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Raccontami una storia. Ediz. illustrata
"Raccontami una storia"""" è una raccolta di favole che celebra una fantasia intrisa di intenti educativi, plasmata però con uno stile delicato che non rende mai altisonante il risvolto morale, cosicché i bambini possano trovare la strada dei giusti comportamenti e delle buone azioni sentendosi appena accompagnati nel viaggio, con dolcezza, trascinati dalla miriade di personaggi che l'autrice ha saputo creare. Un pinguino con la cresta e le qualità interiori e l'originalità dell'individuo, una bambina e la fiducia in se stessi, un maghetto e l'umiltà necessaria per imparare, il regno dei ghiacci e il rispetto verso la natura... e una famiglia di capre, fate e maghi che fabbricano bei sogni, un gatto ciccione abituato a tutti gli agi, e altri ancora." -
Il racconto di Nadia
Nadia racconta con rammarico la vita della madre cattolica vissuta all'ombra di un marito musulmano di dodici anni più vecchio di lei, e della sua seconda giovane moglie. Su quel volo diretto in Portogallo Nadia apre il suo cuore a Elisa, descrivendo passo a passo la storia della sua vita, del Mozambico coloniale e del Mozambico indipendente, dei suoi quindici fratelli e delle sue due mamme. Sorride quando parla del suo fratellastro Ussen e si intristisce quando ricorda suo padre, un uomo dai mille volti e dalle mille idee, di cui ogni parola era un ordine. Uno sfogo dolce e amaro al tempo stesso, che non mancherà di aprire al lettore spazi sconosciuti. Dopo il profondo ""La casa dei ricordi"""" Amilca Ismael ci regala un altro romanzo che va a fondo nell'animo, attingendo a piene mani a un'esperienza di vita vissuta e sofferta, ma anche amata come si può amare solo la propria terra quando si è lontani. Amilca Ismael è nata a Maputo, in Mozambico, nel 1963, sesta di otto figli. Ha studiato al liceo scientifico e ha lavorato presso un'azienda internazionale. Si è trasferita in Italia nel 1986. Dopo tanti lavori precari ha deciso di diplomarsi come assistente per gli anziani e ora lavora presso una casa di riposo."" -
Tato il libertino e il sapore di Venere
La vita di Tato, protagonista di questa storia anticonformista e libera da ogni costrizione sociale o etica, scorre tra le pagine con la fluidità del tempo. Non vi è retorica né malinconia, il passato fa largo al presente, che domina come tempo assoluto, non c'è spazio per rimorsi o rimpianti per ciò che è stato, l'esigenza di vivere assorbe tutto con la sua forza ed impellenza. Una vita fatta di amori e di passioni, di sesso e di sentimenti, di rapporti umani profondi e a volte dolorosi portano il lettore ad avere uno sguardo non indagatorio ma curioso, scevro da pregiudizi e preconcetti, attento a seguire le vicende di un personaggio che è prima di tutto un uomo in carne ed ossa, lontano da ogni schematizzazione di ""Casanova"""", che afferma la propria libertà e la sua autenticità. Lo scrittore Alberto Mazzoni utilizza un linguaggio immediato e al tempo stesso articolato, in cui l'italiano convive con i dialetti, l'inglese, il francese e il latino, creando un'originalità linguistica che marca quella di Tato """"il libertino""""."" -
Il fantasma della mia anima
"Quella di Palese è un'opera che oscilla fra introspezione e originale osservazione della realtà: due poli dell'ispirazione poetica apparentemente antitetici, eppure accomunati da un'unica spinta, il desiderio di afferrare e comprendere il significato del mondo. Un significato che non si nutre di filosofiche speculazioni, bensì di viva esperienza mista alla giusta dose di spirito critico. Il fantasma della mia anima è infatti un viaggio alla ricerca del senso, disegnato dal vivace e originale punto di vista di un giovanissimo amante della parola scritta."""" (dalla prefazione)" -
I segni del destino. A cavallo di due ere con gli occhi di un protagonista
