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Discussioni intorno al senso della verità
Nel nostro tempo è sempre più dominante la convinzione che la verità, qualsiasi forma di verità, abbia un carattere storico e pragmatico. Ne deriva una concezione della filosofia, oggi oltremodo diffusa, che nega ogni verità e riconosce la propria stessa controvertibilità, storicità, pragmaticità. A partire da questo sfondo Emanuele Severino discute le posizioni di alcuni filosofi italiani che hanno rivolto critiche e obiezioni al suo pensiero: da Massimo Cacciari a Vincenzo Vitiello, da Carlo Arata a Umberto Galimberti, da Massimo Dona a Vero Parca, solo per citarne alcuni. Per Severino non solo c'è una dimensione comune sia alla concezione tradizionale della verità, sia alla distruzione di tale concezione - quella operata appunto dal pensiero filosofico del nostro tempo. Ben oltre questa dimensione, anzi, la verità stessa è destinata a un senso che non appartiene alla storia dell'Occidente. E come tale già da sempre appare in ciò che vi è di più profondo in ciascuno di noi. -
Plunkitt di Tammany Hall
"Plunkitt di Tammany Hall"""" è un piccolo classico del pensiero politico americano: uscito nel 1905, viene continuamente riedito negli Stati Uniti. E un'operetta vivacissima, dettata con la verve orale di un non-letterato che enuncia principi ed esprime giudizi sulla vita pubblica con una improntitudine quasi scandalosa. Una vera e propria esaltazione della realpolitik contrapposta al mondo delle regole e a quello dei riformatori, dileggiati come dilettanti topi di biblioteca - dove il ruolo degli apparati di partito e del clientelismo è praticamente sacralizzato, e la connessione fra politica e affari è rivendicata senza remore, quasi con impertinenza. George Washington Plunkitt è una figura proverbiale a New York, dove Tammany Hall era la più potente organizzazione locale del Partito Democratico. Figura notissima anche a livello nazionale, viene spesso evocata, specialmente nelle campagne elettorali più dure. E anche in Italia può sicuramente offrire spunti per riflessioni più o meno divertite sulle vicende di casa nostra." -
La filosofia della storia come problema. Karl Löwith tra Heidegger e Rosenzweig
Per la coscienza dell'Occidente l'uomo è diventato sempre più estesamente il mondo dell'uomo e il mondo la storia del mondo. Ciò si è in qualche modo fissato, per un lungo tratto di tempo, nell'esercizio della Filosofia della storia. Alla Filosofia della storia e alle sue categorie - a Turgot, a Kant, a Hegel, a quell'interlocuzione con gli autori della Scienza della logica e della Ricchezza delle nazioni che è il 'discorso sul metodo' dell'Introduzione ai Grundrisse di Marx - ha ancora senso riferirsi e attingere. Ma nel ri-concepire criticamente quello che l'Occidente ci ha consegnato come costituzione di un proprio, particolare, oggetto di pensiero, non è possibile trascurare il contributo che alla nostra contemporaneità filosofica ha recato Karl Löwith. L'esame del suo contributo relativamente proprio a quell'oggetto è una sorta di condizione preliminare, di necessario lavoro introduttivo. E' quanto si propongono queste pagine: con riguardo non tanto alla interpretazione dei diversi autori offerta in Significato e fine della storia, quanto piuttosto alle ragioni che hanno motivato la sua indagine in generale e la scrittura di quel libro in specie. Lorenzo Calabi si è laureato in Storia della Filosofia all'Università Statale di Milano. E' professore di Filosofia Morale nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Pisa. Ha scritto su Smith, Malthus, Hegel, Marx. Con ETS ha pubblicato I quaderni metafisici di Darwin. Teleologia «Metafisica» Causa Finale, Pisa, 2001; Darwinismo morale, Pisa, 2002; Il caso che disturba. Spunti e appunti sul naturalismo darwiniano, Pisa, 2006. -
