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Un austriaco in Italia-An austrian in Italy. Festschrift in honour of professor Dario Antiseri
L'idea per questo volume celebrativo nasce durante numerose discussioni tra i curatori. Il risultato è una raccolta di scritti di oltre 50 autori di fama internazionale, e lo scopo è quello di celebrare il 70° compleanno di Dario Antiseri. Gli antichi romani chiamavano questo tipo di pubblicazione ""Liber Amicorum"""", un libro di amici: infatti tutti i contributi sono scritti da suoi amici e colleghi e spaziano dalla filosofia della scienza all'economia, alla sociologia, alla politica e alla storia."" -
Altrove immaginari. Modelli di società tra etnografie inventate e costruzioni utopiche
Il volume, che mostra le ragioni della spinta, universalmente presente, degli uomini verso gli ""altrove"""", nella molteplicità dei significati espressi nelle varie culture, riscrive, da un punto di vista antropologico e tendenzialmente interdisciplinare, un capitolo importante dell'immaginario, ricco di implicazioni concernenti il carattere artificiale, e in qualche misura illusorio, dei modelli culturali. Questi saggi consentono di analizzare e interpretare la trama che unisce scritture diverse, lungo gli opposti versanti del reale e dell'immaginario: da un lato, le descrizioni etnografiche di popoli inesistenti, le rappresentazioni radicalmente deformate di società """"altre"""", le fantasie collettive di luoghi felici, l'immaginazione letteraria e filosofica di società perfette e, per converso, le utopie negative; dall'altro lato, il carattere """"immaginario"""" dei modelli concettuali delle società reali."" -
Il dialogo sociale in Europa. Esperienze e proposte
Ormai da alcuni anni, l'Unione Europea indica il dialogo sociale come lo strumento principe per promuovere, insieme, crescita economica, coesione sociale e sostenibilità ambientale dei processi di sviluppo. Specie nelle regioni che accusano ritardi, come il Mezzogiorno d'Italia, il coinvolgimento delle parti sociali, ma anche delle istituzioni e delle organizzazioni della società civile, rappresenta non solo un'opportunità ma sempre più una necessità, per realizzare tali obiettivi. Tuttavia a tale centralità nell'agenda politica europea, non sembra corrispondere un coerente impegno sul fronte della formazione degli attori locali; uno sforzo che appare invece oggi indispensabile per mettere a frutto le potenzialità del dialogo sociale sui territori. È questa la sfida alla base del disegno della ricerca qui presentata: attraverso l'analisi di esperienze di dialogo sociale sia della «vecchia» sia della «nuova» Europa, il volume offre una serie di proposte utili alla progettazione formativa e all'utilizzo efficace dei Fondi strutturali 2007-2013. -
Cesare Berlingeri. Corpi e piegature 2005-2010. Ediz. a colori
"Per quel poco che sappiamo, secondo la scienza poetica dell'archeologia, per due milioni e mezzo di anni l'uomo lasciava dietro a sé soltanto manufatti utilitari sotto forma di strumenti rudimentali in pietra. Poi ebbe luogo una svolta drammatica trentacinquemila anni fa, una sorta di spontanea combustione creativa di un nuovo modo umano di fabbricare, che si manifestava in forma di ornamenti ed abbellimenti del tutto inutili. Oggi la chiamiamo Arte. La prima volta che incontriamo il lavoro di Cesare Berlingeri, ci troviamo davanti allo stesso fenomeno - lo stesso impulso e risultato - riconosciuto per la prima volta millenni fa. La nostra impressione più forte, e anche più immediata, è quella che scaturisce dallo shock di trovarci all'improvviso davanti al più radicale fatto 'originario' della base fondamentale ed eterna dell'arte stessa""""." -
Storia della Rivoluzione francese. Il corso di storia contemporanea del semestre estivo del 1828... Ediz. italiana e tedesca
