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La relazione sulla gestione nel reporting delle imprese. Un percorso di lettura e di indagine ispirato dai principi IAS/IFRS
L'evoluzione della funzione informativa svolta dalla Relazione sulla gestione, a partire dalla sua genesi storico-dottrinale sino agli attuali orientamenti internazionali in materia di Management Commentary, evidenzia che il cammino normativo iniziato con il Codice di Commercio del 1882 ha conferito alla Relazione sulla gestione una valenza comunicativa prospettica, via via più decisiva per il soddisfacimento delle esigenze conoscitive degli stakeholders. In ambito nazionale, la Relazione sulla gestione è divenuta un documento baricentrico nella comunicazione economico-finanziaria d'impresa e, in particolare, il progressivo arricchimento quali-quantitativo del relativo contenuto ha avvicinato il suo ruolo a quello previsto dallo IASB per il Management Commentary nel Financial Reporting, vale a dire di documento multidimensionale e integrato nel quale le analisi e le previsioni del management sul business aziendale permettano di interpretare in ottica forward-looking e strategica i dati di bilancio. Questo lavoro offre ai lettori una dettagliata disamina delle attuali disposizioni normative nazionali e internazionali che disciplinano la Relazione sulla gestione ed approfondisce il rinnovato ruolo che essa assume nel reporting delle imprese. -
Banche popolari e imprese per la competitività dei sistemi territoriali
Nel febbraio 2012 si è svolto in Bologna sotto gli auspici dell'Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane e dell'Associazione Italiana fra le Banche Popolari il quarto Convegno annuale, il primo essendosi tenuto a Taormina nel 2009. Il tema del 2012 è stato: Banche Popolari e Imprese, per la competitività dei sistemi territoriali. Gli atti del Convegno presentati in questo volume testimoniano come gli autorevoli relatori intervenuti - del mondo bancario (comprese l'Autorità di Vigilanza e l'Associazione Bancaria Italiana), politico, accademico e del mass media - siano estremamente interessati al modello delle banche popolari italiane. Due sono state perciò le tonalità del Convegno: da temi specifici che hanno spaziato in particolare dal ruolo delle popolari oggi alle attese dei mercati e dei clienti, dalla solidità dei sistemi territoriali italiani al tema della regolamentazione e rischio delle banche, ha consentito un vasto giro d'orizzonte sulla realtà, viva e dinamica, del mondo bancario cooperativo del nostro Paese; da un altro lato, e non solo sullo sfondo, è sempre stato presente il ""liberalismo sociale"""" delle banche popolari nelle valenze di sussidiarietà e solidarietà per lo sviluppo, di elementi del tessuto connettivo del sistema economico e sociale in cui le banche popolari stesse si situano come vera e propria intersezione tra società e mercato."" -
Il cervello connesso. Ipotesi di una didattica futura
Il continuo moltiplicarsi delle tecnologie telematiche in gran parte del tessuto socio-culturale ha sensibilmente cambiato la conoscenza, che è sempre più legata ai processi di digitalizzazione prodotti da internet, mutando in modo decisivo anche le pratiche attraverso le quali il sapere viene fruito, prodotto e condiviso. Una metamorfosi dovuta al dilagante affermarsi del web 2.0 e dei network sociali, che obbliga il sistema educativo a ridisegnare il proprio ""territorio"""" epistemologico in termini sia di obiettivi formativi e programmi di studio che in termini metodologici e didattici; ridefinizione, questa, che si rende necessaria per cogliere le opportunità offerte dai nuovi media e, soprattutto, per adeguare le strategie educative agli stili cognitivi della generazione digitale. Il testo, pertanto, si propone di analizzare la proliferazione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e il suo effetto sulle pratiche educative con una precisa prospettiva d'indagine: quella che mette a fuoco l'intersezione tra neuroscienze-educazione-tecnologie, definendo tale reciproca contaminazione una delle chiavi di volta possibili per comprendere le dinamiche intellettive, affettivo-emotive e motivazionali dei nativi digitali, e di conseguenza un passaggio scientifico-culturale obbligato con il quale iniziare a rileggere e ridefinire il sistema didattico-pedagogico."" -
