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Troppa legislazione
Herbert Spencer (1820-1903), biologo, psicologo, sociologo e filosofo è stato uno dei più influenti intellettuali del Diciannovesimo secolo e uno dei principali teorici del liberalismo. Con la passione dell'arringa e il timbro dell'invettiva questo suo pamphlet, scritto nel 1853, è una durissima requisitoria contro quella dilagante convinzione che vedeva nell'intervento del legislatore democraticamente eletto il rimedio a ogni male sociale. Mentre i regimi liberali si stavano affermando in Europa, Spencer individua una nuova minaccia per le libertà individuali che proveniva dall'interno stesso delle nascenti democrazie: lo ""strapotere dei parlamenti"""". Da liberale, il filosofo inglese denuncia la presunzione razionalistica del """"legislatore democratico"""" che, animato da buone intenzioni, produce una legislazione talmente capillare da inaridire la fonte del progresso sociale: le libere azioni individuali. Spencer rivolge agli uomini politici un vibrante e attualissimo invito a scegliere l'""""etica della responsabilità"""", ad abbandonare le ideologie, a documentarsi prima di decidere, nonché a riconoscere la loro """"ignoranza"""" e a limitare l'istinto pianificatore, in modo da ridurre al minimo gli """"effetti perversi"""" delle loro decisioni. Con un saggio introduttivo di Enzo Di Nuoscio e Stefano Murgia."" -
Pasolini dopo Pasolini
Il volume contiene gli Atti di un convegno svoltosi tra Campobasso (Università del Molise) e Salerno (Università di Fisciano), 8-10 novembre 2005, per celebrare il trentennale della scomparsa di Pier Paolo Pasolini, uno degli ultimi intellettuali a tutto tondo di questa nostra sempre più cloroformizzata epoca contemporanea. Attraverso una serie di serrate indagini, distribuite in quattro sezioni (Letteratura, Teatro, Cinema, Saggistica), studiosi e critici non solo ne hanno illustrato la prismatica e complessa personalità, ma hanno anche sottolineato il vero marchio di fabbrica di quest'autore, la sua ben nota caparbia volontà di comprensione e intervento sulla realtà socio-politica. -
Protezione della proprietà intellettuale e artistica. Atti del Convegno (5 marzo, 2009)
Il volume presenta gli esiti di un percorso di ricerca sui temi della proprietà intellettuale, reso possibile dal conseguimento della borsa di studio per l'internazionalizzazione della ricerca - oggetto del protocollo di intesa tra l'Università degli Studi di Salerno e la Provincia di Salerno svolta nell'anno 2008 presso l'Institut für ausländisches und internationales Privatund Wirtschaftsrecht dell'Università di Heidelberg. -
Contesti e dinamiche. Studi di sociologia
Il presente volume, strutturato in saggi, ha come filo conduttore il tema della complessità sistemica, ora legata all'agire delle organizzazioni formali (parte prima), ora ai contesti di sviluppo locale (parte seconda). Le forme di complessità che emergono sono differentemente coniugabili nella contemporaneità, che vede peraltro sempre di più il declinarsi di una modernità multipla (nel senso proprio di Eisenstadt) sempre difficile da cogliersi nelle sue sfaccettature e problematiche d'insieme. L'unitarietà di questo volume, quindi, può essere solo ""concettuale"""", considerata la ovvia frammentazione di tematiche specifiche e relative modalità di trattazione; è rintracciabile, tuttavia, una dinamica costante di """"scomposizione/ricomposizione"""", insita nella contemporaneità stessa, che ne costituisce, spesso, sia la difficile comprensibilità sia il loro assoluto interesse. L'obiettivo di questo volume è proprio quello di poter contribuire, sia pure in modo frammentario, allo sviluppo negli studenti universitari di una sensibilità sempre crescente nei confronti della complessità sistemica stessa."" -
La città naturale. Verso un conservatoriamo solidale. Saggio di etica politica
