Sfoglia il Catalogo feltrinelli014
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7921-7940 di 10000 Articoli:
-
Alle radici dell'identità nazionale. Italia nazione culturale. Ediz. illustrata
"'Una d'arme, di lingua, d'altare/di memorie, di sangue e di cor'. Così, in """"Marzo 1821"""", Alessandro Manzoni inneggiava all'Italia da costruire, dimostrando che quell'Italia, di fatto, già esisteva. Oggi più che mai, in occasione dei centocinquant'anni dell'Unità del nostro Paese, è giusto fermarsi a riflettere sul concetto di nazione che le arti hanno vagheggiato e realizzato ben prima che a dargli concretezza pensassero le vicende risorgimentali. Proprio al """"prima"""", alla nazione-idea, è dedicata la mostra """"Alle radici dell'Identità nazionale"""", che spazia dal sentimento di Italia alla sua immagine esportata all'estero, prima ancora, appunto, che fosse """"portata"""" al suo interno. A essere illustrati, raccontati e celebrati sono i padri spirituali del Paese, la """"nazione delle lettere"""", da Dante, Petrarca e Boccaccio fino a Foscolo, Leopardi e lo stesso Manzoni, ma anche la nazione dei grandi maestri dell'arte, a partire da Michelangelo, Raffaello e Bernini, che attraverso le loro opere, apprezzate e copiate, hanno diffuso l'immagine del Paese all'estero. Su queste basi si innestano poi i programmi ad hoc, dall'estensione dell'istruzione obbligatoria all'accezione del paesaggio come """"bene culturale"""". Ecco allora che la lingua, letteraria ma non solo, diventa arma. È comunicazione e documentazione, pensiero ma, mutuando Mazzini, pure azione. E memoria, come fatto e atto, come tradizione e sua tutela."""" (Dino Gasperini, Assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico)" -
Brani di storia. Immagini dell'Unità d'Italia dalle biblioteche pubbliche stati
"Brani di storia... Questi brani di storia raccolti dalla bocca della vedova del Generale, ritenendoli veritieri serviranno per coloro che potranno avere maggiori documenti di autenticità... Con queste parole inizia il resoconto sugli ultimi giorni di vita del generale Garibaldi, stilato da un anonimo compilatore che svela i difficili momenti vissuti dall.eroe durante la sua malattia. E sono brani di storia quelli che raccontano le pagine di libri e di giornali dell.epoca, che testimoniano i documenti autografi o che affiorano dalle rappresentazioni dei luoghi di battaglia e dai volti dei protagonisti del Risorgimento ritratti in antiche fotografie all.albumina o illustrati da abili disegnatori e caricaturisti. Questo primo quaderno, che inaugura la collana Quaderni della Rivista 'Accademie & Biblioteche d'Italia', è il catalogo di una piccola esposizione ideale che, attraverso un breve percorso tra testi a stampa e manoscritti, fotografie e rari cimeli, selezionati nell.ingente patrimonio bibliografico delle Biblioteche pubbliche statali, vuole offrire un piccolo apporto alle celebrazioni per i centocinquanta anni dell'Italia Unita."""" (Dalla presentazione di Maurizio Fallace)" -
Architettura disegno modello. Verso un archivio digitale dell'opera di maestri del XX secolo. Ediz. illustrata
Il volume raccoglie le considerazioni e le ricerche che hanno fatto da riferimento teorico-operativo a esperienze indirizzate prevalentemente al rinnovamento della didattica della rappresentazione dell'architettura. È ormai un dato da tempo accertato che il digitale ha quasi del tutto soppiantato le tradizionali pratiche del disegno nel processo di elaborazione del progetto di architettura. Ma non è altrettanto definito il suo ruolo nella didattica della rappresentazione, non solo per lo studio dei modelli geometrici, ma anche per l'analisi dei modelli architettonici così come si possono costruire sulla base dello studio degli elaborati di progetto. Le sperimentazioni didattiche condotte negli ultimi anni su casi di studio emblematici hanno permesso di mettere a punto una strategia coerente con l'intenzione di rivedere, alla luce delle continue innovazioni indotte dal digitale, gli statuti disciplinari del rapporto disegno/progetto. Per l'approfondimento del rapporto oggi sempre più stretto della rappresentazione con la pratica del progetto è stato determinante esaminare, a scopo esemplificativo, l'operatività progettuale di alcuni fra i principali interpreti del rinnovamento del linguaggio architettonico in Italia a cavallo degli anni Sessanta e Settanta del Novecento. -