Presence. Esplorare il cambiamento profondo nelle persone, nelle organizzazioni e nella società
Presence è uno sguardo intimo su una nuova teoria sul cambiamento, e sulle applicazioni di tale teoria per migliorare il mondo in cui viviamo. Gli autori, pionieri dell'apprendimento organizzativo, hanno esplorato - in una serie di interviste approfondite, condotte nell'arco di un anno e mezzo - le dinamiche del cambiamento trasformativo e le possibilità innovative che esso offre a un mondo che ha pericolosamente perso l'equilibrio. Troppo spesso rimaniamo ancorati a modelli stereotipati di visione e azione. Ma se promuoviamo livelli di apprendimento più profondi e diveniamo presenti nel mondo, possiamo acquisire una consapevolezza di noi stessi come parte di un tutto più ampio. Nel suo prendere spunto dalle teorie ed esperienze di 150 scienziati, leader sociali e imprenditori (tra cui Brian Arthur, Rupert Sheldrake, Buckminster Fuller, Lao Tzu e Carl Jung), Presence è un libro rivoluzionario e profondamente positivo, caratterizzato da una forte volontà esploratrice. Attraverso storie personali sulle modalità con cui gli autori sono riusciti a divenire presenti in ambito economico, educativo e politico, mostra come ogni nostra azione permetta di plasmare il mondo e il futuro dell'umanità. -
Hitozukuri e Monozukuri. Saper fare azienda secondo il Toyota Production System
"Il Toyota Production System (TPS) è """"un sistema ideato per gli esseri umani"""". La vera chiave per applicare il TPS con successo sta nel credere e nello sviluppare l'ingegno di tutte le persone che lavorano nell'azienda"""". Il sistema di produzione Toyota non è una semplice metodologia, né un insieme di tecniche e strumenti; è la continua e costante tensione del management e di tutte le persone che lavorano nell'azienda verso un obiettivo comune. Solo così si ottengono risultati significativi, sostenibili e duraturi. Ciò che di straordinario si riscontra nel manufacturing Toyota è il fatto che molti membri dell'azienda, a cominciare da Taiichi O- no, hanno continuato per decine d'anni, perseguendo la realizzazione di un """"manufacturing ideale"""", a essere impegnati """"nella pratica e nelle attività di kaizen quotidiane"""". Una forma di impegno che sicuramente negli ultimi anni è stata invece trascurata dalle nostre aziende, con la conseguenza di una graduale perdita della capacità di monozukuri, il far bene le cose, principale leva competitiva di un'azienda manifatturiera. Questo libro ha l'ambizione di riportare l'attenzione dei manager e delle imprese sul monozukuri e sull'hitozukuri, la capacità di gestire le persone, unica vera risorsa per sviluppare e sostenere la competitività aziendale." -
Il PIL: un problema di valutazione. Dai primi tentativi di calcolo ai giorni nostri
Questo volume ha lo scopo di sintetizzare la storia del calcolo del PIL, dell'elaborazione del suo primo concetto fino ai giorni nostri. Le teorie prese in considerazione partono da William Petty e arrivano alle ultime formulazioni su indicatori alternativi o implementazioni del calcolo del PIL, per valutare non solo il reddito della nazione ma anche il benessere. Viene trattato il metodo di calcolo odierno del PIL e i vantaggi e gli svantaggi di tale sistema. Elaborazioni e approfondimenti della variabile macroeconomica lasciano al lettore uno spunto per ulteriori ricerche in merito a quello che oggi sembra essere uno dei principali problemi di valutazione di una nazione. È proprio grazie al PIL che una nazione acquista o perde credibilità, sia a livello nazionale che internazionale. Per tali ragioni riuscire a creare un indicatore che non crea distorsioni permetterebbe una migliore valutazione e una maggior credibilità. Ad oggi le problematiche riguardanti tale calcolo sono ancora in discussione. Sono state proposte da economisti e da governi diversi tipi di indicatori che potrebbero sostituire o integrare il PIL. -
La nostra parte per noi stessi. I medici afro-americani tra razzismo, politica e riforme sanitarie (1945-1968)
