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Nonno raccontami. Il libro bianco della memoria
"Nonno, ricordi la casa dove vivevi da bambino? Quanti eravate in famiglia? Mi racconti la tua prima vacanza?"""" Dopo """"Nonna raccontami"""", non poteva mancare il """"libro bianco"""" dedicato al nonno. 90 domande e tanti spazi vuoti da riempire per raccogliere in modo organizzato e personalizzato i racconti di tutti i nonni, i ricordi, le memorie, i pensieri, i sentimenti, i desideri mai confessati: un patrimonio da conservare e tramandare, scritto a mano con un'impronta personale, in grado di resistere nel tempo. Una storia unica per un uomo unico, un'occasione per conoscere meglio una persona speciale." -
Glossari e glossarietti del vernacolo di colle di Val d'Elsa
Il volume recupera e sottrae allo scorrere del tempo espressioni, vocaboli e modi di dire di una lingua vivace e genuina, il colligiano, un bene prezioso da conservare e tutelare oggi come non mai. E a rivivere attraverso la lingua sono anche le tradizioni e i costumi degli abitanti di Colle, quelli di un passato che, adesso, non è più così lontano. A cura di Olimpio Musso, con la collaborazione di Meris Mezzedimi, Anna Tempesti, Alessandro Malandrini e Franco Gelli. -
T'amo, o pio bo', in riva a Rio Bo. Le poesie celebri rivedute e (s)corrette
"Tre casettine dai tetti aguzzi, un verde praticello, un vigile cipresso, un esiguo ruscello: Rio...Rio...Boh!- T'amo o pio bove?- E mite un sentimento!La nebbia a gl'irti colli?- Piovigginando sale! Bravi, vedo che avete studiato: il libro è dedicato a queste poesie, quelle che ci hanno spiegato a scuola. Poesie un po' polverose, finite in soffitta, come quelle di Carducci; poesie più attuali, come quelle di Ungaretti e di Montale; versi immortali, come quelli di Dante e Leopardi. Poesie belle e poesie meno belle, ma accomunate da una cosa: ci piacessero o meno, ci è toccato studiarle, magari a memoria, e spesso di malavoglia. E allora perché non tirarle di nuovo fuori e sdrammatizzarle ridendoci un po' sopra? Potrebbe essere l'occasione per riscoprirle! T'amo, o pio ippopotamo; e mite un sentimento al cuore tu m'infondise, immoto nella mota, sprofondi."""" Età di lettura: da 10 anni." -
L' angelo dello zoo
"Ippy e Trippa decisero che non sarebbero mai andati in Africa. La vita allo zoo non era poi così male: sì, certo, non avevano un intero fiume dove sguazzare per tutto il tempo che volevano, ma erano sempre circondati da amici come Egisto o come tutti i piccoli visitatori che ogni giorno sostavano davanti al loro recinto"""". Età di lettura: da 7 anni." -
Ombre e luci di una vita
Nata negli anni Trenta nei pressi di Firenze in una famiglia agiata, Nicoletta è destinata a condurre una vita piena di svolte ed eventi inattesi, a volte lieti, altre traumatici, a viaggiare per il mondo, a conoscere personaggi in vista.La sua storia passa per il conflitto mondiale, quindi il dopoguerra e la perdita di molti privilegi, un primo matrimonio conclusosi con la morte prematura del marito Carlo e un secondo, quello con l'americano Craig, diverso ma altrettanto indimenticabile. Nel susseguirsi di momenti allegri e altri di profonda sofferenza, resta costante l'amore per la pittura, una pittura paesaggistica istintiva, oltre ogni tendenza e corrente artistica, che le regalerà emozioni sempre nuove e che la porterà al successo. L'autrice, che oggi vive negli Stati Uniti, ripercorre il suo passato con lucidità e senso della narrazione, partendo dalla propria esperienza per dipingere i grandi cambiamenti avvenuti nel suo mondo. -
Percorsi di luce. La nonna racconta il volto dei santi. Ediz. illustrata
I santi sono tantissimi. Ognuno è diverso dall'altro, ma tutti provengono dalla stessa sorgente e tendono al medesimo traguardo: la dimora del Padre Celeste. Esempi di virtù cristiane e universali, sono portatori di gioie, dolori, emozioni, sentimenti e desideri che, a ben guardare, appartengono anche a noi. Dal discepolo Pietro a Simone di Cirene, da Lazzaro resuscitato da Gesù a Saulo folgorato sulla via di Damasco, per arrivare a figure recenti come Madre Teresa di Calcutta e Padre Pio: una straordinaria galleria di personaggi unici, tutti orientati alla ricerca di un senso profondo per l'esistenza. Età di lettura: da 4 anni. -
