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Il restauro della fontana del Fuga nell'Orto Botanico di Roma. Ediz. illustrata
Il puntuale resoconto del restauro della Scalinata delle Undici Fontane all'interno dell'Orto Botanico dell'Università di Roma ""La Sapienza"""" che qui si presenta, sembra, da un lato rispondere finalmente all'auspicio avanzato già nel 1984 con la mostra """"Roma e il suo Orto Botanico. Storia ed eventi di un'istituzione scientifica"""", allora organizzata in occasione del centenario dell'insediamento di quella struttura universitaria nell'area dell'ex giardino Corsini; dall'altro, però, esso viene pubblicato a poca distanza di tempo da un grave evento che ci deve fare riflettere su come viene gestito e tutelato il nostro patrimonio artistico: alcuni reperti archeologici esposti nei viali dell'Orto Botanico sono stati trafugati nella notte tra il 2 e il 3 settembre 2010, inferendo un'ulteriore dolorosa ferita ad un organismo già sottoposto dal 1883 a continue perdite e trasformazioni, come questo contributo documenta."" -
L' altra modernità nella cultura architettonica del XX secolo. Dibattito internazionale e realtà locali. Ediz. illustrata
Vi sono più modi di intendere la modernità ed è già stato scritto come il ""ripensare la modernità"""" abbia portato a sviluppare il concetto che nella cultura dominante nell'Occidente del XX secolo non ne esiste una unica. Già il Congresso del 2007 aveva fatto il punto sullo stato degli studi e sul vasto panorama del patrimonio architettonico esistente. Nuove ricerche sul tema prendono ora corpo in due volumi curati da Maria Luisa Neri, il primo, e da Laura Marcucci, il secondo. Due parti solo apparentemente autonome, ma in realtà interattive, caratterizzano questo primo volume. La prima parte concentra l'attenzione sul ruolo svolto dalle riviste d'architettura nel dibattito e nella divulgazione del sapere architettonico internazionale. La seconda è l'esemplificazione di consuetudini e comportamenti professionali emblematici di esperienze tutte vissute all'interno di un mondo di idee legate alla ricerca di una modernità altra e di modi di procedere nella prassi operativa tipici di gran parte della società italiana."" -
I colori delle Avanguardie. Arte in Romania: 1910-1950. Catalogo della mostra (Roma, 2 settembre-15 ottobre 2011). Ediz. italiana e inglese
Non possiamo dire che ""I Colori dell'Avanguardia"""" sia una mostra dedicata all'avanguardia, neanche ad un'avanguardia così complessa e contraddittoria come quella romena. Se la si guarda con spirito purista, questa mostra è quasi un tradimento. Non solo si apre con opere moderniste create attorno al 1910, molto prima dell'aurora dadaista europea nata nei lunatici incontri del Cabaret Voltaire, ma si chiude con montaggi pseudoavanguardisti, opere del realismo socialista posteriori al 1950, nate quindi molto dopo la fine ufficiale dell'avanguardia storica propriamente detta. Inoltre, gran parte della mostra è dedicata ad un miscuglio di modernismi moderati, dal simbolismo ad un postimpressionismo classico, tradizionale, influenzato dalle opere di Cézanne, dal costruttivismo al surrealismo o ad un espressionismo che scivola armoniosamente verso la Neue Sachlichkeit, il realismo corporativo dall'obiettività carica d'ideologia. A dispetto delle posizioni politiche teoricamente antitetiche di questi orientamenti, sorprendono alcuni temi iconografici ricorrenti che collegano artisti, opere ed eventi apparentemente situati ai poli opposti di un unico contesto artistico locale. Ma è proprio questa la scommessa di questa mostra."" -
Luigi Moretti. Architetto del Novecento. Ediz. illustrata
