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Senza è peggio. Perché l'Europa serve
Energia, telecomunicazioni, ambiente, sicurezza alimentare, salute, trasporti, ricerca, stabilità monetaria, mercato unico, facilitazioni nei commerci e molto altro. Ecco tutti i motivi per cui l’Unione europea è stata ed è un ausilio indispensabile alla vita quotidiana di tutti noi. Un po’ in controtendenza rispetto alla vulgata dei nostri giorni che tende ad addebitare tutte le colpe all’Europa, questo libro vuole rimarcare come “Senza è peggio”. Alla vigilia delle elezioni europee, nel mezzo di un rinnovato dibattito sull’opportunità o meno di restare nell’Unione e con la consapevolezza che solo un’Europa rinnovata possa reggere l’impatto con il futuro e con i forti venti sovranisti che si alzano, il libro intende spiegare i motivi per cui per i cittadini italiani l’Europa è, semplicemente, un guadagno oggi e un’opportunità domani. Senza l’Europa staremmo molto peggio di come stiamo adesso. -
Il grande ammiraglio. Storia e leggende del calabrese Occhialì, cristiano e rinnegato che divenne re
La storia di Occhiali è intrigante ed affascinante, ed è quella di un povero giovinetto calabrese, sconosciuto e destinato a una vita difficile nel suo paese, che riesce a raggiungere gloria e potere in un paese straniero dove ha avuto la stima di quattro imperatori, a conferma delle sue capacità non solo militari, universalmente riconosciute in campo amico e in campo nemico, ma anche della sua abilità di tessere relazioni personali, di costruire rapporti, amicizie, interessi. Occhiali è stato sicuramente un personaggio notevole sotto molti aspetti, che richiamò l'attenzione dei contemporanei e il cui fascino è arrivato fino a noi. La vita di Occhiali si svolse tutta sulle sponde e sulle acque del mar Mediterraneo e ci racconta fatti accertati storicamente, ma è una vita che affascina perché ha molti tratti di fiaba e di favola che incantano e attraggono. La Calabria ha dimenticato questo suo figlio e la sua storia ha avuto un andamento carsico: s'inabissa per molto tempo per poi riemergere all'improvviso quando uno meno se lo aspetta. La Turchia ha di lui un ricordo più solido e duraturo perché quello che ha fatto non è stato dimenticato e la sua tomba continua ad essere visitata, meta di pellegrinaggi e di curiosi. -
Formazione professionale e politiche del lavoro nelle regioni italiane. Uno sguardo d'insieme
La pubblicazione analizza gli avvisi regionali del 2017 in materia di politiche di Istruzione e Formazione Professionale e di Politiche Attive del Lavoro attraverso un patrimonio informativo di 238 avvisi, per un valore complessivo di quasi due miliardi di euro. Ne emergono evidenze, linee di tendenza e spunti di riflessione anche per l'evoluzione delle programmazioni regionali verso un sistema stabile, ampio, universale. Il volume legge le policy regionali analizzando i destinatari, le misure di Politica Attiva, i meccanismi di funzionamento amministrativo, il rapporto tra finanziamento a processo e risultato e i diversi soggetti chiamati a realizzare le attività. Uno strumento di lettura dei sistemi regionali utile a decisori politici, dirigenti pubblici e operatori del settore. -
La pozza del felice
"La pozza del felice"""" è una storia di montagna e di montanari ambientata in una valle remota delle Alpi svizzere. L'immensità delle vette che la sovrastano, l'incanto dei suoi silenzi, le pinete oscure, i crepacci innevati accolgono e fanno da sfondo a personaggi aspri, generosi, schietti e leali. Il fascino di un mondo selvaggio s'intreccia alla vita del protagonista, un vecchio di nome Felice, che trascorre giornate scandite dalle stesse immutabili abitudini. Un vecchio schivo ed enigmatico. Il suo riserbo attira l'attenzione del narratore e coprotagonista, un giovane andato a vivere in montagna per sfuggire al caos cittadino. Il loro incontro porterà alla luce segreti rimasti sepolti per troppi anni." -
Santità! Ma possiamo continuare a dirci cristiani?
