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Lingua e interazione. Insegnare la pragmatica a scuola
Sebbene negli ultimi anni la didattica delle lingue abbia compiuto passi enormi in direzione di un approccio sempre più comunicativo e umanistico, rimangono alcune zone poco esplorate come quella che riguarda l'insegnamento e l'apprendimento di aspetti legati alla pragmatica della lingua. È stato dimostrato che la capacità di usare la lingua, quella che viene definita competenza pragmatica, necessita di un'istruzione guidata. La consapevolezza di ciò ha portato le Autrici alla stesura di questo volume. Il volume si rivolge a docenti di lingua, futuri docenti di scuola primaria e secondaria di I e II grado, studenti di scienze della formazione primaria, linguistica e glottodidattica e a studiosi interessati all'educazione linguistica in generale. -
Criminalia. Annuario di scienze penalistiche (2019). Vol. 14
"Criminalia"""" è una rivista con periodicità annuale che intende contribuire al dibattito nel campo delle discipline penalistiche, quali il diritto penale sostanziale e processuale, nonché la criminologia. La rivista ospita principalmente saggi e articoli di studiosi italiani e stranieri, volti ad approfondire temi al centro del dibattito scientifico nazionale e internazionale. Adeguata attenzione viene riservata anche alla politica criminale, ai più recenti sviluppi legislativi e all'applicazione del diritto." -
A regola d'arte. La street art tra didattica della legalità e paradosso della trasgressione
Il volume propone un approccio all'educazione civica, alla cittadinanza e alla legalità, attraverso il paradosso della trasgressione dato dalla cosiddetta street art, che permette di trasformare la regola infranta in possibilità inedite e creative di espressione di sé, ma anche del senso di appartenenza alla comunità nella quale si è inseriti. Contaminando l'intervento istituzionale canonico con forme espressive e strategie comunicative non contemplate dai curricoli scolastici, è possibile favorire lo sviluppo di competenze necessarie per affrontare con spirito critico le sfide che la vita propone. Perché ciò si realizzi occorre fare breccia nella rigidità della certificazione istituzionale e riconoscere che la formazione si alimenta di moltissime agorà fisiche e virtuali, spesso esterne ai percorsi canonici, ma non per questo estranee. Attraverso la street art le pareti degli edifici pubblici, in particolare di quelli scolastici, possono diventare lo scenario di una vera e propria mostra di strada permanente a cielo aperto, un'espressione artistica a futura memoria, oltre a rappresentare, contemporaneamente, un gesto di appropriazione reale, da parte dei giovanissimi studenti, del contesto scolastico e del territorio di vita. È così possibile alimentare, inconsapevolmente, magari, e tuttavia in maniera profonda, il sentimento di appartenenza, di condivisione, di reciprocità e di rispetto. -
Il futuro della mente. Da Leonardo alla società della conoscenza
I saggi raccolti in questo volume cercano di tracciare un bilancio della riflessione sulla mente a partire dall'ingegno di Leonardo da Vinci fino a giungere alle nuove frontiere della scienza e della tecnologia. Immaginare il “futuro della mente” significa anche interrogarsi sui caratteri e i limiti della natura umana, sul rapporto mente-corpo, sulla relazione fra intelligenza naturale e artificiale e sull'impatto della tecnica sul nostro rapporto con il mondo. I contributi si basano sulle relazioni e sulle comunicazioni presentate all'omonimo convegno nazionale, organizzato dalla Società Filosofica Italiana dal 7 al 9 novembre del 2019 tra Pistoia e Firenze. -
«Amara terra mia, io vado via». Cinema italiano e canti della grande emigrazione del Novecento
