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Storie plurali. Insegnare la storia in prospettiva interculturale
In che modo la dimensione interculturale rimette in discussione la storia insegnata? Come ri-pensare il passato, il senso della storia, le sue categorie, i modi e i contenuti delle sue narrazioni e rappresentazioni? Quale la mappa delle conoscenze significative e delle competenze di un'altra storia e le possibili nuove finalità dell'apprendere e dell'insegnare la storia e le storie? Quali gli strumenti e le strategie migliori per realizzare ambienti di apprendimento come laboratori di costruzione, elaborazione e negoziazione di conoscenze, significati, domande, ipotesi di lavoro? Su questi interrogativi si è costituito un gruppo di ricerca all'interno dell'Associazione Clio '92 (www.Clio92.it) a partire dalla domanda sulla relazione tra storia, intercultura, insegnamento e apprendimento per sviluppare una riflessione rivolta a stabilire alcuni possibili criteri e orientamenti per la storia in dimensione interculturale accanto alla realizzazione di esperienze didattiche coerenti ed esemplificative di quegli stessi presupposti. Il volume presenta i risultati del lavoro di ricerca. I materiali sono stati organizzati in due sezioni, a cui segue una ricca e articolata rassegna bibliografica e sitografica. -
Temi avanzati di economia e politica della cooperazione internazionale allo sviluppo
I contributi raccolti nel volume mirano sia all'approfondimento dei temi tradizionali della cooperazione allo sviluppo sia all'esplorazione di nuovi approcci metodologici nati nell'ultimo decennio intorno a tale politica pubblica internazionale. Il libro approfondisce i temi trasversali della politica di cooperazione (lo sviluppo umano e i diritti umani, la partecipazione, il cosviluppo, le migrazioni, ecc.), analizza i meccanismi e gli strumenti di erogazione degli aiuti, e scende nel dettaglio della cooperazione in alcuni settori. Il volume consta di venti capitoli raggruppati in tre parti, ciascuna delle quali affronta in maniera sistematica un insieme di argomenti di grande attualità nel dibattito sul passato, il presente e il futuro della cooperazione allo sviluppo. Questo volume si rivolge a quanti sono già in possesso delle conoscenze di base relative alla politica di cooperazione allo sviluppo. -
La conjoint analysis per la ricerca sociale e di marketing
Il volume propone l'utilizzo della conjoint analysis nelle indagini di mercato, quale strumento per migliorare l'offerta di prodotti e servizi destinati ai target di consumatori o utenti che si intendono raggiungere. La trattazione dettagliata dei modelli di riferimento tradizionali e di quelli innovativi è ampia e documentata, ricca di considerazioni di carattere pratico e di esempi. Il testo offre ai manager e agli studenti la possibilità di apprendere le qualità e le potenzialità della conjoint analysis, mentre ai lettori più interessati a temi tecnici e specialistici offre la possibilità di approfondire e apprezzare i modelli statistici di riferimento. Il libro si rivolge quindi a tutti coloro che intendono condurre uno studio di conjoint analysis o approfondirne alcuni aspetti: istituti di ricerca, società di consulenza, aziende, università e studenti. -
Imprenditorialità accademica. Contesti istituzionali e agire imprenditoriale nelle bioscienze in Europa
In un momento in cui lo sviluppo economico è sempre più dipendente dal progresso scientifico, ricerca teorica e sua traduzione pratica sono due lati di una stessa medaglia e dunque inscindibili, sebbene regolati da sistemi normativi diversi e talvolta contrastanti: libertà di diffusione dei risultati scientifici attraverso la pubblicazione da un lato, proprietà privata della tecnologia attraverso il brevetto dall'altro. Questo libro indaga l'attività dell'imprenditore accademico, ovvero il professore che travalica i confini dell'università nello sforzo di applicazione pratica dei risultati della propria ricerca, ed il ruolo cruciale giocato dalle istituzioni nella modulazione della sua azione imprenditoriale, attraverso la definizione di ciò che è obbligatorio, proibito o permesso. L'approfondimento delle motivazioni individuali all'azione imprenditoriale e l'analisi dei contesti normativi non solo permettono di comprendere la direzione in cui stanno evolvendo le pratiche di trasferimento tecnologico, ma costituiscono anche la base di partenza per l'elaborazione di strategie di policy volte a realizzare un'auspicabile conciliazione tra appropriazione privata della tecnologia e libera circolazione del sapere, in modo che convenienza personale degli attori economici ed interesse sociale si rafforzino vicendevolmente. -
