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Moscardino
Con il presente volume, che contiene la riedizione in anastatica del Moscardino di Enrico Pea, Treves 1922 e quella di Moscardino tradotto da Ezra Pound, Scheiwiller 1956, l'Associazione Amici di Enrico Pea intende rinnovare l'interesse per l'opera peana, ripartendo dal principale e singolare scritto, che entusiasmò il poeta Ezra Pound così da farne la traduzione in inglese. I due testi posti a confronto hanno lo scopo di suscitare nuovi stimoli di ricerca e di studio non solo sul testo Moscardino, ma anche sul sodalizio Pea-Pound, intercorso fra il 1941 e il 1958. Introduzione di Giovanna Bellora -
Ecrits sur J.K. Huysmans et le naturalisme
Écrivain et critique engagé dans le courant naturaliste, Camille Lemonnier se distingue comme l’un des plus subtils commentateurs de l’oeuvre de Huysmans à ses débuts. Le présent volume réunit l’ensemble des textes qu’il lui a consacrés.rnImpliqué dans les débats littéraires de son temps, Lemonnier fut ainsi le principal diffuseur de l’écrivain français auprès du public belge. Ses articles témoignent, au-delà d’un point de vue général sur l’esthétique naturaliste, d’une belle sensibilité à l’originalité stylistique de Huysmans et à son indépendance d’esprit. Ils relèvent également l’importance de la névrose, de la mélancolie et du « comique noir » chez l’auteur des Soeurs Vatard, d’En ménage et d’À vau-l’eau. -
Tutto questo un giorno sarà mio? Illustrazioni di studenti su ambiente e salute in aree inquinate
Questo volume presenta gli elaborati prodotti, dai quali emergono emozioni, sensazioni, paure e speranze, quelle che rappresentano le nuove generazioni, che in diverso modo stanno provando a far sentire i loro appelli in tutto il mondo. Vogliamo far conoscere queste voci che provengono da aree che stanno soffrendo le conseguenze di decenni di inquinamento e che sono al centro dell'attenzione per la bonifica del territorio e il miglioramento delle condizioni di salute delle comunità. -
Grammatica, didattica linguistica, tecniche di scoperta
Studiare la grammatica non entusiasma chi impara una lingua e impartirne le nozioni frustra spesso chi la insegna. Motivazioni e risultati di apprendimento e insegnamento ne risentono. C’è così da tempo un vivace dibattito sulle strategie della didattica grammaticale e sulla metalingua con cui chi insegna si indirizza in proposito a chi impara. Senza la pretesa di sciogliere i nodi di tale dibattito, questo libro indica concretamente come un metodo sperimentale, fatto di osservazioni e di ragionamento, possa essere didatticamente stimolante e proficuo. -
Digital girls. Le ragazze e la ridefinizione dei rapporti di genere online e offline
Quali relazioni ci sono tra i media digitali e le performance di genere nei vissuti delle ragazze? Cosa trovano le ragazze nei siti di social network? In che modo questi luoghi incontrano i loro vissuti? La diffusione dei media digitali è cresciuta in ogni ambito della vita. In questo scenario, il volume si interroga sui processi di soggettivazione online e offline delle ragazze. Dialogando con la letteratura sul rapporto tra genere, tecnologie digitali e processi di soggettivazione, Digital girls indaga non semplicemente la relazione con i social network, ma anche gli spazi di azione nella vita quotidiana. L'autrice lo fa attraverso una prospettiva nuova, che porta l'attenzione sulle ragazze come soggetti attivi, prendendo le distanze da posizioni di panico morale e da visioni deterministe delle tecnologie. Partendo dallo sguardo e dall'esperienza di ragazze tra i 15 e i 19 anni, l'autrice esplora gli immaginari e i modelli di genere legati all'uso dei media digitali con l'obiettivo di comprendere come queste tecnologie siano capaci di sostenere o, al contrario, di sfidare le norme sui corpi, la sessualità e le relazioni. Prefazione di Carmen Leccardi. -
Il futuro nel presente. Percorsi letterari tra Italia e Francia
