Sfoglia il Catalogo feltrinelli015
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1041-1060 di 10000 Articoli:
-
Dialogo del conforto nelle tribolazioni
Tommaso Moro scrisse il Dialogo del conforto nelle tribolazioni negli ultimi mesi di prigionia, trascorsi nella Torre di Londra prima di venire giustiziato il 6 luglio 1535. Fin dalla sua apparizione quest'opera è stata considerata uno dei capolavori della meditazione spirituale (""un manuale dei martiri"""") nonché uno dei più alti esempi di dialogo letterario in lingua inglese, in cui la profondità dell'analisi dell'animo umano si accompagna sempre al tocco lieve dell'umorista. Sullo sfondo di una società attraversata da una profonda crisi spirituale e civile, il Dialogo affronta il grande tema della presenza del male e della sofferenza nel mondo e del modo in cui poter meglio affrontare questa sfida. In un'epoca in cui l'Europa si sentiva minacciata dal pericolo di invasioni esteme, Tommaso Moro invita a guardare anche e soprattutto ai rischi provenienti dall'interno: dalle degenerazioni dispotiche dei governanti nonché dalle debolezze dell'animo umano. In queste pagine la riflessione teologica si innesta su una finissima osservazione antropologica e psicologica, che analizza una ad una le prove a cui l'umanità è sottoposta: dubbio, paura, tribolazione, disperazione, suicidio, orgoglio, pusillanimità, eccesso di scrupolosità, odio, persecuzione, martirio."" -
Conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita
La conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro e di quelli associati alla mobilità casa-lavoro costituisce ancora nei paesi occidentali un nodo irrisolto del mondo dell'impiego é dell'intera organizzazione sociale. Per troppo tempo la sua soluzione si è prospettata attraverso ""conciliazioni individuali"""" e non con il riconoscimento del diritto a una """"conciliazione di sistema"""". Per troppo tempo il problema è stato considerato una questione esclusiva delle donne e non ci si è accorti che le sue conseguenze non si riflettono solo sulla contrazione delle nascite e sull'organizzazione della crescita dei figli. Anche la cura degli anziani, ad esempio, affidata prevalentemente alle famiglie, inciderà sempre più sul budget time di lavoratori e lavoratrici a causa dell'allungamento della vita media e il progressivo invecchiamento della popolazione. L'indagine sul tema, commissionata dalla FLAEI CISL e condotta per la prima volta in Italia presso sei aziende del settore elettrico in collaborazione con un team di ricerca della Sapienza Università di Roma, ha inteso verificare le condizioni di preclusione ancora esistenti in questo settore produttivo, per riformulare l'azione sindacale verso specifiche politiche di conciliazione e di flessibilità lavorativa più adeguate alle esigenze dei diversi soggetti lavoratori, datori di lavoro, sindacati e parti sociali - coinvolti."" -
Primo Levi e la scienza come metafora
Uno scandaglio gettato per sondare alcuni aspetti inediti dei rapporti fra la formazione scientifica di Primo Levi, in particolare quella di chimico, e la sua produzione letteraria e, in senso lato, filosofica. Un Levi in cui è possibile rintracciare forti elementi di una ""filosofia dolorosa ma vera"""", che sfiora sia un hobbesiano realismo sulla natura dei rapporti umani sia un nichilismo di tipo cosmico, apparentabili entrambi a quelli di Giacomo Leopardi. Un confronto ravvicinato fra le idee di Levi e alcuni dei fondamenti più intrinseci della filosofia della chimica moderna, ma anche della biologia, della fisica cosmica e termodinamica, nonché con le posizioni di Italo Calvino, in questo caso anche in merito alla possibilità di una letteratura in grado di diminuire il divario fra le """"due culture"""". Sullo sfondo l'ebraismo e l'esperienza concentrazionaria e il significato che la Shoah ha avuto per Levi e per la storia umana."" -