I servizi pubblici locali: un modello di governance multidimensionale. I risultati di una ricerca empirica
La pianificazione e la gestione dei servizi pubblici locali sono componenti fondamentali del modello di governance comunale anche quando i Comuni, tramite l'outsourcing, abbandonano parte delle proprie attribuzioni di direzione aziendale e affidano l'erogazione materiale a soggetti privati. In questo lavoro viene proposto un modello di governance dei servizi pubblici locali che non si esaurisca con la decisione in merito alla modalità di affidamento, ma abbracci tutte le aree dell'amministrazione comunale che risultano coinvolte nella gestione di tali servizi. La scelta tra gara pubblica o gestione in house, nonché la regolamentazione dei rapporti con le società partecipate, sono solo alcuni aspetti del complesso sistema di governo dei servizi pubblici locali. In sostanza, occorre impostare un modello di governance complessivo e multidimensionale per i servizi pubblici locali che non sia circoscritto all'attività degli uffici partecipazioni, ma che coinvolga le dimensioni interna, esterna e interistituzionale della governance comunale. Il grado di diffusione tra i Comuni italiani di modelli di governance multidimensionali è stato verificato attraverso una ricerca empirica condotta dalla fondazione ""Cittalia - Centro europeo di studi e ricerche per i Comuni e le Città"""", struttura dell'Anci dedicata agli studi e alle ricerche, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Aziendali, Tecnologici e Quantitativi dell'Università della Tuscia."" -
Le aziende no profit. Principi e sistemi di amministrazione e di ragioneria
Il presente volume tratta di quei contenuti di amministrazione e di ragioneria delle aziende no profit che, in una prospettiva di sintesi unitaria tra generalismo e specialismo della conoscenza, possano contribuire ad una interpretazione sistematica ed autonoma delle loro più tipiche produzioni di valore e rilevazioni per il controllo esterno ed interno. La trattazione prende le mosse, anche in chiave storica, dai contenuti più esterni all'amministrazione ed alla ragioneria delle aziende no profit, che sono ritenuti di maggiore influenza su entrambe e, quindi, di migliore ausilio all'interpretazione dei contenuti maggiormente interni a tali due discipline. -
Network marketing. Come creare senza capitali una propria organizzazione di vendita e distribuzione
Il network marketing è il sistema di vendita del futuro! Questo manuale vi svela tutto quello che dovete sapere per compiere i primi passi in questo campo. Risponde a tutte le vostre domande e, in più, vi propone una quantità di esercitazioni, attività da svolgere, test di valutazione e casi che vi consentiranno di giudicare le vostre personali possibilità in questa nuova proficua attività. -
L' impresa di servizi nel cambiamento
Alcuni argomenti sono stati ripresi e rimodulati partendo da precedenti esperienze mentre ne sono stati inseriti altri per completare il mosaico ed offrire un ""servizio"""" completo. Nel contempo il volume contiene alcune case history aventi la particolarità di essere descritte direttamente da coloro i quali """"vivono"""" l'impresa; in tal modo le problematiche non sono """"filtrate"""" ma attingono vigore e concretezza dall'esperienza e dalla vivacità degli addetti ai lavori. Il connubio tra contenuti teorico-metodologici ed esemplificazioni pratiche potrebbe essere d'aiuto a coloro i quali volessero conoscere il mondo dei servizi - studenti dei corsi universitari e post-universitari - o approfondire talune precipue tematiche - operatori del settore."" -