La tesi che Diaconale sostiene in questo suo nuovo libro è che se la Chiesa resiste da oltre duemila anni è perché ha avuto la capacità di adattarsi ai cambiamenti del mondo in cui ha operato. Ma Papa Bergoglio, da buon gesuita cresciuto a pane, peronismo e terzomondismo anticolonialista e anticapitalista, si è spinto più in là dei suoi predecessori. Fino a trasformare l'istituzione inventata da San Paolo nella più grande Ong (senza navi) del pianeta, specializzata nel terreno del politicamente corretto. Abbracciando un modello globalista e pauperista di multiculturalismo e immigrazione incontrollata, il cristianesimo sembra voler abbandonare il suo bimillenario legame con l'Occidente per diventare una sorta di sincretismo buonista universale. Ma - sostiene Diaconale - rinunciare alla propria identità, proprio nel momento in cui non solo il radicalismo islamico ma l'intero mondo dell'Islam usa il proprio mastice religioso per lanciare la propria offensiva di rivalsa e di reconquista nei confronti dell'Occidente, significa arrendersi prima ancora di combattere. Tutto questo viene presentato come una svolta progressista diretta al dialogo con le altre religioni monoteiste. In realtà si tratta di una scelta regressiva che finisce con il cancellare quel tratto identitario della civiltà occidentale - cioè la libertà individuale e la separazione tra Stato e Chiesa - che è una delle componenti indispensabili del cristianesimo. Può, allora - si chiede l'autore - un laico liberale continuare - con Benedetto Croce - a dirsi cristiano? E come può farlo, se il massimo rappresentante della cristianità respinge e ripudia la metà della propria identità? -
Aldo Moro. Un percorso interpretativo
Il libro raccoglie contributi sulla figura di Aldo Moro, in gran parte inediti, prodotti nell'arco di trent'anni da personalità di primo piano della cultura e della politica, quali, tra gli altri: Tina Anselmi, Giuliano Amato, Ugo De Siervo, Francesco D'Onofrio, Giovanni Gentile, Massimo Severo Giannini, Mino Martinazzoli, Sergio Mattarella, Giancarlo Quaranta, Roberto Ruffilli, Aldo Tortorella e Giuseppe Vacca. Tutti gli interventi sono stati presentati in iniziative promosse dall'Accademia di studi storici Aldo Moro nell'intento di mantenere aperto un canale di confronto sul pensiero e l'opera dello statista, anche durante il lungo periodo in cui l'attenzione del mondo politico e dei media era concentrata solo sulle vicende del suo assassinio. Nel loro insieme, i testi delineano un percorso interpretativo che ha per oggetto, non solo Aldo Moro, ma anche alcuni importanti aspetti dell'evoluzione della democrazia italiana dalla seconda metà del secolo scorso fino a oggi. -
Le cinque Italie al voto. Fratture sociali e territoriali, scenari politici
Il populismo e il sovranismo non sono sub-culture velenose iniettate nelle vene della società italiana da un oscuro manovratore, ma sono risposte radicali a disagi maturati in contesti dove l'incertezza economica e il degrado sociale hanno reso particolarmente vulnerabili i ceti medi e popolari. L'antidoto per debellare queste spinte regressive rimane la produzione di benessere economico diffuso, grazie al protagonismo della società civile e ad un welfare più inclusivo. Queste e altre riflessioni sono contenute nel libro ""Le cinque Italie al voto"""", che raccoglie alcune ricerche condotte dall'Iref tra il 2017 e il 2018 per conto delle Acli. Nella prima parte del volume, attraverso l'analisi di un ampio campionario di indicatori e dati estrapolati da fonti statistiche ufficiali, si compie un viaggio nell'Italia della crisi, cercando di capire quale sia la nuova geografia economica e sociale emersa nell'ultimo decennio e quale sia il ruolo che i corpi intermedi possono giocare nell'attuale scenario. Nella seconda parte, esaminando i risultati delle elezioni politiche del 4 marzo 2018 e confrontandoli con gli esiti delle tornate elettorali del 2008 e del 2013, ci si chiede se esista una relazione tra dinamismo economico e sociale da un lato e dinamismo politico dall'altro. La risposta è certamente positiva, sebbene con alcune contro-intuizioni piuttosto intriganti. La strada per tornare ad essere il Belpaese sarà lunga e faticosa, il libro vuole essere un piccolo contributo per tracciarne il percorso. Presentazione di Paola Vacchina."" -
