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Dress coding. Moda e stili dalla strada al metaverso
La storia ufficiale della moda prende piede dalla seconda metà del diciannovesimo secolo, mentre quella dello street style si afferma nella seconda metà degli anni Cinquanta. Da quando il sistema-moda ha interpolato la curva evolutiva degli street styles, la logica onnivora del lusso ha assorbito molteplici contenuti provenienti dalle subculture giovanili, tra cui la provocazione politica, la trasgressione sessuale, lo spontaneismo e il pauperismo. Dress coding indaga la complessa interdipendenza tra questi due livelli nel corso del Novecento, fino alla recente sussunzione della logica degli street styles da parte della moda ufficiale grazie soprattutto alla trasformazione dell'ambiente tecno-comunicativo e alla creazione di un nuovo regime consumer-centrico. -
Il sistema educativo nella resistenza zapatista. Storia, memoria, identità
Il volume combina prospettiva accademica ed esperienza militante per analizzare il ruolo del sistema educativo autonomo nella resistenza zapatista, dai suoi albori sino agli sviluppi contemporanei. Mettendo in evidenza la profondità storica delle rivendicazioni zapatiste, si propone una lettura dell'istruzione autonoma quale strumento di resistenza all'interiorizzazione culturale del modello capitalistico neoliberale. Attraverso i dati raccolti nelle interviste e gli incontri con membri dell'organizzazione zapatista, vengono ricostruite le varie fasi dello sviluppo del sistema educativo. Le testimonianze consentono infine di evidenziare il ruolo centrale esercitato dall'educazione autonoma rispetto all'elaborazione delle categorie di storia e memoria, che costituiscono strumenti per articolare le rivendicazioni contemporanee e che garantiscono la continuità della lotta, anche attraverso il ricambio generazionale. -
Stato e pluralismo conflittuale. Leviatano e Behemoth: mostri biblici e metafore della politica
In molte tradizioni esistono esseri mostruosi formati dall'unione di tratti animali e umani o da un agglomerato di caratteri esclusivamente animali che li rendono non solo più spaventosi, ma addirittura sovrumani, detentori di un potere irresistibile. Leviatano e Behemoth sono due mostri fittizi che, originariamente generati dal pensiero mitico e religioso, all'inizio della modernità rientrarono nel discorso filosofico come metafore di carattere politico. Il volume ripercorre la trattazione e la concettualizzazione dei due mostri nelle molteplici narrazioni di cui sono stati oggetto, laddove è stato messo in scena il carattere mostruoso dello Stato e del suo potere. -
Antropocene e le sfide del XXI secolo. Per una società solidale e sostenibile
Nel XXI secolo l'umanità si è trovata a dover fronteggiare delle sfide epocali, tra le quali spiccano i gravi danni arrecati alla Natura e quella radicale transizione verso una ""mutazione antropologica"""" chiamata rivoluzione digitale. Tali sfide hanno imposto un drastico cambiamento nel modo di percepire la cultura quale vera fonte di progresso. Questa deve infatti essere intesa come una """"cultura della complessità"""", fondata su una sintesi tra approccio umanistico e approccio scientifico e posta al servizio di un umanesimo planetario che, nell'ottica della solidarietà e della sostenibilità, consenta di capire che """"noi"""" precede """"io""""."" -
Social mindscapes. Un invito alla sociologia cognitiva
Perché mangiamo le sardine ma non i pesci rossi? Perché le anatre e non i pappagalli? Perché se aggiungiamo del formaggio a un hamburger diventa un ""cheeseburger"""" mentre se dovessimo aggiungere del ketchup non avremmo un """"ketchupburger""""? In Social Mindscapes, Zerubavel, animatore della Scuola di Sociologia della Rutgers, afferma che la scienza cognitiva non è in grado di rispondere a questi interrogativi, dal momento che tratta la cognizione solamente su due livelli: individuale e universale. Al fine di colmare il divario esistente tra visione romantica del pensatore solitario e fondamento universale della cognizione umana, Zerubavel esplicita una dimensione collettiva e sociale della mente che si concentra sugli aspetti convenzionali e normativi del modo in cui pensiamo."" -
Jessie Bernard. Paradossi dei matrimoni felici e della maternità incondizionata
