Sfoglia il Catalogo feltrinelli014
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8241-8260 di 10000 Articoli:
-
Storie de papi. Effetti collaterali. Con DVD
Questa opera prima di Vittoriano Satta illustra con spirito laico e ironico ma nel rispetto della verità storica le vicende del Papato, da San Pietro a Papa Francesco, e dei suoi protagonisti: pontefici, imperatori, re, principi, santi, eretici. La rima romanesca sdrammatizza le situazioni ""critiche"""" trasformando sgomento e indignazione in sorriso."" -
Barbara Calcei in arte Bake. Ediz. italiana e inglese
"Quando dipingo un ritratto, desidero raccontare non solo l'aspetto esteriore, ma soprattutto la parte che del soggetto rimane più nascosta: ...l'anima.""""" -
Verso il museo. Per una collezione di arte contemporanea dell'Accademia di Belle Arti di Bari. Ediz. illustrata
L'Accademia di Belle Arti di Bari ha una sua storia fatta di docenti, artisti, studenti a loro volta diventati artisti e docenti. I nomi degli artisti selezionati per questo primo volume sono quelli di chi l'Accademia l'ha fondata - come Raffaele Spizzico, Roberto De Robertis, Michele Depalma - di chi l'ha promossa nei più importanti circuiti dell'arte contemporanea, come Mimmo Conenna, di chi ha portato avanti il senso più profondo di un'arte intesa anche come mestiere, come Mario Colonna, per arrivare ai contemporanei, Beppe Sylos Labini, Paolo Lunanova e Pippo Patruno. Cristiano De Gaetano, già studente dell'Accademia in tempi recenti, purtroppo morto prematuramente, è testimonianza, bandiera quasi, di una qualità espressa dall'Accademia di Belle Arti di Bari negli anni più recenti. Si è scelto il nome BARCA - Belle Arti Contemporary Art - per il futuro museo dell'Accademia di Belle Arti di Bari che ha già una sua sede: il piano terra e il chiostro del bellissimo e appena restaurato convento settecentesco di Mola di Bari, progettato dall'architetto Vincenzo Ruffo, già sede del corso di indirizzo di Pittura e dei corsi del biennio di specializzazione dell'Accademia di Belle Arti di Bari. -
In principio... la Parola si fece carne. Ediz. italiana e inglese
Il catalogo, in edizione bilingue italiano/inglese, si articola in una prima sezione dedicata ai saggi introduttivi di Gianfranco Ravasi, Micol Forti ed Elisabetta Cristallini, che sostanziano e sviluppano il tema proposto nel Padiglione, tracciandone il percorso di realizzazione attraverso la scelta dei temi e degli artisti. Il cuore del volume è dedicato ai tre artisti protagonisti e alle tappe espositive del Padiglione. Ogni opera è accompagnata da un saggio scientifico e da una ricca selezione fotografica a pagina che racconta il processo di realizzazione teorico e processuale, accompagnando il lettore in una sorta di viaggio tanto spaziale quanto temporale all'interno del progetto del Padiglione. Octavio Zaya, critico e curatore sudamericano, introduce la sezione dedicata a Monika Bravo; Ben Quash, biblista ed esegeta anglosassone, legge attraverso i testi sacri l'opera di Elpida Hadzi-Vasileva; Alessandra Mauro, esperta di fotografia di fama internazionale, introduce per la prima volta il pubblico italiano al lavoro di Mário Macilau. Una sezione finale è dedicata agli apparati con le biografie degli artisti, seguite da una selezione espositiva e bibliografica aggiornata. -
L' Italia può crescere. Producendo non importando
La crescita del Paese Italia può e deve avvenire favorendo la produzione dei beni in Italia e scoraggiando la facile importazione da paesi a basso costo del lavoro, spesso connesso alla carenza di salvaguardie civili del lavoro stesso. L'aumento del PIL (Prodotto Interno Lordo), cioè della ricchezza del paese, può garantire il mantenimento in Italia del livello dei servizi e di benessere usuale, evitando gli eccessi dei tagli (spending review), mentre la chiusura o delocalizzazione delle fabbriche non solo non consente il mantenimento del tenore di vita delle famiglie ma comporta costi aggiuntivi per i cittadini per cassa integrazione e necessità derivanti dai servizi mancanti. I poteri forti, interessati ai facili guadagni, preferiscono ""importare"""" anziché """"produrre"""" evitando gli impegni che la produzione richiede e """"svendere"""" il sistema industriale italiano agli amici degli amici. La classe politica appare del tutto inadeguata o asservita e la politica industriale orientata dagli importatori più che dagli industriali. Il paese presenta numerosi """"errori"""" strutturali non casuali ma """"pilotati"""" dagli interessi forti, coadiuvati da una classe dirigente opportunamente selezionata, nei trasporti, nei sistemi urbani, ambientali, energetici ed i cittadini ne pagano le conseguenze. In definitiva occorre """"indignarsi"""" ed """"impegnarsi"""" per ottenere il necessario riassetto della struttura del paese."" -