Per quanto si tratti di uno dei maggiori architetti che hanno operato sulla scena di Roma dal tempo del fascismo a quello del dopoguerra e capace di proiettarsi da quella sulla scena milanese e internazionale, Luigi Moretti è rimasto a lungo in posizione autonoma e isolata, soprattutto dall'Università, sia per la sua adesione agli ideali politici della giovinezza che per l'intensa attività professionale svolta. Gli atti di questo Convegno fanno emergere il Moretti architetto profondamente romano, nel quale risuonano all'unisono il tema della storia sulla via segnata da Gustavo Giovannoni e Vincenzo Fasolo, l'intenso e aperto rapporto della sua progettazione con l'astrazione e i processi artistici più innovatori dei suoi anni alimentato anche da un appassionato collezionismo, il personale confronto con la città. -
Teorie figure architetti del modernocontemporaneo
"La pubblicazione di questo volume segue a distanza di cinque anni l'uscita della raccolta di scritti in onore di Ludovico Quaroni intitolata """"Modernocontemporaneo"""". Allora il titolo costituiva non più che un'ipotesi di lavoro che si è rivelata ricca di potenzialità e di possibili linee di ricerca. L'anno successivo decidemmo di invitare alcuni studiosi amici e colleghi, anche di altre discipline, a confrontarsi con le nostre tesi, ne uscì un volumetto di """"scritti ulteriori"""" denso di riflessioni e di critiche. Ora abbiamo avvertito la necessità di riprendere l'argomento e tentare di portare a sintesi alcune dei temi lanciati e emersi nei volumi precedenti e nel dibattito che hanno suscitato. Più volte ci siamo trovati a spiegare le motivazioni dell'uso di questa parola """"modernocontemporaneo"""". Più volte, declinandola in maniera soggettiva, abbiamo posto l'accento sui valori della continuità che tengono insieme le espressioni contemporanee più alte e sostanziate delle arti visive e nello specifico dell'architettura, all'esperienza delle avanguardie storiche, del movimento moderno, e della modernità tutta. L'obiettivo è inquadrare e valutare la produzione attuale di maggiore riconoscibilità e presenza sulla scena internazionale, che oggi possiamo ritenere storicizzata, nel rapporto con le proprie radici e con l'individuazione di possibili linee di ricerca future."""" Presentazione di Piero Ostilio Rossi." -
Roma. Storia breve di un antico Impero
Per molti secoli sotto il dominio di Roma mutò la geografia; mutarono i popoli sottomessi; mutò il potere; mutò la società civile. Dai Sette colli e dalla palude del Campidoglio alla egemonia sul mondo conosciuto. Dai rozzi pastori del Lazio a Giulio Cesare. Dal solco conteso fra Romolo e Remo alla maestà del diritto romano. Dalla pelle di capra alla toga pretesta. Così mutò Roma e con Roma i romani. Ed il mondo. Tutto questo indusse Roma, per vari secoli, a non accontentarsi di quanto aveva ottenuto. Fino a quando la decadenza dei costumi e la conquista del mondo conosciuto non resero vulnerabili le sue sconfinate frontiere. -
Napoleone entra a New York. Chaim Koppelman e l'Imperatore. Opere 1957-2007. Ediz. italiana e inglese
Aveva nove anni Chaim Koppelman quando, per la prima volta, tratteggiò il profilo di Napoleone sul suo libro di geografia. Non un ritratto voluto, né ricercato, semplicemente il disegno di un bambino - talentuoso - che ferma sulla carta ciò che lo incuriosisce o colpisce, senza porsi troppe domande. Quell'appunto distratto è rimasto lì, apparentemente dimenticato, nella frenesia di una vita, anche artistica, che aveva velocemente cominciato a delineare il suo corso. Come tutte le passioni, però, quel profilo, nel tempo, ha fatto maturare sotterranee riflessioni, portando poi alla luce e nell'arte di Koppelman nuovi stimoli e lavori. E perfino un ""nuovo"""" Napoleone, liberato dal suo essere concreto personaggio storico per diventare icona e simbolo addirittura dell'inconscio collettivo. E, forse, più ancora, realizzazione in carne ed ossa delle battaglie