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Sterile come il tuo amore
Francesco e Giorgia, entrambi trentasettenni, lui bibliotecario in un liceo, lei architetto, decidono di avere un figlio. Francesco è un indeciso cronico, al contrario di Giorgia, una ""ragazza del sud"""" pervicacemente attaccata all'idea di matrimonio, figli e casa ordinata. La scoperta della sterilità di Francesco dà inizio a una strampalata storia che si svolge prevalentemente dentro studi medici di andrologi, ginecologi, psicologi, tra analisi di laboratorio, contenitori sterili, provette, test di gravidanza, in presenza di camici bianchi, infermiere ficcanaso, poltrone freudiane che ospitano psicanalisti che citano Dante, insomma tutto quanto serve a dimostrare come anche uno spermatozoo inerte possa procreare, attraverso l'inseminazione artificiale, un bambino sul cui nome i genitori hanno già cominciato a litigare."" -
Certe notti
Quindici racconti che spaziano dal romantico al noir, quindici bozzetti letterari che confermano ed esaltano le qualità narrative della scrittrice cilena Alejandra Costamagna. In questi racconti l'autrice affronta il tema del distacco, della mancanza di comunicazione, del tradimento, che minano - e, qualche volta, addirittura compromettono - le relazioni umane più importanti, quelle tra genitori e figli, tra mariti e mogli, tra fratelli, amanti e fidanzati. Una galleria di personaggi vari che riservano pulsioni imprevedibili, messe a nudo dalla sensibilità introspettiva dell'autrice. Filo conduttore delle vicende narrate è lo sfondo, costante e discreto, di certe notti cittadine. -
Margherita Buy. Immagine di donna
Tra le attrici italiane più premiate e di maggior successo, Margherita Buy ha interpretato in 25 anni di carriera una cinquantina di ruoli che l'hanno subito imposta nel cinema italiano come interprete di una femminilità forte e definita, dando vita, tra commedie e drammi, a personaggi capaci di nutrire le proprie certezze esistenziali e il proprio ruolo di donna, passando attraverso un lavoro di ricerca spesso doloroso e problematico. Formatasi all'Accademia Silvio D'Amico, dopo la gavetta teatrale Margherita Buy ha portato al cinema personaggi che cercano una via d'uscita dagli schemi sociali e dai drammi personali, figure apparentemente fragili ma anche imprevedibilmente forti, che si confrontano con rivelazioni dolorose, fanno scelte coraggiose e scoprono una insospettata vitalità interiore. Capace di sostenere con straordinaria tensione emotiva ruoli drammatici, Margherita Buy non ha mancato di rivelare spesso una notevole propensione alla commedia, affidandosi anche a ruoli imprevedibili e sorprendenti. La sua carriera l'ha portata a recitare con i più importanti autori del cinema italiano contemporaneo, da Ferzan Ozpetek a Cristina Comencini, da Giuseppe Piccioni a Carlo Verdone, da Silvio Soldini a Sergio Rubini, da Roberto Faenza a Nanni Moretti. Nel corso di tutti questi anni ha vinto più volte sia il David di Donatello che il Nastro d'Argento e il Ciak d'Oro: tutti riconoscimenti che la confermano tra le attrici italiane più amate non solo dal pubblico, ma anche dalla critica e dal mondo del cinema. -
Canzone per Castor
La storia vera di un'amicizia fraterna e quella invece di un'amicizia insolita, generata da un evento feroce che i protagonisti fronteggiano con viscerale dedizione. Un dialogo giocato tra la distanza e la presenza, denso e paziente, perfino nella rabbia. Due voci che s'intrecciano e si scontrano: scandite sui ritmi moderni dell'e-mail inseguono i loro archetipi nel mito. Le tappe ostinate di un percorso che si declinerà intorno alla costruzione di un progetto. Una testimonianza, ma anche una risposta alla banalità di certi pregiudizi intorno ai giovani. Infine il diario di un singolare viaggio oltre l'oceano, sulle tracce di un giovane autore che ha scelto il mondo come casa, sintetizzando in una scelta radicale i significati di arte, vita e cammino. -
Il buio
Il buio è ambientato nella dilacerata Jugoslavia post-titoista travolta da crisi sociali, politiche e ideologiche. Il protagonista-io-narrante avverte che probabilmente sarà ucciso, e vuole raccontare la propria storia. Vuole spiegare perché è chiuso da dodici giorni in una stanza di albergo, perché ha cercato di camuffare il proprio aspetto, perché vive in uno stato di perenne ansia. La sua vita è cambiata: prima del crollo del comunismo faceva il traduttore di scrittori americani, frequentava i salotti culturali, i party letterari e raccontava tutto quello che vedeva e sentiva all'amico Davor Milo, agente per la sicurezza dello stato a Belgrado. Ora, nascosto in un albergo canadese, deve farla franca, riuscire a ingannare onnipresenti e invisibili cani da guardia che lo vogliono morto poiché sospettano che lui complotti contro le istituzioni dello Stato. Incentrata su una vicenda apparentemente personale e individuale, l'opera si dilata e va ben oltre le caratteristiche storico-ambientali per trasformarsi in un efficace paradigma delle molteplici vicissitudini individuali nel mondo comunista, non solo jugoslavo. -