Voci e silenzi di prigionia. Cellelager 1917-1918
Parole, musica, immagini: sono le molteplici voci con cui i prigionieri di guerra del lager tedesco di Celle, nell'Hannover, dal 1917 alla fine della Grande Guerra nel 1918, narrano fatti, momenti di vita e situazioni in gran parte inediti. Su di essi era sceso un troppo lungo silenzio, da parte dei Comandi e del Governo in primo luogo, come se i ""vinti di Caporetto"""", così furono definiti da uno di loro, Guido Sironi, dovessero essere vinti una seconda volta e destinati per sempre all'oblio. In questo libro emerge da quel silenzio un mondo ignorato, con le sue complesse e innumerevoli storie individuali e collettive, col suo carico di umiliazioni, dolori, fatiche, fame e freddo lungamente sopportati, malattie e morte, ma anche di insopprimibile desiderio di vita. Rimasti per lo più sepolti per molti anni negli archivi familiari, diari, memorie e testimonianze ora possono riprendere voce e raccontare i pensieri, le azioni, i sentimenti dei prigionieri."" -
Simulare il comportamento umano negli edifici. Un modello previsionale
La valutazione della qualità funzionale dell'edificio e del suo impatto sulle attività dei futuri utenti è uno dei compiti più difficili che l'architetto deve affrontare nel corso della sua pratica progettuale. Se, nel passato, norme, manuali e regole di buona pratica hanno supportato le scelte funzionali dei progettisti, oggi tali tecniche risultano inadeguate in relazione all'alto grado di unicità dell'organismo edilizio e alla complessità e dinamicità del suo processo d'uso. Le conseguenze di questi limiti sono ogni giorno davanti ai nostri occhi: una volta realizzati, spesso gli edifici non funzionano in modo ottimale, ma, a quel punto, risulta particolarmente difficile e oneroso intervenire per risolvere criticità, errori e inefficienze. Nel settore della progettazione assistita dal computer, in particolare nelle ultime due decadi, diversi modelli informatici sono stati sviluppati al fine di rappresentare e simulare l'interazione tra persone e ambiente costruito, anche se limitati alla prefigurazione solo di alcuni aspetti del comportamento umano e in relazione a specifiche situazioni, ad esempio la fuga in caso di incendio. In questa sede si propone, invece, un modello previsionale di tipo non deterministico, nato dall'integrazione di tecniche di modellazione derivate dal mondo della progettazione architettonica e da quello dei videogames, e teso a prevedere in modo più completo e realistico il comportamento degli utenti dell'edificio... -
Oleum et agri. Ruralità e paesaggio culturale. Recuperi archeologici della Guardia di Finanza in mostra a San Vito Romano. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra a San Vito Romano (RM) dal 23 Maggio al 30 Agosto 2015. Con la mostra ""Oleum et Agri. Ruralità e Paesaggio Culturale. Recuperi Archeologici della Guardia di Finanza in mostra a San Vito Romano"""" promossa dal Comune di San Vito Romano e dal Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico delle """"Fiamme Gialle"""" si riafferma la centralità che l'ulivo ha avuto nella definizione del paesaggio antico del Lazio. Attraverso i reperti in esposizione, alcuni dei quali oggetto di sequestri giudiziari molto recenti e presentati per la prima volta al pubblico, è possibile ripercorrere la storia millenaria di questa pianta, il cui frutto ha avuto molteplici utilizzi: come alimento, per uso medico, per la cosmesi e per l'illuminazione. Un ringraziamento va alla Guardia di Finanza per la sua significativa azione a tutela del patrimonio archeologico e contestualmente per la sensibilizzazione delle comunità locali chiamate a contribuire alla salvaguardia dei propri beni comuni. Un grazie anche all'Amministrazione Comunale di San Vito Romano e a tutti coloro che hanno concorso alla realizzazione di questa iniziativa; occasione per sottolineare l'importanza della tutela e della conservazione di un paesaggio agrario italiano, che l'azione sapiente e millenaria dell'uomo ha reso unico al mondo per bellezza e armonia. In questa """"cornice"""" olea prima omnium arborum est (""""fra tutti gli alberi il primo posto spetta all'ulivo""""), come ricorda Columella, agronomo romano del I secolo d.C."" -
