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Politiche della città
Nel volume si articola un percorso che parte dal concetto di abitare la città nell'epoca dell'overturism considerato deteriorante per abitanti e visitatori di una città; per proseguire con il concetto di paura e prospettive della città assediata visto che stiamo alzando muri sia reali che dentro noi stessi e approdare al concetto di città plurale. La città, suona banale ripeterlo, è plurale perché ospita all'interno delle sue mura forme di vita individuale e collettiva, diritti, prassi sociali, spazi creativi e regimi produttivi, dispositivi di controllo, logiche di esclusione e forme di cooperazione: un ethos urbano che si manifesta in modo plastico nella dimensione estetica delle città (per tenere velocemente insieme molte categorie), rendendole un vero e proprio manifesto vivente di iconologia politica. -
La musica per amare la vita. Gli adulti musicisti amatoriali
Il libro presenta una realtà diffusa ma poco conosciuta: quella di chi suona o canta per passione senza finalità professionali. Chi ama la musica, praticandola o no, troverà interessante la narrazione in prima persona di chi sa esprimere e mettere in atto concretamente tale passione nella propria vita. Chi insegna musica agli adulti troverà consistenti le esperienze presentate nei contributi autobiografici di appassionati e insegnanti. Così come il profilo definito dall’indagine condotta nelle 30 scuole di musica di Roma e Milano. -
Street art tra estetica e legge
Qual è la relazione tra la street art e larnlegge? La tesi di questo scritto è che la street art ha una relazione costitutiva con la legge.rnUn aspetto cruciale dell’identità di questo genere d’arte urbana dipende dalla sua capacità di rovesciare gli usi dominanti degli spazi pubblici. Gli artisti di street artrnsovvertono quelle leggi e norme sociali che regolano la città. La street art non solo harntrasformato gli spazi pubblici e le lorornfunzioni in materiale artistico, ma ha anche fatto diventare la propria attitudine ribelle nei confronti della legge una risorsa creativa. Questo saggio vuole chiarire e argomentare quest’idea, traendo allo stesso momentornimportanti conseguenze per quanto riguarda la metafisica della street art, il suo valore e la sua relazione con la proprietà intellettuale, in particolare col diritto d’autore e i dirittirnmorali. All’estremo opposto rispetto all’arte contrattuale, la street art è arte fuorilegge. -
Mind the gap. L’etica oltre il divario tra teorie e pratiche
L’etica applicata si trova oggi ad operare in condizioni profondamente mutate rispetto al passato. Le trasformazioni indotte da un lato dalla digitalizzazione e dalle nuove forme della conoscenza e dall’altro dal delinearsi di un nuovo contesto, contrassegnato dalla costante valutazione delle proprie attività, pongono il filosofo morale in una condizione per molti versi inedita. In questo mutamento di scenario, una filosofia abituata al teoreticismo, alla filodossia e all’ipertrofia del commento è chiamata a ritrovare la sua vocazione che le consenta di porsi in ascolto della voce dei contesti dove si annunciano le emergenze che oggi sempre più richiedono un orientamento etico. La prima parte di questo volume è dedicata alla disamina della situazione dell’etica applicata e alla definizione di un modello di intervento nelle pratiche fondato sull’attitudine all’ascolto. Nella seconda parte tale modello di intervento è convalidato tramite il riferimento alle trasformazioni del paradigma della comunicazione e della politica, alla relazione medico-paziente, alla persistenza dell’umano nel transumanesimo, al ricorso alla pragmatica quale strumento di lettura della realtà, alla pratica dell’interdisciplinarità. -
Seminari lucanei I. In memoria di Emanuele Narducci
