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Bene-stare nella scuola e nella società cosmopolita
Il volume Bene-stare nella scuola e nella società cosmopolita, frutto di un seminario di studio presso la Libera Università di Bolzano tra ricercatori, formatori e insegnanti, raccoglie azioni (educazione e didattica interculturale) ed approcci che possono contribuire a un'educazione interculturale. Nella scuola e nella società cosmopolita è necessario promuovere l'universale dignità dell'essere umano per sostenere un bene-stare per tanti, se non per tutti, attraverso la promozione del benessere come realizzazione della condizione umana. Il volume, diviso in tre parti, Costrutti, Azioni, Testimonianza, intende proporre un percorso che dalle elaborazioni teoricheporti, passando per esperienze formative, al vero vissuto raccontato. -
Eleanor Marx traduttrice vittoriana e militante ribelle
Ormai da alcuni anni Eleanor Marx (1855-1898) è al centro di un dibattito in cui s'incrociano i temi del femminismo tardovittoriano, la storia del socialismo e, non ultimo, il ruolo del traduttore come mediatore culturale. Figlia prediletta di Karl Marx, Tussy (come era chiamata in famiglia) ebbe il privilegio di crescere in un ambiente poliglotta, ricco di stimoli politico-culturali e di cosmopolitismo letterario. Furono gli anni formativi ad alimentare in lei una visione del mondo a metà strada fra romanticismo, utopia socialista e ribellismo bohémien. Misurandosi con la complessità di una militante ansiosa di 'inventare' il futuro, questo volume si propone di presentare Eleanor Marx come una traduttrice vittoriana che, sempre controcorrente, diede un contributo rilevante alla storia della cultura europea, non solo traducendo in inglese importanti classici (Flaubert, Ibsen, ecc.), ma anche proponendo una serie di originali interventi sulla letteratura inglese e sulla pratica e teoria della traduzione. Di qui il ritratto di una ribelle che, contro l'ortodossia di una borghesia sempre più retriva, contro il persistente maschilismo dell'epoca, mirò a innestare il suo ruolo di traduttrice su quello di attivista socialista impegnata a lavorare a tempo pieno per l'emancipazione delle donne. -
Nauaghia naufragium. Nomi ed epifanie dal dolore...
Nauaghía naufragium. Nomi ed epifanie dal dolore dei migranti è il tentativo di ""mostrare"""" nei loro tratti tipici (tipici perché purtroppo si ripetono) alcune forme di sofferenza e vessazione patite dai migranti del nostro tempo. Il titolo, espresso negli idiomi delle due antiche culture greca e latina, coniuga allusivamente il naufragio dei migranti con quello dell'Europa di fronte al fenomeno epocale delle migrazioni. Poema a drammaturgia libera, vale a dire una poesia pensata per essere eseguita, nel rispetto della destinazione originaria di ogni componimento in versi: il canto — in senso stretto o lato — e la declamazione. Dunque: lettura ad alta voce in solitudine, per o insieme ad altri, con o senza musica, al buio o avvolti in un'immagine; autonomia di riassemblaggio in un ordine sempre diverso di tutto il materiale proposto o anche di singole sue parti in vista di un'esecuzione, privata o pubblica, sempre nuova."" -
In ricordo di Giuseppe Nenci
Il volume raccoglie i contributi presentati da allievi e collaboratori del Professor Giuseppe Nenci nel corso delle due Giornate che la Scuola Normale Superiore e il Laboratorio SAET gli hanno voluto dedicare nel 2019, in occasione del ventesimo anniversario della scomparsa. La Giornata del 25 ottobre, In ricordo di Giuseppe Nenci, ha ripercorso alcuni grandi temi dell'opera e della ricerca dello studioso. La Giornata del 12 dicembre è stata dedicata al Maestro e a Gli Anni di docenza in Normale e i 'suoi' Laboratori. -
Giuseppe Baretti lessicografo e lessicologo
