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Retail experience in USA
I luoghi del commercio vivono una sorprendente e rapida evoluzione in molteplici direzioni; non rispondono infatti alle sole esigenze di una crescente funzionalità, ma anche a quelle di un'estetica sempre più complessa, raffinata ed accattivante. Architetti, designer e decorator sono impegnati nello sforzo continuo di realizzare luoghi memorabili e stupefacenti entro i quali si compie lo scambio rituale tra le grandi marche e i loro clienti. La ""cultura alta"""" vede spesso questi punti di vendita come espressione della """"degenerazione consumistica"""". Uno studio serio della """"cultura popolare"""" vi rintraccia, invece, una densa significazione simbolica del mondo attuale, che permette di comprenderlo meglio e più a fondo. Dunque, ogni realtà commerciale presentata costituisce una riflessione dell'autore che la contestualizza precisamente nell'ambiente sociale ed economico in cui è nata e si è sviluppata. Studiare le forme del commercio richiede una propensione a viaggiare, a ricercare, a vivere in prima persona questi luoghi, al pari di un biologo che in una foresta vuole decifrare i cicli vitali che vi si sviluppano. Il lettore potrà quindi percepire l'atmosfera rarefatta dell'ultra-lusso del Crystals di Las Vegas o quella giocosa del Mall of America, ma anche quella shabby della pizzeria Di Fara (a Brooklyn) o di Katz nel cuore di Manhattan."" -
Fatalisti allo sbaraglio. Come orientarsi con la propria e l'altrui sorte
Quando si afferma che la filosofia propone solo argomenti di riflessone ""alti"""", cioè troppo teorici e lontani dalla realtà concreta delle cose, non sempre si dice il vero. Prendiamo, ad esempio, il tema legato al destino. Esso, ben lungi dall'essere rintanato in inaccessibili vette del pensiero, riservato solo alle speculazioni degli specialisti, è viceversa pienamente presente nella quotidianità della nostra vita, usato e """"masticato"""" nelle conversazioni da bar o da mercato rionale così come all'interno di consessi un po' più elevati. Tutti, in altre parole, si sentono in dovere e in diritto di dire la loro e di avere un.opinione in materia. E, del resto, quando affermiamo: """"è inutile, se arriva il tuo momento non c'è più niente da fare"""", non facciamo altro che esprimere una posizione precisa, che si suppone sia meditata e dalla quale discendono una serie di conseguenze pratiche che riguardano il modo di vivere e di intendere la propria esistenza. Ecco allora che questo libro si propone l'obiettivo di scandagliare il fenomeno più da vicino, analizzandolo con un linguaggio agile, scorrevole e alla portata di tutti. Accanto alle considerazioni dell'autore si alternano infatti quattro testimonianze diverse: un religioso, il domenicano Padre Giovanni Cavalcoli; un docente di filosofia, il professor Carlo Monaco; un noto attore, Stefano Bicocchi, meglio conosciuto come Vito e, dulcis in fundo, il grande cantautore Francesco Guccini."" -
Dal dono arcaico al dono moderno. L'Avis in tre regioni italiane
Nel nostro paese e, in generale, in tutta l'Unione Europea, la necessità di disporre di sangue donato rispondente ad elevati standard di sicurezza passa per una delicata opera di coscientizzazione individuale del donatore che le associazioni di raccolta - per prime - devono produrre. Per fare questo le associazioni devono essere organizzazioni di volontariato relazionalmente capaci di porsi tra sistema sanitario e persona-donatore per garantire al primo - attraverso l'informazione e la promozione del dono del sangue - un adeguato bacino di raccolta, al secondo una cornice organizzativa e valoriale tale da accrescere la propensione e la sicurezza della donazione. Questo volume nasce dall'idea di Costantino Cipolla, presidente del Ce.Um.S. (Centro di Studi Avanzati sull'Umanizzazione delle Cure e sulla Salute Sociale), e illustra i risultati di tre ricerche, condotte in ambiti geografici ed organizzativi assai differenziati (Nord, Centro e Sud Italia) che mettono in evidenza la qualità e la modalità della relazione che si instaura tra il donatore e l'organizzazione, in questo caso l'Associazione Volontari Italiani Sangue (AVIS). Le dimensioni che emergono dal volume si pongono in stretta correlazione con l'altruismo nella sua accezione sistemica e in quella fenomenologica. Il tentativo di conseguire questa sintesi rappresenta un primo sforzo conoscitivo e scientifico che non ha precedenti nel settore in Italia. -
