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I giardini dei Minimi di San Francesco di Paola. La fortuna europea dalla Calabria, a Roma, in Francia. Ediz. a colori
Il convento fondato a Paola da S. Francesco a partire dal 1435 rappresenta un modello nello sviluppo del concetto e della composizione del giardino in età moderna. Posto in una splendida posizione, tra il mare e suggestive montagne, in prossimità della città, dominante il fiume Isca, sintetizza tutti i caratteri di un nuovo paradiso, in vista e parte integrante del paesaggio, con la successione delle coltivazioni di vigne-orti-frutteti-giardini sui terrazzamenti, articolati seguendo le caratteristiche del terreno. Bellezza e utilità sono le due categorie qualificanti gli spazi verdi messi a coltura, funzionali alla meditazione e alla preghiera, osservando i quattro elementi della natura dominati dal santo nell'atto di fondazione, ma anche base dell'alimentazione - davvero moderna e salutare - del nuovo ordine dei Minimi e delle cure che il santo - e poi i confratelli - sono in grado di assicurare ai bisognosi. Il lavoro dell'uomo, che plasma le caratteristiche naturali per consentire un armonioso insediamento, è quindi uno strumento di crescita e di salvazione, soprattutto se, come raccomanda il santo ai devoti che accorrono da lui per aiuto, è accompagnato dalla fede e da una vita onesta. Il valore sociale e spirituale di questi insegnamenti trova un largo seguito popolare e ben presto anche nei ceti aristocratici, estendendosi alla corte napoletana e a quella pontificia. La conoscenza dei principi e delle opere del Paolano si diffonde nell'ambito umanistico e politico fiorentino, soprattutto nelle opere di Marsilio Ficino, e in Francia, dove il re Luigi XI ottiene dal papa Sisto IV l'arrivo di S. Francesco nel 1483. Oltre a confortare il re, il Paolano è un esempio caro al figlio giovinetto, il futuro re Carlo Vili, che nella successiva discesa in Italia ammira moltissimo i giardini del regno di Napoli e porta con sé in Francia il sacerdote giardiniere Pacello da Mercogliano, oltre ad altri artisti italiani. È quest'ultimo che trasforma i giardini dei castelli reali francesi e in parte anche cardinalizi in composizioni ispirate al modello paolano, con compartimenti di fiori, frutteti e boschi su terrazzamenti armoniosamente inseriti nel paesaggio. Le novità di questi originali ""giardini all'italiana"""" sono oggetto di attenti rilievi e analisi da parte dei maestri dell'arte dei giardini francesi, Il fascino romantico dei giardini del Paolano, soprattutto nel territorio calabrese, suscita grande interesse nei viaggiatori del XVII e XVIII secolo, che osservano i contesti pittoreschi qualificati da soluzioni """"paesistiche"""" in largo anticipo sulle progettazioni dei grandi parchi europei."" -
Atlante delle mafie. Storia, economia, società, cultura. Vol. 4
Questo quarto volume dell'Atlante delle mafie è dedicato al rapporto tra economia e mafie. Il peso che le mafie hanno nell'economia, mondiale (e non solo in quella italiana) è tale che ormai sono le relazioni economiche, al pari di quelle politiche. A differenziarle dalle altre forme di criminalità organizzata. Sono, infatti, i rapporti con l'economia e con i circuiti economici legali le qualità essenziali che differenziano una criminalità comune o semplicemente organizzata da quella di tipo mafioso. Le mafie sono tra i protagonisti della sfera economica. Il connubio tra organizzazioni criminali mafiose ed economie ufficiali (in Europa, negli Usa, e in altri Paesi del mondo) è un dato incontrovertibile che produce notevolissimi effetti a catena. Gli studi statistici specializzati e i principali centri di studi sull'argomento hanno da alcuni anni fornito dati abbastanza stabili che sono stati fatti propri da organismi come l'Onu e l'Ocse. E sono proprio organismi ufficiali che da tempo hanno preso atto che questo connubio non riguarda livelli periferici e marginali dell'economia, ma sempre più il cuore delle aree strategiche dell'economia e della finanza, con effetti spesso sistemici. Oggi il controllo del territorio è solo un aspetto dell'identità mafiosa. Il controllo dell'economia è diventato più essenziale di quegli altri aspetti che nel passato definivano le qualità mafiose. -