Storie e leggende che non sono mai state. Ediz. italiana e spagnola
Catalogo della mostra dell'artista Franco Abbina. -
Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali (2010). Vol. 2
Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali. -
Le camicie rosse alle porte di Roma. Il tentativo garibaldino del 1867 a Roma e nello Stato Pontificio. La rivolta dei cori
È il 22 ottobre 1867: a Roma scoppia l'insurrezione, mentre le Provincie dello Stato Pontifìcio sono invase, già da un mese, dalle camicie rosse. È l'ultimo tentativo, infruttuoso, prima della presa di Porta Pia, per fare di Roma la capitale del Regno d'Italia. Il piano verrà attuato grazie alla determinazione del deputato bergamasco Francesco Cucchi, che organizzerà la rivolta con l'aiuto dei gruppi liberali romani. Il vecchio leone garibaldino, Francesco Crispi, riuscirà ad ottenere l'appoggio (clandestino) del governo Rattazzi. Ed ancora una volta, il sessantenne Garibaldi, fuggito dall'esilio di Caprera, compatterà il movimento e gli darà una guida, fino alla sconfitta di Mentana. Anche se fallì, l'insurrezione dell'autunno 1867 verrà ricordata per alcuni episodi drammatici passati alla storia: l'esplosione, in Borgo, della caserma ""Serristori""""; l'esecuzione capitale dei due responsabili Monti e Tognetti, l'ultima prima dell'annessione, che tanto scalpore ed indignazione provocò nell'Europa di allora; la strage del lanificio Ajani ed il sacrifìcio di Giuditta Tavani Arquati, come ancora oggi ricorda la targa commemorativa sul palazzo. Forse fu a causa di un'organizzazione non perfetta, per colpa di qualche tradimento e per l'illusione che il popolo romano fosse pronto per il grande salto verso l'Italia, che l'insurrezione fallì. Alcuni municipi della provincia resistettero più a lungo, come quello di Cori, che resse una settimana intera, fino alla sconfitta di Mentana."" -
2012 manuale contro la fine del mondo
Temete che il mondo stia per finire? Avete dato credito a libri, film e trasmissioni televisive che seminano ansia e insicurezza? Niente paura! Con questo manuale Alessandro Cecchi Paone vi aiuta a difendervi dai profeti di sventura, demolendo uno per uno, con le armi della scienza, della storia, dell'archeologia, della religione e del buon senso, i falsi miti dell'apocalisse prossima ventura. Ritroverete così il diritto/dovere dell'ottimismo, il piacere di progettare il futuro, il gusto di ridicolizzare gli uccellacci del malaugurio. Con un vocabolario che svela il significato di tutte le parole sulla fine del mondo. Prefazione di Piergiorgio Odifreddi. -
A scuola di restauro. Le migliori tesi degli allievi dell'Ist. centrale per il restauro e dell'Opificio delle pietre dure negli anni 2005-2007
Ventitré articoli restituiscono, in forma breve, i contenuti di altrettante tesi di diploma discusse dagli allievi delle Scuole dell'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro e dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Selezionate tra le migliori degli anni accademici 2005-2007, esse documentano l'impegnativo e appassionante lavoro di studio, ricerca e sperimentazione svolto dagli allievi, con la guida e il supporto di tutti i loro docenti, su tipologie diverse di manufatti: dipinti murali e da cavalletto, ceramiche, metalli e tessuti. Il rigore metodologico e l'approccio interdisciplinare, comuni a tutti i lavori che si presentano, sono alla base dell'alto livello qualitativo che da sempre connota, riconosciuto anche in tutto il mondo, l'insegnamento delle due Scuole di Alta Formazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. -
Amianto. Il più grande cangerogeno del '900
