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Il valore dell'informazione. Semantica e logistica dell'ICT
Il ""lettore modello"""" al quale il testo è rivolto è il manager d'impresa che desidera comprendere come e perché i nuovi paradigmi indotti dalle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione impattano sui modelli di business, generando da una parte nuove opportunità (e qualche nascosto rischio), ma che dall'altra impongono una governarne basata su nuove dimensioni di analisi e nuovi approcci di azione. Anche lo studente universitario (indirizzo umanistico, economico, tecnologico) potrà trovare nel libro interessanti spunti e stimolanti contaminazioni provenienti da diverse discipline (principalmente la sociologia dei media, la comunicazione, la business intelligence), ma che convergono in una visione d'insieme per """"leggere"""" le dinamiche sociali, economiche e d'impresa influenzate dalie tecnologie e dai media digitali entro la cornice dell''economia di velocità, in prossimità della soglia del caos."" -
Sistemi criminali e metodo mafioso
La dimensione politica e le relazioni internazionali delle mafie non sono certo una novità, se è vero che già negli anni Settanta, Stefano Bontate, capo della famiglia palermitana di S. Maria del Gesù, mentre intesseva rapporti con il gotha delle istituzioni siciliane e nazionali, fondava consorzi d'impresa con famiglie camorriste e con gruppi della 'ndranghe-ta e gestiva imponenti traffici illegali attraverso collegamenti che spaziavano dalla ""Fratellanza Corsa"""" ai marsigliesi fino ai signori dell'oppio del Triangolo d'Oro e coinvolgendo trafficanti e faccendieri turchi, greci e ciprioti. Ma negli ultimi decenni uomini d'onore, camorristi e 'ndranghetisti hanno intensificato queste relazioni e sempre più sono venuti alla ribalta, nelle inchieste e nei processi di mafia, organizzazioni criminali straniere, professionisti e colletti bianchi, operazioni di riciclaggio e mercati internazionali. All'esito di questo percorso un problema si apre per studiosi e operatori: esiste un metodo unitario che accomuna vecchie e nuove mafie favorendone l'espansione nella sfera pubblica e in ampi settori dei mercati finanziari? E ancora: se le mafie si fanno sistemi e reti di rapporti, non c'è anche una espansione del metodo mafioso come modalità diffusa dell'agire politico ed economico? A questi interrogativi risponde questo volume con una riflessione originale e inedita che coinvolge studiosi e operatori di estrazioni professionali ed esperienze tanto diverse quanto complementari."" -
Principi contabili internazionali e Basilea 2. L'impatto sulle PMI
Il testo si propone di illustrare i risultati di un progetto di ricerca di interesse nazionale (PRIN), condotto dall'unità locale dell'Università di Bologna, Facoltà di Economia di Forlì, teso ad indagare: se l'adozione di principi contabili internazionali (IAS/IFRS) sia su-scettibile di dare, attraverso il bilancio, una rappresentazione sostanzialmente diversa della consistenza e degli equilibri patrimoniali, nonché delle performance gestionali delle imprese; come, conseguentemente, tale transizione possa incidere sulla valutazione del merito creditizio ai fini di Basilea 2, atteso che il rating assegnato dagli istituti di credito si basa anche sui dati di bilancio. -
Leggere e scrivere i media. L'uso delle nuove tecnologie tra delega e competenza
Nell'era dell'informazionalismo ciò che più conta non è l'informazione in sé, bensì la capacità cognitiva e tecnica di selezionarla ed elaborarla. Chi ne è dotato è ai vertici del sistema sociale. Corresponsabili del grandissimo incremento di informazione pro capite sono i cosiddetti nuovi media. Le nostre scelte quotidiane sono spesso caratterizzate dalla relazione con saperi su cui non siamo in grado di effettuare alcun controllo e che dobbiamo compiere attingendo alla fiducia. Ma se la necessità della fiducia è accettata come aproblematica quando ci si rapporta, per esempio, ai saperi medici o all'alta ingegneria, se si pensa all'uso delle nuove tecnologie si fa molta più fatica ad ammettere socraticamente la propria ignoranza, in quanto esse sono dotate di interfacce friendly che ci danno un'illusione di dominio sull'oggetto: un'illusione coltivata anche da una media education che ci ha erroneamente indotti a pensare a essi come strumenti. Una diversa prospettiva potrebbe rivelarci la natura di costrutto sia delle tecnologie in sé, sia di nozioni come rischio, sicurezza, fiducia, a esse correlate. Il volume affronta, in questa direzione, il tema della fiducia in riferimento all'uso delle nuove tecnologie, attingendo alla tradizione sociologica ma anche alle scienze cognitive e all'economia, e ricorrendo a una simulazione multi-agente computer assistita. -