Azioni in cornice. Costruzione sociale della Performance Art
Il 19 ottobre 2007 una sostanza versata nella fontana di Trevi tinge di rosso l'acqua; non si tratta però di un atto vandalico ma di un'azione artistica. Per diversi giorni l'interesse dei mass media si rivolge all'artista che ha compiuto il gesto. Il 13 aprile 2008 quotidiani e televisione riportano la notizia del ritrovamento in Turchia del cadavere di un'artista milanese; viene così reso noto il suo progetto artistico, attraversare in autostop undici paesi che avevano subìto la guerra, o che ancora la vivevano, indossando un abito da sposa. Si tratta solo di due tra le numerose notizie che rivelano un'inusuale attenzione delle fonti di informazione generica verso la Performance Art. La gente comune tende a identificare l'""opera d'arte"""" con il """"quadro"""" e l'artista con il """"pittore""""; l'effetto sensazionalistico provocato da queste notizie deriva dall'esibire forme d'arte che si discostano notevolmente da questo stereotipo. La Performance Art rende quindi problematica la definizione di ciò che è arte e di ciò che non lo è o, per meglio dire, di ciò che può, o non può, essere considerato legittimamente arte. Si tratta di un'espressione difficile da delimitare, dall'ambigua collocazione tra i campi di produzione culturale, che crea situazioni paradossali ma che proprio per questo motivo costituisce un oggetto di studio particolarmente interessante per il sociologo."" -
Resilienza e creatività. Teorie e tecniche nei contesti di vulnerabilità
L'idea di questo libro nasce dall'esperienza di educatori e psicologi in contesti di vulnerabilità e di emergenza, dove ci si relaziona con pericoli, dolori, gioie e speranze e dove è importante stimolare un processo di ripresa attraverso attività espressivo-simboliche e creative. È infatti testimoniato che le attività espressive - ad esempio la musica, il teatro, la pittura, la narrazione - possano favorire legami sociali, autostima, benessere psicologico e senso del bello, tutti fattori che incentivano lo sviluppo della persona in senso positivo, permettendo di superare il disagio, favorire l'espressione, la comunicazione e l'integrazione sociale. Il volume vuole proporre agli operatori strumenti e competenze psicologiche e/o pedagogiche per l'intervento in età evolutiva, con particolare riguardo al costrutto della resilienza. Sono tre gli ambiti d'indirizzo dai quali il lavoro trae orientamento: in primo luogo quello che si sviluppa attorno al concetto di resilienza; un secondo indirizzo si riallaccia alla creatività come trama costitutiva di tutti i processi che portano l'individuo a superare il trauma e a farne occasione di crescita ed esperienza di sé. Un terzo riferimento si rifà alla teoria di Winnicott sull'importanza del senso di continuità nell'esistenza senza il quale soprattutto i bambini perderebbero vitalità e difese. Il volume affronta anche tematiche relative alla fascia d'età adulta ed anziana e propone ulteriori tecniche di intervento. -
Neodarwinismo e scienze sociali
Negli ultimi anni le straordinarie conquiste della biologia molecolare, della psicologia evoluzionistica e delle neuroscienze cognitive hanno lasciato prefigurare scenari di intervento ricchi di fascino, ma al tempo stesso in grado di suscitare grande apprensione. Tutto ciò non soltanto in campo medico, per via delle ricadute che tali conseguimenti avrebbero avuto sul piano della definizione stessa dei processi patogeni e terapeutici, ma anche nelle scienze sociali, dove si sono allestiti piani di confronto sulle radici genetiche del comportamento, sulla struttura innata dei processi mentali, e quindi sulle facoltà comunicative e di apprendimento così rilevanti per modellare le interazioni sociali. Sono così tornati d'attualità alcuni dei temi concernenti i limiti naturali e culturali del comportamento contestualizzati rispetto alle responsabilità individuali, al libero arbitrio, ai processi decisionali, alle ineguaglianze sociali. E naturalmente, assieme a questi, sono riapparsi anche gli spettri del determinismo biologico, della non perfettibilità della vita sociale, della rimozione dei diritti di cittadinanza, e più in generale del tramonto degli ideali di uguaglianza e progresso. Biologi, sociologi, filosofi della scienza, medici e giuristi proporranno nelle pagine di questo volume alcuni punti di mediazione, ma anche di divergenza, tra le diverse letture possibili di tale confronto. -
