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La valorizzazione dei beni culturali di appartenenza privata
La disciplina settoriale dei beni culturali definisce forme e modi di coesistenza tra due diverse utilità, quella culturale e quella economica, così da individuare le facoltà che il privato proprietario può esercitare, quali siano, invece, precluse e quali ammesse sotto il controllo pubblico. L'effetto del vincolo di tutela culturale o ambientale consente, infatti, l'esercizio di un controllo pubblicistico, volto a evitare che i beni soggetti allo stesso possano subire un pregiudizio del loro stato di conservazione, mediante la richiesta di un preventivo assenso dell'autorità competente per il compimento delle attività idonee a incidere sulla condizione materiale del bene. -
La responsabilità sociale delle imprese. Strumenti attuativi e rimedi
Il Libro Verde «Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale dell'impresa», pubblicato dalla Commissione europea il 18 luglio 2001, definisce la responsabilità sociale delle imprese (RSI) nei termini di «integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate»; nella Comunicazione della Commissione europea del 25 ottobre del 2011 la RSI è definita, invece, nei termini di «responsabilità delle imprese per il loro impatto sulla società». Tali differenti accezioni segnano il passaggio da una concentrazione sull'aspetto volontaristico all'assegnazione di una indubbia rilevanza al momento delle conseguenze, con l'emergere, anche a livello definitorio, dell'espressione «responsabilità». Le due definizioni consentono inoltre di valutare i differenti profili di rilevanza dell'istituto: quello rappresentato dagli strumenti di internalizzazione delle regole di responsabilità sociale delle imprese; quello rivolto alla individuazione delle conseguenze giuridiche, derivanti dalla violazione delle regole di RSI. -
Fondamenti storici di macroeconomia keynesiana. Demand management e crescita sostenuta con equilibrio di bilancio e controllo dell'inflazione
Il volume propone una ricostruzione del principio della domanda, seme della macroeconomia e delle politiche economiche aggregate. Da inizio Novecento, si sono confrontati due principali modelli di politica economica, il primo alquanto impropriamente definito keynesiano, in realtà con radici remote e varianti rilevanti, il secondo incentrato sul ruolo esclusivo dell'offerta e sulla neutralità della moneta. Il volume svolge una confutazione storica del consensus macroeconomico affermatosi a fine Novecento, che ha inibito il demand management; e ricostruisce le solide ragioni empiriche di lungo periodo del formarsi della visione incentrata sul principio della domanda, dei successi del demand management nella Golden age della crescita, dei deludenti risultati associati ai recenti regimi di policy. -
L'abuso dei diritti
L'opera di Louis Josserand offre una ricostruzione attenta e comparata del divieto di abuso del diritto che, partendo dalla sua genesi (celebre il leading case Colmar), giunge a delinearne un preciso ritratto evolutivo utile anche al giurista contemporaneo. L'Autore analizza le numerose vicende nelle quali un diritto trova realizzazione in maniera «contraria alla sua finalità», valutando gli interessi complessivamente incisi dall'esercizio della situazione soggettiva, in una prospettiva dinamica e relazionale. Ed è in tale quadro giuridico che egli giunge ad accogliere una «applicazione ragionevole e umana» del diritto, in grado di attuare quel «giusto contemperamento» degli interessi in gioco; sí che compito del giurista è quello di abbandonare l'applicazione capziosa e formale della legge, facendosi autore della norma «equa». -
Discrezionalità amministrativa e servizi pubblici locali
Lo studio analizza i principali momenti logici in cui si articola il potere decisionale degli enti locali nella gestione e nell'organizzazione dei servizi pubblici. L'obiettivo dell'opera è quello di individuare la natura, il ruolo e le funzioni che assume il potere discrezionale in tale ambito, nonché il contenuto e i limiti del sindacato giurisdizionale esercitabile nei confronti dello stesso. -
Geometria vettoriale nel piano e nello spazio con esercizi svolti di esami di Stato