"Guardando al futuro vedo Fabio sempre molto attivo e sempre molto attaccato ai suoi valori-base: la famiglia, il lavoro nell'ambito sindacale o para-sindacale, condotto perseverando nei suoi ideali, con obiettivi concreti, di equità e giustizia sociale per la società italiana e per quella europea. Credo che davvero abbia scritto il libro più per """"una necessità intima"""" che per altro. Non so se in futuro ne scriverà altri e se continuerà a guidare la sua potente moto chissà dove, sempre, però, molto prudente. Fabio è un sognatore con la volontà di cambiare e vuole anche vivere il presente e goderselo con gioia. Lo dichiara apertamente non solo con le ultime righe della sua autobiografia, ma in molte delle pagine del suo racconto, in modo più velato e allusivo. Io e tanti altri amici gli auguriamo perciò un lungo futuro"""". Queste poche righe, tratte dall'introduzione di Enea Mazzoli, ben sintetizzano la volontà dell'autore, Fabio Ortolani, di non limitarsi a parlare della sua vita - professionale e personale - ma di rendere partecipe il lettore di quel profondo sentimento che distingue chi ha talmente creduto nei propri sogni e nei propri ideali da costruirci una vita intorno." -
Goccia leone
"Mi perdevo spesso nel guardare il buio oltre il finestrino e, quando pioveva, nel seguire le gocce d'acqua rincorrersi sul vetro appannato per strade sempre diverse. C'erano le gocce pecora che andavano tutte insieme ma poi c'erano quelle che mi piacevano, le gocce leone. All'improvviso si staccavano dalle altre e, disegnando tante virgole, prendevano strade che le portavano lontano. Io volevo essere come loro e invece mi sentivo goccia pecora"""". Così la protagonista in uno dei suoi tanti viaggi nella memoria, obbligati tutti da una tragedia consumatasi nell'arco di una notte. E il racconto si snoda nella ricerca ossessiva di poter ricostruire il presente e ancor più il futuro attraverso immagini spesso sbiadite del passato, nel quale la vita sembra sovrapposizione di tante vite, per lo più slegate l'una dall'altra. Ma un lungo viaggio in treno, l'arrivo a Venezia, sua città di origine, e l'incontro con Silvia, l'amica di sempre, finiscono col ricomporre un disegno che immaginava perduto." -
Il volto di quello sconosciuto
In una lunga lettera scritta ad un amico, l'autore sviluppa il suo vissuto tramite riflessioni, ricordi ed una serie di appunti scritti a partire dal lontano 1971. Il racconto comincia il 15 dicembre 2000 sulla spinta di una domanda fatta dall'amico pochi minuti prima della fine del loro incontro, che rimane sospesa sulle scale senza risposta, perché che non c'è tempo per affrontare un argomento così vasto: l'esistenza di Dio. Nella lettera l'autore rielabora la sua vita per ritessere il suo rapporto con il divino e per rendere partecipe l'amico della sua travagliata ma ricca conoscenza acquisita, causa del totale sovvertimento dei valori esistenziali. Soprattutto in relazione alle ineffabili esperienze da lui vissute nella ""luce"""". Tutto il racconto, che durante l'infanzia si snoda attraverso il periodo della guerra e nell'età matura arriva ai giorni attuali nella città di Firenze, è teso ad esprimere questi nuovi valori acquisiti. Ognuno dei luoghi descritti, legato a specifiche fasi evolutive e significative per la crescita spirituale dell'autore, accompagna il lettore con una ricerca intuitiva e profonda nella visualizzazione del percorso raccontato."" -
Elena e Karol, una favola vera
Un Eurostar sfreccia veloce da Roma a Bologna, porta Elisabetta a casa. Una triste occasione la spinge a tornare: la morte improvvisa della madre Rita. Elisabetta pensa a sua madre e alla sua famiglia, alla fede per la Divina Misericordia, che Rita aveva nutrito e trasmesso. Forse è da questa fede che nasce la curiosità di Elisabetta, la quale ripercorre a ritroso tutti gli straordinari eventi che hanno caratterizzato il secolo che va dal 1905 al 2005. I limiti di questo arco cronologico sono una nascita - quella di Elena, che passerà alla storia come suor Maria Faustina - e una morte - quella di Karol, universalmente conosciuto come papa Giovanni Paolo II. C'è qualcosa di stupefacente che lega questi due eventi, e che costella di segni speciali tanti altri momenti di questo periodo, indissolubilmente intrecciati dalla Divina Misericordia. -
L' orecchio del vate. Eco di un delitto
"L'orecchio del Vate"""" è un romanzo corale, si sviluppa seguendo le vicende di diversi personaggi che si intrecciano dal passato nel presente, riportando alla luce un oscuro delitto, sepolto dagli anni, avvenuto durante l'occupazione nazista e riaffiorato tra le macerie di uno dei paesi colpiti nel 2009 dal terremoto de L'Aquila. Sarà Mike, un esperto d'arte americano, tornato in Italia sia per curare il restauro di una chiesa che per visitare i luoghi che diedero i natali al padre emigrato in America, ad imbattersi nelle tracce insidiose di quel mistero che vide coinvolti, in particolare, una seducente adolescente del paese, un ambiguo e potente ufficiale tedesco, un giovane artista abruzzese e molte altre figure che costellano la storia." -