Fondamenti di marketing turistico territoriale
Dalla combinazione delle attrattive espresse dal territorio nasce il sogno del viaggio che poi si tramuta in desiderio di partire ed, indi, in consumo di servizi: ossia, in materia prima per le imprese turistiche. Nella moderna società della comunicazione e dell'economia del terziario, questo processo di produzione della ricchezza e di orientamento dei desideri è sapientemente guidato e sorretto dalle strategie del marketing turistico-territoriale che costituiscono il presupposto irrinunciabile per il successo di qualsiasi area o destinazione che voglia sopravvivere di fronte al competitivo mercato internazionale nel quale, in questi ultimi anni, l'Italia ha fatto sempre più fatica a mantenere la propria leadership. Di questa disciplina, così fondamentale per il nostro Paese, si occupa il presente volume che si rivolge tanto ai funzionari pubblici quanto agli operatori privati e che, in chiave prevalentemente applicativa e con linguaggio volutamente semplice, illustra dettagliatamente, su base sistematica, quanto le imprese turistiche ed i responsabili dello sviluppo territoriale dovrebbero fare, separatamente ed insieme, per impostare e realizzare un marketing più incisivo ed efficace: a vantaggio delle proprie aziende, delle aree di destinazione che rappresentano e dell'intero territorio. -
Il paesaggio multiculturale. Immigrazione, contatto culturale e società locale
Il fenomeno migratorio presenta una complessità che si manifesta in due dimensioni, interna ed esterna. La prima riguarda la sua struttura, dinamica e finalità; la seconda invece si configura in stretta relazione con il contesto, quindi tramite le sue funzioni di carattere sociale, demografico, economico e culturale. Ma un'analisi di questo fenomeno, che prenda in considerazione tali dimensioni, per quanto possa essere oggettiva, approfondita e comparata, non sarà mai sufficiente a spiegarlo se ignorerà il suo aspetto umano. È un aspetto che si traduce nelle esperienze, ovvero decisioni, speranze, successi e delusioni dei migranti stessi, quindi partecipanti, anzi autori del fenomeno. E non soltanto per loro; il significato, la dinamica, le funzioni del fenomeno migratorio dipendono dal contesto sociale e cioè sia dall'ambiente da cui provengono i migranti sia dall'ambiente in cui arrivano. Questo significa che le persone concrete non possono mai rimanere meri osservatori ma diventano anch'essi, in modo diverso, partecipanti dell'evento in quanto il loro modo di percepirlo, accettarlo o meno, è di importanza sostanziale. Il fenomeno migratorio, come tutti i fenomeni umani, prima di essere una realtà fisica, è una realtà costruita culturalmente e percepita come tale. -
Formazione e ruolo dell'operatore socio-sanitario. L'esperienza della regione Sardegna
La figura dell'Operatore Socio-Sanitario (OSS) sta conoscendo un forte sviluppo della sua presenza ed importanza funzionale nei servizi alla persona del nostro Paese. Le ragioni di tale fenomeno sono nei cambiamenti, che, in particolare tra gli anziani, determinano una sempre più diffusa necessità di una presa in carico complessiva, e, spesso, prolungata nel tempo. Si tratta di trasformazioni che impongono notevoli innovazioni dei processi formativi della figura professionale dell'OSS, cui sono richieste sempre maggiori competenze ed abilità professionali di tipo assistenziale, relazionale e tecnico-operativo in un ambiente lavorativo basato su modelli di rete e di lavoro d'equipe. Il manuale, in un'ottica di integrazione tra inquadramento teorico e proposta di strumenti operativi, presenta i nodi problematici e le prospettive dell'innovazione della formazione dell'OSS. -
Lo sviluppo nascosto. Alta tecnologia e terziario avanzato in provincia di Arezzo
Come evolvono le imprese e i sistemi produttivi toscani nel terzo millennio? Emergono traiettorie di sviluppo diverse sotto il profilo settoriale e territoriale? Rispetto alla tradizionale specializzazione distrettuale si notano embrionali processi di ibridazione delle produzioni? È possibile individuare le imprese locali più innovative? Quali sono le performance innovative? In una fase di profondo cambiamento e di crescente pressione competitiva ancora ci sfuggono i contorni di alcuni settori cosiddetti ""emergenti"""", ad alto contenuto di conoscenza tecnico-scientifica e di innovazione. Le imprese ad alta tecnologia e del terziario avanzato sono importanti attori dello sviluppo locale, ma talvolta restano protagonisti """"nascosti"""", come in Provincia di Arezzo, dove non erano mai stati oggetto di uno specifico monitoraggio. Le imprese ad alta tecnologia e del terziario avanzato svolgono un ruolo importante nell'economia locale, pur non rappresentandone ancora il perno centrale sotto il profilo numerico. L'analisi svolta mira a comprendere possibili traiettorie di sviluppo futuro del sistema locale e intende segnalare eventuali interventi istituzionali a supporto."" -
