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Agricoltura sociale: quando le campagne coltivano valori. Un manuale per conoscere e progettare
Il termine agricoltura sociale si riferisce ad attività che fanno leva sulle risorse delle piante e degli animali e sulla presenza di piccoli gruppi di persone che operano in realtà agricole, per promuovere azioni d'inserimento socio-terapeutico e d'inclusione lavorativa, l'educazione e la formazione di utenti con esigenze specifiche, l'organizzazione di servizi alla persona per minori ed anziani, appartenenti a ceti urbani e rurali. Il dibattito sulla multifunzionalità dell'agricoltura, come quello sull'efficacia dei servizi e sulla costruzione di un welfare delle opportunità, fanno dell'agricoltura sociale un tassello utile per potenziare le reti formali di servizio, affiancando ad esse l'azione inclusiva delle reti informali di comunità. Nelle aree rurali, dove la rete di protezione sociale mostra difficoltà crescenti nell'offrire risposte adeguate ai bisogni della popolazione, l'agricoltura sociale consente di introdurre servizi flessibili e dispersi, valorizzando risorse esistenti, creando opportunità nuove per i più giovani e contribuendo a rigenerare il capitale sociale presente. Il testo intende fornire una chiave di lettura sull'argomento ed assicurare, anche per mezzo di esempi e casi aziendali, spunti utili per la progettazione di servizi alla persona capaci di fare uso delle risorse dell'agricoltura e degli strumenti di politica oggi disponibili. -
Filosofia del diritto di proprietà. Vol. 2: Da Hegel a Kelsen.
Sul tema della proprietà hanno definito il loro statuto teorico liberalismo e socialismo. L'esaltazione liberale della proprietà, come chiave d'accesso ai diritti individuali, e la critica socialista, alle esclusioni connesse all'individualismo possessivo, hanno trovato un punto di equilibrio nel costituzionalismo del Novecento. Il punto di svolta è da rinvenire nella costituzione di Weimar che ha rimarcato la funzione sociale della proprietà recepita poi dai principali ordinamenti del secondo dopoguerra. Tra mercato e sfera pubblica, tra diritti ed economia si è costruito così un equilibrio dinamico che ha risentito non solo dei valori racchiusi nella norma fondamentale ma anche dei rapporti di forza mutevoli dei soggetti sociali e politici. Al ciclo del governo pubblico dell'economia o funzionalizzazione sociale della proprietà viene a sostituirsi una fase di rivincita del mercato accompagnata dalla privatizzazione delle stesse funzioni dell' amministrazione. Le ragioni di una critica degli effetti distorsivi della logica proprietaria, secondo l'autore, non vengono meno nella società postmoderna. La società della conoscenza infatti declina come ""cosa"""", suscettibile di un diritto reale a ristretto sfondo patrimoniale, anche le idee, i processi cognitivi che, in quanto res omnium communes, nella loro struttura sono immateriali e inappropriabili prodotti del cervello sociale."" -
Attivare risorse nelle periferie. Guida alla promozione di interventi nei quartieri difficili di alcune città italiane
Le periferie urbane sono territori ""difficili"""": non solo in quanto risulta sempre più complicato riconoscere la varietà delle domande che esprimono, ma anche e soprattutto perché le politiche di riqualificazione spesso faticano a produrre i risultati attesi. In questi contesti sembra allora particolarmente importante perseguire la sfida della governance, e quindi favorire il coinvolgimento di nuovi attori che possano contribuire a migliorare l'efficacia dell'azione pubblica. È però altrettanto importante che ciò avvenga, come suggerisce la più recente riflessione scientifica, creando nelle periferie occasioni di valorizzazione delle risorse locali all'interno di iniziative integrate e partenariali. Il libro restituisce le tappe del percorso attraverso il quale l'Area Politiche Urbane dell'IRS ha """"guidato"""" la Fondazione Vodafone Italia e la Fondazione Umanamente nella esplorazione attiva di questo campo di politiche. Si è trattato di una esperienza di capacity building che ha permesso ai responsabili delle Fondazioni di sperimentarsi in un ruolo diverso e più complicato di quello di grant-makers, mobilitandosi direttamente nella progettazione dei contenuti degli interventi e nella promozione di partnership per la loro realizzazione. Nel descrivere i passaggi fondamentali di questa ricerca-azione sviluppata in alcune periferie italiane, il volume vuole proporsi anche come riferimento metodologico per iniziative simili da parte di altri attori in altri contesti."" -