Le parole dei maestri. Per riscoprire la lezione dei grandi della terapia familiare
Pur essendo ormai oltre mezzo secolo che si parla di terapia familiare, lo studio della famiglia e dei suoi processi evolutivi, le rivoluzionarie teorie sistemiche e le esperienze cliniche con famiglie e coppie in difficoltà, maturate in tutto il mondo (e non solo in quello occidentale), stentano ad essere pienamente riconosciute nell'establishment medico e psichiatrico e nel mondo accademico, dove ci si ostina ad insegnare prevalentemente psicologia e psicopatologia incentrata sull'individuo come entità staccata dai suoi legami familiari e sociali primari. Le parole di Ackerman, Minuchin e Whitaker dovrebbero aprire orecchie e cuore di tanti professionisti che ancora si arroccano sulla costruzione di protocolli diagnostici e terapeutici standardizzati, come se ci fossero due bambini uguali o con disturbi mentali o psicologici identici. In una società dove non si sa più quando si raggiunge una vera autonomia personale, fisica e psicologica, le parole di Williamson sulla differenziazione dalle proprie famiglie di origine sono di un'attualità assoluta. E poi ci sono i contributi italiani, a partire dalle parole vibranti della Palazzoli-Selvini e dei suoi collaboratori sulle giovani anoressiche, vera epidemia sociale dei nostri tempi, che rappresentano una solida guida per le nuove generazioni, nella misura in cui queste ultime non si accontentino di scuole e supervisori dietro l'angolo di casa o ricercati in modo burocratico su siti web. -
Il sistema agro-alimentare della Lombardia. Rapporto 2012
Il Rapporto 2012 sulla situazione e le prospettive del sistema agro-alimentare in Lombardia costituisce un contributo organico alla conoscenza delle caratteristiche di uno dei più importanti sistemi regionali nel panorama europeo. L'obiettivo del Rapporto, giunto alla decima edizione, è quello di fornire indicazioni agli operatori del settore e un quadro di riferimento complessivo per gli attori pubblici. Il capitolo monografico è dedicato all'analisi della struttura e dell'attività delle cooperative agro-alimentari ed al loro ruolo all'interno del sistema agro-alimentare regionale. Ai numerosi dati riportati nel volume si affianca una sezione on line con approfondimenti a livello provinciale all'interno del sito internet della Regione Lombardia: www.agricoltura.regione.lombardia.it. -
Laboratorio di storia. Ricerca, metodologia, didattica
"Quelli che possono fanno scienza, gli altri blaterano di metodologia"""", """"Chi sa fa, chi non sa insegna"""": la frase di un premio Nobel per l'economia e un diffuso modo di dire per introdurre un pericoloso comune sentire che investe le questioni di metodologia e di didattica, che sono indubbiamente due ambiti distinti, ma che subiscono entrambi il predominio della logica del risultato, del prodotto, della concretezza. Un pregiudizio che non risparmia certo la disciplina storica e che trova convinti sostenitori anche tra gli stessi 'disciplinaristi'. Tuttavia, la possibilità di difendere l'utilità della storia non può fare a meno di confrontarsi con domande 'banalmente' teoriche del tipo: a che serve la storia? Che senso hanno nell'agire storiografico temi come la verità, la soggettività, l'oggettività? Che cosa è una fonte? Cos'è un documento? Cosa intendere per archivio? 'Cosa','come' e prima ancora 'perché' insegnare la storia a scuola? Cosa, come e perché è stata insegnata la storia a scuola? Cosa ci si aspetta a livello comune dalla storia insegnata a scuola? È questo l'orizzonte investigativo che costituisce il tessuto connettivo dei saggi raccolti in questo volume." -
Tra reale e irreale. Giovani ai margini