Giovani e mercato del lavoro nella strategia Europa 2020. Competitività e istruzione tra speranza e illusione
Le competenze specifiche rappresentano un fattore chiave per i giovani ed il lavoro rimane un valore desiderato dell'esistenza umana. In un contesto in continuo cambiamento, i giovani italiani sono chiamati ad offrire un importante contributo alla crescita sociale ed economica dell'Europa. Ma il passaggio naturale e spesso scontato dal mondo della scuola e della formazione a quello del mercato del lavoro, nell'ultimo decennio si configura sempre più difficoltoso ed all'insegna di una strada incerta e tortuosa da percorrere, non essendo ancora ben chiari i legami e le corrispondenze tra formazione, sostegno all'occupazione e conseguente sviluppo economico. Un quadro dove si evidenziano diversi fenomeni sociali che rappresentano, in modo evidente, il ""disagio"""" del nostro sistema educativo ed economico. Ma nonostante l'elevata disoccupazione, si stima che in Europa un ingente numero di posti resta vacante, soprattutto nei settori della tecnologia ed informatica, e che dovranno essere occupati da giovani dotati di competenze adeguate e con una visione chiara e pratica di come """"va il mondo adesso"""". Nella speranza e forse nell'illusione che tutto cambi, soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia non si può certo rimanere fermi. La conoscenza, la dinamicità e la preparazione dei giovani sono indispensabili alla costruzione di una loro identità ed alla realizzazione umana e professionale. Questi sono i fattori alla base di una società che vuole affrontare il cambiamento."" -
La Repubblica di Caulonia tra omissioni, menzogne e contraddizioni
Il volume nasce dal desiderio che non vadano disperse le testimonianze di un accadimento che ha avuto come teatro Caulonia, paese dell’Alto Jonio della provincia di Reggio Calabria. Una sommossa di alcune centinaia di persone, durata pochi giorni e conclusasi con l’omicidio di un sacerdote, consumatasi con violenze messe in atto in nome della politica e dell’antifascismo. Si avvalse di un improvvisato Tribunale del popolo che avrebbe dovuto “giudicare” agrari e fascisti, ma che in realtà agì duramente, più che altro per vendette personali, su povera gente che fascista non era, rimandando al contempo incolumi la maggior parte sia degli gnuri che dei fascisti. Nel ripercorrere quegli eventi l’autore ricostruisce, attraverso le testimonianze raccolte anche dai protagonisti, non soltanto quanto accaduto nei giorni della sommossa, ma anche il contesto sociale del tempo. Molti di coloro che presero parte alla rivolta erano povera gente, alcuni privi di ogni forma di sostentamento, ed a loro un sindaco dal passato malavitoso aveva fatto sognare “vita civile per tutti, liberazione dall’oppressione, da ogni sfruttamento”. Ben presto essi compresero che la speranza di impossessarsi delle terre per lavorarle in proprio e trarne direttamente i benefici, non si sarebbe realizzata. Scuteri sostiene che quei giorni videro protagonista sicuramente Pasquale Cavallaro, il sindaco, ma anche il Partito comunista. Un lavoro di ricerca appassionato per cercare di fare chiarezza su alcuni accadimenti di una triste pagina di storia locale. -
Francescana e bonariana. Gavina Beatrice Manca (Ozieri, 1910-Palermo, 1979)
Il Sant’Uffizio, la S. Congregazione dei Religiosi, il card. Ernesto Ruffini, arcivescovo di Palermo, mons. Giuseppe Petralia, futuro vescovo di Agrigento, i Cappuccini, i Frati Minori, le Francescane Missionarie d’Egitto, i salesiani Dante Forno e Gino Corallo, pedagogista di fama internazionale, le sorelle Corallo, Figlie di Maria Ausiliatrice, il domenicano Roberto Stomeo, penitenziere della basilica romana di S. Maria Maggiore, sono alcune tra le Istituzioni e le persone la cui vita si è intrecciata con quella di Gavina Beatrice Manca (1910- 1979), una donna sarda che, dopo alcuni anni di vita religiosa, ha fondato a Palermo l’Istituto Nostra Signora di Bonaria per l’educazione dei fanciulli. Il volume costituisce il primo studio storico-critico sulla vicenda biografica di questa donna il cui ricordo è vivo tra quanti l’hanno conosciuta. -
Formiche (2016). Vol. 117: E-democracy. Il voto digitale e la democrazia diretta (oltre Casaleggio).