Rusticane di montagna
La storia della montagna pistoiese è punteggiata di grandi figure femminili: poetesse, pittrici, mistiche e condottiere, donne capaci di sostenere e respingere assedi o di rivaleggiare nelle arti con avversari maschi ben più quotati. Le loro storie, raccolte dall'autrice dopo lunghe ricerche nei documenti d'archivio, vanno a comporre un mosaico più ampio, riportando alla luce il passato di una terra antica e bellissima. Arcangiola Paladini, Maria Lucia Cecchini, Beatrice del Pian degli Ontani, Lucia Pagliai e tante altre eroine di tempi remoti e di quelli più recenti sono protagoniste di un racconto di guerre e amori, violenze e misteri, e ci aiutano a scoprire l'origine di luoghi incantevoli così come di antiche rivalità. -
Fra l'Arno e la strada
Giunto alla soglia della vecchiaia e consumato dalla malattia, Libero parte per la sua ultima avventura in compagnia di uno spinone e del suo fucile. La meta sono i boschi dove ha passato gran parte della propria giovinezza e dove potrà dedicarsi ancora una volta alla caccia, la sua vera passione. L'attesa della preda diventa occasione per un viaggio nel ricordo, e il protagonista ripercorre le tappe più importanti della propria esistenza, dal primo incontro con la futura moglie al trasloco nella casa sulle rive dell'Arno, dagli anni della guerra ai giorni terribili dell'alluvione del '66. Al centro delle sue riflessioni anche il rapporto coi familiari, in particolare la figlia, con la quale intrattiene un rapporto fatto di mille incomprensioni ma anche di un affetto sconfinato. Alla fine del viaggio, qualcosa in Libero è cambiato: riuscirà a vedere la vita con occhi diversi? -
Adagi ma non troppo
Cosa significa realmente ""ciao""""? Perché si dice """"vecchio come il cucco""""? E che vuol dire """"avere la coda di paglia""""? In questa raccolta di centoquaranta adagi, proverbi, modi di dire, aforismi e curiosità legati alla cultura toscana, l'autore ci insegna l'origine, spesso sorprendente, delle espressioni tipicamente fiorentine (""""reggere il moccolo"""" o """"essere ridotti al lumicino"""") e di altre locuzioni, ormai di uso comune, che risalgono all'antichità o al Medioevo. Un'antologia brillante e curiosa che ci porterà dentro i fatti, le situazioni, le vicende storiche che hanno fatto nascere il nostro linguaggio quotidiano."" -
Il diario di una cicogna. Il libro bianco della memoria
Quante volte, in età adulta, qualcuno ci ha chiesto in quale giorno della settimana siamo nati, o magari a che ora, o quanto pesavamo, e non abbiamo saputo rispondere? Ci ricordiamo tutti come si chiamava il nostro primo compagno di banco, oppure a quanti mesi abbiamo cominciato a camminare? Molto spesso nemmeno i nostri genitori conoscono la risposta, anche perché l'infanzia vola via come un soffio di vento. E allora perché non scrivere un diario per i nostri figli, uno scrigno prezioso dove raccogliere notizie, fotografie, sensazioni? Questo ""libro bianco"""" è fatto di domande e spazi vuoti da riempire, come una galleria di ricordi che accompagna il bambino dai mesi precedenti alla nascita fino al primo anno di scuola elementare. Per conservare immagini, momenti speciali e tanti particolari che col tempo rischiamo di dimenticare."" -
Artusi 2015. Le più famose ricette della tradizione italiana scelte e organizzate secondo natura e calendario
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene è il libro più famoso e letto sulla cucina italiana. Ma ""l'Artusi"""", come è conosciuto ai più, non è solo un prezioso ricettario, quanto una testimonianza del legame profondo che unisce natura e cultura. Questo calendario di ricette, una per ogni giorno dell'anno, scelte dalla collezione artusiana, nasce dalla volontà di recuperare l'antico rapporto che lega il cibo alle stagioni, rispettando l'alternanza e la varietà delle pietanze. Settimana dopo settimana, un articolato programma alimentare ci orienterà negli acquisti e ci farà vivere in maniera positiva l'impegno della preparazione del pranzo e della cena. Un ricettario dunque, ma anche un omaggio al grande Pellegrino Artusi e un regalo imperdibile per chi ha dimenticato la cultura storica, linguistica, letteraria e patriottica che è alla base della nostra cucina."" -
