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1434: Firenze al tempo dei Grandi Medici
Il 6 ottobre 1434, Cosimo il Vecchio rientra a Firenze dall'esilio accolto dai favori della nuova Signoria filo-medicea, nominata ad agosto, e sostenuto dal popolo, che preferiva i Medici al potere oligarchico degli Albizi e dei loro consorti. Inizia così di fatto il potere della famiglia fiorentina più famosa al mondo, una dinastia che attraverserà la storia fino al 1734, con la morte dell'ultimo discendente. In una narrazione costellata d'immagini d'epoca, gli autori ci conducono in un percorso dentro la Firenze di quei giorni - in particolare attraverso i tre Sestieri di Porta al Duomo, San Pancrazio e Oltrarno - alla scoperta del suo assetto urbanistico, in gran parte non più esistente, degli eventi storici e dei personaggi principali collocati nell'ambiente dove vivevano. -
La via Francigena in Toscana. Luoghi, storie e sapori
La Via Francigena, che da Canterbury portava i pellegrini cristiani fino a Roma e poi in Terrasanta, attraversa per un lungo tratto anche la Toscana.L'autore ci accompagna alla scoperta di questi 380 chilometri divisi in sedici tappe: partendo dall'attuale passo della Cisa in direzione di Pontremoli, attraverseremo la Versilia, la Lucchesia, il Valdarno inferiore, la Val d'Elsa e le terre del Chianti, e infine la Val d'Orcia fino al confine con il Lazio. Lungo il cammino potremo conoscere per brevi cenni la storia dei luoghi incontrati, saremo informati sulle chiese e i monumenti più interessanti da visitare e ci terranno compagnia storie di Santi, leggende di fantasmi e lupi mannari, Racconti che hanno origine in epoche antichissime, sospesi tra verità storica e fantasia. E poi le ricette, il ""piatto forte"""": sono cento, tutte curiose e intriganti e legate ai luoghi percorsi. Spesso sono rivisitazioni di piatti medievali, di cui conservano solo il nome. Per ognuna di queste, troveremo puntuali e graditi abbinamenti enologici."" -
Lo strippapelle. Storia comica della cucina toscana
La Toscana comica è inesauribile, come la millenaria storia della regione. La Toscana gastronomica è impareggiabile, come il genio dei suoi abitanti. Qui si parla di entrambe le ""Toscane"""": quella burlesca di Boccaccio e del Burchiello, del Pievano Arlotto, del Collodi e di Jarro, di Renato Fucini, di Benigni e Pieraccioni, di Amici miei - e quella golosa del cacciucco e del panforte, della bistecca e dei fegatelli, dei tortelli, dei lampredotti e delle pappardelle. Con aneddoti insoliti e notizie curiose, prose facete e poesie farsesche, questo libro parla di pappe leggendarie e di eroici pappatori, di tavernieri e ubriaconi, di sbornie, scorpacciate, del Bengodi e di Cuccagna, di epiche abbuffate e di ghiottoni da guinness, di banchetti medievali e conviti medicei, di prodezze alimentari, di papi gaudenti e impenitenti crapuloni."" -
Appuntamento a Casetta di Tiara
«Ti chiedo di rischiare. Ti chiedo di aiutarmi a ridare voce a quei volti che chiedono solo di essere liberi e che hanno bisogno di compassione! Adele, siamo noi la risposta. Non c'è desiderio più rivoluzionario della libertà». Nella primavera del '44 centinaia di giovani salgono a Casetta di Tiara per arruolarsi nella 36ª Brigata partigiana ""Garibaldi Bianconcini"""". Sentono di non poter mancare il loro appuntamento con la Storia. Vogliono un'Italia migliore. Giulio, studente universitario di Imola, prende parte alla guerra. Una guerra irregolare, mimetizzata e feroce. Le vicende vissute su quelle montagne, miste di atrocità e di incontri speciali, segnano in modo indelebile tutta la sua vita. Niente sarà più come prima..."" -
Giochi a Firenze e in Toscana nel Rinascimento
