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Droit souple et nouvelle(s) normativité(s). Soft law e nuova(e) normatività
La tematica del droit souple/soft law, che sfida le tradizionali categorie dogmatiche, si caratterizza per una trasversalità e una pervasività che ne consentono molteplici declinazioni, testimoniate dal ventaglio di contributi qui raccolti, frutto della riflessione di cultori di diverse discipline giuridiche e finalizzati a far emergere differenti e complementari volti della ""normatività"""", in ragione delle peculiarità che connotano le varie """"anime"""" dell'universo giuridico. Il volume propone inoltre il confronto con la dottrina francese, che da più tempo e con maggior approfondimento ha affrontato tale problematica, qui anzitutto esaminata nei suoi profili teorici generali e successivamente approfondita in alcuni ambiti settoriali, in particolare nei due """"macrosettori"""" della giustizia penale e dei diritti fondamentali."" -
I soggetti vulnerabili nella disciplina comune e nei mercati regolamentati
Il volume contiene le relazioni e gli interventi, sensibilmente rielaborati, presentati al Convegno dal titolo ""La vulnerabilità nella disciplina comune e nei mercati regolamentati"""", tenutosi a Cagliari il 14 dicembre 2021. L'approfondimento prende avvio da una riflessione sul ruolo che il mercato può assumere nella tutela del soggetto vulnerabile, soffermandosi, anzitutto, sul concetto stesso di """"vulnerabilità"""", nonché sugli strumenti per farvi fronte contemplati nel diritto comune. Prosegue incentrandosi sulle tutele predisposte a favore dei soggetti vulnerabili nell'àmbito dei singoli mercati, quali quello finanziario e, in particolare, assicurativo; esamina altresì le nuove forme di regolamentazione predisposte nel settore energetico, giungendo, infine, a considerare la posizione del soggetto vulnerabile nel mercato agro-alimentare. Tratta, da ultimo, la specifica situazione di vulnerabilità del consumatore nel periodo pandemico e dinanzi all'insorgere di una condizione di sovraindebitamento. Ciò che complessivamente sembra emergere dalle diverse trattazioni, è una rinnovata concezione del mercato, il quale appare più attento alle esigenze della persona vulnerabile ed al quale - specie se regolamentato - deve però essere chiesto un contributo ancora più importante nella realizzazione degli obiettivi sociali. Oggi, esso non può essere considerato come un'insidia da cui la persona vulnerabile deve essere protetta ma, a determinate condizioni, come una risorsa preziosa per la tutela della stessa."" -
Vendita a credito e riserva di proprietà nel diritto comune. Fidem de pretio praestare, dominium sibi reservare
Il libro è dedicato alla storia della vendita a credito e della riserva di proprietà, nell'età del diritto comune, nella dimensione normativa, dottrinale e pratica. Secondo la corrente ricostruzione storica, le origini e la diffusione del patto di riservato dominio sarebbero state il frutto della prassi negoziale di età moderna, legata ai mutamenti economici e sociali. Ma fu davvero, semplicemente, così? E quale ruolo giocarono in questo articolato percorso storico le fonti giustinianee, la dottrina medievale, le fonti dello ius proprium, i formulari notarili e le pronunce giudiziali? A queste ed altre domande tenta di fornire risposte questo lavoro. -
Le liquidazioni concorsuali «postume» e altri percorsi di diritto societario nell'insolvenza dell'impresa
Lo studio prende in considerazione taluni segmenti di disciplina contenuti nel Codice della Crisi e della insolvenza - per come riformulato ed entrato in vigore a luglio 2022- accomunati dallo stretto riferimento al diritto societario, in modo da offrire uno strumento di approfondimento, rivolto anche a studenti specialistici, in un ambito che si colloca al crocevia tra il diritto societario e la nuova regolazione concorsuale della crisi e della insolvenza. L'analisi si concentra sulle liquidazioni concorsuali successive alle cancellazioni/cessazioni dell'attività, anche in relazione alla responsabilità del socio, alle società trasferite all'estero o assoggettate ad operazioni straordinarie. Sono inoltre esaminati profili di diritto concorsuale relativi ai finanziamenti anomali, ai patrimoni destinati ed alle insolvenze cross-border. -
