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Essere italiani. La riproposizione di un protagonismo culturale perduto
Esiste una cultura italiana? Gli italiani possiedono un referente culturale comune che li identifichi propriamente come nazione capace di contribuire, insieme alle altre, allo svolgimento complessivo, oppure si deve considerare l'Italia un aggregato di individualità e di specificità regionali incapace di ordinarsi sulla scorta di valori condivisi? Che cosa significa, dunque, essere italiani? Nel saggio si tenterà di dare una risposta a queste domande mediante il richiamo al pensiero dei protagonisti della nostra storia e della nostra cultura. Esso è caratterizzato dall'anticattolicesimo e si ispira al primato della filosofia dell'umanesimo e, quindi, dei suoi valori: il sapere oportet (""doverosità della conoscenza filosofica e scientifica""""), l'alieni abstinentia (""""astenersi da ciò che è altrui""""), la dialetticità e la progressività della vicenda storica umana, il Deum Unum colere (""""onorare il Dio Uno""""), il cristianesimo illuministico. L'auspicio dell'autore è che venga finalmente meno la separazione degli italiani dalla loro specifica tradizione di pensiero mediante un nuovo Risorgimento culturale che ridia loro la dignità politica e culturale perdute."" -
Sociologia della salute. Prevenzione sociale e sanitaria delle malattie
L'autore pone l'attenzione sulla sociologia, disciplina che si è specializzata in diversi settori, si è dedicata a temi centrali per l'individuo e la società: dalla sociologia urbana, sociologia della religione, sociologia della conoscenza, ecc., alla sociologia della salute. La sociologia è anche una scienza che studia la società riuscendo a coglierne la mutevolezza propria e di ciò che ne fa parte. E la salute, non è esente da questo mutare. Dal XIX secolo si trasformano i concetti di salute e malattia, sempre più intimamente legati a un corpo riscoperto nelle sue caratteristiche fisiche, chimiche, biologiche e concepito in interazione con l'ambiente. Si afferma il concetto di salute da tutelare, in linea con lo sviluppo delle democrazie moderne e delle carte costituzionali. Con questo lavoro si è posta l'attenzione sulla prevenzione e promozione della salute, che implica un modo diverso di guardare alla salute: un nuovo scenario culturale, ambientale, sociale e politico. Insieme alla promozione della salute è di fondamentale importanza la prevenzione, che non riguarda il singolo individuo bensì l'intera comunità, quindi sarebbe necessario attivare una rete di coalizione e di forte motivazione attraverso programmi di comunicazione e formazione sulla popolazione nel suo complesso. -
La finanza sociale. Pubblico, privato, non profit: le prospettive comuni in Europa e in Italia
Questo volume è dedicato ai principali strumenti finanziari per il welfare e l'economia sociale in Italia e in alcuni Paesi europei. Sono stati analizzati strumenti diversi (l'impact investing, i bond etici e i bond ad impatto sociale, il social venture capital, il microcredito e la microfinanza, il crowdfunding e la collaborazione con le fondazioni comunitarie) che hanno la comune caratteristica di basarsi su una partnership finanziaria tra pubblico e privato. Il campo di applicazione è ampio: assistenza, sanità, abitazione, immigrazione, educazione, giustizia. Si tratta di fenomeni che, pur avendo ancora una dimensione ridotta rispetto alle quantità di risorse pubbliche dedicate al welfare nei Paesi europei, sono in crescita e stanno producendo esperienze interessanti e innovative. Potenzialità e limiti delle esperienze analizzate vanno messe in relazione con le trasformazioni dei sistemi di welfare pubblico nei Paesi europei che, da almeno due decenni, sono alla ricerca di un nuovo equilibrio tra la crescita e la diversificazione dei bisogni sociali e i limiti dei bilanci pubblici. Questo processo di revisione e riforma del welfare europeo riguarda anche l'innovazione nei rapporti tra pubblico e privato e la ricerca di forme di cooperazione e integrazione. Queste esperienze giocano un ruolo molto importante soprattutto nel welfare locale e proprio in riferimento a questo ricco e complesso scenario locale è pensato questo volume che vuole contribuire ad una maggiore conoscenza delle esperienze italiane e al loro confronto con quelle europee. Il volume rende conto del lavoro di ricerca realizzato grazie alla collaborazione di IFEL con un gruppo di ricercatori dell'Università di Roma TorVergata e di alcune Università europee. -