Quaderni di knowledge management. Vol. 1
È un programma formativo rivolto ai migliori studenti laureati e laureandi di 1° livello in economia e ingegneria. Ha una durata trimestrale durante la quale gli studenti hanno la possibilità di arricchire il proprio curriculum analizzando le cosiddette ""Best Practice"""", le migliori pratiche realizzate dalle aziende facenti parte del Consorzio ELIS, di cui fanno parte oltre trenta aziende di rilievo nazionale ed internazionale. Gli studenti analizzano le situazioni aziendali e formalizzano ciò che trovano di eccellente, costruendo """"casi di studio"""" per arricchire di esperienza le aziende consortili, i docenti e ricercatori universitari che partecipano al programma. Si ottiene così una sintesi della base teorica accademica economico-organizzativa con la dinamicità e la pragmaticità del contesto aziendale."" -
Esperienze di transizione per l'inclusione sociale di giovani in difficoltà
Il volume intende rendere note le principali caratteristiche e risultanze del progetto Equal ""ET Esperienze di Transizione"""" gestito da una Partnership di Sviluppo (PS) composta da: Provincia di Bologna, Comune di Bologna, Consorzio dei Servizi Sociali di Imola, Plan e un'Associazione temporanea d'impresa (Ati) di centri di formazione e cooperative sociali con a capo Ial Emilia Romagna. Tale iniziativa si è posta l'obiettivo di progettare e sperimentare opportunità di orientamento, transizione al lavoro e integrazione sociale per giovani/adolescenti in situazione di disagio attraverso lo sviluppo di sistemi integrati e reti di servizi nell'ambito delle più ampie policy regionali e locali. L'esperienza e le considerazioni qui illustrate vogliono rappresentare un contributo esperienziale allo sviluppo di strategie di rete e modalità di realizzazione di servizi di inclusione sociale, tramite lo sviluppo di capacità lavorative, di giovani in difficoltà."" -
Storia del turismo. Annale 2006-2008
Nuovi sette contributi alla storia del turismo contemporaneo sono nell'indice di questo settimo ""Annate di Storia del turismo"""". Nel solco dell'impostazione dei numeri precedenti, resta importante l'attenzione alle fonti documentarie: da un archivio privato calabrese emerge un Itinerario di viaggio in Italia del 1820, mentre da un archivio pubblico statale affiorano ricche testimonianze degli interventi nel turismo nelle terre di occupazione durante il ventennio fascista. L'attenzione ai temi è rappresentata in questo numero da un saggio che segue il dibattito che in Europa accompagnò il tentativo di definire il turismo sociale nel cuore del Novecento. Il rapporto complesso tra industrializzazione, modernità sociale e culturale e sviluppo territoriale è alla base di due contributi: uno dedicato alla regione basca, l'altro alla città di Livorno che, nel cuore dell'Ottocento, concentrò progetti e investimenti sulla linea di costa. Infine altri due saggi arricchiscono la lettura della vicenda del turismo italiano: il primo sottolinea l'incapacità del Paese di adeguare il proprio patrimonio ricettivo ai mutamenti della domanda, l'altro ci mostra la destinazione turistica """"Italia"""" vista dalla Germania nel secondo dopoguerra."" -
La «Nuova Europa» (1861-1863). Democrazia e internazionalismo
Il presente lavoro ricostruisce, nella sua interezza, la storia della ""Nuova Europa"""", quotidiano fiorentino sorto nel 1861 e cessato nel 1863. Promosso e finanziato da Agostino Bertani, esso fu uno dei più combattivi giornali democratici dell'Italia postunitaria ed ebbe tra i suoi collaboratori molti mazziniani e garibaldini: da Giuseppe Dolfi a Luigi Pianciani, da Giuseppe Montanelli ad Antonio Mattinati e ad Alberto Mario. Vi apparvero anche scritti di Carlo Cattaneo e un romanzo giovanile di Giovanni Verga. Trattò argomenti politici, economici e sociali dell'Italia, ma fu fortemente interessato anche alle questioni internazionali, prospettando la necessità di un'Europa democratica, composta da Paesi liberi e indipendenti, e guardando anche alle vicende del continente americano, in unico fronte che andava dalla Russia agli Stati Uniti, dalla Polonia al Messico."" -
Il museo nel curricolo di storia
