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Esilio bianco. Manuela Sedmach. Ediz. italiana e inglese
I dipinti della Sedmach sono luoghi in cui l'inizio dell'esistenza e la fine si compenetrano in un unisono assoluto. Visioni di mondi interiori e al contempo estatici: il silenzio è avvolto da una nebbia opalescente che a tratti si dirada estendendosi in face lattee che danno origine a molteplici corpi luminescenti. Dimore in cui l'animo si cheta e il tempo perde forma e sostanza, congiungendosi nell'unità di uno spazio senza limiti. Il tema dominante delle ""distese vibranti"""", che l'artista manifesta nelle sue tele, può condurre a considerare uno stato dell'essere specifico che nella tradizione iniziatica essena viene chiamato """"operal bianco"""". L'iniziato qui diventa osservatore silenzioso di se stesso e del mondo che contempla, abbandonando ogni tipo di giudizio a forma di individuazione di se stessi consegue la chiara visione delle cose, scevre da ogni struttura mentale e da ogni condizionamento sociale. I rumori del vivere contemporaneo sono lontani, così lontani che nella memoria emergono come un'illusione, una follia. Follia di un'umanità presa da un sé che si ostina ad identificarsi con l'ego che in realtà non gli appartiene."" -
La banda Panici al tramonto dello Stato Pontificio. Cronaca del rapimento Tommasi-Colacicchi
È l'autunno del 1867 e, mentre cresce il timore e la concitazione per l'imminente invasione dello Stato Pontificio da parte delle truppe garibaldine, sulla strada per Cori il piccolo Ignazio Tommasi viene rapito dal brigante Cesare Panici, capo di una delle bande più efferate che infestano lo Stato Pontificio nei suoi ultimi anni. Chi erano i briganti pontifici che terrorizzavano le province di Marittima e Campagna? Quali erano le loro abitudini, i loro costumi? Attraverso le lettere tra familiari e briganti e i rapporti delle diverse gendarmerie, si sono potuti ricostruire le gesta della banda Panici, attiva dal 1866 al 1868. La corrispondenza che accompagnò i giorni del terribile rapimento è talmente viva e puntuale che permette di ripercorrere la tragica vicenda giorno per giorno. È un affresco familiare e allo stesso tempo la testimonianza di uno Stato alla fine della sua esistenza millenaria. -
Magia del mito greco. La prima notte di nozze di Zeus e di Era durò trecento anni
Ci stupiamo al ricordo di Eurìnome, che, venuta al mondo dal caos, non trovò nulla di solido su cui poggiare il piede; e ci stupiamo della bella Afrodite perché nata dalla candida spuma del mare; e di Cassandra condannata dagli dèi a predire il futuro, ma a non essere creduta dai mortali; e di Ermes che proteggeva i ladri e gli imbroglioni; e di Efesto nato talmente brutto che la madre lo scaraventò giù dall'Olimpo; e della spietata ira di Achille, che trascinò, più volte, intorno alle mura di Troia, il corpo dell'eroico Ettore ucciso, per poi, pietoso, restituirlo ai genitori e alla moglie Andromaca: e delle Sirene il cui canto ammaliava i navigatori; e di Caronte che, nel mondo degli Inferi, pretendeva un obolo per traghettare le anime da una sponda all'altra del fiume Stige; e degli alberi i cui frutti facevano vivere la vita a ritroso; i vecchi diventavano adulti; poi giovani; poi neonati; poi sparivano, non si sa dove. Di questo ci stupiamo, e delle mille e mille altre leggende che gli aedi e i rapsodi recitavano e cantavano presso le corti degli aristocratici, sulle piazze e per le strade della Grecia. -
Grotte e ninfei nel '500. Il modello dei giardini di Caprarola. Ediz. illustrata