Formiche è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004 ed animato da un gruppo di trentenni con passione civile e curiosità per tutto ciò che è politica, economia, geografia, ambiente e cultura. Nato come rivista cartacea, oggi l'iniziativa Formiche è articolata attraverso il mensile (disponibile anche in versione elettronica), la testata quotidiana on-line formiche.net, un sito di informazione europea in lingua inglese anthill.eu, una collana di libri, un programma di seminari a porte chiuse Landscapes ed una Fondazione onlus. -
Percorsi d'arte in Italia 2016
Spesso l'arte contemporanea ci sembra un mondo chiuso e ripiegato sui suoi meccanismi, in tanti pensano che si tratti di sola speculazione, tuttavia, chi vi ha un po' di dimestichezza sa che molte delle forme, dei metodi, dei codici con i quali si compone e si sostanzia, oggi, la nostra cultura nascono in quell'universo, saccheggiato più o meno consapevolmente da chiunque si occupi di comunicazione, sia essa visiva o che impegni altri schemi non convenzionali. Resta il fatto che tale attività umana ha traghettato nel nuovo millennio l'eredità di molte conquiste, compiute nell'arco del XX secolo, con la volontà di proporle in assetti sempre nuovi. L'arte contemporanea consente di esprimere tematiche personali oppure sociali, di scivolare nella memoria così come nella protesta, di essere ancorata alle tecniche tradizionali o di prendere spunto dall'attivismo. È difficile definire un settore che può essere un campo per la speculazione finanziaria così come per la speculazione filosofica. Ma questa sua estrema libertà è la sua fascinosa malìa. -
Settant'anni di autonomia siciliana 1946-2016
Mentre si accende il confronto tra sostenitori e abolizionisti dell'autonomia siciliana in vista della riforma costituzionale, a settant'anni dalla nascita dello statuto, appare più che opportuna una lettura di lungo periodo dei caratteri che hanno orientato la nascita del regime di specialità e che, per quattordici lustri, ne hanno plasmato l'esistenza. La tesi di questo volume è che tale riflessione sarebbe stata necessaria già nell'assemblea dei padri consultori, non fosse altro che per mettere in chiaro le negatività storiche di quell'ideologia sicilianista, supinamente accettata da molti come la ""placenta"""" più idonea alla gestazione dell'autonomia. Non si è fatta, o forse non è stato possibile farla per l'infinita varietà dei linguaggi politici dell'epoca. E si è preferito costruire, invece, una impalcatura le cui forme istituzionali, pur disegnate per alte finalità dall'entusiasmo di alcuni, non contenevano in se l'antidoto per sconfiggere gli antichi mali. Così, il """"bambino"""" che è venuto fuori da quella """"placenta"""", quasi perfetto nelle forme, aveva già il sangue infetto. E settant'anni di vita dell'istituto autonomistico, tra luci e ombre, hanno fornito prove palmari, anche se non possono sfuggire le gravi responsabilità delle istituzioni statali e dei partiti nazionali. Certo sarebbe ingeneroso non salvare l'impegno e l'azione dei pochi, politici o funzionari, che hanno operato rifuggendo dagli schemi particolaristici e di privilegio, costume politico dominante in tutti questi anni. Il controverso bilancio che ci si trova costretti a tracciare oggi sembra tuttavia fornire linfa a chi nelle trasformazioni in atto vuole il livellamento tra regioni a statuto speciale e non. Questa non è però la direttrice degli studiosi che hanno scritto le pagine di questo libro dalle quali emergono riferimenti per una rilancio dell'autonomia e dei suoi istituti nella prospettiva europea dell'insularità."" -
Comunicare il territorio. Promozione e valorizzazione del patrimonio culturale del Molise
Qual è il nesso esistente tra comunicazione e territorio? Il fine del presente lavoro è quello di cercare di dare una risposta a tale quesito. Il territorio riveste un interesse di vitale importanza per ogni comunità civile e come tale, è oggetto di studio ai fini di una sempre più efficace valorizzazione economica e sociale. Il territorio oggetto di analisi, e messo sotto la lente d'ingrandimento del ricercatore è rappresentato dal Molise, una realtà territoriale con un'estensione tale da essere tra le regioni più piccole d'Italia. L'obiettivo del testo è quello di fornire - partendo da prospettive teoriche e con uno strumento rappresentato dal piano di comunicazione -un supporto per una corretta promozione e valorizzazione del patrimonio culturale del Molise. -