La musica e le altre discipline
Il volume rappresenta la sintesi di un'esperienza pilota di aggiornamento per insegnanti di scuola secondaria di secondo grado e di progettazione didattica interdisciplinare attorno al linguaggio sonoro musicale. Il discorso, che ha visto coinvolti quindici insegnanti torinesi con le loro rispettive classi di licei e d'istituti tecnici del comprensorio comunale, tutti impegnati nella realizzazione di progetti concreti, è stato promosso e finanziato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Torino, Settore Arti Musicali. Si è trattato di cogliere quanto di musicale racchiude ogni disciplina del curricolo - gli aspetti fonologici della letteratura e degli idiomi linguistici, la geometria, il calcolo implicato nella costruzione delle forme musicali e delle concatenazioni armoniche, la storia del pensiero filosofico e l'estetica musicale, le suggestioni figurative e le relazioni con quelle sonore, i fatti accaduti e i costumi musicali che li rispecchiano - per poi costruire percorsi interdisciplinari di apprendimento, ma anche di espressione creativa. Questo per alimentare interesse e motivazione verso le materie ordinarie, favorire esperienze di apprendimento cooperativo e in laboratorio, legare la musica al resto dei saperi, implementare sensazioni uditive con quelle visive, allargare i campi di applicazione del pensiero logico, imprimere le conoscenze con il marchio dell'emozione. -
Nuove criticità nella condizione anziana. Social survey sulla popolazione over 74 della Provincia di Cremona
Questa survey sulla popolazione anziana di 75 e più anni si configura come un ulteriore tassello nella continuità operativa, ormai ventennale, dell'Osservatorio Provinciale sulla Condizione Anziana che la Provincia di Cremona, lodevolmente, con efficienza e alta qualità dei prodotti elaborati, porta avanti con forte convinzione, attuando, in concreto, quel ruolo di ""service istituzionale"""" verso il territorio (Comuni e servizi in primis) di cui vi è pressante necessità. Il quadro che emerge, comparato con indagini effettuate nell'arco di quasi quindici anni, consente valutazioni sui trend in atto e sull'incidenza degli interventi erogati, analisi invero assai rare nel panorama nazionale."" -
Profili economico-aziendali e contabili nel nuovo sistema informativo sanitario (NSIS)
Il lavoro si propone di indagare gli aspetti economico-aziendali e contabili del nuovo sistema informativo sanitario alla luce delle recenti modifiche apportate dai competenti Ministeri (Ministero dell'Economia e delle Finanze e della Salute), in particolare per quanto concerne i flussi informativi ministeriali riguardanti il Conto Economico e lo Stato Patrimoniale delle aziende sanitarie, aziende ospedaliere, Irccs, aziende ospedaliere universitarie. Tutto questo è stato preceduto dalla preliminare analisi degli aspetti normativi, soprattutto in riferimento agli adempimenti richiesti dalle singole Regioni in tema di sanità, e di quelli economico-aziendali di tali complesse realtà aziendali, non trascurando altresì di esaminarne i tipici accadimenti gestionali che richiedono una specifica contabilizzazione. Il volume si conclude quindi con l'illustrazione e la descrizione dei principali strumenti necessari per l'attenta lettura professionale dei bilanci di esercizio delle aziende sanitarie e ospedaliere, utili alla predisposizione/programmazione di adeguati interventi correttivi in caso di momentanea perdita, e volontà di ripristino, delle condizioni di equilibrio aziendali. -
La costruzione dello spazio urbano: l'esperienza di Berlino
In questo volume, che tratta dell'esperienza di Berlino, viene ricostruito il percorso che ha portato a ripensare la città nella sua totalità, dopo la caduta del muro, recuperando la sua eredità storica e adottando la strategia della ""ricostruzione critica"""", basata sulla riproposizione dell'idea della città compatta e sul ripristino della trama viaria e dell'isolato."" -
