umani, sottoposti al sarcasmo tagliente di chi ne vede i limiti, fatti di vanità, illusioni e autoinganni. Non mancano riflessioni di respiro filosofico-esistenziale, in cui i destini degli individui e delle società sono guardati con occhio disincantato e dolente. L'architettura del """"ricordo"""" si regge su perfette simmetrie e su uno stile concentrato frutto di un lungo lavoro di elaborazione che rivela le qualità di uno scrittore tra i più limpidi del Rinascimento."" -
Professionalità e servizi per l'infanzia
Un tema molto dibattuto negli anni recenti è quello della professionalità delle educatrici di nido e delle insegnanti di scuola dell'infanzia. E ciò in virtù dei mutamenti avvenuti nei curricoli formativi di numerosi paesi europei ed extraeuropei, soprattutto nell'educazione superiore - universitaria e non delle operatrici. Il volume presenta riflessioni pedagogiche e didattiche che considerano in maniera estesa il concetto di formazione. La prospettiva adottata dalle autrici è in buona parte inedita, soprattutto rispetto all'analisi del punto di vista delle stesse educatrici e insegnanti riguardo alla loro storia lavorativa. Le modalità con cui si sviluppa e si articola la loro professionalità vengono analizzate attraverso i ricordi e i racconti delle protagoniste, ripercorrendo le tappe dell'elaborazione quotidiana di percorsi, processi, interazioni didattiche. -
Voci della memoria. L'uso delle fonti orali nella ricerca storica
Il volume offre un'introduzione teorica, storica e metodologica alle fonti orali, discutendo le principali questioni legate al loro uso nella ricerca storica, ripercorrendo l'evoluzione del rapporto tra storici e testimonianze orali, illustrando gli aspetti relativi alla costruzione, trascrizione, interpretazione, conservazione e pubblicazione delle interviste, e presentando una rassegna tematica degli studi basati su tali fonti. -
Cantigas. Testo spagnolo a fronte. Ediz. critica
Osoiro Anes, trovatore di origine galega, è stato fino ad oggi identificato con un canonico della cattedrale di Santiago de Compostela, vissuto nel secondo quarto del XIII secolo; recenti studi, tuttavia, permettono di retrodatare l'attività del trobador agli ultimi anni del XII secolo, rendendolo di fatto uno dei più antichi poeti della scuola lirica galego-portoghese di cui i canzonieri medievali ci abbiano trasmesso l'opterà poetica. Cultore della cantiga de amor, il genere lirico che più d'ogni altro è debitore al grande modello occitano, Osoiro compendia mirabilmente nella sua pur breve opera il processo di acquisizione e rielaborazione peninsulare della poesia trobadorica provenzale. Gli evidenti influssi dell'arte di poeti come Peire Vidal o Bernart de Ventadorn si mescolano con il nascente gusto galego-portoghese, che predilige il lato oscuro della relazione amorosa fra il trovatore e la senhor, senza rinunciare al tipico ""paradosso amoroso"""" che sta alla base della stessa ideologia della fin'amor elaborata dai poeti occitani. Il volume propone l'edizione critica integrale delle cantigas di Osoiro, aperta da un'ampia introduzione e corredata di traduzione, note ai versi, rimario e glossario."" -
Il paradosso di Proteo. Storia di una rappresentazione culturale da Omero al postumano
Figura diaboli e figura Christi, simbolo di intelletto e materia, di verità e menzogna, di fuga strategica e azione seduttiva, il mito di Proteo è l'icona dell'oscillazione semantica. Per usare una metafora attinta dalla fisica, esso pare in uno stato di ""sovrapposizione quantistica"""", simile a quegli atomi in connessione con i partners dalle polarità opposte e complementari; ogni lettura del mito evoca letture altre, prepara una diversa interpretazione, ancor più la incarna, la contiene, la implica. Queste pagine ripercorrono la storia della rappresentazione culturale di Proteo, dal vortice metamorfico dell'Odissea (col seguito di riscritture classiche, sin da Virgilio e Ovidio) all'eclissi provocata dalla sovrapposizione patristico-medievale con Satana; dal complesso figurale rinascimentale (che ne fa, da Erasmo in poi, un simbolo della """"morale della doppia coscienza"""") alla moderna invasione della """"sindrome di Zelig"""" nelle arti, nella cultura popolare e nelle scienze umane."" -
