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Il sorriso lieve del paesaggio toscano. Christine Oswalt Pesacatori. Opere (1975-2009). Catalogo della mostra (Pisa, 7-24 novembre 2014). Ediz. illustrata
I piaceri semplici sono la ragione più intima e profonda del sorriso delle persone complicate, come Chistine Oswalt Pescatori, a cui la vita ha dato tanto e non ha mai risparmiato niente, ma che continua a sorridere e il suo sorriso, lieve, si riflette nei paesaggi che dipinge. La visione del paesaggio toscano di Christine Oswalt Pescatori è una visione intrisa, consustanziata, di reminiscenze letterarie e artistiche che rimandano alla tradizione più alta, da una parte Dante, dall'altra la pittura di paesaggio ottocentesca. Una visione colta e raffinata, ma anche fortemente emozionale e sentimentale, che si fa lirica. Questa visione è affidata ai colori, soprattutto l'azzurro, il verde, il marrone e l'ocra, in tutte le loro sfumature, stesi in brevi, dense pennellate, che non vogliono delineare forme precise, ma restituire emozioni, sensazioni intense e avvolgenti. -
Dal collezionismo alla storia. Vito Capialbi e i brettii a Vibo Valentia
C'è un solo punto dal quale è possibile, oggi come ieri, il controllo del litorale tirrenico dell'odierna Calabria centro-meridionale: la città di Vibo Valentia. Nei primi anni dell'Ottocento, per un ricercatore attento e permeato dall'inarrestabile curiosità per la storia e l'archeologia, com'era il conte Vito Capialbi, quelle tracce hanno rappresentato il punto fermo da cui partire per l'approfondimento dei suoi studi e per la stessa costituzione della sua rinomata collezione archeologica, oltre che dell'annessa ricca biblioteca. Un particolare gruppo di reperti archeologici della collezione Capialbi, rinvenuti nella città e nel suo territorio (la ceramica a vernice nera), consente ora di accertare che lo studioso aveva eseguito scavi 'programmatici' e 'in estensione' in un fondo di sua proprietà, ubicato sulla cima del colle, il Cofinello, sede di una necropoli non però di età classica: la peculiarità del rituale funerario consente in effetti di inquadrarla tra la seconda metà del IV e la fine del III secolo a.C. ""Ricucendo"""" il legame tra i materiali della collezione e gli scritti del conte, la fase italica della necropoli al Cofinello (e non solo) conferma sia il mantenimento da parte della città di una spiccata vivacità commerciale in età brettia, che un'abile quanto peculiare strategia insediativa italica, attenta ai rapporti di convivenza con l'elemento italiota: il tutto grazie agli inediti tasselli offerti alla ricostruzione storica dall'illuminato studioso dell'Ottocento."" -
Il triangolo di fuoco e l'energia per la vita. Fisica e vita
Siamo abituati a considerarci separati dalla Natura. Non è così. L'energia di cui si occupa la fisica è la stessa che fornisce la massa ai nostri corpi e riempie le nostre azioni. La fisica (termodinamica) afferma come non si possa usare energia senza che l'entropia cresca, fino a causare cambiamenti irreversibili. La termodinamica degli esseri viventi è diversa. Essendo sistemi aperti e lontani dall'equilibrio, è loro carattere fondamentale nutrirsi di un flusso di energia ordinata (il cibo), che si accompagna alla fuoriuscita di energia disordinata (il calore). La fisica può contribuire a svelare il mistero dell'energia per la vita. Ciò che appariva come ""forza vitale"""" sarebbe il risultato di un compromesso tra le esigenze di una forza animatrice, la cosiddetta energia libera, e di un componente entropico. La prima serve a tradurre l'energia dei nutrienti in azioni, sulla seconda si baserebbe la cosiddetta """"freccia del tempo biologica"""". Tuttavia, dallo stesso componente entropico, accanto al disordine, sembra originare un """"caos ordinatore"""" che, attraendo i componenti in un ordine invisibile, farebbe emergere le proprietà del vivente: adattabilità, capacità di apprendimento e finanche creatività e spiritualità. L'accelerazione della """"freccia del tempo"""" sarebbe anche il frutto dello stile di vita edonistico, indolente e incurante dei rischi dell'opulenza."" -
