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Mostrati 1941-1960 di 10000 Articoli:
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Con Flaiano e Fellini a via Veneto. Dalla «Dolce vita» alla Roma di oggi
Attraverso lo sguardo dell'autore, osservatore e protagonista al tempo stesso, rivive in queste pagine la Roma degli anni cinquanta e sessanta, con i suoi fermenti culturali e artistici, immortalata nel suo momento di massimo splendore e rievocata poi fino agli inizi del Duemila. È il racconto di quella stagione irripetibile che fu il secondo dopoguerra, con i caffè di via Veneto e di piazza del Popolo, salotti all'aperto e laboratori di idee, ritrovo di tanti attori, cineasti, pittori, scrittori e giornalisti. Russo ricorda le passeggiate con Carlo Levi, la frequentazione con Flaiano (di cui descrive ombrosità e passioni), le bizzarrie e il genio di Fellini (innamorato quanto lui della Roma del tempo). E poi ancora una galleria di personaggi che vanno da Maccari a Guttuso, da Moravia a Pasolini, dalla Magnani a Brancati ad altri ancora. La dolce vita romana ripercorsa non con rimpianto ma con nostalgia, sentimento che si addice a un periodo tanto ricco di vitalità e di personalità d'eccezione. -
Scritti selvaggi o della lotta con la vita che ci divora
Il dolore, la morte, il conflitto, il dominio, la sicurezza, la libertà ma anche il sesso, il gioco, il bar, il calcio, la pizza, il cretino, il niente sono tra i temi di questi ""Scritti selvaggi"""". Se ne compone una filosofia del quotidiano ad altissima temperatura umorale emanata, come per esplosione atomica, dalla perenne belligeranza tra pensiero e vita. I due poli si attraggono e si erodono, si influenzano e si completano: """"La vita - afferma il filosofo selvaggio - risale al pensiero e chiede di essere compresa e risanata. E il pensiero, una volta compiuta la sintesi, si rida in pasto alla belva che lo divora"""". In queste pagine vi è soprattutto un metodo, non convenzionale, di guardare ai fatti del mondo attraverso i registri del pamphlet o del diario in pubblico, dell'invettiva o dell'oracolo che ogni spirito libero può far proprio e applicare a se stesso. Un libro scorretto, vitale, antiaccademico, letterario, a volte anche sboccato (mai incivile), in cui si avverte il tono di grandi maestri, da Nietzsche ad Heidegger a Croce, o ci si imbatte, inaspettatamente, in Ennio Flaiano e Indro Montanelli, Totò e Franco Califano, Manlio Sgalambro e i Baustelle."" -
Come superare il socialismo municipale
Un libro che affronta la questione più che mai attuale dei servizi pubblici locali sotto la regia di un grande protagonista del diritto amministrativo, con un concerto a più voci di economisti, giuristi, esperti, uomini di Governo. Non si tratta di una semplice rassegna di posizioni, ma di un lavoro tenuto insieme dal filo rosso di un chiaro orientamento verso la vera privatizzazione e liberalizzazione dei servizi pubblici locali, al fine di superare il socialismo municipale e ricreare condizioni di competitività e di mercato nei territori locali. Si tratta di un libro scritto in forma chiara e divulgativa, ma con una rigorosa base scientifica, che è anche un ""libro miniera"""" in cui si può reperire, tra l'altro, la complessità del quadro giuridico di riferimento delle aziende pubbliche locali, in un panorama compiuto di dati ed elementi quantitativi del sistema pubblico locale, ed un'idea originale e forte se si vuole puntare su vere privatizzazioni."" -
Formiche (2016). Vol. 120
Formiche è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004 ed animato da un gruppo di trentenni con passione civile e curiosità per tutto ciò che è politica, economia, geografia, ambiente e cultura. Nato come rivista cartacea, oggi l'iniziativa Formiche è articolata attraverso il mensile (disponibile anche in versione elettronica), la testata quotidiana on-line formiche.net, un sito di informazione europea in lingua inglese anthill.eu, una collana di libri, un programma di seminari a porte chiuse Landscapes ed una Fondazione onlus. -
Tornacontisti cacadubbi panciafichisti. Mito e realtà della guerra a Cosenza (1940-1945)