che portano alla costruzione dell'armonia. Koppelman punta, infatti, l'attenzione sul Napoleone che è in ognuno di noi. """"La bellezza è sempre unione di opposti - era il manifesto del Realismo Estetico di Eli Siegel, corrente cui Koppelman aderì negli anni Quaranta - e unire gli opposti è quel che cerchiamo di realizzare in noi stessi"""". Ecco l'intimo desiderio di Napoleone: portare la democrazia affermando però la propria autorità. Ed ecco l'intimo desiderio del Napoleone interiore: affermare il """"noi"""", mettendo in mostra l'""""io"""". Dal desiderio di illustrare questa scoperta, prende le mosse la ricerca di Koppelman..."" -
Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali (2010). Vol. 3
Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali. -
Italia 150 anni. Popolazione, welfare, scienza e società
Questo volume presenta centocinquanta anni di storia d'Italia letti attraverso gli studi sulla popolazione, le analisi demografiche e del welfare, quelle di politica educativa e scientifica. Il percorso è molto vario e si dipana tra piani diversi e tappe, talora distanziate talora ravvicinate, con differente sviluppo. Gli strumenti e le chiavi di lettura utilizzati sono quelli degli autori, un gruppo di ricercatori e tecnici dell'Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del CNR di cui Sveva Avveduto è il direttore, che si dedicano allo studio delle relazioni tra tendenze della popolazione e dello sviluppo sociale ed economico, a quello delle dinamiche sociali e delle politiche nei sistemi di welfare, all'analisi del mutamento della società collegato alla diffusione delle conoscenze e delle tecnologie dell'informazione. Il quadro che ne esce delinea uno sviluppo a più velocità avanzato e accelerato in taluni casi, lento e faticoso in talaltri, specchio delle trasformazioni del Paese. -
150 anni di storia del cemento in Italia. Le opere, gli uomini, le imprese. Ediz. illustrata
150 anni di stona del cemento in Italia sono anche 150 anni di storia italiana. Il cemento accompagna la storia della costruzione ed è il materiale di elezione nel campo dell'edilizia e delle infrastrutture. La fama del made in Italy è anche dovuta alle originalissime strutture in cemento così come ai momenti di crisi economica e politica corrispondono fasi critiche nello sviluppo delle costruzioni. Bene lo raccontano gli imprenditori di una delle industrie più solide del Paese, protagonisti e testimoni di questa storia. Sfogliando il libro, pagina dopo pagina, si vede scorrere la vicenda del cemento italiano dall'Unità a oggi attraverso i suoi alti e bassi: l'avvio della produzione negli stessi anni dell'unificazione, la fulminea diffusione del cemento armato anche in chiave antisismica, l'involuzione durante l'autarchia fascista, il ritorno da protagonista durante la ricostruzione post-bellica, il boom nelle opere di ingegneria negli anni del miracolo economico; poi la recessione e la crisi ma anche la rapida diffusione dell'edilizia industrializzata, fino agli anni più recenti con le nuove ricerche sui cementi con prestazioni speciali, sostenibili, cui si appassionano anche le archistar internazionali. -
Globalizzazione agricola e libertà di mercato
La politica agricola, a partire dall'unità d'Italia, è stata figlia del liberalismo cavouriano, che non rifuggiva dall'intraprendere riforme radicali e dall'attuare interventi pubblici. Una politica agricola che si integrava e si evolveva con le politiche liberiste dell'Europa e che talvolta toccava livelli alti di protezionismo. Nel Secondo dopoguerra, l'Italia e l'Europa scelsero l'economia di mercato. La scelta, però, non coinvolgeva l'agricoltura. La politica agricola comune (PAC), fortemente protezionistica, doveva garantire l'autosufficienza alimentare all'Europa ed un reddito sufficiente alle categorie agricole. Obiettivi, questi, raggiunti intorno agli anni '70. Da allora in poi si commise e si commette l'errore di perseverare in quella politica assistenziale e protezionistica: è l'argomento di questo libro. Oggi, tuttavia, a fronte della internazionalizzazione divenuta sempre più cogente è necessario confermare le risorse dell'Unione a sostegno dell'agricoltura. -