Corpo estraneo
Bianca è una giornalista che per mestiere ha sempre raccontato le vite degli altri, con passione e coinvolgimento. Si è sempre immersa in vicende e drammi non suoi, così completamente, fino a viverli ogni volta come propri. Anche se poi, all'atto della scrittura, ha potuto liberarsene e rimanere indenne. Ha difatti accantonato per anni la sua vita finché un giorno, forse per il solo sospetto di una malattia, è costretta ad accorgersi di sé, del suo corpo, ed è chiamata a fare i conti con la propria esistenza. Da qui un viaggio nella memoria, dall'infanzia in una cittadina del Sud Italia, agli studi universitari a Milano, il Sessantotto, la presa di coscienza politica, il matrimonio (una scelta forse avventata), le prime esperienze di lavoro, la maternità. E la solitudine in cui adesso si sente precipitata. La accompagnano in questo percorso le voci e le storie delle tante donne che ha incontrato e con le quali riscopre di avere intessuto una fitta trama di complicità, affetto e solidarietà. Ne viene fuori un intreccio tra ricordi personali e storia collettiva che riflette le speranze, le illusioni, i fallimenti e le conquiste di più generazioni. Un monologo interiore crudo e spietato, che si propaga, con forza e vigore, per cerchi concentrici su superfici sempre più estese. Un universo variegato e complesso in cui può riconoscersi ogni donna del nostro tempo. -
Persona e memoria. Oltre la maschera: il compito del pensare come diritto alla filosofia
Che cosa è, nel mondo umano, la persona? Tutto. Che cosa è, in tanti spazi del mondo contemporaneo, la persona? Nulla. Su questo tutto e su questo nulla è necessario oggi urgentemente interrogarsi. Questo libro affronta una doppia avventura: individuare i molti significati storicamente nascosti nella parola ""persona"""" e gli impervi significati speculativamente nascosti nell'essere persona. Ciò, allo scopo di mostrare come le due avventure possano, a un certo punto, sovrapporsi, interrogandoci daccapo. All'analisi emergono con forza inediti nuclei speculativi: la molteplice natura della metafora, la differenza di statuto fra l'idea e il concetto, la conoscenza scientifica nella sua miseria classificatoria, la spaesante consonanza fra l'idea matematica della sezione aurea e la ternarietà intrinseca nell'essere persona, l'impensato corrispondersi a specchio fra l'incompletezza strutturale dei sistemi formali e l'inclassificabilità esistenziale della persona, la catastrofe come momento speculativo intorno a cui è possibile superare l'opposizione tra cognitivismo etico e non-cognitivismo etico, l'emergente centralità - paradossalmente in negativo - della singolarità umana nella nuova temperie planetaria, caratterizzata da complessità e velocità. Si fa luce, in questo spazio speculativo, una nuova identità del nesso intrinseco fra la persona e la memoria, intendendo questa non come """"aver memoria"""", ma come """"essere memoria""""."" -
Viva l'Europa viva
Europei si nacque. Europeisti si era. Antieuropeisti o euroscettici lo si è diventati. Europeisti lo eravamo per normalità, molto anche per retorica, certo. Antieuropeisti lo si è diventati dopo avere goduto dei benefici dell'integrazione, i quando i molti errori commessi e l'affermarsi dei vincoli parametrali hanno consentito di operare la più fantastica delle falsificazioni: i conti dissestati, la spesa pubblica improduttiva, il debito stellare, la connessa demoniaca pressione fiscale, non erano più conseguenza delle scelte i che si erano fatte, del diffondersi dell'assistenzialismo, delle reclamate elemosine di Stato, dei contrasti al dispiegarsi del libero mercato e della tenace difesa delle rendite di posizione, ma erano tutte colpe dell'Europa. Ciliegiona sulla torta: la viltà delle classi dirigenti, politica e non solo, che anziché assumersi il compito di richiamare alla ragionevolezza e all'ordine hanno provato a scaricare il peso delle cose dovute su un'entità astratta e prevalente: ce lo chiede l'Europa. C'è del buono, in questo percorso degenerativo, che buono non è. Una delle cose buone è che dirsi europeisti non è più lo scontato e indistinguibile luogo comune, praticabile in qualche adunanza domenicale o in qualche rituale celebrazione scolastica. Dirsi europeisti è diventato un problema, un'affermazione che desta reazioni vivaci. Taluni credono sia quasi segno di follia. E io sono un europeista. -
