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Quando tutto sembra andare di male in peggio. Come vivere liberi dall'ansia
Partendo da un approccio terapeutico innovativo e scientificamente solido, l'acceptance and commitment therapy (ACT), le parole degli autori ci conducono in modo personale ed empatico a rivedere il ruolo che ansia, e sofferenza in generale, giocano nelle nostre vite. Chiarendo come alcuni processi naturali ci intrappolano e limitano la nostra libertà di azione nella vita di ogni giorno, questo libro propone: esempi di esperienze comuni a tutti coloro che hanno provato ansia nella propria vita, esercizi pratici per scoprire le trappole e trovare percorsi alternativi, un aiuto a vedere pensieri ed emozioni difficili per quello che sono e non come ostacoli insormontabili, indicazioni concrete per essere più liberi nelle scelte importanti della vita. Un libro che ci aiuta a liberarci delle vecchie strategie che non funzionano e a incamminarci verso una vita dove siamo noi a scegliere e non le nostre paure. -
Dal Mincio al Volturno. I due anni che fecero l'Italia
Abbiamo ritenuto che lo spessore temporale più adeguato onde ben intendere il nostro tema fosse proprio quello della ""breve durata"""", nella quale una concentrazione più o meno voluta di accadimenti muta intrinsecamente il corso della storia. Il tempo, ne segue come senso, si ispessisce, assume valore, costa di più in sé e fuori di sé. Questo accade, secondo me, nei due anni che fecero l'Italia e cioè il nostro Risorgimento. Siamo nel 1859 e nel 1860. Quella che è passata alla storia come la seconda guerra di indipendenza e che per noi è il """"crinale dei crinali"""" dell'unità d'Italia con la battaglia di Solferino e San Martino, unita alla campagna """"miracolosa"""" di Garibaldi al Sud con la """"battaglia delle battaglie"""" al Volturno e con il suo esercito meridionale sono avvenimenti unici ed irripetibili senza precedenti analoghi e senza susseguenti ad essi neanche lontanamente assimilabili. Non sempre la storia si presenta con tale possente e sconvolgente evidenza rappresentativa."" -
Dal movimento alla movida. Il romanzo spagnolo dal franchismo a oggi (1939-2011)
L'immobilismo culturale e sociale del primo franchismo, la crescita economica degli anni Sessanta, le speranze e il desencanto della Transizione democratica, il nuovo millennio. Fasi della recente storia spagnola che un romanzo dalla robusta vocazione civile e testimoniale ha puntigliosamente rappresentato e restituito. Rinverdendo, nell'insieme, una nobilissima tradizione. Il volume passerà in minuta rassegna le voci - critiche e integrate - degli esordi del franchismo (con il vertice riconosciuto del Nobel Camilo José Cela); le avvisaglie dello sperimentalismo (con Tiempo de silencio di Luis Martín-Santo, soprattutto); la matura stagione dei ""cronisti"""" che scandiscono il viaggio della Penisola verso l'Europa e gli approdi democratici (da Miguel Delibes a Juan Marsé, da Eduardo Mendoza a Manuel Vázquez Montalbán, tra gli altri) e le ultime generazioni (Arturo Pérez Reverte, Javier Marías, Lucía Etxebarría, Almudena Grandes e i più recenti Carlos Ruiz Zafón e Ildefonso Falcones) che, nell'estrema varietà di temi e motivi, hanno lasciato un'impronta inconfondibile sulla scena letteraria contemporanea. L'autore intende gettare uno sguardo d'insieme sull'evoluzione del romanzo spagnolo degli ultimi settant'anni allo scopo di ordinarne il cammino e di gettare un fascio di luce sulle numerose zone d'ombra che ancora oggi, in un momento di varie e assortite """"prosperità"""", lo accompagnano."" -
L' identità sociale della sociologia in Italia
La sociologia si trova oggi coinvolta - sia a livello nazionale che internazionale - in un vivo dibattito riguardante il declino del suo prestigio rispetto alle altre scienze sociali. Piuttosto che credere alla crisi della sociologia, il presente volume preferisce optare per un necessario ripensamento della stessa, problematizzando la sua identità rispetto agli altri saperi (sociali e non) nella riflessione e rendicontazione dell'umano e del sociale ai giorni nostri e riflettendo su opportunità, correzioni e tracce di lavoro verso il futuro. Il senso del volume è quindi quello di dar conto della posizione attuale della sociologia italiana realizzando uno spaccato dei diversi ambiti sociali o scientifici in cui essa si colloca, proponendo altresì una valutazione generale e pluralistica della nostra visione di essa. L'opera declina la riflessione sociologica rispetto ad alcuni settori peculiari di riferimento ed i vari contributi ivi raccolti rappresentano, ciascuno rispetto al proprio orizzonte osservativo, il tentativo di descrivere l'apporto dato dalla sociologia in tale contesto. Attraverso una ripartizione corrispondente a tre diversi profili sostanziali (metariflessioni sociologiche, sociologia e welfare, sociologia applicata), il volume propone una rendicontazione elaborata ed approfondita dello status corrente della nostra scienza giungendo a definire le principali affezioni che la attraversano. -
Forme e pratiche della perequazione urbanistica in Italia. Vol. 2: Lombardia, Trentino Alto Adige (provincia autonoma di Trento, provincia autonoma di Bolzano).