Natangué Sénégal
"La Onlus FAI in Senegal, insieme all'Associazione francese Natangué-Sénégal, dirette da Elena Malagodi, si occupa dei bambini e delle loro mamme nel nuovo quartiere Zone Sonatel di Mbour. Il Gruppo scolastico Natangué è costituito da due scuole per 500 bambini dai 3 ai 12 anni. FAI in Senegal le sostiene distribuendo un pasto al giorno ai 200 alunni più piccoli e organizzando una visita medica per tutti i bambini. Nella""""Casa delle Mamme"""", che fa parte della scuola, le donne ricevono informazione, formazione e possibilità di inserimento nel campo lavorativo. Nel 2010 noi abbiamo potuto costruire 4 aule in un'altra scuola del quartiere grazie al sostegno della Fondation Orange, France. Dal gennaio 2010, grazie alla Regione Lazio, Enfance et Partage e il liceo di San Francisco, FAI in Senegal sostiene tutto il programma sociale della scuola Natangué e tanti progetti agricoli e commerciali della Cooperativa Donne di Natangué. La Fondazione Rita Levi Montalcini sostiene l'alfabetizzazione delle ragazze. A Mbour ci sono 5000 bambini che si chiamano """"talibé"""": vivono nei daara e mendicano per nutrirsi. Noi cerchiamo di aiutare il Daara di Warang perché i 200 bambini che ci vivono sono trattati con grande rispetto. Inoltre FAI in Senegal sostiene dal 2009 una cooperativa di 30 pescatori alla piccola piroga.""""" -
Italia nostra (2011). Vol. 465: Grandi opere grandi debiti grandi affari.
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione. -
Il Milite Ignoto. Da Aquileia a Roma. 4 novembre 1921-4 novembre 2011 . Catalogo della mostra. Ediz. illustrata
"È giusto, è anzi doppiamente giusto rievocare nell'ambito delle celebrazioni del 150° dell'Unità il viaggio che portò a Roma la salma del Milite Ignoto. Si celebrano con lui tutti gli eroi che, a partire dal tardo Settecento, hanno dato la vita perché quell'Unità si compisse. E nessuno, meglio del """"soldato senza nome e senza storia"""", può rappresentarli tutti. Ma si celebrano anche le famiglie, i genitori, le mogli, le sorelle, le fidanzate, i figli e le figlie che hanno seguito con quotidiana trepidazione le vicende dei loro cari chiamati a combattere ed hanno vissuto la tragedia della loro scomparsa. Anche questo dolore ha cementato l'unità degli italiani, li ha resi partecipi, nel modo certo più sofferto, di una identità comune che per molti di loro non si era lasciata cogliere e condividere altrimenti."""" (Giuliano Amato, Presidente del Comitato dei Garanti per le Celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia). Il volume è a cura di Marco Pizzo ed Emanuele Martinez con testi di Ignazio La Russa, Romano Ugolini, Giuliano Amato, Alessandro Nicosia, Elio De Anna, Alviano Scarel, Mauro Moretti." -
Giancarlo Pignataro pittore scultore. Ediz. illustrata
Giancarlo Pignataro nato nel 1958 ad Albanella, vicino Paestum, si è formato a Roma dove si diploma al Liceo Artistico. Studia all'Accademia di Belle Arti di Roma e di Perugia. Da giovanissimo ha ricevuto l'apprezzamento e la spinta a continuare il proprio lavoro da vari artisti già affermati quali Annigoni, Ziveri e Riccardo Tommasi Ferroni. Giancarlo Pignataro si dedica alla pittura, eseguita con varie tecniche che spaziano dall'affresco, alla tempera, olio e alla scultura realizzata con vari materiali tra cui la terracotta, il marmo e il bronzo. Particolare importanza nel lavoro di Giancarlo Pignataro riveste il ritratto eseguito ""dal vero"""" sia in pittura che in scultura."" -