L' accorpamento dei piccoli comuni
L'attuale assetto ordinamentale dei Comuni italiani è affetto da due gravi patologie: la presenza di migliaia di piccoli Comuni con poche centinaia di abitanti che non hanno nemmeno il ""materiale umano"""" per dar vita alle loro stesse rappresentanze elettive; il dogma dell'uniformità secondo cui una grande città e un piccolo Comune debbano essere retti dallo stesso schema giuridico. Questa è una situazione pregiudizievole per i cittadini che non trovano nel Comune il soggetto in grado di rispondere ai loro bisogni costituzionalmente riconosciuti. Per rendere l'azione dei Comuni all'altezza dei compiti loro affidati, il presente studio propone l'accorpamento di quelli più piccoli in modo da formarne dei nuovi in grado di meglio assolvere i loro compiti istituzionali, sotto il profilo demografico e territoriale, nonché economico. Attraverso una dettagliata analisi del principio costituzionale del buon andamento della Pubblica Amministrazione e dei relativi criteri di economicità, efficienza ed efficacia, si vuol dimostrare come """"unire due piccole autonomie non vuol dire sopprimerle ma farne una più grande e più efficiente""""."" -
Santa Sede ed Europa centro-orientale tra le due guerre mondiali. La questione cattolica in Jugoslavia e in Cecoslovacchia
Nel periodo compreso tra i due conflitti mondiali i Paesi dell'Europa centro-orientale presentano situazioni particolarmente complesse sul piano politico-religioso: la maggior parte di questi Stati, nati al termine della Grande Guerra, hanno confini politici artificiali e popolazioni non omogenee da un punto di vista etnico. In diversi di questi Paesi le classi politiche di maggioranza adottano programmi intesi alla laicizzazione della società e alla separazione della Chiesa dallo Stato e, non volendo rinunciare al controllo sulla Chiesa stessa, offrono sostegno alle tendenze riformistiche all'interno della Chiesa cattolica o all'idea di una Chiesa nazionale per rafforzare e completare l'edificio del nuovo stato nazionale. Di grande interesse è, in questo contesto, l'analisi delle politiche adottate dalla Santa Sede, dalle gerarchie cattoliche locali e dai fedeli laici nel difficile confronto con il potere statale. Il presente volume intende offrire, nei saggi qui editi - di Roberto de Mattei, Roberto Morozzo della Rocca, Massimo de Leonardis, Matteo Luigi Napolitano, Francesca Romana Lenzi, Katrin Boeckh, Jure Kristo, Massimiliano Valente, Emilia Hrabovec e L'uboslav Hromjàk - un'occasione di riflessione sugli aspetti generali delle problematiche accennate e su alcuni casi specifici, anche sulla base dei documenti conservati negli archivi vaticani relativi al pontificato di Pio XI. -
La rivolta antispagnola di Messina. Cause e antecedenti (1591-1674)
Con questo libro esce finalmente l'edizione italiana di un classico della storiografia sulla Sicilia in età moderna e su un tema centrale nella storia di una delle maggiori città del Mediterraneo: Luis Ribot, ""La revuelta antiespanola de Mesina. Causas y antecedentes"""" (1591-1674) (Valladolid, 1982). La rivolta di Messina (1674-1678) non ha rappresentato solo la maggiore crisi politica del regno di Sicilia nell'età moderna, ma anche la più importante delle ribellioni scatenatesi in seno alla monarchia spagnola nella seconda metà del XVII secolo, il periodo che si snoda tra le gravi sollevazioni degli anni Quaranta e la guerra di successione al trono di Spagna. Conoscere, pertanto, questa vicenda è imprescindibile sia per la storia della Sicilia sia per quella della vasta monarchia retta dagli eredi di Carlo V. Persino all'interno dell'appassionante capitolo delle tipologie di rivolta, quella della straordinaria città dello Stretto riveste un ruolo di primo piano, il che rende ancora più attraente lo studio delle sue origini."" -