La scoperta possibile. Scritti politici
Degli scritti politici di Eugenio Coloriti è esistita finora soltanto una ""prima selezione"""" (curata da Leo Solari). Spesso erroneamente, tali testi sono stati considerati minori (o addirittura presi sotto gamba) da chi è stato attratto da Colorni per ragioni professionali; oppure presi in considerazione solo in parte, a supporto delle proprie tesi; o riconosciuti davvero, nella loro importanza, da alcuni compagni di lotta di Colorni e da alcuni ricercatori che, tuttavia, non li hanno approfonditi a dovere. Sono scritti politici di grande valore che sono qui raccolti per la prima volta; e che vengono analizzati da un punto di vista inedito ma, in realtà, onnipresente nell'ordito del tessuto intellettuale colorniano: quello """"possibilista"""". Vale a dire, da quell'angolazione di pensiero colorniano-hirschmaniana (a cui si ispira oggi """"A Colorni-Hirschman International Institute"""") che consente, tra l'altro, di interrogarsi sull'attualità politica del contributo di Colorni."" -
Principio di autodeterminazione dei popoli e indivisibilità della Repubblica: il caso veneto
Questo testo intende analizzare, partendo dalla legge regionale veneta 19 giugno 2014, n. 16, istitutiva di un referendum consultivo sull'indipendenza della Regione del Veneto, ma successivamente dichiarata costituzionalmente illegittima con sentenza 25 giugno 2015, n. 118 della Corte costituzionale, sia l'impossibilità di individuare un ""popolo veneto"""" tanto alla luce del diritto interno quanto sul piano internazionale, sia il rapporto tra il principio di diritto internazionale consuetudinario di autodeterminazione dei popoli e quello di indivisibilità della Repubblica ex art. 5 della Carta costituzionale. In particolare, il saggio dimostra come il carattere """"assoluto"""" del principio di integrità territoriale precluda l'operatività dell'adeguamento automatico dell'ordinamento costituzionale al diritto internazionale generalmente riconosciuto, ai sensi del comma 1 dell'art. 10 della Costituzione repubblicana e che, pertanto, nessuna Regione italiana possa aspirare alla secessione, divenendo uno Stato indipendente e sovrano."" -
Quaderni degasperiani per la storia dell'Italia contemporanea. Vol. 6
"I quaderni degasperiani per la storia dell'Italia contemporanea"""", a cura di Pier Luigi Ballini, sono una nuova iniziativa della Fondazione Alcide De Gasperi per favorire una migliore, più approfondita conoscenza di De Gasperi e del suo tempo. Con i Quaderni si intende contribuire, in un largo arco tematico e cronologico, alla migliore conoscenza del pensiero e dell'opera degasperiani con la pubblicazione di carteggi e di altra documentazione inedita, di saggi e di note storiografiche per favorire un rinnovato dibattito sull'Italia contemporanea. Le ricerche archivistiche già avviate, in Italia e all'estero, sul movimento cattolico """"dall'opposizione al governo"""", sulla formazione di De Gasperi e sul suo impegno giovanile, sulla sua attività politica prima e dopo il fascismo consentiranno così - in un quadro europeo di temi e di riferimenti - approfondimenti sull'economia, sulla società e sulla cultura del secolo appena trascorso, sulle decisive scelte di politica internazionale da lui compiute, sulla sua politica europeistica, lucidamente anticipatrice, tenendo anche conto del più aggiornato dibattito storiografico. L'Italia, fra la fine dell'Ottocento e il primo cinquantennio del secolo appena trascorso, e la """"nostra patria Europa"""" saranno dunque al centro delle ricerche e delle riflessioni che i Quaderni proporranno." -
La guerra del gender. Nuova ediz.