Unicità dello stato di figlio e nozione di parentela. Un'interpretazione conforme a Costituzione
Valutare il solo controllo accentrato della Corte costituzionale idoneo a risolvere questioni di legittimità costituzionale si rivela non sempre adeguato al cospetto della miriade di interessi esistenziali che possono essere coinvolti nei diversi casi. Cosí, in séguito all'ormai acclarata unicità dello status filiationis, un'interpretazione conforme a Costituzione della nozione di parentela consente anche al giudice comune l'estensione del rapporto familiare ai parenti del genitore (intenzionale) e la relativa parificazione in àmbito successorio. Con un'interpretatio abrogans si disapplica la disposizione legislativa impeditiva (i.e.: art. 55 l. cit. nel rinvio all'art. 300, comma 2, c.c.), rivelandosi non necessario l'intervento caducatorio della Consulta come invece di recente operato. -
Fideiussioni omnibus a valle di illecito anticoncorrenziale e rimedi civilistici
La soluzione offerta di recente dalle Sezioni unite della Cassazione all'annoso problema del trattamento delle fideiussioni omnibus che (e)seguono la nota intesa anticoncorrenziale sanzionata dalla Banca d'Italia, mutua e consolida l'inadeguato approccio impiegato dalla civilistica nella valutazione dei negozi a valle di illeciti antitrust. È comune difatti porre e risolvere tale questione sul solo piano del diritto del mercato, con indebita obliterazione delle discipline che riguardano diretta- mente gli atti negoziali. Per di più - in modo ""coerente"""" con l'approccio """"parziale"""" generalmente seguito - le risposte emerse sul terreno dottrinale e giurisprudenziale, e così anche quella ora fornita dalle Sezioni unite del Supremo Collegio, paiono sempre ispirate ad un metodo logicistico, che rispecchia solo il falso principio di simmetria tra (misura del) vizio (a monte) e (estensione della) nullità (a valle); tant'è che, ricondotti gli atti negoziali nella portata dell'art. 2 l. 287/90, se ne inferisce, automaticamente, la nullità in via """"derivata"""". Il saggio ha cura pertanto di evidenziare come i problemi riguardanti la valutazione dei negozi correlati ad illeciti anticoncorrenziali non possano prescindere dal massimo rispetto dell'unitarietà del sistema ordinamentale e debbano perciò fondarsi su tutte le discipline che, in modo combinato, pur muovendo da differenti, ma comunicanti piani, regolano i fenomeni in questione. Ciò che può portare ad evidenziare come ad un illecito antitrust, pur coinvolgente gli atti negoziali, dunque ad un vizio, possa non corrispondere la lesione degli interessi a valle, ergo la nullità. Il rifiuto di prospettive formalistiche, l'adozione, all'opposto, del metodo logico-sistematico e teleologico-assiologico oltre che di un approccio rimediale, deve spingere l'interprete non già a recitare equazioni, ad applicare preconfezionate categorie, previsioni """"imbalsamate"""", in genere soluzioni standard, ma a configurare la risposta rimedia- le più congrua rispetto agli interessi investiti nelle operazioni negoziali ed alla loro qualità e meritevolezza, nel massimo rispetto dei principi di adeguatezza, proporzionalità, effettività ed al canone di ragionevolezza."" -
Esperienza mediazione. La galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea e la mediazione culturale
