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Almanacco slow. Idee, ricette e attività per 12 mesi
Scambiarsi biglietti per San Valentino e bere cioccolata fatta in casa. Festeggiare il solstizio d'estate con una gita al fiume, perdersi a guardare il cielo in una notte di luglio. Scoprire i segreti di un bosco d'autunno o prepararsi per il primo giorno di scuola con una colazione speciale. Per ogni mese dell'anno, questo almanacco suggerisce diverse attività o ricette, dalle più tradizionali alle più insolite, secondo una filosofia di slow living semplice e in armonia con le stagioni. L'autrice, mamma di due bambine, unisce le competenze scientifiche alla propria esperienza in famiglia, per insegnarci a vivere giornate straordinarie con un'attenzione particolare all'ambiente che ci circonda. Alla fine di ogni mese sono proposte alcune pagine personalizzabili che il lettore può compilare, trasformando il libro in un vivace e originale diario domestico. -
L' amicizia è contagiosa. Cinque avventure di Mariolino
Mariolino ha sei anni e la sua passione sono gli scherzi. Come quando simula un attacco alieno per attirare l'attenzione del papà, o chiede alla mamma di poter avere un cane che cammini soltanto all'indietro. Ma questi racconti fantastici hanno anche altri protagonisti, tra cui uno strano sarto che ai clienti non chiede denaro, bensì ricordi felici da poter mettere dentro al proprio cappello. E non scordiamoci i ""chiaccherasauri"""", animali preistorici col dono della parola! Età di lettura: da 8 anni."" -
Case sparse 25. Al lume della 'cetilene. Storie e memorie giovanili del dopoguerra in Valdigreve (1941-1959)
I nipotini amano addormentarsi ascoltando le storie dei nonni, perché questi hanno ancora qualcosa da dire, in un mondo in cui tutto si cancella in fretta. Questi ricordi (non confessioni) di un vero ottuagenario sono nati così, come strumento per conoscere com'era la vita di un tempo: un tempo in cui si raccontavano storie intorno alla tavola apparecchiata, si parlava con i vecchi restando bambini, si raccoglievano le erbe dei campi e i frutti del bosco, si giocava con una palla di cenci nelle strade polverose, si inventavano duelli con la spada di legno e lo scudo di cartone, si acchiappavano i pesci fra le pietre del torrente e ci si arrampicava sugli alberi, sognando un giorno di diventare grandi. Tanti anni fa eravamo poveri e aspettavamo con pazienza l'arrivo della Befana per veder realizzato qualche piccolo desiderio, volevamo bene alle maestre e alle suore che ci educavano, ai cappellani che inventavano per noi un mondo dove crescere insieme. Oggi ci voltiamo indietro, perplessi. Siamo cresciuti? -
Profumo di boom. La mucca Carolina, i remigini, il mangiadischi sono davvero esistiti?! ...e cosa è rimasto di loro 60 anni dopo?!
Dal twist al twerk, dalla K che caratterizzava un piccolo esercito di eroi del noir nostrano (Diabolik, Satanik, Kriminal...) all'X che determina il fattore dell'artista di successo, dalla ""scatoletta di carne che si apriva con la speciale chiavetta"""" a MasterChef: come siamo cambiati e quanto ci siamo accorti del cambiamento? Un viaggio, questo, che è più propriamente un gioco per rileggere alcuni piccoli (o grandi) simboli di un'epoca di vero (o presunto) benessere e vedere qual è il loro ipotetico corrispettivo attuale."" -
Renzo Rossi, Prete. Una vita sulle strade degli ultimi, dalle periferie fiorentine alla favelas brasiliane