I sogni, le aspirazioni e le paure degli adolescenti di oggi possono essere esplorati negli aspetti sommersi dell'immaginario giovanile da prospettive diverse e secondo un approccio interdisciplinare. È questo l'intento degli autori che in questo volume propongono riflessioni e letture esperienziali relative alle tonalità emotive che caratterizzano l'identità dei giovani, alle modalità con le quali essi affrontano il loro presente, alle aspettative che nutrono per la realizzazione di sé, ai disagi che avvertono, e a come si orientano per progettare il loro futuro. Attualmente, le contingenze storiche limitano le prospettive e le speranze dei giovani. Solo ad alcuni la speranza è data; altri cercano di conquistarla; altri combattono per conservarla; altri ancora l'hanno persa e non formulano più progetti, ma si rifugiano in una dimensione immaginaria. Questi temi emergono dall'analisi attenta di alcune manifestazioni tipiche della cultura giovanile, dal romanzo di Twilight, al fenomeno del writing, dalla morte in rete dei giovani di Bridgend al racconto dei sogni di giovani delinquenti, dalla musica liquida al piacere del rischio. -
Argomenti di psicologia generale
Questo libro offre agli studiosi del settore prospettive di indagine che riguardano la psicologia generale, che rappresenta la corrente principale della ricerca scientifica sulle funzioni psicologiche di base, e si prefigge di studiare con metodologia sperimentale la mente e il comportamento. Il volume si rivolge in particolare a quanti operano nel settore psico-educativo e formativo e che hanno, per motivi di prassi lavorativa e di ricerca, interesse ad approfondire temi della psicologia cognitiva, dei processi emozionali e motivazionali e dei principali processi psicosociali che regolano l'interazione tra l'individuo e il suo ambiente sociale. -
Lavoro, mercato, istituzioni. Scritti in onore di Gian Primo Cella
Lavoro, mercato e istituzioni sono i temi che hanno animato, e animano, la riflessione scientifica e la passione civile di Gian Primo Cella, a cui questo volume è dedicato. Dentro tali linee si colloca naturalmente anche l'interesse, mai abbandonato, per il sindacato, la rappresentanza, le relazioni industriali e pluraliste, visti sempre nella più ampia prospettiva dei diritti di cittadinanza, dell'eguaglianza sociale, della solidarietà. Una prospettiva che molto deve all'influenza polanyiana e di T.H. Marshall, e che conferisce a questi come a tutti i suoi lavori una costante tensione morale, al di là delle tecnicalità degli argomenti trattati. La pluralità e varietà di appartenenze scientifiche e professionali degli amici e colleghi che hanno accolto l'invito a contribuire al presente volume testimoniano la ricchezza del percorso intellettuale di Cella, l'intensità e generosità delle sue passioni teoriche e degli impegni istituzionali anche extra-accademici, la sua capacità di interloquire e tessere relazioni con diversi ambienti scientifici e culturali, al di là di confini strettamente disciplinari. Una ricchezza di temi, intensità di accenti e generosità di relazioni che agli occhi di molti, forse non solo dei suoi allievi, ne fanno un maestro. -
Adult education e social media. Strategie di apprendimento per le comunità professionali
Il mondo contemporaneo è sempre più permeato da una dimensione virtuale che sembra contendere vigorosamente il primato a quella reale. Entrambe costituiscono modalità di rilievo attraverso cui si sviluppa e si arricchisce la pratica dell'esperienza umana. Ecco quindi che il mondo virtuale rappresenta un'estensione, un potenziamento, del mondo reale, non meno importante di quest'ultimo e, sicuramente, una dimensione in grado di incidere in misura rilevante sui processi di apprendimento. Questo lavoro approfondisce il ruolo e la funzione dei social media quali dispositivi per l'apprendimento degli adulti nei contesti professionali studiando come i social media costituiscano, anche per le persone adulte, una delle modalità abituali di relazione interpersonale e di costruzione e condivisione dell'esperienza nel contesto professionale e nella vita privata. Nei fatti, la natura sociale e relazionale dei social media non si traduce automaticamente nell'accelerazione e nell'accrescimento dell'apprendimento. Affermare che essi costituiscano, sotto questo aspetto, una alternativa migliorativa può essere fuorviante: queste tecnologie cambiano la natura del contesto in cui le relazioni sociali hanno luogo, ma un loro impatto positivo sui processi di apprendimento va approfondito e non può essere dato per scontato. -
Gerusalemme e il suo futuro. Con un prologo a Roma e a Gorizia