Reso fuori legge in Italia dal 1992, l'amianto è stato largamente utilizzato fino agli anni '80 per produrre la miscela cemento-amianto (il cui nome commerciale era eternit) utilizzata per coibentare edifici, tetti, navi, treni, ma anche come materiale per l'edilizia (contenuto in tegole, pavimenti, tubazioni, vernici, canne fumarie) e poi nelle tute dei vigili del fuoco, nelle auto (sia nelle vernici, sia nelle parti meccaniche) e nella fabbricazione di corde, plastica e cartoni. Se respirate, le polveri di amianto (o asbesto) possono provocare malattie croniche dei polmoni, come ('asbestosi, oppure tumori della pleura, come il mesotelioma pleurico e dei bronchi, e il carcinoma polmonare. Tali effetti possono manifestarsi anche a distanza di decenni anche in quei casi in cui l'esposizione sia stata del tutto casuale. -
Laura Palmieri. Sulle scale. Ediz. illustrata
Questo libro raccoglie le testimonianze e la documentazione della realizzazione dell'opera di Laura Palmieri ""Sulle scale"""" nella Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell'Università degli Studi della Tuscia di Viterbo. L'iniziativa rientra nel progetto """"Artisti per la Facoltà"""" curato da Elisabetta Cristallini e da Patrizia Mania e teso a valorizzare gli spazi della Facoltà attraverso interventi di artisti contemporanei."" -
Italia nostra (2011). Vol. 460: Referendum rubati?
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione. -
Via crucis. Erio Carnevali. Ediz. illustrata
"La novità di questa Via Crucis risiede nella struttura artistica che per la prima volta assume un aspetto espressivo aniconico. Le motivazioni sono varie. La prima risponde all'esigenza di riportare alle origini il rapporto tra l'immaginare e il guardare. Immaginare è partecipare con la parte più importante di noi a ciò che accade. Guardare è una azione più passiva, banalmente riferibile a un'abitudine rappresentativa che si adagia su scorciatoie ripetitive e che risulta per di più drammatica ma non emotiva. L'atteggiamento espressivo che vuole prevalere nella mia Via Crucis richiama per l'appunto un intimismo religioso spirituale partendo da una fonte d'esperienza emotiva coltivata nelle latenze umane e per questo profondamente connaturata all'uomo. Ogni colore, ogni segno ci porta ad un dolore intenso di commossa partecipazione. Il teatro degli avvenimenti non è lontano, non è qualcosa accaduto e basta, è fra noi ed avviene sotto i nostri occhi perché avvertito dalla nostra sensibilità e partecipato dal nostro cuore.""""" -
La storia del Palazzo di Venezia dalle collezioni Barbo e Grimani a sede dell'ambasciata veneta e austriaca. Vol. 1
Il volume, frutto del lungo lavoro di ricerca supportato da Getty Foundation di Los Angeles, ridisegna la storia del Palazzo di Venezia - ora sede del Museo Nazionale - e delle sue collezioni di scultura, testimonianze della ""vocazione"""" del monumento già dalla metà del XV secolo. Attraverso le indagini archivistiche, il testo ricostruisce le vicende politiche, diplomatiche e architettoniche legate al maestoso edifìcio dal 1564, a seguito della donazione da parte di papa Pio IV Medici alla Serenissima Repubblica di Venezia; e dal successivo passaggio, dopo le campagne napoleoniche e il Trattato di Campoformio (1797), al dominio degli Asburgo per ospitare l'Ambasciata austriaca presso la Santa Sede e, dal 1871, la legazione austro-ungarica presso il Regno d'Italia. Al contempo, il volume analizza la formazione e la successiva dispersione delle collezioni di scultura antica raccolte nel palazzo dai cardinali veneziani Pietro Barbo, divenuto poi papa Paolo II (1464-1471) e Domenico Grimani, titolare di San Marco dal 1503 al 1523. Sulla traccia delle fonti storiche e dei disegni di Amico Aspertini e di Frans Floris, si è potuto ricostruire il fasto delle collezioni archeologiche conservate nell'edifìcio e oggi confluite nei più importanti musei italiani e stranieri."" -
Italia nostra (2011). Vol. 462: Italia-Europa, la voce del patrimonio.
