Sfoglia il Catalogo feltrinelli014
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 981-1000 di 10000 Articoli:
-
Il nodo dei nodi. L'esercizio del pensiero in Vattimo, Vitello, Sini
Dopo la crisi dei fondamenti, che senso ha ancora la filosofia? Come fa a dire quel che dice, su che poggia il suo sapere? A quale criterio può appellarsi e in base a quale autorità ha ancora diritto di parola? Sono, queste, domande che il presente libro pone a tre autori dell'attuale panorama filosofico italiano: Gianni Vattimo, Vincenzo Vitiello, Carlo Sini. Tre filosofi che con la questione del fondamento si sono confrontati, senza sfuggire al problema del fondamento del loro stesso dire, ovvero della legittimità della propria prassi filosofica. Più che un problema, un vero e proprio paradosso, come la riflessione di Heidegger ha mostrato a suo modo attraverso i temi del circolo ermeneutico, della storicità e dell'Evento (Ereignis). La ragione, quando vuol dar ragione di se stessa, si trova infatti coinvolta in un vortice senza fondo. Vortice in cui sono catturati tutte le nostre scienze e tutti i nostri saperi. Vattimo, Vitiello e Sini indicano in tale paradosso non solo la questione irrisolta del pensiero ermeneutico successivo a Heidegger, ma il nodo dei nodi della filosofia e della razionalità occidentale. Nodo che non può essere evitato e che perciò essi pongono al centro della riflessione filosofica. O meglio, vi si pongono al centro. Al centro del vortice, in cui ne va, quindi, del senso stesso di ciò che dicono, ovvero della sensatezza e della legittimità del loro fare filosofia. L'esito di questa loro mossa, di questo gesto radicale che, anziché sottrarsi alle aporie della ragione, tenta di farsene carico, viene vagliato lungo un itinerario che attraversa gli snodi principali della loro riflessione, mettendone a confronto sviluppi e strategie, nel tentativo di sondare quale via possa ancora percorrere il pensiero contemporaneo. -
Gerbert. Il tempo del ritorno
Che cosa ci unisce ad un uomo separato da noi dall'abisso del tempo? Cosa, se non l'immaginazione, ci consente di parlare con un tempo passato rendendolo vivo, reale, attuale? La solitudine del sapere, la miseria umana, l'incontro con l'Altro, l'amore proibito si intrecciano in un personaggio immaginario che si ispira a Gerbert d'Aurillac (945/50-1003), conservandone solo le spoglie. Aquitano di nascita e monaco benedettino, filosofo, matematico, astronomo, maestro e consigliere di re e imperatori, Gerbert peregrinò dalla Spagna musulmana all'Italia, alla Germania, divenendo attivo protagonista della vicenda politica degli ultimi decenni del X secolo. Dopo essere stato abate di Bobbio e arcivescovo di Reims e di Ravenna, nel 999 salì al soglio pontificio con il nome di Silvestro II, il Papa dell'anno Mille. Allora della sua vicenda umana s'impadronì la leggenda. Storia e finzione, vero e falso danno vita a una maschera che mescola sembianze di passato e presente: in fondo un pretesto per parlare del nostro tempo. De te fabula narratur. -
Italian eclectic. Il palazzo grande di Livorno
Un esempio dello stile eclettico italiano, così Reyner Banham definisce nell'ottobre del 1952 il palazzo Grande di Livorno realizzato da Luigi Vagnetti (Roma 1915-1980) nella omonima piazza della città a partire dal gennaio del 1950 nell'intento di riuscire a cogliere le peculiarità dell'architettura italiana a lui contemporanea rispetto a quelli che sono i tratti distintivi o, per dirla alla Banham, dei dogmi del Movimento Moderno. Nel palazzo Grande, infatti, l'International Style è uno stile tra gli altri, un elemento all'interno di un vocabolario di cui fanno parte anche forme prese in prestito dal passato. E questo modus operandi plausibile, sostiene Banham, anche