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Gli esercizi di Socrate. L'arte di migliorare se stessi
Secondo la testimonianza dell'Alcibiade primo di Platone, Socrate concepì l'idea di una téchne (tecnica, arte) della psyché (anima), di un sapere tecnico capace di guidare ogni essere umano nel prendersi cura di sé e nel migliorare se stesso. Una tecnica di questo tipo - in cui la psyché è al tempo stesso soggetto attuatore e oggetto d'intervento - richiede costante e metodico esercizio tanto sul piano mentale quanto su quello fisico. Questo libro propone una ricostruzione dell'insieme degli esercizi attribuibili a Socrate e dei contorni della sua filosofia dell'esercizio, facendo leva sui punti di convergenza e sulle differenze tra le testimonianze esistenti: si tratta, ad esempio, di esercizi per analizzare se stessi, le proprie opinioni e quelle altrui, per sottrarsi al moto disordinato determinato da appetiti e desideri legati ad opinioni false, per acquisire e mantenere temperanza, fermezza e resistenza, in qualsiasi circostanza. Dalle testimonianze si ricava che Socrate diventò un modello per chi lo frequentava, perché mostrava di essere padrone di sé non solo a parole, ma anche nei fatti, interpretando in modo esemplare i precetti delfici «Conosci te stesso» e «Nulla di troppo». -
Gli esercizi di Patañjali. Contro la vorticosità delle affezioni della vita abitudinaria
I patemi d'animo, i disagi relazionali e i malanni del corpo tormentano, da secoli, l'animale umano, travolto dai vorticosi e temibili flutti della vita quotidiana, ovunque e da sempre segnata dall'incertezza e dalla precarietà degli equilibri. Un animale che, oggi come ieri, è chiamato a dotarsi di sistemi immunitari che lo mettano in condizione di governare i complessi rapporti tra la vita e le forme, la carne e i modelli ideali, la prassi e il pensiero, il sensibile e l'immaginabile. È in risposta ai tormenti derivanti da questo scenario di fondo che sono state disposte le 195 'proposizioni' (sūtra) e l'eserciziario contenuto negli Yogasūtra di Patañjali, autore vissuto in India tra il IV e il V secolo d.C. Della vita del redattore di questo breve trattato in lingua sanscrita non sappiamo nulla, ma la sua opera ha influenzato numerose correnti e tradizioni di yoga, in Sudasia e poi in Europa. Individuando nel 'non vedere come stanno le cose' (avidyā) la causa prima di tutti i disagi e i malanni che affliggono l'animale umano, Patañjali ha architettato un proprio e originale 'itinerario metodico' (yoga), interamente immanente e teso all'immunità dai turbamenti del 'vorticoso plesso delle cognizioni e delle affezioni', da questi designato con il termine cittavṛtti. -
Insegnare l'italiano a studenti neo arrivati. Un modello laboratoriale
Gli studenti neo arrivati in Italia (studenti ""NAI"""", secondo l'acronimo ministeriale) sono gli utenti più deboli e a rischio di maggior marginalizzazione del nostro sistema scolastico: sulle loro difficoltà di inserimento incidono il trauma della recente migrazione, la nulla o scarsa conoscenza dell'italiano e il senso di alterità rispetto alle nuove pratiche educative in cui sono coinvolti. Agli studenti NAI è dedicato il progetto Italiano L2 a scuola, che ogni anno organizza, nelle scuole di Torino, attività di glottodidattica laboratoriale finalizzate a favorirne l'integrazione tramite l'apprendimento dell'italiano. Nei laboratori, gli allievi sono coinvolti in attività di natura task-based creative e coinvolgenti che favoriscono un uso interattivo e finalizzato dell'italiano. Il volume, fruibile da ricercatori e insegnanti, presenta le coordinate teorico/pratiche del progetto Italiano L2 a scuola, le modalità formative dei docenti che vi prendono parte e alcune attività nate dal lavoro congiunto di studenti e insegnanti."" -