Creati da Jacopo Barozzi da Vignola a partire dal 1556, i giardini quadrati di Caprarola sono stati oscurati dalla fama di palazzo Farnese e per questo incredibilmente trascurati dalla storiografia artistica: la loro esplorazione ha costituito una vera e propria scoperta, rivelando opere quasi sconosciute. I risultati presentati in questo volume riaccendono una luce nuova sulle fasi di esecuzione, gli artefici e i complessi significati dei ninfei, la cui lettura è resa particolarmente difficile dallo stato di conservazionemolto compromesso: fotografie, rappresentazioni grafiche e ricostruzioni restituiscono un'immagine viva e articolata di queste opere e consentono finalmente di rileggere e reinterpretare con intelligenza critica il complesso organico di architettura e natura che Vignola crea per celebrare il suo grande mecenate Alessandro Farnese. A Caprarola convergono le esperienze romane di villa Madama, villa Giulia e del cortile del Belvedere attraverso il comune denominatore dei modelli classici, rivissuti con estrema vivezza grazie all'apporto di umanisti come Annibal Caro e di tecnici molto abili come Curzio Maccarone e Francesco da Tivoli. Accanto alle forti analogie con i ninfei di villa d'Este a Tivoli, emerge la grande originalità delle realizzazioni di Caprarola, il cui complesso tessuto simbolico si offre come perfetta sintesi della cultura di un'epoca e rende il territorio viterbese assolutamente unico. -
Mario Ferrante. La città, gli angeli ed il filo rosso. Catalogo della mostra (Ancona, 25 ottobre-15 novembre 2008). Ediz. illustrata
"La città, gli angeli ed il filo rosso"""", propone una riflessione nuova e positiva sulla perdita di valori e d'orientamento della Bit generation. Affascinato e sedotto anch'egli dal luccichio di vetrine e locali e dal rumore di auto e tram, Ferrante non dimentica mai di omaggiare la presenza immanente dell'uomo, vero protagonista, anche quando assente. L'atmosfera vibrante della vita cittadina, resa dalla corposità materica di luce e colore e dall'incisivo segno della spatola, coniugano in un sodalizio armonioso le due dimensioni della modernità: quella fugace del ritmo cittadino e quella intimista e contemplativa dell'uomo. Ferrante ci invita a partecipare con entusiasmo alla festa di luci, colori, suoni e odori che la città offre ai nostri sensi, esortandoci a non perdere mai di vista la dimensione umana. È un richiamo sincero e convincente ad osservare e capire i comportamenti e ad ascoltare le parole silenziose tanto della collettività quanto del singolo. (Cecilia Limpido)" -
Purini Thermes. Architetture siciliane
Attraverso la disamina delle architetture siciliane, il libro propone una narrazione, tra le tante possibili, dell'opera di Franco Purini e di Laura Thermes. Una narrazione che si compone di diciotto racconti. Ciascun racconto, pur costituendo un brano a sé stante, trova il suo compimento in una unitarietà che ha come filo comune l'esperienza della Sicilia, scenario ideale dei loro progetti. E quando testo e contesto combaciano, come per le opere siciliane del celebre Studio romano, basta leggere un solo racconto o concentrasi su una sola immagine perché l'intero sistema possa essere compreso. Una ricognizione sulla complessità del clima architettonico degli ultimi quarant'anni ma anche un dovuto omaggio dell'Isola, del Belice e di Gibellina in particolare, alla loro ricca e variegata carriera. -
Giudici visti da un avvocato
L'autore guarda i giudici togati con occhio rispettivamente di avvocato e di giudice, sia pure soltanto tributario, rivestito per lunghi anni. Agli occhi dell'autore i giudici togati si presentano così come la sua sensibilità li ha colti. Volte con ironia. Volte con ammirazione. Sempre con un senso ancestrale di rispetto e, nello stesso tempo, di orgoglio ferito. Ciò che emerge dalla lettura è il senso di potere di una classe che, giudicando, ritiene di essere al di sopra di tutti. Spira dal racconto un senso di malinconia dell'autore per giudici non più presenti, perché deceduti o fisiologicamente in pensione. La lettura è interessante sotto l'aspetto psicologico poiché permette di cogliere dei vari personaggi difetti e virtù, affioranti da un passato vissuto. -
Le trasformazioni dei paesaggi nel territorio rurale: le ragioni del cambiamento e possibili scenari futuri. Approfondimenti interdisciplinari...