Questo rapporto, articolato in sei volumi, intende rispondere all'esigenza di ricostruire un quadro unitario della molteplicità ed eterogeneità di esperienze che rappresentano il contesto operativo nel quale è stato applicato lo strumento della perequazione urbanistica. L'indagine, svolta attraverso un'ampia disamina dei contenuti fondamentali delle discipline legislative regionali, che presentano stati di avanzamento e profili riformistici profondamente diversi, si pone come uno strumento utile per comprendere le reali modalità di applicazione del principio perequativo. La restituzione del significato che ciascuna regione ha attribuito a questo istituto giuridico è integrata dall'analisi di alcuni piani urbanistici comunali selezionati al fine di mettere in luce le implicazioni e le potenzialità operative dei nuovi dispositivi di legge, nonché eventuali innovazioni in essi contenute rispetto alle indicazioni degli impianti normativi regionali. Questa duplice articolazione in disciplina legislativa e casi di studio è comune ai sei volumi, che si distinguono solo per i contesti regionali analizzati. Più nello specifico, il secondo volume riguarda le regioni Lombardia e Trentino Alto Adige. -
Human hotel design
Il libro nasce dalla necessità di dare alla progettazione alberghiera, una nuova consapevolezza in rapporto a un'area di ricerca divenuta sempre più importante: la progettazione attenta alle diverse caratteristiche dell'utenza (Utenza Ampliata). In questo senso, se da una parte esiste, a livello nazionale, un corpo consistente di norme e riferimenti specifici, dall'altra il tema dell'utenza ampliata viene spesso interpretato in modo pedissequo e ""parziale"""" dal progettista, come anche dagli altri attori del settore alberghiero/contract. Il volume propone un approccio """"globale"""" all'ambito della progettazione degli spazi interni alberghieri, incentrato sul ruolo dell'utente-ospite in tutte le sue declinazioni e particolarità, a partire dalle attività principali svolte negli ambienti della struttura ricettiva in relazione alle esigenze delle persone e alle caratteristiche delle tipologie alberghiere. Non un manuale di tipo enciclopedico, ma un repertorio di attenzioni/indicazioni utili per la definizione del progetto e dell'organizzazione della struttura alberghiera, rivolte a un pubblico ampio: professionisti e studenti dell'ambito della progettazione, albergatori e operatori del settore alberghiero e contract."" -
L' intervista nella valutazione e nella ricerca sociale. Parole di chi non ha voce
Come si realizza una ricerca utilizzando l.intervista semi-strutturata? Quali sfide e questioni pone l'uso di questa tecnica? Cosa accade nell'interazione tra intervistatore e intervistato? E se quest'ultimo è un soggetto svantaggiato, disoccupato, persona senza dimora o in carico ai servizi? Quali sono le funzioni dell'intervista nella ricerca valutativa e in quella sociale? A che tipo di informazioni consente di accedere l'intervista? È davvero una valida modalità per ascoltare chi non ha voce? E cosa significa non avere voce (nel contesto decisionale) e dare voce (nell'ambito della ricerca)? Il testo offre risposte a queste domande riflettendo in maniera particolare sulle potenzialità dell'intervista ""qualitativa"""" come strumento di coinvolgimento e ascolto (in valutazione e in ricerca sociale) di soggetti svantaggiati e di coloro che fanno fatica a far arrivare la loro voce al livello decisionale (operatori, attuatori, utenti). L'esperienza insegna che l'intervista porta con sé sfide e questioni metodologiche che il volume affronta per dare strumenti e suggerimenti al lettore. Il volume presenta le elevate capacità e potenzialità di indagine dell'intervista nella costruzione di informazioni, la complessità della conduzione e gestione dell'intervista, le implicazioni relazionali ed ermeneutiche, i problemi di codifica e sistemazione delle informazioni costruite, gli effetti che, con l'impiego di tale tecnica, si possono avere sul disegno di ricerca."" -