Sempre più l'approfondimento politico e culturale oggi non può prescindere dal confronto con questioni di grande rilevanza antropologica, dall'etica alla scienza, dalla politica all'economia. La crisi delle ideologie e della modernità segnala l'esigenza di una nuova sensibilità intellettuale e di un adeguato linguaggio di supporto allo sforzo di discernimento delle sfide del nostro tempo. Abbiamo il compito di individuare vie efficaci per l'attuazione di forme di democrazia ""a misura dell'uomo"""", di tutto l'uomo, di tutti gli uomini. Tutto ciò implica l'urgenza di chiarire i presupposti del proprio pensiero che sono a fondamento dell'appartenenza alla comunità politica, scientifica o religiosa. Ciò vale in modo particolare per il pensiero cristiano, cui spetta di chiarire in modo coerente l'ambito culturale della rinnovata questione antropologica relativa a temi sensibili quali legge naturale e bene comune, nuovo umanesimo e laicità, economia e società, scienza ed etica. Sotto il profilo politico è altresì necessario un approfondimento dei nuovi scenari della società avanzata che esigono una rivisitazione dei trascorsi compromessi ideologici e della conciliazione con dottrine politiche estranee alla tradizione cristiana."" -
L' Italia dei 1000 innovatori
Il valore delle idee e delle innovazioni italiane è superiore a quel che si crede e racconta. È bastato offrire una vetrina per attirare l'attenzione del gigante cinese. Possiamo crescere, molto. Ma a patto di non lasciare soli gli innovatori e le aziende. A patto di riuscire a ragionare come Paese. Senza nulla togliere alla concorrenza e alla competizione, ma mettendo in sinergia gli sforzi. A 150 anni dall'Unità, ci servono mille innovatori capaci di dare corpo al futuro. Così come servono politiche che non li penalizzino, ma realizzino un ecosistema a loro favorevole. Ci sono scelte che possono essere fatte: qui, ora. L'innovazione, nelle tecnologie come nelle procedure, nel lavoro come nel mercato, è il solo serio antidoto alla regressione. Prefazione di Renato Brunetta. -
L' Umbria in camicia nera (1922-1943)
Ai suoi esordi il fascismo umbro si caratterizza come reazione ai timori suscitati dal ""biennio rosso"""". Perugia è il centro da cui s'irradia l'azione squadrista. In pochi mesi il quadro politico regionale si capovolge: crollano i socialisti, si affermano le camicie nere. Per tutto il 1921 i rapporti del Pnf umbro con la centrale milanese sono conflittuali. La situazione migliora nel 1922, quando la leadership di Misuri viene soppiantata dalla diarchia di Bastianini e Felicioni. Anche in virtù di questo avvicendamento, l'Umbria dà un significativo contributo alla marcia su Roma. Per tutti gli anni Venti, il Pnf locale è lacerato da lotte intestine. Malgrado le divisioni, il fascismo umbro prospera e ottiene successi elettorali. Attraverso il dinamismo delle sue organizzazioni, l'iniziativa fascista penetra efficacemente nella società locale. Sorretto da un fomite di modernità, il fascismo accompagna i mutamenti dei costumi e dell'economia umbra. Fino alla guerra e al crollo del regime. Prefazione di Alessandro Campi."" -
Profili strutturali della garanzia del credito e dinamiche del contratto autonomo di garanzia
Il presente lavoro vuole ricostruire il Garantievertrag, per come si è affermato nella prassi commerciale, entro il complessivo quadro delle garanzie del credito, sostenendone la radicale autonomia dal rapporto di base. Si dà conto di uno stato dell'arte ancora in progress nel nostro ordinamento giuridico, basato sulla tradizionale configurazione di garanzie accessorie, in cui molto faticosamente si è giunti ad affermare l'ammissibilità e la meritevolezza di siffatta garanzia. L'analisi muove dalla considerazione che già il dato normativo codicistico consente di affermare che la garanzia personale non accessoria non è figura eccezionale nel nostro ordinamento, piuttosto configurando un diverso ""tipo"""" di posizione creditoria."" -
La via della schiavitù