Rosalia
Il racconto è ambientato agli inizi del '900 nella campagna calabrese. Narra la vita in una contrada e intreccia la storia dei contadini a quella della famiglia dei conti proprietari terrieri. L'arrivo nella contrada delle raccoglitrici di olive dai paesi dell'interno e la convivenza con i contadini del luogo, consente di tracciare un quadro degli usi e costumi e della solidarietà che nasce all'interno della comunità il cui fulcro è rappresentato dal frantoio. Il conte Gian Domenico è un progressista, nutre il sogno di migliorare l'azienda, comprare nuovi macchinari e creare un'industria conserviera. Ma una tragica calamità devasta gli uliveti in collina e non consente la realizzazione del sogno del conte a cui, dalla banca locale, viene negato il prestito richiesto per superare il momento di difficoltà. A causa di ciò molti degli abitanti della contrada sono costretti a emigrare. Tra i primi a partire c'è Michele che, con il sogno di fare il poliziotto, s'imbarca per l'America. Circa un secolo dopo arriva alla contrada un misterioso ufficiale alla ricerca delle proprie radici. Nella casa antica ora vive la giovane Rosalia, bisnipote dei conti, e saranno i due giovani, uniti dal desiderio di ritrovare l'anello mancante della loro storia, a ricostruire insieme gli avvenimenti che seguirono alla terribile calamità. -
La crisi sociale del nostro tempo
Ne ""La crisi sociale del nostro tempo"""" (1942), accanto al nesso tra basi morali e società libera, Wilhelm Röpke evidenzia l'importanza delle istituzioni politiche e il ruolo rilevante dello Stato, all'interno di un'articolazione politica fortemente decentrata e in un contesto europeo di tipo federalista. L'Autore, alla ricerca di un assetto istituzionale di tipo plurarchico, delinea i contorni di «uno Stato che sa tracciare esattamente il limite tra l'agendum e il non agendum», tra ciò che è conforme alla libertà degli individui e ciò che non lo è. Un arbitro robusto, il cui compito non è né di prender parte al gioco né di prescrivere ai giocatori tutte le mosse, ma di garantire, con assoluta imparzialità e incorruttibilità, la più stretta osservanza delle regole del gioco e della correttezza. Un ruolo per lo Stato che sia forte ma non affaccendato."" -
Mondi e modi di abitare. Per una sociologia della convivenza
Viene qui trattato il tema dell'abitare e del vivere a Terni, in una prospettiva sociologica aperta al dialogo con altre discipline, come l'ingegneria e il diritto. I contenuti del volume derivano dalla ricerca ""Co-housing. Un modello per Terni?"""", finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni (CARIT), che ha puntato l'attenzione sulle dinamiche urbane e abitative a Terni e sul legame che esse hanno con la valorizzazione del territorio, con il patrimonio costruito, con la percezione che i cittadini hanno dei propri vissuti e della propria esperienza di vita nella città. Si definisce il co-housing con riferimento ai concetti sociologici di comunità e di relazione, evidenziando le dinamiche relazionali dell'abitare e del vivere urbano."" -
Disuguaglianze. Come ridurle, nel mercato e tra i consumatori
