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Santa Caterina da Siena a Magnanapoli. Arte e storia di una comunità religiosa romana nell'età della Controriforma. Ediz. illustrata
Riemerge, attraverso lo spoglio di ricchi fondi documentari, la vicenda a lungo dimenticata di una delle principali comunità monastiche romane. Dalla fondazione nel 1574, attraverso i fasti dell'età barocca, le difficoltà durante l'occupazione francese e la Repubblica Romana, fino alla pressocché completa distruzione all'inizio del XX secolo, la storia del monastero di Magnanapoli e delle domenicane che lo costruirono e abitarono emerge in tutta la sua ricchezza nei suoi rapporti di interscambio con la storia della città, con il fervore della spiritualità e devozione per la Santa senese, nello splendore dei capolavori d'arte che la chiesa di Santa Caterina conserva ancora intatti. -
Eugenio Battisti. Storia, critica, progetto nella continuità della ricerca
In continuità con i seminari organizzati sui docenti che hanno dato prestigio alla Prima Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano (oggi Facoltà di Architettura e Società) nella seconda metà del '900 - Franca Helg (2006), Marco Zanuso (2007), Vittoriano Viganò (2008) - il convegno ha come obiettivo la presentazione critica della figura e della ricerca di Eugenio Battisti: storico, innovatore degli studi interpretativi dell'arte e dell'architettura, anticipatore dell'interdisciplinarità tra storia e progetto. Con questa iniziativa, la Triennale di Milano intende rendere omaggio a Battisti, curatore della mostra ""Il luogo del lavoro. Dalla manualità al comando a distanza"""", organizzata nel 1986 in preparazione della XVII Esposizione internazionale, che ha rappresentato uno straordinario momento di analisi e dibattito sul tema della progettazione degli spazi destinati al lavoro, investiti da profonde, talvolta traumatiche, trasformazioni, con ripercussioni sulle abitudini di vita e sui rapporti sociali."" -
Campolungo l'orrizonte sensibile del contemporaneo
"Un gallerista coideatore di una mostra insieme alla curatrice Vittoria Coen in una sede museale come il Complesso del Vittoriano: Campolungo vuole essere l'occasione per alcuni protagonisti dell'arte contemporanea di misurarsi e confrontarsi in modo semplice e diretto e dimostrare come le molteplici provenienze culturali possano convivere insieme e colloquiare tra loro. Il mondo dell'arte contemporanea sta cambiando velocemente facendo emergere sempre di più la necessità di esprimersi con un linguaggio vero e con idee ben definite e comprensibili ad un pubblico sempre più attento."""" (Ermanno Tedeschi)" -
La costruzione dell'architettura. Temi e opere del dopoguerra italiano. Ediz. illustrata
Nel panorama dell'architettura del dopoguerra, la tendenza verso un linguaggio internazionale innesca un processo di omologazione, che si concretizza nella fulminea diffusione del new brutalism e del curtain wall attraverso paesi e continenti. L'architettura italiana, pur risentendo di questo travolgente fenomeno e delle mode che ne derivano, conserva tuttavia propri, originali caratteri nazionali. Il ripudio dei modernismi autarchici dell'anteguerra è netto, ma non apre la strada all'importazione dei modelli preconfezionati all'estero. Succede che all'esigenza di un radicale rinnovamento espressivo si contrapponga un'ineluttabile continuità nelle pratiche: della progettazione e, soprattutto, della costruzione artigianale (dato il rinvio di prefabbricazione e industrializzazione). Da questa tensione deriva una nuova stagione di sperimentazione, che si svolge sul campo, opera dopo opera. Nascono così i realismi, gli storicismi, gli espressionismi, per cui i modernismi della ricostruzione e del miracolo economico continuano a distinguersi dall'lnternational Style. Su episodi di tale sperimentazione vertono gli studi raccolti in questo libro, privilegiando, come sempre in questa collana, l'opera costruita. -
Restauri a Licenza. Ediz. illustrata