«Sono qui raccolti i testi delle relazioni svolte nel corso del Convegno «Seminari lucanei. In memoria di Emanuele Narducci» tenutosi nel campus di Fisciano nei giorni 25-26 settembre 2018. L'incontro si ricollegava ad analoghe iniziative, che avevano visto nell'Ateneo salernitano il punto di partenza per una serie di approfondimenti sulla figura del poeta neroniano Marco Anneo Lucano: Interpretare Lucano. Miscellanea di studi (Napoli 1999); Gli scolii a Lucano ed altra scoliastica latina (Pisa 2004); Lucano e la tradizione dell'epica latina (Napoli 2004); Letture e lettori di Lucano (Pisa 2015). Oggi, quando ormai molti nodi problematici sono stati indagati a fondo, anche se non del tutto risolti, mentre disponiamo di nuovi e più affidabili commenti al testo lucaneo, si avvertiva comunque l'esigenza di dare veste organica e organizzazione sistematica alle indagini sul nostro poeta. Di qui l'idea di dar vita, proprio a Salerno, ad un organismo stabile che avesse nel suo stesso titolo, «Seminari lucanei», il miglior biglietto da visita per indicare un work in progress, un cantiere sempre aperto e destinato a durare nel tempo. L'organismo nasce con orizzonti ampi ed è aperto a studiosi di tutti i paesi, accomunati da uno stesso oggetto d'indagine. Per l'inaugurazione ufficiale dei «Seminari» sono state invitate alcune tra le migliori figure emergenti nell'àmbito degli studi sull'epica neroniana, italiane e straniere. La dedica ad Emanuele Narducci rende omaggio ad un benemerito degli studi lucanei, all'interno dei quali ha rappresentato un importante punto di riferimento tra la fine del secolo XX e l'inizio del XXI.» -
Error in deliberando. Scelte e gestioni fallaci della condotta nell’illecito colposo
Gli individui assumono quotidianamente un numero elevato di decisioni, ricorrendo, il più delle volte, a prassi deliberative intuitive. Sebbene queste ultime consentano, nella maggior parte dei casi, di risolvere correttamente questioni complesse, al contempo, siffatte procedure mentali possono determinare l’aumento della probabilità di commettere errori. Il che accade nei contesti caratterizzati da ‘disfunzionalità organizzative’, ove risulta particolarmente difficoltosa la cosciente attivazione di meccanismi di inibizione dei processi cognitivi automatizzati. In ragione di simile cambiamento di prospettiva sulla razionalità umana occorre, allora, considerare modalità di gestione delle condotte pericolose diverse da quelle tradizionali. Seguendo un percorso che muove dall’agire individuale per giungere a quello collettivo, l’indagine riflette, perciò, circa le strategie preventive da adottare al fine di disinnescare, a monte, le fonti di possibili errori deliberativi, ben prima che questi ultimi si traducano in eventi lesivi. -
Il ritorno dei luoghi. Place of origin, marche locali, consumer engagement: nuove mappe per creare valore
Nonostante la globalizzazione e l'omologazione degli stili di vita e di consumo siano state indicate come tendenze inarrestabili dell'economia mondiale, emergono sempre più spesso fenomeni di segno contrario, contrassegnati, per un verso, dal crescente interesse del consumatore per le marche locali e i prodotti a filiera corta o a chilometro zero e, per un altro verso, dal tentativo di adattare le politiche di marketing di brand distribuiti a livello internazionale ai gusti, alle preferenze e alle tradizioni culturali delle singole realtà territoriali. A questo proposito, si può parlare di una vera e propria riscoperta dei ""luoghi"""". Alla luce di queste considerazioni, il volume si propone di utilizzare un'innovativa chiave di lettura per comprendere questi fenomeni: l'engagement nei confronti dei prodotti e delle eccellenze del territorio, inteso come chiave di volta per far emergere valori e significati, attribuiti al place of origin e ai local brand, e come occasione per mettere in luce un insieme di interazioni e di rapporti di scambio, nei quali non si produce esclusivamente valore economico, ma si genera anche valore sociale, culturale ed ambientale, conciliando le ragioni del business e quelle della collettività."" -
Archeologia romana nel Braccianese tra curiosità e segreti. Una guida
Lungo le rive braccianesi del Lago e nel territorio tutto del Comune di Bracciano, è un susseguirsi di resti di ville, sepolcri, cisterne, ambienti termali di età romana antica. Questa loro prima presentazione è una sorta di guida per ‘avventurosi’: ad oggi in tutto il comprensorio (e non solo nel Braccianese) uno solo di questi siti monumentali (il primo qui presentato) è infatti stato attrezzato per la visita ed aperto al pubblico (da febbraio 2020), e cioè quello di località Vigna Orsini sede di una delle numerose ville romane presenti lungo le rive del Lago, finite sott’acqua all’epoca di Nerone. -
