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Mezzaluna a rovescio. Diario di un viaggio
"Quando hai viaggiato mezzo mondo, capita di avere nostalgia del cortile di casa. Perlomeno di quel gran cortile che è il Mediterraneo, in cui ritrovare le radici di se stessi: una faccia, una razza. A Eleonora è accaduto così, vagabondaggi nelle terre più lontane, una traversata a bordo di una Méhari vissuta con un pizzico di follia fino a Pechino - raccontata nel suo libro precedente, 'Viaggio al buio' - e all'inizio di gennaio del 2009 il desiderio di ritrovare le terre che ci stanno attorno, di là dal Mare Nostrum: le rive da cui partono i tanti nostri vicini illusi di trovare la fortuna sulle nostre sponde. La circumnavigazione via terra Eleonora e il suo compagno di viaggio Ennio non sono riusciti a completarla, le turbolenze che nel giro di poche stagioni culmineranno nella primavera araba li hanno fermati. Ma il libro prosegue comunque il suo cammino lungo la 'Mezzaluna a rovescio', con brandelli di viaggi passati e sogni di partenze future. Un atlante ideale di quella grande nostra patria comune così lontana dai ristretti confini in cui tendiamo a rinchiuderci."""" (Leonardo Bizzaro, """"La Repubblica"""")" -
Io Sofia, alias Caterina II
Pagine di storia e di vita si intrecciano nei diari di Sofia Augusta Federica salita al trono di Russia come Caterina II e ci conducono alla scoperta di un '700 più o meno illuminato e di un personaggio, quello di Caterina, tra i più affascinanti, controversi ed enigmatici del passato. Tra intrighi di corte e abili giochi politici, rivalità e gelosie, c'è lei, Caterina, la Grande, ""illuminata"""", colta, """"riformatrice"""" e al contempo capace di spaventosi rigurgiti oscurantisti. Moglie, madre e sovrana ma anche amante insaziabile e donna viziosa, condusse nel suo letto non poca della sua politica. Maria Vittoria Morokovski, scrittrice di origine russa nata a Roma da genitori apolidi, traccia un ritratto della sovrana completo e documentato."" -
Letteratura a sud
Nella letteratura occidentale il Sud è stato pensato e descritto in vari modi, con interesse e curiosità costanti, ma secondo schemi e rappresentazioni spesso rigidi e stereotipati, che non tengono in debito conto la sua identità a tutto tondo e le sue specificità culturali. A fronte di queste semplificazioni, è compito degli studiosi più avvertiti offrire una narrazione più complessa e sfaccettata del Meridione, che non ne disperda le peculiarità e non ne trascuri i valori estetici, ma li esalti nella varietà delle scritture possibili. L'idea alla base del volume è quella di tracciare una linea di interpretazione trasversale al tema del Meridione in letteratura, che faccia emergere la differenza che caratterizza i territori mentali, fisici, culturali di un Sud assieme locale e globale. -
Bussano
La storia di Ireneo, un medico sognatore e impulsivo, le tappe esistenziali e quelle professionali, le storie d'amore, l'ostinazione e la speranza, la vita universitaria e quella ospedaliera a Garalbo, sulle dolomiti lucane. Il tutto contornato da personaggi memorabili, singolari aneddoti che rendono ""Bussano"""" un libro dal sapore agrodolce, come la vita."" -
Dove osano le anguille ovvero racconti di uno speleosub
Questo libro non narra grandi imprese, anche perché io non ho mai compiuto ""grandi imprese"""", né come speleologo né come speleosub. Le mie attività impallidiscono al confronto con ciò che riescono a compiere i recordman dell'estremo o i grandi esploratori degli abissi ipogei. Quello che ho fatto io, e che vi racconto, potreste riuscire a farlo anche voi... Magari con un po' di allenamento... Alcune delle storie contenute in questa raccolta sono inedite, altre sono state tratte, e rivisitate, da pubblicazioni di vario genere o riviste specialistiche, e costituiscono un breve compendio di quarant'anni di appassionata attività speleosubacquea. Tutto quello che leggerete su questo libro, comunque, è realmente accaduto."" -
La Teqja