Il volume intende far conoscere il prezioso lavoro effettuato per salvare una parte dell'importante patrimonio artistico e architettonico di Licenza (RM) caratteristico paese nel cuore del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili - prendendo spunto dal recupero della Chiesa Vecchia completato nel 2005, per passare alla Chiesa Nuova con i vari rilievi e le ricerche inedite d'archivio, al restauro della Stele della Croce, il cosiddetto ""Obelisco"""", tracciando nel contempo anche un quadro sull'impostazione e l'evoluzione urbanistica dell'antico borgo, che ha avuto un ruolo centrale nella storia e nello sviluppo della Valle Ustica. Il lavoro di restauro e di ricerca che si presenta vuole, inoltre, rappresentare uno stimolo per le varie amministrazioni locali, affinché portino avanti un programma di valorizzazione del centro storico e in particolare del Palazzo Orsini, ricco di affreschi attribuiti a Vincenzo Manenti, che consenta una tutela più attenta di tutti quei valori, anche meno rilevanti, che caratterizzano il paese e che lo fanno apprezzare a quanti lo visitano."" -
Erik Bryggman 1891-1955. Architettura moderna in Finlandia
Erik Bryggman (Turku, 1891-1955) è protagonista di assoluto rilievo nella vicenda architettonica finlandese della prima metà del Novecento. Ha contribuito in maniera decisiva all'attuazione dell'aggiornamento formale e costruttivo dell'architettura nazionale e ha definito una poetica architettonica personale, tesa al raggiungimento della sintesi progettuale tra diversi linguaggi formali internazionali e la tradizione locale. Tra gli edifici più significative di Bryggman si possono annoverare la cappella funeraria di Parainen, il padiglione finlandese all'Esposizione internazionale di Anversa, la sede dell'istituto sportivo di Vierumàki, villa Warén e la Cappella cimiteriale di Turku, considerata tra gli esempi più affascinanti di architettura religiosa del XX secolo. Questa monografia, dedicata all'opera di Bryggman, documenta sistematicamente l'intera attività progettuale dell'architetto, valorizzandone la coerenza e l'unità. L'analisi complessiva delle opere di Bryggman permette inoltre di rileggere la storia dell'architettura moderna finlandese secondo nuovi parametri interpretativi e di rivalutarne criticamente alcuni passaggi nodali. -
Oltre l'architettura. L'ultima pioggia
"C'è da rifare il tetto. Con l'ultima pioggia nel soggiorno sopra la finestra che guarda il lago, un rigagnolo d'acqua aveva alimentato una pozza che si era allargata sul davanzale e poi si era trasferita sul pavimento di piastrelle verdi formando un alone in movimento progressivo"""". Cosi si apre questo strano viaggio dell'autore, un viaggio nello spazio e nella memoria, una continua digressione tra passato e presente, tra storia e immaginazione, tra esperienza e sentimento. Siamo nella casa di Galliate Lombardo, una costruzione progettata da Franca negli anni Cinquanta. È da questa straordinaria architettura, ancorata alla terra e protesa verso il lago di Varese, che prende vita il racconto, una narrazione che origina dallo spazio reale e attuale in cui sono sedimentate non solo le tracce di un passato che impelle per riproporsi, ma anche le premesse per accogliere e accompagnare il cambiamento connesso al fluire della vita. È dunque l'architettura il filo conduttore del racconto, un'architettura fatta di spazi e di paesaggi attraversati, abitati, vissuti. E di persone che a quegli spazi si sono indissolubilmente legate, fino a lasciare le tracce del loro passaggio e i segni delle loro anime in luoghi che man mano riprendono vita." -
Roma souvenir, la città e il verde. Ediz. italiana e inglese
"Questa mostra si dirama da due interessi di Patrizia Rufini che l'ha ideata e curata. Uno è il suo costante amore per il verde, per il vivente filtro dei veleni urbani, predilezione già presente nelle felici iniziative del suo passato di gallerista; l'altra matrice è il divertito gusto popular di questa organizzatrice editrice per il ricordino delle stazioni e dei musei, appunto il """"souvenir"""", parola internazionale qui salita all'onore della titolazione. Souvenir, ossia tutto ciò che sottrae il documento dei reperti archeologici e delle vedute urbane all'aura filologica della critica d'arte, intessendolo di quotidianità. Due affettuose motivazioni, per dar luogo a un'esposizione che mantenga un'impronta di antimonumentalità e nel contempo riscatti il modello commerciale del souvenir con un rovesciamento di segno; ossia introduca, un po' di soppiatto, intelligenza e cultura nell'immagine urbana o museale troppo nota, sottraendola ad ogni sterilizzante assuefazione"""". (Dalla presentazione di Mirella Bentivoglio)." -
Cento anni di stampa periodica nel Lazio: 1870-1970. Repertorio