Del culto e della cultura. Archivi biblioteche e musei ecclesiastici in Italia
Archivi, biblioteche e musei ecclesiastici sono parte integrante, viva e propositiva dell'impegno della Chiesa che è in Italia. Costituiscono un punto di riferimento e di orientamento pastorale che chiede di essere sempre più conosciuto e considerato adeguatamente. Sono luoghi che conservano e diffondono la conoscenza - altrimenti destinata a rimanere patrimonio di pochi - e, quindi, a superare distanze, avvertite o reali che siano. Sono luoghi privilegiati d'incontro tra persone, talvolta tra culture e orientamenti religiosi diversi. Veri e propri presidi della cultura e della fede, sono certamente anche luogo di aggregazione sociale. Forte di queste convinzioni, sono particolarmente contento di introdurre con queste righe il volume Del Culto e della Cultura. Archivi biblioteche e musei ecclesiastici in Italia, curato dall'Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici. A un primo livello di lettura può presentarsi come una sorta di manuale, che restituisce informazioni utili alle ricerche di chi vuole scoprire presenze e contatti di archivi, biblioteche e musei ecclesiastici. In realtà, dietro a tale lavoro non si stenta a intuire un investimento significativo soprattutto in termini di relazioni: è la loro preziosità alla base del presente risultato; sono esse, infatti, ad aver permesso la raccolta di informazioni aggiornate su un numero così consistente di istituti culturali. -
Civitavecchia e il teatro. Rappresentazioni e teatri dal XVIII secolo ad oggi
La storia del Teatro a Civitavecchia risulta emblematica: essa riveste una particolare importanza perché nel suo fluire sono facilmente distinguibili quattro fasi che rappresentano altrettanti momenti caratterizzanti delle trasformazioni della nostra società. Il Settecento con il Minozzi, l'Ottocento con il Teatro comunale Traiano, il Novecento con il Cinema teatro prima e con il nuovo Teatro Traiano poi. Quattro fasi e quattro epoche diverse. Segue ovviamente le trasformazioni sociali ed economiche della città e non soltanto. Si riflettono su di esso i mutamenti epocali che in questi quasi tre secoli si sono avuti e ne esce un quadro della società italiana, dei suoi gusti, dei suoi orientamenti, della sua base sociale, importante e denso di interesse. Cambiano i protagonisti, i generi, gli spettatori, i modi di gestione del Teatro. Si intrecciano profondamente ed in modo esplicito la proposta culturale e le modifiche strutturali. Cambia l'architettura, l'offerta di spettacoli, il pubblico, l'organizzazione interna del teatro, in stretto rapporto con le trasformazioni dell'economia, della composizione sociale, del potere. -
L' eleganza del cibo-Tales about food & fashion. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra presso i Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali dal 19 maggio al 1 novembre 2015. ""L'eleganza del cibo. Tales about food and fashion"""" celebra il connubio perfetto tra la nutrizione, tema dominante dell'EXPO 2015 di Milano, e la creatività Made in Italy. Se si fa il """"gioco"""" di sostituire alla parola moda, la parola cibo si comincia a capire come e perché questi due pilastri della creatività e della cultura italiana fatalmente s'incontrino di continuo e segnatamente irrobustiscano il loro legame. La moda, dal 1950 ad oggi, con i suoi protagonisti, traccia un percorso insolito, affascinante e ironico perché è proprio l'ironia a caratterizzare la creatività dei designer quando interpretano il cibo. Ecco abiti-opera ma anche accessori realizzati con materiali inconsueti, dalle forme e disegni scaturiti da una ricerca innovativa e originale."" -
Mentis formam sensus formant. Arte e scienza per una memoria dei sensi