Nella saga familiare iniziata da Artur Spanjolli con il romanzo ""Cronaca di una vita in silenzio"""", """"La Teqja"""" rappresenta un viaggio a ritroso nel tempo: se gli avvenimenti ivi narrati si svolgono a Likesh intorno al 1969 durante la dittatura comunista di Enver Hoxha, in realtà l'autore, attraverso i ricordi dei personaggi, si spinge fino a un secolo prima per raccontare le origini della famiglia Cialliku e le peripezie dei padri fondatori. Islam e Hysen Cialliku, i due fratelli sapienti, vissuti a Likesh un secolo prima, possedevano una vasta biblioteca e avevano donato le proprie ricchezze ai contadini poveri attirando su di sé le ire delle autorità locali e del crudele Seit Beu. In seguito alla morte di Islam a causa del colera, Hysen era vissuto nella fede di Allah e nella tolleranza, non si era mai sposato - a differenza di Islam che aveva avuto il figlio Ahmet - e aveva combattuto il tiranno fino alla morte: per salvare i libri dall'incendio appiccato dagli sgherri di Seit Beu, Hysen era bruciato vivo. Il diario del saggio Hysen, una trentina di pagine in tutto, era stato sotterrato da Ramadan, padre di Meta, nel sacro luogo adiacente la casa e ritrovato da Meta pochi giorni prima del novembre del 1969. Una sera, di nascosto e in piena dittatura comunista, otto persone della famiglia Cialliku e cinque conoscenti, più un giovane traduttore, si riuniscono a casa del vecchio patriarca Meta per ascoltare le parole del diario di Hysen Cialliku."" -
Aldo Moro, l'Italia repubblicana e i popoli del Mediterraneo
Fra i politici italiani, Aldo Moro, più volte presidente del Consiglio e ministro degli Esteri fra il 1963 e il 1978, svolse un ruolo di primo piano per promuovere l'azione internazionale dell'Italia verso i popoli del Mediterraneo. La sua visione della politica estera italiana fu fortemente segnata dalle sue origini pugliesi e dalla tradizione culturale dell'Italia meridionale. Da qui la centralità delle relazioni con gli Stati e i popoli del Mediterraneo nella visione di politica estera che Moro delineò soprattutto a partire dalla fine degli anni Sessanta, quando assunse la carica di ministro degli Affari Esteri. Questo volume vuole offrire al lettore alcune linee interpretative e un insieme di analisi e informazioni fondate su un'attenta esamina della documentazione edita e inedita, per conoscere meglio un aspetto importante della politica estera dell'Italia della Prima Repubblica: la sua azione internazionale verso gli Stati e i popoli del Mediterraneo e del Medio Oriente. -
Oltre i limiti dell'orizzonte
L'Osservatore, uomo cresciuto libero ma senza famiglia, e l'Artista, un minuscolo bambino dalle misteriose origini, ci accompagnano in un viaggio alla ricerca dell'Essenziale, delle chiavi in grado di aprire le porte di una nuova realtà, in cui l'uomo può ritrovare quella felicità spesso seppellita nella routine. Tra incontri, avventure e magia, il lettore scoprirà che un Nuovo Mondo è possibile, e aspetta solo chi ha il coraggio di provare a raggiungerlo. -
Il linguaggio di Trolla
Bisogna andare con la memoria a ""Zazie nel metro"""" di Queneau per trovare una ragazzina tutta pepe come Trolla, il vero centro propulsore degli avvenimenti che in quattro giorni, dalla notte dell'ultimo dell'anno del 2003 al 4 gennaio dell'anno successivo, cambiano radicalmente la vita di Giuseppe Palys. Siamo a Poznan, in un interno borghese. Il giovane Giuseppe, un ragazzino di nove anni che tutti chiamano affettuosamente Gigi, si sta annoiando davanti alla televisione in attesa che i suoi genitori vadano a un ballo per l'ultimo dell'anno. Discretamente infelice, come molti adolescenti, Giuseppe, ragazzo di poche parole, vorrebbe starsene in casa a pensare, non gli va di andare dai nonni. Saranno pure simpatici quei due svitati, ma Gigi ha bisogno di stare da solo per pensare a Trolla. Trolla è arrivata da poco nella sua classe e subito si è imposta con un caratterino marcatamente libertario. Non è bella Trolla, ma emana una carica vitale che Giuseppe non ha mai conosciuto tra i compagni di scuola. Nessuna meraviglia, quindi, che il giovane sia attratto dalla sana follia creativa di Trolla. La ragazza vive immersa in un mondo nel quale li ribaltamento delle norme è la norma. Trolla, insieme al cognato Helmut """"Scratch"""", sono i sovversivi che rompono le regole, i veri protagonisti del romanzo. A un certo punto tutti i personaggi si troveranno in casa di Helmut, dove tra reggae, tromboni, cucina vegetariana faranno apprendistato su ciò che veramente conta nella vita."" -