Nell'estate del 1828 il giovane compositore Felix Mendelssohn Bartholdy, studente presso l'Università di Berlino, seguì e trascrisse un corso del giurista hegeliano Eduard Gans (1797-1839) dedicato alla Storia dell'età contemporanea dal 1789 in avanti, ovvero alla Rivoluzione francese. Nelle intenzioni di Gans doveva trattarsi del primo, fondamentale tassello di un ambizioso progetto storiografico, mirante a decifrare il significato delle vicende europee nell'ultimo mezzo secolo, dal tramonto dell'antico regime fino alla Restaurazione, alla luce di quella comprensione filosofica della storia che Hegel era andato definendo negli anni Venti, fermandosi tuttavia alle soglie dell'età presente. L'esposizione di Gans è condizionata dal costante confronto con il metodo e le tesi degli storici liberali francesi della Restaurazione, in particolare Francois Auguste Mignet Questa prima edizione del corso di Gans sulla Rivoluzione francese è accompagnata da una versione in italiano, da un'Introduzione e da un ampio apparato di note. Completa il volume la prima traduzione integrale di un altro studio dedicato alla Francia, rimasto incompleto: le ""Lezioni sulla storia degli ultimi cinquant'anni"""", raro saggio di storiografia di matrice """"hegeliana"""", nel quale Gans si propone di illustrare le varie facce dell'ancien regime e le cause del suo declino."" -
Territori imprenditoriali. Nuovi scenari di competitività etica
La prospettiva del Territorio Imprenditoriale è diretta a esaltare l'attività creatrice della collettività circa il ""Territorio che si vorrebbe"""", il """"Territorio del desiderabile"""". Si tratta di un processo co-evolutivo di formazione dell'""""intenzionalità collettiva"""", cioè di un orientamento condiviso e differenziato capace di consentire l'implementazione delle visioni del futuro dei luoghi, del vivere e dell'operare. I territori possono modificare il proprio destino attraverso l'azione di agenti imprenditoriali qualificati. L'esperienza dei wrong place, riportata nei Frammenti del libro, evidenzia la capacità di costruzione di nuove dimensioni creative e non codificate dello sviluppo dei luoghi. L'Imprenditorialità applicata al Territorio propone agli studiosi ed ai policy maker un modello pluridimensionale di """"competizione responsabile"""", basato sulla creazione di valore sociale innovativo e su una cultura orientata ai principi dell'etica e della responsabilità."" -
Arrovescio
Nel 1950 a Badolato si campa di terra e si muore di fame. La vita nel piccolo centro della costa ionica calabrese scorre tra la fatica sui campi del barone e l'impegno nelle lotte contadine organizzate dalla locale sezione del Pci. Tra i pochi sogni accarezzati c'è quello della strada per la montagna: una strada vera al posto dell'antica mulattiera che si arrampica lungo i fianchi della collina di Giambartolo se il veto di chi non vuole fastidi sulle proprie terre non obbligasse il vecchio sogno a restare tale. Il 13 ottobre duecento lavoratori, con pale e picconi, cominciano a rovesciare le cose. Tre mesi dopo un carro trainato da una coppia di buoi percorre due chilometri di curve in salita strappati alla collina a forza di braccia e al prezzo di arresti, denunce e occupazione militare del paese ""rovesciato"""". In bilico tra storia e fantasia, """"Arrovescio"""" narra la lunga battaglia collettiva di Badolato in una cronaca a più voci in cui si mescolano speranza, dolore e rabbia."" -
Primo Simposio euromediterraneo. Culture e religioni in dialogo per una casa comune euromediterranea (Olbia-Tempio Pausania, 3-7 dicembre 2006)
Davanti al paradossale moltiplicarsi di barriere e divisioni in un villaggio globale sempre più incerto sul proprio futuro, voci autorevoli del panorama religioso, politico e culturale si confrontano sulla necessità di riportare l'uomo ai valori di libertà, fraternità ed eguaglianza, punti fondamentali di un umanesimo laicale e insieme evangelico che sappia impostare le linee di un dialogo costruttivo tra popoli e gettare le basi per una nuova società del futuro. Culla delle tre grandi religioni adamitiche e da sempre punto di snodo di innumerevoli culture, il Mediterraneo ha tra le sue sponde le risorse necessarie per diventare una ""casa comune"""" dei popoli, a patto però che se ne compia un riesame storico, teologico e secolare, che permetta di guardare consapevolmente al futuro in un'ottica interreligiosa e interculturale. La Sardegna, isola nel cuore del Mare Nostrum, è l'arena di questo primo Simposio internazionale euromediterraeo, di cui questo volume raccoglie gli interventi. Promosso dall'Istituto Euromediterraneo ISSR della diocesi Tempio Ampurias in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura, esso costituisce una risposta coraggiosa alle sfide del nuovo Millennio, che impongono l'elaborazione di una sintesi tra cultura, storia e fede che guidi il pensiero verso una prospettiva di apertura universale."" -