Universicorti IV. Confini invisibili
Tracciare confini, cioè tracciare distinzioni, tenere separato, dividere, è qualcosa che caratterizza la specie umana. Dunque i confini, sia quelli più facilmente “visibili”, che quelli meno facilmente visibili o proprio “invisibili”, sono in definitiva solo il risultato di convenzioni che non hanno alcun fondamento “naturale” e “oggettivo” e, di conseguenza, nessun fondamento “certo” e “stabile”. I tre corti commentati in questo libro, Skin (Guy Nattiv, USA, 2018), The Silent Child (Chris Overton, UK, 2017) e Fino alla fine (Giovanni Dota, Italia, 2018) riflettono e fanno riflettere su alcuni “confini invisibili” la cui esistenza, di solito non percepita, emerge però come evidente e indubitabile in particolari ambiti e contesti. -
Giovanni Gaetano Rossi. Compositore e direttore d'orchestra dell'Ottocento
Giovanni Gaetano Rossi (1828-1886), compositore, direttore d'orchestra presso il Regio Teatro, stimato didatta e direttore della Regia Scuola di Musica, è stato un importante protagonista della vita musicale di Parma. La storica edizione di Aida al Regio — seconda in Italia dopo la Scala — realizzata nel 1872 sotto l'attenta supervisione di Giuseppe Verdi, suggellerà il successo personale di Rossi e la progressiva sua notorietà. Il Municipio di Genova lo chiamerà come direttore d'orchestra al Carlo Felice in sostituzione di Angelo Mariani. Operista minore ma attento agli stimoli della nascente musica strumentale, vince a pari merito con Antonio Bazzini il primo Concorso istituito dalla Società del Quartetto di Milano per la composizione di una Ouverture. Borgo San Donnino (l'odierna Fidenza), città natale di Rossi, ospitò la prima dell'opera di maggior successo, La contessa d'Altenberg (scenografo l'illustre concittadino Girolamo Magnani). -
Blityri. Studi di storia delle idee sui segni e le lingue (2020). Vol. 1
In questo numero: Stefano Gensini, Le radici naturali del linguaggio secondo G.W. Leibniz; Cristina Marras, G.W. Leibniz: inventari e linee di ricerca; Federica Venier, Le fonti humboldtiane di La soggettività nel linguaggio di Émile Benveniste; Silvia Cannizzo, Il Pirandello di Antonino Pagliaro fra dialetto e ingegno poetico; Marco Maurizi, La dialettica soggettività-oggettività fra scienza linguistica e scienza giuridica: il paradigma istituzionale nella riflessione di Giovanni Nencioni e Pietro Piovani; Antonio Rainone, Dalla semantica filosofica alla lessicografia. Una ricognizione storico-critica da Wittgenstein a Quine. Recensioni: David Cram and Jaap Maat (eds.), Teaching Language to a Boy Born Deaf. The Popham Notebook and Associated Texts. John Wallis (Michela Tardella); Diego Stefanelli, Il problema dello stile fra linguistica e critica letteraria. Positivismo e idealismo in Italia e in Germania (Michela Piattelli). -
Come si uccidono le anime. Ediz. critica
«Non si uccidono le anime» è l'invocazione che risuona fra le pagine di questo pamphlet pubblicato da Giuseppe Lombardo Radice nel 1915, una sorta di ""breviario pedagogico"""" coraggioso e caustico che denuncia i metodi educativi meccanici, nozionistici e nemici del nuovo. Nell'anno tragico della Prima Guerra Mondiale, il grande pedagogista siciliano si rivolge a tutti gli insegnanti affinché si impegnino in una scuola innovativa, collaborativa, basata sul rispetto dell'infanzia e sul principio problematico della ricerca didattica come punto di incontro fra la scuola e la vita. Il testo di Lombardo Radice è qui ripubblicato in una edizione critica che dà conto delle varianti apportate dall'Autore nell'arco di un quindicennio."" -
Una duplice eclissi. Orfanità e sterilità nel romanzo francese degli anni Trenta