Frutto di una ricerca - sostenuta dal contributo dell'Assessorato alla Cultura della Regione Lazio e realizzata da un gruppo di istituti culturali romani durata diversi anni, il volume comprende le schede di 860 periodici, reperiti in diverse biblioteche, e di circa 300 periodici citati in saggi o repertori ma non reperiti nelle biblioteche, tutti pubblicati nella regione Lazio tra il 1870 e il 1970. Già il numero delle testate individuate appare di per sé sufficiente a testimoniare di una vitalità che la stampa locale riusciva ad avere anche nel Lazio. E, accanto ad essa, non può essere dimenticata la vitalità di alcune delle tipografie dove questi periodici venivano stampati. Questa stampa periodica, spesso dalla vita breve, espresse i suoi prodotti più maturi nel primo quindicennio del XX secolo, quasi manifestazione di bisogni e di spinte che il mutamento culturale e sociale stava producendo. Cercò, come poté, di tenere dietro all'avvento della società di massa e di interpretarlo; prima dei mutamenti introdotti dal regime totalitario, fu lo stesso succedersi tumultuoso degli avvenimenti a imprimere degli scossoni non solo ai periodici e alle loro redazioni e organizzazioni editoriali, ma anche ai gruppi sociali - soprattutto borghesi medi e piccoli - dei quali molti di essi erano espressione. -
San Pietro e San Marco. Arte e iconografia in area adriatica. Ediz. illustrata
San Marco, definito da Eusebio di Cesarea ""interprete di Pietro"""", fu discepolo del primo apostolo, a Roma lo segui nell'attività missionaria e qui scrisse il Vangelo in cui, secondo la tradizione, trascrisse direttamente la testimonianza di ciò che aveva udito. Il tema elaborato nei secoli da numerosi leggendari ha ispirato nella storia dell'arte d'Oriente e d'Occidente un raro e assai poco esplorato universo artistico e iconografico, con una ricchezza straordinaria di opere. Sculture, mosaici, tavole, tessuti e oreficerie si disseminarono con continuità in oltre nove secoli tra le isole dell'Adriatico sino alle pendici del Monte Athos, per ricongiungersi alle culture del Mediterraneo orientale. Alla ricostruzione di questa lunga storia delle immagini e del loro ruolo è dedicato il volume, che propone in modo interdisciplinare questa singolare rappresentazione dal mondo tardoantico sino all'apogeo nel mondo medievale. Presentazione di Giovanni Morello."" -
Il grande modello per il San Pietro in Vaticano. Antonio da Sangallo il Giovane. Ediz. illustrata
Il grande modello in legno per il San Pietro vaticano, da non molto sottratto all'oblio, è opera di particolare significato ed ultimo più importante impegno creativo di Antonio da Sangallo il Giovane. Osteggiato da Michelangelo perché più ""opera tedesca"""" (gotica) che espressione della """"maniera moderna"""" ma esaltato dal Vasari per l'""""ordine nuovo e modo straordinario"""", porta a maturazione un pensiero architettonico particolare. Di interessantissima ibridazione tra cadenze stilistiche classiciste e maestosi recuperi pre-rinascimentali medioevaleggianti. Lo scavo nell'officina formativa sangallesca ha rivalutato e messo in evidenza la particolare caratura della sua complessità, declinata in innovativa sintesi tra forbite eleganze cinquecentesche e configurazioni costitutive fuori dalle regole classiciste: convalidando il giudizio cinquecentesco vasariano di opera straordinaria."" -
Donne, autonomia e famiglia. Volli, fortissimamente volli
Sono trascorsi poco più di 120 anni dallo storico anno che ha visto la prima donna professionista chiedere di essere iscritta ad un albo e solo 60 dal riconoscimento del diritto di voto alle donne nel nostro paese. Un tempo relativamente breve che ha portato grandi cambiamenti. Ma ancor oggi le differenze tra donne e uomini nelle professioni non mancano. Come vivono oggi le donne l'essere professioniste? Come si arriva a pensare di voler essere professionista donna in Italia? Le protagoniste di questa storie, donne giovani e meno giovani, ce lo spiegano con il loro vissuto. Queste vite tratteggiate, diverse per lessico, stile, dimensioni, occasioni, ubicazioni e tempo ci forniscono delle risposte. In alcune di esse ci riconosciamo, in altre ammiriamo la competenza, il coraggio e i successi piccoli e grandi. In tutte ci entusiasma la tenacia e la caparbietà di chi desidera vivere intensamente la propria vita. Un messaggio accomuna tutte: ""non bisogna tirarsi indietro""""."" -
Archivi e musei di architettura. Documentare il contemporaneo. Atti della giornata di studi (Roma, 21 gennaio 2008). Ediz. illustrata
