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Alla fine dell illuminismo. Interviste e colloqui
Il grande scrittore svizzero Max Frisch si racconta in una serie di interviste che coprono l'intero arco della sua vita creativa, dai primi anni Trenta alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso. Ragione e utopia, ideologia e critica, potere e morale, odio e violenza, sfera politica e sfera privata, l'io e gli altri, verità e menzogna, fatti e finzione, morte e suicidio: Frisch si sofferma sui grandi problemi dell'esistenza e sull'odiata-amata Svizzera, alla quale è stato legato da un rapporto molto difficile e controverso. Nel dialogo su questi temi rivive non solo la persona di Max Frisch, ma anche un'intera epoca, con tutte le sue contraddizioni. E con domande che, malgrado i cambiamenti intervenuti negli ultimi decenni, si sono conservate più che mai attuali. -
Duchamp. La scienza dell'arte
In un mondo in cui l'occhio e tutti gli altri sensi umani sono sottoposti ogni giorno a una serie di prove psicologiche in forme e modalità accresciute, continue e per lo più inconsapevoli, l'arte di Duchamp rappresenta, ancora oggi, un esercizio per collaudare non solo la nostra capacità di vedere e percepire, ma anche di esistere. Se vivere significa emanciparsi dall'incatenamento a uno scopo determinato, allora l'arte, quando funge da ""test"""", può servire a misurare, di tanto in tanto, quanto siamo davvero consapevoli della nostra libertà. A partire da questo presupposto, Marco Senaldi ci conduce in un inedito e avvincente viaggio """"a ritroso"""" nell'opera di Marcel Duchamp."" -
L' Europa smarrita. Tre saggi sull'illusorietà della razza e della nazione. Testo tedesco a fronte
Fra le prove saggistiche più convincenti di Robert Musil, ""Spirito ed esperienza"""", """"La nazione come ideale e come realtà"""" e """"L'Europa smarrita"""" sono diversamente incentrate su quel grumo di questioni inerenti alla realtà della nazione e della razza e al dibattito intorno al binomio Kultur e Zivilisation. Proprio su questi temi il grande scrittore austriaco, all'indomani della conclusione del primo conflitto mondiale, prende a riflettere con assiduità, sottoponendo ciascun argomento al vaglio della sua proverbiale abilità """"dissettrice"""". Spicca il teorema dell'""""assenza di forma"""" della natura umana, che Musil elabora proprio in questi tre saggi, i quali si riveleranno uno straordinario laboratorio di idee, che riecheggiano nell'Europa attuale come un monito."" -
Mi racconti una storia? Perché narrare fiabe ai bambini
Vale ancora la pena di raccontare fiabe ai propri figli? Nel tentare di dare una risposta a questo interrogativo, Chirico riflette sulla complessa esperienza del fiabesco da un triplice punto di vista: come e perché raccontare, se e perché credere in quel che si racconta, come interpretarlo. La fiabaterapia è una pratica molto diffusa in ambito terapeutico, ma la tesi sostenuta nel libro è ben più ampia: Chirico dimostra che la funzione ""terapeutica"""" è intrinseca nella fiaba in quanto genere letterario e passa quasi naturalmente dal genitore al figlio, attraverso l'impegno della presenza. Ciascun genitore - acquisendo un minimo di dimestichezza con questo genere letterario - può proporre ai propri figli fiabe in chiave terapeutica, prendendosi cura dei loro bisogni e rispondendo alle loro perplessità verso il mondo: a testimoniare con convinzione questo messaggio, l'esperienza personale dell'autore con la propria figlia."" -
Giovani e generazioni
Il volume propone, in una nuova traduzione, due saggi di Karl Mannheim: ""Il problema delle generazioni"""" e """"Il problema della gioventù"""". Lungo un percorso di analisi che ricombina le complesse matrici teoriche e metodologiche della sua riflessione, Mannheim elabora la definizione compiutamente sociologica del concetto di generazione, evidenzia la forza del legame tra dinamica generazionale e processi di mutamento e definisce la funzione sociologica della gioventù, intesa come una risorsa rivitalizzante capace di contribuire attivamente alla trasformazione sociale. I due saggi si aprono così a una molteplicità di letture, capaci di offrire alla ricerca sui giovani e le generazioni prospettive di analisi e interrogativi di ricerca ancora oggi estremamente attuali."" -
Il lavoro e il valore all'epoca dei robot. Intelligenza artificiale e non-occupazione