In questo volume ci si confronta per la prima volta in Italia con il pensiero di Jessie Bernard, la cui produzione scientifica sui temi del genere e del femminile - dal matrimonio alla maternità, dalla segregazione alla mobilità professionale - ha fornito un importante contributo alla rivoluzione femminista, proponendo un'analisi articolata del ""sistema coniugale americano"""" e dei condizionamenti operanti sulle famiglie bianche e di colore in tema di maternità. Il pensiero di Jessie Bernard non si situa in una lotta ideologica, ma nell'esperienza di una studiosa che ha """"scalato le montagne"""" dell'irrisione coniugale, della sufficienza accademica e del sospetto femminista. Quella che viene offerta al lettore attraverso un lavoro di traduzione e articolazione tematica di alcune delle principali opere della studiosa statunitense è una riflessività che diviene advocacy, una domanda epistemica che - in un'operazione alla Ockham - separa il maschile dal femminile smascherando la falsa coscienza dell'ordine di genere."" -
Creativi per forza. Identità, valori e strategie di vita del giovane imprenditore di se stesso
Che cosa vuol dire essere giovani oggi? Significa innanzitutto essere imprenditori di sé stessi, prendere in mano la propria vita, mettere al lavoro le proprie attitudini e relazioni. E questo a qualsiasi livello. Si tratta di una tendenza che potrebbe essere letta come manifestazione di una generica sensibilità generazionale. In realtà le cose sono più complesse e chiamano in causa precise scelte strategiche. Da questo punto di vista, Paolo Inno esamina la recente svolta creativo-imprenditoriale delle politiche giovanili per mostrare la formazione al loro interno di un ""regime di verità"""" che stabilisce a quali condizioni si possa essere giovani nell'attuale congiuntura storica, politica e culturale. In particolare, viene evidenziato il collegamento tra le politiche di sostegno all'occupazione e di ristrutturazione del welfare e la produzione delle soggettività a esse correlate, indagando gli sforzi di una generazione di giovani alle prese con l'invenzione di un sé imprenditoriale. Ma con quali conseguenze sul piano dei valori, delle strategie di vita e dell'identità personale e sociale? A partire dai risultati di una ricerca empirica sulla regione Puglia, da qualche decennio un vero e proprio laboratorio per la promozione di un certo tipo di politiche, il volume si propone di rispondere a questi interrogativi, offrendo anche una proposta di lettura della razionalità politico-pedagogica responsabile del modello di regolazione sociale contemporaneo."" -
L' onda nera frastagliata. L'estrema destra nell'Italia del nuovo millennio
Dopo le elezioni politiche del 2018 e le europee del 2019, l'attenzione mediatica sull'estrema destra italiana è improvvisamente calata, dando l'impressione che le sonore sconfitte elettorali abbiano decretato anche la fine di alcune esperienze politiche. In realtà, come il fascismo riuscì a sopravvivere alla fine del regime, anche l'estrema destra odierna è stata in grado di superare quelle sconfitte elettorali, rinnovandosi. L'onda nera frastagliata parte da lontano per provare a comprendere come l'estrema destra abbia politicizzato l'emergenza pandemica, andando al di là di quegli eventi eclatanti che spesso la fanno rimbalzare sulle pagine della cronaca politica. È nel lungo periodo, infatti, che le scelte delle tre organizzazioni prese in analisi - CasaPound Italia, Forza Nuova e Lealtà Azione - si delineano con maggiore chiarezza, in quanto frutto di processi di mutazione nel tempo che, se noti, non possono cogliere di sorpresa. -
La morte dei giganti. Il batterio Xylella e la strage degli ulivi millenari
Può la morte di un albero generare una psicosi e un dramma collettivo? È quanto sta accadendo in Salento, nel Sud della Puglia, in seguito all'epidemia del batterio Xylella fastidiosa, che sta distruggendo milioni di piante. Il rapporto tra l'ulivo e la popolazione pugliese si addentra nelle profondità culturali e antropologiche, tanto che la moria degli alberi ha aperto un solco nella popolazione, rivelando isterie collettive e conflitti e creando un mosaico umano in cui si muovono personaggi che incarnano psicosi, rassegnazione, strenui tentativi di salvare le piante e voglia di ricostruzione. Attraverso quest'umanità variegata, La morte dei Giganti ripercorre le fasi che hanno portato alla quasi desertificazione del Salento. Dopo aver sondato le motivazioni che hanno spinto la magistratura a porre sotto inchiesta gli stessi scienziati che hanno scoperto il microrganismo patogeno, il volume mostra come la popolazione si sia divisa in due fazioni contrapposte: chi è convinto che la pianta si possa salvare e chi la reputa spacciata; chi crede nelle tesi della scienza e chi invece che sia stato ordito un complotto diabolico. -