Il tema delle trasformazioni dei paesaggi nel territorio rurale, già da tempo oggetto di attenzione da parte di numerosi ricercatori di diverse discipline e a tutt'oggi di estrema rilevanza ed attualità, viene trattato in questo volume attraverso un approccio originale ed innovativo che pone un forte accento sull'interdisciplinarità, intesa come presupposto indispensabile per la lettura, la comprensione e l'interpretazione dei fenomeni di trasformazione degli spazi rurali. Per l'impostazione multidisciplinare integrata si distinguono anche la discussione delle ragioni del cambiamento e dei possibili scenari futuri, nonché gli specifici approfondimenti relativi ai temi della salvaguardia, gestione e pianificazione dei paesaggi. Ogni contributo è preceduto da una breve introduzione in inglese. -
Noi dentro di noi (con gli occhi dell'amore)
"'La poesia - scriveva il Croce - e con lei tutta la vita, è sentire dello spirito, è come un coro che si prosegue nei secoli, e la nuova voce non può risonarvi come nuova, se non ascoltando e accogliendo in sé le precedenti, e rispondendo ad esse, e ripigliando da esse il canto e continuando a suo e insieme a loro modo'. Così la presente raccolta di poesie, che costituisce il """"fior da fiore"""" di quelle scaturite nel corso degli anni da repentini moti dell'anima, dalla quiete della meditazione, dal raccoglimento nel dolore, dal turbinio degli affetti, dall'estasi contemplativa della bellezza del Creato, è un'espressione nuova ed antica al contempo del sentire di Guido De Paolis. Egli è Poeta antico nel sentire, e moderno nell'esprimerne l'intensità e renderne partecipe il lettore, che viene guidato in un percorso coinvolgente l'intera sensibilità sensoriale: l'olfatto percepisce l'odore sacro dell'incenso, quello acre della terra bagnata; l'udito avverte suoni lontani di campane che sono la colonna sonora di un'infanzia sempre presente, anche attraverso l'orchestra di insetti che accompagnano la calura; il gusto assapora la linfa dei baci della donna amata; la vista si perde nei colori della Natura, dal verde cristallino dei laghetti, all'azzurro d'un cielo terso, come al suggestivo biancore della nebbia; il tatto si sublima nel tenero abbraccio della propria creatura, come nella memoria delle carezze di una nonna indimenticata."""" (Tito Lucrezio Rizzo)" -
Taihe Dian. The hall of supreme harmony of the forbidden city of Bejing. Ediz. illustrata
I materiali contenuti in questo volume, dando conto dell'indagine conoscitiva svolta sulla sala dell'Armonia Suprema nella Città Proibita di Pechino dalla Direzione generale per i beni architettonici e paesaggistici tra il novembre del 2003 e l'aprile del 2004, vogliono fornire una lettura approfondita degli aspetti geometrici, materici e costruttivi del Taihe dian attraverso un percorso di conoscenza ""a posteriori"""", partendo cioè dal documento materiale della fabbrica. Un rapporto scientifico, radicato in una tradizione antica per l'amministrazione dei Beni Culturali, che vede la divulgazione dei risultati delle ricerche condotte come il fondamento per la diffusione della conoscenza."" -
Res gestae divi Augusti
Le Res gestae sussistono, più o meno mutile, nel testo bilingue inciso sulle pareti interne (latino) ed esterne (greco) del pronao del tempio dedicato a Roma ed Augusto ad Ancyra , moderna Ankara; nei frammenti del testo greco, un tempo inciso sul grande basamento di un gruppo statuario raffigurante Augusto e la sua famiglia, ritrovati presso l'antica Apollonia, oggi Uluborlu; infine nei frammenti latini di una monumentale epigrafe, forse incisa su un propileo eretto ad Antiochia, presso l'attuale Yalvaç. Il confronto e l'integrazione reciproca di questi esemplari sopravvissuti ha consentito, tra la seconda metà dell'Ottocento e la prima del Novecento, di mettere a punto l'edizione moderna di quella che viene considerata ""la regina delle iscrizioni"""". Circa la data di composizione delle Res gestae, è ormai opinione condivisa che Augusto abbia a più riprese, nel corso del suo lungo governo, riveduto la redazione del testo. Le Res gestae sono state definite """"un capolavoro di ambiguità"""", un'opera in cui le imprese, compiute da un uomo di indubbia grandezza, finiscono per coprire il sangue versato (e giustificato, in nome della pax) e per celare sotto una coltre di omissis il declino delle antiche libertà, declino solo in parte compensato dal rispetto della tradizione. Nel 1938, in epoca fascista, si volle di nuovo incidere la """"regina delle iscrizioni""""nella pietra e ricollocare accanto al sepolcro di Augusto quel messaggio che il tempo aveva cancellato."" -