Apprendimento organizzativo e vantaggio competitivo
Le imprese per rimanere competitive negli attuali scenari caratterizzati da cambiamenti piuttosto rapidi necessitano di modificare le fonti del vantaggio competitivo. Numerosi sono i contributi della letteratura che evidenziano nell'inerzia, nella causal ambiguity e nella rigidità strutturale le principali difficoltà incontrate dalle organizzazioni per attuare i cambiamenti nella dotazione di risorse. Le pratiche volte a superare tali ostacoli proposte in letteratura vengono misurate in questo volume con il costrutto definito ""approccio al cambiamento"""". Tuttavia, tale approccio si basa su conoscenza già posseduta dall'impresa che potrebbe a sua volta essere resa obsoleta dai cambiamenti intervenuti nei contesti competitivi di riferimento. In tal modo, le imprese potrebbero non essere in grado di fronteggiare con successo le nuove sfide competitive. A partire da questa tesi, il volume sviluppa un nuovo framework di gestione del cambiamento basato sul concetto di 'metacognizione' che migliorando l'apprendimento organizzativo attraverso lo sviluppo dell'abilità di """"imparare ad apprendere"""" e interagendo con l'approccio al cambiamento riduce il rischio di fallimento per le imprese incumbent. L'efficacia dell'approccio metacognitivo come strumento per gestire i cambiamenti, migliorare l'apprendimento e le performance delle organizzazioni viene esplorata attraverso una verifica empirica condotta nel settore del vino italiano."" -
In partibus infidelium. Appunti su alcuni poeti in dialetto dell'Italia repubblica
Il libro raccoglie scritti su opere di poesia edite fra il secondo Novecento e l'inizio del Duemila. Gli autori in oggetto, senza limiti geostorici di sorta, hanno preso le mosse dal meridiano più a sud dell'Italia, da microluoghi ben definiti della Basilicata (Pierro, Brancale), della Calabria (Luzzi, Maffia), della Sicilia (De Vita), nel momento in cui ne hanno avvertito maggiormente lo stato di derelizione. Hanno in comune l'essere andati alla ricerca dell'adito più stretto e impervio per entrare nel serrato mondo delle lettere: senza una storia, senza poter contare su un patrimonio di esperienze, di riti, di testi, fondando una loro mitografia, una loro tradizione. Sono stati interpreti di dialetti/idioletti nella tipologia più periferica, marginale e arcaicizzante: quelli più vergini, i più consentanei per esprimere l'essenza della verità. Giammai rassegnati alla 'morte dei dialetti', postumi, hanno vissuto la condizione privilegiata di essere primi e (probabilmente) ultimi a scriverli. -
Contrabbando e legalità: polizie a difesa di privative, diritti sovrani e pubblico erario
Se è vero che il contrabbando è una forma di illegalità determinata da obblighi in molti casi non pienamente condivisi né accettati da tutta la popolazione, ne consegue una latitudine impressionante di situazioni, assai distanti tra loro, assimilabili a questa tipologia di delitto. Il presente volume, che pubblica gli atti del Convegno tenutosi presso l'Università di Messina nel dicembre del 2011, si propone pertanto di affrontare il tema da una specifica prospettiva. Come si legge dal titolo, si sono volutamente utilizzati i termini ""legalità"""" e """"polizie"""". Non si porterà dunque l'attenzione primaria sul contrabbando come fenomeno sociale ed economico, e neppure sulle forme in cui si svolge e si articola. Si intende invece concentrarsi in primo luogo sugli strumenti, da intendersi nel senso più ampio possibile, approntati dalle autorità (Stato, dunque, ma non solo) per contrastare il fenomeno. Protagonisti saranno dunque le polizie e i corpi armati, ma anche le tecnologie e le pratiche introdotte per ripristinare quello che l'autorità e il diritto hanno fissato come legalità. Il tutto viene osservato sul lungo periodo. Dunque sono qui discusse le difese dal contrabbando dal Medioevo al Novecento. Egualmente non sono posti limiti ai generi e alle forme di contrabbando di cui si analizzeranno gli strumenti adottati per contrastarli."" -
