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Formiche (2018). Vol. 139: Egemonia culturale. La parabola da Gramsci a Casaleggio (Agosto-Settembre).
Formiche è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004 ed animato da un gruppo di trentenni con passione civile e curiosità per tutto ciò che è politica, economia, geografia, ambiente e cultura. Nato come rivista cartacea, oggi l'iniziativa Formiche è articolata attraverso il mensile (disponibile anche in versione elettronica), la testata quotidiana on-line formiche.net, un sito di informazione europea in lingua inglese anthill.eu, una collana di libri, un programma di seminari a porte chiuse Landscapes ed una Fondazione onlus. -
Le forme e la storia (2018). Vol. 1
Rivista di Filologia Moderna, Dipartimento di Scienze Umanistiche, Università degli Studi di Catania. -
Lettera ai politici sulla libertà di scuola
«I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli». È questo il principio stabilito nell'Articolo 26 della Dichiarazione universale dei diritti umani (1948), principio che l'Unione Europea ha fatto proprio, con tutta chiarezza, nel 1984 con la Risoluzione sulla libertà di insegnamento, che all'art. 1, comma 6 dichiara: «La libertà di insegnamento e di istruzione deve essere garantita»; comma 7: «La libertà di insegnamento e di istruzione comporta il diritto di aprire una scuola e svolgervi attività didattica»; comma 8: «Gli istituti di insegnamento fondati per libera iniziativa, che soddisfino alle condizioni oggettive indicate dalla legge per il rilascio dei diplomi, sono riconosciuti dallo Stato. Essi attribuiscono i medesimi titoli delle scuole statali»; comma 9: «Il diritto alla libertà di insegnamento implica per sua natura l'obbligo per gli Stati membri di rendere possibile l'esercizio di tale diritto anche sotto il profilo finanziario e di accordare alle scuole le sovvenzioni pubbliche necessarie allo svolgimento dei loro compiti e all'adempimento dei loro obblighi in condizioni uguali a quelle di cui beneficiano gli istituti pubblici corrispondenti, senza discriminazione nei confronti dei gestori, dei genitori, degli alunni e del personale». Ebbene, in Italia - a differenza degli altri Paesi europei - il principio-diritto della libertà di scelta della scuola è sistematicamente ignorato: la scuola libera è solo libera di morire. Con grave danno della stessa scuola statale, e ciò per la semplice ragione - sono, queste, parole di Gaetano Salvemini - che «la scuola pubblica non avrebbe molto da guadagnare dalla scomparsa della scuola privata», giacché questa «può rappresentare sempre un pungiglione ai fianchi della scuola pubblica, e obbligarla a perfezionarsi, senza tregua, se non vuole essere vinta e sopraffatta». Eliminare l'introduzione di linee di competizione nel nostro sistema formativo significa illudersi di poter fare a meno di quella grande macchina di scoperta del nuovo da cui poi poter scegliere il meglio. E, infine, ma prima di ogni altra considerazione, un ineludibile interrogativo: uno Stato nel quale un cittadino deve pagare per conquistarsi un pezzo di libertà è ancora uno Stato di diritto? Da qui l'urgenza di sottoporre all'attenzione dei politici - e in special modo dei nostri governanti, degli insegnanti e delle famiglie argomenti relativi alle ragioni della libertà di scuola e a concrete e ragionate proposte per realizzarla. -
Gesù: eterno giovane tra i giovani
«Come può un giovane ebreo della Galilea di duemila anni fa parlare ancora ai suoi coetanei del XXI secolo? Rispondere a questa domanda è la sfida che mons. Bertolone accetta di raccogliere in queste pagine» (dalla prefazione di Enzo Bianchi, fondatore di Bose). I giovani sono idealisti, ma anche pratici ed esigenti nei confronti dell'establishment, anche religioso, dal quale pretendono legittimamente chiarezza, moralità, affidabilità, certezze. Dalla Chiesa istituzionale essi vogliono sapere se veramente la fede è in grado di dare un senso alla vita, una risposta chiara circa i valori della verità, della libertà, della purezza, dell'onestà, dell'amicizia, della fraternità, dell'amore. Prefazione di Enzo Bianchi. -
Percorsi d'arte in Italia 2018. Ediz. a colori