Robotmedium. Dispositivi, intelligenze, cinema
Nell'immaginario collettivo, nella letteratura e, ovviamente, nella produzione cinematografica e mediale, il robot ricopre tutt'oggi un ruolo piuttosto significativo. L'automa, il mostro metà umano e metà meccanico, il cyborg, gli umanoidi, gli androidi e le differenti forme di automazione e di intelligenza che si relazionano con gli uomini sono le declinazioni più comuni e fortunate che il mondo della Science Fiction ha saputo creare e raccontare. In altro campo, l'ingegneria robotica ha ormai intrapreso la strada per lo sviluppo, anche su larga scala, di sistemi robotizzati da inserire nel nostro quotidiano. In questo senso, si possono individuare robot sviluppati per un determinato scopo (sia professionale sia d'intrattenimento) e macchine in grado di esistere e di costruire con l'umano un rapporto sempre più simile a quello che si potrebbe avere tra gruppi di amici. Così, l'immaginario della Science Fiction, spesso orientato a fornire letture distopiche della tecnologia e dell'automa, è affiancato dalla produzione di una robotica capace di collaborare con l'uomo per farci esperire il mondo che ci circonda. Il volume muove dal desiderio di introdurre euristicamente il robot come medium, secondo alcune categorie epistemiche degli studi sui media e sull'audiovisivo, chiedendosi altresì se non sia possibile ipotizzare una sua natura di dispositivo (di trasmissione, visione, registrazione, inscrizione, soggettivizzazione). Con lo scopo di offrire una lettura mediologica della robotica, i contributi qui raccolti presentano differenti declinazioni (dall'archeologia e dall'antropologia dei media a letture neurocognitive; da elementi di teoria del film e di cultura visuale al dialogo tra le arti e l'automazione; dal ritorno, prepotente e indispensabile, dell'immaginario all'impiego della macchina nei settori produttivi della società) fornendo un'analisi di ampio respiro e nuovi spunti di riflessione sul processo evolutivo che l'uomo può vivere relazionandosi e rispecchiandosi in un suo simile tecnologico, meccanico e sempre più orientato a sentire empaticamente la presenza dell'umano al suo fianco. -
Il capitale mondo. Globalizzazione e limiti interni del moderno sistema produttore di merce
La crisi del mondo globalizzato procede inarrestabile e in maniera convulsa su ogni piano: economico, sociale, politico, ecologico... Ma quale ne è la causa? È davvero lecito individuare la radice della crisi della società postmoderna in fattori isolati quali la supremazia della finanza sull'""economia reale"""", il tramonto dello Stato-nazione e della democrazia rappresentativa o il conflitto tra demagogia populista e """"ribellione delle élite""""? O forse questi non sono altro che sintomi di uno sconvolgimento più profondo sul terreno della modernità? Ne """"Il capitale mondo"""", Robert Kurz intende dimostrare che la crisi del mondo globalizzato è un esito necessario della logica del sistema-mondo capitalistico e che l'unica """"riforma"""" possibile del suo funzionamento coincide con il suo sovvertimento definitivo."" -
Ombre rosse. Saggi sull'ultimo Lukács e altre eresie
"Ombre rosse"""" costituisce un prezioso commentario a due capolavori del marxismo novecentesco: """"Il principio speranza"""" di Ernst Bloch e """"Ontologia dell'essere sociale"""" di György Lukács. Priva di ogni pretesa di analisi filologica o di esegesi esaustiva, l'opera di Carlo Formenti ha un obiettivo più modesto e sicuramente più utile sul piano politico: selezionare e discutere quei passaggi che più possono aiutarci a capire la realtà contemporanea e a dotarci di strumenti teorici per rilanciare la lotta di classe in un momento storico in cui l'offensiva del capitale ha ridotto ai minimi termini la capacità di resistenza del lavoro. In altre parole, proiettare il marxismo oltre i suoi limiti storici." -
La miseria simbolica. Vol. 2: catastrofe del sensibile, La.