S.O.S. Fata. Il mercato dell'aiuto
Le mucche, come è noto, non volano; e a detta di molti gli angeli - e con loro le fate - non esistono. Eppure, una semplice osservazione di molto di ciò che viene offerto oggigiorno in termini di cura, aiuto, assistenza e risoluzione di problemi, potrebbe far sospettare che i ruminanti possano per davvero volare, e che schiere di maghi e angeli custodi possano veramente dare un tocco benefico al corso dei nostri eventi. Questo libro si sofferma su un mondo variegato, per abbracciare il quale sarebbe necessario un neologismo, ma che già l'espressione ""mercato dell'aiuto"""" introduce con buona efficacia. Si tratta di tutto ciò che oroscopisti, astrologi, maghi, sensitivi, ufologi, spiritisti, ma anche alcuni economisti, medici, psicologi, criminologi, astrofisici, meteorologi e perfino leader politici ci rovesciano addosso da ogni media, sicuri e fiduciosi di sé. Certo, è difficile essere scettici verso chi afferma di aver visto dischi volanti e non verso quei politici che promettono rivoluzioni in poco tempo. Ma almeno, se leggi questo libro, eviterai di essere rapito dagli alieni. Il che è già qualcosa."" -
Studi e saggi linguistici (2014). Vol. 2
Fra i criteri proposti per una definizione delle classi di parole (alias ""parti del discorso"""" - """"parts-of-speech"""" [PoS] della tradizione classica) il modello di Pulitini (1994) sembra essere il più adeguato. Una classe di parole è un insieme di oggetti linguistici che hanno tratti comuni, i quali a loro volta sono realizzati da valori parricolari. Per esempio, una delle realizzazioni possibili del tratto modo è il valore congiuntivo e una delle realizzazioni possibili del tratto genere è il valore femminile (vd. nota 1 per la differenziazione grafica tra """"valori"""" """"tratti"""" e """"categorie""""). Alcuni valori possono essere condivisi da categorie e tratti diversi - ma non tutti allo stesso tempo. Verbi (VBS) possono condividere tratti come genere e numero con nomi e pronomi. Le classi di parole non sono compartimenti stagni e i lessemi possono passare da una classe ad un'altra. Per esempio, le forme inglesi in -ing hanno funzione diversa a seconda del contesto (construction grammar; cfr. Croft, 2007: 421: """"overlapping categories of formatives which represent their diverse distributional behaviour"""")."" -
Sismondi e la «Botanique de Pescia». Ediz. illustrata
Ritrovato recentemente, il quaderno ""Botanique de Pescia ou Collection des Plantes non gravées du Val de Nievole en Toscane, rangées périodiquement selon l'ordre de leur floraison, dans l'année 1797"""" di Jean-Charles Leonard Simonde De Sismondi (1773-1842), opera incompiuta per i testi ma non per le immagini autografe, rappresenta un documento capace di chiarire l'approccio dello studioso ginevrino alla botanica, il suo rapporto con essa, gli esiti derivanti dal suo esercitarsi sulla classificazione delle piante negli anni della sua giovinezza, all'epoca della stesura del """"Tableau de l'agriculture toscane"""" (1801). All'abilità dell'occhio e del pennello di Sismondi, nel """"rendere in maniera non superficiale le particolarità di alcune piante"""" spontanee, corrisponde una sua volontà di porsi, secondo criteri scientifici, di fronte alla natura, nel superamento della settecentesca figura del connaisseur di piante. Dall'analisi del lavoro di Sismondi volto allo studio della botanica e, in particolare, di una flora specifica, quella del luogo che lo aveva accolto come """"esule"""", scaturisce e si sviluppa, nel volume, un discorso che tocca anche altri temi cari al ginevrino, legati al paesaggio, al giardino, alla natura."" -