Questo volume raccoglie gli atti dell’omonimo Convegno di studi svoltosi il 16 aprile 2021, per iniziativa e sotto il patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Tricentenario della Nascita di Giuseppe Baretti. I saggi dei quattro studiosi partecipanti – Vilma De Gasperin, Francesca Savoia, Lucia Berti e Giovanni Iamartino – convergono nel mettere in evidenza il ruolo assolutamente centrale che Baretti reclamava alla conoscenza profonda delle lingue nel fare e divulgare cultura, e invitano i lettori a seguire gli originali percorsi della sua variegata attività linguistica, didattica e critico-letteraria, e a individuare la politica culturale ad essa sottesa. Correda il volume una cronologia dettagliata della vita, dei viaggi e delle opere di Giuseppe Baretti, a cura di Francesca Savoia. -
Cocktail partigiani. Parole e immagini in fondo al bicchiere
Uno scrittore-barman, dodici fumettisti, un liquorificio sociale, una fabbrica recuperata, un museo della Resistenza, un sito giornalistico di inchiesta e una grande associazione culturale e di promozione sociale: ecco gli ingredienti di Cocktail partigiani, una raccolta di racconti dedicati ai miscugli alcolici ciascuno dei quali commentato da un fumettista. L’autore è Gabriele Brundo, barman di un locale nei caruggi di Genova, animatore di un laboratorio di scrittura. Dal suo incontro con Checchino Antonini, giornalista di Popoff Quotidiano, e con l’Amaro Partigiano – dunque con le esperienze di Rimaflow di Milano e degli Archivi della Resistenza di Fosdinovo (MS) – scaturisce il progetto di mescolare i suoi racconti di viaggio con i disegni, un ricettario di cocktail a base di liquori e vini autoprodotti e gli interventi di Stefano Carmassi e dirigenti Arci di Toscana, Liguria e Roma su produzione e consumo consapevoli e responsabili di bevande alcoliche – sia dal punto di vista della sicurezza, sia da quello della qualità dei prodotti e del lavoro – sui rituali del consumo dell’alcol e della letteratura, su quelli di una socialità da riconnettere e sulla relazione con le reti “fuori mercato” e dell’economia solidale. Un libro per rimescolare e rimescolarci. -
Predella. Ediz. italiana e inglese (2020). Vol. 22: Arti preziose medievali. Studi italiani per Danielle Gaborit-Chopin
«Danielle Gaborit-Chopin costituisce a pieno titolo una delle più importanti figure della medievistica dell'ultimo cinquantennio e non ha certo bisogno di una presentazione: la sola bibliografia dei suoi scritti rivela la vastità e l'originalità dei suoi interessi. Costantemente sul filo di opere e documenti, Danielle Gaborit-Chopin ha saputo intrecciare in maniera magistrale le più acute considerazioni stilistiche e formali con i dati provenienti dalle fonti, delle quali la studiosa francese è una grande conoscitrice, senza mai tralasciare gli aspetti riguardanti la materialità dei manufatti, indagati nelle loro componenti tecniche e conservative.» (dall'introduzione) -
Quaderni stefaniani. Studi di storia, economia e istituzioni. Vol. 40: Il giurista e lo storico
I contributi raccolti nella pubblicazione sono un sincero tributo alla vita universitaria di Danilo Marrara (1936-2020) divisa tra impegni istituzionali e di ricerca. -
Studi lockiani. Ricerche sull'età moderna (2021). Vol. 2
Rivista di studi e ricerche sull'età moderna. -
Ostraka. Rivista di antichità (2021). Vol. 30
Contributi di Mario Torelli, Eleonora Frongia Mancini, Tonio Hölscher, Pedro Rodríguez Oliva, Francesco Marcattili, Stefano Bruni, Elvia Giudice, Michele Gras, Panagiotis Konstantinidis, Luigi Lafasciano, Theodoros Mavrogiannis, Germana Scalese, Luigi Todisco, Pier Giovanni Guzzo. -
La conoscenza e la cura. Omaggio ad Alessandro Pagnini