Il disturbo non verbale dell'apprendimento. Una guida per operatori, insegnanti e genitori
Il bambino affetto da Disturbo Non Verbale dell'Apprendimento nel corso della sua infanzia si trova spesso ad essere oggetto non solo di epiteti offensivi e frustranti ma anche di diagnosi superficiali: imbranato, maleducato, asociale, disprassico, disgrafico, discalculico, problematico. In realtà, il comportamento di questi bambini dipende dalle peculiari modalità di funzionamento del loro cervello, precisamente dell'emisfero destro, e ha una chiara origine neurologica; purtroppo si tratta di una patologia ad oggi ancora poco studiata e per questo spesso non riconosciuta e confusa con altre. Il suo precoce riconoscimento è invece fondamentale per evitare terapie inappropriate da parte dei sanitari, ma anche errori educativi e didattici da parte dei genitori e degli insegnanti che comportano inevitabilmente nel bambino frustrazioni e difficoltà. Scopo di questo libro è quindi innanzitutto spiegare cosa è esattamente il Disturbo Non Verbale dell'Apprendimento: da dove nasce, come si manifesta e come distinguerlo da altre patologie simili. Il testo vuole essere un utile strumento per i genitori, gli insegnanti, gli educatori e i tecnici della sanità che si relazionano con questi bambini o che potrebbero incontrarli nel corso del loro cammino professionale. Infatti, solo una buona conoscenza delle caratteristiche del disturbo e la messa in atto di adeguate misure educative permetterà un'infanzia ed un'adolescenza serene al bambino colpito da questa patologia. -
Modelli e capi. Per un personalismo etico in sociologia e filosofia della storia
"Modelli e capi"""" è il titolo di un ciclo di lezioni che Max Scheler (1874-1928) tenne nel 1921 all'Università di Colonia. Seguendo la struttura di queste lezioni Maria Scheu Scheler redasse in un unico testo un gruppo di scritti (lezioni universitarie, dattiloscritti, appunti) risalenti agli anni 1912-1914 e al primo dopoguerra. La presente edizione critica nasce dal confronto tra il testo redatto da Maria Scheu Scheler e i testi originali. Con la tipologia assiologica dei modelli personali esposta in """"Modelli e capi"""" (il santo, il genio, l'eroe, la mente dirigente e l'artista del godimento) Scheler intese affrontare la concretezza delle strutture dei contesti etici, sociali e politici. Queste riflessioni si intrecciarono nei tempi e nei contenuti alla stesura de """"Il formalismo nell'etica e l'etica materiale dei valori"""" (1916). La tipologia fu dibattuta presso il circolo fenomenologico di Gottinga prima dello scoppio della prima guerra mondiale e costituisce, secondo le indicazioni di Scheler, la naturale continuazione e la linea da seguire per tratteggiare i contorni del compimento del suo personalismo etico. Consapevole dei pericoli insiti nella temperie sociale del primo dopoguerra, Scheler tentò di offrire agli uditori delle sue lezioni una prospettiva di riflessione storica di ampio respiro, indicando nei modelli e nella responsabilità personale la radice ultima dei problemi che l'affannata ricerca di capi autoritari rischia tragicamente di misconoscere." -
Prova a mentirmi. Imparare il linguaggio del corpo per capire gli altri