Lezioni di libertà. Hannah Arendt in America
Hannah Arendt (1906-1975) fu scrittrice, giornalista e teorica della politica in un mondo travolto da circostanze straordinarie. Forte personalità, negli Stati Uniti trovò le condizioni ideali per sviluppare il suo punto di vista originale sui conflitti più importanti del suo tempo, a dispetto di pareri ufficiali e opportunità del momento. Questo libro dimostra che al di là delle sue folgoranti intuizioni, Arendt sviluppò nell'arco della sua produzione una riflessione teorica coerente, capace di influenzare la storia del pensiero contemporaneo e di fornire una chiave di lettura agli interrogativi sociali del nostro tempo. -
Artes. Periodico annuale di storia dell'arte (2010-2014). Vol. 15
Diplomazie collaterali. Scambi di doni tra i Visconti e i conti di Hainaut, Olanda e Zelanda della casa di Baviera (1373-1399) Ludovic Nys , p.7 L’“usanza moderna” e la “maniera antica”. San Sigismondo di Cremona nella cultura architettonica lombarda del XV secolo. Parte seconda . Jessica Gritti , p.25 Giampietrino e l’eredità di Francesco Galli, orafo Cristina Quattrini , p.63 Giovan Battista Bel Monte, un leonardesco in ritardo Federico Cavalieri , p.75 Un Garofalo perduto; un Garofalo ritrovato Ranieri Varese , p.83 Elaborazioni del modello gesuitico a Roma tra Cinque e Seicento. Ottaviano Mascherino architetto e la chiesa di San Salvatore in Lauro Gianpaolo Angelini , p.105 Da Tommaso Laureti a Caravaggio: un’osservazione Kenichi Takahashi , p.153 Francesco Stringa e i Miracoli di san Contardo d’Este Alessandro Rossi , p.169 Per il classicismo realista di Francesco Messina: le opere pavesi Paolo Campiglio , p.179 -
La aproximación de San Miniato a la educación de los niños. Con DVD
Il tema dell'identità dei bambini e delle potenzialità che in essa riposano continua ad essere un tema largamente disatteso, ma, sebbene sia naturale pensare che l'attenzione ai bambini sia uno dei fondamenti del progetto del futuro, l'attenzione della politica non mette quasi mai bene a fuoco questa prospettiva e, nonostante anche gli economisti abbiano chiarito che investire sui bambini rappresenta una promessa per un più alto livello di sviluppo e benessere economico per le nostre società, continua a guardare ai bambini come materia di interesse solo quando associata al disagio sociale. E così molti servizi per l'infanzia sono ancora, in molte realtà e in molti Paesi del mondo, servizi poveri per bambini di famiglie povere. L'esperienza di San Miniato sull'educazione dei bambini rappresenta in questo quadro la conseguenza di fattori privilegiati concomitanti, come la costanza nel tempo della sensibilità politica, la ricchezza delle elaborazioni scientifiche e pedagogiche che hanno sostenuto lo sviluppo delle esperienze e la forza dell'energia che la comunità ha saputo esprimere radicando infine proprio dentro di sé la responsabilità dell'educazione dei propri cittadini più piccoli. Il volume cerca di raccontare questa esperienza con le parole, con le immagini e con i materiali audiovisivi raccolti nel CD che ne costituisce complemento. -
Il mondo dentro
"Il mondo dentro"""" raccoglie le venti liriche di dodici diversi poeti, provenienti dalle più varie regioni del nostro Paese, che hanno vinto la XXXV edizione del Premio Letterario Il Portone. Le accomuna, nella diversità di ritmi e toni, non solo la pregevole e spesso raffinata perizia tecnica ma soprattutto una capacità di interiorizzazione di luoghi, momenti, figure significative della propria vita che gli autori riescono a trasformare in paradigmi esistenziali entro i quali ognuno di noi può rispecchiarsi, gettando una luce anche sui più oscuri e spesso dimenticati segreti del nostro animo." -
Le attese di un altrove
"Le attese di un altrove"""" raccoglie i racconti che hanno vinto la XXXV edizione del Premio Letterario """"Il Portone"""". Racconti di: Edy Calvetti, Maria Grazia Ferraris, Alda Magnani, Licia Mariotti, Mauro Nerucci, Luisa Pestrin, Nily Raouf." -