Il volume raccoglie gli atti della giornata di studio ""Documentare il contemporaneo, archivi e musei di architettura"""" che ha inteso indagare più da vicino la realtà, nuova e in fase di crescita, del Museo/Archivio di architettura in Italia e all'estero, esplorando i punti di incontro, le connessioni e le differenze che esistono tra un centro archivistico e un museo, strutture che ovviamente non coincidono e non sempre possono convivere. Nell'archivio prevale la dimensione specialistica, il museo invece, pur prevedendo la conservazione e la valorizzazione dei fondi di architettura, opera con un'ottica più ampia, attenta alla promozione e alla partecipazione attiva del pubblico. I contributi raccolti hanno alimentato un dibattito che si è rivelato molto produttivo nella prospettiva del nascente Museo di architettura moderna e contemporanea nel MAXXI di Roma."" -
Ambientazioni futuriste. Ediz. illustrata
"Ambientazioni futuriste. Gerardo Dottori, la sala da pranzo; opere futuriste"""", non è in realtà soltanto una mostra intorno all'inedita presentazione di un'ambientazione futurista particolare, perché è accompagnata da una sintetica rassegna di futuristi, soprattutto romani, di varie generazioni, compresa la quota rosa con i dipinti di Benedetta, Barbara e Leandra Angelucci Cominazzini, ed è prevista una performance-installazione di suggestioni futuriste contemporanee; infine, si presenterà un interessante volume del giovane studioso romano Giancarlo Carpi sulle donne futuriste. L'Edieuropa, che di mostre sul Futurismo e sui futuristi ne ha curate numerose e qualificate dal 1970 ad oggi, non poteva mancare all'appuntamento col centenario, ma ci è arrivata con qualcosa di speciale, che desse conto di una scoperta uscita dal vaso di Pandora del Futurismo. Di un ritrovamento infatti si tratta, seppure non recente, che non era stato mai stato però presentato al pubblico degli esperti e degli amanti dell'arte. (Massimo Duranti)" -
In treno dal Tirreno all'Adriatico. Storia della ferrovia Roma-Sulmona-Pescara
Nel quadro delle recenti trasformazioni che, con il completamento della linea ad Alta Velocità, vedono finalmente adeguate le relazioni ferroviarie nord-sud a scala nazionale, la ferrovia Roma-Sulmona-Pescara è una delle linee nazionali ancora oggi oggettivamente svantaggiate da un tracciato di montagna che, se da un lato caratterizza ancora il suo fascino per la bellezza del paesaggio attraversato, dall'altro pone seri vincoli a un servizio di trasporto adeguato alle attuali esigenze e richiede una decisiva azione di modernizzazione. Il volume racconta la sua storia dal 1870 ad oggi, ripercorrendone le varie tappe: dal progetto del tracciato alla costruzione dell'infrastruttura, dal controverso esercizio iniziale da parte della Società Strade Ferrate Meridionali al rilancio messo in atto dalle Ferrovie dello Stato all'inizio del Novecento. Seguono le vicende della modernizzazione operata negli anni trenta, della tragica distruzione durante la seconda guerra mondiale e della successiva ricostruzione. Si racconta infine il passaggio critico dal declino, che ha segnato la linea nella seconda metà del Novecento, alla recente riorganizzazione nell'area metropolitana romana, fino agli attuali progetti di velocizzazione. -
Architettura incisa. Disegni e incisioni d'architettura
Specchi, Pozzo, Juvarra e, soprattutto, Giovan Battista Piranesi, sono i grandi architetti del ""Secolo del Rame"""" che fecero dell'incisione calcografica un potente veicolo-manifesto del loro universo formale e concettuale, con immagini che travalicano la funzione accademica e pedagogica cara al Settecento. Muovendo da quegli esempi, """"Architettura Incisa"""" attualizza e ripropone in forma sperimentale una pratica pressoché ignota agli architetti dell'era globale e del disegno computerizzato. Assieme ai rinomati Alessandro Anselmi, Franco Purini, Carlo Aymonino, Massimiliano Fuksas, Paolo Portoghesi, testimoni della cultura artistica del progetto, una trentina di allievi delle Facoltà di Architettura di """"Valle Giulia"""" e """"Roma Tre"""", hanno intrapreso un percorso a ritroso, meditato e riflessivo, attraverso tecniche antiche e procedimenti rituali. Ne è conseguito il recupero degli strumenti grafici manuali per comunicare il pensiero architettonico. Emerge il gesto che traccia il segno: prima sulla carta poi, con la punta metallica, sul rame, in una dinamica """"fisica e poetica"""" che coinvolge tempo e materia."" -
Quale futuro per l'archeologia?