Siamo tutti bravi a mentire, ma a nessuno piace essere ingannato. C'è chi mente per un proprio vantaggio personale, chi per coprire un errore, chi magari solo per il piacere di riuscire a prendere in giro gli altri e farla franca... Televisione, pubblicità, giornali e persino amici e parenti - per non parlare del partner - ci mentono di continuo. Come capire se chi avete davanti vi sta raccontando la verità o l'ennesima bugia? Qui troverete tutto sulla comunicazione: da quella che si crea nell'ambiente di lavoro, a quella che si svolge tra uomini e donne. E imparerete a riconoscere le bugie e a relazionarvi agli altri nel modo migliore. Le illustrazioni vi mostreranno in modo chiaro e semplice come cogliere le più piccole differenze tra un bugiardo e una persona sincera attraverso le microespressioni presenti nel volto. Attraverso la psicologia della menzogna, imparerete poi a gestire il vostro rapporto con chi mente e ad evitare che gli altri vi ingannino. Scoprirete come la comunicazione non verbale influisca sulla nostra vita, e come fare in modo che il vostro modo di esprimervi diventi efficace. Imparerete come funziona la cinesica, la scienza del singolo gesto, e come servirvene. Perché è tanto insopportabile che ci siano sconosciuti in ascensore e cosa genera il disagio. E come creare un feeling con le altre persone in pochi secondi. -
La paura di volare
La paura di volare (che i recenti episodi di terrorismo suicida hanno ulteriormente accentuato) è una tra le ""nuove"""" paure più diffuse. Se anche voi avete paura di volare, con questo volume non solo potrete prendere coscienza del vostro problema, ma potrete trovare indicazioni concrete per realizzare un percorso di cura che vi consentirà di superare (o almeno contenere) il disagio. Che cosa è la paura di volare? Come si manifesta? Quando è possibile affrontarla? E, soprattutto, come superarla? La paura di volare - tecnicamente aerofobia - è una tra le """"nuove"""" paure più diffuse. E i recenti episodi di terrorismo suicida che si sono affiancati ai più classici dirottamenti hanno ulteriormente accentuato il problema. Con questo volume, non solo potrete prendere coscienza del vostro problema, ma potrete trovare indicazioni concrete per realizzare un percorso di cura che vi consentirà di superare o almeno contenere il disagio. Ripercorrendo tutte le varie fasi - dal momento in cui dovete prenotare il volo, a quando entrate nell'aeroporto, a quello in cui, finalmente,""""rimettete i piedi a terra"""" - imparerete ad affrontare la paura con più consapevolezza. Non troverete bacchette magiche. Ma avrete un quadro globale della situazione ansiosa e un panorama delle possibili soluzioni."" -
Digitalmente confusi. Capire la rivoluzione o subirla
Noi italiani siamo, per il momento, contemporanei accidentali e inconsapevoli delle profonde trasformazioni indotte dalla tecnologia digitale. Poco avvezzi all'inglese, privi di una produzione di software, scarsi anche nell'hardware, ignari di possedere quasi per intero una delle più importanti aziende elettroniche del mondo, irretiti e inebetiti dai gadget di cui ci inondano i designer americani e giapponesi e i loro terzisti asiatici, vagheggiamo la ""banda larga"""" anche se non sapremmo che farne e inneggiamo alla tv digitale terrestre come fosse una rivoluzione culturale, quando è solo intrattenimento e consumo di massa. Intanto, il world-wide web vacilla sotto le spallate inferte da poderosi interessi commerciali privati, con aziende di varia estrazione e vocazione (ma un unico chiaro obiettivo: il consumatore online) che tentano ciascuna di accaparrarsene una fetta esclusiva. Il Nuovo Mondo aperto, democratico e creativo rischia di trasformarsi in una costellazione di staterelli chiusi, votati al consumo e all'entertainment di bassa lega. Questo dibattito ha formato l'oggetto di più di un discorso del presidente Obama, impensabile in bocca a un nostro leader politico."" -
Comunicare il circolo. Guida pratica alla comunicazione e alla promozione dei circoli sportivi, del tempo libero, del wellness
Una guida operativa alla comunicazione e alla promozione dei circoli sportivi, del tempo libero, del wellness, dove si pratica tennis, calcetto, ippica, scacchi, tiro, libri, vela, nuoto, carte, judo, scherma, golf, arti marziali, volley, boxe, pipa, atletica, volo, fitness. Un ""fai da te"""" alla comunicazione e promozione, interna ed esterna, per piccoli e grandi club. Visto come azienda, ogni circolo non può esimersi dall'essere osservato, criticato e """"attenzionato"""" dai suoi molti stakeholder, oggi più che mai determinanti nel garantire la sua continuità operativa. Questo libro propone un check-up comunicazionale per dirigenti, proprietari, soci e gestori di circoli ma anche per comunicatori, formatori e manager sportivi desiderosi di suggerimenti utili per un efficace management delle attività sociali. Gli autori, comunicatori d'impresa, si sono dati l'obiettivo di ricercare, affinare e suggerire buone pratiche di comunicazione e management dei circoli anche alla luce delle esperienze professionali maturate in organizzazioni complesse."" -