Si può essere ricchi, ricchissimi, più di un intero piccolo Stato, come accade ormai alla fortuna personale dei padroni delle grandi multinazionali digitali, ma certo avere un patrimonio superiore a quanto prodotto da tutti i Paesi è un unicum. Eppure questo limite è prossimo dall'essere oltrepassato. La ricchezza mondiale degli High Net Worth Individual (HNWI), ovvero coloro che possiedono investimenti superiori a un milione di dollari (esclusa la prima casa), insomma quelli che un tempo si dicevano Paperoni, ha superato nel 2017 per la prima volta la soglia dei 70 mila miliardi di dollari, con un aumento del 10,6% sul 2016 (era di 42,7 mila miliardi nel 2010), sesto anno consecutivo di boom. Esattamente, dollaro più dollaro meno, quanto vale l'intero Pil mondiale. E analogo fenomeno si registra in Italia, dove i nuovi ricchi sono aumentati del 9% in un anno e i poveri sono raddoppiati in un decennio. Oggi i governi sembrano impotenti di fronte a questo spread sociale ma da qualche tempo l'Antitrust, nell'intervenire contro gli abusi di mercato, i nuovi monopoli della rete e proteggendo i consumatori, è diventato uno strumento di riduzione delle disuguaglianze. Viaggio nei piccoli grandi abusi che l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha scovato e punito e guida ai segreti per non farsi ingannare più. -
Change your step. 100 artisti. Le parole del cambiamento
Un libro - 100 monografie di artisti italiani con ""Musica contro le mafie"""". Le parole chiave del cambiamento, quello che nasce dal cuore e dalla coscienza, dallo stupore e dalla domanda che sempre allo stupore si accompagna. Sfogliando le pagine del volume potrai, attraverso il tuo smartphone, ascoltare il brano musicale dell'artista e guardare un suo videomessaggio originale dedicato proprio a te. I fondi ricavati dalla vendita del libro saranno destinati alla realizzazione di laboratori musicali e sale prova per giovani a rischio che saranno selezionati con un avviso pubblico insieme al Settore Scuola&Formazione dell'Associazione Libera (Associazioni, Nomi e numeri contro le mafie)."" -
Verbum divinum est ominis creatura. ll Vangelo del creato
Che cosa è il mondo? Che cosa significa il mondo? Che senso ha il mondo? li tentativo di comprendere l'universo è stato una costante in ogni epoca e in ogni società, e ha caratterizzato lo strutturarsi delle varie culture al procedere della storia, per dare un significato globale e ultimo all'esistenza. Questo interrogarsi sull'intero del reale e sul senso di ogni cosa, in cui interagivano elementi scientifici, filosofici e religiosi, aveva (e ha) delle implicanze anche in campo sociale, politico ed economico. Nell'attuale crisi antropologica ed ecologica tali domande sono ancora attuali. Perciò intorno ad esse lo studio articola una riflessione biblica e teologica sul reale-creato non umano, cercando di cogliere il suo valore intrinseco e il suo senso. Sottratto dall'essere un semplice oggetto di esperienza o semplice res extensa, il reale è colto nella sua intrinseca capacità di significazione, in grado altresì di dischiudere all'uomo un diverso senso di vivere e di abitare il mondo. -
Vittorini nella città degli angeli
Quel giugno del '43, Vittorini e Di Benedetto, i siciliani del Centro Interno del Partito Comunista, andavano spediti verso la stazione di Milano. Nell'imminenza dello sbarco degli Alleati, il Partito decide di mandare in Sicilia Vittorini. Inizia così per l'autore di ""Conversazione in Sicilia"""" un viaggio in un'isola disperata. Nella città degli Angeli e dello zolfo, Caltanissetta, Vittorini incontra """"Luziu"""", il capo delle cellule comuniste, che Terracini aveva formato facendone un comunista modello. Inizia una conversazione immaginaria su politica e cultura. """"Luziu"""" cerca gli uomini dei doveri, mentre Vittorini cerca uomini per i suoi libri come """"Enne 2"""", il partigiano di """"Uomini e No"""" che sembra """"Luziu"""". L'incontro con gli antifascisti in casa di un avvocato conclude la missione. L'esortazione di """"Luziu"""" davanti al piatto di pasta asciutta, alle otto del mattino, """"mangia, mangia Luciano che ti passa la stanchezza"""" è il suggello alla conversazione tra fratelli che Togliatti interrompe. Prefazione di Emanuele Macaluso."" -
Prospettiva persona. Trimestrale di cultura, etica e politica (2018). Vol. 104: Aprile-luglio.