Drieu la Rochelle e Brasillach; Malraux, Nizan e Sartre; Céline e Simenon, Montherlant, Guilloux e Bove: la condizione di orfanità e sterilità rappresenta una costante fondamentale per comprendere il romanzo francese degli anni Trenta. Se già la letteratura tardo ottocentesca aveva posto l'accento sul déracinement dell'individuo, temi come l'evaporazione del padre e la crisi della procreazione sembrano riflettere un malessere storico-culturale strettamente riconducibile ai traumi della Prima guerra mondiale e all'affermazione della società di massa. Mentre all'orizzonte già si staglia lo spettro di un nuovo, devastante conflitto che demolirà definitivamente la fiducia nelle istanze del progresso. Alla luce di queste coordinate, le figure di orfanità e sterilità ossessivamente tematizzate dall'immaginario romanzesco degli anni Trenta s'incaricano di descrivere - nelle manifestazioni sempre oblique e ambivalenti del linguaggio letterario - l'esperienza di una generazione improvvisamente priva di giustificazioni biologiche, sociali e religiose. Partendo da queste considerazioni, il saggio individua tre linee di sviluppo sufficientemente distinte, ognuna delle quali esprime attraverso modalità poetiche peculiari il collasso della funzione paterna. A un estremo, una rivalsa regressiva culminante nell'estetizzazione del fascismo; all'estremo opposto, uno slancio etico-costruttivo fondato sul valore della libertà; di lato, una narrativa che esplora le secche della mediocrità esistenziale. -
Studi e saggi linguistici (2020). Vol. 1
Fin dalla fondazione nel 1961 da Tristano Bolelli, gli studi di “Saggi Linguistici” svolgono un ruolo importante nel dibattito linguistico in Italia, specialmente per quegli studiosi che lavorano nel campo della linguistica storica indoeuropea e della contemporanea linguistica teorica. -
Il governo del territorio montano nello spazio europeo. Innovare gli sguardi e gli strumenti per lo sviluppo sostenibile della montagna
Le montagne costituiscono l'ossatura fisica dell'Italia, lo spazio ambientale di maggiore rilievo, la sede di sistemi insediativi di antica origine segnati da differenti condizioni di vitalità. Le Alpi e gli Appennini sono uno spazio naturale e culturale strategico per l'Europa per collocazione geografica, qualità delle risorse, opportunità di sviluppo. I profondi cambiamenti del sistema economico e sociale hanno prodotto una generale riconfigurazione dei sistemi territoriali, sia di pianura che delle terre alte. Le aree di montagna hanno sofferto la perdita delle funzioni tradizionali, ma il declino non è un destino ineluttabile. Sono numerosi i segnali di cambiamento e le forme innovative di sviluppo che testimoniano della capacità locale di elaborare visioni e di condividere prospettive, impiegando in modo appropriato gli strumenti di governo del territorio. In molte aree montane sono state attivate delle politiche di sviluppo e buone pratiche in grado di fare rete con le realtà metropolitane e il sistema economico sovralocale. Si tratta di percorsi di sviluppo sostenibile, di esperienze di gestione innovativa delle risorse naturali, di rigenerazione del patrimonio edilizio, di riconoscimento del valore dei servizi ecosistemici. Gli esiti sono leggibili in dinamiche demografiche incoraggianti, nella presenza di nuovi abitanti, nella valorizzazione dell'agricoltura di qualità, in sistemi produttivi integrati, in nuove modalità di organizzazione dei servizi pubblici e di interesse collettivo. Il volume riprende alcuni contributi emersi dal convegno ""Il governo del territorio montano nello spazio europeo"""" tenutosi nel 2019 a Riva del Garda in apertura del XXX Congresso dell'Istituto Nazionale di Urbanistica e della VII Rassegna Urbanistica Nazionale. Il convegno è stato promosso da INU Trentino e dalla Provincia autonoma di Trento ed è stato organizzato da tsm step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio n collaborazione con l'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Trento."" -
Fonti musicali piacentine
La ricerca e lo studio di fonti musicali inedite e di documenti d'archivio ha consentito agli autori di far luce sulla storia musicale e sociale della città di Piacenza nel corso dell'Ottocento e di recuperare spartiti inediti conservati principalmente nella biblioteca del Conservatorio ""Giuseppe Nicolini"""", in alcuni casi già oggetto di moderna esecuzione, in altri in attesa di essere valorizzati. Il recupero e l'edizione di alcuni unica del parmigiano Luigi Savi conduce nell'area poco visibile della musica da camera nell'epoca di trionfo dell'opera lirica, mentre la catalogazione del fondo della musica per banda fa conoscere il repertorio circolante nelle piazze piacentine e restituisce nomi di musicisti e direttori dimenticati. La catalogazione del fondo di musiche manoscritte della famiglia Salvatico, evidenzia