in seno al Movimento Moderno a patto che gli stili utilizzati siano puri in se stessi è proprio quello che ha generato l'edificio del Vagnetti. Non si tratta però di una arbitraria raccolta di elementi disparati, come sottolinea Saverio Muratori in un articolo di poco più tardo, ma piuttosto dell'utilizzo sapiente di forme che, al di là della loro occasionale derivazione, acquistano senso solo se viste in funzione del quadro unitario dell'opera. Il giudizio di sostanziale apprezzamento espresso sia da Banham che da Muratori nei confronti del palazzo Grande stride tanto con l'atteggiamento di generale disinteresse che è stato riservato a questa opera dalla critica architettonica contemporanea, quanto con l'opinione essenzialmente negativa che ne ha il cittadino livornese, in specie colui che più vivida ha conservato nella memoria l'immagine dell'originaria piazza priva del 'Nobile Interrompimento'. Appellativo questo con il quale, come sottolinea il Vagnetti stesso, ""per mordace sarcasmo o per vanità"""" le polemiche di stampa e l'opinione pubblica battezzarono da subito il nuovo fabbricato"" -
Filosofia prima (1923-24). Teoria della riduzione fenomenologica. Parte seconda
Nel semestre invernale 1923-24 Edmund Husserl tenne all'Università di Friburgo un ciclo di lezioni allo scopo di offrire una introduzione generale alla fenomenologia trascendentale. Il corso era suddiviso in due parti: la seconda, dal titolo ""Teoria della riduzione trascendentale"""", viene qui proposta per la prima volta in traduzione italiana. Il testo affronta uno dei temi più controversi della fenomenologia husserliana, quello della riduzione trascendentale che segna il passaggio dall'approccio cartesiano a quello psicologico. Questo comporta il confronto con problemi teorici in parte nuovi come quelli della soggettività e della coscienza. Emerge quindi il significato morale del lavoro intellettuale che prefigura la celebre immagine del filosofo come """"funzionario dell'umanità""""."" -
Diachronica et synchronica. Studi in onore di Anna Giacalone Ramat
Gli studi raccolti in questo volume sono offerti ad Anna Giacalone Ramat da amici e colleghi che hanno condiviso con lei varie iniziative di ricerca. L'occasione dell'omaggio è rappresentata dal ricorrere del quindicesimo anniversario della fondazione del Dipartimento di Linguistica dell'Università di Pavia, di cui la festeggiata è stata tra i primi e più impegnati promotori. Nel pieno rispetto dello spirito che ha da sempre animato la ricerca di Anna Giacalone Ramat, il volume raccoglie studi afferenti ad aree tematiche diverse, che spaziano dall'acquisizione linguistica alla tipologia, dalla morfologia al mutamento linguistico.Scritti di: Cecilia Andorno, Emanuele Banfi, Giuliano Bernini, Gaetano Berruto, Pier Marco Bertinetto, Marina Chini, Sonia Cristofaro, Pierluigi Cuzzolin, Paolo Di Giovine, Giacomo Ferrari, Stefania Giannini, Romano Lazzeroni, Giuseppe Longobardi, Marco Mancini, Gianguido Manzelli, Giovanna Marotta, Giovanna Massariello, Piera Molinelli, Maria Pavesi, Ignazio Putzu, Davide Ricca, Elisa Roma, Domenico Silvestri, Raffaele Simone, Edoardo Lombardi Vallauri, Rosanna Sornicola, Ada Valentini, Massimo Vedovelli. -
Silvio Ferri 20 luglio-27 settembre 1944. Come la lingua può scongiurare una strage
Il libro contiene una raccolta di testimonianze che vanno dal 20 luglio 1944, giorno dellarrivo della Wehrmacht nella Valle dellOttavo, fino al 27 settembre 1944, giorno della sua liberazione. In particolare, viene descritta lopera del prof. Silvio Ferri che riuscì a salvare dai tedeschi la popolazione di tutta la Valle. Nel libro sono contenuti diversi documenti storici inediti e una ricca documentazione fotografica. Vedi anche: Silvio Ferri, La Sibilla e altri studi sulla religione degli antichi -