Le prove di matematica proposte negli ultimi anni agli esami di stato hanno incentivato la riflessione su come impostare studio e didattica della matematica nei licei scientifici. In particolare, la presenza di quesiti – solitamente due in ciascuna prova – riguardanti la geometria analitica tridimensionale richiede di approfondirne la trattazione nei piani di lavoro delle classi liceali. In questo volume proponiamo un percorso didattico teso a introdurre, già dalle classi seconde o terze, lo studio della geometria del piano e dello spazio con linguaggio vettoriale. Le formule non sono molte; l'enfasi è posta su pochi concetti geometrici di base (interpretazione di vettore come punto oppure come segmento dotato di direzione e verso, concetto di perpendicolarità tra due vettori determinata dal prodotto scalare nullo,...). Il rilievo dato all'aspetto intuitivo e visivo proprio del linguaggio vettoriale mostra come sia facile e naturale estendere allo spazio i procedimenti che si apprendono nel caso del piano. Il testo contiene molti esercizi svolti, compresi quesiti assegnati agli esami di stato negli anni dal 2015 al 2018. -
La responsabilità di impresa. Obblighi di condotta e regimi di imputazione
Le organizzazioni economiche hanno un impatto sempre maggiore sulla realtà circostante in termini di illeciti prodotti e per la loro incidenza su beni primari come la salute e l'ambiente, non facilmente ripristinabili o compensabili. Per altro verso, nella «società del rischio» spesso non sono pronosticabili e rimangono incerti sul piano tecnico-scientifico gli effetti che potrebbero discendere dall'esercizio di un'attività, con le incognite che ne conseguono tanto sotto il profilo delle regole alle quali gli operatori economici devono attenersi nel compiere le scelte di impresa e sul piano dell'organizzazione interna, quanto sotto quello delle conseguenze alle quali devono far fronte nel caso di danni riconducibili alla loro attività. Il dibattito sulla responsabilità di impresa appare, pertanto, animato da una nuova consapevolezza circa la necessità per l'ordinamento giuridico di individuare schemi e regole in grado di rispondere, oltre che a finalità riparatorie o risarcitorie, anche ad esigenze di natura preventiva. -
Lezioni di diritto processuale civile-Appunti di diritto processuale civile
Prefazione di Antonio Carratta. -
Amministrazione di sostegno e atti personalissimi
L'amministrazione di sostegno sollecita una riflessione sul rapporto tra incapacità e atti personalissimi. L'abbandono degli automatismi tipici delle misure dell'interdizione e dell'inabilitazione induce a valutare la possibilità di estendere al beneficiario limitazioni relative ad atti negoziali espressivi di diritti o libertà personali e di riconoscere, in tali àmbiti, poteri rappresentativi all'amministratore. La disamina delle libertà matrimoniali, della capacità di testare,di donare e del diritto inviolabile all'autodeterminazione terapeutica conduce a soluzioni diversificate in relazione alla funzione dei singoli atti considerati, nei quali si rinvengono interessi di natura ora esclusivamente esistenziale ora patrimoniale. -
Ordine pubblico interno e internazionale tra caso concreto e sistema ordinamentale
Il libro si propone di esaminare l'utilità della distinzione tra ordine pubblico interno e internazionale, nonché le modalità operative di questa clausola generale, da intendere non più soltanto come limite alla libertà negoziale o alla recepibilità di leggi e atti stranieri, a garanzia dell'identità culturale nazionale, ma anche come insieme dei principi identificativi con funzione promozionale. In questa prospettiva l'ordine pubblico è non più soltanto chiamato a tutelare l'interesse generale della società, bensì a esprimere e garantire anche i diritti, i doveri e le libertà delle persone. Di là da formali distinzioni, l'ordine pubblico è un concetto unitario non per identità di soluzioni, ma per identità assiologica dei criteri di giudizio. Sono le circostanze del caso concreto e i valori normativi in gioco che determinano le modalità con le quali tali valori vanno coniugati per raggiungere, di volta in volta, la soluzione più ragionevole. -
La diplomazia giuridica
