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Formazione continua. Strumento di cittadinanza
L'attività di formazione in ambito lavorativo, in sintonia con le esigenze specifiche delle organizzazioni postindustriali, sta registrando una significativa revisione del suo bagaglio di teorie, tecniche, metodi, forme di intervento. Va maturando, in particolare, una più avvertita consapevolezza della centralità che l'apprendimento assume pressoché in tutti i contesti organizzativi. Di conseguenza, il senso della formazione non sembra più risiedere nella trasmissione di nozioni, abilità, procedure, comportamenti legati ai luoghi e alle pratiche di lavoro quanto nelle opportunità, offerte ai diversi attori che agiscono in tali contesti, di interrogarsi e di ragionare sui problemi con cui quotidianamente si incontrano, sollecitando in loro l'esercizio delle capacità di autonomia, iniziativa, problem solving. La riflessione, attivata tramite la formazione continua, sugli aspetti problematici delle pratiche professionali e degli scambi relazionali propri della vita lavorativa/organizzativa, nonché sui processi di cambiamento che investono il mondo produttivo, appare capace di promuovere apprendimenti, saperi, sensibilità che travalicano i confini dell'ambito lavorativo e che incidono in misura apprezzabile sulla promozione culturale e sociale delle persone, lungo l'intero corso della vita. Tutto ciò concorrere a rendere effettivamente fruibili, anche da parte dei soggetti con bassa scolarità, i diritti di cittadinanza. -
Il reato di atti persecutori. Profili costituzionali, applicativi e comparati
Il volume intende offrire un inquadramento delle problematiche sottese alla nuova fattispecie penale di cui all.art. 612-bis c.p., con riguardo sia ai profili di legittimità costituzionale, sia alle prime applicazioni giurisprudenziali. Oltre alla trattazione delle criticità della norma da un punto di vista costituzionale e applicativo, viene esaminato il profilo comparato, attraverso una completa ricognizione delle discipline adottate negli ordinamenti degli Stati dell'Unione Europea e il riferimento ad altri Paesi che hanno adottato soluzioni peculiari. In appendice, la legge che ha introdotto nel nostro ordinamento il reato di atti persecutori, la normativa inglese e la sentenza della Corte costituzionale belga in tema di determinatezza della fattispecie penale, oltre a un esempio di richiesta di ammonimento e il protocollo di intesa per il contrasto al reato di atti persecutori tra i Ministri per le Pari Opportunità e della Difesa. -
Conversando di leadership in barca, tra amici
Il libro tratta della figura del leader e della virtù che lo caratterizza: la leadership. Se ne discute l'importanza aziendale e l'umanesimo del ruolo. Il testo è ricco di contesti descrittivi, per osservarne limiti, funzioni e valori della professionalità. Ma ciò che ne qualifica la pubblicazione è una certa cornice letteraria che sublima il concetto istituzionale, e nello stesso tempo ne eleva la proposta progettuale della tipologia: la figura aziendale allora prende tutta la novità della considerazione che ne fa protagonista il carattere intellettuale e l'ideale tutto classico e classicista del ruolo di leader in un certo senso più magistrale e pedagogico che in quello più drasticamente padronale normativo. Suggerisce il prezioso metodo di ottenere che gli altri facciano al meglio quanto desiderato, e ne siano soddisfatti. -
L' altro irraggiungibile. La psicoterapia della Gestalt con le esperienze depressive
Un'analisi a più voci della prospettiva gestaltica sulle forme della depressione e le sue oscillazioni maniacali. Una lettura fondamentale per il terapeuta in formazione e lo specialista di psicoterapia. ""Volendo esplorare la depressione dal punto di vista della teoria e della psicoterapia della Gestalt, Gianni Francesetti e Michela Gecele hanno curato questo libro intitolandolo opportunamente: L'altro irraggiungibile. E in effetti è proprio l'irraggiungibilità il tratto caratteristico dell'esperienza depressiva se appena il terapeuta riesce ad affondare lo sguardo in quella disarticolazione del linguaggio in cui, abolito ogni senso, è il silenzio a prodursi come disperazione del linguaggio. (...) Ascoltare non è prestare l'orecchio, è farsi condurre dalla parola dell'altro là dove la parola conduce. Se poi, invece della parola, c'è il silenzio dell'altro, allora ci si fa guidare da quel silenzio. Nel luogo indicato da quel silenzio è dato reperire, per chi ha uno sguardo forte e osa guardare in faccia il dolore, la verità avvertita dal nostro cuore e sepolta dalle nostre parole."""" Umberto Galimberti (dalla Prefazione)"" -