Bambini, ragazzi e adulti giocano fin dall'alba dei tempi: il gioco è un diritto, un impulso naturale. Oggi computer e telefoni cellulari hanno ucciso ogni vecchio passatempo, e pochi si ricordano del Civettino o delle Pallottole, del Beccaglio o dell'Acculata. È un vero peccato, perché la maggior parte dei giochi sono custodi di perdute ritualità, culture millenarie, saperi d'ogni classe sociale. Strumenti per addestrare la memoria, esercitare il corpo, imparare a evitare i pericoli. Tuffandosi in antiche cronache, rispolverando vecchi trattati o attingendo da celebri opere d'arte, gli autori di questo libro ricostruiscono un mondo ludico oggi scomparso, fatto di giostre e capriole, carte e palloni, filastrocche e tante, tantissime corse all'aria aperta. -
Zampacchione giallo e altre storie
Età di lettura: da 8 anni. -
Don Ajmo Petracchi. Prete di grande umanità con la missione dell'educatore
Sulla base di un'ampia mole di materiale d'archivio, l'autore ricostruisce la vita e il pensiero di Ajmo Petracchi (1928-2001), esponente di quella generazione di sacerdoti che animò una delle più straordinarie stagioni del cattolicesimo fiorentino. Partendo dalle umili origini e dal mondo degli affetti familiari, la narrazione si sposta poi al periodo di studi in seminario e quindi all'ordinazione sacerdotale nel 1951 per mano dell'arcivescovo Elia Dalla Costa. Arrivano poi i primi incarichi e l'insegnamento di religione nelle scuole. Petracchi sarà poi direttore regionale di Azione Cattolica, direttore spirituale del Seminario Maggiore diocesano, delegato arcivescovile per l'Apostolato dei laici e infine vicario generale a fianco del cardinale Piovanelli. La sua morte nel 2001 priverà la città di una figura di eccezionali doti umane, spirituali e morali, come sottolineato dall'allora sindaco Leonardo Domenici che in una lettera all'arcivescovo Antonelli scriverà: ""Scompare uno dei protagonisti della chiesa fiorentina""""."" -
Le splendide imprese dei navigatori fiorentini. Capitani, mercanti, sognatori, per una nuova idea del mondo
Il saggio è dedicato ad alcuni dei più importanti esploratori fiorentini vissuti tra XV e XVI secolo, l'epoca delle grandi scoperte geografiche. Personaggi come Amerigo Vespucci o Giovanni da Verrazzano, che si sono avventurati in lunghi viaggi, per mare o per terra, verso luoghi ancora ignoti, e hanno contribuito al progresso del sapere favorendo l'incontro tra civiltà lontanissime. Sono perlopiù mercanti e banchieri, a volte semplici avventurieri, mossi da desiderio di conoscenza, speranza di nuovi profitti o semplice spirito d'intraprendenza: tutti sono partiti da Firenze, quasi nessuno ha fatto ritorno in patria, ma i loro nomi meritano di restare impressi nella storia. -
Legri. Storia di una valle
L'antico borgo di Legri si trova nel territorio del Comune di Calenzano (Firenze), e sovrasta la valle del torrente Marinella. Le sue origini sono ricostruite dall'autore in una narrazione vivace e affascinante, dove i riferimenti puntuali a luoghi e personaggi realmente esistiti si affiancano spesso al folklore e alla leggenda. Una storia che è prima di tutto percorso umano, dove le vite di eroi, di potenti e di tante persone comuni sembrano intrecciate in un unico destino. -
Breve storia del cinema Universale. Indagine su un luogo simbolo dell'Oltrarno fiorentino
C'era una volta l'Universale: un cinema d'essai, nel quale si entrava con due lire - anzi, spesso a sbafo - e che era popolato della fauna più effervescente e scatenata che Firenze possa ricordare. Aperto fin dagli anni '40, è stato chiuso nel 1990 alla morte del suo proprietario, il mitico Manlio Bracciotti. Oggi l'Universale, con i suoi personaggi culto e i tanti modi di dire nati in quei giorni memorabili, rimane nel cuore dei fiorentini, e rivive in questo libro appassionante che unisce la ricerca storica all'immediatezza delle vicende che si sono consumate fra quelle mura. L'autore fa parlare i protagonisti, ovvero i frequentatori di quella piccola grande sala: un pubblico rissoso, irruento e meravigliosamente fantasioso, che era il vero e solo spettacolo. -
Il fiore della cucina toscana. Vol. 1: Antipasti e salse, primi piatti, uova e focacce, ortaggi e legumi.