La polis di Turi. Storia di un esperimento politico in Magna Grecia
Il presente lavoro indaga la storia della colonia ateniese di Turi, fondata in Magna Grecia nel 444 a.C. sulle rovine di Sibari e di quello che, di questa polis, era sopravvissuto dopo la clamorosa sconfitta subìta ad opera di Crotone nel 510 a.C. L’A., prima di concentrarsi sugli eventi che coinvolsero la (nea) polis – dalla sua nascita fino al suo assorbimento nell’orbita di Roma –, analizza sia la realtà di ‘arrivo’ dei coloni (Sibari, la costituzione del suo ‘impero’, le altre colonie greche dell’area, l’interazione con le popolazioni locali), sia il contesto di ‘partenza’: dalla politica espansionistica adottata dall’Atene periclea al dibattito filosofico-culturale che influenzò la progettazione politica e urbanistica di Turi. Il disegno di Pericle e della sua équipe contribuì, infatti, a diffondere e a perpetuare un’immagine della fondazione come una città-modello, in grado di funzionare efficacemente e di garantire l’armonia tra i cittadini. Ma una polis ‘ideale’ Turi lo fu solo nella propaganda dei suoi promotori: nel giro di pochi anni l’instabilità iniziò a segnare profondamente la vita della città, e l’esperimento politico-urbanistico poté dirsi un fallimento in piena regola.Serena A. Brioschi si è laureata nel 2010 in Antichità Classiche e Orientali presso l’Università di Pavia; nel 2012 ha conseguito la prima Laurea Magistrale in Filologia, Storia e Letteratura dell’Antichità presso lo stesso ateneo, dove in seguito (2018) ha integrato il suo percorso di studi con una Laurea Magistrale in Lettere Classiche. È Dottoressa di Ricerca in Storia, titolo ottenuto in co-tutela tra gli atenei di Pavia e Strasburgo (2017). È stata Assegnista di Ricerca (Storia Greca) presso la sezione di Scienze dell’Antichità dell’Università di Pavia. Qui – in qualità di Cultrice della Materia – collabora con i docenti di Storia Antica e continua ad occuparsi, oltre che dell’Occidente greco e della politica espansionistica dell’Atene classica, di nuove metodologie per lo studio e la trasmissione dell’antico (Digital Humanities). -
Horatiana. La ricezione di Orazio dall'antichità al mondo moderno. Le forme liriche
Il presente volume raccoglie gli Atti del Convegno “Horatiana. La ricezione di Orazio dall’antichità al mondo moderno. Le forme liriche” supportato dall’Università di Napoli Federico II e dal Dipartimento di Studi Umanistici e svoltosi il 5 e 6 novembre 2020. Unico autore lirico degno di essere letto nella formazione del perfetto oratore, secondo quanto sostiene Quintiliano nel X libro dell’Institutio Oratoria, Orazio fu un poeta dalla fortuna immediata, sia come autore scolastico che come modello di riferimento per altri autori, pagani e cristiani. Accanto a una fortuna dei contenuti, c’è stata analogamente una fortuna delle forme oraziane, nella fattispecie di quelle liriche. Sin dalla prima teorizzazione grammaticale, difatti, le Odi divennero modello esemplare per l’apprendimento delle forme metriche, come dimostrano emblematicamente i numerosi trattati de metris Horatianis e le sezioni delle Artes dedicate al poeta. In maniera speculare nella produzione letteraria, a partire dalla tarda antichità, le forme oraziane furono prese a modello e adattate secondo le tecniche raffinate e allusive dei poeti che volevano richiamare più o meno esplicitamente l’auctoritas oraziana. Il convegno si è pertanto proposto di ripercorrere le tappe della fortuna dei metri oraziani nei secoli a partire dalla tarda antichità arrivando fino a Pascoli. I contributi raccolti mettono bene in luce da una parte l’esemplarità formale di un poeta la cui fortuna si è spinta ben oltre i secoli individuati da Traube come aetas Horatiana (X-XI) ed è stata seconda solo a quella di Virgilio, dall’altra gli inevitabili influssi che il testo di un poeta oggetto di studio scolastico ha svolto sulle forme letterarie prodottesi nei secoli. -