La National Medical Association (Nma) fu fondata nel 1895 da un gruppo di medici afro-americani esclusi dall'American Medical Association per ragioni razziali. Quando nel secondo dopoguerra nella comunità afro-americana prevalse la disponibilità a sfidare apertamente la segregazione razziale, la Nma si pose alla testa del movimento che rivendicò l'integrazione delle facoltà di medicina, delle organizzazioni professionali e delle strutture di cura, occupando un ruolo di primo piano nella lotta contro una delle forme più odiose di discriminazione. L'associazione, inoltre, divenne uno degli interlocutori privilegiati delle istituzioni federali nelle fasi di riforma del sistema sanitario. Se il ruolo politico della Nma crebbe progressivamente, culminando nell'attivismo radicale degli anni '60, non si sciolse però il conflitto identitario, tra istanze di classe e di razza, legato alla natura duplice dell'organizzazione, che si rivelò una fonte inesauribile di contraddizioni. Con l'ausilio di fonti inedite, il volume fa luce sulla rilevanza della mobilitazione in campo sanitario e sul legame tra diritti civili e diritto alla salute nella storia delle organizzazioni afro-americane, contribuendo a colmare la sottovalutazione dell'agenda sociale del movimento da parte della storiografia e a ricostruire l'apporto della borghesia nera alla lotta per la libertà afro-americana. -
Imprese e mercati imperfetti
Il volume si propone di analizzare in modo essenziale i modelli di concorrenza imperfetta: dopo un breve esame dei diversi tipi di mercato, si opera un'analisi specifica sui modelli di oligopolio. Successivamente si indagano le cause e le misure di concentrazione del mercato, con riferimento a modelli di sviluppo specifici, come i distretti industriali e i cluster. -
I Dandolo. Dall'Italia dei lumi al Risorgimento
Il volume ricostruisce le vicende della famiglia Dandolo, concentrandole intorno ad un nucleo problematico unitario: il contributo ""alla causa del progresso italiano"""", identificato con lo sviluppo economico e scientifico dal padre Vincenzo (1758-1819), illuminista e chimico lavoisieriano; col rinnovamento morale e la missione civilizzatrice della religione dal figlio Tullio (1801-1870), letterato cattolico; con l'indipendenza politica dai nipoti Enrico (1827-1849) e Emilio (1830-1859), martiri della lotta risorgimentale. Attraverso lo studio delle tre generazioni Dandolo si arriva a constatare come l'eredità dei lumi, e cioè la crescente consapevolezza del ruolo della scienza e delle tecnica nella vita dei popoli e degli Stati, continuasse a vivere nell'età romantica grazie all'affermazione di un nuovo patriottismo, un nuovo modo di servire la patria che legava l'identità nazionale a un primato culturale capace di prepararne il riscatto politico. Ne esce confermato il quadro di un Risorgimento quale età di profondo rinnovamento e di impegno per un'Italia nuova, per la quale si poteva morire, ma si doveva soprattutto vivere e operare."" -
Crisi sociale e disagio educativo. Spunti di ricerca pedagogica
Cosa si intende per ""disagio educativo""""? Quale rapporto esiste tra il disagio educativo e la crisi sociale in cui siamo immersi ormai da qualche tempo? Cosa significa, oggi, proporre delle esperienze educative? Come si ridefiniscono, oggi, limiti e possibilità del lavoro educativo? Sono alcune delle domande che hanno innervato la scrittura di questo testo, che, intorno a esse, avvia dei percorsi di riflessione pedagogica. Il volume propone una lettura del disagio come condizione socialmente generata e appresa nella quotidianità delle interazioni, delle abitudini, delle situazioni materiali e concrete in cui ciascun individuo si trova a vivere. Si addentra in alcuni dei luoghi in cui il disagio educativo sembra oggi prendere forma, cercando di seguirne la generazione, di approfondirne le dinamiche, di mostrarne gli effetti. Segue così la collocazione del disagio nell'esistenza individuale, nel patto educativo tra generazioni; esplicita la sua parentela con la tecnica e la mentalità a essa sottesa, le conseguenze di tutto ciò sul legame sociale, e, più in generale, sulla quotidianità che tutti noi viviamo. Propone una prospettiva pedagogica e alcune attenzioni metodologiche a partire da cui poter individuare le condizioni che, attualmente, rendano o meno possibile rinnovare e alimentare il senso delle esperienze educative vissute in contesti istituzionali come la scuola e i servizi o nell'ambito dei più diversi progetti territoriali."" -