Indicazioni nazionali e direttive europee sollecitano la scuola a favorire negli allievi l'educazione al patrimonio culturale presente sul territorio nazionale, di cui i musei sono certamente parte significativa e diffusa. Ma come costruire effettivamente un dialogo tra scuola e museo? Quali compiti spettano alla scuola e quali sono specifici del museo? Il testo offre riflessioni sul significato dell'educazione al patrimonio culturale e propone ipotesi curricolari di uso del museo in sintonia con il processo di apprendimento degli allievi, corredandole con esempi di percorsi al museo realizzati con metodologie differenti: copioni, quadri di civiltà, processi di trasformazione, costruzione di concetti. Chiudono il volume alcune esperienze di laboratorio compiute con insegnanti ed operatori museali durante la scuola estiva di Arcevia. -
Umanizzazione e professione sanitaria. Comunicazione, organizzazione e territorio
Il mondo sanitario si interroga costantemente sui contenuti e sulle modalità del cambiamento, da strutture a sistemi e da sistemi a network. Il cliente interno e quello esterno sono protagonisti della qualità organizzativa dell'essere e fare sanità. La psicologia del lavoro e delle organizzazioni, in una prospettiva interdisciplinare con le scienze mediche, offre agli operatori del settore metodi e tecniche per un'adeguata risposta alle necessità organizzative, sia per la soddisfazione dei bisogni dei pazienti che per la valorizzazione della persona. L'umanizzazione della professione sanitaria va quindi intesa come integrazione tra le dimensioni scientifiche, tecniche, culturali ed etiche. Il volume costituisce una sorta di vademecum per la realizzazione di buone pratiche in tema di: malattia e reazioni all'ospedalizzazione tra dipendenza e autonomia; comunicazione, identità e ruoli, relazioni fra operatori, pazienti e famiglie; benessere e disagio individuale e sociale; territorio, strutture, persone e servizi tra prevenzione, diagnosi e cura; prevenzione e contrasto del rischio sanitario; l'attesa nella relazione domanda-offerta di prestazioni; strumenti di misura della qualità organizzativa nel settore sanitario. -
Economia dell'innovazione. Disegni organizzativi, pratiche lavorative e performance d'impresa
La nuova organizzazione del lavoro accreditata dall'UE si basa sull'appiattimento dei livelli gerarchici e sull'adozione dei processi (in sostituzione delle funzioni), nonché su nuove pratiche lavorative quali il lavoro di squadra, il coinvolgimento dei lavoratori e dei loro rappresentanti, l'autonomia lavorativa e gli incentivi economici che premino non tanto l'intensificazione dello sforzo lavorativo, quanto piuttosto l'apprendimento, le attività di problem solving e l'autoriflessività delle azioni e delle pratiche, dimensioni indispensabili per migliorare la qualità dell'output, per ridurne le difettosità e per concepire ed esplorare continuamente innovazioni sul fronte dei prodotti e dei servizi, e sui modi di organizzare e di svolgere le attività. L'utilizzo di questi canoni avrebbe richiesto di intraprendere la strada non tanto della ""flessibilizzazione del rapporto di lavoro"""" quanto piuttosto di una sua stabilizzazione, indispensabile per attuare pratiche lavorative che facessero diventare l'apprendimento il nuovo modo di lavorare, e per poter generare un'impresa """"internamente"""" flessibile. I vari capitoli del libro affrontano queste problematiche partendo dalla nuova natura del lavoro, dai modi di disegnare le strutture organizzative e i singoli posti di lavoro, dalle nuove competenze richieste, nonché dalle pratiche lavorative innovative che sono alla base dell'economia della conoscenza."" -
Principi contabili internazionali e sistemi di controllo interno
Il volume accoglie i risultati di un'indagine empirica tesa a verificare gli impatti più significativi prodotti dall'applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS sui sistemi di controllo interno in generale e, più in particolare, sui sistemi di: corporate governance e risk management, reporting, costing, budgeting e business planning, sistemi informativi e procedure organizzative. Il lavoro è stato svolto da due gruppi di ricerca (uno dell'Università di Pisa, l'altro dell'Università di Macerata) che si sono confrontati e integrati, ai vari stadi della ricerca. In sintesi, il volume può rappresentare un contributo interessante per ampliare la comprensione delle novità introdotte dai principi contabili internazionali e delle implicazioni correlate con l'uso interno ed esterno delle informazioni ad essi collegate. -
Milano e l'esposizione internazionale del 1906. La rappresentazione della modernità