Il fascismo in provincia. Populismo, opportunismo, falsa retorica e trasformismo. Tutti sul treno del vincitore ma pronti a scendere alla prima fermata se le cose vanno male. Il caso di Cosenza non dissimile da tanti altri. Durante la guerra - scrive Giovanni Sole - i gerarchi cosentini lamentavano che, mentre i soldati combattevano fino all'estremo sacrificio per la grandezza della Patria, molti borghesi cacadubbi, panciafichisti e tornacontisti, aspettassero gli eventi pronti ad aggregarsi ai vincitori. I pochi antifascisti non avevano il coraggio di palesare le proprie idee, si nascondevano dietro le persiane, ascoltavano le radio nemiche e sognavano di scendere in piazza al seguito di un battaglione sovietico o inglese! I caporioni fascisti, che si autodefinivano uomini senza macchia e senza paura, pronti ad immolare la vita per la rivoluzione fascista e per la vittoria, alle prime bombe sganciate dai quadrimotori nemici, però, si rifugiarono nelle campagne e allo sbarco in Calabria degli anglo-americani si nascosero, si diedero precipitosamente alla fuga o fecero il salto della quaglia. Sconfitti e accusati di aver contribuito alla rovina dell'Italia, furono tutti riconosciuti colpevoli dalla Commissione per l'epurazione ma condannati solo alla sospensione per due anni dei diritti elettorali passivi ed attivi. In nome della pacificazione nazionale furono poi amnistiati e la tremenda guerra che aveva portato miseria, fame, sofferenze e lutti fu dimenticata. Un libro documentato, amaro e ironico, tra ricerca storico-antropologica e pamphlet. Una riflessione sul comportamento degli italiani, colti in un momento cruciale della storia. -
Antropologia e società. Studi in onore di Vincenzo Spera
Questo libro raccoglie saggi di storia religiosa, risultati di ricerche sul campo, riprese di autori classici, riflessioni epistemologiche sui processi di patrimonializzazione della cultura immateriale e nuove letture di documenti legati alle tradizioni popolari. Temi ricorrenti nel percorso scientifico di Vincenzo Spera, antropologo al quale questa raccolta di scritti è stata dedicata quale riconoscimento alla sua prestigiosa carriera accademica, studi che in buona parte ne riflettono gli interessi scientifici, la vivacità culturale e l'approccio interdisciplinare del metodo. Uno studioso mai scontato, instancabile sostenitore della ricerca sul campo, dotato di una curiosità energica ma sempre ancorata a quel rigore metodologico che costituisce espressione autentica della sua indole di ricercatore. Un «antropologo condotto», Enzo Spera, che nel solco della grande tradizione demartiniana, ma con occhio sempre attento a nuove linee interpretative, ha saputo approfondire i temi della cultura popolare in «viaggio» nei Sud. -
Kurban. Il sacrificio
Una riflessione autobiografica-politica sugli undici anni che hanno visto Edi Rama sindaco di Tirana. Un testo scritto all'indomani della sua bruciante sconfitta per il rinnovo del mandato e all'avvio della campagna elettorale che lo ha portato ad essere primo ministro. Un racconto dell'Albania contemporanea da un particolare e privilegiato punto d'osservazione. Memoriale, proclama, strumento di lotta, manifesto politico, analisi storico-antropologica, questo libro è anche un ""manuale di cittadinanza albanese post-comunista"""". Un testo chiave per meglio comprendere i fermenti di un Paese cerniera tra le spinte europeiste e le attrazioni islamiche, tra arcaicità e modernizzazione. Una lettura utile a comprendere l'importanza di buone relazioni politiche, diplomatiche ed economiche tra Italia e Albania. Prefazione di Daria Bignardi."" -
La casa di pietra
Lo scenario è quello del profondo Sud degli anni '50 alle prese con il dopoguerra e con i gravissimi problemi della ricostruzione. In un paesino alle falde dell'Aspromonte si dipana la storia di una famiglia di origine contadina -ormai arricchita ed entrata a pieno titolo nella borghesia del '900 - in cui le figure maschili, impegnate a conservare intatti i valori fondamentali e le dignità compromesse, sono affiancate dalle straordinarie donne della famiglia: generose, ricche d'ingegno, lavoratrici instancabili, amanti appassionate e madri intraprendenti. Il filo autobiografico, nel racconto, è solo di facciata: un modo semplice e diretto per accendere l'interesse del lettore per un Sud straordinario, vitale e coraggioso. -
Discriminazioni in una regione del Mezzogiorno. I risultati di una ricerca in Calabria