È a partire dalla grande emigrazione italiana del Novecento che all'interno di questo volume vengono prese in esame alcune note pellicole della cinematografia nazionale (Nuovomondo, Sacco e Vanzetti, Il cammino della speranza, I magliari, Rocco e i suoi fratelli, Così ridevano, Pane e cioccolata), nelle quali si narra di quando ad emigrare all'estero erano soprattutto gli italiani e tra le mete prevalenti c'erano l'America del primo ventennio del secolo scorso, l'Europa del secondo dopoguerra e l'Italia industrializzata del nord, durante il boom economico. Un fenomeno di esodi massicci che le immagini rammentano e reinventano, mentre i canti e le ballate (Mamma mia dammi cento lire, Il tragico affondamento del bastimento ""Sirio"""", Titanic, Amerigo, Vitti 'na crozza) evocano e ricreano. Lungo un percorso di analisi dalla solida metodologia filmologica e dall'insolita interdisciplinarità che, oltre a richiamare l'attenzione su un tema tanto ampio, quanto contemporaneo, prova a sollecitare il piano di ascolto e di visione di lettori, spettatori, nonché studenti e studentesse a cui questo volume si rivolge."" -
Un paese di paesi. Luoghi e voci dell'Italia interna
L’Italia è un Paese di paesi che da Nord a Sud punteggiano il territorio. È l’Italia interna, prevalentemente collinare e montuosa, marginalizzata dallo sviluppo contemporaneo, abbandonata e resa silenziosa dallo spopolamento, una vasta periferia territoriale trascurata dalle politiche, svuotata di funzioni e servizi, ferita nella sua dignità ambientale, sociale e culturale. Partendo dai processi storici che ne hanno causato il declino, il libro cerca di ridare voce a questa Italia ingiustamente definita “minore” e alle sue risorse diffuse, ricchezze e bellezze utili non solo alle comunità locali ma all’intera società, individuando i paesi come nodi nevralgici del patrimonio territoriale e come laboratori di rinascita nell’orizzonte incerto del nostro tempo, reso più cupo dalla pandemia. Dalla dorsale appenninica alle campagne, descrivendo il paesaggio e la società locale, gli scritti qui raccolti mettono a nudo le contraddizioni di uno sviluppo squilibrato, riportando al centro il territorio e cercando di indicare nuovi sentieri nei paesi antichi. -
Tenebre splendenti. Sul cinema di Roman Polanski
In più di sessant’anni di carriera, Roman Polanski, tra i più celebri e controversi autori del cinema contemporaneo, ha lavorato in contesti diversi (la Polonia sovietica, l’Europa, Hollywood), realizzando film di grande impatto e successo. Questo libro ripercorre la sua parabola artistica, segnata da una creatività febbrile che ha incrociato alcune grandi suggestioni culturali del XX e del XXI secolo. Dalla fascinazione giovanile per il Surrealismo all’emergere di una poetica moderna sull’identità (Il coltello nell’acqua), legata spesso ai luoghi come spazi da cui emerge il perturbante (Repulsion, Rosemary's baby, L’inquilino del terzo piano, Cul de sac, Carnage), da un’originale riformulazione delle architetture di genere (Chinatown, Frantic, Luna di fiele, La nona porta) all’amore per la tradizione e la materialità del cinema (Per favore, non mordermi sul collo!, Pirati), fino alle grandi riflessioni che spaziano dalla letteratura (Tess, Oliver Twist) al teatro (Macbeth, Venere in pelliccia), dall’arte alla musica (Che?, La morte e la fanciulla), dalla politica (L’uomo nell’ombra) alla storia (Il pianista, L’ufficiale e la spia). Un viaggio dentro le luci e le ombre delle innumerevoli contraddizioni umane, quelle di un cinema unico, che non ha mai smesso di affascinare e sedurre. -
Mangio, quindi sono? Cibo, potere, interculturalità
Questo libro parte dall'affermazione che il cibo è un'istituzione sociale, costruita in maniera differente da tutti i gruppi umani per sottoporre a regole condivise le attività connesse al mangiare e al bere, evitando i conflitti fra gli individui. Ma stabilire che cosa e come si può e non si può mangiare, implica la necessità che qualcuno ponga un certo numero di vincoli alla libera scelta di quegli stessi individui. In questo senso, il cibo ha immediatamente a che fare con il potere e con l'esercizio del potere. Questa sua dimensione intrinsecamente politica viene investigata a partire da una critica della nota affermazione di Ludwig Feuerbach secondo cui “l'uomo è ciò che mangia”, connettendola a tematiche centrali come la globalizzazione e la localizzazione, il multiculturalismo e l'interculturalità. Lo scopo è recuperare la centralità dell'individuo, delle sue preferenze e delle sue scelte nell'attuale discorso sul cibo, “de-colonizzando” i presupposti della cosiddetta “modernità occidentale”. -
Il senso del libro. Filosofia e linguaggi del marketing