Il valore del dopo. Formazione continua e valutazione. Un'esperienza pilota nel settore del legno-arredo nella Brianza milanese
Da qualche anno anche in Italia la formazione continua è al centro di politiche ed interventi che, con ritardo rispetto agli altri Paesi europei, cercano da un lato di costruirla come sistema organico e dall'altro di mettere a disposizione un'offerta corsuale adeguata in termini sia quantitativi che qualitativi. Vanno in questa direzione le attività programmate e realizzate a valere sulla legge 236/1993, sul Fondo Sociale Europeo, sulla legge 53/2000 e più recentemente sui Fondi Interprofessionali per la Formazione Continua. Questi ingenti investimenti nella formazione per gli occupati - pubblici ma anche realizzati dalle imprese con risorse proprie - hanno reso necessaria l'attivazione presso i decisori, le istituzioni e le Parti Sociali in primo luogo, di adeguati strumenti di programmazione, governo, monitoraggio e valutazione delle attività: al tempo stesso hanno chiamato tutti i soggetti in gioco ad un progressivo coordinamento operativo delle diverse fonti di finanziamento disponibili. La sperimentazione promossa dalla Provincia di Milano e presentata in questo volume si colloca all'intreccio di questi temi. La sperimentazione - localizzata nella futura Provincia di Monza e Brianza ha visto la collaborazione tra la Provincia e le Parti Sociali territoriali e nello specifico l'Associazione degli Industriali di Monza e Brianza (AIMB) e i locali sindacati dei lavoratori (CGIL-CISL-UIL): l'interesse di quanto realizzato risiede pertanto anche in questa dimensione di tipo concertativo. -
Le politiche di formazione e sviluppo nella gestione strategica delle risorse umane. Il caso dell'Università della Calabria
Le risorse umane rappresentano un fattore interno molto importante, capace di creare valore e generare una serie di vantaggi competitivi. Tuttavia, per ottenere dei vantaggi competitivi è necessario che sia riconosciuta la valenza strategica e che sia possibile modellare le competenze di cui ciascuna risorsa umana dispone. La pianificazione dell'azione formativa assume, pertanto, una funzione altamente strategica all'interno dell'azienda quando è volta a originare e sviluppare le cosiddette competenze distintive. Il presente volume considerando quale framework di riferimento un approccio di tipo RBS e CBS, dopo aver analizzato la variabile formativa nelle sue molteplici sfaccettature, elabora tutte le fasi della pianificazione formativa, soffermandosi, in particolar modo, sulla valutazione dell'azione stessa. Completa la parte teorica l'analisi di un case study - la pianificazione formativa dell'Università della Calabria - e un'indagine effettuata su un campione ragionato di Università statali. -
Città e civiltà. Nuove frontiere di cittadinanza
Il volume approfondisce, nell'ambito degli studi sulla società multiculturale, le modificazioni intervenute nella città e nel modo di concepire l'insieme di problemi che da tempo i commentatori racchiudono nell'espressione politiche per il riconoscimento dei diritti. Le città, che in passato furono le custodi delle nostre appartenenze identitarie, possono ora sembrarci i luoghi di attraversamento per individui ubiquitari che le vivono come lo spazio urbano per i propri negozi o la meta per gli ozi e di rado le considerano il deposito delle tradizioni con cui fare i conti attraverso forme di cittadinanza attiva. Ma anche al di fuori della città, il paesaggio del mondo viene modificandosi così da rendere necessaria una geografia umana del globo che tenga conto della precarietà che minaccia gli stati-nazione, dell'urgente necessità che molti hanno di migrare per garantirsi la sopravvivenza e una speranza nel domani, della divorante volontà di viaggiare per quote di tempo sempre più significative che caratterizza le esistenze dei più ricchi. Il libro, frutto del contributo di molti autori, è però unitario e può essere considerato come un sistema di lemmi che procede dai quattro presenti nel titolo: città, civiltà, frontiere, cittadinanza. A ciascuna di queste voci afferisce una famiglia di concetti che s'interseca così da produrre alcuni possibili percorsi nell'ambito delle questioni sull'intercultura. -