Che effetto avrà l'intelligenza artificiale sull'occupazione? Lo raccontano Dunia Astrologo, Andrea Surbone e Pietro Terna in un vortice di considerazioni, confutazioni, concertazioni per indagare a fondo il problema, alla ricerca di una sintesi, di una traccia comune che apporti una riflessione condivisa al dibattito sul mondo a venire. La concretezza di Dunia Astrologo, con l'esame delle potenzialità alternative al modello capitalistico rese possibili dall'onda dell'innovazione tecnologica; la fantasia di Pietro Terna, nella narrazione di un mondo dell'abbondanza nel quale i prezzi svaniscono; l'utopia di Andrea Surbone, grazie all'uscita dal paradigma del denaro. Gli autori traducono la propria esperienza in una proposta politica, economica e sociale. Introduzione di Adam Smith. -
Materialismo radicale. Itinerari etici per cyborg e cattive ragazze
Nel bel mezzo del clamore tecno-politico e della paranoia securitaria è ancora possibile immaginare pratiche e teorie politiche affermative? Che strumenti abbiamo per non consegnarci al nichilismo, per non arrenderci all'egoismo, per non chiuderci in noi stessi rifiutando l'altro? La filosofa Rosi Braidotti, tra le maggiori studiose di postumanesimo e soggettività, getta le basi per un'etica affermativa, che opponga al diffuso senso di precarietà e di nichilismo una visione attiva e alternativa, che passi per il corpo e per la resistenza. Braidotti mostra come l'etica affermativa sia alla base di alcuni movimenti di matrice neofemminista. Sono infatti proprio le ""cattive ragazze"""" - dalle Riot Grrrls alle Pussy Riot, passando per le cyborgeco-femministe e le attiviste antirazziste e antispeciste - a farsi ispiratrici di modelli di soggettività alternativi a quelli costruiti sull'isolamento."" -
Il carme di Ildebrando. Un padre, un figlio, un duello
Questo libro, che avvia la nuova collana dedicata ai testi del medioevo germanico, si propone come un sicuro riferimento per lo studio e l'analisi del Carme di Ildebrando. Attraverso una trattazione chiara e sintetica, si ripercorrono i contenuti, lo stile e la fortuna del celebre componimento tedesco, contestualizzandolo storicamente e fornendone le chiavi di lettura e interpretazione. -
Il Paese delle badanti
Quanti di noi affidano i propri anziani alle cure di un'assistente familiare? Questa ricerca etnografica, scritta con lo stile narrativo e intimo di un diario di viaggio, parte dall'osservazione quotidiana della relazione di cura tra una ""badante venuta dall'Est"""" e i suoi """"nonni italiani"""", per poi seguirne il ritorno nel paese d'origine, la Moldavia, piccola repubblica ex sovietica ai confini dell'Unione Europea. Qui, come in Romania o in Ucraina, il mercato del lavoro e gli stessi rapporti familiari negli ultimi vent'anni sono stati ristrutturati insieme alle case di chi lavora all'estero. La catena globale della cura coinvolge mariti, figli, parenti, vicini di casa e amici in complesse dinamiche relazionali che mettono in discussione gli equilibri dei contesti rurali in cui vivono le famiglie delle donne che lavorano in Italia. Esplorare tali mutamenti ci permette di comprendere la rilevanza di un processo che ha cambiato non solo la vita di tante famiglie italiane, ma anche le società dell'Europa orientale post-socialista. Il volume viene proposto, a dieci anni dalla prima edizione, arricchito di una nuova postfazione dedicata ai """"figli delle badanti"""" e al ruolo che i migranti moldavi giocano nel contesto del confronto geopolitico tra Europa e Russia."" -
Cosa si nasconde dietro il bullismo. Saggio sulla formazione complessa
Dopo la morte del padre assistiamo ora all'ultimo colpo inferto all'autorità: lo sgretolamento del maestro. È come se non avesse più forza quella legge simbolica attraverso la quale il giovane diventava un po' alla volta un essere umano responsabile, un adulto, un membro della comunità. A questa situazione sempre più insostenibile, aggravata da una sorta di ""ideologia dell'emergenza"""", occorre rispondere innanzitutto svelando il clima sociale di prepotenza sempre più invasivo, nel quale bulli e vittime si trovano inconsapevolmente ad agire. Dopo aver preso atto del passaggio dal mondo rigido e istituzionalizzato di Edipo a quello spavaldo e fragile di Narciso, che accentua il carattere speculare della violenza, occorre ridare valore a un terzo dispositivo (Dioniso), in grado di annodare individuazione e socializzazione e di promuovere un apprendimento realmente creativo, attraverso cui i figli potranno affermare, per la gioia dei nuovi padri e delle nuove madri, il mondo che intendono creare."" -
Sujeitu omi. Antropologia delle maschilità a Capo Verde