Altri seminari di filosofia del diritto
La riflessione filosofico-giuridica non nasce in un vacuum: essa si produce in un contesto di tradizioni dottrinali, ma anche sullo sfondo di avvenimenti storici più o meno drammatici. Se gli anni Novanta partirono dai grandi avvenimenti dell'89 e imposero elaborazioni su temi quali il multiculturalismo e la globalizzazione, gli anni Duemila partono invece con l'attentato alle torri gemelle dell'11 settembre. Si tratta di un avvenimento a ridosso del quale emergono rapidamente specifiche sfide per il filosofo e per il giurista: nuove forme di diseguaglianza diventano visibili, mentre nozioni considerate acquisite nei valori condivisi di chi sul diritto più o meno professionalmente riflette (si pensi al divieto della tortura) vengono di nuovo messe in questione. Questi e altri argomenti devono essere affrontati - ed è quanto avviene in ""Altri seminari di filosofia del diritto"""" - senza le rassicuranti certezze che le """"grandi narrazioni"""" filosofico-giuridiche erano solite offrire, ma senza neppure abdicare al senso fondamentale del valore di una riflessione """"pubblica"""", razionale e civile, sul diritto e sugli aspetti della condizione umana che il diritto illumina."" -
Precari. Storie di un'Italia che lavora
Non sono soltanto giovani. Sono più che adulti e con famiglie a carico. Molti dei 30 milioni di italiani nati dopo il 1970 sopravvivono, quando sono fortunati, con lavori precari. Contratti brevi - o niente contratti - che costano poco. In cambio, ricevono bassi stipendi e basse pensioni. I precari non hanno tutele quando si ammalano o vogliono avere un figlio; spesso a quarant'anni si trovano a dover pietire uno stage gratuito, pur di mantenere un piede nel mercato del lavoro. Quando perdono il lavoro sono per strada senza un giorno di preavviso, né un euro di indennità. L'unica scelta che rimane è la protesta. Si arrampicano sui tetti e manifestano il loro disagio, la loro ansia di essere riconosciuti come lavoratori con pari diritti. Il volume racconta l'opposizione politica e parlamentare al governo Berlusconi sui temi del lavoro e del precariato. L'obiettivo di questo libro è sfidare l'idea che l'unico modo per avere diritto a un lavoro è accettare la negazione dei diritti sul lavoro. Una visione che non ha portato a una società più sviluppata e felice. Ne va cercata un'altra. Prefazione di Susanna Camusso. -
La memoria del commercio a Milano e provincia. Venticinque racconti di negozi storici
Questo terzo volume di racconti sul commercio chiude idealmente una fase avviata pionieristicamente nel 2001 dal Centro per la cultura d'impresa e da Confcommercio e sviluppata con continuità sino ai giorni nostri grazie al coinvolgimento della Camera di commercio di Milano. Quella che possiamo considerare la trilogia della memoria commerciale di Milano e provincia (esempio di continuità raro in Italia), contiene complessivamente circa 90 profili storici di negozi longevi ricostruiti attraverso le testimonianze orali dei protagonisti. I negozi storici sono degli ""spazi di resistenza"""". Sono gestiti da uomini e donne appassionati, orgogliosi, consapevoli di tenere vivi luoghi, relazioni e saperi che costituiscono un patrimonio della città. Uomini e donne del localismo, coscienti di ricoprire una particolare responsabilità verso il contesto in cui operano. Per loro dover chiudere il negozio è come tradire due volte, se non tre: la storia familiare da cui provengono, gli affetti dei clienti-amici, il territorio che generosamente li ha accolti e che essi stessi hanno contribuito a creare e migliorare."" -
Contro Rothbard. Elogio dell'ermeneutica