La responsabilità di essere liberi, la libertà di essere responsabili
Nei saggi di questo volume la riflessione si svolge intorno ai due nodi teoretici della libertà e della responsabilità, attraversando i territori del diritto e della problematica giuridica, del pensiero e dell'azione di Simone Weil, delle questioni filosofiche e politiche. La libertà non si può pensare senza un minimo di condizioni di fatto che la rendano possibile. È dunque necessario distinguere fra una libertà come condizione e una libertà come capacità. Ma tutte le condizioni di libertà non avrebbero senso se non fossero precedute e sottese da una libertà come capacità. Per converso senza le condizioni fattuali di libertà non si può esercitare una libertà come capacità. Nella libertà come capacità si ha a che fare con quella particolare potenza del volere di distaccarsi, di sottrarsi alla mera serie delle cause, di orientarsi verso un fine, di generare un inizio nuovo. Perciò la libertà è la capacità di trascendere la propria condizione, di prendere distanza da essa, di riorientarla sempre e daccapo. In definitiva è libertà come potenza di comparare, di ponderare e di giudicare. È l'insieme di questi livelli a costituire il significato maturo della libertà, cui corrisponde una precisa responsabilità. In un orizzonte pieno la libertà non è solo un sostantivo, ma un verbo; non è solo uno stato, ma un'azione. Essa non è solo la condizione e la forza di ciò che è libero, ma l'azione che libera. -
Conoscere la polizia. Esperienze di ricerca nazionali e internazionali
Le ricerche che hanno avuto per oggetto le forze di polizia sono da sempre state sporadiche, soprattutto a causa delle resistenze delle organizzazioni stesse a farsi esaminare, e relativamente recenti, in particolar modo in Italia. Questo dato di fatto non è positivo. Non solo perché la trasparenza di una forza di polizia e ancor più la sua conoscibilità da parte dei cittadini rappresentano, soprattutto oggi, una caratteristica fondamentale per consentirle di lavorare proficuamente e in collaborazione con la società di cui fa parte. Ma ancor più perché - come per ogni organizzazione che si rispetti - una buona conoscenza della propria struttura, del proprio funzionamento, della propria organizzazione, dei problemi e delle opinioni del proprio personale costituisce lo strumento più importante a disposizione della sua dirigenza per migliorarla e renderla più adeguata al proprio tempo. Il volume analizza le principali ricerche effettuate sulle forze di polizia in diversi Paesi - Stati Uniti, Canada, Francia ecc. - comparandone quando possibile alcuni risultati. Di particolare rilievo appare la recente analisi svolta alla Scuola superiore di Polizia da parte di alcuni funzionari frequentatori di un corso di alta formazione che hanno intervistato tutti i colleghi presenti nella scuola. -
In principio la ricerca. Temi e voci di un'esperienza di formazione
Questo volume, nato da due esigenze - documentare le linee di ricerca che si sono delineate all'interno del dottorato di ricerca in Progettazione e valutazione dei processi formativi e riflettere sui nessi tra ricerca e formazione - presenta una serie di contributi collocabili in precise aree tematiche: didattica, formazione, storia dell.educazione, pedagogia. Le prospettive e le tesi affrontate intendono per un verso documentare il lavoro dei dottori di ricerca per quel bene comune che è la produzione scientifica, per l'altro attestare come la passione, la rinuncia, la dedizione profusa da Cosimo Laneve, coordinatore del dottorato di ricerca, abbiano contribuito in modo determinante a formare un modello di ricercatore animato da una inquietudine euristica. Destinato a studenti e dottorandi di discipline pedagogiche, il volume offre spunti di riflessione per un dialogo fecondo con quanti sono impegnati nella ricerca pedagogico-didattica. -
Nucleare. Siamo bravi, furbi o folli?