Le verità nascoste. Il cinema di Asghar Farhadi
È il primo cineasta iraniano ad aver vinto l'Oscar per Una separazione (2011), riconoscimento che ha ottenuto nuovamente per Il cliente (2016), entrambi come miglior film straniero. Inoltre è stato spesso premiato nei più importanti festival internazionali. Alla Berlinale ha vinto l'Orso d'oro per Una separazione e l'Orso d'argento come miglior regista per About Elly (2009). Al Festival di Cannes si è aggiudicato il Gran Premio della giuria per Un eroe (2021) e il premio per la sceneggiatura per Il cliente. La passione per il teatro è evidente nella messinscena, nel modo di filmare gli spazi ristretti, di dirigere gli attori e soprattutto nell'attenzione alla scrittura. Le sue sceneggiature sono ricche di dettagli, di eventi che possono ribaltarsi da un'inquadratura all'altra e sottolineano come ogni situazione possa essere vista differentemente a seconda del punto di vista del personaggio. Nella sua filmografia convivono Harold Pinter e Akira Kurosawa, Henrik Ibsen ed Elia Kazan, Anton Čechov, Richard Brooks, Michelangelo Antonioni e il Neorealismo italiano. Oggi è tra i più importanti registi del suo paese ed è tra i nomi fondamentali del cinema internazionale contemporaneo. Con scritti di Elisa Baldini, Edoardo Becattini, Daniela Brogi, Dario Cecchi, Valentina D'Amico, Simone Emiliani, Federico Ferrone, Caterina Liverani, Marco Luceri, Daniel Montigiani, Luigi Nepi, Claudia Porrello, Gabriele Rizza, Anna Chiara Sabatino, Boris Schumacher, Stefano Socci, Sergio Sozzo, Aldo Spiniello, Massimo Tria, Marco Vanelli. -
Sicurezza sul lavoro: uguale per tutti e tutte?
L’approvazione del Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro del 2008 mette al centro, per la prima volta, il valore delle differenze di genere, sia nel processo produttivo, che nelle dinamiche di cura e prevenzione. Tale significativa innovazione nello scenario, non solo italiano, rende necessario superare la visione androcentrica, che finora ha condizionato l’intero assetto occupazionale, aprendo a nuove sfide: dall’impianto teorico relativo alla produzione delle nostre conoscenze agli strumenti applicativi da utilizzare nella pratica di un mercato dove le donne sono sempre più presenti e in settori disomogenei e altamente specializzati. In un’ottica multidisciplinare il volume cerca di rispondere alla complessità delle questioni aperte da un una realtà in continuo e rapido mutamento, dal progressivo crescere dell’età pensionistica all’importanza dell’inclusione delle persone con disabilità, per promuovere diritti ed equità di trattamento nelle aziende pubbliche e private e favorire la qualità della vita delle persone.Patrizia Tomio è Diversity Manager dell’Università di Trento, dove si occupa dei temi di Equità, Diversità e Inclusione. Negli ultimi anni ha focalizzato i propri studi negli ambiti del Bilancio di genere, anche in quanto componente del Gruppo che ha elaborato le Linee guida CRUI per il Bilancio di genere delle Università, del Gender Equality Plan (GEP) e della sicurezza sul lavoro nell’ottica delle differenze e dell’inclusione. Su questi temi ha presentato numerose relazioni a convegni, svolge attività di formazione ed è autrice di vari saggi e pubblicazioni monografiche. -