La vita di Renzo Rossi (1925-2013), sacerdote fiorentino da sempre accanto agli ultimi - operai, prigionieri politici, poveri del mondo - è densa di episodi significativi. Nel ripercorrerli, il volume ci porta indietro nell'Italia degli anni Cinquanta, quando Rossi svolse attività pastorale nelle parrocchie periferiche della diocesi fiorentina e iniziò ad assistere i lavoratori del Gas di Rifredi e quelli delle Ferrovie di Porta a Prato, per poi seguirlo nel suo soggiorno in Brasile, dove si spostò nel 1965 iniziando ben presto a condividere i principi della teoria della liberazione e intraprendendo l'esperienza delle comunità ecclesiali di base. ""Questo piccolo prete"""", scrive il cardinale Giuseppe Betori nella prefazione, """"rappresentava per me una sintesi del meglio del clero fiorentino sbocciato dall'eredità del ministero episcopale del venerabile Elia Dalla Costa: tanta fede, intelligenza vivace, apertura verso tutti, servizio generoso, coraggio apostolico""""."" -
La pesca del giunti
Nella Livorno degli anni Sessanta un piccolo gruppo di amici, male assortito eppure affiatato e solidale, si riunisce per mangiare, bere, e cantare: è la ""combriccola del mercoledì"""".Un giorno questa improbabile congrega si prende a cuore il problema delle tante famiglie senza casa, costrette a vivere nelle baracche a ormai vent'anni dalla fine della guerra. L'idea è rubare un prezioso cimelio cittadino, custodito nella Biblioteca Labronica, e chiedere al Comune come riscatto un impegno solenne a risolvere definitivamente la questione. Il furto viene portato a termine in modo rocambolesco, innescando una tragicomica serie di eventi che culminerà in un finale davvero inaspettato."" -
La memoria di Dante nell'arte dei cantastorie dalla Castellana di Vergi alla dolente Pia. Con la versione integrale dei poemetti in ottava rima: «La Pia de» Tolomei» (quattro versioni), «Il conte...
I cantastorie e i poeti popolari sono stati tra i più appassionati cultori e divulgatori di Dante Alighieri. È grazie a loro se le rime del Divin Poeta sono giunte fino a noi, arrivando anche a un pubblico che non aveva potuto apprendere la poesia nelle aule scolastiche e nelle accademie, ""formandosi"""" semmai nelle botteghe delle città o dei villaggi.La tradizione orale ha raggiunto il cuore di un popolo occupato quotidianamente nel duro lavoro dei campi, nei boschi, nella solitaria custodia dei greggi e delle mandrie. Dove il libro non è mai arrivato, lo ha fatto la parola cantata e recitata: è così che le grandi storie hanno messo radici profonde."" -
L' arte di mangiar selvatico. L'uso delle erbe spontanee nella tradizione popolare
Utilizzare le erbe in cucina è diventata ormai una moda: spinti dal consumismo, ci siamo allontanati da un passato dove le risorse vegetali erano parte integrante e imprescindibile dell'alimentazione. Ma in queste pagine non troverete piatti ""new age"""" o consigli per aperitivi """"foraging"""", bensì corpose ricette tradizionali, nate per saziare fami ataviche e ristorare corpi esausti.Del resto, nella tradizione, per """"erbi"""" ci si andava per necessità, più che per passione. E il loro utilizzo era soprattutto la risposta a un bisogno: quello di cibo a costo zero, capace di colmare stomaci vuoti e di curare disturbi che nessun medico si prendeva la briga di diagnosticare. Chissà se un giorno questa antica tradizione di raccoglitori, così affascinante, non possa tornarci nuovamente utile."" -
Tinto pezza e l'anello del pescatore
Siamo nel 1271. Un giorno di settembre alla bottega di Tinto Pezza giunge uno strano messaggero per incaricare il sarto di una missione segreta: portare a Viterbo quello che ancora oggi è chiamato l'""Anello del Pescatore"""". In città, nel palazzo che oggi si chiama appunto """"dei Papi"""", da più di 1.000 giorni si sta svolgendo il conclave più lungo e complicato della storia.Nel tragitto tra la Toscana e la Tuscia, che Tinto Pezza percorrerà con uno straordinario cavallo rosso di nome Fulgur, ne accadranno di tutti i colori: dal furto dell'anello all'incontro con il predicatore San Bonaventura da Bagnoregio, fino alla tanto desiderata elezione papale. Età di lettura: da 7 anni."" -
Trottolo. Sei nuove avventure