I contributi raccolti in questo volume si fondano su prospettive e metodi di analisi diversi, offrendo uno sguardo d'insieme sul fenomeno della discriminazione in Calabria. Il percorso di ricerca si è concentrato su due assi: la percezione dei calabresi sull'esistenza di fenomeni discriminatori e le forme che questi assumono rispetto a comunicazione, sanità, religione, scuola e lavoro. Il primo filone di analisi è stato approfondito attraverso una rilevazione campionaria del Laboratorio CATI del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'Unical. Il secondo ha utilizzato strumenti qualitativi, interviste in profondità e focus group. Il volume, dunque, consente di cogliere, da un lato, le vischiosità culturali e istituzionali su cui si fonda e si trasmette il pregiudizio, dall'altro, le esperienze impegnate al superamento della discriminazione e della disuguaglianza. Per questo, esso offre elementi conoscitivi e analitici d'interesse e utilità per studiosi, educatori, professionisti del sociale e tutti coloro che agiscono contro le discriminazioni. -
Donne, bioetica e cittadinanza
È possibile parlare di una “bioetica differente”, in cui l’appartenenza di genere risuoni con un timbro comune, pur nella diversità delle voci? E che senso ha la domanda oggi, in un tempo in cui identità di genere e differenza sessuale sono oggetto di radicali ripensamenti? Questi interrogativi circolano nel testo, declinandosi a cavallo tra teoria e narrazione di esperienze. La prima parte offre spunti di riflessione sul senso che la differenza uomini/donne assume oggi tra ethos, bios e polis, fermandosi per un verso sul rischio attuale di un’eclissi della differenza sessuale, per l’altro sul valore della cultura della differenza per la vita della famiglia e per i diritti di cittadinanza. Questi e altri spunti teorici fanno da sfondo all’ultima parte, dedicata a due temi caldi sul versante della cittadinanza: il nesso tra il pensiero della differenza di genere e una nuova visione della disabilità e le diverse letture del pensiero delle donne sulla maternità surrogata. Gli stessi interrogativi di fondo animano le narrazioni di esperienze sul rapporto tra donne e bioetica nel contesto italiano. Suggestioni, indicazioni di senso sulla peculiarità dei contributi delle donne giungono dalle analisi condotte da autorevoli componenti di comitati o associazioni in cui “si fa bioetica” nel nostro paese, dal Comitato nazionale per la bioetica, ai comitati etici locali, all’Istituto italiano della bioetica. In modo speculare, a partire da uno sguardo d’insieme storico e sociologico e da esperienze associative, si riflette su come le tensioni del dibattito bioetico tornino nella vita delle associazioni di donne presenti nel nostro paese, come il Centro italiano femminile e l’Unione Donne in Italia. -
L' acropoli (2017). Vol. 1
"L'Acropoli"""" è una rivista bimestrale di politica e varia cultura diretta da Giuseppe Galasso. Il titolo della testata riprende quello della rivista di Adolfo Omodeo, che la diresse per due anni, nel biennio 1945-46, fino alla morte. Il periodico attuale, fondato nel 2000, è una rivista di cultura varia, ma, soprattutto, di alta cultura politica. Gli intenti e il programma della rivista sono esposti dettagliatamente nel primo numero della rivista stessa (1/2000). Tra i collaboratori, tra l'altro, si contano validi intellettuali italiani e stranieri, mentre il vincolo di unitarietà e di intervento critico è garantito dalla personalità scientifica del direttore." -
Giustizia e «rigenerazione». Politiche e pratiche del diritto penale in Italia nel triennio repubblicano (1796-1799)
Il volume propone un'interpretazione del Triennio repubblicano in Italia come laboratorio di sperimentazioni, incrocio di culture, fucina di contaminazioni con particolare attenzione al legame tra strategie politiche, culture giuridiche e processo penale. Diritti naturali, diritti dell'uomo codificati e costituzioni, diversamente reinterpretati, diventano punti di riferimento non marginali delle pratiche di giustizia se non dell'azione legislativa tout-court. La traduzione è una matura e diffusa coscienza dei diritti, del primato della legge, delle garanzie giurisdizionali, della libertà individuale, anche in chi si oppone al ""primato"""" francese. La larga diffidenza nei confronti del concetto e della pratica della giustizia di eccezione sembra ulteriormente sottolineare la specificità della cultura giuridica italiana. In quest'ampia cornice le diuturne polemiche sull'imperialismo giuridico francese, inteso nel senso di una politica volta programmaticamente a imporre con la forza ideali, norme, costumi estranei alla storia e alle tradizioni giuridiche dei territori italiani, perdono in misura notevole il loro significato."" -