Marinetti a Pisa
E fin qui le cose sarebbero andate meno male; ma al principiar del lavoro di Marinetti Elettricità ricomincia il vociare, il fischiare indiavolato, e, quel che è peggio, la pioggia di vegetali; tanto che Marinetti è costretto a venire sulla scena a pregare il pubblico di riserbare a lui solo quei regali, ma di risparmiare gli artisti. Bene! Fischi! Zitti! Applausi, ecc. Con documenti tratti da ""Il Corriere Toscano"""", """"Il Mattaccino"""", """"Il Messaggero Toscano"""", """"L'idea fascista"""". Con scritti di Stefano Renzoni, Alessandro Tosi, Carlo Titomanlio, Anna Barsotti"" -
La paranoia. Psichiatria e antropologia
Il tema della paranoia, per la sua complessità, non può certo essere circoscritto in un volume; l'intento è quello di presentare i principali indirizzi di studio che, nel panorama italiano contemporaneo, si cimentano intorno ad un argomento tanto ampio e problematico. La questione della paranoia fa emergere i rapporti di continuità e contiguità tra i vissuti abnormi di cui si occupa la clinica psichiatrica e le dinamiche operanti nei più svariati contesti micro- e macro-sociali, quando la Paura dell'Altro, nelle sue varie forme individuali e collettive, parassita le esistenze e ne può condizionare il destino. Per questo i curatori di questo libro, in parte frutto della ricca discussione tenutasi al Centro per l'Arte Contemporanea ""Luigi Pecci"""" di Prato nel novembre del 2006 in un confronto pluridisciplinare tra clinici, filosofi, psicoterapeuti, antropologi e sociologi, hanno voluto accostare alcuni esemplari studi antropologici ed etnopsichiatrici ai contributi più specificamente psicopatologici. È possibile apprezzare la qualità e l'originalità dei diversi contributi che, ognuno dal proprio vertice osservativo (nosografico, psicopatologico, cognitivista, socio-antropologico ed edetnopsichiatrico) pongono importanti basi per ulteriori, specifici approfondimenti."" -
Le regole tecniche. Una guida refutabile
Il concetto di regola tecnica, apparentemente banale, è al centro di dispute filosofiche in gran parte insolute. L'autore giunge a concludere che le regole tecniche sono normative a tutti gli effetti, ancorché dotate di uno speciale carattere di refutabilità: esse infatti giustificano le scelte pratiche se e in quanto sia confermato che i comportamenti-mezzo prescritti sono efficaci in vista del conseguimento dei fini perseguiti dagli agenti. Ciò induce a ritenere che le scelte basate su regole tecniche siano più trasparentemente razionali di quelle basate su regole categoriche, nella misura in cui sono aperte a una critica fondata su ragioni intersoggettivamente valide perché basate sull'esperienza, sia quella individuale sia quella che si è sedimentata nella scienza. -
Studi a saggi. Linguistica
Fenomenologie sinestetiche tra retorica e pragmatica, p. 7 Maria Catricalà Mutamento ed Entropia. Un approccio informazionale ai processi di grammaticalizzazione, p. 93 Francesco Rovai Gli aggettivi latini in -idus, p. 117 Rossana Di Gennaro Sui nomi indoeuropei dellorfano, dellerede e della vedova: una nota al Vocabulaire di Benveniste, p. 167 Andrea Nuti Una nota su ittita hˇark- + participio, p. 191 Maria Napoli Recensioni Franco Fanciullo, Introduzione alla linguistica storica (P. Di Giovine) Wolf-Armin Frhr. von Reitzenstein, Lexikon Bayerischer Ortsnamen (M.G. Arcamone) Andrea Sansò, Language Resources and Linguistic Theory (M. Mosca) -
Salvati almeno tu