La rivista ""Prospettiva Persona"""" nasce nel 1992 a Teramo per iniziativa di Attilio Danese e Giulia Paola Di Nicola, in ideale continuità con la rivista francese """"Esprit"""", nel sessantesimo anniversario della fondazione ad opera di Emmanuel Mounier e con """"Progetto Donna"""". Si occupa di: filosofia, bioetica, economia, etica, politica, pedagogia, sociologia, religione, storia delle idee, arte, musica, letteratura, cinema dal punto di vista del bene della persona e lo fa attraverso studi, dibattiti, confronti, recensioni, interventi, profili, interviste."" -
C'era una volta il '68. Prima e dopo
Il ’68 ha rivoluzionato la vita quotidiana: dopo nulla è stato più come prima. Quali fatti sono stati alla base dell’esplosione del ’68 e in che misura quella cultura influenza il nostro presente? Ciò che resta va ben oltre le dimensioni politiche dei movimenti studenteschi e lascia tracce nel costume, nelle visioni della società, nei diritti. Allarga la democrazia e nel contempo contribuisce a metterne in luce i limiti e le promesse irrealizzabili. Il libro è una sorta di autobiografia intellettuale di una generazione. Si rivolge a coloro che il ’68 lo hanno vissuto, come protagonisti o come spettatori e si rivolge ai giovani, che il ’68 non lo conoscono, ma vogliono scoprire il fascino di quegli anni. -
Palermo tra emergenza e progetto. Storia recente di un comune italiano
Dopo un decennio d'inesorabile declino che porta il Comune sull'orlo del dissesto finanziario e la città in una grave condizione di crisi economica e sociale, Palermo vive tra il 2012 e il 2016 una nuova rinascita. La crisi ha origine e si sviluppa come diretta conseguenza di un modello di rapporto centro-periferia che si impone a livello nazionale nella fase di assestamento politico post Tangentopoli a partire dalla seconda metà degli anni '90. Un nuovo modello che, spezzato il binomio autonomia-responsabilità, riconduce i sindaci a una pura logica di appartenenza e di dipendenza finanziaria dal centro. Palermo: da caso emblematico di questa nuova occupazione della res publica a storia di riscatto, grazie all'azione di ricostruzione ancora una volta guidata dal sindaco della ""primavera"""" (1987-1990) Leoluca Orlando. Il superamento della crisi finanziaria del Comune e delle sue aziende avviene attraverso una significativa opera di razionalizzazione delle partecipate e uno straordinario recupero di produttività in tutte le principali attività comunali. Da questa fase prende l'avvio il rilancio della città, nel 2018 Capitale italiana della cultura, che anche grazie al riconoscimento UNESCO, a Manifesta 12 e a una ritrovata vitalità, attraversa di fatto una nuova primavera. Prefazione di Marco Vitale e postfazione di Leoluca Orlando."" -
Saggi tibulliani
Questo volume di saggi tibulliani è una raccolta di contributi dedicati allo studio dell'opera del poeta elegiaco latino osservata prevalentemente da un punto di vista stilistico-letterario. Il volume è strutturato in forma di percorso nella poesia tibulliana soprattutto a partire dal ruolo della retorica, e di alcune pratiche che dalla techne retorica discendono, nella costruzione della cifra espressiva dell'autore. Viene studiato anche il ruolo del poeta nel sistema letterario contemporaneo e sono affrontate alcune questioni di critica del testo. -
Lorenzo Tornabuoni a tutto tondo, dipinti, notizie, ricordi, scritti. 100 disegni