Esperienza Mediazione affronta il tema della mediazione culturale da una prospettiva esperienziale, più pratica che teorica, descrivendo i progetti di mediazione culturale realizzati nella Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea con le studentesse e gli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Roma. La mediazione culturale inaugura un modello di comunicazione fondato sul dialogo e sull'esperienza non solo del mediatore, ma anche del visitatore, che è destinatario e soggetto partecipante della visita museale. In questa cornice sono raccontati i progetti e i laboratori ideati sul modello della mediazione culturale e ispirati alle opere d'arte conservate nel museo. Il volume racchiude anche le voci delle differenti categorie di visitatori a cui la mediazione è stata rivolta, dai bambini ai pubblici più fragili e marginali, dagli studenti alle detenute e ai detenuti di un carcere minorile romano. L'intento è di offrire al lettore una testimonianza, ma anche uno strumento utile per intraprendere nuove azioni e conoscere la mediazione culturale attraverso lo sguardo e la prospettiva privilegiata dei pubblici. -
L' arbitrato amministrato ANAC. Aspetto e prospettive di un modello
Il volume offre un quadro complessivo dell'arbitrato in materia di contratti pubblici, cercando di mettere in luce i punti di forza e i limiti dell'istituto e di individuare potenziali correttivi de iure condendo. Il d.lgs. n. 50 del 2016, seppur nel solco della disciplina comune contenuta nel codice di rito civile, delinea un modello di arbitrato caratterizzato da una serie di profili di specialità e dall'attribuzione di funzioni rilevanti alla Camera arbitrale istituita presso l'ANAC. Affrontati alcuni aspetti teorici di carattere generale, lo studio passa ad analizzare i principali profili operativi dello strumento. L'indagine è mossa dall'intenzione di vagliare, anche in una prospettiva comparata con la giurisdizione statuale, la conformità dei tratti di specialità della disciplina ai criteri indicati dalla l. delega n. 11 del 2016: razionalizzazione e trasparenza, economicità e celerità. -
Le vendite piramidali
Il volume analizza il fenomeno delle vendite piramidali alla luce dell'intricata normativa dettata in materia, definendone i confini ed individuandone i caratteri distintivi rispetto a fattispecie affini, con particolare riguardo alla pratica commerciale delle vendite multilivello. Il lavoro, inoltre, si propone di individuare, nel silenzio del legislatore, attraverso l'analisi del dato normativo e l'esame della tipologia di interessi oggetto di tutela, le conseguenze civilistiche della violazione del divieto delle vendite piramidali. -
I sovrani della rete. Piattaforme digitali e limiti costituzionali al potere privato
Le piattaforme digitali, per come andate strutturandosi negli ultimi anni, si configurano ormai come veri e propri centri di potere. Lo spazio sociale su cui esse hanno impatto non si limita infatti al solo ambito economico, ma condiziona l'opinione pubblica, la dialettica democratica e la struttura dello Stato costituzionale contemporaneo: la concentrazione di potere che tali soggetti digitali realizza nelle sfere culturali ed economiche è in questo senso in grado di rovesciare la tradizionale gerarchia dei poteri e di determinare nuove forme di disuguaglianza. Di fronte a una realtà cosí complessa, la presente opera si propone di (ri)mettere al centro del discorso quella che è una premessa irrinunciabile del costituzionalismo: ogni forma di potere, qualunque sia la sua origine - politica, ma anche culturale ed economica - deve essere sottoposta a vincoli. -
Attraverso lo Stato di diritto. Crisi e prospettive
Nella sua configurazione moderna, lo Stato di diritto rappresenta l'esigenza di sottoporre l'esercizio del potere politico al primato e alla direzione del diritto. In questo libro, studiosi provenienti da diversi ambiti disciplinari, quali Filosofia del diritto, Diritto Costituzionale, Diritto penale, Diritto amministrativo e Storia del diritto, riflettono sulle linee di continuità e discontinuità che attraversano oggi il paradigma dello Stato di diritto. Da queste analisi emergono molteplici fattori di crisi e altrettanti elementi prospettici che forniscono una preziosa rappresentazione delle condizioni in cui versa lo Stato di diritto. I contributi pubblicati in questo volume equivalgono dunque a bussole capaci di orientare la nostra comprensione anche attraverso le continue intersezioni mostrate tra modelli concettuali ed esperienze concrete. Esse ci consentono di continuare a coltivare un'aspirazione, come è quella di frenare il potere per tutelare i diritti degli individui, che, sebbene messa oggi a dura prova, contiene una tensione politica e uno slancio morale a cui non possiamo e non dobbiamo rinunciare. -