Che la ricerca scientifica - in qualsiasi ambito essa venga praticata: in fisica e in economia, in biologia come nella critica testuale o in storiografia - faccia uso del medesimo metodo è un'idea ormai ben consolidata. E questo comporta che il filologo, lo storico o l'economista siano scienziati proprio come lo sono un fisico o un chimico. Una posizione, questa, contro la quale si è scagliato il noto economista e politologo americano M.N. Rothbard sostenendo che l'ermeneutica non è altro che nichilismo, relativismo e solipsismo. Con il presente lavoro Dario Antiseri replica a Rothbard e argomenta per la tesi che completamente errata è l'interpretazione che Rothbard offre della teoria dell'interpretazione. -
Diari. Vol. 4: 1960-1963
I diari di Amintore Fanfani sono complessivamente 43, suddivisi in due parti nettamente distinte: la prima, redatta su una serie di cinque quaderni, è relativa all'esperienza di soldato italiano rifuggiatosi in Svizzera negli anni 1943-1945; la seconda, che inizia dopo uno iato di quattro anni e prosegue fino al 1990, riguarda prevalentemente la sua attività politica. -
Lenin, Stalin, Putin. Studi su comunismo e postcomunismo
I testi raccolti in questo volume sono i capitoli di una ricerca organica su aspetti fondamentali di un tema di primaria importanza: il comunismo sovietico e il suo lascito, il postcomunismo, eventi centrali della storia del Ventesimo secolo. Stalin e lo stalinismo diventano oggetto di una riflessione nuova anche alla luce di recenti studi e documenti, mettendo a fuoco problemi per lo più trascurati: dalla formazione del culto di Lenin e Stalin al complesso rapporto tra imperialismo zarista e nazionalismo russo nell'Urss e dopo il crollo dell'Urss. Un secondo gruppo di saggi prende in considerazione la situazione politica della Russia d'oggi sullo sfondo del suo recente passato, soffermandosi su aspetti significativi ma ignorati come l'inno nazionale nelle sue sorprendenti variazioni. Infine un gruppo di studi risale alle origini del comunismo novecentesco e della Russia rivoluzionaria approfondendo i rapporti tra Herzen e Marx e il pensiero politico e filosofico di Lenin. Conclude il libro una riflessione su ""marxismo e post-marxismo"""". Ne risulta una visione poliedrica del nucleo della storia dello scorso secolo, un contributo problematico e originale alla comprensione del passato in quanto parte attuale del presente."" -
Nel segno della democrazia. Lettere inedite agli amici di Scozia e d'Inghilterra
Frutto di ricerche condotte in Inghilterra e in Scozia, questo volume presenta oltre 100 lettere inedite di Giuseppe Mazzini indirizzate tra il 1842 e il 1871 a John Forster, a John Me Adam, ad Aspasia Lega Fletcher, a Linda White Villari e a Thomas Ireland. Viene inoltre pubblicato il messaggio inviato in Scozia per l'inaugurazione del monumento all'eroe popolare scozzese William Wallace. Si tratta di documenti che testimoniano l'ampiezza dei rapporti tessuti dall'Esule con ampi settori della politica e della cultura britannica e la sua capacità di percepire ogni movimento della politica internazionale che potesse risultare favorevole all'unità nazionale italiana alla quale egli guardava come ad un primo passo in direzione di un sistema di equità sociale e verso l'unione dei popoli dell'Europa. Questo gli permise di contribuire alla modifica di un aspetto tutt'altro che marginale della politica estera britannica tradizionalmente fondata sull'amicizia con l'Austria e di comprendere tempestivamente che la crescente rivalità tra la Gran Bretagna e la Francia poteva offrire sbocchi positivi al difficile processo unitario italiano. -
Quaderni del Centro Linguistico di Ateneo dell'università della Calabria. Vol. 5: Intercultura, interculturalità. Dalla teoria alla pratica.