Questo volume raccoglie gli atti del workshop internazionale Quale futuro per l'archeologia? che si è svolto a Roma nel dicembre 2008. Promosso dal Dipartimento Patrimonio Culturale del CNR in conformità ai suoi obiettivi istituzionali, esso ha inteso riavviare la discussione sul ruolo di una disciplina la cui importanza strategica sia per la salvaguardia di valori identitari fondanti sia per lo sviluppo sostenibile del territorio è universalmente riconosciuta. Il workshop ha aggiornato un dibattito che in Italia mostrava di essersi affievolito invitando alla riflessione su una serie ampia di temi: dai percorsi formativi degli archeologi all'archeologia preventiva, dai rapporti tra le istituzioni preposte alla pratica dell'archeologia al traffico illecito di antichità, fino al ruolo fondamentale da assegnare alla corretta comunicazione e divulgazione dei risultati della ricerca archeologica. -
Flora, vegetazione e tradizioni etnobotaniche di Maratea
Sicuramente, e con estrema suggestione, Maratea entra nell'immaginario dei luoghi dove la bellezza si coniuga con le valenze della natura. Spesso, e più frequentemente di quanto si possa pensare, la ""bellezza"""" di un territorio e di un paesaggio esprimono anche connotati di una """"grande rilevanza"""" su fronti che non sono solo di tipo estetico, ma anche naturalistico, storico, e quindi turistico, per la presenza di peculiarità che ne sottolineano valori fuori dall'ordinario. Caratterizzare questo tratto tirrenico della Basilicata ponendone l'accento solo sui caratteri prettamente costieri, risulterebbe un'angolazione parziale per la ricchezza dei valori naturalistici, paesaggistici e culturali che esso presenta. Questo territorio è, infatti, il risultato di un equilibrio basato sull'interazione di una pastorizia tradizionale, praticata da tempi immemorabili nell'entroterra, di una cerealicoltura prevalentemente a carattere familiare, e di uno sviluppo turistico rispettoso. Tutto questo giustifica la limitata presenza di insediamenti umani, elemento che ha favorito il mantenimento di un paesaggio vegetale """"naturale"""" estremamente diversificato ed interessante, caratterizzato da entità endemiche e di particolare rilievo."" -
Cultura dell'acqua e progettazione paesistica
Parlare di cultura dell'acqua e progettazione paesistica significa, anzitutto, confrontarsi con la complessità dell'elemento ""acqua"""". Liquido incolore e insapore, origine dell'umanità, """"oro blu"""" del pianeta, protagonista dinamico, camaleontico ed imprevedibile del territorio, componente del paesaggio in perenne trasformazione nei confini, nelle forme, mai eguale a se stesso, con valenze simboliche, rituali e metafisiche difficilmente eguagliabili. Parlare di cultura dell'acqua e progettazione paesistica significa affrontare la questione della sostenibilità in termini ecologico-ambientali, economici, etici. Parlare di cultura dell'acqua e progettazione paesistica significa porre l'accento sulle criticità e sull'emergenze. Emergenza a scala """"globale"""", vera e propria crisi planetaria che vede l'acqua tra due estremi: da una parte, l'acqua che fa paura perché manca, non c'è (siccità e desertificazione) e, all'opposto, l'acqua che fa paura in quanto calamità che distrugge, devasta, inonda (alluvioni). Parlare di cultura dell'acqua e progettazione paesistica significa, infine, impegnarsi nella costruzione di una piattaforma comune di riferimenti conoscitivi e di opzioni strategiche, da cui far discendere indicazioni per la definizione di regole e di indirizzi (""""sistema delle scelte"""") in grado di soddisfare le diverse esigenze e le aspettative delle comunità locali, in accordo con i principi della sostenibilità, dello sviluppo e della qualità paesistica dei luoghi d'acqua."" -
Gli itinerari della carta. Dall'Oriente all'Occidente: produzione e conservazione
Questo volume raccoglie i testi che sono stati presentati pochi anni fa dall'Istituto centrale per la patologia del libro, oggi Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario (ICPAL), in occasione delle Giornate europee del patrimonio. Si tratta di sette articoli, di cui quattro incentrati sulla storia della carta antica dalla Cina all'Europa e tre più vari che trattano rispettivamente di un'esperienza dell'Istituto in Giappone, della valorizzazione di un fondo di circa 5000 carte filigranate conservate presso l'Istituto e delle ultime scoperte sulla degradazione della carta. È questo il primo volume della nuova serie della collana ""Quaderni"""", che è destinata ad ospitare studi e ricerche legate al settore della conservazione e del restauro dei materiali archivistici e librari. Tutti sono ormai consapevoli che la conoscenza è una premessa necessaria a qualsiasi attività in questo campo. Di questo ampio sapere la storia della carta è componente essenziale, nonché base indispensabile di ogni buon operare.""