"Nel XX secolo s'è verificato un radicale mutamento della produzione d'arte, a causa di una frantumazione del linguaggio (ma forse sarebbe più giusto dire dei linguaggi). Ciò è avvenuto certo per la mutazione dei tempi, per cui la funzione dell'artista è divenuta sempre meno organica alla società fino a raggiungere una radicalizzazione dell'individualizzazione del fare arte, che ha fatto sì che ciascun artista è divenuto il committente di se stesso. Ciò fa comprendere perché anche le tendenze si sono moltiplicate, spesso contrapponendosi e talvolta sovrapponendosi. Se dal 1905 con il Fauvismo e l'Espressionismo s'è avviata la frantumazione dei linguaggi delle cosiddette avanguardie storiche, proseguendo con nel 1908 il Cubismo, nel 1909 con il Futurismo, nel 1910 con l'Astrattismo e la Metafisica, nel 1916, durante la Grande Guerra, con il Dadaismo e nel 1921 con il Surrealismo, negli anni successivi essa non s'è più fermata, procedendo a ritmi incredibili dal secondo dopoguerra. L'arte di oggi è figlia di questa girandola di tendenze, delle quali talora recupera qualche aspetto, dato che, come non mi stancherò mai di ricordare, l'arte nasce dall'arte, e naturalmente i tempi contribuiscono a offrire i riferimenti sia attuali che passati.""""" -
Napoleone Colajanni. Un intellettuale europeo. La politica e le istituzioni
Napoleone Colajanni si può ritenere uno scienziato sociale e politico di primo piano nel panorama italiano ed europeo tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento. L'autrice, utilizzando fonti edite e archivistiche, analizza i suoi numerosi scritti scientifici e divulgativi e ricostruisce la sua attività all'interno delle istituzioni centrali e periferiche. Da questo volume, che riprende il recente dibattito storiografico sul ruolo della Sicilia e del Mezzogiorno all'interno dello Stato unitario, emerge la partecipazione della classe dirigente meridionale alle vicende politiche nazionali e ai progetti di riforma delle istituzioni. Nel solco del mazzinianesimo e del socialismo, Colajanni si orientò verso il rinnovamento e la modernizzazione del Mezzogiorno tramite l'intervento dello Stato. Elaborò anche un concetto originale del rapporto tra democrazia e socialismo e, in occasione della prima guerra mondiale, si distinse per il suo interventismo democratico e per una sistemazione dell'Europa fondata sul principio di nazionalità. -
Res publica (2018). Vol. 20: A cinquant'anni dal Sessantotto.
Rivista quadrimestrale diretta da Giuseppe Ignesti e Rocco Pezzimenti che si occupa di studi storico-politici internazionali. -
Interior design. Action on surfaces. International exhibition. TransHumance. A new humus for textile identity. Ediz. italiana
Il libro documenta gli esiti dell’esposizione dal titolo TransHumance. A new Humus for textile identity, presentata a New York alla prima mostra tessile internazionale: New York Textile Month (NYTM) nell’ambito della sezione Talent, riservata ai giovani talenti. Sono esposti frammenti di superfici che descrivono una progressione di minute sperimentazioni sulla materia, ovvero di processi/azioni, che conferiscono a ciascuna superficie una differenziazione degli stati della materia. La trasformazione del valore materiale è al tempo stesso trasformazione del valore espressivo, che accoglie amplifica e declina nuove potenzialità di significato della superficie stessa. In particolare, ciascun frammento utilizza materiali rappresentativi del territorio pugliese, e suggerisce il divenire della configurazione materica attraverso l’interpretazione dei processi di lavorazione tradizionali, secondo nuove interazioni materiche, dalla tessitura, alla piega ai processi di feltratura. L’artefatto trasforma il valore espressivo diventando superficie sensibile, amplificando e potenziando le qualità sensoriali, tattili e visive. Ciascuna superficie evolve così il carattere vernacolare di una tradizione localistica per aprirsi all’esperienza di una trasmigrazione culturale, condizione fertile necessaria per un rinnovamento del patrimonio tessile nel mondo. -
Atti della quattordicesima «Lezione Mario Arcelli» (Piacenza, 23 aprile 2018)