Le ipotesi di vita al di là del tempo — e collocate in anni, quando non millenni, ancora lontanissimi — colpiscono l'immaginario per la suggestione delle previsioni che risultano perfettamente centrate persino se viste dalla nostra attuale prospettiva. Lungo l'asse Italia-Francia si scandagliano le opere di Mercier (L'an 2440), Ghislanzoni (Abrakadabra), Della Sala Spada (Nel 2073!), Mantegazza (L'anno 3000), Salgari (Le meraviglie del Duemila) e altri coevi autori francesi del tardo Ottocento a vario titolo impegnati a tessere un composito affresco della futurologia letteraria e a immaginare un domani migliore in cui collocare il presente angoscioso. Nelle previsioni degli scrittori esaminati trovano spazio molti ritrovati pioneristici della nostra generazione che esercitano un indubbio fascino per il solo fatto di essere stati ipotizzati già a partire dal Settecento. Alcune derive sono indubbiamente tragiche; di contro, emergono anche visioni non mutilate negli aspetti più difficili da declinare, e cioè la fiducia in un presente migliore e la possibilità di vivere, risanati, dopo avere fatto l'esperienza di un futuro inquietante. Presentazione di Perle Abbrugiati. -
Poesie
Giuliano Cappuzzo è nato a Pechino (Cina). Figlio secondogenito del medico chirurgo dell’ambasciata italiana, è vissuto tredici anni in Cina. In Italia ha frequentato l’accademia di belle arti, laureandosi in scenografia. Ha lavorato alla Rai di Roma. Pittore, grafico, fotografo e designer, successivamente si è occupato di antiquariato a Firenze. Il suo interesse per l’arte che ha abbracciato vari campi figurativi, nel tempo ha trovato nella letteratura una nuova forma di espressione e realizzazione, sia nella prosa come nella poesia... La poesia rispecchia nella letteratura il suo interesse per le nuove forme di espressione artistica di avanguardia che erano già presenti in forma astratta nelle sue fotografie e nella scenografia. Sono momenti di realizzazione creativa e poetica di emozioni della vita. -
La tradizione manoscritta del commento di Servio alle «Bucoliche»
Servio, grammatico vissuto fra il IV e il V secolo, è l’autore dell’unico commento antico alle opere virgiliane che ci è pervenuto in forma completa, grazie all’enorme fortuna di cui ha goduto nel corso del Medioevo e del Rinascimento. Esso ha accompagnato in questi secoli la lettura di Virgilio e costituisce tutt’ora uno strumento fondamentale per lo studio delle opere virgiliane e della loro ricezione. Nel sec. XX e all’inizio del XXI sono state pubblicate edizioni di alcuni libri del commento all’Eneide, ma per il commento alle Bucoliche (e alle Georgiche) l’edizione d’uso resta quella ottocentesca di Thilo, basata su una conoscenza molto limitata della tradizione manoscritta. Questo volume si propone di colmare questa lacuna degli studi, con una ricostruzione della peculiare tradizione manoscritta del commento alle Bucoliche, ed un esame dei problemi posti dalla ricostruzione del testo critico. -
Après Berman. Des études de cas pour une critique des traductions littéraires
Adressé en premier lieu aux étudiant.e.s en langue, traduction et littérature françaises, mais aussi aux acteur.rice.s, spécialistes et aux personnes passionnées par la traduction, ce livre a pour but de fournir une première approche de la critique bermanienne des traductions littéraires entre le français et l’italien.À travers un choix d’études de cas portant sur des traductions de Proust, Rimbaud, Camus, Pennac, Chamoiseau entre autres, cet ouvrage vise à montrer comment développer une réflexion critique quand on aborde l’analyse d’une traduction.Plusieurs problématiques sont traitées, depuis les retraductions de classiques jusqu’aux traductions d'œuvres contemporaines; le dernier chapitre fournit des éléments pour l’écriture d’une note sur la traduction. -
Teoria. Rivista di filosofia (2021). Vol. 2: The body and its surplus. Theoretical and political perspectives on contemporaneity-Il corpo e la sua eccedenza. Prospettive teoretiche e politiche su...