Genitorialità. Profili psicologici, aspetti patologici e criteri di valutazione
Questo volume affronta il tema della genitorialità alla luce della più recente ed autorevole letteratura scientifica internazionale. Viene delineata la funzione genitoriale con particolare riferimento alla personalità e ai compiti dei genitori e agli obiettivi evolutivi del figlio. Sono individuati i più significativi nodi problematici e gli aspetti disfunzionali della genitorialità. Infine, a partire da un modello ispirato alle scienze cognitive, vengono proposti una definizione e criteri di valutazione della ""capacità genitoriale"""", applicabili in sede clinica e in ambito forense. Il materiale contenuto nel presente volume, inoltre, può costituire il punto di partenza per interventi di tipo preventivo e terapeutico."" -
Pane e progetto. Il mestiere di designer
"Pane e Progetto. Il mestiere di designer"""", è una raccolta di riflessioni in forma di dialogo, sul rapporto tra formazione e mestiere di designer. L'autore, progettista e ricercatore, ricostruisce con quarantasei designer della scena nazionale il percorso che dall'apprendimento porta alla genesi di una propria identità professionale. Il libro nasce con l'esigenza di costruire uno strumento di conoscenza per i giovani che si affacciano a questa felice ma difficile professione e vuole essere materiale di riflessione nella definizione di un'identità del design italiano. Partecipano al volume: Davide e Gabriele Adriano, Sergio Asti, Antonia Astori, Mario Bellini, Carlo Bimbi, Cini Boeri, Andrea Branzi, Aldo Cibic, Antonio Citterio, Biagio Cisotti e Sandra Laube, Riccardo Dalisi, Donato D'Urbino e Paolo Lomazzi, Paolo Deganello, Nathalie Du Pasquier, Gianfranco Gualtierotti, Nilo Gioacchini, Stefano, Giovannoni, Gianfranco Gualtierotti, Giulio Iachetti, Massimo IosaGhini, Ugo La Pietra, Angelo Mangiarotti, Luca Mazzari e Liliana Leone, Piero Lissoni, Alberto Meda, Alessandro Mendini, Simone Micheli, Miriam Mirri, Adolfo Natalini, Paola Palma e Carlo Vannicola, Roberto Palomba e Ludovica Serafini, David Palterer, Franco Poli, Ambrogio Pozzi, Daniela Puppa, Matteo Ragni, Prospero Rasulo, Denis Santachiara, William Sawaya, Luca Scacchetti, George Sowden, Matteo Thun, Paolo Ulian, Giancarlo Vegni, Joe Velluto, Gianni Veneziano, Nanda Vigo." -
Telelavoro. Uno strumento a tutela della vita
Le grandi potenzialità applicative della rete telematica permettono alla società del terzo millennio di migliorare la qualità della vita dei singoli cittadini, delle famiglie e di intere comunità. Questo libro parla di Telelavoro, uno strumento ancora da scoprire da parte del grande pubblico e diretto agli uomini che intendono utilizzare la tecnologia non solo per scopi meramente economici ma ancor più per tutelare la salute pubblica e la vita umana. Il Telelavoro, scoperto da Jack Nilles nel 1973, è stato sperimentato in tutto il mondo perfezionandosi nelle forme e nella tecnica. La ricerca si qualifica per la chiarezza, ricchezza e perspicuità dei contenuti, come per l'originalità e l'equilibrio dei giudizi e delle interpretazioni. Vengono esplorate tutte le più rilevanti dimensioni del Telelavoro, dal rapporto con la disabilità e le donne, la formazione e il sindacato, la comunicazione organizzativa e la teledemocrazia, le realtà emergenti in Europa e nel mondo. Di tali dimensioni vengono considerati le motivazioni e i vantaggi, le critiche e gli svantaggi, le opportunità e le minacce, in modo da scandire nei vari capitoli un orientamento deciso e franco di difesa del Telelavoro a tutela della vita umana in un futuro di solidarietà per l'uomo e di più alte opportunità per la società. -
La differenza c'è. Gestire la diversità nell'organizzazione dei servizi