Il bilancio di esercizio. Principi, procedure, valutazioni
Nell'ambito del subsistema informativo e, più precisamente, del subsistema delle rilevazioni quantitative d'azienda preposte al controllo del processo operativo dell'unitario sistema aziendale, il volume, nella prima parte, affronta il tema del bilancio di esercizio, quale tipo fondamentale della famiglia dei bilanci, nella sua concezione teorica, in ottica dottrinale e legislativa, ponendo l'accento sui limiti della funzione informativa e sui relativi modi di superamento. Su tale aspetto utile è il riferimento alle fonti filosofiche, sociologiche, psicologiche e, più in generale, a quelle umanistiche. Il lavoro, nella seconda parte, si rivolge all'analisi sistematica dei principi contabili nazionali, nel confronto con quelli internazionali ed in relazione alla normativa civilistica in vigore, dedicando specifici approfondimenti a particolari problematiche valutative. A margine della trattazione, infine, vengono analizzati i principi ed i criteri di valutazione per la determinazione del reddito imponibile in base alla normativa tributaria. -
La responsabilità dei professionisti nei Ser.T. La responsabilità organizzativa, professionale e legale
Tutti gli operatori del sistema sanitario nazionale si trovano quotidianamente ad affrontare alcuni dilemmi carichi di tensione etica e di preoccupazioni legali, che generano demotivazione e conflitti nei gruppi di lavoro. Tali problematiche hanno da sempre caratterizzato l'attività degli operatori, ma progressivamente stanno assumendo maggiore importanza non solo in relazione alle maggiori competenze professionali acquisite dagli addetti e dall'intera comunità scientifica, ma anche e soprattutto in relazione alla maggiore complessità del sistema di tutela della salute individuale e collettiva, nonché per il degrado del sistema. In questo quadro i cambiamenti istituzionali e normativi hanno determinato ulteriori modifiche nell'organizzazione dei servizi, con una forte differenziazione dell'offerta tra le diverse regioni, a volte accentuata da situazioni di deficit economico, con conseguenti tagli delle risorse dedicate. Nell'ambito di quest'ottica, il libro affronta i temi della responsabilità in differenti ambiti e accezioni: la responsabilità nel circuito penale, quella legale, organizzativa e professionale. Scopo del libro è quello di offrire uno spazio di approfondimento teorico ed un supporto tecnico all'operatività quotidiana. L'apporto di esperti di altri sistemi, come quello della Giustizia, è finalizzato ad individuare una serie di raccomandazioni condivise che fungano da guida al lavoro dei professionisti e all'organizzazione dei servizi. -
L' essenziale è invisibile agli occhi. I pubblici e il loro lavoro nell'economia della cultura
"L'essenziale è invisibile agli occhi"""" - nel libro di Saint-Exupéry il """"segreto"""" che la volpe rivela al Piccolo Principe - allude nel titolo agli essenziali e invisibili investimenti - di tempo, di attenzione, interpretativi, affettivi - che sostanziano i processi di cooperazione dei pubblici alla valorizzazione delle merci e dei prodotti culturali. Il volume parte dall'accumulazione storica dei significati della parola pubblico - che si stratificano parallelamente alla progressiva strutturazione di un sistema di produzione/consumo culturale - e inizia a fare il punto sulla letteratura che si occupa dei pubblici, rivisitando tanto le posizioni teoriche fondate sulla passività del pubblico-massa quanto quelle che mettono in primo piano le diverse forme di audience activity. Vengono, quindi, forniti exempla di produzione del valore nei processi comunicativi e attraverso dispositivi sociali e comunicativi partecipativi di creazione, circolazione, condivisione, trasmissione culturale (dal """"domestico"""" salotto ai social network), a partire dall'inusuale fenomeno comunicativo della """"canzone napoletana"""" fin de siècle, dove essenziale e ben evidente era il lavoro dei pubblici nel coprodurre la merce culturale. Divenuto, come scrive Jenkins, """"silenzioso e invisibile"""" nella comunicazione broadcasting, tale lavoro torna """"rumoroso e pubblico"""" nell'ultimo decennio." -