Arche megiste. Per una didattica del greco antico
Ha ancora una validità insegnare oggi il greco antico? Se sì, con quali metodi? Si tratta di domande ricorrenti nel mondo della scuola e nel dibattito universitario. In effetti si sente da più parti il bisogno di uno svecchiamento dell'insegnamento della lingua greca e di metodi più efficaci. Questo volume nasce da tale esigenza. Esso raccoglie il lavoro di più anni d'esperienza diretta, condotto a vari livelli, dall'insegnamento ginnasiale e liceale a quello universitario, fino alle scuole di specializzazione. Si tratta quindi di uno strumento prezioso, appositamente pensato per i docenti presenti e futuri, corredato com'è di riflessioni teoriche, di revisioni in chiave didattica degli argomenti più ostici da trasmettere e di materiale utilizzabile per un nuovo approccio al greco. Fabio Roscalla (Pavia 1962), dottore di ricerca in Filologia classica, è professore di ruolo di latino e greco nei licei classici. Docente presso la SILSIS di Pavia, è professore a contratto nella facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Pavia, dove tiene l'insegnamento di Lettorato di greco. E' autore, tra laltro, di una edizione dell'Economico di Senofonte (Milano 1991) e del volume Presenze simboliche dell'ape nella Grecia antica (Firenze 1998). Per i tipi dell'ETS ha scritto Biaios didaskalos. Rappresentazioni della crisi di Atene della fine V secolo (2005) e ha curato L'autore e l'opera. Attribuzioni, appropriazioni, apocrifi nella Grecia antica. Atti del Convegno internazionale (Pavia, 27-28 maggio 2005) (2006). -
Poesia a corte. Le rime per Elisabetta Gonzaga (Urbino 1488-1526)
Il volume rende noti i risultati di una ricerca sulla produzione poetica fiorita presso la corte di Urbino, tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo, in omaggio alla duchessa Elisabetta Gonzaga. Il regesto delle raccolte analizzate, manoscritte e a stampa, comprende opere già note, come i versi di Pietro Bembo, il Tirsi di Castiglione e le rime dell'Aquilano, e sillogi liriche meno conosciute, quali, tra le altre, le prove di Panfilo Sasso, Giovanni Bruni de' Parcitadi e Bernardo Accolti, sul quale ultimo, in particolare, agì fortemente il magistero della cultura umanistica di pieno Quattrocento. La lettura dei testi suggerisce la progressiva affermazione di una precisa pratica poetica e di un riconosciuto cenacolo letterario, raccolto attorno alla signora di Montefeltro. Entro l'orizzonte magmatico della lirica di corte, la realtà feltresca costituì dunque un polo significativo, in dialogo e competizione con i palazzi dell'Italia settentrionale e mediana. Alla vicenda poetica si accompagnò l'esaltazione di un ideale muliebre incardinato sul sistema delle virtù classiche, esemplato da Elisabetta e confermato dalle testimonianze iconografiche coeve. Dalla numismatica alla pittura, l'arte figurativa - nell'età di Guidubaldo - contribuì a ratificare un progetto propagandistico fondato sui criteri della misura e di una raffinatezza dissimulata, in fine sontuosamente ritratta da Castiglione nelle pagine del Cortegiano. -
Opera omnia. Arie, duetti, terzetto serie IV. Ediz. italiana e inglese. Vol. 1: Arie, nn. 1-12