Tratti in chiaroscuro
"Tratti in chiaroscuro"""" tratteggia le variegate onde emotive del vivere, in un respiro di tempo, il presente, come spazio esperienziale a tutto tondo, che si raccorda al passato e si proietta verso un futuro, alla ricerca di tasselli di identità." -
Reti e storie per innovare in educazione. Approcci di ricerca e complessità
Il volume raccoglie le esperienze di un Progetto di Ricerca di Ateneo, realizzato presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università di Genova, che ha messo a confronto differenti prospettive scientifiche con l'impegno comune di tessere relazioni per implementare il quadro teorico, di metodo e di valore della ricerca in educazione. L'opera si presenta interdisciplinare e ricca di spunti, linguaggi e approcci che non cedono alla tentazione di primeggiare ma si pongono in ascolto, diventando nodi di una rete e parole di una storia. Nella prima parte si ricostruiscono e mettono a sistema esercizi di pensiero e di azione propri della pedagogia e della didattica mentre nella seconda parte, senza perdere il tessuto di complessità che guida la struttura del volume, si presentano studi di ambito storico-letterario. -
Vita e genesi del tempo. Ricerche di fenomenologia genetica e generativa
La presenza costante, anche se mai elevata a tema, del concetto di vita nell'opera di Edmund Husserl induce l'autrice a una lunga riflessione, articolata in due tesi fondamentali. La prima, interna alla fenomenologia, riconosce nell'introduzione del metodo genetico il punto di non ritorno per la filosofia trascendentale, l'inizio della sua crisi. La seconda, di messa in prospettiva, individua in tale crisi gli elementi fondamentali per una rilettura della filosofia trascendentale stessa. La fenomenologia genetica infatti (e a maggior ragione la sua radicalizzazione generativa), portando alla luce una fatale circolarità tra a priori formale dell'io, a priori materiale del mondo e a priori formale della temporalizzazione, offre gli strumenti per comprendere il ruolo giocato dalla temporalità rispetto al trascendentale. Il rapporto tra tempo e trascendentale si rivela allora strettamente connesso a quello tra morte e vita e investe di nuovo senso tutto lo sviluppo della filosofia occidentale, nata significativamente sotto il segno della morte socratica. -
Prospettive corciresi
Questo volume di Diabaseis che inaugura l""editio minor' della serie è stato ideato con un carattere monografico: intende focalizzare lo sguardo su Corcira, isola al cuore delle interrelazioni fra Oriente e Occidente greco, di cui ancora molti aspetti storici sono ignoti e non pochi negletti dalla critica. Su questi ultimi si è concentrato lo sforzo degli amici che hanno risposto all'invito a partecipare all'opera, giungendo a creare un mosaico che, pur nella diversità degli approcci e delle scelte, ha una sua coerenza di fondo."" -
Il giorno del diluvio. 4 novembre 1966. L'alluvione a Pisa e provincia
Un libro scritto per ricordare a chi c'era l'evento più drammatico subìto da Pisa dopo la fine della guerra. E anche per far sapere ai più giovani che cosa è davvero successo il 4 novembre 1966 e nei giorni successivi. Dal mancato allarme, alle opere di difesa lasciate colpevolmente incompiute. Dalla difficile ripresa dell'economia nelle zone della provincia più danneggiate, Pontedera, Santa Croce, Castelfranco, fino alla cicatrice mai rimarginata dei Lungarni pisani privati del ponte Solferino, il più bello della città. Un libro arricchito da una documentazione fotografica in buona parte inedita, oggi riproposto in una seconda edizione aggiornata fino alle piene dell'Arno del 2014 e con la presentazione di Erasmo D'Angelis, responsabile della struttura di missione creata a palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico. In appendice un testo dell'ingegnere Isabella Bonamini, dirigente tecnico dell'Autorità di Bacino del fiume Arno, sulle opere compiute e da compiere, e un intervento di Paolo Ghezzi, vicesindaco di Pisa con delega alla Protezione Civile. -