"Ma quale fascia di mercato occupo, io? A quale pubblicitario interesso? Forse non interessava a nessuno. Lui era non solo fuori da quel target, ma non avendo un lavoro, né denaro da spendere, né voglia di comprare qualcosa, doveva considerarsi semplicemente fuori dal processo produttivo; un soggetto marginale, periferico, nocivo, addirittura""""." -
Tommaso d'Aquino. Origine e fine della vita umana
L'attuale e scottante dibattito sulla natura umana dell'embrione viene qui presentato attraverso un importante contributo della filosofia medievale.Il libro ricostruisce la posizione di Tommaso d'Aquino quanto all'origine e alla fine della vita umana, discutendo alcune possibili implicazioni bioetiche della sua dottrina embriologica. Centrale la posizione di Tommaso quanto al rapporto tra procurato aborto e omicidio e la sua posizione sul tema della coincidenza tra fine della vita umana e morte biologica dell'organismo. Più in particolare, il libro propone un'inedita e dettagliata ricostruzione del modo in cui Tommaso risolve due questioni cruciali del dibattito embriologico sia medievale che moderno: quella della natura dellembrione e quella della sua identità trans-temporale.La tesi centrale del libro è che Tommaso rifiuta consapevolmente la tesi dell'umanizzazione immediata dell'embrione: questa convinzione non scaturisce da nessuna debolezza del suo ragionamento filosofico né dalle limitate e inesatte conoscenze embriologiche che Tommaso aveva a disposizione. -
Gerusalemme, ultimo viaggio. Sette diari
Il libro raccoglie diari di viaggio di giornalisti ed esperti di cooperazione, tra cronache inedite, note di cultura, costume e società. Racconta uno spezzato significativo, particolare ed informale della Terra Santa, attraverso brevi scritti che partono dalla guerra tra Israele ed Hezbollah del 2006, per arrivare a Gaza e ai giorni nostri. Non si tratta del classico racconto della vicenda bellica in Medio Oriente: infatti, la narrazione, partendo dalla forma del reportage, si trasforma in introspezione. Gli scritti, cioè, si allargano ai vari aspetti del vissuto degli autori, dal quale scaturiscono riflessioni, approfondimenti e valutazioni dello scenario quotidiano di quella terra; digressioni nel campo politico, militare e sociale, flash back su situazioni surreali e personaggi caratteristici. Il libro si conclude con le riflessioni di un profondo conoscitore della Terra Santa: Padre Michele Piccirillo, frate francescano, professore ed archeologo di fama internazionale recentemente scomparso. Gli autori: Luca Del Re (la7), Raffaele Palumbo (Controradio), Sonia Oranges (il Riformista), Umberto De Giovannangeli (L'Unità), Enrico Catassi (esperto di cooperazione decentrata), Alfredo De Girolamo (presidente Cispel Toscana), Francesca Marretta (Liberazione). -
L'antro di Platone. Testo francese a fronte
Il pittore Jean-Honoré Fragonard nel 1765 espose al Salon di Parigi un quadro, Coreso e Calliroe, mettendo in scena una storia narrata da Pausania. L'opera rappresenta il momento drammatico di una tragedia che si stava perpetrando, la morte che Coreso si sta dando con un pugnale per salvare la bella Calliroe dal sacrificio a cui egli stesso l'aveva portata. Il quadro è una scena teatrale. Quasi un fotogramma cinematografico. Diderot scrisse di non avere visto il quadro, ma di averlo sognato: egli si trovava dentro la famosa caverna di Platone dove i prigionieri-spettatori erano ""re, ministri, preti, dottori, apostoli, profeti, teologi, politici, bricconi, ciarlatani, artisti facitori di stupefacenti illusioni e tutta la genìa dei mercanti di speranze e di paure""""."" -
Il dualismo della natura umana e le sue condizioni sociali