Le composizioni cameristiche vocali di piccole dimensioni di Alessandro Stradella comprendono 36 arie solistiche, 13 duetti e 1 terzetto vocale - tutti con accompagnamento di basso continuo e alcuni anche con strumenti obbligati. Per la maggior parte si tratta di arie e insiemi composti singolarmente su testi anonimi, mentre alcuni sembrano essere pezzi destinati ad essere inseriti in opere di altri compositori o in altre presentazioni teatrali. ARIE Le arie di Stradella abbracciano un’ampia varietà di sottogeneri, tecniche e stili: canzoni strofiche con carattere di danza in tempo ternario o brani con un misto di tempo ternario e binario o anche ancora più semplici. Esse offrono una vasta gamma di stati d’animo, di relazioni tra suoni e parole e di tecniche compositive, e come tali foniscono un’eccellente aggiunta al repertorio disponibile di musica da camera vocale barocca. Comparising Stradella’s shorter vocal chamber music compositions are 36 solo arias, 12 duets, and 1 vocal terzet, all accompanied with basso continuo and sometimes also with obbligato instruments. Most are arias and ensembles composed singly on anonymous text, while other were apparently composed for insertion in works by other composers or in other theatrical performances. ARIAS Stradella’s arias encompass a wide range of subgenres, techniques and styles: dance-like strophic songs in triple metre or pieces with a mixture of triple and binary metres or even simpler. They offer a wide range of moods, of relations between sounds and words, of composing techniques, and as such they provide an excellent and available repertory of baroque vocal chamber music. N.1 Adorata libertà Soprano, basso continuo N.2 Al rigor di due tiranni Soprano, basso continuo N.3 Avete torto, occhi miei cari Soprano, basso continuo N.4 Avrò pur di aspettar più? Soprano, basso continuo N.5 Begl’occhi, il vostro piangere Soprano, basso continuo N.6 Bel tempo, addio! Soprano, basso continuo N.7 Cara e dolce Libertà Soprano, basso continuo N.8 Che mi giovan le vittorie Baritono, due violini e basso continuo N.9 Chi avesse visto un core Soprano, basso continuo N.10 Chi mi disse che Amor dà tormento Mezzosoprano, basso continuo N.11 Chi non porta amor nel petto Soprano, basso continuo N.12 Chi vuol libero il suo piè Soprano, basso continuo -
Carlo Bini. Un livornese europeo
Il volume riporta gli atti del Convegno promosso, a Livorno, il 3 novembre del 2006 dal Comitato Livornese per la promozione dei Valori Risorgimentali e dallA.M.I. locale, nel bicentenario della nascita di Carlo Bini: personaggio dalla notevole valenza storica e letteraria, rappresentativo di una fase di grande cambiamento e determinante per lo sviluppo del Risorgimento nazionale come momento del grande rinnovamento europeo ottocentesco. Loriginalità di unesistenza proiettata verso la grande cultura del secolo e, nello stesso tempo, vincolata dalle ragioni della professione mercantile; unafferenza politica attratta dal carisma di Mazzini e, contemporaneamente, tanto libera e creativa senza vincoli di scuola quanto proiettata verso una visione sociale innovativa; un fare letterario moderno ed attento alla grande letteratura europea: tutto questo fa di Bini un soggetto importante di studio. Il Convegno ha, conseguentemente, messo a confronto le diverse interpretazioni di storici e studiosi della letteratura, mossi a loro volta da una volontà di approfondimento originale e non obbligata da vincoli. Giancarlo Bertoncini rilegge ed illustra il tema dei diversi livelli della scrittura del Manoscritto biniano, nella sua irriducibile peculiarità letteraria nellintero XIX secolo; Angelo Gaudio ricostruisce il signifi cato laico del corpo di Bini e la battaglia politica che vi si lega; Fabio Bertini ripercorre le diverse letture della memoria di Bini nei diversi mondi risorgimentali; Marino Biondi contestualizza storicamente il farsi dellopera di Bini e traccia i diversi momenti narrativi dello scrittore solitario; Carlo Alberto Madrignani si addentra nellepistolario, facendo emergere da esso il potenziale, e volutamente mancato, spessore europeo di Bini e della sua psicologia dell irraggiungibile, cogliendone la varietà e larticolazione sentimentale e politica; Pier Fernando Giorgetti spiega lancoraggio intellettuale europeo di Carlo Bini, in una rilettura del rapporto tra romanticismo ed illuminismo, quale tipicità del Risorgimento italiano. In appendice, conclude il volume un saggio di Claudio De Boni sul mito popolare garibaldino, studiato nel lungo periodo, come verifi ca delle categorie ermeneutiche del pensiero politico. -