Erich Auerbach. Una teoria della letteratura
"Io ho sempre avuto l'intenzione di scrivere storia: mi accosto dunque al testo non considerandolo isolatamente, non senza presupposti: gli rivolgo una domanda, e la cosa più importante è questa domanda, non il testo"""": così scriveva Erich Auerbach nel 1958. La nozione di """"storicità"""" è al centro della riflessione auerbachiana già a partire dagli anni Venti del Novecento. Pur anticipando tematiche e problemi che caratterizzeranno la stagione del cosiddetto postmodernismo, quella che il filologo tedesco finirà per elaborare è una vera e propria estetica della mimesis, basata su solide premesse filosofiche e tesa a cogliere, insieme con l'autonomia della letteratura e delle sue strutture linguistico-formali, anche il suo legame organico con l'evoluzione storica e sociale. Prendendo le mosse dalla """"filologia"""" di Vico ma anche dalla sua """"filosofia della storia"""", rilette attraverso le categorie della logica dialettica di Hegel, Auerbach definisce le basi teoriche di un nuovo umanesimo storicista. I processi di globalizzazione e la conseguente crisi delle ideologie postmoderniste rimettono oggettivamente al centro della cultura contemporanea l'idea auerbachiana di """"Weltliteratur"""", l'esigenza di una letteratura intesa come """"rispecchiamento"""" della realtà, delle sue contraddizioni come dei suoi contenuti universali e umani, di là da ogni prospettiva genericamente relativistica o """"nichilistica""""." -
Disuguaglianze in via di sviluppo
Le trasformazioni in corso a livello internazionale sono così rapide e profonde che già prima dell'esplosione della crisi economica iniziata nel 2008 la globalizzazione è entrata silenziosamente in una nuova fase, che sta cambiando la realtà del Sud del mondo, oltre che quella europea, rispetto al più recente passato. Esiste oggi una nuova geografia della povertà e delle disuguaglianze. Il Sud del mondo è più che mai una realtà complessa e contraddittoria. I paesi che hanno i tassi di crescita economica più alti e riducono il numero dei poveri sono anche quelli in cui vive la maggioranza dei più poveri, la disuguaglianza aumenta a ritmi insostenibili e gli squilibri dell'ecosistema sono più visibili. Le disuguaglianze tra e dentro i paesi, oggi, mettono a nudo la vera natura di crescita economica, sviluppo e povertà, obbligandoci a ripensare le teorie e le politiche degli aiuti internazionali e quindi a discutere gli approcci alternativi alla cooperazione allo sviluppo oggi dominanti. -
Letteratura della storia. Forme della prosa letteraria
Con la categoria di ""letteratura della storia"""" si propone qui un genere che percorre la tradizione letteraria italiana dall'angolo visuale del ragionamento sulla storia, del suo corso nel tempo e nei testi. Con un'articolazione alternativa rispetto alle periodizzazioni e allo statuto del canone letterario, il volume si focalizza sulle forme e sugli stili assunti via via da questa scrittura, lungo un arco cronologico che si estende dal profetismo e dall'escatologia nel Medioevo - dove il tempo umano è scenario dell'azione della Provvidenza - fino al pensiero critico contemporaneo, teso tra rivoluzione, utopia e le loro residue """"ceneri"""". Tra questi poli si distende lo spazio della modernità, con generi discorsivi propri che comprendono, ad esempio, la fioritura di """"moralisti"""", come Guicciardini e Sarpi, e le teorie di governo, con la speculazione politica che va da Machiavelli ai teorici della ragion di Stato. Lo studio segue la parabola delle filosofie del progresso - le visioni finalistiche che prospettano un destino di riscatto, di palingenesi sociale - dall'Illuminismo all'idea di rivoluzione, inquadrandole come esito di una progressiva secolarizzazione della teologia della storia."" -