Carriere mobili. Percorsi lavorativi di giovani istruiti nel Mezzogiorno
Il volume presenta i risultati di una ricerca sulla mobilità del lavoro e sulle carriere di giovani adulti in un contesto urbano del Mezzogiorno caratterizzato da gravi squilibri occupazionali e da un modello prevalente di ""mobilità regressiva"""" che comprime le opportunità di promozione attraverso il lavoro e amplifica i rischi delle transizioni. Obiettivo dell'indagine è stato quello di esplorare in una prospettiva dinamica e processuale le modalità di costruzione sociale di diversi percorsi di transizione al lavoro, individuando fattori e meccanismi che hanno contribuito a differenziare le carriere e le attuali condizioni di impiego di un gruppo di giovani istruiti occupati in quattro comparti del terziario (servizi socio-assistenziali, educativi, del loisir, dell'ICT). Il percorso della ricerca si è sviluppato attorno a tre focus tematici principali: il rapporto macro-micro fra contesto locale e strategie degli attori economici; le interferenze fra percorsi di vita e di lavoro; le relazioni fra modelli di carriera lavorativa e forme di istituzionalizzazione dei mercati settoriali e professionali. I risultati dell'analisi smentiscono l'ipotesi deterministica di un condizionamento univoco sull'evoluzione delle carriere esercitato da vincoli di contesto, evidenziando esperienze diffuse di mobilità promozionale e una pluralità di modelli di carriera non riconducibili alla tradizionale dicotomia espressa dalle opposte metafore della """"scala"""" e del """"cerchio""""."" -
Il linguaggio di Winnicott. Dizionario dei termini e dei concetti winnicottiani
Donald Woods Winnicott (1896-1971) è una figura unica ed eccezionale nel panorama della psicoanalisi contemporanea, ed ha lasciato una eredità di concetti, idee, ed osservazioni la cui importanza continua a crescere. L'originalità del suo pensiero si rispecchia nell'uso dei termini e delle parole con cui egli ha proposto le sue formulazioni cliniche e teoriche. Il volume è un vero e proprio dizionario del lessico winnicottiano che esamina in modo sistematico, con ampio uso di citazioni e riferimenti testuali, i concetti chiave del suo pensiero. Ognuna delle voci, a sua volta, è articolata in una molteplicità di sottovoci collegate tra loro da riferimenti incrociati. Se il volume nel suo insieme ripercorre in modo ragionato le vie attraverso cui si è andato sviluppando il pensiero di Winnicott in più di quarant'anni di lavoro clinico e teorico, la sua struttura a più entrate lo rende uno strumento maneggevole ed indispensabile per l'accesso al suo contributo: per lo studente che non ha ancora incontrato Winnicott è un avamposto per attingere alla ricchezza di pensiero che l'attende; per lo psicoanalista e lo psicoterapeuta può essere una fonte di nuovi insight che possono illuminare la pratica clinica; per lo studioso è una miniera di dati bibliografici e tematici. Il volume è corredato inoltre da una dettagliata ed esaustiva bibliografia delle opere e degli scritti di Winnicott curata da Harry Karnac. -
Il giudice antropologo. Costituzione e tecniche di composizione dei conflitti multiculturali
Come si risolvono i conflitti multiculturali? Che tipo di domande si pongono i giudici chiamati a farsi antropologi quando la cultura entra nell'orizzonte del diritto? Muovendo dalle centinaia di sentenze accumulatesi negli ultimi decenni, il libro ricostruisce le narrazioni costituzionali e antropologiche e gli strumenti tecnico-giuridici elaborati dai giudici per affrontare le sfide del multiculturalismo: dal velo islamico alla circoncisione, dagli omicidi d'onore al manghel dei rom, dalle diverse concezioni della donna e della famiglia alle visioni del mondo dei popoli nativi. La Costituzione italiana offre spazi per una considerazione del fattore culturale, che non a caso è con frequenza utilizzato dai giudici. Al fine di stabilizzare i percorsi argomentativi, il lavoro avanza una proposta di ""test culturale"""" che incorpora l'esperienza comparata, in particolare nord-americana, e immette nell'argomentazione giuridica italiana, specie costituzionalistica, le più recenti concezioni dell'antropologia. Il test proposto non è certo una ricetta per risolvere tutti i problemi del multiculturalismo, ma può essere un contributo ad un approccio più persuasivo e relazionale allo stesso, che faciliti la ricerca di nuovi valori della convivenza all'insegna della diversità."" -