Corruzione. Le «verità nascoste» tra rischio oggettivo e percezione soggettivo
Al di là delle consuete categorizzazioni, l'idea del volume è quella di sviluppare un'analisi integrata e complessiva del fenomeno della corruzione, superando letture parziali o unicamente settoriali che pure, generalmente, prevalgono a livello di riflessione scientifica. Le domande sono quelle ricorrenti della sociologia della devianza dinanzi ad ogni fenomeno illecito: chi è il deviante, come e perché si diventa devianti, come la società reagisce alla devianza. Tre diversi livelli di analisi, fortemente intrecciati tra loro: nel quadro di questa comune visione, l'obiettivo è stato quello di tentare di ricostruire nel suo complesso, anche in un'ottica comparata, i principi e il quadro normativo di una pluralità di figure che danno forma a quella che volgarmente viene spesso etichettata come ""corruzione"""", distinguendosene nettamente, invero, in moltissimi casi. Muovendo da una serie di figure già oggetto di approfondite riflessioni mira a darne una rilettura unitaria, che, nella prospettiva di una informazione chiara sulla fenomenologia, porrà a disposizione del lettore alcune, singolari e vieppiù inattese, """"verità nascoste""""."" -
Percorsi incrociati (in ricordo di Vittorio Cafagna)
Vittorio Cafagna (Roma 1948-Parigi 2007) è stato nell'ultimo periodo della sua carriera professore di Analisi Matematica presso la Facoltà di Scienze dell'Università di Salerno. Matematico eclettico, rigoroso ed elegante, con forte capacità di attrazione nei confronti delle giovani generazioni. Molteplici i suoi interessi scientifici, dalla topologia differenziale alla teoria delle singolarità, dalle equazioni differenziali alle wavelets, dalla logica fuzzy all'analisi idempotente. Notevole la sua passione per le applicazioni musicali, culminata con la realizzazione del Laboratorio di Suoni presso il Dipartimento di Matematica e Informatica e l'organizzazione della manifestazione Artmedia e della conferenza internazionale Sound and Music Computing nel 2005 presso l'Ateneo salernitano. Il presente volume raccoglie articoli su invito, in parte originali in parte di rassegna, con l'obiettivo di fornire uno spaccato delle svariate tematiche di suo interesse. I colleghi e gli amici invitati hanno aderito con entusiasmo all'iniziativa, a testimonianza della stima e dell'affetto che hanno sempre circondato Vittorio, il cui ricordo è ancora molto vivo nella comunità matematica. -
«L'unione fa la forza». Società di mutuo soccorso e altre organizzazioni dei lavoratori a Napoli dall'Unità alla crisi di fine secolo
Il volume esamina la nascita delle associazioni operaie nella provincia di Napoli e ne segue lo sviluppo fino alla crisi di fine Ottocento. Basato in prevalenza su fonti dell'Archivio di Stato di Napoli e sulla stampa quotidiana, dedica l'attenzione maggiore alle società di mutuo soccorso, che nei primi decenni postunitari rappresentavano la più diffusa forma di organizzazione dei lavoratori e avevano funzioni che spaziavano dalla previdenza sociale alla rappresentanza sindacale. Delle mutue sono studiate sia la funzione previdenziale sia quella politica, evidenziando come si sono inserite nei conflitti tra capitale e lavoro e in quali forme sono state coinvolte nelle dispute elettorali. Singoli capitoli sono dedicati alle organizzazioni di ispirazione socialista e cattolica e alla gestione delle associazioni, prendendo in esame la provenienza e l'utilizzo dei fondi sociali, le principali attività e le distorsioni che ne hanno inficiato lo sviluppo. Il volume intende sia narrare la storia delle organizzazioni e dei movimenti sociali nei quali furono coinvolte, sia proporre un'interpretazione della funzione che hanno avuto nel processo di modernizzazione di Napoli e nel suo ingresso nello Stato unitario. -
Giovan Battista Rotella. L'arte della memoria. Complesso monumentale del San Giovanni. Catalogo della mostra (Catanzaro, 6-20 novembre 2010). Vol. 20100