Che cosa spinge a pubblicare un nuovo titolo e a credere che avrà fortuna? La legge dei numeri non lascia speranza al mestiere dell’editore se non integrata da altri principi, quali l’unicità, la bellezza, la giustezza del singolo libro che sceglierà di stampare. Come mostra la storia dell’editoria moderna i più precisi calcoli e le migliori strategie non bastano al successo duraturo nel tempo, che dipende da una alchimia di materiali, idee, persone, luoghi in cui si manifesta il senso stesso del libro, come oggetto concreto, spirituale e intellettuale. Il destino del libro è riposto in una progettualità – tipografica, editoriale, commerciale – di lungo periodo che va dall’ideazione del “progetto” al “lancio” nei canali della comunicazione, promozione, diffusione tradizionali e post-mediali fino all’incontro con l’ultimo inaspettato lettore. Un invito a ripensare la definizione di marketing editoriale, i suoi processi, i suoi nomi, i suoi linguaggi. -
Le funzioni sociali della agricoltura
Questa raccolta di scritti intorno alle funzioni sociali dell'agricoltura è nata con l'intento di indagare le diverse dimensioni e la straordinaria capacità performativa sociale che appartengono da sempre all'agricoltura. Proprio, infatti, l'esplorazione delle funzioni sociali dell'agricoltura (non a caso declinate al plurale nel titolo del volume) consente di cogliere le dinamiche attraverso le quali l'agricoltura, sentinella dei rischi e della vulnerabilità dei modelli finora seguiti, delinea percorsi profondamente trasformativi della società e si fa promotrice di modalità di sviluppo più sostenibili. -
Tre pisane in trincea. Quattro anni di battaglie per il Centro Oncologico Pisano
Tre storie di donne, Anna, Isabella e Paola che negli anni ’80 si scontrano con il cancro, malattia che a quei tempi veniva nascosta con pudore. Costrette ad un pendolarismo per cure che nella loro città non erano disponibili, le protagoniste raccontano con commozione e ironia i tortuosi percorsi per ottenere una diagnosi e i viaggi della speranza a Milano e a Parigi. Tali sofferenze sfociano in un impegno sociale che si concretizza l’8 marzo 1987 con un’azione provocatoria. In quella epica giornata, Anna, Isabella e Paola raccolgono centinaia di firme per chiedere l’istituzione a Pisa di un Centro per la cura dei tumori. Il libro narra di quattro anni di lotte che portarono alla creazione del Centro Oncologico di Pisa, in un’epoca di trasformazione della sanità nazionale. Nella post-fazione, Pierfranco Conte, primo direttore dell’Oncologia Medica pisana, sottolinea l’attualità del tema della sanità territoriale, oggi al tempo del COVID, come nel periodo di questa storia. Prefazione di Paolo Donati. -
Specchi danteschi. Letture politiche di Dante nel Risorgimento
«""L'unità d'Italia fu sempre antico e continuo desiderio di tutti gl'Italiani intelligenti e generosi. (...) Di Dante non vi dico nulla: era l'idolo degli studiosi; egli rappresentava la grande idea della nostra nazionalità, egli il pensiero, l'ingegno, la gloria, la lingua d'Italia."""" (Luigi Settembrini, Ricordanze della mia vita, Napoli 1879). Nei decenni preunitari il poeta fiorentino simboleggiò, soprattutto per i giovani patrioti alla ricerca di quelle radici culturali identitarie da contrapporre alle dominazioni straniere, non solo una delle tante figure profonde o di parentela da cui, nell'immaginario collettivo, discendeva la nazione italiana, ma l'archetipo stesso dell'italiano di ogni epoca. Come in un gioco di specchi – ovviamente deformanti – ciascuno vide nell'exul immeritus l'antesignano delle proprie idee politiche, alimentando, dentro e fuori l'Italia, una vera e propria """"Dantemania"""".»"" -
Mefisto. Rivista di medicina, filosofia, storia (2020). Vol. 4-2
Rivista di medicina, filosofia, storia. -
Due saggi sulla questione sociale-Un dialogo su Eugen Ehrlich. Società, potere, diritto