Questa collana di contributi ha l’obiettivo di rendere pubblici gli atti degli interventi che, nelle intenzioni, verranno proposti ogni anno nella giornata di studi intitolata alla memoria di Mario Arcelli. Le lezioni si tengono annualmente a Piacenza, presso il CeSPEM Mario Arcelli, centro studi dell’Università Cattolica – sede di Piacenza – e presso la Biblioteca Comunale “Passerini-Landi”. Lo scopo di questa iniziativa è quello di ricordare la figura di Mario Arcelli, economista di lontane origini piacentine, con una testimonianza di approfondimento scientifico che consenta di valorizzare al meglio la raccolta di volumi economici da lui lasciata alla città di Piacenza e depositata presso la Biblioteca Comunale “Passerini- Landi”, e di rendere possibile una maggiore divulgazione degli studi che verranno presentati annualmente. La quattordicesima “Lezione Mario Arcelli” si è tenuta il 23 aprile 2018 presso l’Università Cattolica – sede di Piacenza. -
Ignazio Giunti. Un pilota, un'epoca
Il libro narra la storia di Ignazio Giunti, un ragazzo nobile e coraggioso, un pilota di straordinario talento, dalle prime scorribande con macchine e in corse di ogni genere, fino a quando divenne l'asso dell'Alfa Romeo e poi la grande speranza della Ferrari. Il drammatico incidente di Buenos Aires in cui perse la vita nel 1971 ha privato l'Italia di un potenziale campione del mondo, titolo che dopo Ascari nessun pilota italiano è più riuscito a conseguire. Il libro offre nel contempo un incisivo spaccato di un'epoca delle corse meravigliosa e terribile, con macchine stupende e super-potenti, circuiti affascinanti, rischi elevatissimi; fu una generazione di piloti tra le più forti di sempre ma falcidiata da tanti tragici eventi. Anche per questo la storia del campione italiano e della sua epoca si fondono in un'unica vicenda di grande intensità. Prefazione di Cristiano Rattazzi. -
La voce dei sindaci delle aree interne. Problemi e prospettive della strategia nazionale
Viviamo tempi di profonde trasformazioni. L’economia, sempre più interconnessa, è sospinta dallo sviluppo vorticoso di nuove tecnologie, il consumo “distruttivo” dell’ambiente contribuisce a generare impetuosi fenomeni migratori, inedite forme di disuguaglianze appaiono all’orizzonte. Cambia l’organizzazione politica degli Stati ed i compiti dei governi. I territori, con le loro istituzioni, si preparano a fronteggiare nuove sfide. Le città riscrivono l’agenda urbana. Anche nelle “aree interne” - caratterizzate da spopolamento e deficit di servizi pubblici – emergono nuove opportunità di vita e di lavoro. La Strategia nazionale aree interne asseconda queste tendenze e con metodo nuovo – centralità delle autorità locali, ascolto e partecipazione dei cittadini - sta provando a costruire le condizioni per un riscatto. Siamo felici di poter dare sostegno e voce con questo volume ai tanti sindaci e cittadini impegnati in questo lavoro. Sono un’avanguardia chiamata a sperimentare soluzioni innovative. Dobbiamo sentirci tutti impegnati affinché gli interventi progettati si traducano presto in benefici per i cittadini e che questa esperienza sia estesa a tutte le “aree interne” del nostro Paese. Prefazione di Corina Cretu. Con un commento di Fabrizio Barca. -
Libertà e trascendenza
La presente raccolta organica di pensieri, che va sotto il nome di ""Libertà e trascendenza"""", è la continuazione e lo sviluppo del precedente volume intitolato """"Essere e libertà"""" (ed. Rubbettino 2017). Il discorso, iniziato come ontologico, viene qui a tradursi in un discorso metafisico, e ciò in forza di una sua logica interna, precisamente di un suo """"inveramento"""", così da riconoscere l'essere-libertà come ancorato alla trascendenza. Il presente volume è suddiviso a sua volta, in due parti, che trattano, rispettivamente, del trascendente in sé e poi del rapporto con il medesimo: rapporto che può essere sintetizzato nel concetto di religione."" -
La Morgana della scrittura. Studi sulla letteratura calabrese