Fabbricazione digitale dell'architettura. Il divenire della cultura tecnologica del progettare e del costruire
Le tecnologie digitali mutano le relazioni tra progetto e costruzione: con i modelli informatici dell'edificio i progettisti possono acquisire il controllo diretto dei processi di fabbricazione e di assemblaggio. Il divenire della cultura del progettare e del costruire è il tema di fondo nel libro. La finalità è dare collocazione e direzione alle innovazioni, particolarmente a quelle attuali. Il metodo è volto ad interpretare i modi in cui diverse società hanno affrontato i problemi della loro epoca, i contributi dati dalle tecniche e con esse i significati espressi dall'architettura. Progettare per costruire con gli strumenti digitali richiede competenze specifiche nei processi di fabbricazione e nei linguaggi in uso dai sistemi informatici. Il volume propone anche una guida pratica ai nuovi modi e tecniche di gestione e controllo della produzione per l'edilizia. Sistematizzare le nuove competenze per la progettazione ha l'intento di prospettare opportunità ad architetti e ingegneri. Tramite la documentazione e l'analisi di realizzazioni significative il volume approfondisce le potenzialità tecniche e figurative del digitale. I progetti considerati sono l'esito di sperimentazioni che hanno saputo dare forma e significato alla ricerca tecnologica. Dimostrano che gli strumenti digitali non sono prerogativa esclusiva di grandi studi internazionali, possono essere adottati anche da team tra studi medio-piccoli. -
Memoria d'Europa. Riflessioni su dittature, autoritarismo, bonapartismo e svolte democratiche
Possiamo trovare traccia, nella costruzione europea, di una risposta forte a un passato che ha prodotto efferatezze terribili nel nostro continente e poi in tutto il mondo? È per rispondere a questa domanda e per comprendere i nessi tra la tragica memoria delle due guerre mondiali, della Shoah e delle dittature e la nascita del processo di integrazione europea che un gruppo di studiosi ha riflettuto intorno alla memoria d'Europa. Ciascuno di essi ha tentato di analizzare in profondità un tema, talvolta legato al proprio paese d'origine: la Francia di Vichy e di De Gaulle, la Grecia dei colonnelli, l'Italia fascista, il Portogallo di Salazar, la Romania e la Polonia comuniste. Non tanto per spiegare il fenomeno in sé, quanto per collegarlo alla storia e agli sviluppi della formazione della Comunità europea e al suo complesso processo di integrazione. Gli elementi che emergono vanno così a ricomporre parti essenziali della memoria del nostro continente. Il volume non presenta, quindi, testi di ricerca, ma analisi e riflessioni il cui intento, anche di natura didattica, è di oltrepassare i confini nazionali per tessere una storia comune, avvalendosi in appendice di documenti che ""parlano"""" direttamente al lettore, conducendolo per mano nella profondità delle argomentazioni, aiutandolo a storicizzare e a rendere più esplicito ciò che è avvenuto, e che non sempre è passato."" -
L' Internazionale degli operai. Le relazioni internazionali dei lavoratori in Europa fra la caduta della Comune e gli anni '30
Questa ricerca si propone di rispondere a domande che riguardano i rapporti fra i lavoratori nei luoghi di lavoro, nel mercato del lavoro, nelle organizzazioni nazionali e internazionali e nelle migrazioni. Le tensioni che si sviluppano, da questo punto di vista, fra i lavoratori e i modi con cui gli attori politici le hanno utilizzate, possono essere così riassunte: il mercato del lavoro e le necessità organizzative impongono ai mondi del lavoro una tensione continua ai due poli opposti della quale stanno la xenofobia e l'internazionalismo. Fra questi due poli osserviamo comportamenti diversi, atteggiamenti contraddittori tutti ispirati, però, al tentativo di governare e non essere governati dalle ""leggi"""" del mercato del lavoro. Il terminus a quo di questa ricerca è la crisi della Prima Internazionale, con la caduta della Comune di Parigi e il varo delle cosiddette """"leggi contro l'Internazionale"""" in Europa. Il terminus ad quem sono i conflitti che, in Francia, hanno preparato il Fronte popolare del 1936. Un riferimento indispensabile è la crisi del '29. In mezzo si sviluppano le vicende dei lavoratori che si incontrano e si organizzano, cercando di fare della pluralità delle origini nazionali una risorsa e non un problema."" -
L' Italia media. Un modello di crescita equilibrato ancora sostenibile?