Qual è la lezione che questo libro destina al mondo occidentale dell'epoca e al tempo stesso - per l'attualità delle sue intuizioni - concede in eredità ai contemporanei? Semplicemente che non può esservi alcun compromesso tra la libertà e i diritti ""sociali"""" degli individui. Il fascismo, il socialismo, il nazismo, il comunismo, totalitarismi che, secondo Hayek, conducono alla via della schiavitù, sembrerebbero ormai appartenere ai residui del """"secolo breve"""". Questi regimi dispotici non hanno saputo adattarsi alle sfide della modernità, e quindi hanno dovuto soccombere sotto il peso delle loro nefandezze etiche e inefficienze economiche. Mentre il sistema democratico, insieme al mercato, si sono rivelate le soluzioni più idonee, seppure in sé imperfette, per il mantenimento e il miglioramento degli equilibri politici e per il progresso morale e materiale della società civile. Emerge, però, la delusione dell'autore nei confronti del destino storico della democrazia. La radice delle sue distorsioni originarie sta proprio nell'opposizione dei popoli all'idea di libertà, che si manifesta nell'anelito masochista alla schiavitù. Il problema sollevato da Hayek - perché emergono i peggiori ovvero, per contro, soccombono i migliori - costituisce uno dei maggiori crucci per i cittadini del nostro tempo, la causa della loro delusione e del loro distacco dalle istituzioni politiche. Prefazione di Raffaele De Mucci."" -
Artisti della tarda maniera nel viceregno di Napoli. Mastri scultori, marmorari e architetti
Questo volume è il secondo di una collana di Storia delle Arti al quale faranno seguito altri studi, alcuni in fase di elaborazione e di prossima uscita. Il titolo Fonti, Attribuzioni e Documenti affronta il problema della metodologia attraverso cui esplorare diversi aspetti del patrimonio artistico, non solo quelli relativi alla Calabria. L'intenzione principale è quella di produrre monografie di approfondimento relative a temi artistici e architettonici, nel tentativo di far luce su opere e artisti più o meno noti, oltre a fare emergere le tante connessioni fra importanti centri culturali, al fine di costituire una rete di riferimenti necessaria per la ricostruzione dell'identità artistica di un territorio. Attraverso una serie di saggi il volume tratta diverse problematiche relative alla scultura, ai marmi decorativi e all'architettura della tarda maniera nel viceregno napoletano. In modo specifico, con lo studio di alcune importanti sculture calabresi l'autore propone non solo di ampliare il catalogo di artisti di notevole rilevanza come Pietro Bernini o Michelangelo Nacherino, ma tenta di delineare la fisionomia di personalità ancora poco indagate, avanzando nuove analisi critiche su alcune opere e cicli decorativi marmorei napoletani. Una particolare attenzione è rivolta alla secentesca decorazione dell'abside del Duomo di Napoli e ai primi interventi della cappella di S. Gennaro. -
Tracce d'inchiostro. Economia, politica e storia in alcuni libri già freschi di stampa
Questo volume, traendo spunto dal contenuto di un gruppo di libri, recentemente apparsi, offre articolati commenti su tematiche di varia natura: vuoi di teoria economica e di teoria della politica economica, vuoi di storia economica e di storia ""tout court"""", vuoi di vago sapore sociologico e se mai antropologico, vuoi di genere biografico e di carattere memorialistico. Con l'intento di spingere il lettore a riflettere su problematiche che non dovrebbero venir da lui vissute come estranee: perché tali certo non sono, a voler esemplificare, il perseguimento di una stabilità economica che non sacrifichi le prospettive di crescita, il denunciato declino economico e politico dell'Europa, la necessità di recupero di quel """"collante"""" dell'unità nazionale in pericolo che è il perduto amor patrio, l'ideale antico ma non antiquato del """"buongoverno"""", l'eterno conflitto che oppone Stato e mercato, i sofferti sforzi di puntualizzazione in tema di libertà e di uguaglianza. E via discorrendo."" -
La creazione di valore nell'impresa sociale. Dal valore economico al valore sociale aggiunto
L'impresa sociale non è una nuova forma giuridica ma una qualifica, o meglio una qualificazione, che può essere attribuita a enti giuridici già individuati nel libro I del codice civile (associazioni, fondazioni) e nel libro V (società cooperative e lucrative). In ogni caso, anche gli enti ecclesiastici possono acquisire tale qualifica adottando un regolamento interno che recepisce i contenuti del decreto 155/06. Una novità, quindi, nel panorama delle organizzazioni non profit in Italia. Il volumetto suggerisce quali sono le strategie di miglioramento delle performance delle imprese sociali al fine di produrre valore sociale aggiunto. Questo book istantaneo è destinato a chi vuole avvicinarsi all'impresa sociale e capirne la forma e i contenuti. Ma è soprattutto indirizzato agli imprenditori sociali, agli operatori del mondo non profit, agli allievi dei corsi di formazione che trattano di imprenditoria sociale. -