La paralisi dell'alba
In una città come Praga il tempo si fonde ineluttabilmente con lo spazio. Pavel è un giovane violinista, figlio di padre serbo e madre ceca, giovane vittima di se stesso e di un passato oscuro e nascosto. Vive con delicata passione i suoi rapporti in una realtà fatta di relatività e convenzioni sociali, che verrà sconvolta dalla morte del padre. L'incontro con un losco personaggio riuscirà a canalizzare le sue paure e a farlo scavare nel passato, conducendolo alla scoperta di un segreto inimmaginabile. -
Distanze. Storie di esilio dal Sudafrica di ieri e di oggi
Storie del Sudafrica di oggi, gli scioperi, la nuova classe dirigente arricchitasi con gli appalti, l'HIV, i proprietari terrieri bianchi uccisi, i tentativi di integrazione e di costruzione di una società nuova, le molteplici culture di Città del Capo sotto la montagna piatta. E storie del Sudafrica di ieri, il ricordo nostalgico di due quartieri rasi al suolo per fare posto ai bianchi, Sophiatown a Johannesburg e District six a Città del Capo, ricostruiti come su un set cinematografico. E storie di immigrazione ordinarie, di sfruttamento e di violenza, al confine nord con lo Zimbabwe e dentro le grandi città. Tutti i protagonisti dei racconti sono in qualche modo separati, distanti dal resto della comunità, in esilio imposto, accaduto per caso o deciso volontariamente. Così come distante è il narratore, che osserva luoghi sconosciuti e si immedesima in individui estranei cercando tracce di casa. Casa che diventa digressione con una storia ambientata a Castel Volturno, Italia del Sud. Un ritorno amaro, che convince a ricominciare il viaggio. -
Italiano con la coda
Questo romanzo storico-autobiografico, ambientato tra l'Istria e la Puglia, è raccontato da una voce fuori dal comune. Il suo mondo è al confine tra le popolazioni slave e quelle neolatine, ed è un mondo che vive i ritmi della terra. Figlio di un irredentista e di una donna sposata ancora bambina a un ""ladro di cavalli"""", Calcich ci accompagna in un lungo viaggio, dalla guerra al comunismo di Tito alla crisi dei Balcani, fino ad approdare in terra brindisina, con l'esperienza dura del campo profughi. A scuola i compagni, incuriositi dal cognome e dall'accento per loro strano, gli chiedevano se si sentisse più slavo o più italiano. Lo chiese a sua madre. """"Mamma, cossa semo?"""" Lei rispose: """"Picio, semo taliani con la coda""""."" -
Come alla ricerca di qualcosa
Vittorio, un brillante neolaureato in Giurisprudenza della provincia salentina, raggiunge Milano per afferrare un sogno coltivato da sempre: entrare in uno dei più famosi studi legali della capitale economica del Paese. Nel giro di un'estate bollente, tra i processi alla finanza malata e l'ipocrisia del mondo in cui è penetrato, il sogno diviene disincanto. Un innamoramento d'agosto sovvertirà le decisioni già prese, per cominciare la ricerca del proprio ruolo sul proscenio della vita. -
La lezione di Pinocchio
E se Pinocchio all'improvviso salisse sulla cattedra e tutti noi (ricercatori, educatori, genitori) fossimo obbligati a seguirne la lezione? Sarebbe solo un atto di stravaganza (un Professore-Pinocchio suona strano già nell'accostamento sonoro delle due parole) o invece impareremmo una larga serie di notizie-proposte-punti di vista interessanti e originali? Costruita con un andamento volutamente altalenante e aperto, ""La lezione di Pinocchio"""" affronta quella zona (tra didattica e antididattica, analisi letteraria e rimandi pedagogici) così discontinua e però pregnante del testo collodiano. Dotato di un corredo bibliografico ampio e aggiornato, il lavoro è infine organizzato attorno a una scansione e a un ritmo di parole-contenuti-temi cari alla didattica contemporanea: un'ulteriore lettura (e rilettura, operativa e viva) di uno dei romanzi più ricchi e amati della letteratura italiana di ogni tempo. Con una postfazione di Fulvio Scarparo."" -
Quel sottilissimo filo di ferro