Sfida all'Occidente: il terrorismo islamico e le sue conseguenze. Dall'11 settembre 2001 all'elezione di Donald Trump
Dall'attacco dell'11 settembre 2001 all'offensiva terroristica dei nostri giorni, questo volume ripercorre la trama di una riflessione che sfida il politicamente corretto e l'accusa di fomentare un conflitto di civiltà di cui ancora oggi qualcuno continua a negare l'esistenza. Attraverso una raccolta ragionata degli scritti pubblicati negli ultimi quindici anni dalla Fondazione Magna Carta, e assumendo come centro ideale di gravità il discorso di Benedetto XVI a Ratisbona, il libro contrappone alla banale retorica della difesa degli stili di vita il nesso profondo tra l'attacco all'Occidente e la sua crisi di valori. Dimostrando che non è sufficiente rivendicare la «libertà di aperitivo» ma, per difendere la nostra civiltà, serve il coraggio di arrivare al fondo delle radici cristiane dalle quali essa origina. -
La kamikaze e altri racconti del paesaggio
Venti racconti brevissimi. Racconti che non raccontano. Illustrazioni che ci mostrano i tratti di un'esperienza di cui non vogliamo parlare, che esorcizziamo con battute di spirito, con gesti scaramantici. Persone e animali che condividono il destino del passaggio: improvviso, scelto, provocato, annunciato. Per ogni essere umano, ci sono un animale o una situazione. Dietro ogni situazione e animale, una personificazione dell'analogo destino. Si presenta una kamikaze, poi ecco un merlo predato da un gatto. Ecco un amore sfortunato e una farfalla intrappolata. La vicenda di un obeso e le giravolte di un pipistrello. Una feroce guerra tra formiche e il collasso di una stella. Ogni racconto viene introdotto da un haiku. Lo sguardo laico dello scrittore si posa senza retorica sull'impermanenza delle cose, sulla caducità della vita. -
Scritti politici. Costituzioni, Costituzione degli Ateniesi, Politica, Economia, Lettera ad Alessandro sul Regno, Frammenti dei dialoghi politici
In questo volume sono raccolte tutte le opere storico-politiche di Aristotele: la maggiore novità consiste nella prima traduzione in una lingua moderna di tutte le testimonianze e i frammenti delle 148 Costituzioni, secondo la ricostruzione di Olof Gigon. Seguono, nell'ordine, Costituzione di Atene, Politica, Economia, Lettera ad Alessandro sul regno (che ci è pervenuta soltanto in traduzione araba) e i pochi frammenti dei dialoghi politici (Sulla ricchezza, Sulla nobiltà, Sul regno, Alessandro o Sulle colonie, Politico). Le Costituzioni, la cui esistenza è ancor oggi controversa, sono ricostruibili tuttavia tramite una messe di citazioni, specialmente di Plutarco, e gettano una nuova luce sul nesso tra storia e politica. Lungi dall'essere mera cronaca, la storia è storia politica e filosofia della storia. Il ragionamento per stadi ed epoche, tipico della storia, s'integra con e sorregge il ragionamento per generi e specie, tipico della scienza in generale e di quella politica in particolare. Tale nesso è sviluppato dal saggio introduttivo del curatore, Federico Leonardi, che inoltre, discutendo le questioni filologiche e filosofiche di ogni scritto li inquadra in una visione unitaria e nel rapporto di Aristotele con due opposti regimi, la democrazia di Atene da una parte e l'impero di Alessandro dall'altra. Ne emerge una visione ancora attuale, un sistema politico misto, la repubblica, capace di moderare i pericoli sempre latenti della tirannia cieca della maggioranza o della deriva oligarchica, e compatibile con un governo globale illuminato. -
The castle on the Hudson. Charles Paterno and the american dream