Esercizi di geometria e trigonometria
Il testo, rivolto agli studenti che intendano partecipare al concorso per l'ammissione allAccademia Navale, consiste in una raccolta di esercizi, corredati dalle rispettive risoluzioni, o di indicazioni utili alla soluzione, su argomenti di geometria che sono per lo più in programma nelle scuole secondarie. Esso si affianca, come complemento di esercizi risolti, al volume: G. Giannuzzi, S. Guerra, G. Pizzarello, ""Richiami di matematica elementare"""", ETS."" -
Richiami di matematica elementare
In questo volume vengono riproposti e puntualizzati alcuni argomenti di algebra, geometria e trigonometria già trattati nelle scuole medie superiori. Il volume è indirizzato a tutti gli studenti di un qualunque corso scientifico ed ha lintento di essere unutile guida per lacquisizione di tutte quelle nozioni indispensabili per una solida preparazione di base. -
Esercizi di algebra elementare
Il presente testo costituisce unampia raccolta di esercizi svolti o proposti, ai quali è stata dedicata molta cura al fine di graduarli e raggrupparli in modo razionale. Tale raccolta va intesa come ausilio per la comprensione dei vari argomenti e non come un incoraggiamento alla tendenza del si fa così. Essa ha pertanto lo scopo di educare lo studente ad una ginnastica mentale, necessaria per acquisire una capacità di ragionamento, elemento indispensabile per chi voglia affrontare seriamente ogni tipo di disciplina scientifica. -
L'eresia della libertà. Omaggio a Paolo Cristofolini
Questo volume raccoglie un gruppo di testi nati dal desiderio di festeggiare Paolo Cristofolini, un amico, un maestro e un compagno di avventure intellettuali. I saggi che esso contiene rispecchiano così la molteplicità e la vastità dei suoi interessi filosofici, culturali e politici, spaziando dalla filosofia antica al pensiero contemporaneo. Con scritti di: Battistini, D. Bostrenghi, B. Centi, C. Cesa, M. Chaui, M. Cingoli, L. de Bernart, A. Del Prete, S. Di Bella, N. Fabbri, A. Gajano, S. Gandini, P. Girard, C. Jacquet, A. Meschiari, P.-F. Moreau, V. Morfino, S. Nicchiarelli, A. Orsucci, C. Piazzesi, P. Pozzi, M. Priarolo, R. Ragghianti, M. Sanna, C. Santinelli, A. Savorelli, N. Sciaccaluga, E. Scribano, A. Tosel, M. Turchetto, M. Vanzulli. -
Eurollywood. Il difficile ingresso della cultura nella costruzione dell'Europa
Il titolo Eurollywood è provocatorio. Sta a indicare che la cultura attraverso cui comunichiamo più che europea è americana, veicolata dalla massiccia presenza sul mercato delle pellicole hollywoodiane. È così anche perché, nella costruzione dell'Europa, della cultura non ci si è affatto curati. Neppure un cenno nel Trattato costitutivo del 1957, appena qualche parola 35 anni dopo. Direttive e programmi hanno così dovuto farsi strada fra mille difficoltà, alle prese con le aggressive strategie delle Majors americane, dalle quali è stato necessario difendersi nel fuoco di quella che è stata chiamata ""la guerra non dichiarata"""", per salvaguardare la ricchezza delle nostre diversità, il diritto ad autorappresentarsi. Eurollywood racconta le vicissitudini della cultura europea in questi cinquant'anni, mentre le nuove tecnologie della comunicazione stanno sconvolgendo il modo di produrre e di consumare cultura."" -
Art ribel nella globalità dei linguaggi