Derdeba
Conosciuta già dal XVIII secolo dal Saint-Gervais e da Boissier de Sauvages, la derdeba o lila è un rituale di possessione praticato da alcune comunità musulmane di origine nero-africana, gli Gnawa, nel Marocco e in altre nazioni del Maghreb. Tale rituale è analiticamente descritto dall'autore - uno fra i massimi conoscitori di questo misterioso e affascinante universo sincretico afro-mediterraneo - in comparazione con i fenomeni paralleli di possessione diffusi in area africana (bori, zar, vaudoun). Nella sua essenzialità e nella sintesi complessiva che riesce a fornire del fenomeno, quest'opera è una specie di ""porta sul mistero"""" che consente pure un approccio agli altri fenomeni di transe rituale diffusi nel mondo. Pubblicata in Marocco alla fine degli anni '90, il libro può considerarsi un vero e proprio testo di """"iniziazione"""" alla danza degli Gnawa e alle divinità che popolano il loro pantheon sincretico al confine fra l'agiografia dei santi islamici e le radici animiste dell'antico e mitico """"Grande Sudan"""": la terra originaria dei Bambara e delle altre etnie deportate in schiavitù dagli arabi verso il Nord Africa nel corso dei secoli. La lettura di questo breve trattato è una suggestiva esplorazione delle notti di Essawira percorse da ritmi incessanti dei tamburi e dei crotali, dai profumi degli incensi cerimoniali e dalle presenze inquietanti di geni possessori come Abdelkader Jilali e Lalla Mimouna."" -
I misteri di villa Pina
La vicenda ha inizio con la macabra e misteriosa uccisione di una capretta che fa compagnia a ""Lampo d'agosto"""", un purosangue saltatore ospite delle scuderie di """"Villa Pina"""", un moderno e confortevole agriturismo gestito dai fratelli Bardi. Da qui si susseguono innumerevoli intrighi e tortuose trame, che culminano con l'omicidio di Carola Monteverde, facoltosa ed eccentrica moglie di un diplomatico svizzero, appassionata e abile amazzone, di recente trasferitasi da Lucerna per discutibili e improbabili motivi """"climatici"""". Il commissario Santoro e l'ispettore Lo Palco si trovano, così, davanti a un complicato caso che, ancora una volta, non senza innumerevoli di coltà, riescono a risolvere in pochi giorni. Fa da sfondo, come in tutti i romanzi di Grima, il sonnecchiante Salento con la sua cultura, la sua storia e le sue gustose ricette popolari."" -
Candido ovvero l'ottimismo
Arguto e ironico, ""Candido"""" è stato considerato una delle maggiori satire al mondo sin dalla sua prima pubblicazione nel 1759. Nel corso dei suoi viaggi e delle avventure rocambolesche vissute in Europa e in Sud America, il giovane Candido vede tali e tante disgrazie e sofferenze che è assai difficile per lui credere che quello sia """"il migliore dei mondi possibili"""" come il suo maestro, Pangloss, gli ha insegnato. In una naïvetè brillantemente delineata, Voltaire ironizza sul romanzo, la scienza, la filosofia, la religione e il governo tutte le idee e le forze, cioè, che permeano e controllano le vite degli uomini."" -
Senza volto
Questo racconto saggio e onesto è una commovente testimonianza delle grandi capacità dell'animo umano. In una prosa lucidamente eloquente, che si spande con fermo vigore, Samuel Goetz ci invita a non dimenticare mai uno dei peggiori crimini contro l'umanità. Mentre il nazismo serra la presa sul ghetto ebraico di Tarnow, un ragazzo polacco raccoglie il suo coraggio, l'astuzia e la fermezza che gli saranno necessari per sopravvivere. Sam Goetz ha solo undici anni quando inizia la sua terribile odissea. Bambino innocente ma sveglio, è perplesso dalla apparente passività con cui gli adulti del suo mondo accettano le restrizioni imposte dai loro oppressori. Anche se la sua famiglia tenta di mantenere una certa parvenza di normalità, lui vede la brutalità per le strade del ghetto e comincia a capire il motivo della scomparsa di vicini e parenti. Dopo aver osservato il treno in partenza che porterà i suoi genitori a morte certa, trasformerà la sua disperazione e la sua paura in una intensa determinazione alla sopravvivenza. Il libro dà un resoconto dettagliato dell'Olocausto attraverso gli occhi di una adolescenza notevole. Quando i nazisti inevitabilmente catturano Sam, questa narrazione intensamente personale ci porta attraverso il paesaggio surreale dell'Europa dilaniata dalla guerra, mentre Sam, con straordinaria maturità, risolutezza e ingenuità, riesce abilmente a resistere agli indicibili orrori dei campi della morte. -