Inventario pisano
Questo libro intenderebbe descrivere, o meglio, ""inventariare"""" quelle cose che, a parte i legami e gli affetti familiari e le amicizie vecchie e nuove, più mi fanno amare la città dove sono nato e dove da molti anni non vivo più. Non è però una raccolta di ricordi personali, ancorché questi, specialmente col sopravvenire di un'età nella quale si fa più pungente la nostalgia degli anni verdi, inevitabilmente vengano a colorire quei fatti e quelle situazioni di cui sentiamo di essere stati più intimamente partecipi: e non è neppure una guida, o un libro di storia o di critica d'arte ancorché, forse per abitudine o, come suol dirsi, per deformazione professionale, sia stato talvolta indotto a riportarvi delle notizie ed a farvi delle considerazioni che in un certo senso possono rientrare nell'ambito di quelle discipline. Notizie e considerazioni che non hanno trovato luogo, e non era conveniente che lo trovassero, nei miei ormai numerosi scritti e studi sull'arte pisana, e che tuttavia presumo che possano aiutare a comprenderne taluni aspetti. Con scritti di: Fortunato Bellonzi, Stefano Bruni, Ranieri Carli, Lucia Tongiorgi Tomasi."" -
La chiesa di San Marco evangelista
La chiesa di San Marco Evangelista venne eretta tra il 1144 e il 1153 nel borgo fuori Porta Fiorentina. Più volte distrutta dalle piene dell'Arno, fu completamente riedificata alla fine del XVIII secolo secondo i dettami dell'austera sobrietà perseguita dalla religiosità illuminata leopoldina, di cui è uno degli esempi più significativi a Pisa. L'ultimo restauro del 2010-2012 l'ha restituita alla città nella sua piena coerenza formale. -
Teoria (2014). Ediz. italiana e inglese. Vol. 2: Ripensare la natura. Figure e problemi
Il concetto di natura è uno dei più ricorrenti e dibattuti del pensiero occidentale. Sebbene la sua definizione non sia stata mai pacifica, attualmente esso sembra aver bisogno di un ripensamento più radicale, dovuto anche alla sempre maggiore rilevanza di ambiti di ricerca che ne impongono una revisione. Il presente fascicolo di ""Teoria"""" si prefigge lo scopo di far emergere una serie di spunti di riflessione per una discussione critica delle definizioni e delle concezioni correnti di natura. Questo secondo numero segue il primo sulle """"Questioni aperte"""". Scritti di: Flavia Monceri, Raimondo Cubeddu, Luciano Sesta, Marco Stefano Birtolo, Karol Chrobak, Salvatore Giammusso, Miriam Tola, Kyle Burchett, Paul O'Brien, Gianluca Cuozzo, Luca Valera."" -
Critica e letteratura. Studi di anglistica
Il volume raccoglie saggi dedicati a una articolata riflessione sulle prospettive e sul ruolo della critica e della letteratura nell'odierno panorama degli studi di anglistica in Italia e all'estero. Lo scopo è di riconsiderare le premesse teoriche, gli assunti e i modelli metodologici, le implicazioni ermeneutiche e l'impatto euristico delle 'lingue della letteratura' e delle metalingue che le esaminano: sia negli elementi di specificità che caratterizzano il letterario, sia in un dibattito con i discorsi 'altri' che circondano e pervadono la letteratura. La silloge è articolata in tre sezioni dedicate al valore epistemologico della letteratura e al suo nesso con le pratiche critico-ermeneutiche; al rapporto delle lingue della letteratura con le altre lingue, gli altri codici espressivi e le altre pratiche artistiche e sociali; e, infine, all'analisi di alcune nuove tendenze letterarie in ambito anglofono. Questa raccolta di studi offre un contributo al rinnovato impegno di docenti e ricercatori di letteratura inglese ad affrontare le implicazioni più importanti dello studio della letteratura e degli strumenti che la indagano.