Profili giuridici dell'utilizzo della robotica e dell'intelligenza artificiale in medicina
Raccogliendo gli atti di un omonimo convegno, il volume rientra fra i risultati dell'attività di ricerca svolta dal Team Automazione, Diritto e Responsabilità (AUDIRR) e dal Team Informazione e dati nella società globale dell'informazione tecnologica: diritti, responsabilità e tutele (DIGITS), costituiti nell'ambito del Progetto di Eccellenza MIUR 2018/2022 del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università di Verona su Diritto, Cambiamenti e Tecnologie. All'interno dell'opera, le questioni di natura giuridica sollevate dall'utilizzo della robotica e dell'intelligenza artificiale in medicina vengono trattate in una specola d'indagine di carattere interdisciplinare che tiene conto, oltre che della prospettiva del diritto civile e del diritto penale, degli apporti del diritto comparato nonché del contributo offerto dalla medicina legale. -
Danno da cambiamento climatico e funzione sociale della responsabilità civile
Il cambiamento climatico mette in luce i limiti e le difficoltà di affrontare il fenomeno mediante gli strumenti giuridici tradizionali. La giurisprudenza, in dialogo con la dottrina, ha sviluppato nuovi concetti e paradigmi per un rinnovato approccio in linea con una concezione ecologica del diritto. Negli ultimi decenni, le tematiche ambientali sono pervenute all'attenzione dei giuristi nella forma di conflitti individuali, soprattutto nella veste di azioni risarcitorie e inibitorie. Diventa pertanto essenziale una riflessione sull'opportunità di estendere in capo ai soggetti privati la legittimazione all'azione contro i danni cagionati all'ambiente, riservando particolare attenzione al problema del polimorfismo funzionale della responsabilità civile per i cambiamenti climatici, ove si intrecciano le questioni della trans-soggettività, della prova del nesso di causalità, della quantificazione del danno, della destinazione collettiva del risarcimento. -
Genesi, evoluzioni ed equivoci dell'organo Presidente del Consiglio dei Ministri
Per descrivere la posizione costituzionale ""debole"""" del Presidente del Consiglio dei ministri si è soliti usare la formula del primus inter pares, utile a segnalarne le peculiarità rispetto ai premierati e ai cancellierati che affollano il ventaglio delle forme parlamentari di governo. L'opera ripercorre le evoluzioni dell'organo, dalla sua germinazione spontanea nelle trame del silente Statuto albertino alla codificazione legislativa liberale e alla torsione fascista, dal dibattito costituente all'attuazione in via di legislazione ordinaria dell'art. 95 della Costituzione e all'incidenza della disciplina sovranazionale europea, dedicando particolare attenzione alle sfide a più riprese lanciate dal mito della governabilità al paradigma costituzionale del Presidente del Consiglio. Oltre la sua genesi, seguendone le evoluzioni, vengono specialmente messi in luce gli equivoci di un organo costituzionale i cui caratteri consentono di delineare le striscianti ambiguità della nostra forma di democrazia parlamentare, che parrebbe esigere qualche coerente, puntuale e culturalmente orientato intervento di riforma."" -
Le sfide dell'innovazione nella Digital Era. Spunti di riflessione sugli aspetti economici, sociali e organizzativi
L'Era dell'Informazione ha portato con sé una serie di cambiamenti, che trovano ragion d'essere nel processo di digitalizzazione di un insieme sempre crescente di attività quotidiane, di processi produttivi, di modi di comunicare. L'era digitale vede la tecnologia protagonista indiscussa, in grado di accrescere la velocità e l'ampiezza in termini di turnover della conoscenza, sia in ambito economico, che in ambito sociale. Il lavoro, partendo da tale premessa, propone una possibile chiave di lettura delle sfide lanciate dall'innovazione nella Digital Era, in particolare alle organizzazioni imprenditoriali, offrendo spunti di riflessione sugli aspetti economici, sociali e organizzativi. -