All'inizio degli anni Ottanta del Novecento Giorgio Fuà e Carlo Zacchia idearono la fortunata formula ""industrializzazione senza fratture"""". Di fronte alle turbolenze di un contesto segnato dal disordine monetario, dallo shock petrolifero e da un debordante conflitto sociale le regioni del Centro e del Nord-Est d'Italia seppero proporre un modello socio-economico basato sulla fabbrica di contenute dimensioni, diffusa nel territorio e, quindi, sull.equilibrio fra città e campagna e sulla specializzazione e integrazione produttiva del distretto industriale. Il volume presenta le relazioni e il dibattito di un convegno tenuto a Foligno il 18 e 19 settembre 2009, nel cuore dell'Italia media: Marche e Umbria, le due regioni sulle quali si concentrano i saggi, comparate con realtà analoghe di altri Paesi europei, pur con innegabili differenze rappresentano infatti un importante terreno di verifica della perdurante validità di quel modello che negli ultimi decenni ha rappresentato uno dei maggiori punti di forza del Paese e che sembra tuttora in grado di esaltarne le numerose e rilevanti potenzialità facendo leva sulla loro cultura, storia, ambiente, coesione sociale e voglia di fare."" -
Storia economica e ambiente italiano (ca. 1400-1850)
L'ambiente occupa un posto di primo piano tra i temi che, nell'ultimo cinquantennio, sono emersi nel panorama storio-grafico internazionale. Si tratta con evidenza di uno di quei casi nei quali la ricerca ha cercato di dare risposta alle domande pressanti dei contemporanei. Per quanto la storia economica italiana si interessi da tempo all'ambiente, e di recente abbia iniziato a confrontarsi con l'environmental history internazionale, è finora mancata una messa a punto delle modalità di interazione nel lungo periodo tra uomo e ambiente fisico. Questo volume intende supplire a tale lacuna, iniziando a disegnare una storia economica dell.ambiente italiano, a partire dall'età preindustriale, in una prospettiva di dialogo e confronto con la più recente storiografia internazionale. I contributi qui raccolti sono rappresentativi dei diversi approcci seguiti dagli storici economici che oggi, in Italia, si interessano dell'ambiente: sia proseguendo tradizioni consolidate, ad esempio in merito allo studio della dotazione e dello sfruttamento delle risorse naturali, sia orientandosi verso temi più innovativi o meno frequentati, quali i risvolti economici dei condizionamenti determinati dalla geodinamica o dal clima. -
Spazi locali, spazi globali. Un saggio sul concetto di economia-mondo
Il dibattito sul concetto di economia-mondo, formulato da Fernand Braudel e Immanuel Wallerstein nel corso degli anni Settanta dello scorso secolo, ha coinvolto non solo la storia economica ma anche le scienze sociali dando luogo a ricerche che hanno avuto una forte importanza per gli studi antropologici. Come talvolta succede, forse il concetto di economia-mondo è stato, per vari motivi, abbandonato. Questo volume riprende in modo sintetico il dibattito sul concetto di economia-mondo e cerca di mostrare come esso rappresenti uno strumento utile per capire le dinamiche contemporanee, in particolare per quanto riguarda la ricerca antropologica. Il volume, soffermandosi sul rapporto tra spazi, economie e società, intende offrire una visione di insieme del rapporto tra gli spazi economici locali e la dimensione globale in particolare per quanto riguarda la città e i luoghi del sapere, i distretti, le cosiddette produzioni ""tipiche"""" e la produzione della località."" -
La parziale eccezione. Costi comparati e teorie del commercio internazionale in Italia dalla metà dell'Ottocento alla seconda guerra mondiale
Alla metà del XIX secolo si è affermata una teoria del commercio internazionale, che può già essere qualificata come ""ortodossa"""", basata sul concetto dei costi comparati. Nei propri contributi, Francesco Ferrara sviluppa concetti innovativi intorno ai problemi legati agli scambi internazionali ma senza alcun riferimento ai costi comparati. Da questo punto di partenza, il volume ricostruisce il percorso attraverso il quale le teorie del commercio internazionale si sono sviluppate nel contesto italiano. Dalla ricezione dei costi comparati ai dibattiti sulle ragioni del crescente divario fra risultati teorici e politiche commerciali; dai contributi fondamentali degli economisti italiani di scuola marginalista - fra i quali spiccano Vilfredo Pareto ed Enrico Barone - alle intuizioni germinate dal confronto sui nuovi fenomeni economici come i trust e il dumping. Con la fine della prima guerra mondiale, gli economisti italiani si occupano con acume e rigore dei problemi posti dalla nuova situazione monetaria agli scambi internazionali. È il periodo nel quale la teoria del commercio internazionale «ortodossa» sembra trionfare, confermando la realtà italiana come un'""""eccezione"""" - secondo il giudizio di Gottfried von Haberler riportato nel titolo - nel panorama della scienza economica non anglosassone. Ma con gli anni Trenta lo scenario cambia: il regime fascista, prima per necessità poi per scelta, attua una politica sempre più protezionista."" -