Naturalmente scienza (2022). Vol. 2
Conseguenze della guerra su crisi climatica e ricerca scientifica di Elena Gagliasso,; Le complessità delle relazioni fra scienza e guerra di Angelo Baracca; Ecologia di guerra di Giambattista Bello; Porpitidiae di Angelo Vazzana Il pensiero come scelta di vita. Introduzione alla giornata di studi di Anna Anglani Buiatti; Alla ricerca di senso in scienza: il lavoro del biologo che pensa di Giuseppe Longo; A scuola con Marcello Buiatti di Francesca Civile; Un percorso comune verso la complessità: scienza, politica e storie personali di Manuela Giovannetti; Un filo rosso. Marcello Buiatti e l'Associazione Ambiente e Lavoro di Renato Cecchi e Alessandro Lippi; Un nastro carico di vita di Ignazio Riccioli e Alessandro Lippi; Sotto le lenti del microscopio. parte terza: i nuovi strumenti per una migliore conoscenza delle cellule di Alessandro Minelli; L'architettura delle api sociali di Piero Sagnibene; Biodiversità e musei: un progetto espositivo pluriennale di Simone Farina; Insegnare per far capire di Paolo Guidoni; Pensieri sulla formazione scientifica di base di Cristina Duranti. -
Etruria felix. Produzione, trasformazione e consumo delle risorse alimentari nei territori etruschi
In occasione delle “Giornate degli Etruschi 2021” indette dal Consiglio Regionale della Toscana, l'Amministrazione Comunale di Massa Marittima ha voluto nuovamente rendere omaggio a Giovannangelo Camporeale, etruscologo di fama internazionale, scomparso nel 2017, che a partire dai primi anni Ottanta del Novecento, per un quarantennio, aveva fatto dell'archeologia del distretto massetano uno dei filoni di ricerca a cui aveva dedicato la sua vita di studioso. Con scritti di: Laura Ambrosini, Folco Biagi, Matteo Milletti, Marco Firmati, Andrea Zifferero, Valerio Zorzi, Gaia Ferrari Melillo, Stefano Giuntoli, Adriano Maggiani, Chiara Mattioli, Luigi Donati, Alessandra Parrini, Giuditta Pesenti, Valerj Del Segato, Lucia Pagnini, Giovanni Millemaci, Gabriella Poggesi, Simona Rafanelli, Alessandro Sebastiani, Carlotta Trevisanello, Riccardo Vanzini, Michele Valentini, Antonio Curci. -
Taxidia. Scritti per Fede Berti
ΤΑΞΙΔΙΑ (viaggi) raccoglie un numero cospicuo di scritti dedicati a Fede Berti, archeologa poliedrica, direttrice per molti anni del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara e della Missione Archeologica Italiana di Iasos di Caria in Turchia: fine e profonda conoscitrice del mondo antico, archeologa sempre attiva sul campo, si è prodigata per lo studio, la tutela e la fruizione del patrimonio a lei affidato. Tantissimi i suoi studi pubblicati in Italia e all’estero, i convegni e le mostre da lei promossi.Il volume è l’omaggio a lei dedicato da amici e colleghi che, con la loro ampia adesione, confermano quanto Fede Berti abbia saputo tessere rapporti con archeologi di tutto il mondo, occupandosi di realtà diverse dall’Italia adriatica fino all’Egeo e alla Turchia. Il libro è un viaggio immaginario nello spazio e nel tempo, dalla preistoria al tardo antico, con una grande ricchezza di immagini, non solo di scavi e di reperti, ma anche di persone e di paesaggi.Con scritti di: Marina Albertocchi, Simonetta Angiolillo, Luca Bachechi, Daniela Baldoni, Stefano Bruni, Nicola Cucuzza, Francesca Curti, Fabrice Delrieux, Paola Desantis, Luigi Donati, Rachele Dubbini, Roberta Fabiani e Massimo Nafissi, Carlo Franco, Massimo Frasca, Andrea Gaucci, Sauro Gelichi, Fernando Gilotta, Marco Giuman, Elisabetta Govi, Pier Giovanni Guzzo, Maurizio Harari, Maurizio Landolfi, Adrienne Lezzi-Hafter, Gianfranco Maddoli, Adriano Maggiani, Nicolò Masturzo, Ian McPhee, Piera Melli, Maurizio Michelucci, Alessandra Parrini, Serena Querzoli, Donatella Restani con Daniela Castaldo, Antonio Rodà e Paola Dessì, Delphine Madina Tonglet, Federica Wiel-Marin. -