Autonomia statutaria nella circolazione delle azioni
Nella prassi applicativa risultante dalle massime espresse da alcuni dei più noti consigli notarili in tema di limiti convenzionali statutari alla circolazione delle azioni, emerge un sostanziale appiattimento della regolamentazione convenzionale statutaria dei limiti alla circolazione delle azioni sulla disciplina dettata per la circolazione delle quote di società a responsabilità limitata, risultandone, non solo, una maggiore aderenza di clausole presenti negli statuti di società per azioni alla disciplina dettata per l'altro tipo sociale, ma soprattutto un notevole ampliamento dei margini di manovra contrattuale in punto di circolazione delle azioni, analogamente a quanto consentito in punto di circolazione delle quote. Una lettura maggiormente rigorosa dell'art. 2355-bis c.c. consente invece di coglierne la ratio, coincidente con l'intento non già di allargare i confini dell'autonomia contrattuale dei soci o di fornire agli operatori modelli esemplificativi di clausole limitative della circolazione delle azioni, bensì, al contrario, di delimitare nelle società per azioni gli spazi concessi ai soci in punto di circolazione delle azioni, in linea con i principi generali ed ispiratori della riforma di questo tipo sociale. -
Autorità amministrative indipendenti e tutela dei diritti
L'individuazione degli strumenti e delle garanzie che connotano la tutela dei diritti nei settori di intervento delle Autorità indipendenti dipende dalla natura giuridica di tali enti e dall'inquadramento nell'uno o nell'altro potere dello Stato (oppure, in ipotesi, al di fuori di qualsiasi potere costituzionalmente previsto). L'opinione prevalente preferisce collocare le Autorità nell'alveo della pubblica amministrazione (e non della giurisdizione). Nonostante l'eterogeneità delle figure non permetta una vera e propria reductio ad unitatem, è possibile fissarne uno statuto essenziale correlato alle ragioni che hanno portato all'«erompere» e alla stabilizzazione del fenomeno, all'estraneità al modello tradizionale, verticistico e gerarchico, della pubblica amministrazione, alla indipendenza. L'""intervento"""", costituzionalmente necessario, dell'Autorità giudiziaria può realizzarsi, volta a volta, attraverso il sindacato dell'esercizio del potere oppure sotto forma di sede alternativa o concorrente di tutela. L'accertamento della violazione da parte delle Autorità indipendenti pone la questione della vincolatività per il giudice ordinario civile. In alcuni casi, peraltro, il ricorso ad esse è strutturato come """"filtro"""" obbligatorio di accesso alla giurisdizione. Sta di fatto che ci si trova pur sempre al cospetto di una delle tante """"porte"""" da aprire per accedere alla """"giustizia"""", nella consapevolezza che l'ordinamento offre risposte diverse da quelle riservate alle altre."" -
Tutela della personalità e autodeterminazione del minore. Autonomia in ambito familiare, sanitario e negoziale
L'opera sintetizza una parte delle problematiche e della casistica nell'ambito del diritto minorile, analizzando in particolare la tematica dell'autonomia e dell'autodeterminazione del minore. Con linguaggio prevalentemente rivolto a giudici, avvocati, assistenti sociali e psicologi operanti nel settore minorile, si parte dal progressivo riconoscimento della tutela della personalità del minore sia a livello nazionale che sovranazionale, sino al D. Lgs. del 10 ottobre 2022, n. 149 che ha dato attuazione alla L. 26 novembre 2021, n. 206, recante delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternative delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia dei diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata Viene affrontato il tema del diritto del minore ad essere sentito in ogni questione che lo riguarda e della rilevanza