Questo libro racconta la progressiva escalation della ""teoria del gender"""", a partire dalla sua elaborazione, passando per la sua introduzione nei documenti ufficiali degli organismi internazionali e delle agenzie dell'ONU, per finire nelle agende politiche e nella stessa opinione pubblica dei Paesi occidentali. L'autrice sfata sistematicamente il grande equivoco che si nasconde dietro alla nozione di genere: """"Molti sono convinti che genere significhi semplicemente 'maschio o femmina'. Si tratta invece della negazione di ogni differenza tra gli uomini e le donne"""". Ne deriva un quadro inquietante, in virtù del quale un autentico sconvolgimento culturale è stato reso possibile dall'azione simultanea e spesso coordinata di movimenti femministi radicali di ispirazione marxista, organizzazioni abortiste e gruppi che spingono per il controllo demografico. Nel dibattito pubblico si è così passati dalla battaglia per l'uguaglianza di genere a quella per il riconoscimento dei diritti sessuali e riproduttivi, alla ridefinizione del matrimonio in vista dell'equiparazione delle unioni omosessuali e della possibilità di adozione per le coppie dello stesso sesso. Temi attualissimi anche nelle scuole del nostro Paese, dove sono al centro di un confronto serrato che coinvolge genitori, educatori, attivisti e, troppo spesso, sedicenti esperti. In definitiva queste pagine sono anche una testimonianza diretta di una aggressione alla vita e alla famiglia condotta in nome di pseudo-teorie scientifiche e per promuovere gli interessi di lobby che agiscono spregiudicatamente con la compiacenza di media e intellettuali."" -
Emergenza Libia
Emergenza Libia è un progetto nato dalla voglia di raccontare sotto diverse angolature, punti di vista e professioni, gli ultimi cinque anni di storia del Paese nordafricano. Dalla guerra civile del 2011 e l'uccisione di Muammar Gheddafi, al fallito colpo di mano con cui lo scorso ottobre gli ultimi irriducibili dell'ex presidente Khalifa Ghwell puntavano a rovesciare il Governo di accordo nazionale di Fayez al Sarraj, impegnato in una complicata ricerca di legittimazione interna. Processo in cui l'Italia punta a rivestire un ruolo di primo piano in termini di dialogo e cooperazione. Un lustro di conflitti civili, divisioni etniche e politiche, caos, vuoti di potere e migrazioni di massa, culminati con la guerra per la liberazione di Sirte, terza capitale dello Stato Islamico e la spaccatura della Libia nei due blocchi Est-Ovest. Una divisione riflesso di lacerazioni intestine antiche e nuove, contrapposizioni regionali e internazionali, che oggi più che mai stanno segnando le sorti di popoli e nazioni che conservano l'antico privilegio di affacciarsi sul Mar Mediterraneo. -
Pino Pinelli o della disseminazione. Ediz. a colori
Pino Pinelli artista e Giorgio Bonomi critico da trent'anni lavorano fianco a fianco con esposizioni, progetti, discussioni, viaggi: qui Bonomi ha raccolto quasi tutti i suoi scritti su Pino Pinelli. ""Compagni di strada"""" come si diceva una volta, rappresentano un fenomeno più unico che raro nel mondo attuale dell'arte in cui regna l'individualismo e il solipsismo. Così, in Italia e in Europa, i due hanno conosciuto artisti, critici, direttori di musei, galleristi e realizzato decine di mostre personali e collettive, in spazi pubblici e privati. I saggi scritti sono accompagnati da un'ampia rassegna iconografica comprendente le opere di Pinelli allestite in luoghi antichi e contemporanei, particolarmente connotati, le immagini di molti singoli lavori, le copertine dei cataloghi delle mostre curate dall'autore in cui è presente l'artista. At testimonianza del sodalizio, oltre che intellettuale, affettivo sono riprodotte alcune dediche del pittore al critico e qualche foto """"ricordo"""", sempre legate ad avvenimenti artistici, in cui i due sono assieme, soli o con altri personaggi."" -