Tra le braccia un figlio non tuo. Operatori e famiglie nell'affidamento di neonati
Il volume analizza i risultati di una ricerca esplorativa sull'affidamento familiare di neonati, attraverso un'indagine su alcuni Centri Affido che per primi in Italia ne hanno curato la realizzazione. La ricerca è inserita all'interno di una cornice teorica che, a partire dalla letteratura internazionale e nazionale sul tema, si sviluppa in un dibattito in cui vengono messi a confronto gli approcci teorici chiave di chi si occupa di tale materia. Si tratta di una ricerca qualitativa che ha visto protagonisti sia gli operatori dei centri affido sia i genitori affidatari, allo scopo di individuare le rappresentazioni entrambi hanno riguardo all'istituto dell'affido di neonati, a se stessi e agli altri attori ""sulla scena"""". A questo scopo è stato utilizzato un approccio multi strumento: con gli operatori un'intervista e un questionario, con le coppie di affidatari un'intervista ed uno strumento grafico-simbolico creato ad hoc. L'ultima parte del volume - dal taglio più applicativo - ripercorre il percorso metodologico che l'operatore psicosociale è chiamato ad affrontare nel suo lavoro quotidiano, a partire dal presupposto che occorre """"conoscere per intervenire"""" e """"riconoscere per valutare"""" ed offre una lettura dialettica di alcuni strumenti in uso agli operatori. La peculiarità del volume è rappresentata non solo dall'attualità del tema - si tratta infatti di una prima ricerca esplorativa sulla recente innovazione dell'affido di neonati - ma anche dall'approccio multi-strumento."" -
Furor bellicus. La figura del guerriero arcaico nella Grecia antica
All'Atene dell'età classica risalgono le radici del nostro modo di pensare l'ethos del guerriero: un cittadino-soldato che agisce nel rispetto della coesione con i compagni e della disciplina. In quel passato questa formula trovò la sua prima enunciazione, strettamente legata ad un modello politico nuovo: la democrazia. Ma cosa venne soppiantato dall'organizzazione politica delle città greche? Cosa c'era prima? Nell'Europa della tarda antichità - in cui si andava saldando l'alleanza tra impero e cristianesimo - troviamo l'immagine spaventosa di guerrieri capaci di furor. Sono guerrieri nemici del popolo di Dio, quindi destinati alla sconfitta finale, ma incutono terrore e possono perfino cogliere qualche vittoria, perché combattono posseduti da forze sovraumane: sono guerrieri indemoniati. Erano guerrieri dediti al furor anche i predecessori degli opliti, come vuole un'affermata teoria storiografica? S'immaginava che fossero posseduti dagli dei e perciò straordinariamente potenti? La mania violenta di talune figure della tragedia attica - Aiace ed Eracle in particolare - ci parla di questo? O è il nostro sguardo a riflettere in quel lontano passato un'immagine che ha radici diverse e più recenti? -
«A me mi». Dubbi, errori, correzioni nell'italiano scritto
Come mai i ragazzi non sanno più scrivere? Una parola come casino è da segnare come errore? Si scrive sogniamo o sognamo? È un errore usare lui come soggetto? A scuola non si usa più il congiuntivo? Bisogna correggere la punteggiatura? Bisogna segnare tutti gli errori? Servono le griglie di valutazione? A cosa può servire infine questa fatica di correggere? Per scrivere in modo accettabile bisogna saper fare molte altre cose oltre a non fare errori di lingua, e dunque chi insegna a scrivere deve occuparsi di una grande varietà di problemi. Ma senza dubbio la correzione resta l'attività più praticata e manterrà sempre un ruolo decisivo nell'educazione a scrivere. Questo libro, rivolto ai docenti e a coloro che si preparano a diventare docenti, intende dare un contributo di riflessione e di esperienza su un aspetto parziale ma importante della questione.