Il campo dei miracoli. Crisi finanziaria e nuovi modelli di sviluppo
La realtà in cui siamo oggi immersi è il prodotto di un modello di sviluppo occidentale basato sul primato del mercato sullo Stato, sull'idea che l'economia possa autoregolarsi e sulla preminenza della libertà individuale e del denaro al di sopra di ogni altro valore. In tale quadro lo sviluppo della tecnologia dell'informazione e delle telecomunicazioni ha razionalizzato e potenziato ogni tipo di attività realizzando economie di scala e di scopo mai conosciute in passato e ponendo in contatto le genti. Il risultato è un sistema globale ricco di opportunità, in continua evoluzione, interconnesso, ma instabile e teso a esasperare le disuguaglianze. Esso avrebbe dovuto essere adeguatamente controllato al fine di contrastarne le possibili distorsioni. Così non è stato e la crisi ne è la prova provata. Inoltre, appaiono palesi le difficoltà dei decisori a porre adeguato riparo ai danni economici e sociali prodotti dalla crisi e la loro volontà di non modificare il modello di sviluppo, ma di apportarvi solo taluni correttivi. -
Cossiga e l'intelligence
I servizi segreti sono circondati da una leggenda nera. Eppure risultano indispensabili per la democrazia. È questo il messaggio che Francesco Cossiga ci ha lasciato, invitando a riflettere per comprendere di cosa parliamo quando parliamo di intelligence. Il Presidente Emerito della Repubblica ha invitato il mondo della politica, della cultura e dell'informazione a confrontarsi su un tema centrale per la sicurezza e il benessere dello Stato. I saggi contenuti in questo volume ne illustrano la profondità del pensiero e la vastità della visione. Giorgio Galli, Rosario Priore, Giulio Cazzella, Carlo Jean, Pino Arlacchi, Paolo Savona e Carlo Mosca hanno prodotto approfonditi contributi per fare conoscere alla pubblica opinione questo aspetto di Francesco Cossiga, che ha costantemente auspicato lo studio dell'intelligence nelle università del nostro Paese. -
Banditi e briganti. Rivolta continua dal Cinquecento all'Ottocento
Storia di lunga durata. Storie di uomini, e di donne, molto diversi tra loro. Storie di banditi, come venivano chiamati tra il Ciquecento e il Settecento quelli che erano colpiti dal bando, cioè un decreto di espulsione dalla comunità di cui facevano parte, briganti come nell'Ottocento i francesi definivano tutti quelli che s'opponevano alla loro dominazione. Bandito e brigante non sono prodotti solo del Mezzogiorno che in tempi diversi li troviamo in Calabria, Basilicata, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise, Lazio, Veneto, monte, Toscana, Emilia-Romagna. Una lunga scia di sangue fatta di atrocità, corpi squartati, teste mozzate esposte ovunque. Crudeltà da tutte le parti. Repressione cieca, crudele, selvaggia pensa di risolvere problemi, che sono sociali e politici, facendo ricorso alle armi, al carcere, alle fucilazioni indiscriminate. Dalla Repubblica di Venezia allo Stato Pontificio, dal Regno di Napoli al neonato Regno d'Italia tutti i regnanti si comportano allo stesso modo. L'altra faccia della repressione è la scelta degli Stati di venire a patti, scendere a compromessi, di fare accordi con i malviventi. briganti c'è un'enorme letteratura. Mancava un libro che contasse il filo che lega e che separa banditi e briganti, che mostrasse le diverse componenti - politica, religiosa, sociale, culturale -, che demistificasse falsi miti come quello che i mafiosi sarebbero i figli naturali o gli eredi legittimi dei briganti. -
Storie di locazioni e di fantasmi
Come deve reagire il giudice se l'inquilino o il compratore di una casa chiedono di poter provare che essa è infestata dai fantasmi al fine di svincolarsi dal contratto? Oppure se lamentano che il locatore o il venditore ha taciuto, al momento dell'accordo, che essa ha la fama di casa ""maledetta""""? Se molti pensano che tali questioni siano appartenute esclusivamente alla letteratura, al teatro o al cinema, avranno la sorpresa di scoprire che esse sono state spesso affrontate nei tribunali in varie epoche e in diversi luoghi; e confluite quindi in una vasta giurisprudenza."" -