Ritorna Trottolo, protagonista di mille avventure vissute a contatto con la natura. Confrontandosi con gli abitanti del villaggio, con le piante e con gli animali che lo circondano, il simpatico nanetto ci insegnerà l'attenzione per l'ambiente e per suoi piccoli, meravigliosi segreti. Illustrazioni di Emanuela Colombo. Età di lettura: da 6 anni. -
I dintorni di Firenze alla destra dell'Arno. Quartieri, borghi, colline, curiosità e misteri
Firenze è ricca di chiese, palazzi, musei, opere d'arte. Ma altrettanto preziosi sono i dintorni, disseminati di ville e castelli, borghi antichi e monasteri, oltre a scorci paesaggistici indimenticabili. Le zone che circondano la città e la incorniciano sono state celebrate da grandi poeti e scrittori, e ci offrono importanti testimonianze storiche: racconti di assedi e battaglie, congiure e alleanze, geniali invenzioni, leggende e fatti di cronaca che non tutti ricordano. Passeggiando nel verde, tra i campi e i boschi, lungo i cipressi che coronano le caratteristiche strade di campagna, o anche sfogliando le pagine di questo libro, torneremo indietro di qualche secolo per rivivere gli episodi più memorabili del nostro passato. -
Tutti insieme allegramente
Peccato che i nostri amici animali non possano parlare... chissà quante storie interessanti ascolteremmo se potessimo comprendere il loro linguaggio! Forse sono le stesse storie che l'autrice di questo libretto ha immaginato per noi, affidandosi alla fantasia e a tanti bellissimi disegni. Età di lettura: da 8 anni. -
Acini e cantar di tino. Un secolo e mezzo di botti in legno
L'azienda Galanti & Roselli, premiata fabbrica meccanica di fusti per l'esportazione di vino e olio, nasce nel lontano 1878, per poi prendere il nome di Carmignani Botti e Fusti nel periodo tra le due guerre mondiali. Filippo, oggi alla guida dell'azienda di famiglia, ha iniziato a lavorarci all'età di quattordici anni, imparando ben presto a capire le dinamiche di quell'ambiente, ad acquisirne il vocabolario, a prendere confidenza con gli strumenti e le tecniche di lavorazione che si tramandavano di generazione in generazione da più di un secolo Dalla sua lunga esperienza nasce questo affascinante racconto che ci parla di botti, fusti, tini e caratelli, e più in generale del valore dell'esperienza e della tradizione che sono alla base del sapere artigiano. -
Cantare di vino. Cicalate e letture poetiche in lode del vino. Con un glossario di oltre 500 aggettivi, da Abboccato a Zuccherino
Immancabile protagonista di pranzi e cene, libagioni e tanti altri momenti conviviali, il vino ha da sempre un ruolo di rilievo anche in letteratura. Ne è prova questa curiosa antologia poetica che, partendo dalla Bibbia e dai classici greci e latini, arriva fino ai tempi moderni, passando per ""mostri sacri"""" come Ludovico Ariosto o Niccolò Machiavelli. Tra una digressione sul famoso disciplinare del Chianti e qualche poesia in vernacolo, la lettura scorre tra aneddoti e citazioni, culminando in un ampio glossario di aggettivi """"vinicoli"""" e una curiosa appendice sulla grappa."" -
Don Gino Bonanni. Educatore e maestro di spiritualità testimone dei valori autentici della fede
Don Gino Bonanni (Vicchio, 1913 - Firenze, 1995) è stato un personaggio chiave della storia della Chiesa fiorentina. Ordinato sacerdote nel 1937 dal cardinale Elia Dalla Costa, negli anni Quaranta è vicario a San Giovanni Maggiore (Borgo San Lorenzo), poi a Montespertoli, incaricato di ricostruire la chiesa distrutta dalla guerra. Sarà poi pievano a Borgo San Lorenzo e infine parroco della Badia Fiorentina. Nel 1958 era stato nominato Rettore del Seminario di Firenze, incarico per il quale è stato punto di riferimento della formazione di una generazione di preti. -
La casa dello Ximenes. E altri racconti minimi