Religione e vita pubblica nell'Inghilterra del '700. Le avventure di Benjamin Hoadly
Il Toleration Act proclamato nel 1689 dal parlamento inglese viene esibito come il clou dell'affermazione della libertà religiosa e della laicizzazione della sfera morale e della vita pubblica. Ma a ben vedere le intricate fasi della transizione dalla gloriosa rivoluzione alla successione hannoveriana impressero alla società d'oltremanica una fisionomia più articolata di quanto fossero solite rappresentare le vecchie agiografie whig. A questa travagliata fase dell'esperienza britannica sei-settecentesca appartengono le avventure del vescovo Benjamin Hoadly e di un piccolo seguito di ecclesiastici anglicani agguerriti sostenitori del suo messaggio latitudinario. Le contrapposte ipoteche ideologiche sono state concordi nel restituircene un'immagine per molti versi distorta. In realtà, Hoadly non fu mai un antesignano del moderno pluralismo religioso come gli studiosi d'ispirazione liberale lo hanno spesso esibito. Egli non fu però neanche quel traditore dell'establishment ecclesiastico che la storiografia più conservatrice insiste ancora oggi a dipingere. Il presule d'oltremanica auspicava la riconciliazione tra le principali denominazioni protestanti inglesi, mentre le sue opere, lungi dal poter essere etichettate univocamente, raccoglievano suggestioni provenienti da ambiti diversi, ed erano espressione di una sensibilità filantropica legata ai nuovi ideali pietistici del secolo dei Lumi. -
Pressione socio-economica e strategie emergenti delle aziende agricole
Il volume analizza l'evoluzione delle strutture produttive agricole attraverso il supporto statistico del microdato aziendale di fonte Istat. In particolare, dal confronto tra due soglie temporali (2000 e 2007), si evidenziano i percorsi strategici delle aziende agricole utilizzando una classificazione tipologica predefinita che poggia su nove tipologie e tre archetipi strategici (a-competizione, competizione precaria e competizione sostenibile). Dopo un'analisi descrittiva sull'evoluzione dell'agricoltura nell'arco temporale considerato, si analizzano le dinamiche aziendali nelle loro prospettive strategiche fornendo un supporto informativo dettagliato sia a livello aggregato che per circoscrizione territoriale. La competitività costituisce la chiave di lettura dei dati permettendo di far emergere i processi in atto nell'agricoltura italiana alle soglie di un nuovo periodo di programmazione dello sviluppo agricolo. La multidimensionalità degli aspetti esaminati nella classificazione tipologica permette di ricollocare i percorsi strategici aziendali nell'ambito dei diversi obiettivi della programmazione comunitaria verificando la coerenza tra modelli normativi e positivi di sviluppo agricolo. Completano il volume alcuni approfondimenti tematici che caratterizzano l'impresa agraria. In fine, i principali risultati dell'indagine sono proiettati nel quadro della futura programmazione dello sviluppo rurale per alcune considerazioni sulla nuova Pac. -
La gender equality nell'economia dell'azienda. Strategie e strumenti di mainstreaming di genere per lo sviluppo sostenibile
Il tema della gender equality riguarda la necessità di tener conto delle attese che le persone esprimono in relazione alla loro appartenenza ad uno specifico genere, inteso quest'ultimo nella più ampia accezione del termine. Le specificità degli individui, infatti, hanno valenza economica, orientano le scelte di produzione e di consumo e influenzano il comportamento delle aziende. Nonostante la tematica presenti tratti comuni con l'economia generale e la sociologia, le problematiche che essa suscita assumono rilevanza significativa anche nell'economia dell'azienda e, in particolare, in quella delle amministrazioni pubbliche che com'è noto costituiscono gli attori privilegiati nell'interpretazione e nel soddisfacimento dei bisogni della collettività. Ne consegue che gli obiettivi di gender equality si riflettano sui sistemi di governance e di accountability di tutte le aziende. Prendendo spunto dagli aspetti problematici emersi dalla prassi adottata da alcuni enti territoriali nell'utilizzo dell'approccio di genere nella rendicontazione, l'indagine tende a fornire, alle istituzioni pubbliche e alle altre aziende, suggerimenti e spunti di riflessione sulla gender equality, al fine di comprendere se e in che misura il mainstreaming di genere fa parte del loro ""DNA"""", e di diffondere al loro interno una cultura volta a dare rilievo alle problematiche connesse alle diversità di genere."" -