Questo nuovo libro di Stefania Guerra Lisi, l’ideatrice della ‘Globalità dei Linguaggi’ , è il punto d’arrivo di un percorso trentennale di esperienze e ricerche su quell’universo espressivo che l’autrice chiama ‘Art Ribel’ . L’ Art Ri-Bel nasce per riscattare l’Art Brut dall’emarginazione alla quale continua ad essere condannata. L’Art Brut è l’arte ‘inconsapevole’, non finalizzata al mondo e neanche alla partecipazione al mondo artistico da parte di chi la produce: handicappati, detenuti, persone emarginate,... Questo testo riporta a quell’universalità dell’arte che va oltre il tempo e lo spazio e la diversità dei contesti e degli esseri umani, in un riconoscimento dell’estensione di questo fenomeno nell’ arte di vivere secondo il principio di piacere . È così che l’arte è autoterapia : cura della parte più profonda di sé, radice anche del malEssere, inaccessibile se non esternata in F...orma, impronta dello Spirito. Il volume è in due parti: una serie di testi verbali, con un’ampia sintesi del pensiero e delle iniziative dell’Autrice, indagini storiche, approfondimenti teorici, presentazione e analisi di esperienze diverse; e un ‘catalogo’ di opere, una consistente sezione di immagini di creazioni figurative di Bambini, Handicappati, Artisti variamente combinate e confrontate. Le opere di questo catalogo hanno il valore di segni sensibili di un mondo interiore di Protagonisti, così importanti per orientarci in una comunicazione profonda con i loro bisogni non detti, e soprattutto per ritrovare il senso nascosto di quelli che ingiustamente sono definiti ‘comportamenti insensati’ . Comportamenti spesso informali che hanno in comune con l’arte d’avanguardia il prevalere dell’ inarticolato che non vincola l’immaginazione in una forma (gestalt buona), in regole prestabilite, ma la esprime nella molteplicità dei fenomeni materici. Questo libro non si rivolge soltanto a chi si dedica all’arte con l’interesse dello specialista, ma a genitori, insegnanti, educatori, operatori sociosanitari, tecnici della riabilitazione, psicologi e psicoterapeuti e tutti coloro che sono coinvolti nelle cure sociali. Con l’invito specifico a vedere, sentire la sofferenza come radice della creatività, e lo stesso Essere umano come opera d’arte . La Gioconda è la giocondità di un Homo Ludens che può affrontare la morte civile e l’incessante dolore quo- tidiano con la creatività sinestesica dei Sensi che permette il rispecchiamento dell’inestinguibile Sé. -
Responsabilità sociale e competenze organizzative distintive
I danni che le organizzazioni irresponsabili generano sulla società costituiscono ""un concreto rischio per l'intera umanità (UNEP)"""": esiste un fabbisogno urgente di Corporate Social Responsibility (CSR). Un orientamento alla CSR, oltre a migliorare l'ambiente dal punto di vista economico, sociale, ecologico e culturale, può permettere alle organizzazioni di rispondere alle difficili sfide competitive? """"Responsabilità sociale e competenze organizzative distintive"""" si propone di rispondere a questa domanda esaminando la CSR e il suo rapporto con alcune capacità organizzative con cui è intimamente connessa, come la cultura, l'etica e la vision organizzativa. Il testo descrive le varie motivazioni che possono spingere una singola azienda a compiere scelte socialmente responsabili. A livello di rete l'orientamento della CSR può essere fonte di macro-competenze distintive, stimolando le aziende a creare assetti evoluti, come i learning, cultural e visionary networks. Risulta vitale anche il ruolo giocato dalle organizzazioni pubbliche e non-profit. Ne emergono forme di rete di tipo misto che possono risultare capaci di mantenersi in equilibrio nel lungo periodo e sviluppare un'elevata proattività, anche in ambienti molto dinamici e competitivi. Il lavoro termina ipotizzando uno scenario dove le organizzazioni