Franco Angelosante. Spazio e volume. Metafora contemporanea e technology art. Catalogo della mostra. Ediz. illustrata
Il lavoro di Franco Angelosante crea per impronta genetica la progressione dei tagli spaziali, delle forme e costruzioni, delle tematiche ideali che lo tengono omogeneo e coerente. Al tempo stesso mostra un'altrettanto intrinseca duttilità e dinamicità, da rivelare connessioni sempre diverse secondo i diversi piani da cui si origina lo sguardo, e ancora moltiplicate e riflesse secondo la quantità e qualità di luce che le investe e che crea loro contesto. Sempre, lo spazio reale e lo spazio immaginario si fondono in un'unica volumetria insieme fisica e psichica, entro cui lavorano e si ordinano sequenze percettive e strutturazioni emotive, in cui la visione si interseca e si sovrappone con l'esperienza. Dove si osserva, al tempo stesso si vive. Spazio e volume. Dallo spazio al volume. Il modo, la pienezza, con cui la forma prende corpo nello spazio segue il filo di uno svolgimento narrativo, o di un percorso, un itinerario in cui viene a mancare ogni frazionamento di tappa o sosta. Franco Angelosante è uno degli autori più originali e più creativi nel panorama artistico contemporaneo. La sua personalissima tecnica di lavoro coniuga la pittura con l'impiego di materie diverse e con l'applicazione di congegni di illuminazione e movimento all'interno delle opere. -
Roma tra II Poli
Milioni di turisti ogni anno visitano la Capitale attratti da un patrimonio storico archeologico senza eguali. Sarà sempre così? Il turismo è un fondamentale volano di sviluppo ma la crisi economica mondiale ha dimostrato che non è estraneo a fluttuazioni e cambiamenti. Non può quindi essere lasciato a sé stesso: necessita di politiche congrue e coraggiose. Questo libro racconta, tramite testimonianze dirette dell'autore, perché e in che modo l'attuale Amministrazione capitolina abbia voluto inaugurare un'inedita e ambiziosa strategia dell'accoglienza, le cui parole d'ordine sono qualità e diversificazione. Descrive, inoltre, la gestazione, la nascita e l'evoluzione del Secondo Polo Turistico della Capitale. Leggendolo, scopriremo come il nuovo sistema di offerte turistiche creerà una straordinaria alchimia tra arte e intrattenimento, storia e contemporaneità, in grado di sviluppare al massimo la risorsa turismo e di generare nuova occupazione e benessere diffuso. L'immagine della Città ne uscirà rafforzata e riposizionata a livello mondiale; Roma potrà essere così tra le grandi metropoli protagoniste del futuro. -
Abitare la terra. Ediz. italiana e inglese. Vol. 30
Rivista di geoarchitettura. -
Italia nostra (2011). Vol. 466: Italia sott'acqua.
Rivista mensile dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione. -
Museo civico archeologico Lavinium. Ediz. italiana e inglese
È il museo dell'innovazione, presente nell'elenco dei musei innovativi redatto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Qui i reperti e gli allestimenti si compongono in una trama polimediale e la narrazione coinvolge e avvolge il visitatore facendolo partecipare al racconto stesso. Con questa nuova edizione il volume svela i contenuti del museo, che raccoglie una selezione dei più importanti reperti emersi dagli scavi dell'antica città ed è stato ideato per raccontare la fondazione di Lavinium attribuita ad Enea, l'eroe del poema virgiliano. Cinque le sale, ognuna dedicata ad un tema: Tritonia Virgo, al culto della dea Minerva Tritonia; Mundus Muliebris, alle acconciature ed ai gioielli femminili; Hic Domus Aeneae, al viaggio di Enea da Troia alle coste laziali; Civitas Religiosa al Santuario dei Tredici Altari, rinvenuto a sud di Lavinium; Aeneas Indiges, al monumento funebre dedicato al fondatore della città, l'Heroon di Enea.