Questo numero di Futuribili di Gerusalemme considera molti aspetti: come si vive entro i muri e oltre i muri, i significati della città e gli status nazionali e internazionali, quali possibili o quasi possibili soluzioni per un futuro di convivenza in essa, quali possibili progetti per risolvere i problemi: divisione ""leggera"""" o virtuale coniugata con la unicità della città, via del diritto internazionale, sindaco e vicesindaci e città dell'Onu, piano urbanistico. Gli aspetti generali vengono discussi fra opinion leaders israeliani (Shlomo Hasson, Menachem Klein), palestinesi (Sari Nusseibeh), vaticani, di organizzazioni internazionali e il presidente Andreotti, come prova di negoziato con l'obiettivo di """"riconciliarsi a Gerusalemme""""; gli aspetti più specifici e concreti vengono discussi da operatori israeliani e palestinesi a Gerusalemme con punto di riferimento in Sandi Hilal e Alessandro Petti. La trattazione di Gerusalemme e della funzione che per essa hanno i muri, ha un prologo nella considerazione del ruolo che i muri hanno avuto nella pacificazione a Roma della Città del Vaticano con lo stato italiano, e nella cooperazione tra due città gemelle, Gorizia e Nova Gorica, che si basa sulla forte attenuazione della presa del muro e del confine nazionale fra le due città. Il volume è articolato in quattro parti, con una introduzione sui """"Muri che dividono, muri che uniscono. La pace nella fusione, la pace nella separazione""""."" -
Tv-Tv. Cosa fare, come farlo
Era il 1948 e la televisione aveva appena iniziato ad 'emettere' i suoi primi vagiti negli USA e in U.K., quando Alexander Astruc pubblicava su L'Écran français il suo più celebre articolo in cui rivendicava al regista il diritto di utilizzare la cinepresa in modo personale, così come un romanziere usa la penna, per realizzare in immagini e suoni una propria visione del mondo. Oggi possiamo leggere la sua invocazione di una ""camera stylo"""" non più solo come un'indicazione/prescrizione per il perseguimento di un'estetica, ma come una vera e propria profezia. Questo testo - unendo competenze analitico-spettatoriale e storica (Provenzano) organizzativo-manageriale (Miccichè) e tecnico-produttive-emissive """"low budget"""" (Mosna) - si indirizza a chi - avendo già basi elementari di linguaggio cinematografico - voglia apprendere i primi rudimenti della produzione televisiva di taglio giornalistico e multicamera cercando di illustrare sia il """"come lo vedo"""", che il """"chi lo fa"""", che il """"come lo si fa"""" della televisione nell'era della """"convergenza multimediale"""""" -
Una società a misura di apprendimento. Educazione permanente tra teoria e pratiche
Una società a misura di apprendimento richiede che formazione e educazione sappiano generare capitale umano e sociale, nella consapevolezza che i contesti e i modi di vita e di relazione sono tramite di benessere o di malessere, durante l'intero percorso della vita, nelle differenti fasi lavorative e personali. Apprendimento e comunicazione educativa richiedono la continua ricerca e messa a punto di nuovi contesti e metodologie, ambienti e strumenti per l'educazione affinché tutti, ""non uno di meno"""" siano coinvolti nel processo di educazione e formazione. Il volume, che raccoglie larga parte degli interventi presentati all'omonimo convegno internazionale, affronta tale tematica da diverse prospettive disciplinari avvalendosi, tra gli altri, dei contributi di Franco Frabboni, Aureliana Alberici, Wilhelm Filla, Paolo Di Rienzo, Andrea Waxenegger, Paolo Somigli. Il testo si propone come strumento di approfondimento e discussione ad esperti del settore e a chi voglia conoscere e riflettere sulle potenzialità di una formazione per tutta la vita."" -
Un secolo di filosofia italiana attraverso le riviste 1870-1960
Dopo la pubblicazione degli Atti dei due convegni sulle riviste italiane di filosofia, relative agli anni 1945-2000, viene pubblicato un altro volume sulle riviste che nel nostro Paese hanno caratterizzato la cultura filosofica che dal 1870 conduce al 1960. Infatti Un secolo di filosofia italiana attraverso le riviste (1870-1960) vuole essere un'ulteriore proposta provocatoria di rileggere la filosofia italiana nel contesto della filosofia internazionale, tenendo conto del contributo determinante dato dalle riviste più significative edite nel periodo storico preso in esame. Contributi: Piero Di Giovanni, Introduzione; Luciano Malusa, Natascia Poloni, Terenzio Mamiani e ""La Filosofia delle Scuole Italiane"""" (1870-1885); Caterina Gravina, Luigi Ferri e la """"Rivista Italiana di Filosofia"""" (1886-1898); Caterina Genna, Carlo Cantoni e la """"Rivista Filosofica"""" (1899-1908); Maria Antonia Rancadore, La """"Rivista di Filosofia"""" (1909-1926), organo della Società Filosofica Italiana; Girolamo Cotroneo, Emilia Scarcella, Piero Martinetti e la """"Rivista di Filosofia"""" (1926-1943); Mario Quaranta, La """"Rivista di Filosofia"""" nella sua fase di transizione (1943-1952); Massimo Mori, La """"Rivista di Filosofia"""" e il programma del neoilluminismo (1952-1962)."" -