Il destino di una stirpe
Il futuro di un popolo intero grava sulle gracili spalle di due giovani, ignari della propria forza e della pesante responsabilità che gli è stata consegnata dal Fato. Una sera, l'esistenza di Alagheth ed Elaven è sconvolta da un terribile annuncio: saranno loro a condannare o a salvare definitivamente il popolo dei Meyren... Daniele Petroni ci trasporta in un mondo fantastico: battaglie, cannibali, fendenti che colpiscono i nemici accompagnano il lettore in un'avventura incredibile. Un finale terribile lascerà il lettore spaesato. -
Studenti al lavoro
Intrappolato nelle meccaniche maglie di una fabbrica nella campagna estiva dei pomodori, un giovane universitario descrive l'esilarante dietro le quinte di una stagione lavorativa. Uno spaccato sul rigoroso caos che alberga in una ditta ordinaria, tra scatolami, sacchi di polpa matura, banchetti clandestini, riciclaggio, chiacchiere, dissertazioni dissacranti, sudore, letture, visioni, canzoni e divagazioni. ""Studenti al lavoro"""" è un diario di viaggio, una traversata rapida e scanzonata tra ferro, motori e rumore; straordinaria l'abilità del narratore nel vivere ogni incontro e imprevisto con leggerezza, eppure entrando nel cuore di ogni cosa, di ogni uomo, in una sorta di inevitabile partecipazione emotiva, riflettendo così sul ruolo di se stesso tra gli altri e con gli altri, e uscendo dalla tentazione serpentina di disperare e arrendersi."" -
Mentre aspetto
"Mentre aspetto"""" è un iresoconto, quasi un diario di viaggio, su cosa significhi scoprire che è in arrivo un figlio nella nostra vita. Alberto Urcia, accompagnato dalla presenza costante della sua Lucia, ci porta nei suoi pensieri e nelle sue preoccupazioni di futuro padre. Come sarà suo figlio? Quale sarà il mondo che vorrebbe lasciargli in eredità? Paure, preoccupazioni, entusiasmo e felicità, si susseguono in questa narrazione che ci farà ammirare il processo di una nuova vita che si schiude, piano piano, come fosse un fiore nutrito e accudito dall'amore di due genitori." -
Tredici sfumature di rosso
È un gioco serissimo la poesia di Lorenzo Cioni. Un gioco: perché sorprende, segue e scardina le regole della scrittura, inventa e ci trasporta in un mondo altro, fantasiosissimo. Ma anche serissimo: perché la lingua merita rispetto e cura, attenzione ai dettagli e tutela di un equilibrio solo apparentemente naturale, frutto in realtà di una laboriosa ricerca. Nel leggerla, più che porci delle domande, dobbiamo lasciarci trasportare, insomma credere, a cominciare da quel confi ne tracciato dal componimento d'inizio, un limen che è soglia percettiva e conoscitiva e che ci introduce in un mondo (o meglio in infi niti mondi) evocati da una prima persona che mai si riesce a identifi care chiaramente, che cambia e ci spiazza di continuo. E già l'autore chiarisce, con un'immagine sottile, che quest'opera non sarà la celebrazione di nulla, non mirerà alla gratifi cazione interiore del poeta o di chi legge e non si beerà di lirismi alcuni. Un'antiretorica che non sfocia nel nichilismo, ma che certamente propone una concezione libera e originale della poesia. -
Malva, gramigna e fiori di lavanda
Sotto lo spettro oscuro delle guerre di religione, tra l'Inghilterra e la Francia del Cinquecento l'epopea di una famiglia, le sue avventure, i suoi amori. La storia del pescatore Peter Collins e della bracciante Margie Ross, dei loro figli, John e David Collins. Una inaspettata fortuna conduce la famiglia all'agiatezza e porta entrambi i figli fino in Francia, così che la storia di John si intreccerà a quella della meravigliosa Claire, marchesina De la Roquebillière, perseguitata da un fratellastro mascalzone. La nuova coppia tornerà in Inghilterra e fonderà Ubipax, un luogo incantato, di pace e democrazia, che sarà ereditato da Elizabeth, una bellissima fanciulla, intelligente e ostinata, abilissima nella cura con le erbe, almeno fino a che... -
Amaro, è il calice