Il sistema energetico italiano è un caso di vulnerabilità sistemica, di ricattabilità geopolitica, di anti-storicità, di distanza tra una classe politica distratta e poco studiosa e un'opinione pubblica delusa, di anomalie strutturali e di contraddizioni. Il sistema-Italia è un paziente malato. Sono stati iniettati palliativi soverchiati dal vuoto politico sull'energia che si protrae da quasi un quarto di secolo, da un ambientalismo che ha trasfuso panico e da un Paese affetto da gravi sindromi che ne impediscono la modernizzazione. L'uscita scellerata dell.Italia dal nucleare ha generato disastri sistemici non riparabili nel medio periodo. Oggi sappiamo chi erano i propositori di una politica tendente ad abbassare la cultura di massa e a rendere i cittadini schiavi di inutili paure per avere consenso, chi ha manipolato i mezzi d'informazione zittendo la scienza e chi ha fatto degenerare la visione di un popolo che fino a pochi anni fa considerava il nucleare un vanto nazionale, un mezzo per rafforzare l'industria, uno strumento di qualificazione educativa e un sostegno all'occupazione e al progresso nazionali. -
Valorizzazione degli edifici dimenticati. Lo stabilimento enologico Rudinì di Pachino
La scelta di nuove funzioni per edifici dismessi o sotto-utilizzati rappresenta un'azione strategica per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio esistente. La programmazione di interventi di riuso richiede l'applicazione di metodologie di indagine e strumenti operativi in grado di guidare e controllare le scelte, prefigurando gli impatti sull'edificio e sul contesto insediativo. Il testo analizza il caso dello stabilimento enologico Rudinì di Pachino, memoria dell'attività produttiva agricola ed industriale della Sicilia sud-orientale: l'immobile, nonostante i recenti interventi di recupero e parziale ricostruzione effettuati dall'amministrazione comunale, è ancora oggi dismesso. L'assenza di uso e di attività manutentive costanti ha come effetto il progressivo degrado del bene e la vanificazione degli investimenti. Il processo di riuso proposto, esito della ricerca sviluppata dal dipartimento di Analisi, Rappresentazione e Progetto nelle aree del Mediterraneo dell'Università degli Studi di Catania in convenzione con il Comune di Pachino, ha lo scopo di tutelare i valori espressi dal patrimonio esistente ed orientare le scelte in relazione alle prospettive di sviluppo del territorio. -
Kazuyo Komoda. Research experiences in design
RED - Research Experiences in Design è il nome di un ciclo di incontri e seminari nati all'interno del XXV ciclo di Dottorato in Design del Politecnico di Milano, in collaborazione con il Triennale Design Museum, con l'obiettivo di creare momenti di dialogo e confronto tra la comunità scientifica del Dottorato in Design e le esperienze del design come professione. Un ciclo di incontri con progettisti internazionali, per sperimentare una nuova dimensione del sapere disciplinare, in un ambito dichiaratamente poliedrico come è quello del design, connotato da una marcata e necessaria interdisciplinarietà, così come da sensibilità verso questioni a volte anche contraddittorie. Una grande opportunità per parlare della ricerca come strumento per il progetto. L'esperienza di Kazuyo Komoda è connotata da una progettazione che non è la ripetizione di stilemi, quanto piuttosto uno sforzo teso a definire soluzioni a precise questioni. Il tutto supportato da una spiccata sensibilità estetico-prestazionale, tipicamente giapponese, che consente di descrivere un mondo fatto sia di proporzioni e materiali, sia di poesia e grazia. Un lungo cammino progettuale dove la ricerca è una costante quotidiana. -
Ben scavato vecchia talpa. Pier Luigi Zanchetta, il diritto, i diritti