Charles Paterno ha sette anni quando parte da un piccolo paese della montagna lucana, Castelmezzano, per imbarcarsi su una delle carrette del mare dirette in America. Trent'anni dopo è uno dei più grandi costruttori di New York City, tra i primi a tirar su i grattacieli destinati a disegnare la più famosa skyline del mondo. Intelligenza, genialità, intuito, capacità di anticipare i tempi ne fanno un autentico protagonista della vita cittadina. Crea le città giardino, punta sulle nuove tecnologie, si affida ai migliori architetti. Vuole offrire non solo case, ma nuovi stili di vita a decine di migliaia di persone. Il suo primo sogno americano ha l'aspetto di un castello di marmo bianco, nel punto più alto di Manhattan, dove vive per anni con moglie e figlio, circondato da una piccola e fedelissima corte. Amico di Giuseppe Prezzolini, regala alla Casa Italiana della Columbia una biblioteca di ventimila volumi, la Paterno Library. Fiorello La Guardia, il sindaco italo-americano di New York, lo definisce ""un genio"""". Nato povero muore ricco sul green del più esclusivo Country Club del Westchestr."" -
L' acropoli (2016). Vol. 5
Rivista bimestrale di politica e varia cultura diretta da Giuseppe Galasso. -
Io sono l'elemento di mezzo. L'Italia, Yan Wang, la Cina
L""'elemento di mezzo"""" è Yan Wang, geniale mediatrice che utilizza il grimaldello della cultura per formare la gente a saper accettare chi rappresenta il nuovo ed è diverso da noi, ma anche tanto simile. Emilio Salierno è l'inviato speciale"""" di una storia di passioni, delusioni e successi di una mongola bella e dominante e della sua conversione da spietata affarista ad operatrice dell'avvicinamento tra due civiltà. Un impegno nel solco della nuova Via della Seta e dei grandi pionieri italiani del dialogo in terra asiatica, ispirato dal Taoismo, illuminazione e supremo legislatore. Il racconto non è solo una biografia, un romanzo, un dialogo, un diario di viaggio e una testimonianza spirituale, ma racchiude un po' di ciascun genere, tra curiosità e digressioni su vicende intime ed elementi di filosofia, storia, economia, turismo, medicina tradizionale e alimentazione degli orientali. Un'operazione sviluppata secondo i dettami del Tao di Lao Tzu e della teoria yin/yang: i fatti umani devono fluire secondo l'ordine naturale. Una proposta che rispecchia il modo di essere di Yan Wang, i suoi ideali. È una forte sollecitazione alla necessità di nuovi ponti da costruire tra Occidente e Oriente lanciata, non a caso, da Matera, patrimonio dell'Unesco, """"città della pace"""" e capitale europea della cultura per il 2019."" -
Costituzione e società. Scritti sul ruolo e sull'effettività della Carta repubblicana
Il volume raccoglie alcuni scritti, per lo più inediti, che costituiscono i testi, in gran parte riveduti e aggiornati, di relazioni e interventi a convegni e a seminari su tematiche spesso di confine, che pongono il problema dell'effettività della Costituzione e del diritto costituzionale nei diversi contesti sociali. I contributi affrontano, tra l'altro, i temi della vocazione utopica della legge fondamentale, del rapporto tra fatto e diritto e dell'interpretazione dei principi costituzionali in relazione ad importanti questioni giuridiche come quelle della responsabilità medica, del consenso informato, del pluralismo religioso e culturale e dell'esposizione dei simboli in luoghi pubblici. Si affrontano, infine, in una prospettiva costituzionalistica, temi di grande attualità come quelli della riforma dell'ordinamento giudiziario, della lotta alla criminalità organizzata e dei recenti e importanti interventi riformatori in ambito di diritto amministrativo. -
Enotri e Brettii in Magna Grecia. Modi e forme di interazione culturale. Vol. 21-2
La ricchezza del patrimonio storico e archeologico della Calabria, dalla protostoria all'età ellenistica, non si esaurisce nello splendore della cultura delle città magno-greche fiorite lungo le coste ionica e tirrenica, ma include la serie di insediamenti degli Enotri che con esse avevano in varie forme interagito fino all'epoca classica e di quelli dei Brettii strutturatisi dalla metà del IV secolo a.C. in poi. Disseminati nelle aree collinari, a controllo dei punti di accesso dalla costa e della viabilità interna favorita dal sistema idrografico, tali insediamenti solo negli ultimi decenni hanno cominciato ad essere sistematicamente indagati. Con questo secondo volume si porta a compimento il progetto ""Enotri e Brettii in Magna Grecia"""", avviato un decennio fa allo scopo di favorire la conoscenza e la valorizzazione di tutti questi siti presenti nel territorio regionale in un'ottica di continuità e con attenzione alle modalità di interazione fra Greci e Italici.""