Nell'epoca della più imponente intensificazione dei fenomeni legati alla digitalizzazione e alla comunicazione tecnologica, è ancora alla figura dell'artista che Bernard Stiegler assegna un ruolo di assoluta centralità: quale ""operatore di transindividuazione"""", l'artista sembra essere l'unico in grado di contrastare quella """"miseria simbolica"""" già definita come la progressiva perdita di ogni possibilità di individuazione generata dal vuoto di esperienza del consumatore odierno. La catastrofe del sensibile prosegue la riflessione avviata con il primo volume dell'opera, L'epoca iperindustriale, allo scopo di tracciare un'organologia generale della téchne nella sua funzione di farmaco e non di veleno, così da mettere a punto quelle che possono presentarsi come le """"nuove armi"""" di una guerra estetica ancora da combattere."" -
Architettura forense. La manipolazione delle immagini nelle guerre contemporanee
Com'è possibile far sparire le tracce della violenza dalla scena del crimine servendosi di un'immagine via satellite? Questa è la denuncia di Eyal Weizman a proposito delle nuove tecnologie digitali. Utilizzata nell'investigazione architettonica forense, la fotografia satellitare risente infatti di un grave limite di risoluzione, la cosiddetta ""soglia di percepibilità"""": la risoluzione massima imposta alle immagini satellitari di dominio pubblico non consentirebbe di distinguere nulla di più piccolo di un singolo pixel. Ne deriva che qualsiasi prova di bombardamento e indizio di antropizzazione entro un'area quadrata di mezzo metro possono essere occultati o addirittura contestati in tribunale. Quello di Weizman è un saggio urticante che indaga e approfondisce come sia cambiato, al passo con le nuove tecnologie, il ruolo del testimone degli eventi più crudi, prospettando nuove modalità in cui la prassi dell'architettura forense può rendere testimonianza attendibile delle violenze di Stato perpetrate nei contesti legali e politici più diversi."" -
Scritti dal carcere. Quaderni di un anticolonialista angolano
Scritti dal carcere è una selezione operata dallo stesso autore a partire dai suoi quaderni del carcere, la cui materialità è composta di circa 2.000 fragili fogli scritti a mano. Il processo di scrittura di questa raccolta ha come termini cronologici e come confini spaziali l’ingresso dello scrittore nel Padiglione Detentivo della PIDE a Luanda nel 1961 e la sua partenza dal campo di lavoro di Tarrafal nel 1972. Durante questi dodici anni di reclusione, José Luandino Vieira ha annotato la sua visione del carcere quale osservatorio eccezionale della nazione angolana, ha manifestato i suoi progetti politici e letterari, ha evidenziato il progetto comunitario dell’Angola come veicolo di unione e resistenza, di ansie e sogni collettivi. Gli scritti sono datati e presentano un notevole valore umano, letterario e politico rispetto alle lotte di liberazione della nazione angolana, al progetto letterario di Vieira e in generale ai temi della storia e della letteratura angolana. Prefazione di di Margarida Calafate Ribeiro e Roberto Vecchi. -
Le vite che sono la mia. Storie di genitori LGB «usciti» dall'eterosessualità
Il volume analizza le narrazioni di genitori omo-bisessuali che hanno avuto figli all'interno di matrimoni o relazioni eterosessuali. Si tratta di una popolazione in larga parte invisibile nel dibattito pubblico così come nella ricerca - italiana e internazionale - sulla genitorialità LGBT+. Eppure, sono diversi i motivi che rendono questi genitori usciti dall'eterosessualità particolarmente interessanti: dal modo in cui raccontano la costruzione dell'identità sessuale a come ricompongono le reti della parentela in seguito al coming out. Gli approfondimenti analitici che corredano le storie di vita - raccontate in prima persona - mettono in luce le molteplici intersezioni tra l'eteronormatività e l'agire soggettivo tipicamente legato alle families of choice. Ne emerge un quadro composito di continuità e innovazione che arricchisce il dibattito sulle trasformazioni della famiglia nella società contemporanea. -