La casa: progettare con la coscienza del proprio tempo e della storia
L'approccio alla progettazione della cellula abitativa è avvenuto attraverso un lavoro di studio, comunicazione e riflessione che ha riguardato ambiti paralleli e interagenti: la disciplina squisitamente architettonica indagata attraverso lo studio e la lettura diretta di esperienze progettuali significative, che tengono conto delle questioni fondamentali per affrontare lo spazio e della restituzione di un metodo interpretativo e progettuale; l'attenzione ad altri ambiti, apparentemente lontani, attraverso la testimonianza diretta di interpreti di specifici saperi: un modo per conoscere il lavoro di progettisti che, negli anni e in contesti diversi, hanno dato risposte possibili e adeguate al tema abitativo; ma anche un modo per stimolare riferimenti e connessioni di pensiero, per scardinare logiche consuetudinarie di giudizio, per mettere in moto le coscienza e le emozioni, per stimolare il dubbio e la creatività. In questo contesto sono state invitate a parlare diverse figure che hanno riletto e restituito il senso e i modi relativi ai rispettivi ambiti professionali alla luce dello spazio più intimo dell'abitare evidenziando, ognuna a suo modo, l'esistenza di un pensiero progettuale sotteso al proprio fare, di una tensione verso lo sviluppo e il cambiamento in relazione all'evolversi degli specifici settori. -
Dlgs 81/2008. Il testo unico della sicurezza sul lavoro
A quattordici anni dal 1994, anno di approvazione del celeberrimo dlgs 626/94, molte cose sono cambiate nel nostro Paese e, di conseguenza, molte sono state le modifiche ed integrazioni alla 626 dettate dall'esigenza di organizzarle e riunirle in una nuova e chiara emanazione. Il D.Lgs. 81/08, Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro, entrato in vigore il 15 Maggio 2008, si pone l'obiettivo di essere strumento di riferimento per tutti: datori di lavoro, lavoratori ed organi ispettivi. Il fine comune rimane quello di combattere in maniera decisa gli infortuni nei luoghi di lavoro, puntando fermamente sulla prevenzione e sull'igiene. Una menzione particolare va riservata alla Gestione delle Emergenze (Antincendio e Primo Soccorso) ed alla assoluta rilevanza ricoperta dai presidi presenti in azienda (mezzi di rilevazione e spegnimento di incendio, cassette di primo soccorso e camera di medicazione) e dalla formazione degli addetti. Non va assolutamente tralasciata l'importanza dell'utilizzo e del corretto uso dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). È possibile imparare a riconoscere quelli più adatti alla mansione prevista ed al tipo di lavoro che si va ad affrontare anche grazie alla più idonea formazione ed informazione specifica. Argomento di assoluta rilevanza è la segnaletica. Un uso corretto ed una costante manutenzione permette di saper individuare ed utilizzare i cartelli più idonei alle varie esigenze: di divieto, di avvertimento, di prescrizione e salvataggio. -
Progettare con l'informazione. Percorsi e gestione delle informazioni tecniche per la promozione e il controllo dell'innovazione nei materiali e nel progetto di.... Ediz. illustrata
Negli ultimi decenni l'edilizia è passata da una secolare stagione di certezze alla necessità di una completa riformulazione dei propri riferimenti e delle proprie regole. Le certezze erano rappresentate da consolidate regole dell'arte, da una manualistica capace di codificare bene quelle regole, e dalla loro trasmissione diretta tra le diverse generazioni di artigiani e costruttori. Gli stessi materiali descritti dai trattatisti dell'architettura sono rimasti, per secoli, pressoché invariati. In pochi decenni la situazione è del tutto cambiata: non solo per i molti materiali ""nuovi"""" proposti dalla produzione, ma perché gli stessi materiali della tradizione non sono più gli stessi, per complessità e per prestazioni. Il nuovo quadro esige che il progettista disponga di informazioni su materiali e componenti che siano certe e sufficienti al fine di raggiungere i propri obiettivi e per poterli descrivere correttamente nel progetto esecutivo. Questa ricerca PRIN propone di avviare un'informativa tecnica su alcuni nuovi materiali; scelti tra quelli che sono ancora scarsamente storicizzati e per i quali non si è del tutto compiuto il passaggio dalla ricerca all'applicazione diffusa. Ciò è avvenuto all'interno di specifiche strutture scientifiche, intermedie e terze rispetto alla produzione e ai progettisti e interfacciandosi con la produzione: dai compositi FRP alle nuove tecnologie del vetro, dai compositi in legno ai tessili tecnici, fino alle leghe di alluminio per usi strutturali."" -