In un momento storico in cui gran parte della popolazione mondiale, a causa della pandemia di Covid-19, si è ritrovata nella situazione – praticamente inedita – di essere pesantemente limitata nella propria libertà di movimento, si ripropone prepotentemente la domanda sul corpo, tanto su quello proprio, individuale, quanto su quello sociale, collettivo. Entro tale quadro problematico, «Teoria» dedica due numeri a questa discussione. Nel primo sono stati raccolti saggi che trattavano del corpo, o della corporeità, secondo una direttrice storico-concettuale. Questo secondo numero, invece, analizza il tema principalmente dal punto di vista del pensiero contemporaneo, privilegiando una prospettiva che tiene particolarmente in considerazione la dimensione eminentemente politica della corporeità. -
Naturalmente scienza (2021). Vol. 3
Rivista di scienza. -
Liber de pomo, o della morte di Aristotele. Edizione del volgarizzamento aretino (ms. Paris BNF It. 917)
Il ""Liber de pomo"""" è un dialogo latino della seconda metà del XIII secolo, che mette in scena l’ultimo incontro di Aristotele con i suoi allievi e la morte del filosofo. L’operetta è preceduta da un’epistola prefatoria di Manfredi di Svevia, il quale dichiara di aver tradotto per la prima volta il testo in latino a partire da un originale ebraico. Nonostante l’evidente carattere apocrifo, il """"De pomo"""" circola nel medioevo sotto il nome di Aristotele e finisce per essere incluso nel corpus delle opere dello Stagirita, con un successo testimoniato dall’ampio numero di copie manoscritte (oltre 120). Sono note anche alcune traduzioni medievali del """"De pomo"""" nelle lingue romanze: la più antica è un volgarizzamento aretino anonimo della fine del Duecento, scoperto da Fabio Zinelli nel manoscritto Parigino It. 917 e finora rimasto inedito. Esistono anche una traduzione catalana e una castigliana, entrambe anonime e risalenti al XV secolo, pubblicate da Jaume Riera i Sans (1981) e Francisco Bautista (2015). Il volume propone la prima edizione critica e commentata del volgarizzamento aretino del """"Liber de pomo"""", con un ampio capitolo di analisi linguistica e uno studio filologico che ricostruisce la tradizione del testo. Ne risulta confermata la vivacità culturale di Arezzo nel tardo medioevo: sede di un’università, la città è anche patria di Guittone, il principale rimatore toscano prima di Dante, e di quel Restoro che scrive il più importante trattato scientifico vernacolare del Duecento, """"La composizione del mondo colle sue cascioni"""", la cui lingua ha notevoli elementi in comune con quella dei testi del codice Parigino. Premessa di Luca Serianni."" -
Il «Libro d'herbe» di Gherardo Cibo tra arte, natura e scienza. Ediz. illustrata
Vissuto nella seconda metà del XVI secolo, Gherardo Cibo, affascinante e poliedrica figura di artista e naturalista, è l'autore del Libro d'herbe, un raffinato piccolo manoscritto che si conserva presso la Biblioteca Marucelliana di Firenze. -
Sillabe naufraghe
«""Volo"""". """"Voglio"""" e """"volo"""". E la seconda persona si sostantivizza in """"vis"""" – """"forza"""" – col """"robor"""" del motore poetico ad eliche di anima. Avvertimento al lettore, magnifico o munifico: per decollare da queste pagine, che salutano con il varo finale sulle labbra dell'orizzonte (bacio fra terra e mare, finito infinito, nuvole e zolle), ci vuole un brevetto di vita strizzata nelle rughe dell'esistenza, con ali di aliante, che si muove nel solco dei versi, appena bagnato da lacrime al gusto di grappa. L'autore, poeta poietico, scolpisce la cavalcata cronologica, fra paesaggi di anima e di luoghi, con la propria subbia verbale, con schegge di parole come """"luminami"""", che lasciano fuori """"il"""" per non perdere la folgorazione dell'immagine al fosforo. Non mancano altri esempi di creatività plastico-cinetica, come nelle liriche finali de """"La colonia"""", ai tempi dell'oratorio, quando """"anche il riso negli occhi era diverso"""", o ne """"La partita di pallone"""", con le """"esse"""" di """"fossa"""" ed """"ossa"""", che sibilano fra le gambe dei giocatori, ancora lontani dal """"lucro"""". Sottilissimi e magistrali, in chiave poetica, i richiami alle realtà socio-politiche, con denuncia, affilata quasi pasoliniana, del """"radical-chic"""", che brinda col proprio arrivismo, come dimostrato dal Sessantotto ai nostri giorni. (...)» (dalla presentazione di Cristiano Mazzanti)"" -
Etica e ontologia. Heidegger e Levinas