La conoscenza e la cura raccoglie venti contributi che le autrici e gli autori offrono ad Alessandro Pagnini come omaggio e a testimonianza dei lunghi anni di amicizia e scambio intellettuale, con lo spirito di chi si riunisce attorno a una figura di studioso con cui non si cessa di aver voglia di dialogare e scambiare idee, certi di incontrare apertura, curiosità e altrettante idee. I temi trattati appartengono a un vasto raggio di discipline, tra cui la filosofia della scienza, la filosofia della medicina, la filosofia delle psichiatria, l'epistemologia, la filosofia della mente, l'etica, la pratica clinica, le medical humanities, la storia della filosofia e la storia delle idee. -
Aristofane e i volti dell'eroe. Per una grammatica dell'eroismo comico
Messo a fuoco per la prima volta in un controverso saggio di Cedric Whitman (1964), il concetto di 'eroe comico' si è presto diffuso negli studi su Aristofane e sulla commedia attica antica. Nel dibattito che ne è scaturito, esso sembra peraltro aver contribuito più a sollevare problemi che a risolverne: alcuni studiosi hanno considerato improponibile riferire la qualifica di 'eroico' a un personaggio discontinuo e amorale come il protagonista aristofaneo; ad altri, il modello proposto da Whitman è sembrato inadeguato a rendere conto delle tante forme che quel protagonista assume nei singoli drammi. Lo studio di Alessandro Grilli prende le mosse da un'accurata ricostruzione del dibattito intorno all''eroe comico' aristofaneo, esplorando la storia del concetto e discutendone le principali declinazioni ermeneutiche. Questa fase preliminare dell'indagine approda a una definizione radicalmente innovativa di 'eroe comico', fondata, più che su elementi tematici o su qualità di carattere, sui diversi fattori che canalizzano l'adesione empatica del destinatario implicito verso il protagonista. Da questo rovesciamento di prospettiva emerge una stringente tassonomia di possibili profili 'eroici', che permette finalmente di ricondurre la varietà dei protagonisti aristofanei a un insieme di opzioni ben ordinate inscritte nel codice del genere. Questa impostazione rende possibile individuare una 'grammatica' del ruolo eroico nella commedia di Aristofane, ma anche esplorarne le tendenze ideologiche, come nel caso dei tratti che caratterizzano l'eroismo femminile in Lisistrata e nelle Donne al Parlamento. -
Il nome nel testo. Rivista internazionale di onomastica letteraria (2021). Vol. 23
«Compito di una rivista è fotografare lo stadio di avanzamento degli studi, verificare la strada percorsa ed eventualmente suggerire ulteriori, possibili linee di intervento. I diciotto saggi contenuti in questo numero del Nome nel testo offrono un quadro alquanto articolato delle modalità di approccio all'onomastica letteraria. È una varietà determinata non soltanto da differenti contesti (letteratura italiana, polacca, americana, classica, ecc.), ma da plurimi metodi di indagine, da angoli prospettici non coincidenti e talvolta persino opposti, dall'individuazione di un ampio spettro di temi e questioni. Il rapporto dei nomi con la letteratura genera dunque percorsi che vanno analizzati nella loro specifica peculiarità. Sarà tuttavia opportuno — ed è lo scopo di questa nota introduttiva — offrire al lettore qualche indicazione per orientarsi, illustrando i criteri seguiti per articolare le varie sezioni in cui sono stati raggruppati i contributi: senza la pretesa di comprimerli nello spazio esiguo di una categoria, ma evitando di disporli in base al puro ordine alfabetico degli autori, questa scelta mira solo a individuare alcuni nuclei fondanti, alcuni nodi irrisolti. Il primo, sul quale si concentra il maggior numero dei contributi (ben sei), è stato definito Soglie, margini e altri spazi. Luigi Matt, per esempio, ci parla della fisionomia spesso sorprendente, carica di allusioni e di depistanti ammiccamenti, dei titoli delle