Borromini e gli Spada. Un palazzo e la committenza di una grande famiglia nella Roma barocca
Il volume indaga il complesso rapporto di Borromini con Virgilio Spada e il fratello cardinale Bernardino, personaggi chiave della Roma barocca.Vengono ricostruite le vicende dell'ampliamento di palazzo Capodiferro, residenza romana del cardinale, attraverso l'inedito libro di cantiere e nuovi disegni del corpus borrominiano. Emerge il ruolo autoritario e fantasioso di Maria Veralli che aveva sposato nel 1636 Orazio Spada, nipote del cardinale. Per lei venne realizzato un nuovo appartamento su vicolo del Polverone. Prendendo spunto dalle scale progettate per palazzo Spada si presenta una analisi tipologica degli esemplari borrominiani di scale elicoidali e una accurata genealogia del tema e delle sue implicazioni simboliche. Le schede storiche e l'ampia appendice documentaria aprono interessanti squarci sulla operosità di Borromini e degli Spada connessa alle ville di Tivoli e di Frascati. -
Sicurezza e conservazione degli edifici storici monumentali. La chiesa di San Nicolò l'Arena a Catania. Ediz. illustrata
Lo studio della chiesa di San Nicolò l'Arena a Catania, presentato in questo volume, si inserisce nel dibattito culturale sulla sicurezza sismica del patrimonio monumentale che data dagli anni ottanta del secolo scorso e si impone per la sua grandissima attualità non solo a causa della ripetuta occorrenza, negli ultimi anni, di eventi sismici spesso significativi, ma anche in virtù della recente riorganizzazione normativa che, se per un verso ha recepito alcune delle più importanti acquisizioni della ricerca scientifica, per altro verso ha confermato la natura fortemente problematica di molte questioni. L'approccio metodologico dello studio si caratterizza per la correlazione tra la fase della conoscenza, fondata su una pluralità di contributi provenienti dalla ricerca storica, dal rilievo costruttivo, dall'analisi strutturale, e la fase del progetto che, a valle di una interpretazione critica delle informazioni acquisite, perviene alla definizione della necessità e della tipologia degli interventi di miglioramento compatibili con la fabbrica originaria. Un approccio che ricalca fedelmente la metodologia introdotta sul finire del secolo scorso da Antonino Giuffrè le cui ricerche sul comportamento meccanico dell'opera muraria e sulla analisi strutturale delle costruzioni storiche hanno modificato profondamente il modo in cui, ancora oggi, si affronta il problema della conservazione del patrimonio monumentale murario in zona sismica. -
La casa al tempo dell'industrial design
A fondamento dello studio che viene presentato sta l'ipotesi che, nell'attuale momento dello sviluppo economico e culturale dei paesi industrializzati, le metamorfosi sociali in atto, la diffusione della tecnologia dell'abitazione e dell'informatica personale, il raggiunto equilibrio tra popolazione e abitazioni, la diffusione del benessere, tutto ciò abbia già determinato il tramonto dell'approccio tipologico al progetto dell'abitazione. In altre parole, ci si muove dalla convinzione che la Tipologia residenziale ""classica"""", che fu strumento essenziale per ottimizzare, in un secolo di penuria economica, le scarse risorse per garantire dignità abitativa ai ceti che emergevano con fatica individuale e grande tumulto collettivo, abbia esaurito il suo compito e che oggi sia possibile e necessario trarre - dai sintomi leggibili nei comportamenti culturali di larghe fasce della popolazione, nei comportamenti dell'industria dei beni durevoli, nei risultati parziali delle sperimentazioni riguardanti tali beni, nei progetti utopici, nei modelli abitativi estremi (stazioni spaziali, basi polari ecc.), nella letteratura di fantasia e nelle profezie dei maestri dell'architettura e del design del novecento - i principi che stabiliscano in nuovi termini il problema progettuale dell'abitazione."" -