Da tempo le società multiculturali occidentali stanno affrontando la sfida della coesistenza di culture diverse. Non più solo nuovi arrivi, ma seconde e terze generazioni di persone che acquisiscono cittadinanza e allo stesso tempo rimangono portatrici di stili di comunicazione e di riferimenti valoriali diversi dal cosiddetto mainstream. Il diversity management o gestione della diversità come strategia organizzativa, nasce agli inizi degli anni Novanta negli Stati Uniti proprio con l'intento di affrontare tale complessità negli ambiti del lavoro e della scuola; negli ultimi dieci anni si è diffuso nel Nord Europa e sta approdando in Italia. Questo volume intende presentare le potenzialità di tale approccio nel nostro Paese attraverso dati empirici e pratiche da testare. Coniugando la prospettiva interculturale dinamica ed elementi di change agentry delle organizzazioni, l'autrice sottolinea la necessità di intervenire su più livelli al fine di aprire il sistema a partire dalla valorizzazione delle sue risorse lavorative. -
Corporate family responsability e work-life balance
Da numerosi studi svolti negli ultimi anni emerge chiaramente la necessità di analizzare, progettare ed implementare efficaci politiche di work-life balance. Tantissimi lavoratori, infatti, si preoccupano sempre di più di conciliare il lavoro con le proprie responsabilità familiari, nell'ambito della più ampia ricerca del significato che per loro riveste, in termini profondi, la propria attività lavorativa. Il tema affrontato in questo lavoro è allora quello, in senso ampio, della responsabilità che le aziende hanno nei confronti dei propri dipendenti e, in particolare, delle politiche di conciliazione tra esigenze legate alle attività di lavoro e responsabilità legate alla vita privata e familiare. Negli ultimi anni la comunità scientifica è certamente progredita nella comprensione delle complesse problematiche che le persone devono affrontare quotidianamente nel conciliare le proprie responsabilità lavorative con quelle familiari. In tal senso, il lavoro, di matrice prevalentemente organizzativa, ha carattere propedeutico, in quanto mira a ricostruire una sorta di ""stato dell'arte"""" che possa costituire una valida base per tutti quegli studiosi che, a vario titolo e con varie finalità, potranno in futuro essere interessati a svolgere ricerche di carattere maggiormente analitico ed empirico."" -
Acqua, agricoltura e ambiente nei nuovi scenari di politica comunitaria
Questo volume costituisce il prodotto congiunto di due attività di ricerca. La prima è costituita dal progetto PRIN 2003 ""Realizzazione di un sistema di supporto alle decisioni a livello di bacino per la gestione dell'acqua in agricoltura"""", coordinato da Vittorio Gallerani - Università di Bologna. La seconda è il convegno """"Politiche agroambientali e oltre"""", tenutosi a Bologna il 16 maggio 2007, organizzato in collaborazione con il gruppo Risorse e Sostenibilità della Società Italiana di Economia Agraria (SIDEA). Il volume è organizzato in tre gruppi di contributi. Nel primo gruppo si affronta il tema degli effetti della direttiva quadro 60/2000 sull'agricoltura. Nel secondo gruppo l'attenzione è posta sugli effetti che le riforme delle politiche agricole avranno sugli usi dell'acqua da parte del settore agricolo. Infine, nel terzo gruppo di contributi, è trattato il ruolo del settore agricolo nei nuovi scenari di sviluppo e la modellizzazione delle politiche per la produzione di esternalità ambientali da parte dell'agricoltura."" -
La costruzione dello spazio urbano: l'esperienza di Barcellona
Le imponenti trasformazioni che hanno interessato la città europea nel corso degli ultimi due secoli hanno avuto conseguenze profonde sulla configurazione dello spazio urbano. Alla sua costruzione materiale, attraverso una serrata dialettica tra permanenza e mutazione, agendo in particolare sulle pratiche edificatorie e d'uso di questo spazio, ha contribuito in modo rilevante il progetto urbanistico e di architettura. Nei casi più emblematici di Barcellona e Berlino, rivisitati in questo studio restituito in due volumi, appare evidente come entrambi i progetti si siano fondati su idee di città, attraverso le quali si è cercato di rappresentare visioni della società e della modernità. Soprattutto nei decenni centrali del Novecento, questi progetti hanno espresso la volontà di edificare uno spazio di tipo nuovo, contrapposto a quello della città tradizionale, anche quando fondati su ideologie antagoniste. In questo volume, che tratta dell'esperienza di Barcellona, viene posto in evidenza come l'idea di città su cui si è fondato il nuovo progetto urbano abbia rivalorizzato l'idea espressa nell'Ensanche di Cerdà e abbia assunto lo spazio pubblico, la sua rigenerazione, come strategia di modificazione dello spazio metropolitano. -