il ruolo che la piccola aristocrazia piacentina ha avuto nella promozione della cultura musicale sia in ambito familiare e privato sia all'interno di accademie e organismi associativi del territorio. Attraverso l'indagine della biografia e della produzione del compositore e direttore Primo Bandini (1857-1929), è riportata alla luce la storia e l'affermazione del Conservatorio di via Santa Franca negli anni tra Ottocento e primo Novecento: luogo di formazione di musicisti che si aprì all'attività educativa cittadina anche attraverso la pratica corale serale, i saggi, i concerti pubblici. L'intensa partecipazione a ricorrenze e feste civiche, il rinnovo di regolamenti e programmi fecero acquisire al """"Nicolini"""" grande prestigio, come documenta la preziosa e imponente testimonianza ritrovata attraverso lo spoglio delle recensioni e degli avvisi dei periodici storici locali."" -
Fior de Terra Sancta
Il Fior de Terra Sancta presenta un diario di pellegrinaggio del 1486 di fra Girolamo Castiglione edito a Roma e ripubblicato a Messina nel 1491/'92 e '99. Pur essendo un plagio del Libro d'Oltramare di Niccolò da Poggibonsi, si rivela significativo per l'aggiornamento della memorialistica di Terrasanta e si collega al dinamismo della Città dello Stretto nel Mediterraneo. Nel resoconto non sfuggono le sollecitazioni dell'incontro con l'Altro nel crogiolo di Fedi, riti e liturgie del Levante. -
Trilogia del tavolino. Il caso W (Teatro 1)
Testi-spettacoli, così nella sua prefazione Renzo Trotta definisce i quattro ""pezzi"""" raccolti nel primo volume del Teatro di Rita Frongia che inaugura Dramatica, la nuova sezione dei Quaderni di Armunia. Testi nati nel vivo del palcoscenico, dove hanno un ruolo cruciale l'improvvisazione e la rielaborazione della scrittura con gli attori, che la pagina può solo imprigionare, prima che il gioco teatrale nuovamente li liberi. Non è un caso se, sia nel sequel processuale del Woyzeck biicneriano de Il caso W, andato in scena nel 2019, sia nel teatro da camera della Trilogia del tavolino, la morte resti sempre sullo sfondo o, come avrebbe detto Ibsen, nella stiva del passato, orizzonte che incombe, meccanismo inesorabile che soltanto l'umorismo e la poesia, la risata insensata e la fuga in avanti del linguaggio, riescono, per un momento, a scardinare. E quel momento, evanescente come un bisbiglio, si chiama teatro. Con uno studio di Enrico Piergiacomi."" -
Ritorno a Santa Venera. Storia del santuario di Afrodite Urania-Venere Iovia di Paestum
Frutto di un lavoro d’equipe internazionale, la lettura del santuario di Afrodite a Paestum che Mario Torelli offre in questo volume dimostra come un approccio antropologico alla cultura antica sia in grado di superare barriere tra discipline specialistiche e classificazioni meccaniche per giungere a un grande quadro d’insieme. Dai rapporti tra madrepatria e colonie magno-greche all’integrazione con il mondo italico prima e romano poi, l’autore segue le tracce di un complesso rituale attraverso gli spazi del rito, le opere scultoree e i materiali mobili. I temi dell’iniziazione femminile, della c.d. prostituzione sacra, ma anche della valenza funeraria del culto di Afrodite Urania (Venere Iovia per i Romani), grande dea mediterranea con numerose sfumature e riflessi della connettività del mondo antico, sono alla base di una riflessione profonda sul rapporto tra società e rito nell’antica Poseidonia-Paestum. -
L'accademia e la follia
La Psichiatria nasce in Italia durante la grande stagione del positivismo. Presso l'Ateneo di Pisa giunge in sordina, come insegnamento ancillare, in dipendenza dalla cattedra di Medicina Legale ed Igiene. Lentamente, però, lo studio della mente e la speranza di poter guarire le misteriose malattie dell'encefalo prendono piede, e si progettano e realizzano i locali della Clinica di Malattie Nervose e Mentali. Questo saggio, che ripercorre numerosi materiali d'archivio, cerca di ricostruire la storia della Psichiatria presso l'Università di Pisa, sia come insegnamento che come pratica clinica. Ne emerge un'immagine complessa, ricca di sfaccettature, sin nei minimi dettagli. Il lettore potrà quindi scoprire la storia di uno dei più attivi poli di ricerca sulla malattia mentale d'Italia, direttamente dalla viva voce delle fonti.