Senso di giustizia e benessere in adolescenza. Prospettive di psicologia sociale
Come viene percepita la giustizia? Quali fattori, di natura oggettiva e soggettiva, influenzano tale percezione? Quali rapporti intercorrono tra senso di giustizia e benessere in adolescenza? Tali temi sono affrontati nell'ottica degli adolescenti, considerati tra i principali protagonisti dei processi in atto e soggetti di diritto, sia pure ancora immersi in un percorso evolutivo che sposta sempre più in avanti i tempi di acquisizione di una piena autonomia dal mondo degli adulti. Nella prospettiva della psicologia sociale e di comunità, adottata in questo volume, il loro coinvolgimento attivo nei percorsi formativi tesi a sviluppare competenze nella gestione dei conflitti e una visione democratica della vita sociale è indispensabile per realizzare relazioni più soddisfacenti e un maggiore benessere psicosociale. I conflitti che si determinano nei nuclei familiari, nelle classi scolastiche e nei gruppi adolescenziali sono letti come attraversati da diverse visioni della giustizia, dei ruoli e delle responsabilità, dei diritti e dei doveri. Nel loro continuo confrontarsi e scontrarsi tali visioni influenzano comportamenti e prestazioni, contribuiscono a promuovere il benessere o il malessere degli adolescenti e possono concorrere a modificare la vita dei gruppi e delle comunità di appartenenza. -
Famiglia e malattia. Una prospettiva relazionale in psicologia della salute
I progressi scientifici e le moderne politiche socio-sanitarie hanno determinato significativi cambiamenti epidemiologici: le morti dovute ad infezioni acute o a malattie un tempo incurabili sono drasticamente diminuite, mentre è aumentata l'incidenza di condizioni croniche trattate a lungo termine e rese più comuni dal sensibile incremento dell'aspettativa di vita. La convivenza con malattie di varia natura ed entità è quindi esperienza sempre più diffusa, sia per le persone direttamente colpite sia per i loro familiari. La malattia ha infatti un impatto sull'intera trama di relazioni che coinvolge la persona che ne è portatrice, dai primi momenti della comparsa dei segni e sintomi sino agli stadi più avanzati della sua evoluzione. II libro propone un'ampia rassegna delle più moderne concezioni riguardanti i processi familiari di adattamento, le dimensioni psicosomatiche del benessere e dei rapporti interpersonali e le differenze dovute alle specifiche condizioni. A questo scopo, i numerosi casi clinici evidenziano tematiche di particolare interesse in rapporto a variabili quali le tipologie di malattia e l'impatto sul ciclo vitale individuale e familiare. -
Tradizioni religiose e tradizioni costituzionali. L'Islam e l'Occidente
Nella lunga e complessa trama storica delle tradizioni costituzionali è determinante l'incontro con le tradizioni religiose. Se è noto il percorso che, durante duemila anni, si è sviluppato fra cristianesimo, nelle sue varie denominazioni, e costituzionalismo occidentale, sicuramente meno conosciuta, se non attraverso stereotipi che contribuiscono a renderla oscura, è la storia che si impone da quasi 1400 anni nel contesto culturale islamico. Il volume, che apre la Serie ""Religioni e Costituzioni"""", mette in luce come in realtà i due itinerari si siano intrecciati in modo complesso, con accelerazioni e ritorni, contrasti ma anche reciproche influenze: essi si sono affermati attraverso una storia reale, primariamente ed eminentemente relazionale. Ripercorrerli, nella prospettiva di creare ponti, può portare a scoperte e a sorprendenti analogie che, superando antichi e duraturi stereotipi, possono favorire il dialogo fra queste due grandi aree geopolitiche."" -