Il virus totalitario. Guida per riconoscere un nemico sempre in agguato
Un'interpretazione nuova del fenomeno totalitario, basata sulle affinità con quello organico virale, e che naturalmente tiene conto della vasta bibliografia novecentesca e successiva sull'argomento. Il totalitarismo come fenomeno parassitario e strumentale, ""vampiresco"""", del materiale culturale, psicologico, sociale e politico contemporaneo. Conseguenti affinità fra i due totalitarismi storici (comunismo e nazismo) e contemporanei (islamismo radicale, nazicomunismo postsovietico) ma anche presenza di humus pretotalitari nelle società democratiche occidentali."" -
L'economia arancione. Storie e politiche della creatività
Creatività è divenuta, negli ultimi anni, una parola della politica e dell'economia. Le grandi organizzazioni sovranazionali - dall'Unesco, all'OCSE, all'Unione Europea - considerano le cosiddette industrie creative - quelle che ""trasformano"""" la cultura In attività economica - uno dei motori della crescita. In tutto il mondo Stati, città e regioni dedicano loro leggi, rapporti, programmi d'intervento. Per descriverle alcuni osservatori parlano di Creative Economy, altri di Orange Economy, l’Economia Arancione. È uno sviluppo cui hanno contribuito concrete esperienze di governo - da quelle australiana e britannica sino a quelle, più recenti, di molti Paesi dell'Estremo Oriente - e l'attività di think tank, centri di ricerca e università di tutto il mondo. Il volume ripercorre le principali tappe di questo itinerario. Analizza le politiche e le dinamiche che lo hanno sostenuto. Esamina gli strumenti di intervento utilizzati. Il tutto con l'obiettivo di porre le basi di una concreta politica italiana """"per"""" la creatività, un'azione che ci allinei alle esperienze più avanzate e contribuisca al rilancio della nostra economia."" -
Quando la morale celebra la Pasqua
"Il merito di questo volume che assume la Pasqua come fondamento della riflessione teologico-morale e della proposta morale cristiana, è di far riscoprire la necessaria mediazione tra vita e fede, tra teologia e antropologia, perché il Vangelo di Cristo continui ad essere evento salvifico nella concreta vita di quanti lo accolgono ed energia di trasfigurazione del mondo in dimensione messianica. Infatti, come ribadisce Papa Francesco nell'ultima lettera apostolica, """"Misericordia et misera"""", dal memoriale del mistero pasquale di Cristo, «scaturisce la salvezza per ogni essere umano, per la storia e per il mondo intero» (n. 5). Inoltre, il testo rivela come gli autori abbiano «a cuore la finalità evangelizzatrice della Chiesa e della stessa teologia e non si accontentino di una teologia da tavolino». Il loro rimane sempre un proficuo servizio ecclesiale, un'indispensabile «parte della missione salvifica della Chiesa» (eg, 133)."""" (Dalla Presentazione di Corrado Lorefice)" -
Res pubblica. Rivista di studi storico-politici internazionali (2016). Vol. 1
Rivista quadrimestrale diretta da Giuseppe Ignesti e Rocco Pezzimenti che si occupa di studi storico-politici internazionali. -
La prova del no. Il sistema politico italiano dopo il referendum costituzionale
Come cambierà il sistema politico italiano dopo la vittoria del No al referendum? Quali alleanze politiche si verranno a formare in Parlamento e nella società? Quale sarà il destino dell'eterna transizione italiana? Per rispondere a questi e molti altri interrogativi, questo volume - nato dalle attività di ricerca condotte sul tema dal prestigioso Istituto Cattaneo -raccoglie le analisi e le ricerche di alcuni dei più noti studiosi della politica italiana e fornisce interpretazioni originali sul voto del 4 dicembre 2016, considerato da molti commentatori come un nuovo spartiacque nella storia d'Italia. Accantonati i toni «accesi» e i discorsi faziosi tipici della campagna elettorale, gli autori di questo volume offrono analisi precise e puntuali di tutti gli aspetti più rilevanti del referendum costituzionale, dalla straordinaria partecipazione elettorale all'esito differenziato del voto tra le regioni italiane, passando per il profilo politico e socio-demografico degli elettori. Con una diversità di approcci e una grande ricchezza di dati, i vari contributi qui raccolti permettono di analizzare le molteplici sfumature di un voto che, oltre alle conseguenze che ha già prodotto sul governo e la leadership di Matteo Renzi, promette di avere un impatto duraturo sul futuro del sistema politico italiano. -