della volontà espressa dallo stesso, ripercorrendo l'evoluzione dell'ascolto del minore non solo da parte del giudice ma anzitutto dei familiari. Si esamina l'importanza della valutazione della capacità discernimento e della maturità del minore in tutte le ipotesi in cui sia lo stesso a dover adottare una determinazione con risvolti importanti nella propria sfera personale: si pensi all'ipotesi in cui il minore manifesti la volontà di contrarre matrimonio, di riconoscere un figlio o di dare o meno dare l'assenso al riconoscimento da parte del proprio genitore. Si analizza altresì l'autodeterminazione del minore in ambito sanitario, con riferimento a una vasta casistica giurisprudenziale anche in materia di vaccini. Si tratta, infine, il tema dell'allontanamento del minore dai contesti familiari legati alla criminalità organizzata e della questione relativa alla volontà o al rifiuto del minore di aderire al programma di protezione per i collaboratori di giustizia. -
Ma liberaci dal male. Fenomenologia radicale e disincantamento del mondo
Esiste davvero il Male? Se non esistesse, non solo non esisterebbe neanche il Bene, ma non si porrebbe il problema del senso di tutto ciò che c'è. Invece, il fatto di vivere in un mondo disincantato (Weber) non ci impedisce di chiederci che senso abbia il rapporto tra vita e morte, noto e ignoto, passato e futuro: laddove insomma troneggia il problema del Male. Nella tradizione di metafisica ontologica prevalente in occidente (e non solo) esso fatica a trovare un posto credibile nella piramide dei valori dell'Essere; a maggior ragione poi se l'Essere è identificato con un Dio benevolo. Di qui derivano le aporie insuperabili di tutte le teodicee e le teologie a base ontologica. In questo libro se ne tenta il rovesciamento in favore di una prospettiva radicalmente fenomenologica (tanto da rifiutare anche l'ontologia di Husserl e di Heidegger): in virtù della quale si fa notare che per gli umani Dio esiste proprio perché essi sperimentano il Male, e solo dall'elaborazione di questa esperienza originaria si può pervenire a una concezione radicalmente de-mitologizzata della religione, di qualunque religione, e quindi in una prospettiva ecumenica. E a partire da questa si può finalmente ritrovare un cristianesimo profondo, privo delle usuali incrostazioni antropomorfiche, politeistiche e idolatriche. -
Gli eventi come beni e pluralità dei loro statuti
La diffusione di eventi, attraverso idonee piattaforme digitali, è una pratica sempre piú frequente nella moderna società dell'informazione: oggi, chiunque può agevolmente immortalare accadimenti della vita quotidiana, appropriandosene, e, con altrettanta semplicità, condividere, anche 'in diretta', tali porzioni di realtà fattuale. Queste attività possono essere mosse, secondo i casi, da interessi individuali patrimoniali e/o non patrimoniali e spesso coinvolgono anche interessi di carattere generale. Soltanto questi ultimi, però, trovano specifica protezione da parte dell'ordinamento, come accade allorché un «video generato dall'utente» di una piattaforma digitale presenti contenuti che istigano all'odio o alla violenza (dir. 1808/2018/UE e d.lg. 8 novembre 2021, n. 208). Al contrario, ad eccezione del caso dei c.dd. diritti audiovisivi sportivi (d.lg. 9 gennaio 2008, n. 9), non è riscontrabile alcuna specifica disposizione a tutela degli interessi individuali di chi si sia appropriato di un certo evento e lo abbia condiviso in rete. La pur possibile applicabilità, in alcune fattispecie, della legge sul diritto di autore non consente di risolvere ogni problematica che si può presentare all'interprete. Analogamente, non del tutto appagante appare una soluzione che individui le tutele soggettive soltanto all'interno delle condizioni generali accettate dagli utenti delle piattaforme digitali. Si impone, pertanto, una attenta riflessione sulla configurabilità dell'evento, in sé considerato, come autonomo bene giuridico immateriale, onde ricostruire, caso per caso, la disciplina dei concreti interessi che su tale bene insistono.