Natale in famiglia. Ricordi, tradizioni, miti, storia, curiosità e dolci ricette della più bella festa del mondo
Natale è una festa di tutti, ma in particolare dei bambini. Ognuno di noi vive questa ricorrenza in maniera personale, ma i più piccoli sono i primi a entusiasmarsi per l'atmosfera magica, per gli addobbi e i regali. Riscoprire le tradizioni natalizie può aiutarci a ricreare quel senso di intimità e calore che da sempre contraddistingue il 25 dicembre, aiutando i nostri figli a comprendere l'essenza più vera di questa festività. Per questo l'autrice ci parla dell'albero e del presepe, del vischio e dell'agrifoglio, di Gesù e di Santa Claus. E ancora, scorrendo le pagine di questo libro troviamo novelle e leggende natalizie, ricette di dolci e leccornie, poesie e filastrocche da leggere per trascorrere in famiglia le ore più liete dell'anno. -
Le strade dei santi a Firenze. Storie, miracoli, leggende di uomini con l'anima pervasa da immensa spiritualità
I beati, i santi, di conseguenza la venerazione e il loro culto, hanno ispirato il fiorire delle così dette feste calendariali, patronati, nonché di antichi saggi proverbi, ma si sono anche indirizzati verso quelle istituzioni sociali, come gli ospedali, la nascita delle chiese, conventi, opere d'arte, musicali e letterarie. Abbiamo così creduto di far conoscere le vite e perché no, le leggende legate a questi 112 personaggi, uomini e donne che, oltre ad essere stati venerati, hanno rappresentato, anche le loro località di origine. In questo testo che, forse potremmo considerare, non una guida agiografica, anche se in questo caso, suonerebbe come terminologia un po' riduttiva nei loro confronti, non dobbiamo però perdere di vista che ai nostri protagonisti, sono anche dedicate strade, piazze, in tutte le toponomastiche comunali, proprio per l'importanza storica che hanno occupato in questi due millenni... -
A tavola apparecchiata. Custodi della tradizione nella cucina quotidiana. Dal fattore a nonna Giuditta
La cucina toscana è ormai nota e celebrata in tutto il mondo. Ma se alcuni piatti classici hanno fatto la storia, e sono oggi riproposti dai più grandi chef o serviti ogni giorno ai turisti, altre pietanze tradizionali sono sempre meno presenti sulla nostra tavola e rischiano di essere dimenticate. Come ad esempio i ""ciccioli"""", ossia gli avanzi del maiale ridotti a piccoli pezzi e bolliti, o il """"cappone allo specchio"""", arricchito da una squisita gelatina. E ancora il sugo """"scappato"""", l'""""insalata de'santi"""", il """"roventino"""". L'autore, esperto di tradizioni toscane, attinge ai ricordi di famiglia e alle testimonianze del mondo contadino per riproporci queste ricette speciali che ci riporteranno ai tempi dei nostri nonni: piatti popolari, fatti con ingredienti semplici e reperibili a chilometro zero'. Vere e proprie leccornie che, assieme ai cibi più famosi - crostini, bistecca, ribollita... vanno a comporre questo ricettario che stuzzicherà la curiosità insieme all'appetito."" -
Il popolo va a Viareggio. Racconti di campagna
"Era il tempo dei solleoni, verso la fine di luglio. Il Popolo si era svegliato con il primo sole. Dalla finestra priva di scuri la luce entrava ancora mite, fuori l'aria era limpida e una brezza leggera portava profumo di mare... """"Guerrino Anchioni, detto """"il Popolo"""", è tornato. Il contadino toscano nato dalla penna di Remo Teglia è protagonista di nuove avventure in uno scenario bucolico al limite tra la favola e il reale. Ormai cinquantenne, il candido e simpatico bracciante avrà a che fare con il fascismo e la camicie nere, oltre che con la consueta giostra di personaggi emblematici e macchiette che lo accompagneranno nei suoi viaggi e nelle sue scoperte. Sullo sfondo, una campagna di cent'anni fa dipinta con grande senso del ritmo, gusto per l'aneddoto, e un infinito amore per la terra." -
Le zie di san Godenzo