Il contributo di questo ""gustoso"""" volume ed in generale del lavoro, ricco di stimoli, di Enrica Leo, è offrire approfondimento e riflessioni sul tema della comunicazione di massa nell'era della tecnologia e dell'informazione con la formazione di un gruppo di lavoro tematico ed interdisciplinare e con differenti prospettive di studio e ricerca dedicati alla comprensione delle nuove dinamiche sensoriali in riferimento alla comunicazione. Ciò consente, tra l'altro, di aggiornare studi ormai lontani nel tempo e non più sufficienti a spiegare la grande novità della """"società liquida""""; per comprendere come e dove si sta svolgendo ed evolvendo il percorso di sviluppo dell'arte, e non solo dell'arte, facendo doverosamente i conti con la tematica dei sensi che ci """"formano la mente"""". L'idea quindi si è rivelata sorprendentemente utile e innovativa offrendo un originale e produttivo approccio alla riflessione proposta."" -
Ricerche sul Tiburtino III. Atti del Convegno
Atti del Convegno sul Tiburtino III tenutosi a Roma, presso il Liceo Artistico Statale ""Enzo Rossi"""", nell'inverno del 2015 con interventi di Giorgio Muratore, Valerio Palmieri, Rinaldo Capomolla, Riccardo Morri, Daniela De Angelis."" -
Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali (2015). Vol. 2
Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali. -
Cunauta. Sculture. Ediz. italiana, inglese e portoghese
"Ogni esperienza ritorna nella vita di un artista, ma filtrata sempre più dalla sua crescita e dalla sua ricerca. Tutto questo nel lavoro e nella mostra appare chiaro a chi sappia leggere poco oltre lo sguardo, e fornisce uno spunto di riflessione: se la vita è un filo al quale siamo legati, un filo che le Parche tessono e al quale l'umanità è sottoposta, essa umanità dovrà riunire attraverso il filo che la mente umana può tessere, ogni forma, ogni apparenza, ogni simbolo, ogni realtà che sia o che non sia visibile: solo così potrà prolungare la sua evoluzione e la sua permanenza, delegando all'arte un poco della sua eternità"""". (Alessandro D'Ercole)." -
I capi dello stato. Dagli albori della Repubblica ai nostri giorni 1946-2015
Questo libro, frutto di ricerche archivistiche, dottrinali e di stampa, si propone come saggio di politica e insieme di dottrina, non appiattito su profili esclusivamente giuridici, ma vivificato dall'aderenza alla realtà storica, nel cui ambito l'identità umana di ogni Presidente, aiuta a comprenderne meglio la dimensione istituzionale. Le prerogative presidenziali, costituzionalmente delineate come raccordi moralmente autorevoli e sintesi unitaria fra i vari Poteri dello Stato, nel tempo sono andate estendendosi con le c.d. ""esternazioni"""", volte a scongiurare la paralisi del Parlamento per le speculari animosità di maggioranza ed opposizione. Pur memori della nota definizione del Calamandrei, sul Capo dello Stato come """"viva vox Constitutionis"""", non riteniamo inattuale il monito di Vittorio Zincone (1957), che la figura del Presidente di una Repubblica parlamentare debba risultare più vicina a quella del """"confessore, che non del predicatore""""."" -
Antonio Fiore. Forme gioiose nell'immenso cosmo. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra aperta presso la Galleria civica d'arte moderna e contemporanea, Latina dal 13 giugno al 18 luglio 2015. Antonio Fiore, nato a Segni nel 1938, è considerato dalla critica specialistica l'erede dei futuristi dell'ultima generazione. Non si considera però un epigono del movimento marinettiano, bensì un continuatore dello spirito futurista, lo stesso che gli trasmisero direttamente alcuni protagonisti dell'ultimo Futurismo con i quali ebbe rapporti intensi e fecondi. Fu infatti Sante Monachesi nel 1978 ad indirizzarlo verso la ricerca post futurista facendolo aderire al Movimento AGRÀ che aveva fondato nel 1962, battezzandolo futuristicamente UFAGRÀ (Universo Fiore AGRÀ). Conobbe anche Francesco Cangiullo, famoso poeta parolibero futurista, che gli trasmise suggestioni per i contenuti delle opere della prima stagione. Con Elica e Luce Balla, le figlie del Maestro del Futurismo, il pittore di Segni e la sua famiglia hanno vissuto una lunga, cordiale e feconda amicizia tessuta anche fra i ricordi entusiasmanti della vicenda futurista del padre. Infine, ha avuto rapporti con Mino Delle Site e Osvaldo Peruzzi, futuristi dell'ultima generazione e, soprattutto, con Enzo Benedetto, futurista anche lui che con la Dichiarazione Futurismo Oggi del 1967 sancì la continuità ideale del Futurismo. -