Lorenzo Tornabuoni è un pittore che ho sempre amato, da quando me lo ha fatto conoscere un gallerista, il catanese Franco Collica, col quale avevo frequenti contatti. Tornabuoni è uno dei grandi artisti figurativi della seconda metà del '900, uno dei pittori della cosiddetta ""Generazione di Mezzo""""; e penso a Gianquinto, Maselli, Clerici, Forgioli, tutti artisti che mi accomunavano al mio amico siciliano, col quale spesso mi accompagnavo nei suoimiei vagabondaggi d'arte alla ricerca di dipinti ed emozioni. Ricordo con piacere le visite sopratutto a Cortale da Andrea Cefaly, a Napoli da Emilio Notte e a Roma, a Trastevere da Tornabuoni. Lorenzo lavorava per lo più su tela libera dal telaio, appesa al muro, oppure su truciolare; soggetti preferiti delle sue opere sono figure nell'atto d'amore, vogatori, atleti. Questo corpus di disegni sono appartenuti a un amico dell'artista, l'attore Jorge Krimer; sono, schizzi, fogli d'album di rapida esecuzione, alcuni degli anni '70 del secolo scorso, altri della fine degli anni '90, quando Tornabuoni, a seguito dell'infarto che lo aveva colpito e della malattia cardiaca, costretto a letto e a frequenti ricoveri, aveva lasciato la pittura e realizzava quasi esclusivamente disegni e acquerelli. Il disegno in Italia non sempre ha avuto la considerazione dell'opera su tela. Oggi anche da noi questa distinzione manichea tende a scomparire; sempre di più si organizzano mostre di opere su carta, e molte gallerie propongono solo disegni acquerelli pastelli. La carta! Un materiale antico che ha contribuito a diffondere bellezza, cultura, arte: Angelico Lippi Pollaiolo, e poi Verrocchio Botticelli Perugino Leonardo Raffaello Michelangelo, e ancora Pisanello Mantegna Bellini Carpaccio Tiziano, tanto per citare artisti di tempi lontani che hanno operato su carta; carte conservate nei grandi musei di tutto il mondo, gli Uffizi a Firenze, il British a Londra. Ma mentre il disegno un tempo non veniva prodotto per essere incorniciato e appeso al muro, i disegni di oggi chiedono di essere incorniciati e appesi per far bella mostra di sè nei salotti di raffinati collezionisti. Tornabuoni è stato un eccellente disegnatore: Giovanni Testori lo preferiva al pittore; mentre Giorgio Di Genova sostiene che """"per il suo innato temperamento s'è dedicato molto anche al pastello e non ha trascurato la litografia"""". E ancora: """"Il corpo, così, è progressivamente divenuto il """"topos"""" del discorso di Tornabuoni e, siccome l'epifania dell'amore avviene attraverso gli atti e gli atteggiamenti del corpo, ecco il tema della coppia e degli amanti, che nell'ambito del suo culto della forma costruita attraverso una pazienza che nel disegno ha il suo punto di forza, per cui gli esiti plastici finiscono per essere descritti anzichè resi pittoricamente."""" Voglio sperare che questo quaderno sia l'inizio per un discorso più serio e importante sulla figura dell'artista e, perchè no?!, un viatico per la compilazione del catalogo generale delle sue opere."" -
Sergio Marchionne. La storia del manager che ha salvato la Fiat e conquistato Chrysler
Chi era veramente Sergio Marchionne? Un manager visionario al pari dei più grandi, quali Steve Jobs, Bill Gates e Jeff Bezos, capace di affrontare il presente sognando il futuro oppure il duro che non esitava a scontrarsi con i sindacalisti della Fiom e a sbattere la porta e uscire da Confindustria. Marchionne il giocatore che riuscì a salvare la Fiat quando, sono parole sue, era ""tecnicamente fallita"""", ma anche a giocare d'azzardo (o d'astuzia) con General Motors, passando in una notte di San Valentino da predatore a preda, fino alla conquista, per nessuno immaginabile, di Chrysler. Come per Valletta, il papà della 500, anche Marchionne ha segnato la storia della Fiat e del mondo automobilistico. Ma mentre il primo aveva spinto sulla motorizzazione di massa, facendo di Torino la capitale dell'auto, il manager italo-canadese ha scommesso sulla globalizzazione, convincendo a parlare inglese tutta l'azienda, nel frattempo divenuta FCA. Un manager duro, esigente, ma anche un uomo capace di slanci emotivi improvvisi, come raccontano i tanti episodi riportati in questo libro.""