Europa. Migrazioni, crescita e innovazione. Atti del seminario sull'Europa
La Fondazione Iustus, con sede a Roma, è una istituzione senza scopo di lucro che persegue, esclusivamente finalità sociali. L'obiettivo principale è quello di promuovere lo studio e l'approfondimento di temi economici, scientifici, giuridici e, in generale, legati alla ricerca accademica.Ha inoltre lo scopo di promuovere lo studio e la diffusione delle idee, volte a valorizzare, nel contesto dell'Unione Europea, la formazione di una nuova classe dirigente per una nuova società più libera e più giusta, per uno stato federale più vicino ai cittadini. La sua attività è ispirata ai valori universali di libertà e di solidarietà. -
Intelligence e magistratura. Dalla diffidenza reciproca alla collaborazione necessaria
I rapporti tra Intelligence e Magistratura hanno segnato profondamente le vicende della nostra Repubblica. Eppure si è ancora poco indagato su un tema così rilevante, che anima da anni il dibattito politico. Oggi più che mai c’è bisogno di una risposta forte delle élite pubbliche per fronteggiare il terrorismo e la criminalità che rendono sempre più incerta la vita dei cittadini. Pertanto, tra Intelligence e Magistratura, occorre passare dalla diffidenza reciproca alla collaborazione necessaria. In questo libro, con un taglio divulgativo ma rigoroso, si evidenzia un aspetto centrale per le democrazie del XXI secolo, dove sarà l'Intelligence a determinare chi vincerà o perderà la sfida del futuro. -
#Senato male. SI può cambiare
Il libro, dopo un breve excursus storico-evolutivo anche in ottica comparata, del bicameralismo italiano ed i suoi aspetti patologici come il doppio circuito fiduciario Camera-Senato, focalizza l'attenzione sul Disegno di Legge Costituzionale Renzi-Boschi e il suo iter di approvazione parlamentare. Il punto nodale del DDL governativo sta proprio nel superamento del bicameralismo paritario indifferenziato a vantaggio di un bicameralismo differenziato dove il Senato diventa la camera di rappresentanza degli enti sub-statali proprio come nelle più compiute democrazie europee. Nel terzo ed ultimo capitolo, dopo un'intervista sui punti più dibattuti della riforma costituzionale, ad alcuni tra i più autorevoli costituzionalisti delle università italiane e, il qualificato ""punto di vista sulla riforma"""" del Senatore Roberto Cociancich, si raccolgono le riflessione di autorevoli personaggi di vari mondi e varie estrazione culturali. L'autore conclude con un suo personale manifesto di 16 punti nei quali giustifica il perché voterà Sì al referendum costituzionale confermativo del 4 dicembre 2016. Così il Cardinale Mons. Bagnasco, Presidente dei Vescovi italiani: «la riforma costituzionale merita attenzione e l'invito è di informarsi...». Questo modesto lavoro, può essere un utile strumento informativo."" -
Saturnia Tellus. L'anima dei luoghi