Scritti in tempi diversi, e frutti di una lunga incubazione, i saggi confluiti in questo libro scaturiscono dalla diaspora dell’autore e dal nostos ricorrente che si compiva attraverso la ricerca e la scrittura. Il volume – tutto imperniato sulla letteratura calabrese – è la raccolta, ordinata cronologicamente per secoli, dei saggi più importanti che Morace ha scritto su autori, testi e momenti della sua storia. Dallo studio dell’Aspramonte quattrocentesco (che ha avuto propagginazioni non episodiche in Pulci e Boiardo, in Ariosto e Tasso) a quelli, densi di nuovi risultati ermeneutici, sui canti carcerari di Campanella (un io incarbonito nel proprio destino di prigionia, reale e simbolico, che è «vaglio» del martirio e del valore) e sulle sperimentazioni di Gravina nelle Tragedie cinque (come imitatività del reale in funzione morale), dal romanticismo calabrese (la maggiore acquisizione critica in materia, dopo De Sanctis) alla nascita del romanzo in Calabria, da Alvaro a Seminara e a Zanotti Bianco, si compone un amplissimo quadro prospettico di nuove e importanti valenze storiografiche. -
Illusione della libertà, certezza della solitudine. Senza bisogno di voler sembrare nuovo
La politica dovrebbe intendersi come dibattito, confronto, scelta e mai come strumento di gestione, giammai come occupazione dello Stato. (maggio 1989) Quando tutti sono onesti, quando tutti si pongono come vettori di cambiamento, proviamo l'irresistibile bisogno di ricercare i diversi, paradossalmente i disonesti. (marzo 1992) La politica deve significare scegliere, indirizzare, orientare. È necessario ripristinare lo Stato di diritto, ridando autorità e stabilità alle nostre istituzioni. Occorre combattere la criminalità organizzata, intervenire sullo sfascio del debito pubblico, della sanità, dei servizi, dell'assistenza ai nostri vecchi, sul risanamento delle nostre periferie. (novembre 1992) Come immaginiamo i rapporti, gli equilibri internazionali tra Stati Uniti ed Europa, di cui coltiviamo un'idea, al tempo stesso, retorica e bizzarra, e come immaginiamo i rapporti con la futura superpotenza cinese? (gennaio 2004) Sul versante della competitività si alternano le coalizioni governative, si susseguono i ministri, ma immobilità, peso e costo della burocrazia sono il migliore indicatore di quanto sia costante l'inefficacia dell'azione politica. (maggio 2007) Nell'intricato nodo delle concessioni autostradali, il fallimento della regolazione, soprattutto tariffaria, e l'inesistenza di gare riportano ad un regime di concessioni eterne, tutto a discapito dell'interesse generale su cui la politica, nella sua totalità, ha delle precise responsabilità. (marzo 2015). -
Epistolario di Urbano Rattazzi. Vol. 3: 1863-1873.
Con il terzo volume l’Epistolario di Urbano Rattazzi si conclude. In questa ultima sezione della raccolta, che comprende le lettere del periodo 1863-1873, si specchia l’ultimo scorcio di vita dello statista, nel momento del transito della capitale del regno da Torino a Firenze e poi a Roma: poco più di un decennio, connotato dall’oscillante andamento, nella fase conclusiva, della lunga carriera politica dell’homo publicus: le rielezioni a deputato per la IX, X, XI legislatura nel sicuro collegio di Alessandria; il ritorno per la seconda volta alla presidenza del Consiglio dei Ministri, nel 1867, ad aprile, e il tonfo sul finire di ottobre, complice ancora una volta un Garibaldi indomabile alla conquista della Città eterna, che rompe definitivamente il suo rapporto confidente e complice con il sovrano riconducendolo a sedere alla Camera nei banchi dell’opposizione. Tutto ciò in un lasso di tempo piuttosto tumultuoso scandito da mutamenti radicali anche nella sfera privata, a cominciare dall’incauto matrimonio nel 1863, a quasi cinquantacinque anni, con l’avvenente Maria Bonaparte-Wyse, trentunenne vedova de Solms. Donna intemperante con ambizioni letterarie, costei precipiterà il consorte, l’avvocato di provincia tutto d’un pezzo asceso ai vertici del governo dello Stato, in un groviglio di millanterie e incresciosi incidenti: ma nel 1871 lo renderà finalmente padre di una figlioletta, l’amatissima Isabella Roma, cui egli dedicherà ogni cura, sinché la morte, il 5 giugno 1873, interromperà ad un tempo la troppo breve esperienza di genitore e la lunga complicata esistenza di servitore della cosa pubblica. La copiosa corrispondenza rattazziana accolta nei tre volumi dell’Epistolario, confrontata con altre fonti, bibliografiche e archivistiche, consentirà, secondo il disegno di Carlo Pischedda, iniziatore della raccolta, di colmare una lacuna storiografica con la realizzazione dell’attesa biografia compiuta dello statista alessandrino. -
Rivista di politica (2018). Vol. 3: Machiavelli all'ombra del Sol Levante.