L'idea della mostra di Gian Battista Rotella sin inserisce in un percorso virtuoso pensato da questa Amministrazione e dal mirabile lavoro svolto dall'assessore alla Cultura Antonio Argirò, per illuminare quegli orizzonti artistici felici che si muovono dentro e fuori il territorio. Rotella è artista di spessore, tanto apprezzato dai media e dalla critica per le qualità plurime e le incidenze dettate dalle sue opere straordinarie intrise del sapore del tempo, del pensiero di epoche. Con saggia consonanza stilistica e profonda sensibilità egli opera una ricerca continua in cui si intrecciano linguaggi ed allo stesso tempo si sprigionano simbolismi e spiritualità. La scrittura, le visioni esterne e interne, i colori, disegnano proiezioni e opportunità, che si fondono con il raccontare del mondo. Nell'epoca della velocità fragorosa, Rotella attua un gesto estetico di adagio, recuperando idiomi della storia e quasi un'icona omnicomprensiva della tradizione: il francobollo. Quei francobolli che nel tempo hanno visto vie umane, ideologie, modificazioni e sogni, catturando tali elementi in essi, e riconsegnandoli nelle pieghe dei fogli, nel giallore delle tonalità. nelle testimonianze dei luoghi della memoria, dei timbri da inchiostro, dei timbri sonori, dei timbri emotivi. -
Un viaggio a piedi in Calabria
Il viaggio a piedi di Arthur John Strutt, che ebbe inizio al mattino del 30 aprile 1838, non pretende di essere un'opera letteraria. È più semplicemente una raccolta di lettere indirizzate dall'autore alla madre, al padre e alla sorella. Lettere scritte, spesso, prima di andare a letto, dopo giornate di marce faticose; lettere-diario che avevano unicamente l'obiettivo di fissare le impressioni raccolte dal pittore nel corso del viaggio fra terre e popolazioni del sud, allora poco visitate da stranieri a causa dei disagi e dei pericoli che un'esplorazione del genere comportava. Strutt è un puro visivo, senza preoccupazioni scientifiche, sociali, politiche. Lo interessano il paesaggio e i costumi popolari in quanto sono linee e colori, singolarità di forme e di atteggiamenti. Anche in lui l'ossessione dell'avventura brigantesca è continua. Per il pittore la Calabria è una delle mete più desiderate, più sognate. L'album dei disegni è in attesa della Calabria. È qui la mecca dell'artista. La perfetta aderenza alle persone e alle cose rende prezioso il libro di questo ventenne, assetato di vita e di arte. -
Burocrazia
Ludwig von Mises ha scritto questo saggio nel 1944, durante una devastante fase della storia, la cui tragicità lo aveva spinto a rifugiarsi come esule politico negli Stati Uniti. Mises aveva già direttamente assistito ai grandi rivolgimenti europei del Novecento. E aveva la maturità dello studioso sempre impegnato a investigare sulle ragioni della libertà. È così che getta una potente luce sul fenomeno burocratico. Contrappone la società basata sulla proprietà privata e sul mercato a quella che tali istituzioni sopprime o tiene solo nominalmente in vita. La prima assicura l'autonomia individuale e controlla l'efficienza delle sue transazioni tramite il sistema dei prezzi e il calcolo. La seconda fa a meno della libertà individuale e perde ogni mezzo di controllo economico; non ha alcuno strumento sostitutivo: tutto discende dalla decisione politica e dall'attivazione di immani e inefficienti apparati amministrativi. Il fenomeno burocratico colpisce anche le società libere: perché Stato e burocrazia vanno di pari passo. Limitare l'intervento della mano pubblica significa perciò porre nel contempo una frontiera all'espansionismo burocratico. È questa la via maestra per difenderci dalla burocratizzazione sociale e dal restringimento dello spazio dell'autonomia individuale e della creatività. Prefazione di Lorenzo Infantino. -
Valori e costituzioni nelle democrazie contemporanee. Percorsi e prospettive in Germania e in Italia. Ediz. italiana e tedesca. Vol. 1
Dall'autostoricizzazione da tempo in atto nella Repubblica italiana e nella Repubblica federale di Germania emerge con evidenza che le rispettive costituzioni presentavano un carattere compromissorio e che numerose decisioni determinanti, ad esempio quelle relative all'ordine economico sotto Erhard o Einaudi oppure all'adesione all'Occidente in politica estera sotto Adenauer e De Gaspari, erano del tutto prive di ancoraggio giuridico-costituzionale, e costituivano piuttosto i risultati controversi della formazione di maggioranze politiche. Si impone, quindi, la necessità di un riesame critico delle decisioni prese tra il 1947 e il 1949, e soprattutto una particolare attenzione per gli sviluppi e i problemi strutturali che si sono succeduti nel corso dei decenni in deroga alle idee-guida originarie. -