La sicurezza nel trasporto e nelle infrastrutture della navigazione marittima ed aerea
Il presente volume raccoglie gli Atti del convegno ""La sicurezza del trasporto e delle infrastrutture nella navigazione marittima ed aerea"""", organizzato dalla cattedra di Diritto della navigazione e di Diritto dei trasporti dell'Università degli Studi Magna Grascia di Catanzaro il 13 e 14 febbraio 2009. La manifestazione scientifica ha voluto costituire un momento di riflessione sugli interventi normativi in tema di sicurezza, destinati a riverberarsi in modo significativo anche sull'accesso a porti ed aeroporti, sul controllo delle operazioni di imbarco e sbarco di persone e cose, sulle competenze della Pubblica Amministrazione e sulla responsabilità dei gestori. La più recente legislazione si caratterizza sia per il perfezionarsi delle tradizionali misure di safety, dirette alla salvaguardia dei rischi tecnici connessi all'esercizio del mezzo nautico, sia per l'adozione di aggiornate disposizioni di security, volte a prevenire e neutralizzare """"atti di interferenza illecita"""". In tale contesto pare delinearsi un'accezione sfaccettata di sicurezza che, da tutela di un Interesse pubblico superiore, incide tanto sul riparto delle competenze fra i soggetti - pubblici o privati - a vario titolo interessati, quanto su aspetti prettamente contrattuali, introducendo l'assunzione di compiti di natura pubblicistica in capo a soggetti che mantengono la loro qualificazione privatistica."" -
Thomas Paine. La vita e il pensiero politico
Thomas Paine (1737-1809) è di solito considerato un autore poco originale, un efficace volgarizzatore di idee altrui. Questo studio, invece, valorizza il suo contributo come pensatore politico. Negli scritti painiani troviamo, infatti, una nitida formulazione del costituzionalismo liberale, che si articola a partire dalla primazia dei diritti innati dell'individuo. La ricostruzione non privilegia solo i profili concettuali ma pone attenzione al retroterra esistenziale che innerva in modo costante le singole prese di posizione di Paine. Tuttavia il sostrato emotivo non esaurisce il senso della sua riflessione, che si presenta come una sintesi esemplare della libertà dei moderni nella stagione di fondazione dei sistemi rappresentativo-costituzionali. -
Lo spirito della globalizzazione
I tre saggi contenuti nel libro formano un insieme di passaggi a favore di un argomento che percorre da lungo tempo il mondo moderno, da quando la gente ha cominciato a spostarsi da una stabile esistenza agricola alla più complessa e fragile situazione economica e umana della moderna città industriale, oggi tecnologizzata. La gente con una visione miope delle questioni sociali può credere che l'abbondanza e il potere siano oggi alla portata di tutti, a esclusione di coloro che hanno eliminato gli aspetti umani sui quali si fonda l'ordine moderno, con tutti i suoi autentici progressi. Queste tre voci forti e chiare convergono in una maniera che è tanto più sorprendente quanto più mostra un'armonia fondamentale tra persone le cui vite professionali e vocazioni sono state molto differenti. Prefazione di Robert Royal. -
Economia e cooperazione internazionale nell'area del Mediterraneo
L'Italia, asse del Mare di Mezzo, può svolgere più di ogni altra nazione il ruolo di ponte strategico tra Europa, Africa e Asia, in presa diretta sui mercati dell'Estremo Oriente. Se molti investitori esteri stanno scommettendo sullo sviluppo dell'area mediterranea è perché hanno intuito che questo mercato costituito da 280 milioni di abitanti, in forte sviluppo demografico ed economico, una volta agganciato allo spazio europeo, potrebbe aggregare un terzo del PIL mondiale entro la metà del secolo. Il rapporto tra integrazione internazionale e crescita è stato oggetto di un numero crescente di studi negli ultimi decenni. L'attenzione degli economisti si è concentrata sull'argomento nel tentativo di stabilire quale sia il nesso che lega queste variabili. Il volume affronta questi argomenti in due parti: la prima con un approccio sostanzialmente teorico, la seconda focalizzandosi sull'area del Mediterraneo.