Scorribande, lanzichenecchi e soldati ai tempi del Sacco di Roma. Papato e Colonna in un inedito epistolare dall'Archivio Della Valle-Del Bufalo (1526-1527)
Era il 22 novembre 1526 quando Lelio della Valle, luogotenente in armi di Ascanio Colonna, dal suo accampamento di Oricola (sul confine tra Lazio e Abruzzo) informava il fratello Fabrizio di aver saccheggiato la città di Arsoli, dando in pari tempo conto della distruzione del feudo colonnese di Genazzano da parte dei mercenari pontifici. L'inedito e appassionante epistolario tratto dall'Archivio Della Valle-Del Bufalo, conservato nell'Archivio Segreto Vaticano, si inserisce appieno nel consolidato topos storiografico delle ""horrende guerre de Italia"""" e restituisce in presa diretta i concitati momenti della guerra tra Colonna e Papato degli anni 1526-1527. Il conflitto, sorto dalla contrapposizione tra il cardinale Pompeo Colonna e Clemente VII, e apertosi a seguito dell'attacco ai palazzi vaticani del 20 settembre 1526, interessò tutti i feudi colonnesi a est di Roma. Le lettere, restituiscono quale fosse il punto di vista di Casa Colonna e del cardinale che si presentava come la longa manus dell'Impero nei suoi rapporti con la Chiesa. Se l'inasprimento del conflitto franco-asburgico e la successiva adesione di Clemente VII alla Lega di Cognac del 22 maggio 1526 avevano avuto come effetto immediato il peggioramento dei rapporti con la potente famiglia baronale e la successiva guerra, di lì a qualche tempo avrebbero provocato la reazione dell'imperatore Carlo V, la discesa dei Lanzichenecchi, il Sacco di Roma del 6 maggio 1527, la cattura e la prigionia del papa."" -
Rari e preziosi. Documenti dell'età moderna e contemporanea dall'archivio del Sant'Uffizio. Catalogo della mostra. Ediz. italiana e inglese
"Presentare, prima in una mostra e ora in un catalogo, una selezione di documenti dell'Archivio dell'Inquisizione Romana, che susciti un reale interesse e non solo morbosa curiosità nello spettatore odierno, è stato un compito entusiasmante e nello stesso tempo delicato. In effetti, poiché ogni presentazione implica, per sua natura, l'offerta di un'immagine del soggetto presentato, la sfida era dare un'idea del Sant'Uffizio che non fosse stereotipa, modellata cioè sui pregiudizi dell'una o dell'altra parte. È perciò che si è voluto partire dalla più recente attività di ricerca archivistica e storiografica riguardante l'Istituzione, svolta negli ultimi dieci anni, per trovare il giusto punto di vista dal quale impostare un'immagine che rispecchiasse il più possibile, al di là dei soliti luoghi comuni, ciò che è stato l'operato del Sant'Uffizio, il suo riflesso e la sua influenza nelle società con le quali ha dovuto interagire lungo i secoli."""" (dalla prefazione di Alejandro Cifres)" -
Paesaggio costiero. Sviluppo turistico sostenibile
Questo testo contiene i risultati di una ricerca universitaria (finanziamento MIUR 2005) condotta sull'ambiente costiero, da tempo soggetto a forti pressioni antropiche, a vari fenomeni di urbanizzazione, cementificazione e costruzione di infrastrutture di vario genere. Ruota intorno ai due termini principali di paesaggio e turismo e all'aggettivo costiero che li accomuna. Si riferisce, in particolare, a quei processi di sviluppo turistico che sono stati tra i motori principali e le cause primarie delle trasformazioni di tante aree litoranee; evidenzia problemi e vicende di particolare complessità e criticità che si sono succeduti in prevalenza negli ultimi cinquant'anni e che hanno riguardato e riguardano l'alterazione delle fragilità naturali e delle identità culturali del paesaggio costiero; analizza le potenzialità di un approccio paesistico integrato per affrontare, congiuntamente, le interazioni esistenti tra tutela attiva delle risorse e politiche di utilizzo turistico sostenibile. Alla ricerca hanno partecipato studiosi e ricercatori universitari interessati da tempo ai temi ed ai problemi che coinvolgono le tematiche paesaggistiche e all'applicazione di principi ed obiettivi delle recenti carte e normative, nazionali ed internazionali, che considerano il paesaggio un organismo vivente in continua trasformazione, una risorsa comune che richiede politiche integrate ed azioni progettuali continue e sostenibili.