Un manuale di gastronomia toscana che torna alle origini. Alle origini non solo dei piatti, recuperati nelle versioni più attendibili e fedeli alla tradizione, di facile esecuzione ed esito sicuro, ma soprattutto alle origini di un modo di presentarle sorridente, affabile e coinvolgente, sulle orme di celebri predecessori quali Leo Codacci, Zenone Benini e su tutti Pellegrino Artusi, in omaggio a quella che, sull'impronta di un titolo fondamentale per la cucina di casa nostra, possiamo definire ""civiltà della tavola toscana"""". Ricette ragionate, dettagliate, commentate, corredate di varianti e notizie sui prodotti agroalimentari tipici. Una lettura che non annoia, un manuale pensato per agevolare la riuscita e la presentazione di ogni vivanda, un atlante che arricchisce la cultura di chi lo usa. Il volume racchiude gli antipasti, le salse e le merende, una serie di primi piatti asciutti e minestrati, terrestri e marinari, con pappardelle e tortelli, farinate e zuppe, poi frittate, tortini e torte salate, pietanze e contorni dell'orto."" -
50 a.C. Firenze e l'Arno. Dal primo all'ultimo ponte
Tante città hanno un fiume col quale condividere la propria storia. Un connubio naturale e secolare, un legame vitale per la comunità, per i suoi abitanti, per lo suo sviluppo economico e sociale. Il volume ci porta indietro in un'epoca remota, vicino alla fondazione di Florentia: il 50 a.C. è l'anno della costruzione del primo ponte sull'Arno. Queste pagine ci offrono un racconto del fiume in duemila anni di storia, dall'epoca romana ai giorni nostri, passando per il basso e l'alto Medioevo, svelandoci la vita dentro e intorno all'Arno, le opere legate al fiume, le curiosità, le leggende e i personaggi. Ci sembrerà di camminare lungo gli argini del fiume tra i lungarni e le piazze, le case e i palazzi che si specchiano nelle sue acque, gli antichi ponti, i 'traffici e i 'divertimenti' che in passato si svolgevano quotidianamente nel suo letto e lungo le sue sponde, da Bellariva alle Cascine, dall'Anconella all'Isolotto. -
Miglietto. Brigante da bosco e da riviera
Torna Miglietto, brigante astuto e gentile originario di Convalle, che nel Cinquecento combatte contro i prepotenti assieme alla sua fedele banda. A rievocarne le imprese, tanti anni dopo, è ancora una volta Lidamo, poeta contadino proveniente dalla Versilia, che al bar di Trebbio delizia gli avventori con poesie e aneddoti. In un'opera che intreccia romanzo e graphic novel, nuove avventure si intrecciano tra il mare e le Alpi Apuane: storie di ostaggi, inseguimenti, omicidi e fughe rocambolesche, con un insolito mistero da svelare. -
Il Rallegrafamiglie
In un futuro non troppo lontano, intorno all'anno 2050, la tecnologia ha preso il sopravvento. A scuola si fa lezione davanti a uno schermo, collegati a distanza con l'e-maestro. E naturalmente si prendono appunti sull'e-quaderno. La vita è tutta un po' più triste, specialmente in famiglia, dove gli animali domestici sono stati banditi e sostituiti da surrogati di plastica, i rallegrafamiglie: ma non è certo la stessa cosa. Un giorno Filippo, addentrandosi nel bosco con gli amici, trova una gatta con dei cuccioli. È l'inizio di una grande amicizia, e di una storia incredibile che ci stupirà a ogni pagina facendoci anche riflettere su tanti problemi del nostro presente. Età di lettura: da 10 anni. -
Trottolo il nanetto del giardino
Trottolo è un simpatico nanetto da giardino, che vive tra piccole piante verdi e fiori dai colori vivaci, assieme alle farfalle e alle cicale. La sua vita scorre tranquilla, ma di tanto in tanto diventa protagonista di un'avventura: come in queste cinque storie, vivaci e divertenti, da leggere per riscoprire i valori dell'amicizia, della lealtà e della condivisione. Età di lettura: da 6 anni. -
Ivo il tardivo. Indagine su una pellicola folle e straordinaria