Il volume presenta uno studio dedicato al rapporto tra l'etica e l'ontologia articolato nei percorsi di pensiero di Martin Heidegger e Emmanuel Levinas. La prospettiva assunta è quella della fenomenologia, che ha costituito, nel caso di Levinas, un metodo di decisiva importanza per pensare il rapporto tra etica e ontologia, e, nel caso di Heidegger, una provenienza conservata e profondamente rielaborata. Scegliendo di non cimentarsi con un esercizio di comparazione tra due filosofi, ma di considerare, invece, le rispettive riflessioni sull'etica e sull'ontologia, intendendole come base filosofica per un eventuale confronto complessivo, lo studio attinge anche a scritti poco considerati, o recenti, come per esempio i Quaderni neri, per restituire tutta l'ampiezza del tema affrontato. Nella prima parte, ad essere ricostruito è il senso originario dell'etica secondo Heidegger, cioè l'abitare dei mortali sulla terra. Nella seconda parte, dedicata a Levinas, l'esposizione segue invece la critica radicale dell'oppressiva tradizione ontologica, che culminerebbe con Heidegger, critica levinassiana che sorregge e intona la tesi del primato dell'etica nei confronti dell'ontologia. -
Third Pisa colloquium in logic, language and epistemology. Essays in honour of Mauro Mariani and Carlo Marletti
In honour of Enrico Moriconi, to celebrate his 70th birthday and retirement. It consists of twelve original short essays by some of his friends, colleagues and former students, in the areas of general logic, proof theory, history of logic, philosophy of mathematics, epistemology and philosophy of language, mainly focusing on some of his favourite research topics. -
La rosa e il perché. Per una fenomenologia del mistero
Il presente volume osa avventurarsi nei meandri labirintici e «multiversali» nei quali si dispiega la condizione umana. Di essa si esplora, in prima battuta, la trama dinamica vivente, nelle innumerevoli poliscenografie «regionali» che la articolano, e alla luce dell'ambigua aura misterica che filtra dalla sua figura globale. L'attenzione si concentra, in seconda battuta, sull'uomo, il personaggio principale del dramma cosmico-esistenziale. Verranno sondate alcune espressioni salienti e cruciali del suo essere al mondo, come il corpo, il volto e la parola. Nella parte conclusiva del volume saranno esaminati due eventi cruciali che scandiscono gli universi dell'umano, vale a dire, gli eventi della bellezza e del Sacro/Santo. L'inutile, ma sublime gratuità della rosa – senza un perché! –, e il mistero impenetrabile che essa dischiude e addita con tacita eloquenza costituiranno la filigrana di fondo che sorregge la lettura dell'umano che qui si propone. -
Tutto ti dirò a casa. Diario di una deportazione
Era circa il 1960 quando Giuseppe Corti consegnò al figlio Danilo un taccuino scritto a lapis che conteneva i tristi ricordi del periodo della deportazione in Germania di cui erano state vittime lui stesso e il figlio Moreno. Da quel momento la famiglia decise di custodire gelosamente il manoscritto che racconta il periodo drammatico trascorso nella fabbrica Bopp di Frei-Weinheim. Moreno appunta rigorosamente quanto gli accade intorno affidandosi a una cronaca che alterna la semplice annotazione dei fatti all’esposizione degli stati d’animo. Fatica, paura, fame, freddo, violenza, mancanza di libertà, privazione degli affetti mostrano l’odissea dei lunghi mesi di prigionia. Dopo tanti anni, in piena pandemia Covid, si è realizzato il desiderio di farne un libro per mantenere viva la memoria. In questo modo il testimone, oltre che alla famiglia, passa a intere generazioni. -
Umoristi spagnoli a teatro. Vol. 1
Quando degli umoristi scrivono per il teatro, lo spettatore (e, in questo caso, il lettore) viene catapultato in uno scenario inusitato, che si apre ad ammiccamenti, a nonsense e a svolte inattese. Spirito d'innovazione, estrosa disinvoltura e tanto humor permeano queste due commedie, ora in traduzione italiana, scritte a quattro mani dai tre autori, amici e promotori di una ""rivoluzione"""" umoristica tra gli anni Venti e Quaranta del secolo scorso. Non furono gli unici in Spagna – tant'è che il gruppo di umoristi venne considerato dalla storiografia letteraria una vera e propria «generazione» – ma si distinguono perché iniettano di spirito assurdo e paradossale le pièces, sorprendono e disorientano il pubblico, rovesciando la percezione della realtà."" -
Sulla libertà e la schiavitù-De la liberté et de la servitude. Ediz. bilingue
Il ""De la liberté et de la servitude"""" pubblicato da Francis de La Mothe Le Vayer nel 1643, rappresenta il lucido e innovativo contributo moderno alla filosofia morale e politica di un pensatore bifronte, privatamente critico del potere, pubblicamente difensore della monarchia francese. Denunciando le contraddizioni dei filosofi che credono di essere liberi in catene e dei cortigiani che scelgono volontariamente di servire per ottenere vantaggi fittizi, La Mothe ridiscute la possibilità da parte dell'uomo di diventare veramente libero. Introduzione di Federica De Felice.""