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I segreti del giudice. Le indagini del commissario Santoro
Una fredda mattina di gennaio, il giudice Mascoli, funzionario rigoroso, incorruttibile e intransigente, crolla, senza vita, a pochi passi dal commissariato di polizia. Un agente avvicinatosi per soccorrerlo nota un insolito odore di mandorle amare tipico dell’avvelenamento da cianuro. Il medico legale, dottor Sallusti, conferma. Così inizia, per il commissario Santoro e il suo braccio destro ispettore Lo Palco, un ennesimo iter investigativo che porterà alla scoperta di imprevedibili circostanze che conferiranno al rigido magistrato un’immagine inaspettata e, per certi versi, incredibile. Grazie alla sua nota sagacia, il commissario saprà districarsi tra inimmaginabili ostacoli e risolvere brillantemente il caso. -
Sociologia e sviluppo del Mezzogiorno
L'arretratezza del Mezzogiorno ha motivazioni complesse, da ricercare in una serie di cause fra loro concatenate. Quali sono le caratteristiche distintive di una società sottosviluppata e in che modo questa reagisce a eventuali iniziative di sviluppo promosse dall'esterno? Il presente studio fotografa una realtà in cui, al di là della mancata industrializzazione, il vero punto debole è la mancanza di una cultura dell'autonomia e della democrazia, che sappia opporsi al controllo della politica locale da parte di gruppi parassitari interessati a sfruttare il bene pubblico per perseguire interessi privati. Le origini del sottosviluppo del Mezzogiorno hanno dunque radici molto lontane, che affondano in una struttura sociale basata sul divario tra una massa di poverissimi e pochi ricchi interessati a tutelare i propri interessi: da qui il logorarsi del tessuto statale e la deformazione delle istituzioni, piegate a interessi particolaristici. Un'analisi accurata e approfondita, per evidenziare le criticità e fare il punto su come avviare un processo di crescita certamente problematico, ma allo stesso tempo possibile. -
La terra di Punt. Viaggio nell'Etiopia storica
Ponte tra il Mediterraneo, l'Egitto, la Penisola Arabica e l'India, l'Etiopia storica è il luogo dell'incanto e della suggestione, della sacralità e del mito. Dalle cascate del Nilo Azzurro alle chiese del lago Tana (che ricordano i mandala tibetani), dalle cascate di Tis Isat alla favolosa terra di Punt (citata nella Bibbia, ma ancora oggi non localizzata con precisione), attraversare questo territorio significa lasciarsi catturare in un mosaico straordinariamente ricco di etnie, culture, religioni e scorci naturalistici unici al mondo. Alessandro Pellegatta traccia l'itinerario di un viaggio che da sempre affascina archeologici, studiosi e semplici viaggiatori alla ricerca di quell'altrove meraviglioso e mitico dove la mappa delle geografie reali si sovrappone alle terre perdute che animano il nostro immaginario collettivo. -
Nardò sconosciuta. Guida turistica alla città e al suo territorio
Il profumo di salsedine del vicino Ionio, l'incanto di un mondo dove il tempo si è fermato fra palazzi nobiliari e antichi borghi, gli affascinanti itinerari che intrecciano chiese e masserie rurali: Nardo è questo, un tesoro di storie e bellezza tutto da scoprire. Aprite questa guida e cominciate il viaggio. Il viaggio nell'anima di un Salento sconosciuto. -
Albert Camus. Il pensiero meridiano
Dall'infanzia vissuta tra la povertà e il mare d'Algeria, al clima metropolitano di Parigi, si snoda il percorso intellettuale di Camus, che questo libro ricostruisce. Il senso dell'assurdo e la necessità della rivolta sono qui riletti in un confronto continuo con la cultura filosofica e letteraria, ma anche con le drammatiche vicende storiche contemporanee. Emerge così un rapporto privilegiato del pensiero meridiano di Camus con la filosofia del tragico di Nietzsche. Mentre le vicende della guerra di liberazione algerina e la posizione assunta da Camus, che tanto scalpore suscitò nella sinistra intellettuale francese (Sartre), può oggi, più serenamente, essere valutata e compresa al di là dei limiti imposti dall'ortodossia politica. -
Albanesi in Italia. Percorsi migratori (secc.XV-XVIII)