con testo a fronteIn questo breve e nitido saggio scritto all'alba della Grande guerra, il grande sociologo Emile Durkheim (1858-1917) si cimenta con un antico problema filosofico: la definizione della natura umana. Natura che gli appare caratterizzata da una profonda ed enigmatica scissione. L'esperienza quotidiana e il pensiero religioso lo attestano: l'uomo è un essere doppio e diviso, mosso da esigenze contraddittorie, egoista e interessato da un lato, altruista e rivolto all'universale dall'altro. Questa scissione, però, i filosofi non sono riusciti a comprenderla: per scioglierne l'enigma bisogna dunque tornare all'esperienza originaria della dualità, e ripensarla. -
Arancio sbiadito
L'ascoltatore impegnato trascende l'apparenza. Conosce ogni parola della storia che gli sto raccontando. Lo so io e lo sa anche lui. E sì, chiaro, lo sapete anche voi. Ma non per questo smette di ascoltare. -
Architetture di Grosseto (2009). Vol. 6: Abitare il mare
La rivista contiene i seguenti argomenti: Isola del Giglio; Nuove opere; Bagno Il Lido; Autogrill; Cantina; Villa a Rispescia; Palazzina a Grosseto; Leon d'Oro; Aiuole d'autore; Libri; eventi. -
Il contesto è il filo d'Arianna. Studi in onore di Nicolao Marker
I saggi qui presentati costituiscono un omaggio al lungo e florido lavoro scientifico di Nicolao Merker, professore emerito nella Facoltà di Filosofia dell'Università degli studi di Roma ""La Sapienza"""", da parte di colleghi, amici e allievi che si riconoscono nella parte essenziale del suo magistero e che desiderano riproporne il senso, sia nella ricerca, sia nella didattica universitaria. Sono raccolti studi di diversa provenienza disciplinare (storia della filosofia, filosofia morale, filosofia del linguaggio, scienza della politica) accomunati da un programma di ricerca che situa i testi e il loro significato all'intersezione col contesto storico e culturale dal quale provengono e nel quale assumono un loro valore determinato. Questa scelta di metodo ha un senso preciso oggi, dinanzi al sempre più frequente appiattimento della consapevolezza storica negli studi non meno che nella elaborazione della mentalità sociale e negli stili di informazione a favore di una equivoca """"decostruzione"""" dei processi di conoscenza e dei loro oggetti. Nicolao Merker, già professore di Storia della filosofia moderna nell'Università di Roma """"La Sapienza"""", e ora professore emerito nella Facoltà di Filosofia, ha curato numerose edizioni italiane di classici dell'illuminismo e dell'idealismo tedeschi (Lessing e Hegel), nonché di Marx e Engels. Fra i suoi libri più recenti, """"Il sangue e la terra. Due secoli di idee sulla nazione"""" (2001), """"Europa oltre i mari. Il mito della missione di civiltà"""" (2006), """"Filosofie del populismo"""" (2009)."" -
Medicina e diritto penale
I contributi che danno vita a questo volume mostrano la varietà e la diversità delle opinioni rinvenibili nella vastissima letteratura sul tema del diritto penale della medicina. Questa ricchezza di orientamenti non si riscontra solo in relazione alle problematiche che più direttamente confinano con i tormentati territori della bioetica, ma interessa il fenomeno più generale, e anch'esso controverso, della responsabilità professionale del medico. Gran parte delle riflessioni raccolte in questo volume sono state sviluppate dapprima negli incontri che hanno scandito, negli anni 2006-2007, la ricerca, finanziata dal Ministero dell'università e della ricerca, dal titolo ""Le nuove frontiere del diritto penale della medicina"""", condotta dalle Università di Bologna, Firenze, Pisa (Scuola Superiore Sant'Anna) e Siena. Altri contributi si sono aggiunti strada facendo, dando vita a una miscellanea di studi ampia e ricca, il cui obiettivo prioritario non è quello di una lettura sistematica della materia, ma l'approfondimento di alcuni suoi profili problematici."" -