Quando Milano venne incaricata di organizzare la prima Esposizione internazionale nel 1906 era una città in piena trasformazione, collegata all'area più moderna dell'Europa e all'avanguardia nello sviluppo industriale. I saggi raccolti in questo volume approfondiscono le più recenti ricerche sulle innovazioni industriali, le strategie di comunicazione, la partecipazione della cultura e dei diversi ceti sociali all'evento. Il tema dei trasporti, simbolicamente evocato dall'apertura del valico del Sempione, ben rappresenta il senso della modernità messo in scena dall'esposizione del 1906. Il carattere internazionale dell'evento, la mole degli investimenti economici, la folta partecipazione di delegazioni straniere e di pubblico dimostrano che il paese, superando in pochi decenni un secolare ritardo, era ormai inserito fra le nazioni più progredite. A quel lontano avvenimento si collega idealmente l'assegnazione a Milano dell'allestimento dell' Esposizione universale nel 2015. Una rassegna espositiva che sul tema centrale Nutrire il pianeta. Energia per la vita si fa carico delle priorità economiche sociali ed ecologiche che drammaticamente incombono sul pianeta e sulla società globalizzata del nord e del sud del mondo. -
Tempo e città
La questione del tempo è, da molti anni, un argomento di riflessione per la cultura urbanistica: il tempo come parametro dell'efficacia o dell'inadeguatezza del piano e del progetto, il tempo come limite e vincolo del carattere processuale di ogni attività di trasformazione. Nella città contemporanea, i processi di trasformazione del territorio e le modalità con cui si trasforma la società seguono ritmi talmente diversi tra loro che il governo urbano diventa un campo difficile in cui coniugare gli interventi sulla città fisica con le necessità sociali del contesto. È pertanto necessario perseguire una dimensione temporale degli strumenti di pianificazione che sia solidale con l'evoluzione della società e in cui definire l'appartenenza della collettività al processo evolutivo dell'organismo urbano. Il contributo della collettività nella costruzione del progetto di riqualificazione ha un'importanza fondamentale per ottenere nel tempo un suo esito migliore. Esiste cioè una dimensione sociale del progetto che rappresenta una variabile necessaria a determinare la reale fattibilità dell'intervento, un tempo in cui costruire quel consenso indispensabile per tutelare e promuovere, oltre alla qualità urbana, una duratura qualità sociale. -
Letture dello sviluppo rurale
Con il ciclo di programmazione 2007-2013 si apre una nuova stagione di politiche comunitarie per lo sviluppo rurale ed il sostegno all'agricoltura. I nuovi fondi cambiano caratteristiche contabili e finanziarie, ma soprattutto si prosegue il cammino di Agenda 2000 verso l'unificazione delle politiche e delle strategie nel campo dell'agricoltura e dello sviluppo rurale. Questo libro sviluppa una prima riflessione sui molteplici aspetti economici, sociali, ambientali, che sottendono al disegno delle politiche rurali nelle regioni della UE. I nove contributi raccolti, consentono di affrontare il tema dello sviluppo rurale da altrettante diverse angolazioni. La lettura è stata effettuata con particolare attenzione al Molise, coerentemente con la filosofia comunitaria che vede nella regione il responsabile dell'azione di programmazione della spesa pubblica. L'impostazione data a ciascun contributo, tuttavia, offre al lettore un percorso, metodologico ed analitico, che è possibile generalizzare ad altre realtà regionali o locali. -
Reti bayesiane con applicazioni all'edilizia e alla gestione del territorio
Le Reti Bayesiane sono un formidabile strumento computazionale per la costruzione di modelli probabilistici. I modelli costruiti mediante le Reti Bayesiane permettono di condurre analisi di scenario, valutazioni di tipo diagnostico e analisi di sensibilità su domini anche molto complessi. Le Reti Bayesiane possono essere create anche a partire da insiemi di dati storici, e sono riconosciute come uno degli strumenti più efficienti attualmente disponibili per il data mining. Il presente testo rappresenta un'approfondita introduzione alla modellazione probabilistica dei problemi di ingegneria tramite Reti Bayesiane. Il testo è diviso in due parti. La prima parte presenta dapprima una trattazione teorica delle tecniche fondamentali per la costruzione delle reti, quindi approfondisce gli aspetti analitici. La seconda parte contiene sei ampie esemplificazioni relative all'ingegneria edile e della gestione del territorio. Nonostante gli esempi siano relativi agli ambiti civile, edile e territoriale, le soluzioni proposte sono facilmente applicabili a tutti i settori tecnologici, oltre che della medicina e dell'economia.