Le religioni nell'Italia che cambia. Mappe e bussole
Se un viaggiatore percorresse da nord a sud e da ovest ad est il nostro territorio, non scorgerebbe certamente, a prima vista, né templi sikh, né moschee, così come non saprebbe riconoscere chiese ortodosse e tanto meno mandir hindu e templi buddhisti; meno ancora avvertirebbe la presenza di chiese neopentecostali africane, latino-americane o cinesi. Aprire gli occhi sul cambiamento religioso che l'Italia conosce è l'intento di questo libro. L'arrivo e il radicamento di tante donne e uomini, con le loro famiglie e con i loro figli e figlie, da più di centottanta differenti nazioni del mondo hanno prodotto un effetto del tutto inatteso: l'Italia sta divenendo una società caratterizzata da inedita ed elevata diversità religiosa. Per leggere tale diversità, occorre dotarsi di una nuova mappa e di una bussola adeguata. Le mappe, infatti, servono per viaggiare e per imparare a conoscere e riconoscere i luoghi di culto delle nuove religioni; usandole assieme alle bussole, diventa più facile orientarsi, quando si desidera comprendere la nuova cartina delle religioni d'Italia. -
La libertà religiosa in Italia. Un percorso incompiuto
La religione ha svolto un ruolo di eccezionale rilevanza nella storia d'Italia. Essa è, del resto, tra i diritti e fenomeni sociali più nominati dalla Costituzione italiana. Tuttavia, il percorso del diritto di libertà religiosa continua ad essere poco conosciuto. Questa scarsa conoscenza della storia e delle trasformazioni di un diritto così fondamentale si riflette sia in un dibattito pubblico che raramente considera la dimensione giuridica delle problematiche connesse all'esercizio della libertà religiosa sia nella diffusa difficoltà, ai diversi livelli della responsabilità politica ed amministrativa, a mettere in pratica un diritto troppo spesso derubricato a questione di secondaria importanza. Nello stesso tempo, il nuovo ruolo assunto dalle identità religiose e la trasformazione del panorama culturale e religioso italiano, con la sua ormai stabile connotazione pluralista, rendono urgente una presa di coscienza delle sfide da affrontare e degli strumenti normativi a disposizione per garantire un diritto di libertà religiosa conforme agli standard costituzionali e a quelli del sistema internazionale di cui l'Italia fa parte. Questo libro, dopo un breve inquadramento storico, intende offrire un contributo di sintesi sullo stato di salute del diritto di libertà religiosa in Italia e sulle principali questioni aperte e che necessitano una riflessione - e un intervento - ad ampio raggio. -
Transizioni. Bambini e adulti nella società dell'incertezza
Le relazioni tra mondo degli adulti e mondo dei bambini rappresentano ormai un campo di studi con totale diritto di cittadinanza nella ricerca sociologica, in un'ottica che considera gli uni e gli altri come attori sociali a pieno titolo, investiti del compito di precisare e negoziare le proprie posizioni rispetto a un rapporto intergenerazionale complesso, spesso difficile e problematico, tuttora in corso di definizione. I genitori si interrogano sulle regole migliori per conciliare il diritto all'autonomia e all'espressione di sé dei bambini con la protezione necessaria e con gli skills oggi richiesti. Gli insegnanti si trovano a riflettere sui loro ruoli, sui rapporti con gli allievi e con le nuove esigenze espresse dalle famiglie, in presenza di stili di vita a volte in contrasto con l'organizzazione scolastica. Nel triangolo relazionale che si stabilisce, i bambini rappresentano una spinta all'innovazione culturale e sociale all'interno delle famiglie e nel rapporto di queste con le istituzioni, nonché il riflesso di problematiche esogene che riguardano il vivere in spazi urbani e i rischi ad essi associati, fonti di insicurezze e timori, in società in rapida trasformazione. -
Vita di caserma. Autorità e relazioni nell'esercito italiano del secondo dopoguerra