Trimestrale di studi, analisi e commenti diretta da Alessandro Campi. -
Travel retail Italia (2018). Vol. 10: Maggio-Dicembre.
Atri, Associazione Travel Retail Italia, rappresenta società aeroportuali e autostradali, imprese di produzione, commercio e servizi, operanti in spazi aeroportuali, autostradali e portuali. Tra i compiti dell'associazione: seguire e analizzare l'evoluzione del travel retail in Italia e all'estero, far crescere il consenso dei clienti verso le attività associate, rappresentare gli interessi del settore presso le istituzioni, le pubbliche amministrazioni, l'opinione pubblica. Tra gli obiettivi: sensibilizzare gli stakeholder sulla capacità del travel retail di generare risorse economiche e occupazione, portando nei luoghi del viaggio le eccellenze del prodotto Italiano. -
Burocrate a chi? Riflessioni sulla pubblica amministrazione
Il libro è scritto con l'intento, dichiarato fin dall'inizio, di stimolare una riflessione sui meccanismi della pubblica amministrazione tra i ""curiosi"""" di questo tema, non necessariamente esperti. L'autrice si sofferma su argomenti che interessano non solo gli studiosi ma, ad esempio, gli addetti alla comunicazione e i """"comuni"""" cittadini. Tra i vari temi trattati: il rapporto tra dirigenza e politica, il fenomeno dei cosiddetti furbetti del cartellino, la corruzione, la trasparenza, i rapporti tra mondo della comunicazione e burocrazia. L'esame dei vari argomenti è effettuato in modo non accademico. Traspare una conoscenza molto accurata del """"sistema"""" e delle regole che consente all'autrice di sottoporre al lettore idee per affrontare e risolvere alcuni problemi. In concreto. Un libro da cui emerge l'orgoglio di essere burocrate insieme al rigore e alla lucidità di analisi critica. Senza compiacimenti o ruffianerie."" -
Una vacanza a Tropea
"Quando ho deciso di trascorrere una vacanza a Tropea non mi sarei mai immaginato di imbattermi in un mondo straordinariamente incantevole. Avevo sentito parlare di Tropea come la città della “cipolla rossa”, ma ho scoperto che, se la cipolla è importante per l’economia della zona, la città è molto di più. Soprattutto è altro di più di storia, di religiosità, di civiltà, di bellezza paesaggistica. È tutto l’insieme di queste cose, e non solo, a renderla più che mai attraente e appetibile. Le sue vocazioni sono tutte da scoprire e da approfondire per le multiformi sfaccettature e per la sua variegata e versatile ecletticità tanto da farne una indubbia 'icona delle meraviglie'. Il mio viaggio in un breve tempo di vacanza non poteva certo consentire di scoprire tutto, ma è servito a far crescere quel tanto di appetito intellettuale da farmi desiderare fortemente di ritornare a Tropea per godere della suggestione della Madonna dell’Isola, della rupe, delle viuzze acciottolate che si intersecano nel centro come una casba d’Oriente, della splendida Cattedrale di sapore antico incastonata tra i Palazzi, delle altre numerose peculiarità che ne accrescono il profondo e invidiabile fascino."""" (L'autore)" -
Filologia antica e moderna (2018). Vol. 45
Rivista di filologia antica e moderna del Dipartimento di Studi umanistici - DISU - dell'Università della Calabria.