Lo stato dell'arte l'arte dello stato. Le acquisizioni del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Colmare le lacune. Ricucire la storia. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra presso il Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo aperta al pubblico dal 26 maggio al 29 novembre 2015. Catalogo dell'esposizione con più di centocinquanta opere (dall'archeologia ai lavori di artisti viventi), che mira ad evidenziare come le acquisizioni e le donazioni, non solo arricchiscono il patrimonio culturale ma spesso vanno a ""colmare le lacune"""" di cui purtroppo troppo spesso le collezioni museali soffrono. Il tema centrale della mostra consiste nelle acquisizioni di opere d'arte messe a segno nel corso degli ultimi anni dallo Stato italiano, attraverso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo. I curatori articolano l'esposizione in sette sezioni che, nei loro intenti, sono funzionali ad illustrare altrettante logiche sottese all'azione pubblica: nelle prime due sezioni, """"Tornare a casa"""" e """"Restare a casa"""" lo Stato è intervenuto con l'acquisto per mantenere o per restituire le opere al loro contesto originario, in """"Integrare le collezioni"""" per colmare lacune esistenti nel percorso dei singoli musei e per recuperare pezzi dispersi di collezioni di proprietà dello Stato stesso, in """"Continuare la tradizione"""", infine, per ampliare il patrimonio culturale della Nazione."" -
La costruzione della periferia. La città pubblica a Genova (1950-1980)
La costruzione della periferia rappresenta il delicato punto di equilibrio reso abitabile - tra intervento dello Stato e azione del mercato: esito fisico e materiale delle politiche del consenso (l'espansione) e del benessere (il welfare state), a cui il discorso disciplinare ha fornito una copertura teorica sempre meno adeguata. In uno spazio di tempo di circa trent'anni 1950-1980, le flessioni del discorso spostano l'attenzione dal quartiere, quale elemento di composizione della nuova città, al suolo, quale elemento di regolazione delle rendite fondiarie, alla costruzione di nuove case, quale elemento di risoluzione finale della incessante questione abitativa. A questo punto il discorso si istituzionalizza e perde di credibilità. Si interrompe. Scopo di queste note è riprendere alcuni fili di tale discorso, ricostruendo le ragioni politiche e disciplinari che hanno portato alla costruzione della periferia. Genova costituisce una variazione paradigmatica di questo racconto. Una città in cui la periferia coincide, in buona parte, con la ""costruzione della città pubblica"""", fino quasi ad identificarsi con essa. La specificità del caso sollecita una domanda: è plausibile partire dalla città pubblica, dai suoi spazi e dalle sue dotazioni infrastrutturali, eredità delle politiche del welfare, per riqualificare la periferia e la città nel suo complesso?"" -
Giuseppe Salvatori, Elvio Chiricozzi, Andrea Aquilanti, Davide Dormino, Felice Levini. Ediz. italiana e inglese
Il testo dà come risultato quello di una testimonianza in forma critica di un'innovativa e al contempo intelligente operazione artistica che ha avuto luogo tra il 2013 e il 2014 all'interno della nuova sede della galleria d'arte contemporanea De Crescenzo & Viesti a Roma. Qui, dall'incontro tra trentasei collezionisti, due galleristi, un critico e cinque artisti, i cui nomi sono quelli di Giuseppe Salvatori, Elvio Chiricozzi, Andrea Aquilanti, Davide Dormino e Felice Levini, sono nate altrettante cinque mostre personali, ognuna delle quali anticipata da un'anteprima in cui ogni singolo artista ha apposto su di un'unica parete della galleria trentasei opere di piccolo formato, ciascuna delle quali destinata ai rispettivi trentasei collezionisti cofinanziatori del progetto. I tempi cambiano e l'arte, che da sempre si è posta in una prospettiva di stringente puntualizzazione e in molti casi anche d'anticipo sugli stessi, senza con ciò essere necessariamente e a tutti i costi d'avanguardia (almeno nella sua accezione originaria), si trasforma e trova un modo proficuo di cooperazione organizzandosi all'interno di se stessa.