Al di là del vero. Scritti per Lorenzo Viani
Il volume propone una raccolta di saggi che rivisitano l’esperienza letteraria di Lorenzo Viani attraverso dinamiche costitutive e articolazioni interne di un’attività ampia e poliedrica, che si presenta nel suo insieme come un unico libro della vita e dell’arte. Fra memorialismo e trasposizione fantastica, fra linguaggio pittorico e tensione verbale, si delinea il profilo di uno scrittore modernamente allo specchio di una propria immagine, ora visionario e genialmente eversivo, ora evocativo e affabulante, sempre sorprendente nella sua interpretazione estetica della realtà «al di là del vero». -
Sulla cima di Monte Rocca Romana (Trevignano romano). L'antica chiesa della Concordia e il sottostante castello
Presso le rive settentrionali del Lago di Bracciano spicca con i suoi oltre 600 metri d’altezza l’ex cono vulcanico di Monte Rocca Romana. Nel Basso Medioevo, all’epoca dei contrasti tra famiglie signorili capitoline per il controllo di questa parte della Tuscia romana, la sua cima dalla posizione dominante divenne sede di un castello. La disputa si concluse con l’intenzionale abbattimento del fabbricato militare, sostituito da una cappella dedicata alla ritrovata concordia. -
Il nome nel testo. Rivista internazionale di onomastica letteraria (2022). Vol. 24
Contributi di Mario Barenghi, Giulia Baselica, Marco Beghelli, Francesca Boarini, Donatella Bremer, Richard Briitting, Marina Castiglione, Silvia Corino Rovano, Alessandro Grosso, Rosa Kohlheim, Volker Kohlheim, Maria Teresa Laneri, Maria Serena Mirto, Ludovico Monaci, Patrizia Paradisi, Roberto Randaccio, Mauro Sarnelli, Luigi Sasso, Grant W. Smith, Leonardo Terrusi. -
Philinq. Philosophical inquiries (2022). Vol. 1
EssaysSahana V. Rajan, A case for conservative ontology development in scientific metaphysics, p. 9Maria Cristina Clorinda Vendra, I am hungry, therefore I am. Paul Ricoeur’s hermeneutic phenomenology as a model for food existentialism, p. 25Focus. The conceptual framework of persons A metaphilosophical investigationDanilo Manca, Giacomo Turbanti, Introduction, p. 43Giacomo Turbanti, Some remarks on the categories of the manifest image, p. 49David Landy, Kant and Sellars on the unity of apperception, p. 73Carl B. Sachs, A cybernetic theory of persons: how Sellars naturalized Kant, p. 97Peter Olen, Emotion and affect in the space of reasons, p. 125Íngrid Vendrell Ferran, Does philosophical knowledge presuppose a moral attitude? A discussion of Max Scheler’s metaphilosophical thesis, p. 145Danilo Manca, Metaphilosophy of the Life-worldSellars, Husserl, and the quantum image of nature, p. 169Paul Giladi, Persons, Peirceish, perfidious pluralism – rescuing Sellars, p. 193Past PresentCaterina Del Sordo and Thomas Mormann, The significance of Quasizerlegung for Carnap’s Aufbau and scientific philosophy in general, p. 231Rudolf Carnap, Quasi-analysis. A method to order non-homogeneous sets by means of the theory of relations, p. 255 -
Philinq. Philosophical inquiries (2022). Vol. 2