Al termine della Seconda guerra mondiale, quando la disfatta bellica e la fine del fascismo si accompagnano a un bisogno dell'esercito di rilegittimarsi in senso democratico, il trattamento umano dei soldati e il loro benessere nelle caserme emergono come fattori chiave per tenerne alto il morale e guadagnarne il consenso. Il più tradizionale paternalismo, al quale le norme disciplinari continuano a rinviare, assume in questo quadro un rinnovato significato. Presentandosi come organizzatori di attività ricreative, ma anche come erogatori benevoli di premi in denaro e sussidi alle famiglie dei propri uomini, gli ufficiali replicano in questo modo coi soldati lo schema delle relazioni tra notabili e clienti. Rispetto a un'immagine stereotipata della disciplina militare, le fonti archivistiche analizzate in questo lavoro restituiscono uno spaccato più complesso e articolato delle relazioni di autorità nei primi anni dell'Italia repubblicana. -
Cinema e teatro. Influssi e contaminazioni tra ribalta e pellicola
Il volume affronta il tema dei rapporti fra il cinema e il teatro. Lontano dal voler verificare se lo schermo possa considerarsi una estensione della scena o viceversa, il testo analizza alcuni momenti, alcuni esempi in cui il cinema e il teatro sembrano rincorrersi, risultando il legame tra le due arti più che una contrapposizione una proficua collaborazione. L'intento non è quindi quello di mettere alla prova un'eventuale superiorità di un'arte rispetto all'altra, quanto sottolineare situazioni ricorrenti in cui l'ambivalente rapporto crea un binomio che rende possibile investigare la realtà dei due sistemi di racconto. Il libro si articola in quattro capitoli: il primo traccia un breve percorso dei rapporti intercorsi tra lo schermo e la scena dal punto di vista storico e critico; il secondo, soffermandosi sulla nascita della tragedia greca e l'avvento della figura di William Shakespeare, sottolinea come questi due momenti possano essere la trama per leggere e analizzare i destini paralleli del cinema e del teatro; infine gli ultimi due capitoli analizzano l'arte dell'attore e il teatro filmato. -
Da Maastricht a Roma. Autonomie e sviluppo locale negli anni dell'Unione monetaria: la Provincia di Roma
Dagli anni Novanta del Novecento Comuni, Province e Regioni hanno conosciuto importanti cambiamenti nelle funzioni di governance territoriale; un percorso non privo di limiti e contraddizioni, fortemente condizionato dagli impegni assunti dall'Italia con l'adesione al Trattato di Maastricht e l'introduzione dell'euro. In queste circostanze, le autonomie locali hanno rimodulato le forme di sostegno ai processi di sviluppo economico, conseguendo risultati alterni anche a causa delle incertezze del complessivo processo di riforma del modello istituzionale e, soprattutto negli ultimi anni, dei crescenti vincoli e limiti finanziari. Il volume analizza le principali caratteristiche di questo percorso generale attraverso l'analisi delle strategie di bilancio attuate dalla Provincia di Roma dopo l'ingresso nel sistema di Maastricht e la nascita del Patto di stabilità interno, evidenziando il collegamento - reso sempre più stringente dai mutamenti del contesto economico nazionale e internazionale - tra sviluppo economico, riforme istituzionali e obbligo di contenimento della spesa pubblica. -
Veti presidenziali. Presidenti e maggioranze nell'esperienza costituzionale statunitense
L'analisi dei 1.497 veti opposti dai presidenti americani (da George Washington a Barack Obama) consente di ricostruire le trasformazioni della presidenza, della forma di governo e, più in generale, della retorica democratica negli Stati Uniti d'America. Qui, dopo più di due secoli di storia costituzionale, il veto presidenziale appare oggi trasformato: dall'iniziale rafforzamento di una presidenza tribunizia al suo appropriarsi della produzione legislativa.