La governance dell'emergenza. Esperienze di programmazione dello sviluppo in un'area urbana del Mezzogiorno
Il volume analizza i processi e le trasformazioni che hanno caratterizzato negli ultimi anni un'area urbana del Sud d'Italia, quella di Cosenza, prendendo in considerazione l'attuazione di alcuni strumenti di programmazione. Patti territoriali, progetti integrati, piani strategici si propongono, in forme differenti, l'individuazione di strategie di sviluppo e l'attuazione di forme di governance che possono far emergere le potenzialità locali oppure attuare politiche emergenziali tese a riprodurre posizioni e rendite di potere. La governance dell'emergenza, quindi, può essere intesa in senso positivo come ciò che affiora, oppure in un'accezione negativa come qualcosa di critico che necessita di interventi urgenti e che può essere gestito in maniera ambivalente nell'opacità decisionale. La ricerca condotta ha cercato di evidenziare le dinamiche che hanno caratterizzato la fase di concertazione delle esperienze analizzate nell'area urbana di Cosenza e verificare la diffusione di forme di governo innovative in grado di generare discontinuità e sedimentare un percorso effettivo di apprendimento istituzionale nel contesto locale. L'intento è stato quello di offrire un contributo conoscitivo e di riflessione in una fase di mutamento nella quale l'area urbana può diventare il luogo all'interno del quale è possibile, per i diversi soggetti, individuare prospettive e strategie comuni di crescita per il territorio. -
Malura
"Ca ti cogghjia a Malura"""": così le mamme di Calabria intimorivano, fino a pochi anni fa, i figli piccoli per non farli uscire di casa in certi orari particolari e preservarli dai pericoli della strada. La Malura è la controra: quel momento negativo e folle, capace di annebbiare la ragione e segnare l'esistenza degli individui e a volte dei popoli. In un giorno di maggio del 1978, una lettera dall'Argentina viene recapitata a mastru Corrà con la notizia che suo nipote è stato ucciso nei vicoli della Boca e che i mandanti dell'omicidio sono proprio di Itarica, l'antico borgo medievale calabrese dove il vecchio sarto vive, in solitudine, la sua condizione di vedovo. La stessa lettera gli annuncia l'imminente arrivo da Buenos Aires di Angiulì, la nipote mai conosciuta, sorella del ragazzo ucciso. Angiulì a Itarica incontra Rocco, un filosofo pescatore di cui si innamorerà perdutamente. Sul loro destino incombe però l'ombra inquietante della feroce dittatura militare argentina e della cieca violenza mafiosa. """"Il mare è l'anima che si fa materia e al mare non puoi mentire, specie quando hai un grande peso nel cuore."""" """"Malura"""" è anche una laica, commovente preghiera per la felice ossessione del mare ma è soprattutto un viaggio nei sogni, nel dolore, nel travaglio del riscatto e nella speranza." -
L'invenzione cristiana della laicità
La Grecia ha passato all'Europa l'idea di razionalità come discussione critica -e di conseguenza, per dirla con P.S. Shelley ""noi tutti siamo Greci"""". Ma non fu la Grecia a passare all'Europa i suoi dei. Il Dio delle popolazioni europee è il Dio della Bibbia e del Vangelo, è il Dio che relativizza il potere politico e, insieme, desacralizza, """"mortifica"""" la natura rendendola disponibile - non essendo più sacra e quindi intoccabile - alla manipolazione e all'indagine scientifica in una misura prima impensabile. La laicità dello Stato, laico perché non più assoluto; e la secolarizzazione, con una natura non più sacra e una Terra abitata da uomini fallibili: sono due realtà strettamente connesse al messaggio della Bibbia e del Vangelo. Per questo non si può dare torto a Th. S. Eliot quando afferma che """"se il Cristianesimo se ne va, se ne va tutta la nostra cultura. E allora si dovranno attraversare molti secoli di barbarie"""".""