Mirò illustratore
Vengono presentate circa 90 opere grafiche originali di Joan Miró, celeberrimo esponente del surrealismo spagnolo. Nella vasta e articolata produzione artistica di Miró, che esplorò tutte le tecniche della pittura, del disegno, della scultura e della grafica d'arte, i libri illustrati ricoprono un ruolo di fondamentale importanza, pur essendo, ancora oggi, l'aspetto della sua attività meno noto al grande pubblico. La mostra di Carpi, infatti, costituisce un evento inedito in Italia nell'ottica di fornire una visione ancor più approfondita dell'opera del maestro di Barcellona. Le coloratissime litografie e le raffinate incisioni create per illustrare i suoi libri sono di straordinario impatto visivo. Uno dei punti di forza di questa mostra, ricca di esemplari rari e preziosi, è il Parler seul (1948-1959), in cui le poesie composte in manicomio da Tristan Tzara e le splendide forme di Miró si intrecciano e dialogano sulla pagina. Tra i numerosi libri da cui verranno tratte le opere presentate al pubblico, merita una menzione lo spettacolare Album 19, introdotto da un testo appositamente scritto da Raymond Queneau e pubblicato nel 1961 da Aimé Maeght, mercante ed editore di fiducia del nostro artista. -
Maestro unico? No grazie
La pluralità degli insegnanti è l'espressione di un'alta concezione formativa della professionalità docente. All'interno del team i maestri hanno oggi la possibilità di dare spazio al vissuto di bambini e bambine e alle relazioni affettive, di approfondire i saperi nella duplice dimensione dei metodi e dei contenuti, di valorizzare la pluralità delle intelligenze e degli stili di apprendimento, di dare una risposta più efficace all'integrazione, di costruire nella comunità-scuola una cultura del confronto, del dialogo e della collaborazione. Quarant'anni di innovazioni pedagogiche e didattiche realizzate nella scuola dell'infanzia ed elementare non possono essere mortificate unicamente in virtù di esigenze economiche, che nulla hanno a che fare con i bisogni formativi delle nuove generazioni, come hanno ben capito i genitori che si sono schierati per la pluralità dei docenti. -
Criminalia. Annuario di scienze penalistiche (2008)
In questo numero sono trattati i seguenti argomenti: La giustizia è importante per il diritto di guerra?; Abuso penale ed eccedenza di significato. I linciaggi come tortura pubblica; nell'America del ventesimo secolo; La grande guerra, i crimini di guerra e i processi di Lipsia (1921); Laicità e diritto penale; Colpa e laicità e diritto penale; Colpa e tipicità; La separazione delle carriere; Preclusioni processuali e ragionevole durata del processo; Il concorso esterno in associazione mafiosa. Con scritti di: George P. Fletcher, David Garland, Mario Pisani, Stefano Canestrari, Francesca Faenza, Giovanni Flora, Emanuele La Rosa, Fausto Giunta, Dario Micheletti, Renzo Orlandi, Oreste Dominioni, Luca Palamara, Giovanni Canzio, Enrico Marzaduri, Giovanni Silvestri, Francesco Mauro Iacoviello, Gaetano Insolera, Elisabetta Antonini, Marta Bertolino, Lucia Corso, Juan-Luis Gómez Colomer, Mario La Rosa, Caterina Paonessa, Hans-Heiner Kühne, Vito Velluzzi, Ettore Randazzo, Cristina de Maglie. -
Il consenso. Indagine critica sul concetto e sulle pratiche
Proponendo un'indagine critica sul concetto di consenso, questo libro nasce bifronte: la prima parte ripercorre alcuni momenti cruciali del pensiero filosofico per delineare una storia del concetto in rapporto alla fenomenologia che esso può descrivere; la seconda parte insegue le vicende del termine ""consenso"""" nel mondo contemporaneo, concentrandosi sulle varianti e sulle pratiche descritte in nuovi ambiti interdisciplinari.""