I concetti di intercultura e interculturalità sono stati ampiamente studiati e teorizzati dalla recente letteratura, in particolare quella ispirata ai precetti del Quadro Europeo Comune di Riferimento per le lingue. L'intento dell'insieme dei contributi che compongono questo quinto volume dei Quaderni del Centro Linguistica d'Ateneo dell'Università della Calabria, è quello di ""fare un passo avanti"""" nella riflessione e di proporre dei percorsi pratici e praticabili che conducano a una presa di coscienza e/o all'acquisizione di una competenza interculturale. Poiché si rivela arduo definire il termine stesso di cultura, la dimensione della competenza interculturale appare complessa ma ineluttabile in una società sempre più aperta al mondo e al confronto con l'Altro e il diverso. I progetti e le ricerche presentate in questo volume spaziano tra apprendimento di saperi, saper fare e saper essere, analizzando, con approcci diversificati, corpus di pratiche linguistiche e culturali di origine diversa. Ma il filo conduttore rimane invariato: quello di promuovere una didattica che prenda in conto la solidarietà inscindibile tra lingua e cultura affinché lo studio delle lingue possa formare i discenti a una visione e una comprensione allargata del mondo."" -
La fenomenologia di Husserl
Noto come il fondatore della fenomenologia, Edmund Husserl (1859-1938) è una figura centrale della filosofia nel ventesimo secolo. È convizione diffusa che Husserl, malgrado le sue intenzioni, non riuscì a liberarsi da una metafisica classica della soggettività. Così, egli non abbandonò mai la prospettiva per cui il mondo e l'Altro sono costituiti da un soggetto puro trascendentale (disincarnato e oltremondano). Questo libro mostra che tale visione diffusa di Husserl è datata e semplicistica. La pubblicazione in corso dei manoscritti di Husserl ha reso necessaria una revisione e modifica di molte interpretazioni comunemente accettate del suo lavoro. La fenomenologia di Husserl si basa non solo sui lavori pubblicati dallo stesso Husserl, ma anche sui manoscritti editi in seguito o ancora inediti. -
Giustizia, povertà e solidarietà. Gli orizzonti della nuova evangelizzazione
I testi raccolti in questo volume testimoniano che le sfide del nostro tempo, la crisi di una società secolarizzata, le opportunità che si aprono alla comunicazione del Vangelo, i problemi della società e della povertà, impegnano in maniera molto concreta ogni cristiano a sentire con passione e grande partecipazione i problemi, le gioie e i dolori dell'umanità e invitano ad allargare i propri orizzonti di relazioni e di responsabilità nella convinzione che la Chiesa è sempre portatrice, attraverso la comunicazione del Vangelo, del grande disegno dell'evangelizzazione che si irradia sulla vita della società nelle sue varie componenti e comporta l'assunzione di chiare e decise posizioni anche nei confronti della politica, dell'economia e dello sviluppo. -
L'Aquila 1971. Anatomia di una sommossa
Quaranta anni fa anche in Abruzzo, oltre che in Calabria, ci fu la ""guerra del capoluogo"""". L'autore, all'epoca non ancora trentenne, in Abruzzo era segretario regionale del Pci, inviato da """"Botteghe oscure"""". Ricostruisce oggi quei fatti in un racconto che diventa riflessione e rievocazione: su un periodo della vita politica e civile d'Italia, sui comunisti quando il loro partito era il """"grande partito"""", sui loro slanci e pregiudizi, su una regione dai forti caratteri e dalle straordinarie bellezze, con trasporti pessimi e una cucina eccelsa. Sullo sfondo, gli straordinari anni '60, vissuti fra università e politica, fra partito comunista e """"sessantotto"""". Quel decennio si chiude il 12 dicembre 1969, con la bomba di Piazza Fontana a Milano. Gli sguardi degli italiani, non solo dei più giovani, fin lì limpidi e fiduciosi, si velano e incupiscono. Il racconto è a cavallo di quel passaggio. Questo libro ricostruisce le vicende che accompagnarono la scelta del capoluogo in Abruzzo dopo le prime elezioni regionali del 1970. L'attenzione si concentra sui moti che si verificarono a l'Aquila negli ultimi giorni del febbraio 1971 nel corso dei quali furono devastate le sedi dei partiti. La ricostruzione dei fatti è proposta in tre modi diversi e distinti. Il primo è la memoria dell'autore; il secondo è una rassegna delle cronache locali de """"Il Tempo"""" e de """"Il Messaggero""""; il terzo sono le testimonianze dei due segretari della federazione comunista aquilana del tempo."" -
Società precapitalistica e modernità in Sicilia. Confraternite, giacobinismo, credito agricolo
Attraverso varie sfaccettature viene affrontato in questo libro un tema di grande importanza, la transizione dell'isola dall'Ancien Régime verso la modernità. È una transizione problematica, spesso contrastata, ma che si afferma in modo evidente tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento. Viene analizzata anzitutto la società attraverso un aggregato sociale di lungo periodo, che rimane stabile per secoli: le confraternite, la cui sopravvivenza è un indice di stabilità, di invarianza. Segue un altro segmento che ""buca"""" il tempo e sopravvive anche ai nostri giorni, la fede cristocentrica. Il fattore religioso, però, non è sempre un elemento di non cambiamento; nell'isola, più che altrove, è un fattore che si mescola ad altri nel determinarne l'evoluzione. La contea di Modica e i Nebrodi sono due zone, come altre, in cui l'elemento religioso si accompagna a quello civile in una radicale trasformazione del territorio: le circoscrizioni religiose, diversamente dal resto d'Italia, coincidendo con quelle civili, saranno ai primi dell'800 un fattore di cambiamento del territorio, che era stato uguale a se stesso per secoli. La Rivoluzione francese, poi, per i personaggi qui messi in campo, non fu un fatto di riflesso bensì si collegava a un moto di rinnovamento in vigore in tutta Italia. I modelli di santità, inoltre, con un radicale cambiamento dopo l'Unità, furono un altro fattore rispetto ai modelli controriformistici..."" -
Quaderni di storia dell'Europa Mediterranea. Vol. 1: 2018-2019.