Tra la fine del XIV secolo e gli inizi del XV secolo, l'Albania fu interessata da una profonda crisi economica che indusse la popolazione a cercare altrove migliori condizioni di vita. Tale processo subì una forte accelerazione nel corso della seconda metà del XV secolo, allorché molti abitanti furono costretti ad abbandonare il paese in seguito all'invasione ottomana e a chiedere asilo in Italia e in diversi Stati europei. Attraverso la documentazione conservata negli archivi, in questo volume l'autore ricostruisce la mappa di quelle migrazioni, concentrando l'attenzione in particolare sulla presenza di albanesi in Calabria e in altre regioni italiane. -
Walhalla
Walhalla: magia metafisica e poesia in un ""Al di là"""" che è un """"Al di qua"""" mitologico nordico. Pentalogia dei romanzi metafisici di Cesare Baldoni dopo """"Il viaggio dell'Io - oltre la vita"""", """"La valle dell'Infinito"""", """"Giudizio Universale"""" e """"La Foresta dell'Io"""".Un viaggio sfida fra il Bene e il Male. C'è in gioco l'Anima, cioè il segreto di sopravvivenza di ogni uomo. Scritti di Carlo Bo sulle maggiori opere dell'autore."" -
La casa degli oggetti parlanti
"Raccontare dalla parte degli oggetti ha qualcosa di vagamente inquietante. Possibile che degli esseri inanimati possano prender voce e srotolare la memoria di ciò che hanno visto e ascoltato?"""": nascosti in soffitta o dimenticati durante un trasloco, i protagonisti di quest'originale raccolta di racconti sono gli oggetti, immersi in una sorta di silenzio parlante che dice molto di noi stessi e della nostra identità. Un comodino, strano archivio di un giovane fantasioso e appassionato; una macchina da scrivere Olivetti, comprata per far da contrappunto agli slanci mancati di un aspirante scrittore; un vaso azzurro, muto testimone di un giorno di felicità pura; due quadri rappresentanti l'Aurora e l'Ascensione, simboli rispettivamente del presente da affrontare e del limite di ogni nobile aspirazione; un pesante album, che parla attraverso le fotografie che mostra e quelle di cui è stato privato. Il contatto con questi oggetti diventa la porta d'accesso a un mondo di ricordi, nostalgie, emozioni. Un mondo misterioso e affascinante, in cui il passato ancora vive di scintille che chiedono di essere ravvivate. Frammenti delle nostre vite raccontati dagli oggetti che ci circondano." -
Nel nome di ieri
Nel nome di ieri di Giuseppe Cristaldi, pubblicato da Besa nella collana Nadir, è vincitore della prima edizione del premio ""Libro dell'anno"""" promosso dai Presidi del libroIl destino che t'ingoia il futuro a un giro di curva, una lingua d'asfalto fatta di granuli di catrame che litigano fra loro e inciampano nei tuoi sogni, distruggendoli: nato in una pizzeria di provincia, fra temporali di farina e tovaglie scozzesi, l'amore di Claudia e Sciffì si addormenta per sempre sulla curva della morte fra Matino e Taviano, dove la ragazza perde la vita in un incidente stradale. Da quel momento, per Sciffì, la lotta contro il dolore diventerà lotta contro lo scorrere del tempo e il suo potere di cancellare le cose. Perché i ricordi stanno sulla rampa di un macello, come bovini sfiancati, e attendono giusto un oblio, un varco, per cadere nelle macine del tempo. Ma Sciffì quei ricordi li riprende ogni volta, li tira per i capelli, fuori dal macello, fuori dall'oblio, li ripesca da quelle tasche della memoria che hanno buchi nascosti, da cui tutto scivola via. Fino a che il recupero dei ricordi diventa lievito di una nuova sfida per il futuro. """"Nel nome di ieri"""" narra di genti che stanno dietro le quinte della vita, con le mani terrose e il cuore di viticci, una storia di disperazioni raccontate attraverso l'umiltà e un minimalismo di atti, sillabe, silenzi, fin dentro l'anima profonda di un Salento chino sui filari come sulla propria nudità meridionale."" -
Rosso un fiore. Intervista a Maria Rosaria Manieri
In questa lunga intervista - una conversazione a tutto campo sulla politica e la società italiane - Maria Rosaria Manieri racconta un pezzo di storia di questo Paese attraverso ricordi e suggestioni di una vita passata in politica. Dal primo centrosinistra al '68, dalle lotte femministe alle grandi conquiste sociali, da tangentopoli alla nascita del berlusconismo, dal Concilio Vaticano II a Papa Francesco, le tappe fondamentali della storia nazionale vengono ripercorse attraverso lo sguardo e la voce di una delle protagoniste, in un inevitabile intreccio tra passato e presente, tra vita pubblica e frammenti di vita privata. ""Rosso un fiore"""", incipit della seconda strofa dell'inno dell'Internazionale, è il titolo evocativo e il filo conduttore. """"Due parole simbolo di una storia straordinaria, di amore per l'umanità, di emancipazione e progresso sociale"""". La memoria si presta come strumento per delineare un cambiamento possibile, verso un futuro migliore e più umano."" -