EssaysCristina Nencha, Aristotelian essentialism in David Lewis’s theory, p. 9Matilde Liberti, Virtue and Continence: Defending their Cognitive Difference, p. 39Giulia Lasagni, On What Makes a Social Group a Group Agent, p. 59FocusG. Mori, Introduction: Non-demonstrative proofs in early modern Europe, p. 85J. Franklin, Late scholastic probable arguments and their contrast with rhetorical and demonstrative arguments, p. 99B.J. Shapiro, The problem of certainty and the changing status of probable proofs, p. 117F. Goyet, A brief history of the French verb convaincre, p. 139G. Mori, Melchor Cano and the conundrum of historical scholarship: Probability and criticism in the sixteenth century, p. 159S. Tutino, The Baby Jesus in a drop of blood: Evidence, credibility, and truth in post-Reformation Catholicism, p. 179R. Schuessler, Probable Interplay: Reactions to Epicureanism and probabilism in the seventeenth century, p. 197A. Artosi, G. Sartor, Betting and presuming: From God’s existence to morality and law, p. 219Past PresentMarco Piazza, Sofia Sandreschi de Robertis, Victor Egger: habit, repetition, and the unconscious, p. 241Victor Egger, The birth of habits, p. 255 -
Alessandro Stradella. Vola, vola in altri petti qual prodigio è ch'io miri? Ediz. critica
«La presente edizione dell'Opera omnia di Alessandro Stradella mira a soddisfare sia l'esecutore, sia lo studioso e lo studente di musica o della disciplina musicologica. Ogni volume presenta un'accurata partitura in notazione moderna al fine di facilitare l'esecuzione e lo studio; nella musica vocale viene acclusa anche l'edizione del testo letterario, sia in partitura che separatamente, indicando graficamente — dove necessario — la struttura poetica. L'edizione fornisce altresì informazioni sulle fonti del testo musicale e letterario e documenta tutti gli interventi editoriali» -
La gradual disolucion del lenguaje franquista (y de sus palabras desemantizadas)
Si se considera que en España durante la Transición a la democracia hubo una reforma “desde arriba”, sin ruptura, es decir, sin “revolución” (que no tenía que ser necesariamente violenta), y que hubo un simple “cambio de liturgia”, en continuidad estricta con el régimen anterior, y si se evalúan los resultados de una encuesta sobre la “imagen de Franco” publicada por el diario El Mundo (20 de noviembre de 2000), donde se juzgaba “mejor, o menos mal” la experiencia dictatorial que la Segunda República, se entiende por qué se ha producido en el imaginario colectivo de los españoles una profunda herida que aún no ha cicatrizado. Por ello, sería oportuno profundizar en el estudio de los elementos alegóricos, ceremoniales, míticos y simbólicos con los cuales el régimen confeccionó un discurso “identitario ultranacionalista”, y, sobre todo, en los estudios lingüísticos, hasta ahora escasos o dispersos, que pueden ser otra clave para la interpretación del franquismo, aún más si se considera que, desde sus orígenes hasta su conclusión, abarcó casi todo el siglo XX, y que se uniformó, al principio, lingüística e ideológicamente, con el pensamiento católico tradicional y con el ideario de la Falange. Al respecto, el adjetivo gradual del título de la presente monografía ya indica su contenido, o sea, la voluntad de analizar la progresiva disolución, desemantización y mutación del lenguaje franquista. -
Studi e saggi linguistici (2022). Vol. 1
Fin dalla fondazione nel 1961 da Tristano Bolelli, gli studi di “Saggi Linguistici” svolgono un ruolo importante nel dibattito linguistico in Italia, specialmente per quegli studiosi che lavorano nel campo della linguistica storica indoeuropea e della contemporanea linguistica teorica. Contributi di: Marco Mancini, Annamaria Bartolotta, Maria Carmela Benvenuto, Harald Bichlmeier, Alessandro Del Tomba, Daniela Mereu. -
Racconti dell'io lontano