Contradditorio giudizio mediazione. La danza del demone mediano
Non sono molti anni che il contraddittorio è stato 'calato dall'alto' attraverso la riforma dell'art. 111 della Costituzione, ma il valore che ad esso viene attribuito, nell'ambito della esperienza giuridica, consiste per lo più nella drammatizzazione della controversia. Con questa ricerca si intende invece mostrare la razionalità intrinseca e la forza atletica del contraddittorio. Lo scontro delle parti, che rappresenta l'intima struttura logica del contraddittorio, genera infatti una relazione che consente il dispiegarsi di ciò che supera le pretese particolari delle parti ed è comune ad ambedue sfuggendo, nell'agone oppositivo, al loro pieno controllo: questo perché il contraddittorio rappresenta non solo uno strumento di accertamento/espunzione della contraddizione dai loro detti, ma definisce altresì la condizione affinché le tesi esposte 'abbiano a che fare' con la verità. In questo modo il contraddittorio si rivela qualcosa di più di una delle possibili procedure di risoluzione delle controversie. Il compito che si propone l'autore è di collegare due prospettive, quella del diritto e quella della filosofia: un ponte tra queste due concezioni in ordine al valore del contraddittorio. Un primo passo verso una genuina cultura giuridica che consideri l'antagonismo processuale non più come espressione di una patologia dei rapporti intersoggettivi, ma come la forma disciplinata di una situazione fisiologica. -
Gioventù corte. Giovani adulti di origine straniera
Quali sono i percorsi di vita adulta dei giovani di origine straniera? In che cosa la loro esperienza può dirsi altra rispetto a quella dei giovani adulti di nazionalità italiana e dove - invece - possono ravvisarsi possibili elementi di vicinanza? Per cercare di misurarsi con queste domande, il volume presenta i risultati di una ricerca condotta su un campione di giovani adulti di nazionalità marocchina e romena di età compresa tra i 18 e i 29 anni residenti nel Veneto. Partendo dalla prospettiva che, durante la transizione alla vita adulta, i soggetti pongano in atto originali declinazioni dialettiche tra le loro capacità di agency e le dinamiche strutturali, i dati raccolti contribuiscono a fare luce su un segmento biografico finora poco tematizzato. Gli intervistati sono considerati primariamente come giovani adulti, osservandone l'esperienza senza presupporne specificità legate alla condizione di immigrati o di figli di immigrati. Snodandosi tra le dimensioni di senso e di pratiche del lavoro, del consumo e quelle più intime delle relazioni di genere, dei rapporti amicali e della dimensione etico-morale, l'analisi restituisce un quadro composito in cui interagiscono la dimensione pubblica e quella privata. Una occasione di studio che vuole evidenziare i possibili elementi di somiglianza e le differenze con la ""lunga gioventù"""" dei coetanei di nazionalità italiana."" -
Il ritorno di Erasmo. Critica, filosofia e religione nella «République des Lettres»
Riformatore senza Riforma, filosofo senza sistema, marginalizzato dall'irrigidirsi di fronti confessionali in violenta lotta tra di loro, Erasmo da Rotterdam ha avuto una larga ma talora sfuggente fortuna. Questo libro indaga la sua eredità, tra Seicento e Settecento, nell'ambito della cultura arminiana olandese e delle correnti antitrinitarie che animarono vivaci discussioni e suscitarono pesanti reazioni in tutta Europa. Al centro della ricerca si staglia la figura di Jean Le Clerc, curatore tra il 1703 e il 1706 della grande edizione erasmiana che fa ancora epoca e protagonista indiscusso della ""République des Lettres"""": uno degli intellettuali più prestigiosi del suo tempo, al centro di un'imponente rete di relazioni europee, ma anche, per molti, un pericoloso e velenosissimo eretico, inviso alle Chiese stabilite