Pescando recuerdos
Un'impresa che ha stupito il mondo per la base progressista delle sue idee-guida. La Rivoluzione Cubana degli anni Cinquanta, le sue figure più rappresentative, da Camilo al Che, a Fidel, sono fra i ricordi che Enrique Oltuski, protagonista di quei fatti, ""pesca"""" durante una battuta notturna in barca. Aneddoti, racconti, testimonianze e riflessioni, rigorosamente veri, acquistano significato man mano che il contesto, come in un puzzle, prende forma e svela parte di una vita in cui si alternano episodi amari e vicende di inestimabile valore umano. I ritratti dei suoi familiari, la sua esperienza di ministro, le tombe sulla via Blanca, una donna che ha amato: """"Pescando recuerdos"""" raccoglie ricordi di vita."" -
L' invenzione del volo. Cento poesie da Santo Domingo. Testo spagnolo a fronte
Un'accurata edizione bilingue del meglio di otto poeti dominicani attuali, che interpretano l'anima emotiva e musicale, sgargiante e riflessiva di un'isola a cui si approda, e da cui si parte, facendo volare stormi di parole. Soledad Álvarez, Basilio Belliard, Tomás Castro Burdiez, Plinio Chahín, Ángela Hernández, José Rafael Lantigua, José Mármol, Rosa Silverio. Otto plastici stili che vanno dall'intimismo all'impressionismo, dalla vena aforistica a quella erotica, dalle atmosfere rarefatte alle intense scene colloquiali, dall'impulso mistico alle incursioni nel sogno e nel mito, sempre attraverso l'esuberanza delle immagini. Otto intonazioni per declinare versi comunicativi, privilegiando i territori dell'esperienza amorosa, della conoscenza e del mestiere di scrivere. Nella varietà dei suoi accenti, quella qui riunita è una poesia che viene da una terra circondata d'acqua, eppure è piena d'aria e di fuoco. Ognuno di questi poeti, con la sua piuma di sogno in tasca, reinventa il volo. Come un piccolo dio, ridisegna tutte le possibili traiettorie celesti. Così le parole trasvolano fino alle rive della vita, dove bruciano in forma di canto. -
Era estate a quel tempo
I colori della Puglia e la città di Lecce con i suoi luoghi impregnati di impronte millenarie fanno da cornice a questa storia che dai giorni nostri risale a un passato intricato. Maria Luisa è protagonista e artefice della ricerca che la porterà a conoscere le sue origini con l'aiuto della sua amica di infanzia ritrovata. Tra il mare azzurro e la terra rossa del Tacco d'Italia le parole scritte si dipanano in un crescendo di mistero, giungendo a un finale che lascia il lettore senza fiato. -
La mente del diavolo
Dopo anni di assenza dalla sua città natale, Luigi Reggiani vi ritorna per rivedere quello che lui crede un vecchio amico di infanzia, la cui immagine tormenta ogni notte, da quindici anni, i suoi sogni. Ma un'amara quanto inquietante rivelazione lo attende. Tra passato e presente, tra vecchie e nuove conoscenze, tra flashback e sconvolgenti retroscena, il protagonista, nell'apparente e ossessionata ricerca della verità, nella continua e infinita lotta tra il bene e il male, si libererà della scomoda coscienza. -
Consigli ai giovani scrittori
In un momento in cui ancora si moltiplicano le cosiddette scuole di scrittura creativa, e di conseguenza anche i libri pieni di ""consigli"""" rivolti a chi vuol cominciare a scrivere, può essere utile rileggere questo agilissimo saggio, tuttora estremamente godibile, a volte deliziosamente insopportabile, disseminato di osservazioni folgoranti e arricchito dalla ben nota, crudele ironia baudelairiana. Il libretto, come in generale la stessa vita del suo autore, potrebbe costituire un ottimo esempio di filosofia paradossale, ovviamente quella preferita da Baudelaire, che rivendicò sempre """"il diritto di essere assurdo"""", fondato sulla coscienza che è la contraddizione che governa l'universo. La fede nel conflitto si manifesta qui soprattutto come visione affermativa del mondo, dal punto di vista dell'arte e dell'artista, fondata sulla forza del gesto creativo. L'opera """"inattuale"""" dell'autore dei Fleurs du mal conferma, dopo centocinquant'anni, la sua potente attualità, a conferma di quanto suggerito da Giovanni Macchia: Baudelaire """"si avvicina a noi mano a mano che il tempo sembra distaccarlo, e la sua figura farsi più evanescente""""."" -