Da fuori a dentro e da dentro a fuori. Welfare, lavoro e formazione minorile
Il lavoro è oggi un bene scarso, distribuito in maniera diseguale ed in mutamento rapido nelle sue forme e contenuti, esposto ad una evidente condizione di criticità i cui tratti sono accentuati dalla necessità di conciliare l'intervento pubblico a sostegno dell.occupazione con il ridisegno dei sistemi di welfare. Il volume affronta questi temi ricostruendo i tratti essenziali dei sistemi di welfare e di promozione dell'occupazione in Europa e in Italia, con un approfondimento sugli interventi rivolti ai ragazzi ed alle ragazze in carico al sistema della giustizia minorile. Lo fa assumendo due chiavi di lettura: la prima è sintetizzata dalla polarità fuori-dentro, la quale indica il cambio di condizione di chi passa da una situazione di non-occupazione (fuori dal lavoro) ad una di occupazione (dentro il lavoro); la seconda è invece rappresentata dal percorso che i minori appartenenti al sistema del penale sono chiamati a svolgere nel passaggio da dentro il sistema a fuori di esso. Per questi minori il lavoro deve essere sia un mezzo che un fine, in quanto esperienza di apprendimento, occasione di socializzazione, opportunità di costruzione di senso e significato. Un lavoro di questo tipo è il risultato di politiche pubbliche nelle quali si intrecciano esperienze di lavoro, formazione, incentivi, creazione di forme giuridicamente riconosciute di impresa o altre organizzazioni produttive e attivazione di reti di collaborazione. -
La gestione integrata di reti e sistemi culturali. Contenuti, esperienze e prospettive
Il volume, frutto di un intenso percorso di ricerca in ambito culturale, nasce dalla collaborazione tra il comune di Rho, la SDA Bocconi, la Fondazione Cariplo e il DiPSIT dell'Università del Piemonte Orientale. In particolare il lavoro intende contribuire allo studio della gestione integrata nell'ambito di reti e sistemi culturali, esplorando i ruoli, le strutture e i meccanismi che ne caratterizzano le fasi di progettazione e start-up. Sulla base di un'approfondita analisi di tre progetti pilota - il Sistema Culturale Rhodense, il Sistema Culturale di Valle Camonica e il Sistema Culturale delle Ville Gentilizie del Nord Milano -, lo studio ha consentito di verificare il percorso evolutivo dei sistemi durante la prima fase del loro ""ciclo di vita"""". Tale fase non solo risulta la più critica, ma anche quella che caratterizza e a volte determina le condizioni di sviluppo della più concreta fase attuativa. Il volume, oltre a rappresentare un contributo scientifico nel panorama degli studi manageriali in ambito culturale, intende offrire spunti di riflessione a chi è chiamato a progettare, gestire e governare reti e sistemi culturali con diverse scale territoriali."" -
Storia degli anarchici italiani in età giolittiana
La storiografia sull'anarchismo italiano registra un punto molto positivo e importante grazie al presente lavoro, che colma un vuoto rilevante relativo al movimento anarchico nell'età giolittiana e al primo quindicennio del Novecento. Non che mancassero, ovviamente, specifiche incursioni sul tema, ma esse concernevano singole e settoriali questioni, quali il sindacalismo, l'educazionismo, l'individualismo, la campagna contro la guerra di Libia, la settimana rossa; difettava, invece, un'analisi d'insieme capace di comprendere, con uno sguardo generale, tutta la complessità storica emersa dopo il regicidio da parte di Gaetano Bresci (Monza, 29 luglio 1900) e il successivo indirizzo liberale impresso alla politica italiana da Giolitti. Va specificato, tuttavia, che questo volume è molto di più di un'opera di sintesi. Siamo in presenza, infatti, di un capillare scavo archivistico-bibliografico, che porta alla luce momenti cruciali non soltanto del movimento anarchico ma anche dei conflitti politici e sociali che hanno caratterizzato la storia italiana dalla svolta di fine secolo alla Grande guerra. Tale complessa e articolata ricostruzione è, infine, corredata da un'appendice di documenti archivistici inediti, relativi ai rapporti stilati dagli organi di polizia sul movimento anarchico e su alcune sue singole manifestazioni dal 1904 al 1913.