Sommario Sezione I Atti di Convegni Atti del Convegno nazionale nel 150° dell'Unità d'Italia (Roma, 5 maggio 2011) Antonello Biagini Introduzione al Convegno Angelo Sindoni Le città italiane (Nord, Sud, Centro) verso l'Unità del Paese Marina Formica La città eterna nel lungo Ottocento Roma da capitale dello Stato della Chiesa a capitale d'Italia Ivo Biagianti Firenze da città ""dominante"""" del Granducato di Toscana a capitale del Regno d'Italia Giovanna Da Molin I centri urbani meridionali dall'ancien régime a città del nuovo Stato Mario Tosti Le città dello Stato Pontificio e il processo di unificazione nazionale Tavola Rotonda Come studiare il processo di unificazione italiana. Storicità e attualità Sezione II Contributi per il 150° dell'Unità Cristina Cenedella La classe borghese e la beneficenza a Milano dalla Restaurazione all'Unità attraverso le carte dei luoghi pii cittadini Angelo Sindoni I volontari siciliani, la battaglia di Milazzo e l'Unità d'Italia Sezione III Studi sull'emigrazione Daniele Tranchida Una mobilità particolare verso il Nord Africa e il Levante durante il Settecento. Le caratteristiche di una emigrazione italiana misconosciuta Sebastiano Marco Cicciò Gli Stati Uniti e la Sicilia: idee e uomini in viaggio sull'Atlantico Angelo Sindoni Luigi Sturzo, l'emigrazione italiana e il movimento cattolico Sezione IV Cinema e Storia Sebastiano Marco Cicciò Immagini senza sonoro: gli immigrati italiani nel cinema americano delle origini Angelo Sindoni Baarìa. La Sicilia di Tornatore e la Sicilia della storia Sezione V Varia Vincenzo Naymo Biblioteche private calabresi in Età moderna nelle fonti notarili Rossana Corgiatini Giurisdizione politica e spirituale: il caso della diocesi di Pontremoli ai confini del Granducato di Toscana Maria Carmela Barca Diplomazia, mecenatismo e """"religiosa magnificenza"""" a fine Settecento: Roma e la Sicilia"" -
Johann Nicolaus Tetens: il Locke tedesco?
«Nella maggior parte dei lavori a lui dedicati, Johann Nicolaus Tetens è presentato come il ""Locke tedesco"""" per la marcata impronta empiristica della sua filosofia. È in verità innegabile l'influenza dell'empirismo, in particolare di quello lockiano, sul pensiero di Tetens, la cui adesione all'impianto metodologico del filosofo britannico non è tuttavia totale; anzi, proprio dal versante della psicologia, Tetens avanza forti riserve nei confronti del metodo genetico-scompositivo, in quanto inidoneo a dar conto delle teorie scientifiche. L'aspetto più interessante della presente ricerca risiede nel suo tentativo di riscoprire l'originalità di Tetens nei confronti sia dell'empirismo sia del criticismo kantiano. La gnoseologia tetensiana, infatti, è analizzata con esclusivo riferimento ai modelli teorici richiamati dallo stesso Tetens e soprattutto alla temperie culturale del suo tempo, caratterizzata da una profonda inquietudine generata dal lento eclissarsi del wolffismo».""