«Il significato proprio ed originale di Magistratura Democratica sta nell'aver combattuto la separatezza della categoria. Le varie questioni (di emancipazione sociale, di libertà, di eguaglianza etc.) percorrono ogni settore, interessano ogni categoria, si inseriscono nel più perduto interstizio della società. E così un collettivo di magistrati ha denunciato il sottile imperio delle idee dominanti (quelle della classe dominante), ha partecipato a svelare i meccanismi con cui questo si realizzava (e si realizza). Nella giustizia, come negli altri campi, si è assunto collettivamente coscienza che nessuna legge umana, e tanto meno divina, imponeva di ragionare come fin'allora si era fatto». Così, nel 1988, Pier Luigi Zanchetta descriveva il senso dell'irrompere di Magistratura Democratica sulla scena politica, istituzionale e giudiziaria italiana. Di quella esperienza gli scritti qui pubblicati costituiscono insieme testimonianza e analisi: doppiamente interessanti in un periodo - come quello attuale - in cui il disorientamento è diffuso ed è utile riandare ai princìpi e ai valori. -
In salute e in malattia. Le leggi sanitarie borboniche fra Settecento e Ottocento
I Regni di Napoli e di Sicilia sono stati un vasto laboratorio di istituzioni giuridico-sanitarie stratificatesi nel quadro di un'unione che racchiude consonanze conservando un'irriducibile complessità. Al suo interno, l'aspirazione riformista impronta il processo evolutivo delle norme sulla salute a fronte delle nuove teorie mediche, sovente scandito da vani tentativi di fronteggiare l'emergenza anche dopo che l'unità nazionale si è compiuta. Questo libro ricostruisce l'identità dell'azione di tutela della salute in una prospettiva di lungo periodo ed il mutevole rapporto tra le sue componenti nonché l'alterno gioco di richiamo al passato e distacco dal medesimo senza indulgere all'abusato mito ideologico di un'essenza intrinseca alle antiche istituzioni in grado di assicurarne la permanenza nel tempo; mostra al contrario come la sanità sia sempre stata, a fronte dell'aspirazione dei governi di operare la reductio ad unum d'una normativa assai risalente e ricca di contaminazioni, il prodotto di processi molteplici. Identità che, lungi dall'essere stabile, appare destinata a mutare anche in futuro com'è mutata profondamente nei secoli passati mentre i contorni storici di un secolare patrimonio giuridico si dissolvono confluendo nella imponente legislazione unitaria di fine Ottocento. Inscindibile dal fattore umano. -
Paternità e maternità: quale relazione?
Nella società attuale, profonde e complesse trasformazioni rendono il compito genitoriale una sfida complessa, così come lo è la transizione stessa all'identità adulta. La genitorialità viene qui intesa in senso relazionale ovvero come relazione sociale piena che si esplicita nel rapporto di coppia. I contributi proposti affrontano la riflessione, recente ed attuale, circa le trasformazioni che hanno interessato, e tuttora stanno interessando, il ruolo materno e paterno, ponendoli a confronto l'uno con l'altro e in stretta relazione con la dimensione del lavoro. Come riescono i genitori a conciliare i compiti di cura e il ruolo professionale? In che modo rispondono alla sfida dell'essere padre e madre? In che modo il ruolo materno e quello paterno sono caratterizzati entro questo complesso e rischioso scenario? Queste sono solo le domande fondamentali, tutt'altro che semplici e scontate, a cui si cerca di dare risposta. Il rapporto tra genitorialità e lavoro viene qui analizzato entro una prospettiva nazionale e internazionale, facendo riferimento alle politiche europee ed alle recenti ricerche sul tema. -
Disuguaglianze di salute ed equità nel ricorso ai servizi sanitari da parte dei cittadini stranieri nelle regioni italiane
Il volume riporta i risultati di una ricerca svolta dal PEHRG (Università di Perugia) per l'INMP (Istituto Nazionale per la promozione della salute dei migranti e le malattie della povertà) di Roma che mira a quantificare le disuguaglianze di salute e di accesso ai servizi sanitari sperimentate dagli stranieri nelle regioni italiane. L'analisi viene svolta, nel più ampio contesto delle politiche europee per la promozione della salute dei migranti, sia attraverso una valutazione delle politiche delle regioni italiane che hanno partecipato all'indagine, sia misurando, sulla base dei dati di ricovero disponibili per il periodo 2006-2008, la performance dei servizi ospedalieri regionali tramite un set di indicatori calcolati sulla base del confronto tra la popolazione straniera e quella italiana. I risultati mostrano che sussistono gravi disuguaglianze di uso dei servizi sanitari tra i cittadini, con gli stranieri che ricorrono più degli italiani a parità di genere ed età al ricovero in generale, e che si aggravano nel caso di specifiche condizioni legate allo svantaggio socio-economico sperimentato dai migranti. Da ciò deriva l'urgenza di intervenire da parte delle regioni e del governo centrale per evitare che tali disuguaglianze si propaghino ulteriormente rendendo ancor più grave il divario tra i cittadini e anche tra le regioni stesse. -