opere di Giorgio Manganelli. Siamo in quello spazio particolare che è la soglia del testo, in quell'indugio prefatorio che Manganelli traduce in una sfida alla lingua dell'uso e alle doti ermeneutiche del lettore. I titoli manganelliani sono, ci ricorda Matt, invito alla cerimonia della scrittura e pertanto opportunità di comprendere la natura ultima del testo letterario, che è arte di evocare i demoni, creazione di incantesimi; in una parola: enigma. E nel medesimo spazio, ma con differente approccio, soggiorna l'intervento di Leonardo Terrusi. In questo caso lo studioso si concentra sul titolo, Il Quarantotto, di una sola opera di Sciascia. La carta giocata da Terrusi consiste nel riuscire a cogliere tutte le risonanze, i residui ideologici e memoriali, il magnetismo, in buona sostanza, di ciò che si presenta con l'anodina sembianza di un numero: nel titolo si può leggere il senso di confusione, la percezione del fallimento dell'intero processo rivoluzionario e in fondo quella dialettica tra verità e scrittura in cui si riconosce la qualità precipua della narrativa di Sciascia...» (Dalla Presentazione) -
Synergies. A journal of english literatures and cultures (2020). Vol. 1
Rivista di letteratura e cultura inglese. -
Comunicare ambiente e salute. Aree inquinate e cambiamenti climatici in tempi di pandemia
La comunicazione del rischio è diventata materia quotidiana, argomento di discussione e conflitto, con molteplici implicazioni nella vita di ognuno di noi. Sono molte le possibili risposte alle attuali crisi ambientali e sanitarie che, pur amplificando le disparità, sembrano accumunare sempre più le persone. E mai come oggi si possono apprezzare le conseguenze di informazioni false o distorte, l'importanza delle emozioni e la difficoltà di spostare l'asse dell'argomentazione sui rischi ambientali dall'individuo alla comunità, la difficoltà di arrivare insieme a soluzioni sostenibili, eque e realistiche. Frutto di un lavoro collettivo, questo libro approfondisce la conoscenza dei linguaggi della comunicazione del rischio, i metodi e gli strumenti usati dai ricercatori e dagli esperti, da cittadini e studenti, da amministratori e politici. Che si parli di aree ad alto rischio ambientale, di cambiamenti climatici o di pandemia, i temi più ricorrenti in questa riflessione sono fiducia, conoscenza, necessità di capire e di rispettare le persone, bisogno di discutere in modo aperto di diritti, valori e principi per arrivare a conclusioni non definitive ma utili a prendere decisioni. -
La stella del battistero. I monumenti parlano di per sé... perché ci sono
Sono state le parole ""i monumenti parlano di per sé... perché ci sono"""", pronunciate spesso da Monsignor Silvano Burgalassi, a suggerire all'autore il percorso narrativo che mette in successione la Cappella di Sant'Agata, la Chiesa di San Sepolcro e il Battistero, come momenti dell'evoluzione artistica di Deotisalvi. Il libro consta di due parti: il romanzo, che racconta le fasi progettuali dei monumenti di Deotisalvi, e la parte tecnica che illustra col simbolismo della matematica ciò che il romanzo propone con il linguaggio della geometria. Il romanzo, collocato temporalmente nella prima metà del XII secolo, è frutto di una visione onirica, di un sogno che immagina e tratteggia la personalità di Deotisalvi: un'anima semplice e profonda che sa parlare tanto con naviganti, locandiere e carovanieri quanto con i notabili della sua città; una mente creativa che in tutto vede l'armonia delle forme con gli occhi del geomètra."" -
Cèe di cinema. Cinema a Pisa e vernacolo
Er cine? Pòr’a tte! Ma ’n dove glìera!Ti scordi ’he cc’era ll’aqqua ’n della zira?La domenica, pòe vòrte, e a Pontedera,ar “Balilla”: du’ firme mezza lira! -
La vita, un saggio infinito. Studi su Michel Henry