L'Italia è in prima linea nelle attività internazionali di contrasto alla corruzione. I nostri modelli normativi e operativi che guidano l'azione giudiziaria ed amministrativa sono di grande interesse all'estero. In questa ottica, la Farnesina sta sviluppando un'azione di «diplomazia giuridica» per promuovere iniziative bilaterali e multilaterali a sostegno di un ambiente economico orientato alla legalità. Fine precipuo di questo esercizio è la tutela della reputazione del Paese, attraverso la riduzione dello iato tra percezione all'estero e realtà dell'ordinamento giuridico e del sistema economico, nei quali i presidi anticorruzione, antimafia ed antiriciclaggio sono solidi ed efficaci. Il volume aspira a delineare, per la prima volta a livello scientifico, una sistematizzazione organica del concetto di diplomazia giuridica, accompagnata dalla descrizione delle relative prassi maturate nell'azione diplomatica italiana. -
La petizione di eredità tra regole e dogmi
La petizione di eredità rappresenta un emblematico crocevia tra il diritto sostanziale e l'azione. Di fronte alle opinioni più critiche sulla autonomia ed universalità dell'h.p. si ha la sensazione, talvolta, di trovarsi in presenza di quella «filosofia» disgregatrice della singolare scientificità del diritto, che ha, come noto, attraversato la scienza giuridica privatistica in particolare negli anni '70. Il risvolto probatorio e processuale dell'istituto, come in un giuoco di specchi reciprocamente riflettenti, sembra in realtà confermare, sul piano del diritto sostanziale, una unitarietà di protezione, che presenta il compendio ereditario e che la controversa assimilazione con la categoria dell'universitas ha, invece, portato a misconoscere o a sottovalutare in maniera eccessiva. -
Matrimonio, famiglia, sinodo sulla famiglia
Il lavoro considera questioni di grande attualità sia per la società civile (natura e caratteristiche essenziali del matrimonio e forme e finalità della famiglia) sia per la Chiesa che, trovatasi di fronte a situazioni nuove, ha cercato di riconsiderare il tema del matrimonio e della famiglia. Le incerte «aperture» profilate sia sul piano teoretico sia su quello morale hanno suscitato, da una parte, entusiasmi e, dall'altra, perplessità e persino contestazioni. La cristianità si è divisa, talvolta contrapposta. Spesso, però, ciò è avvenuto senza indagare le ragioni profonde che hanno portato ai nuovi orizzonti. Il lavoro aiuta a individuare le cause di una crisi, superabile solamente chiarendo la natura delle «cose», che offre anche fondamento ai criteri indispensabili per il «discernimento» morale. -
Diritto civile e interesse pubblico
La norma civile è applicabile all'ente pubblico? È indiscutibile che la distinzione tra diritto privato e diritto pubblico sia in crisi. L'evoluzione del modello costituzionale impone di tener conto che l'attività amministrativa produce sempre un «impatto» sulla sfera dei cittadini e delle imprese. La regola del codice civile non può tendenzialmente essere applicata puramente all'ente pubblico, non fosse perché ad impedirlo è l'interesse pubblico, di difficile coniugazione all'interno dello ius civile, sorto storicamente per regolamentare i rapporti tra i privati. Viene allora in considerazione una materia oggi ben individuata, il diritto privato della pubblica amministrazione, nella quale le regole del diritto civile vanno bilanciate nella loro applicazione proprio in funzione dell'interesse pubblico. -
Tutela esterna dei diritti di credito nell'evoluzione dell'illecito civile
La irriducibilità della tutela dei crediti verso terzi, a una tappa della espansione della frontiera del danno risarcibile, riacquista uno spessore di teoria generale proprio dopo l'acquisizione al diritto vivente della risarcibilità degli interessi legittimi. Se infatti questi consistono sia in interessi oppositivi che pretensivi, poiché lo schema satisfattorio del credito è di natura pretensiva, l'analisi della tutela esterna di tali interessi pretensivi presenta rinnovata fertilità euristica proprio una volta superata la frontiera del diritto soggettivo: in tal quadro, è esaminata la duplice fenomenologia del fatto del terzo incidente sulla persona del debitore ovvero sulla cosa dovuta e della cooperazione del terzo con il debitore nel danneggiare la ragione creditoria. -
Il consumatore e la riforma del diritto fallimentare