Guida alla valutazione economica di progetti di investimento nel settore dei trasporti
Questa guida presenta una serie di aspetti innovativi. È settoriale, e quindi consente di fornire strumenti e dati di pronto uso operativo, senza soffermarsi (e limitarsi) ai ""massimi sistemi"""". Anzi, essendo un manuale, è proprio strutturato per chi dovesse fare analisi economiche e finanziarie di progetti, conoscendo gli elementi base della teoria, ma senza esperienze pratiche del settore. È chiaro e abbastanza breve, pur contenendo tutti gli elementi essenziali. Richiama in modo conciso i maggiori (e più frequenti) rischi di errori nell'analisi. Si presta a due usi innovativi dell'analisi: il primo è quello di consentire un dialogo con gli stakeholders, settoriali e soprattutto territoriali, al fine di organizzare il consenso su parametri trasparenti. Il secondo è quello di fornire uno strumento per valutare """"in corso d'opera"""" le modifiche che spessissimo vengono richieste in fasi successive alla prima definizione progettuale [dalla prefazione di M. Ponti]."" -
La revisione economico-finanziaria pubblica. Indagine su 738 enti locali
L'attività di revisione negli enti locali ha registrato una notevole evoluzione a partire dalla L. 142/1990. In quell'occasione fu previsto un organo, composto da ""professionisti"""", detto """"di revisione economico-finanziaria"""", a cui vennero affidati compiti, quali: la vigilanza amministrativa; la revisione contabile; la revisione gestionale e la collaborazione con il Consiglio dell'ente locale. La parte iniziale dello studio è dedicata a tali aspetti. Nel primo capitolo viene inquadrata la revisione economico-finanziaria nel contesto dei controlli pubblici. Nel secondo capitolo viene descritta analiticamente la disciplina dell'organo di revisione. La parte centrale della pubblicazione, composta dal terzo capitolo, è dedicata all'illustrazione di una indagine condotta sulla disciplina dell'organo di revisione in 738 Enti locali. Dai dati raccolti e dalle analisi effettuate emerge un """"bilancio a saldo negativo"""". Quanto ciò sia imputabile ai """"professionisti"""" o alle amministrazioni è difficile dirlo. L'analisi condotta evidenzia gravi sintomi sia su un fronte sia sull'altro. La parte conclusiva vede il capitolo quarto dedicato ad una proposta di regolamentazione interna dell'organo di revisione economico-finanziaria volta a sanare le lacune riscontrate nell'indagine condotta"" -
Colui che ride. Per una ricreazione dello spazio politico
Il riso. Un tema sovente confinato negli studi di letteratura e di estetica può prestarsi a un'insolita occasione di riflessione politica. Avviene quando gli apparati teoretici tradizionali hanno necessità di confrontarsi con il flusso mobile della vita fatto di emergenze, dissonanze, rotture; quando, a fronte dei complessi eventi globali, l'ordine della polis deve fare i conti con il disordine, provocando nuove domande di senso. Oggetto del volume è la pensabilità dell'incongruo che non si può ""dire"""" ma solo """"ridere"""". Lo strumento assunto dall'autrice in funzione ermeneutica è l'umorismo ebraico. Frutto di un popolo da sempre al margine degli spazi convenzionali, nutrito del mutevole e dello straordinario, tale umorismo mobilita l'ordine dei significati, affrancandoli dall'oppressione del senso unico. Come ha scritto Jankélévitch, l'umorismo """"non nasconde spade tra le pieghe della sua tunica"""", ma esercita """"il dubbio e la precarietà"""". Non degrada ma ricrea. Inscritto nel nome di Isacco, Colui che ride, e incarnato nella figura yiddish del """"piccolo uomo"""", il riso ebraico, che ha affascinato Freud, è un riso di stupore capace di svelare """"il pathos dell'incompletezza"""" peculiare della filosofia dell'origine, dimenticato dalla nostra civiltà della pienezza. Platone aveva escluso il riso dalla città, preoccupato che cagionasse rischiosi mutamenti: riappropriarsene apre la via per una ricreazione dello spazio politico.""