e propugnatore di un cristianesimo illuminato erede delle correnti più tolleranti della Riforma. L'appropriazione di Erasmo da parte di Le Clerc e della cultura arminiana e antitrinitaria viene qui ricostruita con meticolosità e precisione, inserendola nel contesto dei dibattiti filosofici, filologici e religiosi che caratterizzano la cosiddetta """"crisi della coscienza europea"""". Una stagione cruciale, in cui prendono forma le idee che saranno al centro dell'illuminismo maturo e in cui l'eredità di Erasmo si incrocia con le provocazioni dei sociniani e dei liberi pensatori, ma anche con le grandi filosofie di Spinoza, Malebranche e Locke."" -
Il transfert. Il dono, la cura. Giochi di proiezione nell'esperienza educativa
Nel suo spalancarsi sull'abisso, l'educatore racconta: spesso, non del vuoto, che lo spaventa, ma del mondo che gli sta alle spalle. Il passato lo protegge dal futuro, è un rifugio per quanti, in assenza di alternative alla propria esistenza, pensano che il mondo sia già dato, possa solo esser reiterato. Lì, il gesto educativo diviene transfert, proiezione di dimensioni personali e sociali che, col tempo, risultano sempre più stereotipate per il loro ripetersi, rimandarsi all'infinito. Senonché, il transfert comporta il falso nesso e dà luogo ad associazioni arbitrarie che, nell'esperienza educativa, rischiano il doppio legame: di nuovo, l'affacciarsi sul vuoto, sull'abisso, proprio di chi si ritrova improvvisamente ingabbiato. Per le stesse ragioni per cui la vita e l'educazione non possono non interpellarsi reciprocamente, la psicoanalisi e la grande letteratura chiamano la pedagogia a interrogarsi su questi temi, e a farlo sperando di essere riascoltata. -
Counseling e psicoterapia con arabi e musulmani. Un approccio culturalmente sensibile
L'ombra dell'11 settembre ha sviluppato la consapevolezza della necessità, da parte del mondo occidentale, di una maggiore conoscenza e approfondimento della cultura araba e islamica. L'autore ha evidenziato questa necessità nell'ambito della psicoterapia con arabi e musulmani rilevando, attraverso la sua esperienza diretta, i dilemmi relativi all'adeguatezza, alle problematiche e alle carenze della psicoterapia occidentale per le esigenze di questi pazienti. Attingendo ai suoi 25 anni di esperienza clinica l'autore propone questo originale volume che aiuterà counselor, terapeuti, assistenti sociali e gli altri professionisti della salute mentale ad approfondire le conoscenze relative al mondo arabo e a evitare in questo modo di incorrere facilmente in stereotipi e preconcetti. Dopo un'introduzione storica e culturale della realtà araba e musulmana, nel volume il lettore troverà una revisione sistematica degli approcci relativi alla psicopatologia, psicodiagnosi e psicoterapia nonché proposte di tecniche innovative e modelli di diagnosi e di intervento specificamente pensati per paziente che appartiene alla cultura in esame. -
Reti e inclusione socio-educativa. Il sistema di supporto WISE
Problemi dovuti a disabilità fisiche o di salute, congenite o acquisite a seguito di traumi o di malattie degenerative, impediscono spesso, in modo temporaneo o permanente, la normale partecipazione all'istruzione scolastica, universitaria e professionale. Possono in questi casi le tecnologie di rete e mobili offrire nuove opportunità per una reale inclusione socio-educativa? Si tratta della questione chiave che dal 2009 al 2012 ha guidato l'attività di ricerca e sviluppo del progetto denominato WISE (Wiring Individualised Special Education), finanziato dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca con fondi di investimento per la ricerca di base (FIRB). Scopo del progetto è stato lo sviluppo di un sistema di supporto all'educazione e alla formazione speciale dei cosiddetti homebound, ossia di coloro che per ragioni fisiche e di salute sono confinati presso la propria abitazione o altro ambiente (ospedale, domicilio temporaneo). Parti essenziali del sistema di supporto WISE sono i tool per la condivisione delle conoscenze e delle buone pratiche sulla homebound special education, la progettazione assistita di interventi didattici indirizzati all'utenza speciale, la formazione degli operatori socio-educativi. Questo volume raccoglie i risultati del progetto nonché le riflessioni e le testimonianze di coloro che lo hanno realizzato.