Capo Verde è un piccolo arcipelago che conta più persone in diaspora che in patria. Solo apparentemente isolato, l'arcipelago è attraversato da processi che hanno portata internazionale. La società nata dalla lotta di liberazione contro il colonialismo portoghese è oggi scenario dell'acuirsi della disuguaglianza economica e del radicamento di politiche neoliberali. In questo contesto, i giovani uomini delle periferie della capitale faticano a trovare uno spazio nella comunità adulta, esclusi dal mercato del lavoro e marginalizzati nella città. Costruire la propria identità ispirandosi al modello locale di maschilità diventa un compito irrealizzabile. ""Sujeito omi"""" ripercorre le strategie di questi giovani per costruire e performare la maschilità: percorsi di critica all'ideale egemonico maschile e sperimentazione di modelli innovativi, affiliazione alle gang urbane o ai nascenti movimenti di attivisti sociali; esperienze che, alternativamente, si inseriscono negli interstizi della società, la sfidano o cercano di trasformarla."" -
La cittadinanza digitale. La crisi dell'idea occidentale di democrazia e la partecipazione nelle reti digitali
L'idea occidentale di democrazia basata sull'opinione degli umani e sulla somma dei voti è divenuta obsoleta. Alla forma deliberativa esclusivamente umana viene a sostituirsi un nuovo tipo di contrattualità che, attraverso le architetture digitali, l'internet delle cose e i sensori, estende la partecipazione a tutte le diverse entità che compongono il nostro habitat. I parlamenti, le assemblee cittadine, i partiti e tutte le architetture di interazione politica, ispirate al modello della polis e portatrici di forme di governance limitate ai soli soggetti umani, stanno lasciando spazio alle piattaforme, alle blockchain e ai diversi ambienti di reti. In questi ecosistemi interattivi gli umani, i dati, il clima, i sensori, le biodiversità e i territori informatizzati hanno iniziato ad articolare politiche e soluzioni collaborative attraverso il dialogo con i dati e la connessione tra diversi tipi di intelligenze. L'idea occidentale di società, fondata sul contratto tra i cittadini e ristretta al convivio dei soli soggetti umani, così come quella di cittadinanza, basata solo sui diritti fondamentali delle persone, oggi, dinanzi alle sfide dei mutamenti climatici e alle ultime generazioni di reti intelligenti, risultano entrambe inadeguate. La cittadinanza digitale è oggi l'ambito di ricerca che si concentra sul superamento del progetto politico occidentale e sull'inizio di una nuova cultura della governance in reti complesse, caratterizzata dalle interazioni all'interno di architetture non più composte né da soggetti né da oggetti. -
Public speaking. Il ritorno della comunicazione vocale nell'era della comunicazione digitale
La comunicazione verbale, tra i molti modi di entrare in relazione con gli altri, è senz'altro la più specifica per gli esseri umani e nelle società umane. Con la diffusione massiccia di strumenti multimediali, i testi oggetto di comunicazione son stati principalmente di natura visiva: icone, immagini, foto e selfie, video e ""storie"""" spopolano nei canali social e nei media digitali. Anche gli spazi originariamente basati sulla scrittura (SMS prima e Twitter poi) si sono trasformati per accogliere immagini e video (gli SMS diventano MMS e Twitter amplia le possibilità di pubblicazione). Ma sono forse Whatsapp, con i suoi messaggi vocali, e Siri, l'interfaccia vocale che ci permette di dare ordini al nostro smartphone, ad aver decretato il ritorno della comunicazione """"a voce"""" dalla porta principale anche nei traci di informazioni via web. E se per politici, sacerdoti di tutte le religioni, venditori, è sempre stato chiaro che l'actio, la pronuncia pubblica di un discorso, era un momento fondamentale per la comunicazione persuasiva, non altrettanto si è ritenuto in altri ambiti, come quello scientifico o didattico."" -
Scritti sulla letteratura e sull'arte
Animati da una vena ironica e polemica, gli scritti qui raccolti sono tra i più freschi e acuti tra i lavori teorici e critici di Brecht. Spesso superiori agli scritti teatrali, in quanto meno vincolati dalla volontà precisa di fondare nuove forme e di costituire un nuovo organo. Diversi per importanza e grado di consapevolezza, i complessi polemici principali sono quelli degli scritti giovanili di ispirazione futurista e della polemica sul realismo. In entrambi, la stessa insofferenza per il compiuto, il classico, il monumentale, per la psicologia e per lo ""stile associativo"""". La seduzione, il golfo mistico della parola in cui il lettore sprofonda come in una poltrona, per Brecht appartengono irrimediabilmente all'Ottocento. Una raccolta fondamentale per comprendere e riscoprire l'opera di un gigante della letteratura. Introduzione di Cesare Cases e postfazione di Marco Castellari."" -
Hyperpolis. Architettura e capitale
Bisogna rifondare i presupposti su cui si regge una città. E ogni rifondazione richiede un nuovo patto sociale, un nuovo modello di società. Del disastro urbano in corso negli ultimi decenni non sono colpevoli direttamente gli architetti o gli urbanisti, si tratta di una crisi di civilizzazione. La nozione di decrescita soccorre questo vuoto di prospettive: un'uscita dal valore, di cui il Pil, volto statistico dell'obbligo della crescita sociale secondo i parametri della produttività, ne è l'immagine perversa più propagandata. Con questo agile e graffiante pamphlet, il teorico della decrescita Latouche e Marcello Faletra smontano l'ideologia di un capitalismo che si fa estetico, vettore di controllo sociale attraverso la cultura. L?architettura contemporanea, con le sue spettacolarità, è smascherata come l?espressione più visibile dell?economia globale, uno spazio governato dai flussi finanziari privati. -
Capitalismo. Una conversazione con Rahel Jaeggi
Cos'è il capitalismo? È ancora possibile criticarlo? Nancy Fraser, tra le più importanti filosofe e teoriche femministe contemporanee, ci offre uno sguardo inedito sulle contraddizioni del capitalismo e le molteplici forme di conflitto a cui esso dà origine: una prospettiva ampia, insieme a una diagnosi precisa della recente rinascita del populismo di destra e di ciò che sarebbe richiesto da un'alternativa valida di sinistra. Questa importante conversazione con la filosofa Rahel Jaeggi è di grande interesse per chiunque sia interessato alla natura e al futuro del capitalismo e alle questioni chiave della politica progressista di oggi. -
Psicotropici. La febbre dell'ayahuasca nella foresta amazzonica
Come si spiega l'attuale mania nei confronti dello sciamanesimo? Cosa spinge sempre più occidentali a intraprendere un viaggio iniziatico nell'Amazzonia peruviana per assumere l'ayahuasca (famigerata sostanza psicotropa cantata dalla Beat Generation)? Prova a rispondere Jean-Loup Amselle, importante antropologo contemporaneo, in questa indagine sulla filiera dello sciamanesimo come fatto culturale, economico e politico. Il turismo di massa ha trasformato lo sciamano in un professionista degli affari, un imprenditore in grado di unire i valori esoterici degli eredi della new age con il sapere dei guaritori dell'Amazzonia. L'ayahuasca sarebbe quindi a tutti gli effetti una religione d'Occidente, un'ambigua tecnica di addomesticamento degli individui. -
La società automatica. Vol. 1: avvenire del lavoro, L'.
"La società automatica"""" risponde politicamente e teoreticamente alle previsioni di un'eclissi dell'impiego salariato in Europa causata dall'automatizzazione generalizzata della produzione. La sua risposta, tuttavia, si estende anche alla crisi finanziaria, alla decadenza dei saperi, al potere dei big data, allo sfruttamento 24/7 delle facoltà cognitive e alle innovazioni dell'intelligenza artificiale, così come all'emergenza ecologica relativa al cambiamento climatico. Di fronte a questo scenario, Stiegler invita a concepire una società automatica degna di tali sfide, ossia in grado di adottare criticamente l'automatizzazione con il fine di salvaguardare e potenziare quel che non è calcolabile e non deve essere automatizzato: i saperi, gli affetti, il desiderio e le relazioni, vale a dire ciò che fa sì che la vita valga la pena di essere vissuta." -
Evoluzione senza fondamenti. Soglie di un'età nuova
In questo breve saggio, Mauro Ceruti, uno dei maggiori filosofi della complessità, narra la storia del pensiero scientifico e documenta i travolgenti cambiamenti degli ultimi secoli. Il risultato non è solo l'emergenza di sorprendenti nuove informazioni, ma uno scavo nei nostri presupposti più radicati e lo sviluppo di nuovi modi di pensare il mondo. Dall'evoluzione alla cosmologia e alla mitologia, Ceruti ci porta in un viaggio attraverso la storia e attraverso prospettive disciplinari diverse, per presentare una visione del mondo e del pensiero umano complessa, creativa, in evoluzione. -
Il lavoro importato. Immigrazioni, salari e stato sociale
"I problemi sono altri, non è la pressione migratoria la causa dei nostri mali"""". È questa, in sintesi, la reazione delle """"persone colte"""" a ogni istanza di regolamentazione severa dei flussi migratori. E chiunque sostenga la necessità di porre dei limiti alla libera circolazione delle persone viene oggi sospettato di simpatie verso la destra estrema. Ma la realtà è più complessa. Nell'analisi di Barba e Pivetti, l'immigrazione è interpretata come un fattore importante di aggravamento degli effetti della mondializzazione sul potere contrattuale dei salariati e sulle condizioni generali di vita dei ceti popolari. Solo escludendo ogni concorrenza tra lavoratori di nazioni diverse possono aversi forme concrete di solidarietà internazionale. L'importazione dei lavoratori è il canale più diretto attraverso il quale si verifica questa concorrenza, di per sé incompatibile con la solidarietà."