Un'intera famiglia distrutta da una disgrazia che continua a ripetersi. Prima il padre, morto suicida senza un motivo apparente; poi la madre, che, forse per la disperazione di aver perso l'uomo che amava, si lancia dalla finestra; infine, anni dopo, anche Giulia, la figlia minore, sceglie la stessa via della madre e la stessa finestra. Perché? Esiste un motivo dietro questi gesti disperati? Una settimana dopo il funerale di Giulia, Letizia trova il vecchio diario della sorella, nascosto tra gli scaffali impolverati della libreria. E, leggendo le sue tristi pagine, capisce quale terribile segreto sua sorella si era portata dentro per così tanti anni. La storia dolorosa e sconcertante della più terribile delle violenze domestiche, perpetuata a lungo da un padre, ammirato e rispettato in società, sulla figlia ancora bambina. Una storia che racconta nel dettaglio i sentimenti e la disperazione di una ragazzina a cui, di colpo, è stata tolta tutta l'innocenza e a cui è stata preclusa una vita felice e spensierata. -
Quello che resta
Michele è figlio di una delle più ricche famiglie di Roma. A poco più di venti anni prende le redini della società del padre e inizia a muoversi all.interno di cospicue manovre economiche. Un processo lento e distruttivo porta la sua anima ad atrofizzarsi tanto che per non sentire dolore inizia a non sentire più niente. La storia ha inizio il giorno del suo trentesimo compleanno, in un solitario viaggio di lavoro accosta la sua Mercedes sul ciglio di una strada di campagna e inizia a ricordare. Nel giro di otto anni ha perso ogni affetto più caro, dal suo migliore amico a suo padre, e anche l.amore incondizionato di un tempo verso la ""donna della sua vita"""" sembra essere stato solamente uno scherzo beffardo del destino. Ecco che il bene e il male iniziano a fondersi. La figura del diavolo tentatore viene affidata ora a un collega del padre, ora alla semplice bramosia d.onnipotenza, ora alla fragilità di un uomo di soli ventidue anni. La salvezza, però, non è mai stata troppo lontana, ed è forse questo quello che il giorno del suo trentesimo compleanno Michele inizia a capire."" -
Requiem nella memoria
"Smarrimento e stanchezza, un fondo di dolore privato nello sfondo della pena condivisa, un senso netto e preciso di distacco dall'esistenza, l'autore si sente un esiliato, un estraneo, nel mondo in cui è costretto a vivere. È questa coscienza di diversità ed estraneità ad approdare in un senso profondo di stanchezza, a un atteggiamento di silenziosa rivolta in cui tutti, trascinati, ci sentiamo partecipi. Provare a tenere insieme la voglia di silenzio e la necessità di condividere, è questo quello che spinge a cercare le parole."""" (dalla prefazione)" -
Giallo e nero
Roberta Vichi propone due favole belle da leggere indirizzate a grandi e piccoli in cui si parla di valori importanti come l'amicizia, la famiglia, la tolleranza e la solidarietà. I colori giallo e nero richiamano i titoli dei racconti: Giallo nel deserto e Nero e Veronica. Giallo è il colore del deserto, delle sue immense distese di sabbia e del sole che scalda. Il primo racconto narra la storia di una famiglia di cammellieri, un'avventura coinvolgente e piena di imprevisti e con un enigma che si svelerà solo alla fine del racconto. Nero è il nome del dolce cagnolone protagonista della seconda storia insieme alla sua padroncina Veronica, che si prende cura di lui con tanto amore. Le loro peripezie renderanno i piccoli lettori protagonisti delle buffe vicende in cui saranno coinvolti. -
La zucca zuccona e altre favole
Cinque favole dolci, corredate di semplici e graziosi disegni della stessa autrice, da leggere ai bambini prima di andare a dormire. Tanti simpatici personaggi ci insegnano la gioia dell'amicizia, della musica, della scoperta: un piccolo mondo composto da piccole ghiande curiose e fiorellini timidi e solitari, zucche chiacchierone, pianoforti che suonano per scacciare temporali e topolini golosi. Piccolo, colorato e gioioso, educativo senza essere moraleggiante: uno scorcio variopinto e curioso sul mondo della natura e degli animali. -
La linea verde
Nei dintorni di un paese di montagna, un uomo trova il corpo di una ragazza, svenuta e in gravi condizioni. Al suo risveglio la ragazzina si scoprirà priva di memoria, da quel momento Neve, questo sarà il suo nome, inizia una nuova vita insieme agli estranei che l'hanno accolta, trovando in loro una nuova famiglia. Spesso, frammenti di ricordi affiorano alla sua mente tormentandola; nonostante riesca a instaurare profondi legami con alcuni abitanti del villaggio, vive esperienze singolari che le fanno scoprire di essere diversa dagli altri: Neve è in grado di compiere azioni straordinarie e inspiegabili, possiede un dono che, forse, ha origine da un evento che ha segnato la sua vita. Per cercare di comprendere la propria condizione, decide di spingersi oltre i confini del suo nuovo mondo, in un viaggio che la porterà a scoprire una verità inaspettata.