Boschi e politiche forestali. Venezia e Veneto fra Sette e Ottocento
Partecipi dei fermenti innovativi in campo culturale e del grande processo di trasformazione socio-economica e politico-istituzionale che investe l'Europa a partire dalla seconda metà del Settecento, Venezia e il Veneto vivono profondi cambiamenti anche in campo forestale. Muta la percezione del bosco. Si allarga la presa di coscienza sia del rapido ridursi della risorsa legno, come materia prima e come fonte di energia, sia dei pericoli per la stabilità dell'assetto territoriale derivanti dalla progressiva contrazione del bosco. Nasce la selvicoltura come scienza, benché fatichi a rendersi autonoma da finalità esterne, di natura politica o economica. Lo Stato riorganizza e razionalizza il suo intervento nel ramo boschivo con l'avvio di politiche forestali di tipo organico e la costruzione di strutture tecnico-amministrative capillarmente articolate sul territorio, a partire dall'""azienda boschiva"""" creata dalla Repubblica verso la fine della sua esistenza e ristrutturata nel periodo napoleonico e in quello austriaco. Resta invece sostanzialmente immutato il vasto e complesso sistema che da secoli garantisce l'approvvigionamento di legname, legna da fuoco e carbone vegetale alla città di Venezia, strutturato lungo le direttrici tracciate dalle vie d'acqua convergenti verso la città lagunare, ponendola in comunicazione col suo retroterra, ancora ricco di boschi nell'area montana."" -
Antirealismo e artefatti. Sui limiti della natura
È possibile sostenere che sedie, tavoli ed aeroplani non sono oggetti reali? La domanda può apparire sciocca e destinata ad una risposta scontata: sedie, tavoli ed aeroplani sono oggetti reali. Tuttavia, la questione è stata frequentemente sollevata nel corso della storia del pensiero filosofico: per molti autori è possibile sostenere che sedie, tavoli ed aeroplani non sono reali. Nel libro si prendono in esame tre argomentazioni, recentemente proposte, da tre differenti autori, a sostegno della tesi antirealista per gli artefatti. Si tratta di tre prospettive diverse che si radicano su uno stesso terreno realista e si pongono uno stesso problema generale: distinguere quali tra gli oggetti che vengono comunemente individuati siano effettivamente componenti del mondo reale. Nell'esame delle tre argomentazioni emergono, inoltre, importanti tematiche della metafisica e della filosofia della scienza contemporanee di ambito analitico: il tema del rapporto tra persistenza ed identità, il tema dalle composizione mereologica ed infine il tema dell'interazione causale. -
Educarsi per educare. Come riuscire ad essere un genitore-educatore sensibile, responsabile e lungimirante nonostante tutto
In una società dove la complessità, unita alla frammentarietà, espone l'uomo alla caduta delle certezze (economiche, scientifiche, esistenziali), il rischio ormai concreto è quello di perdere i principali punti di riferimento pedagogici per educare davvero alla vita. È possibile riuscire ad essere un genitore/educatore sensibile, responsabile e lungimirante nonostante tutto? È possibile svolgere il mestiere di genitore/educatore con padronanza, abilità, gioia e serenità, non lasciandosi irretire da luoghi comuni ma affidandosi a solidi criteri educativi? È possibile apprendere i principali strumenti per educare efficacemente i propri figli perché diventino uomini autentici, sicuri e responsabili? Questo volume vuole offrire a genitori/educatori le basi di una corretta pratica educativa per consentire loro di essere educatori consapevoli, sicuri, empatici, attenti, presenti (fisicamente ed educativamente), critici, liberi e liberanti, forti di quella maturità necessaria ad accompagnare l'altro nel suo percorso esistenziale e fiduciosi che un figlio ben educato oggi sarà un uomo saggio domani. Un testo in grado di coniugare la scientificità e il rigore della ricerca con le reali vicissitudini di genitori/educatori raccontate nei diversi casi proposti.