Insediamenti cavallereschi in Puglia. Templari, teutonici, ospitalieri
Innervata dalle antiche strade romane e dotata di grandi porti che costituivano il naturale punto d'imbarco per le rotte commerciali levantine e per il passagium in Terrasanta, la Puglia era letteralmente avvinta dalla rete delle fondazioni cavalleresche. Edificate all'interno delle mura cittadine o ubicate extra moenia, nella forma, perlopiù, della grangia, il tipico insediamento rurale degli Ordini religiosi, le loro precettorie erano solitamente dotate di cappelle, armerie, magazzini, foresterie e quant'altro servisse all'adempimento dei propri compiti di polizia via ria e di presidio dei Luoghi Santi. Per secoli, il mantello crociato dei monaci-soldati si dispiegò protettivo sul mondo in marcia dei ""viandanti di Dio"""", sui basolati delle strade romane, sui verdeggianti solchi delle antiche lame, ovunque scorresse la fiumana di uomini che nell'esperienza del pellegrinaggio, nel graduale conseguimento delle sue teppe, nelle sue emozionanti scoperte e nelle sue inevitabili prove, sofferenze e sacrifici, avvertivano oscuramente la parabola stessa dell'esistenza, del lungo e tormentato cammino verso il centro di se stessi. Non furono, però, solo uomini e merci a transitare in quei secoli sulle antiche strade di Puglia. Terra di frontiera o, piuttosto, ponte sospeso fra Oriente ed Occidente, le sue lastricate vie si fecero veicolo di scambi e sincretismi culturali le cui mirabili tracce, scolpite nella pietra, continuano a sfidare i secoli e le incurie della memoria."" -
24 scatti
Un racconto fatto di istantanee inanellate sul filo del tempo unisce Mara e Marino nel singolare gioco di documentare la loro giornata-tipo attraverso gli scatti di una vecchia macchina fotografica, con l'intenzione di svilupparne il rullino solo dieci anni dopo. La colazione, il pranzo da preparare, un bagno caldo, il letto con le lenzuola sfatte dopo l'amore: gesti quotidiani e rituali consolidati lasciano emergere passato e presente della loro vita di coppia, in bilico fra le trappole della noia e il desiderio di ritrovarsi. Congelato fra i 24 scatti della pellicola, ostaggio delle ore felici di Mara e Marino, c'è anche un segreto che viene dal passato. Una verità sospesa custodita in uno scatto fatto alcuni anni fa, il primo del rullino... -
Enver Hoxha e la Cina. Storia dell'eterna amicizia sino-albanese (1961-1978)
Questo lavoro di Lorenzo Manca verte su una tematica ancora poco studiata e molto spesso tralasciata nei resoconti sulla Guerra Fredda: le relazioni tra due paesi agli antipodi dal punto di vista geografico e culturale, due paesi che poco si conoscevano reciprocamente ma che si rivelarono uniti nella comune lotta antimperialista e antirevisionista, in un periodo in cui il comunismo mondiale era scosso da grandi tensioni all'indomani del processo di destalinizzazione avviato da Nikita Chruscev. Le crescenti divergenze fra Tirana e Mosca da un lato, e fra Pechino e Mosca dall'altro, fornirono la base per l'avvicinamento fra Pechino e Tirana, facendo da collante per un'alleanza fraterna nella quale il piccolo Stato balcanico forniva alla grande Cina supporto politico in cambio di sostegno economico e militare. -
Da questa parte della morte
Anna, una ragazza di origini marocchine, un giorno scappa di casa per sottrarsi al controllo di un padre violento e al matrimonio con un uomo musulmano. Nel tentativo di farsi una nuova vita, trova lavoro in un bar, dove deve fare i conti con le avances del proprietario, subdolo e viscido. Ma Anna non è una sprovveduta, al contrario è sensuale e consapevole della sua bellezza, che sa usare per ottenere ciò che vuole. L'incontro con Antonio, fotografo fascinoso e amante della bella vita, segnerà per la ragazza l'esplodere delle passioni e l'entrata in un mondo fatto di feste private, concorsi di bellezza e servizi fotografici. Finché un evento inaspettato la riporterà a casa, dalla sua famiglia. -
The vanishing twin