Lelio da Stradella, funzionario granducale e poeta, sperimenta sul corpo del proprio amante il piacere dell'assassinio. Comincia da allora una lunga serie di omicidi, mentre intorno si diffonde lo spettro mortale della malaria. Sarà un'apparizione inquietante a segnare la fine dei delitti: l'immagine di un uomo avvolto in un pastrano nero, accompagnato dal suono sinistro di migliaia di campanelle. Sullo sfondo la casa dello Ximenes, una volta simbolo del progresso, lentamente viene distrutta dal tempo e dalla salsedine. -
Il quarto sigillo
Una catena di singolari omicidi insanguina gli Stati Uniti: una prostituta trafitta con una spada, un ragazzo sbranato in spiaggia da una tigre. In una lettera inviata al Vaticano sembra nascondersi la chiave dei delitti, l'unico indizio è un oscuro passo della Bibbia. In una disperata corsa contro il tempo due sacerdoti fiorentini si affiancano agli investigatori per scovare il folle assassino. Ma l'enigma è difficile, e l'indagine piena di ostacoli... -
Occasioni mancate
"La faccia di Giulia doveva essere spettrale. Giacinta pensò che stesse male, ma poi vide che indicava con la mano il tavolo in fondo alla stanza. - .... è morto... - ansimò Giulia con un filo di voce."""" Così viene scoperto il cadavere del professor Massimo De Rosa, un omicidio che porta l'investigatrice Giulia Petrone sulla pista di una nuova indagine, ambientata fra le aule dell'università e nei retroscena della politica. Tra ricatti e rivelazioni riuscirà a far luce sul caso, non prima che dal passato riaffiori l'ombra di una vecchia fiamma, il capitano Bruno Savelli." -
Renato Natali. Un prestigiatore del coloere verso le avanguardie
Diviso tra il realismo toscano del secondo Ottocento e l'ambizione di procedere oltre la tradizione macchiaiola, Renato Natali (1883-1979) interpreta quel vento di avanguardia che, dalla Spagna e dalla Francia, arriva fino alla Toscana. La sua produzione, assai prolifica, attraversa quasi l'intero Novecento. Inizia all'insegna di una pittura visionaria che fa della sua Livorno una città di stridenti contrasti di luce, percorsa e animata da una folla oscura e indistinta. Le tele fissano in immagini scene raccolte in vicoli e angiporti, l'esigenza di modernità lo spinge in luoghi imprevedibili, verso l'ibrida vitalità di una città misteriosa e malfamata, nei cui meandri si aggira come un flâneur. Con gli anni la sua opera scivola verso una lingua più domestica, un dosaggio di luci e ombre che dal dramma pittorico approda a una dimensione più consolatoria, verso una sorta di narrazione pittoresca. Il volume raccoglie circa un centinaio delle sue maggiori opere, pubblicate tutte a colori e a piena pagina. In apertura il saggio di Dario Matteoni ""Un prestigiatore del colore verso le avanguardie"""". Concludono l'opera un testo biografico e una bibliografia aggiornata. Prefazione di Sira Borgiotti."" -
Ulvi Liegi. Momenti del postimpressionismo in Toscana
Tra i motivi prediletti della pittura di Ulvi Liegi (pseudonimo di Luigi Levi, 1858-1939) ci sono i parchi nella bella stagione, le marine, le vedute di Livorno. Una quotidianità senza enfasi fa da sfondo alla sua opera, senza che elementi perturbanti scalfiscano un mondo da cui sono escluse le asprezze dell'esistenza. Una produzione tutta in chiave intimistica, lontana dai temi propagati dalla cultura dominante, tanto compatta sul piano iconografico quanto variegata su quello della forma. Liegi adotta di volta in volta ritmi pacati o si concede a esperimenti più liberi, ai grafismi nervosi e alle audacie compositive di una scrittura elementare. Su tutto spicca il colore, mai steso in modo omogeneo ma per risaltarne le continue variazioni, via via sempre meno aderente al dato oggettivo, sempre più lontano dal realismo, in un aggregato coloristico fatto di dissonanze più che di accordi armonici. Il volume raccoglie circa un centinaio delle sue maggiori opere, pubblicate tutte a colori e a piena pagina. In apertura il saggio di Stefano Fugazza ""Momenti del postimpressionismo in Toscana"""". Concludono l'opera un testo biografico e una bibliografia aggiornata. Prefazione di Sira Borgiotti.""