"Un dialogo su Eugen Ehrlich. Società, potere, diritto"""": Studiosi di filosofia e sociologia del diritto discutono la figura e l'opera di Eugen Ehrlich, partendo dall'ormai classica pagina de I fondamenti della sociologia del diritto e dalla polemica che lo oppose a Hans Kelsen, per arrivare a considerare anche le dottrine espresse in scritti che hanno avuto minore diffusione. Il dibattito si muove intorno ai temi del giusliberismo, di cui Ehrlich può essere considerato uno degli iniziatori, e della natura sociale del diritto, inteso soprattutto come """"diritto vivente"""", ma cerca di mettere in luce anche l'attenzione del sociologo di Czernowitz per le questioni del diritto di origine positiva e statuale, spesso rimasta in sottofondo. """"Eugen Ehrlich. Due saggi sulla questione sociale"""": Eugen Ehrlich è autore di un'opera piuttosto vasta, che spazia tra numerosi temi. Vengono qui presentati in prima traduzione italiana due scritti che mettono in luce un versante meno conosciuto, quello dell'Ehrlich """"politico"""", che si interessa di uno dei problemi più brucianti, tanto per il suo tempo quanto per il nostro: la questione sociale. Se il primo scritto trae spunto da un'approfondita discussione delle posizioni dell'amico Anton Menger, appena scomparso, e si apre a un'analisi più ampia del campo battuto da rivoluzionari e riformatori sociali, il secondo presenta, al contrario, un'esplicita critica nei confronti di Karl Marx, soprattutto rispetto all'insostenibilità delle sue analisi economiche." -
Preso dalla vita. Una commedia del neorealismo
Roma, fine anni Cinquanta, un produttore farlocco si rivolge a un regista del neorealismo da tempo ritiratosi a vita privata. Vuole realizzare un film in cui i protagonisti sono un disoccupato sull’orlo del suicidio e un’ex reginetta di bellezza. Tra continui compromessi e difficoltà di ogni tipo il lavoro sarà portato a termine, ma a che prezzo?Dopo Il viale della speranza e prima di Telefoni bianchi e Sono fotogenico, il progetto mai realizzato di Preso dalla vita, titolo che è anche quello del film nel film, ironizza sul mondo del cinema e in particolare sulla stagione del neorealismo. Dino Risi tratteggia insieme all’amico Fabio Carpi (negli anni in cui i due lavorano insieme anche a Il vedovo e a A porte chiuse) una storia pungente profonda, capace di far sorridere, ma che al contempo anticipa i film più maturi del regista, proponendo un’acuta riflessione sui (falsi) miti del cinema. -
Architetture al cubo. Edizione 2019
Il sesto appuntamento annuale con Architetture al Cubo è interamente dedicato all'architettura sacra, con particolare riferimento alle architetture visitate durante l'anno accademico 2019-2020. Il volume raccoglie i risultati delle visite svolte da docenti, ricercatori e, soprattutto, studenti con l'obiettivo di raccontare l'architettura sacra contemporanea. La letteratura ha già affrontato molte delle opere visitate, tuttavia, la possibilità di incrociare lo studio e la ricerca con le interviste e il racconto delle esperienze degli attori del processo edilizio che hanno preso parte al processo ideativo e/o costruttivo rimane una costante importante del carattere formativo di Architetture al Cubo. Questo consente agli studenti di legare il ricordo dello studio a un momento di approfondimento più intimo: tale caratteristica è ancor più significativa se la si rapporta alla visita e al racconto dell'architettura sacra. Al contempo, in questa monografia dal carattere peculiare, gli studenti sono stati stimolati alla maggiore interazione e, in alcuni casi, invitati ad appropriarsi dello spazio dell'intervista per proporre una riflessione personale. In questo senso, l'edizione 2019 di Architetture al Cubo, pur mantenendo invariato il format degli anni precedenti, punta a evolvere il proprio approccio già fortemente didattico, consentendo agli studenti coinvolti di condividere le proprie riflessioni e critiche. La curatela di Valerio Palmieri, professore e progettista, protagonista della stagione di rinnovamento delle architetture ecclesiastiche partita in concomitanza dell'ultimo Giubileo, è significativa proprio da questo punto di vista: essa consente di delineare la cornice di un quadro, non ancora storicizzato e, pertanto, denso di dubbi, modelli e metodi che possono essere analizzati senza essere stati ancora metabolizzati. La sesta edizione di Architetture al Cubo non restituisce il racconto delle chiese più belle o di quelle più importanti, ma si sofferma su esempi significativi con lo scopo didattico di insegnare che il pensiero è progetto prima del progetto. -
La prefettura di Antemio e l'oriente romano