Grazie a un'eredità inaspettata Elena viene a conoscenza della terribile vicenda di Giacomo. Niente può riuscire a cancellare ciò che è stato, ma una sua particolare decisione sarebbe in grado di addolcire l'ultimo scorcio di esistenza dell'uomo. Due zie, mancato punto di partenza, potrebbero chiudere il cerchio di una vita minata quasi da subito dall'incomprensione, dall'ignoranza e dall'aridità di affetti, vissuta all'interno di una struttura imposta, nella patria dei respinti, nel pozzo dei dimenticati, dove il cuore entra in rapporto con se stesso e con quello di altri sgraditi al mondo. Ma è dal comune patire che si genera l'umana compassione, e l'ascolto, il silenzio, l'attenzione ai gesti sono le tessere di quel mosaico complesso e infinito che segna il tempo delle giornate. Poi, improvvisamente, tutto può ricominciare. -
Le ricette d'amore della nonna. 45 piatti afrodisiaci toscani
Perché accostiamo sempre la cucina afrodisiaca a prodotti esotici? Riflettendo su questo connubio apparentemente inscindibile sorge spontanea una domanda: i nostri nonni come facevano, in cucina, ad accendere la fiamma della passione? Evidentemente sulle loro tavole non potevano essere presenti ingredienti e spezie importate da chissà dove ma, rovistando tra le ricette della cucina tradizionale toscana, l'autore ha trovato molti piatti capaci di far crescere il desiderio. Anche perché numerosi prodotti considerati stimolanti per l'eros provengono proprio dal nostro territorio. Modificando leggermente queste ricette, magari ribattezzandole con nomi maliziosi, si può affrontare un eccitante percorso di sapori, di odori e di colori. Proprio come facevano i nostri nonni. Si inizia dunque dalle ""alici ripiene di passione dell'Arcipelago toscano"""" o dai """"crostini stimolanti in salsa all'inferno"""" per passare alle """"mezze penne sentimentali ai fiori blu e foglie di borraggine"""" o agli """"straccetti erotici al vin santo con fave e scampi"""", proseguendo con la """"frittata del desiderio con anemoni di mare"""" o il """"salmone seducente allo zenzero e agrumi""""."" -
Detti e parole della terra di Prato. Fra paesaggi, monumenti e ricette
A Prato se sei un po'ingenuo ti chiamano barbòcchio, o peggio babbalèo. Se sei un poco di buono, gnorànte o mànfano. Se al contrario hai dei numeri, dovranno ammettere che sei un gànzo. Dietro agli appellativi, ai detti e alle espressioni più o meno colorite del dialetto pratese è racchiuso un modo di vivere e sentire, un insieme di usi e tradizioni che vengono da lontano nel tempo e di cui ancora oggi c'è traccia. Petracchi, che ha studiato per anni storia, cultura e abitudini della sua città, ci fa fare un tuffo nel passato con questo dizionario arricchito da ricette tradizionali, cartoline e immagini d'epoca, per rivivere la Prato dei nostri antenati e conoscere meglio quella dei giorni nostri. -
Adagi con brio
Non tutti sanno che ""stare freschi"""", nel senso di trovarsi nei guai, è un'espressione usata da Dante nella Divina Commedia. Mentre il proverbio """"chi va con lo zoppo impara a zoppicare"""" deriva da un antico detto latino. Del resto, sono tantissimi i modi di dire che usiamo ogni giorno senza conoscerne l'origine o il vero significato. Ci aiuta Franco Ciarleglio con questa nuova raccolta di motti, locuzioni, battute, proverbi e burle con spiegazioni storiche ed etimologiche: un'antologia che ci porterà dentro i fatti, le situazioni, le vicende storiche che hanno fatto nascere il nostro linguaggio quotidiano."" -
Ricordi della mia viteria. Storia della vite a Firenze e nel mondo. Artigianato, industria e commercio
Spesso un grande valore risiede nelle piccole cose. È il caso di viti, dadi, bulloni: oggetti minuti che oggi sembrano tenere insieme il mondo intero. L'autore, che alla viteria ha dedicato un'intera esistenza, racconta in pagine ricche di spunti e curiosità la storia della vite, a partire dalle sue origini antiche e addirittura mitologiche. C'è poi spazio per esperienze e ricordi personali, molti dei quali legati alla Firenze del passato e in particolare alle Officine Galileo, in pagine dove emergono i sorprendenti dettagli di un mestiere sconosciuto ai più ma fondamentale per la meccanica e, più in generale, per l'opera umana.