Un io lontano nel tempo racconta le sue favole prima di finire nella memoria di altri. Ritrova così momenti e luoghi che esistono solo nell’istante in cui la sua memoria li ha fissati. La distanza spazio-temporale accresce la consistenza emotiva dei sentimenti: si affeziona a persone e a luoghi che ha conosciuto attraverso i ricordi di chi non c’è più, a Parigi cerca l’albero blu e scopre, per caso, il suo ritratto in una galleria d’arte nel Marais, nella taiga siberiana tiene fede a una promessa, per un lago tradisce il suo più grande amore, rispetta una consegna e tocca la materia della storia. Milano e Parigi sono le sue città anche se non appartiene né all’una né all’altra. Conversa da remoto con le persone che incontra nella memoria, ammira la bellezza del tulipano malato, che ravviva una natura morta, riposa nella quiete della casa dei tre pianoforti. Quando il ripostiglio dei ricordi è colmo, non lo sgombra, ma ricorre a una memoria aggiunta: la fantasia. E tutto quanto si oppone all’abitudine avrà diritto a uno spazio. -
Giacomo Roster. Un architetto a Firenze nella seconda metà dell'Ottocento
La seconda metà dell’Ottocento, con il trasferimento da Torino a Firenze della Capitale e il successivo spostamento della stessa a Roma, costituisce un periodo difficile ma pieno di opportunità per la città toscana. In questo contesto, complicato anche dal cambio di regime politico, mutano i punti di riferimento del mondo culturale e della popolazione abituata al tranquillo ritmo provinciale. Gli avvenimenti si susseguono velocemente esigendo risposte rapide e, da parte dell’amministrazione pubblica, decisioni che divengono determinanti per il futuro sviluppo cittadino. È questo l’ambiente nel quale si forma ed è chiamato a confrontarsi e operare l’Architetto Giacomo Roster, con le sue doti professionali e umane, nella realizzazione dei progetti; viene richiesto ai professionisti un approccio multidisciplinare per tenere conto di quanto avviene all’estero e delle innovazioni che interessano non solo il campo dell’urbanistica cittadina, dello stile costruttivo e delle scelte dei diversi materiali edilizi ma anche e soprattutto quello della medicina, con un mutato concetto di cura del malato e quello della botanica, veicolo di conoscenza del prodotto agricolo-floreale non più limitato all’ambito locale ma esteso al mondo internazionale. Il Roster, infatti, anche nell’intento di favorire la comprensione dei requisiti occorrenti per dare risposte consone alla complessa realtà, fonda la rivista «Ricordi di Architettura», vero e proprio punto di incontro, scambio di idee e conoscenze fra gli addetti del settore. Alla luce di quanto espresso nel presente scritto, si formula l’auspicio che venga aperto o quantomeno favorito l’approfondimento e la valorizzazione del ruolo che questo architetto ha svolto nel panorama fiorentino.Marco Evangelisti, laureato in Giurisprudenza, ha conseguito l’abilitazione alla professione legale e all’insegnamento del Diritto negli Istituti Superiori e si è specializzato in Diritto Europeo presso il Collegio d’Europa di Bruges in Belgio e con uno stage nella Direzione giuridica della Comunità Europea. Dopo una breve esperienza d’insegnamento, è entrato alla Banca d’Italia dove ha percorso tutta la carriera sia in Filiale, sia a Bruxelles come Delegato della Banca d’Italia e Consulente finanziario per le Ambasciate Italiane del Benelux ed infine a Roma, in diversi Servizi dell’Amministrazione centrale. Attualmente continua a seguire gli aspetti evolutivi del diritto della costruzione europea partecipando a dibattiti e conferenze; si occupa come volontario di Decoro Urbano del II Municipio di Roma, si interessa e approfondisce tematiche attinenti alla Storia dell’Arte. Sposato con Cristina Baccelli, ha un figlio, vive fra Roma e Firenze.