pubbliche, private, non-profit e i cittadini collaborano per la costruzione di un futuro comune migliore. A testimoniare l'arduo ma non impossibile obiettivo, due case study, in cui la CSR è all'origine di una leadership vision-based e di altre competenze distintive a livello aziendale e di rete: il Gruppo Loccioni e il network delle Cinque Terre. Federico Niccolini è ricercatore di Organizzazione Aziendale presso l'Università di Macerata. È, inoltre, docente in corsi di perfezionamento per la Scuola Sant'Anna di Pisa. Ha lavorato nel campo della responsabilità sociale negli Stati Uniti, dove è stato consulente del US Department of Interior- National Park Service ed ha insegnato in alcune università (University of Albany, Paul Smith College of the Adirondack). Attualmente è affiliato alla Colorado State University."" -
L'etica della parola. La riflessione sul linguaggio di Paul Ricoeur
Muovendo dall'intento di riallacciare un nesso vivente fra quelle due sfere che Saussure aveva nettamente separato la langue come sistema autonomo di segni e la parole come rappresentazione soggettiva e intenzionale , Ricur ha sviluppato una riflessione sul linguaggio che ruota intorno al ""fenomeno"""" della parola, vista come punto di snodo fra sincronia e diacronia, struttura e avvenimento, semiologico e semantico. Non solo. Ma l'atto ermeneutico stesso è da lui inteso sul modello della parola: come quella """"parola-seconda"""" che, in quanto è chiamata dalla """"parola-prima"""" del simbolo, ne riprende e ne esplicita il senso nel movimento produttivo della riflessione concreta. L'interpretazione si configura, così, come quella forma di appropriazione che, attraverso la lettura, completa il discorso del testo su un piano analogo a quello dell'attualità del parlare."" -
Sono venuta correndo a cercarti. Canzoni e musica dell'antico Egitto
Che cosa fischiettavano gli uomini sul Nilo? Quali brani facevano sognare le ragazze egiziane dai lunghi capelli neri? Nella loro ansia di farsi eterni, gli antichi Egiziani hanno trasmesso al futuro la memoria delle loro vite. Immortalati sulle pareti dei monumenti funerari, accanto a donne e uomini che continuano nei millenni le loro occupazioni, i musicisti di feste passate ancora toccano i loro strumenti e al loro fianco le iscrizioni geroglifiche riportano i testi delle canzoni. Questo volume, pur rivolgendosi a un pubblico più ampio dei soli specialisti, offre una sintesi documentata e puntuale della vita musicale nell'antico Egitto. La prima parte introduce a quanto oggi sappiamo di quella musica e dei suoi strumenti; la seconda propone i testi delle canzoni più rappresentative che circolavano nell'antica Tebe più di tremila anni fa, veri e propri ""gioielli"""" letterari della antica cultura egizia."" -
Earth/Lands. Ediz. illustrata
Accettando gli stimoli provenienti dalle nostre preoccupazioni ambientali riscopriamo ora le architetture in tera delle regioni del Mediterraneo, sperimentandole ancora in pochi nuovi progetti. Con un nuovo sguardo cosciente verso l'ambiente possiamo riscoprire la terra come una nuova tecnologia, una nuova invenzione per la costruzione del XXI secolo. In epoca di globalizzazione abbiamo necessità di valorizzare le culture locali e le costruzioni in terra, che sono tutt'ora la tecnologia dominante nei Paesi non industrializzati e che possono essere oggetto di un processo di investimento di conoscenze quale è stato quello per il cemento armato nel XX secolo. La conservazione delle architetture in terra può avere successo solo se queste architetture continueranno ad essere una delle culture costruttive anche nel futuro: potremo conservare i valori di qualità diffusa di patrimoni edilizi estesi solo se saranno cultura costruttiva ""vivente"""".""