Dedicato al film Ivo il tardivo (1995), girato nel borgo disabitato di Castelnuovo dei Sabbioni in Valdarno, questo libro raccoglie le voci del regista e attore Alessandro Benvenuti, della scintillante troupe, e del cast assai variopinto, vista la partecipazione massiccia della gente del luogo. A una prima parte di cronaca, ricca di aneddoti irresistibili, segue un'attenta analisi che fornisce possibili chiavi di lettura a una pellicola affascinante quanto enigmatica, fra le prime a toccare tematiche come l'autismo in maniera originale e suggestiva. Una ricca carrellata di foto esclusive, scattate durante la lavorazione del film, completa l'omaggio a un'opera che ancora oggi non cessa di stupire. -
Gina e la lupa. Piccola storia di montagna
Beatrice e Daniela, due sorelle trentenni, vivono assieme alla madre Emma in un paese sull'Appennino, dove si dedicano alla pastorizia. La loro vita, quasi un idillio bucolico, è immersa nel verde, e a far loro compagnia hanno i cani, le capre e i capretti che ogni giorno portano a pascolare. Un giorno la loro tranquillità è turbata dall'arrivo di tre loschi individui: sono bracconieri, uomini senza scrupoli destinati a rompere i delicati equilibri di un mondo incontaminato. Ma giungerà un aiuto inaspettato, quasi un miracolo, a risolvere la situazione, e a mostrarci come la natura possa offrire in qualunque momento meravigliose e inaspettate sorprese. -
La divina Toscana. Dal Falterona al mare i luoghi di Dante Alighieri
A Pisa, la torre dove fu rinchiuso il conte Ugolino è oggi una biblioteca. A Poppi, in provincia di Arezzo, troviamo la sorgente dell'Arno, ""quel fiumicel che nasce in Falterona"""". Lì si combatté la battaglia di Campaldino, su cui Dante si sofferma nel V canto del Purgatorio. In una trattoria di Strada in Chianti, un oste declama versi della Divina Commedia ai suoi avventori. Tra passato e presente, in un viaggio in lungo e in largo per la Toscana, questo libro ci racconta i luoghi danteschi per eccellenza, e con essi tanti personaggi e aneddoti resi celebri dalle rime del Divin Poeta."" -
Vocabolario del vernacolo fiorentino-toscano con gli esempi delle voci da Dante ai moderni
Il capoluogo toscano è il centro motore di una lingua che fin dal Trecento si è rapidamente estesa a tutto il territorio regionale. Del resto il fiorentino, come ricorda Tullio De Mauro, ha avuto una fortuna storica che lo portò a diventare non solo la lingua di una città, ma di un'intera nazione. Bencistà, che ha dedicato oltre trent'anni di studi e ricerche sulla parlata di Firenze, ha scelto le voci più rappresentative, tutte documentate nelle opere di autori nati o residenti nella città e nel suo contado: ci sono Dante e Machiavelli, Augusto Novelli e Ottone Rosai, ma anche Giuseppe Moroni detto il Niccheri e i poeti popolari, fino agli improvvisatori contemporanei. Questa ultima edizione del vocabolario completa la precedente, uscita nel 2012,con il recupero di tutte quelle voci prettamente fiorentine che non erano state inserite, e che accrescono il totale fino a circa 4.000, cui vanno aggiunti i 2.200 antichi mestieri fiorentini registrati nel censimento granducale del 1841. -
59 a.C. Firenze romana. Alla ricerca delle origini
Basta togliere una pietra, scavare lungo una strada o in una cantina del centro di Firenze, per imbattersi in qualcosa di antico, spesso testimonianza di un glorioso passato. Sotto le vestigia della città medievale, più in basso delle fondamenta di case e torri abbattute alla fine dell'Ottocento, emergono tracce della colonia romana, oggi perlopiù invisibile.Il libro ci riporta indietro al I secolo a.C., tra le bellezze di Florentia, ricostruita in un grande racconto illustrato con l'ausilio di vecchie immagini e delle testimonianze dei cronisti, degli storici e degli archeologi. Scopriremo l'antico agro fiorentino e la sua centuriazione, le strade consolari, il Tempio Capitolino, il Foro, le Terme, l'Anfiteatro, il Teatro romano. Una volta terminata la lettura, qualsiasi passeggiata per le vie del centro storico avrà un nuovo, irresistibile fascino.