Marketing collaborativo e online value co-creation. L'impresa e la sfida del consumatore produttivo
Il lavoro, fondendo diversi filoni di ricerca (di cui i più centrali sono quelli relativi alla consumer agency, alla collaborative e open innovation, alle comunità online e neo-tribù di consumo) legge e interpreta, anche alla luce dell'analisi di alcuni significativi casi empirici, le modalità attraverso le quali i consumatori sono coinvolti nei processi di creazione dei brand, delle esperienze ad essi associate, delle strategie di marketing e, talvolta, nello stesso processo di sviluppo di nuovi prodotti, cercando di evidenziare le implicazioni (le sfide manageriali) e i limiti della co-creazione online. -
Storia della formazione professionale in Italia. Dall'uomo da lavoro al lavoro per l'uomo
Quest'opera non è (solo) una raccolta di leggi su una benemerita, storica attività, che ha dato lustro da sempre al nostro Paese; è anche una storia ""umana"""", una storia di povertà materiali e di ricchezze interiori, di carità e di munificenze; di pii educatori, di botteghe ferventi di opere e di insegnamenti, di piccoli e grandi maestri artigiani, di illuminati imprenditori che hanno mantenuto viva nei secoli la tradizione di eccellenza del lavoro italiano, di giovani uomini e giovani donne del popolo che hanno trovato nell'artigianato un mestiere, una ragion di vita e una crescita umana. È anche una storia culturale, fatta di poche illuminazioni e di molti pregiudizi, ma comunque in evoluzione sotto la spinta dei tempi, via via che la forza della ragione e le lotte dei lavoratori l'hanno vivificata: una puntuale rassegna del rapporto tra la politica e la formazione professionale, un rapporto difficile, angustiato da leggi troppo spesso farraginose o distratte, qui puntualmente registrate nella evoluzione legislativa dal XVIII secolo ai nostri giorni. Il libro, che colma il vuoto di molte pagine finora rimaste bianche nella storiografia scolastica, fornisce, anche a coloro che operano nel mondo della formazione professionale, finora considerata come figlia di un dio minore, le dimensioni delle profonde tradizioni e della grande dignità che sottendono al loro lavoro."" -
Colombino e lo zio Gastone. Con video libro. Ediz. illustrata
Lo zio Gastone è un grande esploratore. Gli piace raccontare fantastiche avventure a suo nipote Colombino che ascolta così la storia del coccodrillo gigante, dell'aquila reale e della balena polare... ma c'è un problema: lo zio Gastone si addormenta sempre sul più bello! Età di lettura: da 3 anni. -
Un quadro giallo
Un nuovo pop-up di David Carter. Ogni pagina suscita una gamma di sensazioni e esperienze visive e continua il divertissement di cercare, negli intrecci di carta, un quadro giallo. -
Il fiume. Con adesivi. Ediz. illustrata
Un libro ricco di curiosità, scoperte, attività ed esperimenti per imparare a conoscere e amare il fiume. Contiene: cartoncini fustellati, poster-gioco, adesivi, carte speciali e un blocco per appunti. Età di lettura: da 5 anni. -
Imparo a disegnare con Giulio Coniglio
120 pagine di disegni e attività da colorare e completare per giocare e imparare in compagnia di Giulio Coniglio. Età di lettura: da 3 anni. -
Nirvana. Libro quinto
Anche i maestri zen hanno avuto una mamma da piccoli. Tornano i molestatori e vessatori che ben conosciamo e che han fatto la storia di questa striscia di culto per i lettori di COMIX. Questo quinto volume, totalmente inedito, festeggia il giro di boa delle prime mille strisce, nelle quali l'autore affina ancora di più la sua tecnica di umorista surreale ma ben ancorato alle problematiche del quotidiano, dimostrando ancora una volta di essere una delle matite più perfide, cattive, ma soprattutto esilaranti del fumetto italiano.