Arene di lotta. Corpi, mascolinità e invisibile nel «làmb» a Dakar
In Senegal, la lotta con i pugni (làmb) è considerata sport nazionale e passione di massa. Al centro di una costante attenzione mediatica, gli incontri coinvolgono le écurie - le associazioni sportive dove si formano i lottatori - in rivalità tra quartieri che generano introiti milionari, discussioni e polemiche. Informato della partecipazione diretta nel làmb da parte dell'autore, il libro esamina il rapporto di mutua costituzione tra pratiche corporee e i più ampi contesti socio-culturali di cui sono parte. Il percorso interpretativo intreccia l'analisi della diffusione delle forme dello sport di matrice neoliberista con quella dei discorsi pubblici sul làmb e delle condotte corporee dei suoi praticanti. Le pratiche della lotta si collocano così in uno ""spazio politico"""" in cui sono in gioco la formazione di un campo sportivo senegalese, la definizione di una (o più) modernità, la costituzione di soggettività maschili, nonché le dinamiche economiche e sociali connesse allo svolgimento degli incontri."" -
Le ragioni del Novecento. Una lettura di Herbert Marcuse
Un tale incubo che qualcuno deve aver pensato di accorciarlo: queste le parole con cui si potrebbe descrivere il Novecento, il secolo delle ideologie. Questo lavoro presenta il pensiero di un interprete significativo di quel periodo, Herbert Marcuse, e lo fa secondo una prospettiva storiografica a tratti malinconica, ironica, critica, alla maniera marcusiana. Si ripercorre il pensiero marxista occidentale, la ""teoria critica"""", per giungere agli autori di Francoforte e alle loro tesi sulla natura del nazionalsocialismo. Di particolare interesse appaiono lo studio che Marcuse dedicò al marxismo sovietico, la sua critica al pensiero di Max Weber e quell'analisi tanto scomoda quanto attuale che il filosofo tedesco rivolse all'interpretazione sociale, culturale e filosofica del tecnocapitalismo contemporaneo. Ne risulta un senso di continuità tematica che giunge al Sessantotto e oltre, fino a toccare con facili e intuitive speculazioni la società odierna."" -
La situazione coloniale e altri saggi
Pubblicato nel 1951, ""La situation coloniale: Approche théorique"""" è il saggio forse più commentato dell'intera produzione scientifica di Georges Balandier, espressione di un atteggiamento critico verso il colonialismo, che segna gli ultimi decenni dell'Impero e che avvicina l'autore ad altri intellettuali dell'epoca - fra cui artisti, letterati, poeti originari delle colonie - e tra i francesi metropolitani Jean-Paul Sartre e Michel Leiris. Qui il saggio viene presentato in traduzione italiana assieme ad altri due lavori degli anni Cinquanta e a un contributo più recente, del 2002, in cui Balandier riprende la discussione sulle eredità storiche della colonizzazione. Le sue considerazioni pioneristiche costituiscono un punto di riferimento per sviluppare la comprensione di una fase della storia globale delle cui conseguenze siamo tutti partecipi."" -
Anime. Il purgatorio a Napoli
Migliaia di crani allineati sopra interminabili file d'ossa nei misteriosi sotterranei di Napoli: sono i sans papiers dell'aldilà, morti senza lutto e senza conforto, proprio come le vittime della pandemia. La pietà popolare li identifica con le anime che soffrono in purgatorio. E continuerebbero a soffrire per l'eternità se non fosse per i devoti che li adottano, accogliendo nel loro pantheon familiare questi spiriti in pena. Il ""culto delle capuzzelle"""" è un rituale che non smette ancora di stupire, conservando intatto il fascino della trascendenza e della sospensione fra realtà e alterità; un dialogo tra vivi e morti che accende da sempre la fantasia di scrittori e artisti, affascinati da queste soglie dell'ombra aperte a chi è capace di ascoltarne le voci. In Anime, le antiche e nuove mappe del culto diventano terreno di ricerca per un pensiero che vuole scoprire, attraverso la pietà per i morti, le dinamiche di proiezione e identificazione che investono gli individui della società contemporanea. Ciò nella convinzione che un patrimonio affidato alla tradizione orale vada sottratto all'oblio.""