A un primo approccio, può forse apparire strano che Michel Henry, dopo aver racchiuso le sue prime fondamentali ricerche sul senso dell'ego e sulla ontologia fenomenologica universale nell'essenza della manifestazione, abbia poi deciso di dirigere la propria attenzione a questioni, per dir cosa, regionali, soffermandosi in particolare sulle tesi della psicoanalisi, sulla natura del corpo e sull'estetica kandinskyana. Gli studi qui presentati si propongono di affrontare proprio questi aspetti del labirintico percorso concettuale henryano, provando a elucidare talune difficoltà che possono emergere allorquando si affrontano temi quali la corpor(e)alità, l'inconscio e soprattutto la vibrazione dell'invisibile allorché questo si rivela nella (de-)figurazione pittorica. -
Rivista di filologia e letterature ispaniche (2020). Ediz. bilingue. Vol. 23
Antonietta Molinaro, Poetas áureos y sus textos en el cancionero ms. brancacciano V A 16: Lope, Góngora, Catalina de Zamudio y Liñán de Riaza (con una nota final sobre el Testamento de Celestina)Sara Longobardi, Narración y argumentación en las Cartas familiares del abate Juan Andrés sobre Nápoles Assunta Scotto di Carlo, «Punzantes notas de los pájaros cantores». Tormento di Galdós e le forme del melodrammaIda Grasso, Cernuda en exilio. Memoria de los lugares y cambio de las tópicas en Como quien espera el alba (1941-1944) Roberto Mondola, Alfonso Reyes y Pedro Salinas reescriben el Cantar de Mio Cid: dos ejemplos de traducción intralingüística diacrónica NOTEIvette Martí Caloca, El autor ausente: reivindicación de un estudio sobre Melibea RECENSIONIGiovanna Fiordaliso, Antonio Enríquez Gómez, Política angélica, edición crítica, estudio y notas de F. Gambin, Huelva, Universidad de Huelva, 2019. Bibliotheca Montaniana, 39, pp. 292 -
La scuola interrotta. Un anno, tre mesi e dodici giorni
«Il problema che queste dense pagine affrontano non è solo quello delle debolezze nel sistema di trasmissione delle ""nozioni"""" se affidato alla sola mitica """"rete"""", ma anche e soprattutto quello del significato che riveste la scuola al di là di quel primo aspetto.» – Paolo Pombeni, Domenica - Il Sole 24 OreCi si accorge dell'aria soltanto quando comincia a mancare. Da qualche decennio, nelle società del benessere la scuola è sembrata rivestire un ruolo sempre più impercettibile, come quello dell'aria in una stanza, o della luce nelle ore diurne. C'è, nessuno mette in dubbio che debba esserci, ma pochi se ne curano. Tuttavia la pandemia di Covid-19, che molti governi hanno affrontato con la chiusura degli istituti e il trasferimento a distanza della didattica, ha costretto ad accorgersi che la vita della scuola non è un """"fatto"""", destinato a perpetuarsi automaticamente, ma una """"possibilità"""", su cui non cessare di riflettere con scrupolo e di cui prendersi carico, in vista del presente prima che del futuro. Turbati dal fenomeno della sua interruzione, alcuni insegnanti del Liceo """"Leonardo da Vinci"""" di Casalecchio di Reno (BO) hanno costituito un gruppo informale di studio e di azione, il """"Presidio primaverile per una Scuola a scuola"""". Uscendo dalle aule vuote hanno tenuto lezione col PC in cortile, per rendere visibile il paradosso di una scuola che, nelle parole di tutti, era diventata la priorità, ma, nelle cose, era lasciata appassire di giorno in giorno. Questo libro raccoglie le loro esperienze sul campo e le voci degli illustri studiosi che hanno voluto sostenerli. Con scritti di: Noemi Billi, Renato Borgatti, Cristina Fantoni, Chiara Frezzotti, Sara Gandini, Francesco Genovesi, Andrea Lederi, Daniela Marconi, don Antonio Mazzi, Maria Cristina Mecenero, Lorenzo Morri, Anna Oliverio Ferraris, Gianfranco Pasquino, Gaia Pierpaoli, Adriano Prosperi, Barbara Rabbi, Giuseppe Riva, Chiara Stancari, Bruno Tognolini.""