Il volume sottopone ad analisi la legge 19 ottobre 2017, n. 155 contenente la delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi d'impresa e dell'insolvenza, destinata ad imprimere una profonda rivisitazione al diritto concorsuale, incluse le procedure di sovraindebitamento. La forte attualità della tematica trova origine nella ormai decennale crisi economico-finanziaria che impone di individuare strumenti idonei a ricollocare attivamente nel mercato imprese e consumatori investiti dalla crisi. Sul piano legislativo tale esigenza si traduce in un codice della crisi e dell'insolvenza di cui ai decreti delegati predisposti in attuazione della l. delega n. 155 del 2017 dai quali emerge la volontà di dar vita ad una disciplina organica delle procedure che regolano lo stato di crisi o di insolvenza di qualsiasi debitore, sia esso un consumatore, un professionista o un imprenditore di ogni dimensione e natura. Il volume si focalizza così sulle novità più importanti apportate dalla normativa, individua le aporie del sistema e, attraverso un cospicuo riferimento ai più recenti interventi giurisprudenziali, cerca di pervenire a risultati interpretativi che rendano effettivo e soddisfacente il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal legislatore della riforma. -
La rinunzia al diritto reale immobiliare
Attraverso l'approfondimento delle principali ipotesi di rinunzia al diritto reale immobiliare, l'indagine si propone di cogliere le peculiarità dell'elemento causale con riguardo all'atto unilaterale. Prendendo le mosse dall'esame delle scarne disposizioni contenute nel codice civile, ci si sofferma sulle figure della rinunzia ai diritti reali su cosa altrui, della rinunzia al diritto di proprietà e della rinunzia alla quota di comproprietà. La ricostruzione delle tipologie considerate consente di mettere in risalto la polivalenza funzionale dell'atto di rinunzia nelle differenti fattispecie, con conseguente impossibilità di individuarvi un profilo causale costante. Nella parte conclusiva, i risultati acquisiti con specifico riferimento all'atto di rinunzia sono fatti oggetto di confronto con quelli cui si perviene nell'analisi di differenti modelli negoziali, al fine di enucleare talune caratteristiche che tende ad assumere la causa dell'atto unilaterale. -
Armonizzazione del diritto dei consumatori in Europa e in America Latina
Il volume sviluppa le riflessioni avviate dagli autori in occasione del Convegno conclusivo del Progetto Jean Monnet Module HELACOL sull'armonizzazione del diritto dei consumatori in Europa e in America Latina. I saggi in esso raccolti si interrogano, a 40 anni di distanza dalla firma della Convenzione del Lussemburgo, su un nucleo di questioni cruciali per la dimensione sovranazionale del diritto dei consumatori. Qual è il 'modello' più idoneo per l'armonizzazione del diritto dei consumatori? Quali possono essere i riflessi inerenti alla scelta tra un'armonizzazione 'minima' ed un'armonizzazione 'completa'? Quali sono i principi, le regole ed i modelli che alimentano il comune dialogo euro-latinoamericano? -
Giustizia senza identità
«C'era una volta...», così cominciavano le favole che ci leggevano da bambini. «C'era una volta la giustizia penale, per l'appunto una favola nel vuoto giudiziario del Paese. Un vuoto dove germoglia una perversa contraddizione, se è vero che al crimine, attraverso l'incertezza della pena, viene offerta su un vassoio la prospettiva della possibile impunità, mentre per chi non fosse colpevole è già una pena il calvario di un processo dai tempi metafisici». «La giustizia in Italia è un impraticabile bisticcio di elementi d'inquisitorio e accusatorio. Donde processi interminabili, scarcerazioni di pluriomicidi per decorrenza termini, prescrizioni di reati come regola, che ora vuole ampliarsi, impunità diffusa, vittime del reato abbandonate al proprio destino, e per altro verso arresti spesso inutili, calvario di attese per lo sventurato che senza colpe entri nel circuito penale come destinatario del cosiddetto 'atto dovuto', e così via in un caos indescrivibile, prossimo all'anarchia». -
I danni punitivi
I danni punitivi si traducono in una somma di danaro che può essere riconosciuta all'attore in aggiunta al risarcimento ottenuto. Le finalità dell'istituto sembrano dunque avvicinarsi ai principi propri del diritto penale. Il quesito su cui riflettere riguarda ora se il giudice italiano, nell'ipotesi in cui venga chiamato a decidere su una controversia risarcitoria pendente in Italia, il cui merito sia disciplinato dalla legge sostanziale straniera, possa applicare tale legge e liquidare un risarcimento a titolo di punitive damages, purché nel rispetto dei requisiti di tipicità, proporzionalità e prevedibilità.