In una casa di campagna abbandonata, Elio trova per caso una fotografia, identica a una che custodisce nel suo album, che lo ritrae all'età di tre anni. L'episodio è il punto di partenza di una ricerca che lo porterà a scoprire le sue vere origini e la sua storia. In un susseguirsi di colpi di scena, conoscerà la sua vera famiglia e il dolore che l'ha annientata a causa di valutazioni superficiali e sbagliate e quando penserà, alla fine, di poter vincere l'insoddisfazione e il senso d'incompletezza che, fino a quel momento, avevano caratterizzato la sua esistenza, accadrà qualcosa di inaspettato. -
Una ricetta per la felicità
"Una ricetta per la felicità"""" è una saga familiare che parte dal ventennio fascista e arriva ai giorni nostri. I capitoli si dividono tra presente e passato, il loro anello di congiunzione è un vecchio diario. La storia prende forma da una ricetta di Lucia, che custodisce in quel diario pensieri e avvenimenti della famiglia in cui lavora da domestica da quando aveva dodici anni. Nella storia presente invece si narrano le vicissitudini di Vera, che trova il vecchio diario e lo sfoglia incuriosita dagli appunti della nonna di cui scopre aspetti sconosciuti e segreti di famiglia. In entrambe le storie l'amore ha il ruolo di protagonista assoluto, crea contrasti sentimentali tra i personaggi e guida le loro azioni. L'orgoglio e la voglia di non arrendersi sono aspetti che accomunano le due protagoniste. Entrambe, nonostante le difficoltà, riusciranno a superare i contrasti e a migliorare la propria situazione." -
Critimi
Il mare di settembre in un paesino della provincia pugliese, azzurro spettatore di vite che si sfiorano, di amori coltivati in silenzio e in silenzio distrutti: Cecilia sogna una famiglia normale, con due genitori dai quali imparare il segreto di un amore pulito, che illumina lo sguardo. Una normalità che sembra un sogno irraggiungibile quando tuo padre porta la violenza e l'umiliazione in quello che dovrebbe essere un nido da custodire, quando tua madre è vittima della sua stessa fragilità, chiusa in un mondo impalpabile di musica e damasco, una soprano che conquista i teatri ma finisce schiacciata dal grigiore del quotidiano. Se la realtà non si può accettare, meglio costruirsene una nuova, dove i sogni diventano reali. Ma le fantasie possono trasformarsi in ossessioni e i sogni scoprirsi incubi. Postfazione di Marco Antonio Romano. rn -
Fuori da ogni tempo
La storia di Beatrice, archeologa del ventunesimo secolo, la cui quotidianità viene sconvolta dalla recente malattia che ha colpito la madre, affetta dal morbo di Alzheimer, corre parallela a quella della giovane Cornelia, sacerdotessa vestale in una Roma di tanti secoli fa. Un periodo infinito separa le due donne, ma ciò che le avvicina, al di là di ogni limite spazio-temporale, è il tentativo sofferto e coraggioso di dare alla propria esistenza un senso e una svolta che non siano quelli stabiliti da altri. È la determinazione a voler essere, a tutti i costi, artefici della propria vita e del proprio tempo. Fino a salvarsi. O a dannarsi. Costi quel che costi. Cornelia, vestale per costrizione, ci riuscirà attraverso un amore proibito. Beatrice, ""vestale per scelta"""" ma con l'indole di archeologa, lo farà scavando nella memoria di sua madre che presto sarà inghiottita dall'oblio."" -
Il pesce palla
Il pesce palla vive nei mari subtropicali e le sue carni sono considerate gustosissime, tanto da costituire un piatto assai prelibato e costosissimo della cucina orientale. Il risvolto negativo è il potentissimo veleno presente nell'intestino e nel fegato dell'animale. Vittima di questo letale veleno è Carlo Reggi, cugino dell'ispettore Lo Palco. Il commissario Santoro viene subito incaricato del caso e inizia così una meticolosa indagine che vede i due poliziotti impegnati in un affannoso e complicato lavoro di ricerca durante il quale emergono insospettate e impreviste vicende che complicano non poco il percorso investigativo, rendendolo sempre più tortuoso e irto di ostacoli. -
I racconti di Alfredo. Frammenti di vita in quarantena
Questo libro raccoglie bozzetti di vita quotidiana ai tempi della quarantena. La convivenza forzata, il confinamento, le paure, il bisogno di confrontarsi con se stessi e con gli altri sono i temi più ricorrenti. Con sguardo distaccato e ironico, l'autore entra nei racconti, si insinua tra i personaggi, intreccia storie tra loro autonome, ma tutte interconnesse, come interconnesse sono le vite reali.