La pretesa del mondo occidentale e moderno di fondare la propria superiorità sulla capacità di oggettivare la natura in una prospettiva di dominio mostra i suoi limiti. Il soggetto, separato dal suo contesto naturale, si sente alienato, nel momento in cui dissolve l'animazione della natura e la declassa a materia disponibile. Oltre alle preoccupazioni per la tenuta di un mondo sfruttato oltre il lecito, ciò ingenera malessere e disagio esistenziale. Bisognerebbe iniziare ad interrogarsi sul nostro attuale rapporto con la realtà che ci circonda, che è sempre più disanimata e sofferente. Una umanità che distrugge sistematicamente le proprie radici si condanna a muoversi alienata in un deserto privo di senso. La psicologia, vedi ad esempio Hillmann, mette in guardia per l'eccesso di disagio che proviene dal mondo esterno, nel quale non riusciamo a riconoscerci. Un sintomo di questo malessere sono le diffuse fantasie apocalittiche, con cui si vorrebbe distruggere una realtà esterna sentita come opprimente. Quest'ordine di riflessioni, su cui convergono ormai pensatori di diverso orientamento e discipline, è ineludibile nella prospettiva di un riposizionamento intellettuale adeguato ai nuovi tempi. -
L' acropoli (2016). Vol. 6
Rivista bimestrale di politica e varia cultura diretta da Giuseppe Galasso. -
Fra Reagan e Gheddafi. La politica estera italiana e l'escalation libico-americana degli anni '80
Negli anni '80 il regime di Gheddafi fu individuato dalla presidenza Reagan come ideale bersaglio della lotta contro il terrorismo internazionale. L'escalation culminata nei bombardamenti dell'aprile 1986 contribuì al rilancio della leadership americana e costituì un capitolo della sfida lanciata dalla Casa Bianca all'URSS. Il globalismo statunitense entrò in conflitto con il ""regionalismo"""" praticato dall'Italia nel Mediterraneo, inclusivo, contrario alle frammentazioni indotte nell'area dalla guerra fredda ed edificato anche sul forte bilateralismo con Tripoli. Nonostante le divergenze con Washington, già emerse con la crisi di Sigonella, la politica estera condotta da Craxi e da Andreotti riuscì a sopravvivere rinnovando la formula capace di tenere assieme atlantismo e autonomia."" -
Campi immaginabili (2016). Vol. 54-55
Fondata ne 1990 e diretta da Rocco Mario Morano, la rivista «Campi Immaginabili» si è distinta per aver creato e consolidato proficue occasioni di confronto di idee e metodologie tra i nostri italianisti più qualificati operanti anche all'estero e quelli stranieri. Inclusa nei più importanti repertori bibliografici internazionali delle riviste di studi umanistici, si rivolge al pubblico degli specialisti di letteratura italiana e comparata, offrendo, allo stesso tempo, strumenti utili di consultazione e di aggiornamento ai docenti delle scuole secondarie e spunti e suggerimenti di lettura ai cultori più esigenti e raffinati delle lettere. Per l'apertura a tematiche vaste e complesse, l'indipendenza critica, la dimensione e il valore qualitativo dei contributi, è stata definita «lo spaccato migliore dell'Italia letteraria». Giorgio Bárberi Squarotti ha dichiarato:«La rivista ""Campi Immaginabili"""", con i suoi saggi di carattere filologico e critico e il suo rigore scientifico - abbastanza raro oggi - è diretta in modo eccellente ed estremamente originale anche per scelta di argomenti e di autori di assoluto valore, talora addirittura mai studiati e ricondotti a una visione nuova e del tutto indipendente da qualsiasi scuola o moda o tendenza dominanti»."" -
La prima linea della poesia lirica di età augustea. Un'introduzione all'opera di Orazio, Properzio e Tibullo
La poesia lirica latina di età augustea viene di solito classificata per generi letterari o per periodi. In questo volume si propone di riconoscere una continuità di temi e di riferimenti storico-culturali in tre autori che hanno militato in generi differenti e rappresentano generazioni lontane della letteratura latina. Tibullo e Properzio sono, di solito, confinati dentro il genere elegiaco e destinati a dialogare solo con Cornelio Gallo e Ovidio. Attraverso il precedente oraziano si apre l'orizzonte di una nuova continuità nella poesia latina di età augustea.