Il conquistatore
Dato un misterioso insieme di congiunzioni astrali, burrascosi fenomeni climatici e particolari somiglianze fisiche, un neonato, rinvenuto su una spiaggia presso Sintra, è subito identificato come la reincarnazione di re Sebastiano, che regnò in Portogallo fino al 1578, anno della sua morte in battaglia. Il piccolo è ribattezzato con lo stesso nome, in ricordo di quel sovrano che, orfano di padre e abbandonato dalla madre, crebbe - narrano le cronache - malaticcio, introverso, alquanto sessuofobico e decisamente ostinato, tanto da lanciarsi in una tardiva crociata antimusulmana e andando a morire nel deserto magrebino. Ma la sua giovane ""reincarnazione"""" sembra altrettanto testardamente intenta a sublimarsi in ben altre battaglie..."" -
David Lynch e il grande fratello
Cosa c'entra David Lynch con il Grande Fratello? È possibile che alcuni dispositivi narrativi leghino insieme un grande regista e alcuni real tv di successo? Con questo libro, lo storico del cinema e massmediologo Alessandro Agostinelli entra nel profondo dell'opera di David Lynch, attraverso l'analisi di alcuni suoi film più controversi: Strade Perdute, Una storia vera, Mulholland Drive. Il lavoro dei regista americano viene analizzato alla luce delle turbative dello spettatore di fronte a certe narrazioni incongrue e all'uso destabilizzante delle immagini. Insieme alla originale presentazione del cinema di Lynch l'autore affronta anche uno degli argomenti più scottanti del mondo delle immagini: che cosa è vero e che cosa è falso quando guardiamo attraverso i mezzi di comunicazione di massa. Vivere, morire, amare, guardare, socializzare. Ogni nostra azione è spesso il risultato di modelli sociali preimposti dai media. -
Tognazzi. L'alter... Ugo del cinema italiano
"Uomo e personaggio prima, e solo poi veniva l'attore"""": così Marco Ferreri raccontò l'amico Ugo Tognazzì, sottolineando il più autentico tratto distintivo di questo interprete formidabile del versante """"normale"""" e medioborghese della commedia all'italiana: l'umanità. Una caratteristica dissimulata nel personaggio e manipolata dall'attore, ma mai disabitata dalla persona. A poco più di vent'anni dalla scomparsa di Ugo Tognazzi, questo libro ripercorre l'esperienza di un attore che ha offerto alla nostra società l'immagine spesso complessa, a volte acida, a tratti surreale, ma sempre ironica e profondamente umana, dei propri vizi e delle proprie virtù, delle debolezze e delle grandezze, delle illusioni e delle irrimediabili sconfitte. Il tutto per offrire il ritratto di quello che non è certo diffiìcile immaginare come l'alter ego del cinema italiano. Anzi, l'alter... Ugo." -
Streghe
Streghe è una fiaba. Una fiaba per grandi e piccini, che ci trasporta in un mondo senza tempo in cui tutto è possibile. Le streghe sono donne - madri, sorelle, nonne - che nascondono un segreto: a mezzanotte le loro anime abbandonano i corpi per compiere delitti sanguinosi, spesso ai danni dei propri ignari familiari. Per sconfiggere le forze del male bastano però l'ingegno e l'astuzia, di cui sono portatori uomini semplici e poveri, che in questo modo si guadagnano la gratitudine e la riconoscenza dei parenti delle streghe e riescono anche a migliorare la propria situazione economica. Streghe è un libro da leggere per recuperare il gusto di far viaggiare la fantasia. -
Le ricette del sottopiatto
Nella poesia di Marina Pizzi il pronunciarsi del Sacrificio è un dire destinale sulla resa dei conti che ciascuno di noi prima o poi è destinato a fare, per non rimanere con un pugno di mosche in tasca. E in questo monologo, perché fondamentalmente si tratta di questo, l'animo viene smembrato da forti gradazioni di Bene e Male, quasi si stesse svolgendo una lotta sanguinaria contro il Cielo. -
Fiabe di Capitanata
Le ""Fiabe di Capitanata"""" ci riconducono agli elementi originari e identitari del foggiano: la campagna come luogo del lavoro ingrato ma necessario, la presenza di personaggi magici che facilmente appaiono nelle storie (come il monacello), una forte dimensione religiosa che si esprime attraverso i """"santi"""" popolari e quotidiani, colti nella loro umanità piuttosto che nella loro aureola mistica. Si tratta di fiabe di terra che conservano luoghi e proverbi della tradizione popolare di Capitanata, cibi e filosofie del mondo, speranze nel cambiamento e un'aura di incantamento di fronte all'esistenza umana, alle sue infinite possibilità, ai suoi imprevedibili destini.""