La vita e la carriera di Antemio, prefetto d'Oriente tra 405 e 414, si collocano in un periodo decisivo per le sorti dell'impero romano. Egli fu capace di sfruttare con abilità e competenza il vuoto di potere che si creò quando l'augusto Arcadio, morendo, lasciò un fanciullo, Teodosio II, sul trono della parte orientale dell'impero. Questa monografia intende ridefinire l'azione politica del grande dignitario, inserendola nell'ambito dei più generali cambiamenti che caratterizzarono l'età teodosiana. L'analisi della documentazione su Antemio e sull'Oriente romano negli anni della sua prefettura rivela aspetti scarsamente indagati dei poteri e delle istituzioni di una pars Orientis che gradualmente superò i problemi politici, militari e sociali cui la pars Occidentis, invece, si avviò a soccombere. -
La tempesta in una stanza. Diario tra il bene e il mare-A storm in a room. A diary for better and for wor-sea. Ediz. illustrata
Il carnet di 18 disegni a matita di Sergio Seghettini si apre con il volto di un sub che non guarda giù, verso le profondità marine ma guarda fisso negli occhi me, te, noi. Il parallelo e la suggestione con la poesia ""L'uomo ed il mare"""" di Charles Baudelaire è immediata dove il poeta dello """"spleen"""" – affiancando specularmente, uomo e mare, scrive: """"...Ma da secoli infiniti senza rimorso né pietà lottate fra voi, talmente grande è il vostro amore per la strage e la morte, o lottatori eterni, o implacabili fratelli!"""". Ciò che unisce le tavole è un tratto leggero, rispettoso, ma che non esita. Le figure sono sospese, il vento stesso si fa refolo sussurrato. Le conchiglie diventano gli edifici metafisici di De Chirico, la sabbia è rarefatta come le atmosfere di Giorgio Morandi, il traghettatore infernale, citazione del famoso dipinto di Böcklin, ricorda le fattezze delle incisioni di Gustave Doré, Nettuno ha lasciato il marmo dell'Ammannati e si è adagiato in una vasca da bagno. Il diario di Sergio risente con coscienza ed incoscienza, della complessità del suo vissuto creativo ed artistico. Se Conrad, Melville, London avessero potuto scegliere un disegnatore per le loro pagine, avrebbero indugiato a lungo su quel diario di bordo che è """"La tempesta in una stanza""""."" -
Io mi rammento. Galleria di ricordi volterrani e non solo
Una narrazione che descrive bene Volterra e i suoi dintorni: uno scenario di storia, di vita, di tipi e gruppi sociali che hanno animato più di trent'anni di realtà cittadina. -
Come progettavano i velieri. Alle origini dell’architettura moderna di navi e yacht. Vol. 3
Il XVIII secolo registra, dopo duemila anni dalla scoperta della legge idrostatica di Archimede, un cambio di passo radicale per l’Architettura navale, che avviene in epoca velica e si concentra scientificamente nei primi decenni del secolo, sebbene la segretezza imposta ad architetti e costruttori abbia ritardato di diversi decenni la divulgazione dei nuovi metodi di progetto e calcolo. Tale svolta si rese possibile grazie agli sviluppi dell’analisi matematica e della meccanica razionale in epoca di rivoluzione scientifica ed illuminista, dove la scoperta dell’equilibrio degli scafi basato sul metacentro, avvenuta verso la metà del secolo stesso ad opera del matematico Eulero e del fisico Bouguer, rappresenta il passo più emblematico di questa svolta epocale, ancora alla base dell’Architettura navale contemporanea. Negli stessi anni gli studi sulla dinamica dei fluidi e sulla resistenza al moto in essi dei corpi solidi, portati avanti da Stevin, Newton, J. Bernoulli, Leibnitz e più tardi da Froude, venivano sviluppati proprio in campo navale. I testi antichi esaminati dall’autore provengono da Francia, Gran Bretagna, Olanda, Svezia, Spagna, Danimarca, Portogallo, Stati Uniti d’America, dagli Stati italiani preunitari e, per via indiretta, dalla Russia. Una singolarità rilevabile ancor oggi è la scarsissima permeabilità tra studi delle varie nazioni, fatta eccezione per le principali competitrici dell’epoca, Gran Bretagna e Francia. L’autore sviluppa il tema storico e progettuale in modo inedito ed integrandolo con la propria esperienza di governo in mare sia dei grandi velieri che degli yacht, cercando di renderlo accessibile ad un’ampia platea di lettori. Capitoli a parte sono dedicati allo Yachting, che pur nascendo da basi comuni con l’Architettura navale, se ne distaccò progressivamente assumendo una forte autonomia progettuale dai primi decenni dell’Ottocento.