Politica e valori. Persona, società e Stato. Ediz. italiana e tedesca. Vol. 2
Se la relazione che sussiste tra ""Persona, società e Stato"""" può essere letta soprattutto nei termini di quella dicotomia che domina ormai da decenni, e che contrappone (artificialmente) comunitaristi e liberali, allora un equilibrio adeguato fra Persona, società e Stato può essere alla nostra portata soltanto nella misura in cui riusciamo a superare questa contrapposizione tra liberalismo e spirito comunitario. Ma per far questo """"la cultura liberale deve infatti rifare i conti con le proprie radici cristiane, mostrando come i legami alimentati da famiglia, scuola, e religione non sono un ostacolo ai diritti dell'individuo"""". Riconoscendo come solo in Occidente, nell'Occidente cristiano e liberale, l'istanza universalistica si sia potuta sviluppare nei modi che conosciamo."" -
Il futuro del parlamentarismo in Germania e in Italia. Ediz. italiana e tedesca. Vol. 3
"Come facciamo a restituire luminosità e fascino alle nostre istituzioni democratiche? Alla loro funzionalità e alla loro forza persuasiva? Noi tutti dobbiamo essere preoccupati se una cospicua parte della nostra popolazione non si aspetta più niente dalle élites dello Stato e della società o diffida di loro. La spina dorsale della democrazia è costituita dalla fiducia che elettrici ed elettori hanno verso i rappresentanti da loro eletti, verso la loro competenza e serietà, le loro buone intenzioni e la loro onestà, il loro orientamento etico e la loro integrità morale. È un bene da maneggiare con cura.""""" -
Bioetica e biopolitica. Persona, società e Stato. Ediz. italiana e tedesca. Vol. 4
Tra le tante sfide che i diritti umani e la democrazia si trovano a dover affrontare, quella posta dalla scienza e dalla tecnica moderna, in particolare in forma di medicina e biotecnologia, occupa una posizione specifica. Essa riguarda, infatti, la natura dell'uomo e la natura di cui l'uomo è una parte e ne derivano, pertanto, questioni centrali riguardanti la disponibilità della propria natura e di quella degli altri uomini. I limiti del fattibile, di ciò che si può fare, vengono spostati sempre più avanti. Le tecnologie genetiche e biologiche consentono infatti in misura sempre maggiore di intervenire nella natura, sia nella natura intorno a noi sia nella nostra propria natura. Ciò che è nuovo, però, non è tanto il fatto che l'uomo intervenga nella natura, perché lo fa da quando è apparso sulla terra, sono invece nuove la portata e l'entità, la profondità di tale intervento. -
Il futuro della democrazia. Ediz. italiana e tedesca. Vol. 5
Gli uomini devono riuscire a fare la ""spaccata"""" tra il radicamento culturale nel loro ambiente vitale originario, che li rassicura circa la loro provenienza, e la competenza interculturale, che consente loro di frequentare persone provenienti da altri spazi culturali e rende possibile la collaborazione con le stesse. Agli uomini si richiede flessibilità, apertura, capacità di apprendimento, mobilità e quant'altro mai. Le istituzioni, come la scuola, l'università o le imprese, devono essere messe in grado di qualificare le persone per il soddisfacimento dei requisiti intellettuali e culturali richiesti dal mondo globalizzato."" -
L' altro Islam
Dopo Platone, mentre in Europa la filosofia della politica e della storia attendevano ancora un Machiavelli per vedere compiutamente la luce, nel mondo islamico si assisteva alla fioritura di intellettuali destinati a lasciare un segno profondo nella storia del sapere, come al-Farabi (870-950) e Ibn Khaldun (1332-1406). A partire da loro è possibile tracciare i caratteri fondamentali che determinano la stabilità dei sistemi politici anche in presenza di grandi migrazioni e di civiltà i cui confini non sono tracciati da rigide frontiere, quanto piuttosto da aree di influenza politica e culturale. Spirito di corpo, coloritura della mentalità e capacità di integrazione sono alcuni dei fattori su cui maggiormente gli intellettuali musulmani concentravano la loro attenzione. Da ciò emerge una dottrina del pluralismo quale elemento centrale di una originale analisi politica. Gli autori del volume la sviluppano sia in relazione alla storia dei grandi imperi del passato, sia nei confronti di alcune delle più significative e recenti crisi politiche e sociali.