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione. -
Il museo verso una nuova identità
Il volume"" Esperienze museali di nuova concezione in Italia e nel mondo"""" raccoglie gli atti del convegno internazionale di studi """"Il museo verso una nuova identità"""", promosso dall'Assessorato alla Cultura della Regione Lazio e organizzato dalla Scuola di Specializzazione in Storia dell'arte della Sapienza, Università di Roma. Nel primo incontro (31 maggio - 2 giugno 2007) sono state discusse alcune tra le esperienze museali più innovative, anche se poco conosciute, del nostro tempo, misurate non sulla pietra di paragone della spettacolarità, ma sugli indizi di una profonda trasformazione in corso nel rapporto tra il museo, la memoria collettiva affidata al patrimonio culturale delle comunità territoriali e, d'altro lato, la creatività poetica della contemporaneità. Archeologi, storici dell'arte, etnoantropologi, educatori, responsabili istituzionali e politico-ammininistrativi hanno aperto un confronto con architetti e artisti di diverse discipline, impegnati anche nell'uso delle nuove tecnologie, per ridisegnare forma e fini del museo di oggi e di domani. Il volume """"Musei e comunità. Strategie comunicative e pratiche educative"""" esamina il patrimonio culturale come valore che deve essere condiviso dalla comunità che lo conserva e da quella, sempre più vasta, che desidera conoscerlo."" -
Kazakhstan central concert hall. Ediz. italiana e inglese
Il progetto rappresenta ciò di cui il luogo manca, un suo possibile completamento. Andando ad Astana e sorvolando la steppa russa, i suoi laghi di sale, la sua terra piatta e deserta, le carcasse pietrificate di alberi contorti, abbiamo sentito la mancanza di un fiore che si apra nel cuore di questa città, per colmare tale assenza. -
BIC Lazio, 20 anni di creazione d'impresa. Un motore per lo sviluppo
Introduzione di Massimo Maselli. -
Acquedotti romani. Catalogo della mostra (Roma, 2011). Ediz. illustrata
Il volume è dedicato a questo manufatto architettonico che segna l'orizzonte con il suo inconfondibile profilo e costituisce una presenza che, più di ogni altro elemento urbano e architettonico, identifica non solo la Campagna Romana, ma anche gli insediamenti moderni e contemporanei della periferia a sud est della Capitale, come Cinecittà e il quartiere Tuscolano. Questi spettacolari ruderi, che si perdono nella lontananza come un'eco, alternando il pieno al vuoto, costituiscono tracce territoriali continue che pervengono alla scala geografica conferendo ad essa una dimensione eroica. Pensare una mostra sugli acquedotti romani, scrive l'ideatore e curatore della mostra Franco Purini, significa leggere, attraverso la loro capacità di costruire il paesaggio oltre la loro essenza tettonica e architettonica, la città di oggi nelle sue contraddizioni, nei suoi aspetti stabili e mutevoli, nella sua singolarità. Assieme a una pluralità di ambiti relativi alla città gli acquedotti romani suggeriscono una ulteriore sfera di contenuti che comprende i temi del frammento, della vastità, del tempo, dell'acqua, una risorsa che sta divenendo sempre più rara e preziosa, oggetto in questi ultimi anni di complesse strategie globali. -
Abitare la terra. Ediz. italiana e inglese. Vol. 29
Rivista di geoarchitettura. -
Italia nostra (2011). Vol. 463: Venezia, tanti guai.
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione.