Sfoglia il Catalogo feltrinelli016
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4781-4800 di 10000 Articoli:
-
Critica della ragione liberale. Una filosofia della storia corrente
Il periodo storico in cui siamo collocati è informato da una visione di matrice liberale e da un indirizzo economico capitalista. Ma cosa significhi qui davvero ""liberale"""" e quale nesso vi sia con il capitalismo è tutt'altro che ovvio. Il primo compito che questo testo si assume è dunque quello di fornire un chiarimento circa la genesi di lungo periodo della """"ragione liberale"""" in Occidente, seguendone la maturazione dal XVII secolo al presente. Questo passo è necessario per identificare cosa conti come nucleo centrale e cosa come periferia accessoria nello sviluppo liberale. In seconda battuta il testo mira a identificare la logica di fondo che alimenta la ragione liberale, logica che nutre i processi capitalistici, ma va ben al di là di essi. Ne emerge un quadro in cui la ragione liberale non ha più bisogno di essere """"rappresentata"""" perché ha occupato tacitamente l'intero spazio concettuale del politico. Essa gioca oramai tutte le parti in commedia, maggioranze e opposizioni, destra e sinistra, dissimulando la sistematica operazione di distorsione di senso che ha operato. Accade così che le ramificazioni della ragione liberale si siano insediate in intellettuali e movimenti che si ritengono """"neutrali"""", o persino """"anticapitalisti"""". E questa occupazione, pervasiva quanto inavvertita, sta alla base della percepita impossibilità di concepire alternative, e dunque dello scacco perenne in cui si agita la coscienza contemporanea."" -
Nazione e narrazione
"Quando diventiamo un popolo? Quando smettiamo di esserlo? E quanto incidono queste enormi questioni sui nostri rapporti con ogni altro e con tutti gli altri?"""". A partire da tali domande si articolano i saggi raccolti in """"Nazione e narrazione"""". Homi K. Bhabha riunisce i principali studiosi che si sono interrogati sulla rappresentazione culturale dell'ambivalenza della società moderna, cercando di definire come l'immagine ambigua della nazione tragga origine dalla sua storia in continua transizione, dal suo oscillare tra differenti vocabolari. Da Joseph-Ernest Renan a Gillian Beer, gli autori qui presentati percorrono la tradizione del pensiero politico e il linguaggio letterario dai quali ha origine l'idea storica di nazione in Occidente." -
Essere a dieta. Regimi alimentari e stili di vita
Mettersi a dieta, si sa, viene dopo le abbuffate. I piaceri chiamano i sensi di colpa. Gli eccessi richiedono assetti misurati. La dieta, per definizione, viene sempre dopo qualcosa, a cui solitamente si oppone. Ma la dieta è molto di più: comprende interi modi di vivere e regolare, scegliere e organizzare, contemporaneamente, cibi e tempi, modi di cucinare e spazi del convivio, materie prime e strumenti da cucina, menù quotidiani e relazioni familiari, liste di alimenti permessi e modelli di corpo, azioni individuali a tavola e scelte collettive in società. Essere a dieta non vuol dire solo stare in un restrittivo e temporaneo regime dimagrante, ma regolare la propria vita nella sua interezza, andando oltre il campo alimentare. -
La resistenza continua. Il colonialismo portoghese, le lotte di liberazione e gli intellettuali italiani
"La Resistenza continua nelle lotte dei popoli soggetti al colonialismo, all'imperialismo, per la loro effettiva indipendenza"""", così scriveva Giovanni Pirelli. E questa ricerca muove proprio dalla sovrapposizione tra l'esperienza della Resistenza al nazifascismo e le lotte di liberazione del Terzo Mondo, condivisa da buona parte dell'anticolonialismo italiano degli anni Sessanta e Settanta. Questo è un libro che avrebbe voluto discutere l'euforia della solidarietà e della conoscenza di una costellazione di intellettuali italiani per un Terzo Mondo in lotta: ne avrebbe raccontato i successi, la spinta ideale e ideologica, i limiti (conoscitivi e di mezzi), la sua consunzione nel giro di una generazione. Avremmo però finito per raccontare solo il riflesso di un oggetto che è centrale nella nostra ricerca: le lotte di liberazione africane dal colonialismo portoghese. In una specie di contrappunto, riscattiamo aspetti marginali o dimenticati della storia della cultura portoghese, della storia dei Paesi africani indipendenti (Angola, Guinea Bissau e Mozambico) e della cultura dei popoli - come l'italiano - solidali con i colonizzati. Del resto, l'ultima resistenza anticoloniale (africana) all'ultimo impero coloniale (Portogallo) del ventesimo secolo viene analizzata non dualisticamente, ma all'interno di uno schema più ampio (la solidarietà internazionalista) e da un suo privilegiato laboratorio, l'Italia." -
Computer, robot ed esperimenti
Se chiedete a un ingegnere informatico che cosa siano gli esperimenti e come vengano condotti nella sua disciplina, quasi certamente vi risponderà che si tratta di procedimenti per testare ipotesi. Molto probabilmente risponderà anche che i principi sperimentali, come per esempio la ripetibilità e la riproducibilità, sono essenziali per rendere l'ingegneria informatica una scienza a tutti gli effetti e avvicinarla agli standard di rigore delle scienze naturali. Questo libro indaga come nella realtà sono condotti gli esperimenti nelle discipline dell'artificiale, concentrandosi in particolare su alcuni ambiti dell'ingegneria informatica, come l'intelligenza artificiale e la robotica autonoma. Da un'analisi approfondita emerge che la pratica e gli obiettivi sperimentali di queste discipline sono assai diversi da quelli delle scienze naturali. Ecco perché occorre ampliare la visione tradizionale di esperimento, proponendo l'idea di esperimento esplorativo. -
La democrazia al cinema. I dilemmi del costituzionalismo in sette film
Un tempo, per gli antichi Greci, era la tragedia il luogo in cui si usava affrontare questioni difficili come la violenza, la verità, i valori morali. Oggi è il cinema a rispondere in gran parte al nostro bisogno di rielaborare sul piano dell'immaginario collettivo le istanze che stanno alla base della convivenza civile. Per questo il cinema non solo, al momento, è la più politica delle arti, ma anche quella che più si presta alla trattazione di temi costituzionali. Le vicende narrate dalle grandi opere filmiche ci confermano spesso come le costituzioni aprano una tensione essenziale fra valori in conflitto e costantemente alla ricerca di nuovi equilibri. È da questa prospettiva che il libro affronta alcuni classici, recenti e meno recenti, del cinema contemporaneo: da ""Amistad"""" a """"The Queen"""", da """"La parola ai giurati"""" a """"La favorita""""."" -
Le norme traviate. Saggi sul genere e sulla sessualità nel cinema e nella televisione italiana
Questo volume esamina alcuni momenti chiave della storia del cinema e della televisione italiana, svelando alcune delle norme che danno forma a un immaginario collettivo e a delle categorie di identificazione per il grande pubblico. Il volume propone di ""traviare"""" queste norme, rendendo visibile il loro potere normalizzante e le esclusioni da esse prodotte. A partire dalle commedie del miracolo economico fino a film più recenti quali Le fate ignoranti e Chiamami col tuo nome, viene tracciato un filo rosso che delinea convenzioni di genere, modelli narrativi e posizionamenti spettatoriali che tendono a naturalizzare una delle norme più invisibili dell'immaginario collettivo: l'eterosessualità. La disamina pone altresì l'attenzione su degli scenari di resistenza alla norma eterosessuale e ai modelli prescrittivi di genere a essa legati. Alcuni di questi scenari hanno dei precisi contorni identitari, in parte legati ai regimi rappresentativi delle soggettività LGBT contemporanee. Altri mettono in discussione questi contorni identitari, invitandoci ad allargare il campo di espressione di genere e a considerare pratiche del corpo e del desiderio alternative."" -
Il senso del ritmo. Pregnanza e regolazione di un dispositivo fondamentale
Il tema dell'efficacia regolativa del ritmo è al centro di questo volume, che ne interpreta in modo originale la potenza intertestuale e transdisciplinare. Al centro, la facoltà di patemizzazione conseguente al riconoscimento sensibile della struttura ritmica, e il potenziale di transcodifica, ovvero di tenuta figurale del formante ritmico. Se è vero che la società contemporanea ci interpella e ci sollecita alla ricerca di forme di convergenza tra diverse forme di testualità, ecco che la questione ritmica appare di prepotente attualità, là dove sia intesa come schema atto a gestire lo scambio e il dialogo tra narratività profonda e figuratività di superficie. -
Da home a house. Le rappresentazioni del lusso nella pubblicità del nuovo millennio
Le rappresentazioni del lusso nello spazio abitativo veicolate dalla pubblicità consentono di tratteggiare una forma di comunicazione che promuove prodotti di uso quotidiano attraverso elementi simbolici che fanno leva su desideri e aspirazioni. Si tratta di una strategia che raggiunge il suo apice nel primo decennio del XXI secolo. Attraverso l'analisi della comunicazione pubblicitaria è possibile evidenziare come alcuni aspetti, emersi nelle società occidentali della modernità avanzata, si manifestino all'interno della casa sia sotto il profilo estetico sia nel modo di fruirla e di percepirla. Lo spazio scenico all'interno degli spot pubblicitari, soprattutto attraverso la ricostruzione dello spazio abitativo, diviene chiave di lettura della contemporaneità e dei cambiamenti che la caratterizzano. La casa, comunicando visivamente l'identità del suo abitante, risulta essere interessante oggetto di analisi; lo spazio abitativo è inteso come una cornice all'interno della quale si inscrivono le biografi e di chi lo vive: emerge lo stretto legame tra pratiche sociali e configurazione dei luoghi in un reciproco influenzarsi. -
Fragile. Un nuovo immaginario del progresso
L'essere umano è Homo Fictus, non fa altro che inventarsi in continui immaginari. Oggi l'immaginario è in precessione tecnica e per questo il progresso si è sostituito alla speranza. Esiste quindi un Dramma Tecnologico, in quanto la sostituzione della speranza con la celebrazione del progresso attua una continua dissipazione, mentre il progresso non si realizza mai, in quanto si rinnova incessantemente, dissipando quello che ha prodotto in precedenza. -
L' ultimo Simmel. Esiti e aperture di un percorso intellettuale
Attraverso la pubblicazione di questa collettanea si vogliono offrire al dibattito sociologico e filosofico contemporaneo letture, riflessioni e prospettive di ricerca sui temi e le domande ultime di Georg Simmel, nella convinzione che sia tempo di cambiare passo. Occorre lasciare da parte la tentazione di restituire ciò che si presume abbia detto Simmel e provare invece a fare come lui ha fatto: praticare una libertà di ricerca che trova la sua norma nelle caratteristiche dell'oggetto ricercato e non nelle convenzioni dell'accademia o dei ministeri; cercare i segni di ciò che viene e non di ciò che è; esplorare e concorrere a definire i temi dei prossimi anni e non celebrare l'esistente, che non ne ha alcun titolo o bisogno; estendere e mettere a frutto il suo lavoro, andando a vedere cosa ha lasciato in sospeso e rubandogli ancora qualche intuizione, ma solo in omaggio alla sua indubbia, irripetibile sensibilità. -
La sfida di Gaia. Il nuovo regime climatico
Gaia non è il Globo, né la Madre Terra; non è una dea pagana e neppure la Natura così come l'abbiamo immaginata finora. Eppure, a causa degli effetti imprevisti della storia umana, quel che chiamavamo Natura abbandona ora le quinte e sale sulla scena. L?aria, gli oceani, i ghiacciai, il clima, il suolo: tutto quel che abbiamo reso instabile interagisce con noi. La vecchia Natura scompare e lascia il posto a un essere di cui è difficile prevedere le manifestazioni: Gaia. In questo libro sconvolgente come una profezia, Bruno Latour, fra i massimi antropologi contemporanei, esamina le innumerevoli e ambigue figure di Gaia per districare gli aspetti etici, politici, teologici e scientifici che la nozione ormai obsoleta di Natura aveva confuso, alla ricerca di una rinnovata solidarietà universale. -
La famiglia in disordine
Decostruita, ricomposta, monoparentale, omoparentale, procreata artificialmente, la famiglia occidentale è oggi soggetta a un grande ""disordine"""" da cui deriverebbero, secondo alcuni, non solo manifestazioni più o meno gravi di incomprensione e disagio all'interno delle mura domestiche, ma anche preoccupanti fenomeni sociali: abusi, abbandoni, violenze. Dal momento che il padre non è più il padre, che le donne controllano la procreazione e gli omosessuali hanno la possibilità di farsi spazio nel processo di filiazione, la famiglia è dunque alla fine condannata e con essa la possibilità per ognuno di noi di costruirsi come soggetto? Roudinesco ci aiuta a sciogliere questo interrogativo, a comprendere l'origine di un simile disordine e a immaginare l'avvenire."" -
La liberazione della donna. Un approccio marxista
Nato con un intento chiaramente polemico nei confronti delle analisi sulla condizione della donna di stampo marcatamente sociologico, questo pamphlet sui generis si propone di rintracciare nei fondamenti del materialismo storico quegli agganci teorici che pongano fine al mito dell?inferiorità della donna. Dalle società preistoriche al moderno mondo capitalista, gli articoli qui riproposti esaminano le radici economiche e sociali dell?oppressione delle donne. Una testimonianza ancora attualissima, da parte di una delle voci più importanti del femminismo americano. -
L' impero del trauma. Nascita della condizione di vittima
Dagli attentati ai terremoti, dagli incidenti aerei ai sequestri, dai massacri ai suicidi, ogni avvenimento violento invoca la presenza di psichiatri e psicologi che intervengano in nome della traccia psichica del dramma: il trauma. A lungo questa nozione è servita a squalificare soldati e operai della cui sofferenza si metteva in dubbio l'autenticità. Oggi, grazie al trauma, le vittime trovano un riconoscimento sociale. E proprio sulla condizione delle vittime si concentrano le analisi di Fassin e Rechtman, tra i principali antropologi contemporanei. L'impero del trauma delinea l'appassionante percorso che dai lavori di Charcot, Janet e Freud giunge all'invenzione del disturbo post-traumatico da stress negli Stati Uniti, fino all'attuale era di riabilitazione, che produce l'apparizione di una nuova soggettività politica: quella della vittima. -
Global Marx. Storia e critica del movimento sociale nel mercato mondiale
Global Marx si presenta come un'esplorazione collettiva dell'eredità marxiana volta a proiettarla sulla realtà del presente. Il riferimento al global è duplice. Globale come dimensione del mercato mondiale, che implica la necessità di cogliere la connessione fra fenomeni sparsi, disseminati nel tempo e nello spazio, alla ricerca di connessioni sistemiche. Ma global segnala anche l'esigenza di moltiplicare i punti vista, ridefinendo le relazioni fra gli spazi su cui il dominio del capitale si esercita con tempi e modalità differenti. Da qui, in particolare, l'attenzione per il Marx analista non solo del capitale nella sua dinamica generale, ma anche di specifiche congiunture storiche, in riferimento alle singole realtà europee ma anche agli spazi coloniali e alle Americhe. -
In difesa della sociologia. Saggi 1929-1936
Questo libro raccoglie sei saggi scritti da Karl Mannheim tra il 1929 e il 1936. Sono testi importanti per capire lo sviluppo del pensiero del loro autore, il ruolo della sociologia in quegli anni fatidici tra le due guerre mondiali, la funzione culturale e pubblica che questa disciplina dovrebbe avere oggi. Questi temi vengono affrontati prima nell'ambiente complesso e travagliato della Repubblica di Weimar, poi, dopo l'esilio, in Inghilterra. Riflettere sulla sociologia significa però riflettere anche sulle trasformazioni sociali caratteristiche di tempi difficili e convulsi, nella convinzione che questa doppia riflessione possa portare a una presa di posizione consapevole, critica e all'altezza dei tempi. Per Mannheim, la conoscenza dei fenomeni sociali deve servire a costruire una società aperta e democratica, capace di realizzare quei princìpi illuministici di libertà ed eguaglianza di cui una sociologia critica deve farsi ancora oggi portatrice. -
I giocatori. Etnografia nelle sale slot della provincia italiana
Cosa succede in una sala slot? Da cosa sono attratti i suoi frequentatori? Per rispondere, bisogna superare i vetri oscurati dei locali e osservare dall?interno il rapporto che i giocatori hanno con le macchine, il denaro e il tempo. Le sale slot rappresentano luoghi emblematici del rapporto tra gioco e civiltà, dove gli ?apparecchi da intrattenimento? sono testimoni dell?adattamento dei corpi a schermi e tastiere. Luoghi resi tanto più misteriosi dai divieti pubblicitari, dalla limitazione degli orari di apertura e dalla distanza dai punti sensibili della città. In questo racconto etnografico, Vinai svela i falsi miti del giocatore dannato e irrazionale, addentrandosi nelle periferie della provincia italiana con sguardo lucido, ma allo stesso tempo participante e privo di pregiudizi. -
Verità e menzogna dei simboli
Cosa sono e come funzionano i simboli? Quali sono i meccanismi di trasmissione dell'immaginario, i suoi spazi e la sua rilevanza sociale? Quali il ruolo e il perimetro del sacro, del mito, del rito, della magia e della religione in certi ambiti, erroneamente percepiti come marginali, della società contemporanea? Quali le strategie di trasmissione della memoria culturale e i processi di produzione e riproduzione dell'identità comunitaria? I saggi riuniti in questo volume cercano di fornire alcune risposte a questi interrogativi confrontandosi con la pervasiva, sebbene non di rado occulta, dialettica culturale tra immanenza e trascendenza e indagando sulle dinamiche psicologiche e sociali della produzione simbolica attraverso l'analisi di diversi contesti di espressione (ergologici, rituali, letterari, artistici) del simbolismo dell'aria, dell'acqua, del fuoco, della vegetazione, del pane. La realtà esperita dall'antropologo nel suo confronto diretto con circoscritti campi d'indagine diviene così occasione di riflessione su problemi più generali, imponendo la necessità di riferirsi a diversi ambiti disciplinari, dallo studio della preistoria alla semiologia e alla storia delle religioni, dall'estetica alla sociologia, per cercare di contribuire alla tessitura di una tela forse mai destinata a definitivo compimento. -
Nelle pieghe del mondo. Il paesaggio negli anni della Convenzione europea
Nel mondo contemporaneo l'idea di paesaggio gode di grande visibilità. Ne è una significativa testimonianza l'introduzione della Convenzione europea del paesaggio. La nozione di paesaggio nasce da una cesura tra il territorio e la sua immagine, ma oggi ci troviamo nell'urgenza di ricomporre questa frattura. Malgrado questo concetto copra un ampio spettro di significati, è possibile delinearne i contorni, farne una storia e anche una geografia. Un testo che potrà interessare i cittadini attenti alle condizioni e alle qualità dei luoghi, ma pure gli operatori territoriali e gli studenti, che troveranno elementi di riflessione.