Ricordi, incubi dell'infanzia, metafore prese di peso dalla medicina, il dramma e l'assurdità della migrazione, questi gli ingredienti di una raccolta poetica che si nutre di semplicità e dello straordinario mistero del quotidiano. Nei versi di ""The vanishing twin"""", che Dedja un po' autotraduce, un po' scrive direttamente in italiano, tutto diventa ironico e grottesco, in un'atmosfera da cui traspare lo straniamento dell'autore, alle prese con il tentativo di comunicare in una lingua non completamente sua. Come nella sindrome del gemello """"evanescente"""" che dà il titolo al libro, quando uno dei feti muore e viene assorbito dall'altro che continua a vivere (e nascere) normalmente, così la Patria, la vera Patria del poeta muore lentamente assorbendosi nella sua anima e lasciando spazio a una lingua nuova. Prefazione di Gabriella Montanari."" -
La cucina del mare di Puglia
La cucina del mare di Puglia non è il solito, onesto libro di ricette a base di pesce, normale corollario di un'epoca che ha finalmente riscoperto il piacere della tavola e del mangiare consapevolmente. Questo libro, infatti, è un lungo viaggio alla scoperta dei tesori del mare. Un viaggio, un percorso storico-scientifico-etimologico, che Vaglio compie muovendosi sopra e sotto il pelo dell'acqua: potreste quasi immaginarlo, munito di pinne, muta e respiratore, mentre descrive con grande dovizia di particolari (e grande padronanza della materia) la strana creatura sottomarina di turno. E non è detto che la ""passeggiata"""" tra i fondali si concluda in maniera ingloriosa per l'oggetto del suo esame, cioè in un piatto."" -
La cosa doppia
La profondità del mare e della terra è un universo sotterraneo e silenzioso, nutrito da un buio denso come quello del male: da qui, in una mattina apparentemente uguale a mille altre, emerge il corpo di una Sirena bambina, dai capelli lunghi come alghe filanti. L'orrore portato a riva dalle onde è però solo un tassello di un mosaico più complesso, in cui si mescolano voci e immagini che gettano ombre sulla calda bellezza di una Puglia vibrante di colori accesi dal sole. Così, quella che per il commissario spagnolo Baltasar Salinas e per Elena Aliota doveva essere una vacanza, si trasformerà in una discesa in quei labirinti del male dove le vittime sono le creature più innocenti. -
La memoria e il perdono. La Bosnia ed Erzegovina tra verità e riconciliazione
"La Bosnia ed Erzegovina era, in piccolo, una sintesi della Federazione Jugoslava. Crocevia di culture e religioni, linea di demarcazione tra Occidente e Oriente, tra Cristianesimo e Islam, tra Cattolicesimo e Ortodossia, un mosaico di tradizioni che per quasi cinquant'anni ha convissuto pacificamente nell'intento di sviluppare quella terra dove ogni cittadino, ogni jugoslavo, si sentiva eguale e aveva uguali diritti ovunque egli avesse scelto di vivere"""". """"La memoria e il perdono"""" è un racconto storico-sociale, un reportage, quasi il romanzo di un paese, la Bosnia, costruito scavando nella memoria per arrivare al perdono. Un racconto che mette al centro gli uomini, la loro umanità, la loro memoria, la loro vita straziata e la loro resistenza. La resistenza civile, umana, non quella armata, ma quella dello scoprirsi vivi giorno dopo giorno." -
La cucina del Salento
"Un libro da leggere come un racconto di antiche semine, di chiassose vendemmie e di canti del mare, nato dalla volontà di riscoprire piatti che si credono spariti per sempre e dal desiderio di non perdere irrimediabilmente la grande tradizione culinaria del Salento, famosa per la genuinità di quei prodotti e di quegli ingredienti che ne sono i veri artefici.""""" -
Mani di madre
"Mani di madre"""" si compone di un insieme di 17 frammenti delicati e nostalgici che trovano la loro unità nella figura della madre, raccontata attraverso i ricordi d'infanzia di una donna adulta. Dolce e forte, piena d'amore e capace di grandi sacrifici, quella che fa capolino in queste pagine è una madre idealizzata, quasi una dea che s'identifica con la natura, con la terra rossa del Nord del Messico, con i fiori di mais baciati dal sole, con l'alba, ma anche con il sangue e la distruzione della rivoluzione. Nella leggerezza della prosa poetica, le parole danzano tra la pagine e disegnano la trama di un abbraccio d'amore che accoglie e protegge. Sullo sfondo, i personaggi e gli eventi cruenti delle rivoluzione messicana degli anni Venti del Novecento."